ci accomodi l'animo. cesarotti, i-107: la corrente degli scrittori, sia
freno e alla sella. boccaccio, i-107 : quel giorno che voi al palagio
sua che agghiacciava tutto. idem, i-107 : coi capelli irti, vibrò una
tutto s'allaga. c. gozzi, i-107 : se de'librai di venezia.
di recere l'anima. caro, i-107 : vi lascerò nel resto arrabbiare e recere
smarrirsi, confondersi. segneri, i-107 : vada pure il mondo sossopra,.
. mi avete illuminato. bettinelli, i-107 : se gl'italiani fosser capaci di
giovanni da samminiato [petrarca], i-107 : la morte sola reca al pianto e
ne le linee prime. verga, i-107 : il viso avea pallido come cera e
è cattivo neologismo. periodici popolari, i-107 : fra i 2230 comuni di cui è
so quale è desso. boccaccio, i-107 : bella giovine, ben che io sia
infame e trista morte. baretti, i-107 : certi suoi scritti politici...
n'uscìa gonfio di boria. idem, i-107 : mi pare che fino a qui
ch'altri la punga. pananti, i-107 : vo a bere un fiasco, o
possa schifare. albertano volgar., i-107 : invidia è dolore della benavventuranza.
bilioso che fà paura. giusti, i-107 : mi pare che fino a qui questo
e la traggea per gragnuola. pananti, i-107 : gli è un boto, gli
e steso brancicò la polve. tommaseo, i-107 : incauto al vostro fango / l'
bravo institutista di tutti. pananti, i-107 : per lui son tutti bravi, tutti
il mio capriccio. p. verri, i-107 : io però considero che l'opera
scrittura del signor mario. marino, i-107 : cristo, quando vuol far la grazia
nelle mie parti interne. biringuccio, i-107 : gli alchimici ancora assai si serven
non potea il calice orrendo. marino, i-107 : cristo, quando vuol far la
rosa fanno delle capestrarie. guerrazzi, i-107 : egli o punto nella sua vanità
altro fa l'altra riva. baldini, i-107 : il cappellano del battaglione è un
grazioso risalto alla rappresentazione. cesarotti, i-107 : la corrente degli scrittori, sia
dinanzi dal re agolante. campanella, i-107 : « ninfe d'arno » sono
darsi alla nuova amministrazione. alfieri, i-107 : l'amico, col quale io sempre
non gli ho veduti. baldini, i-107 : da tutti è risaputo, e con
stagnanti fiumi. capellano volgar., i-107 : era il luogo pieno d'erba e
/ della novella piova. tommaseo, i-107 : traspar dalle forme un'armonia /
volea conni in errore. tasso, i-107 : a questa volta non mi ci corranno
spaventi. maia m ater dona, i-107 : queste carte che pindo ammira e
cena. pellico, corte., i-107 : i poeti comici si permisero più d'
attenzione dell'osservatore. de sanctis, i-107 : quando egli [il lettore],
origine da'cavalieri sillani. colletta, i-107 : essendo salda e continua l'opera
sanctis, lett. it., i-107 : se il « mistero * è commedia
degli uomini pratico. pananti, i-107 : dicono che una a ben
insieme e del conversare. pananti, i-107 : col primo uomo io sto confabulando
media, la maggioranza. cesarotti, i-107 : la corrente degli scrittori, sia per
gli fosse possibile distruggerlo. baldini, i-107 : egli fa il prete per tutelare
grado e del governo loro? baldi, i-107 : tentò di danneggiarmi un uom perverso
contrarietà che si ritrovano. marino, i-107 : son dato nella ragna; e mena
una parte che gli convenga. lanzi, i-107 : esse furono fatte da qualche debole
fra gli dèi. ottimo, i-107 : in egitto fu adorata isis; in
repubblica. benvenuto da imola volgar., i-107 : li fabii, veramente chiarissimi lumi
sanguinose guerre hanno sofferto. sarpi, i-107 : nessun altro modo era per ovviare
occhi altrui. a. verri, i-107 : scesero così sulla felice spiaggia,
divenire del cosmo). labriola, i-107 : noi siamo in pieno determinismo e
, sue divote. b. davanzali, i-107 : tutti i divoti di germanico e
dal capo a diamante. vasari, i-107 : prigioni e fortezze, dove si
ci vorranno i guanti. soldati, i-107 : sulla carta, il viottolo che
alto a uno inferiore. ottimo, i-107 : in questo primo del digradamento al
e l'unghie smorte. verga, i-107 : il viso avea pallido come cera e
secondo aspetto. parini, giorno, i-107 : osservare / che con tua pena
opinione della neutralità disarmata. pisacane, i-107 : le due repubbliche di venezia e genova
le speranze di lombardia. boterò, i-107 : essendo in ordine per far qualche
diversissime regioni l'hanno distratto. guicciardini, i-107 : sperava,... non
distruttiva del tempo. baldi, i-107 : ben sì par, poiché non opran
, regole, canoni. mazzini, i-107 : siam di necessità nelle transazioni,
. - anche assol. palazzeschi, i-107 : non essendo in vena di drammatizzare
con quel can mastino. beccaria, i-107 : per qual motivo il minuto popolo
come ad uno spettacolo. boine, i-107 : è uno che è arrivato,
gli fa ne la richiesta. boccalini, i-107 : i bassà e gli spahì
empio schemitor sien prese. mazzini, i-107 : cercate... uomini che non
testare e di succedere? verga, i-107 : il viso avea pallido come cera
epuloni / usiam ogn'arte. monti, i-107 : sono stato a fare i santi
le mi'esordia. ser giovanni, i-107 : io ti dirò l'animo mio senza
spirito santo, davit profeta. marino, i-107 : venga, venga un poco frate
e fallo durare. biringuccio, i-107 : l'ingeniosi artisti v'hanno sopra trovato
eccessivamente. p. verri, i-107 : il fine d'ogni onesto scrittore dev'
ma me lo dicono garbatamente. mazzini, i-107 : cercate uomini i quali si consacrino
se n'estirperà la radice. beccaria, i-107 : invano gli editti di morte contro
, di artigiano. ottimo, i-107 : fu alcuno [degli dei] trovatore
fu sì grave. giusto de'conti, i-107 : maledico el dì che io vidi
basta somministrargli le monete. pananti, i-107 : in somma dicon mentre io fo
a fascia, a remenato. vasari, i-107 : i suoi zoccoli [dell'ordine
e unitarie). denina, i-107 : io non so come alcuni moderni politici
l'uno né l'altro. leopardi, i-107 : entusiasmi... più lieti
grave e che di zolfo. caporali, i-107 : quivi i due fellòide,
di sue minacce il suono. verga, i-107 : sulle pareti cominciarono a riflettersi le
degnerà fidarmene una copia. boccalini, i-107 : il fidar i carichi gelosi in
cercarne pur uno. ser giovanni, i-107 : era tanto ricco, che le ricchezze
lingua fiorentina. tolomei, i-107 : bene è vero, che ne'nostri
.). d'annunzio, i-107 : il canto stanco allungavasi lungi
scomporsi. c. gozzi, i-107 : espresse flemmaticamente [mia madre]
cumana dissipate dal vento. pascoli, i-107 : nessuna sibilla ha parlato. oppure
del vostro cielo. d'annunzio, i-107 : [il sole] i poggi /
certo fin nel mondo? ser giovanni, i-107 : era tanto ricco che le ricchezze
per bagnarmi la fronte. soldati, i-107 : a una fontanella di ghisa,
il saracino a quella. arici, i-107 : poiché il sozzo ottoman dalle mesciute
importunarla in cotesto frangente. alfieri, i-107 : nel secondo soggiorno ch'io feci in
so che gelo rappreso. ungaretti, i-107 : l'azzurro scuro delle profondità si è
leuto inbraccio fama i fregia. gonzaga, i-107 : aventuroso et onorato coro, /
capo bruno. l. ugolini, i-107 : 4 frosone sardo': differisce dal frosone
fiaccola dell'acetilene. l. ugolini, i-107 : 'frullare ', il levarsi
puntare da'cani. l. ugolini, i-107 : * frullino ', è la
sue vene fulgidezza avvampante. morante, i-107 : negli occhi di anna...
manifattura '. l. bellini, i-107 : dolce, ma tutto bile, /
d'una donna già esperta. boine, i-107 : le cose che scintilla, sono
col becco il cielo. massaia, i-107 : il nostro vescovo salama è come
e il suo cugin rinaldo. boccalini, i-107 : i bassà e gli spahì.
(un problema). boccalini, i-107 : il fidar i carichi gelosi in mano
natura. b. davanzali, i-107 : [pisone] avendo, tra di
e abimelek. bibbia volgar., i-107 : fecero patto per lo pozzo del
libidine / la crudeltà raccolse. beccaria, i-107 : il duello era uno spettacolo ordinario
in su 'l mattino. arici, i-107 : ivi la palma gloriosa inchina / le
per tacque volate. a. verri, i-107 : non più il vento, siccome
di questo strumento. bar illi, i-107 : a vedere l'orchestra e i cori
tento in color giallo. tolomei, i-107 : quantunque interamente non parlasser col fiore
e xvii). montecuccoli, i-107 : la guarnigione di moschettieri accanto alle
che si chiamano guastamestieri. cesarotti, i-107 : purché queste traduzioni non siano fatte
* ponza, ponza'. pananti, i-107 : va sempre lemme lemme jenne onne
un determinato compito. gobetti, i-107 : né dal tramonto i popoli immaturi
verdastra immensità del mare. gozzano, i-107 : sullo specchio subdolo e deserto / soli
tu dall'affannoso amante! sbarbaro, i-107 : vedo ancora quella gretchen in calzoni implorare
cosa non fu data fede. beccuti, i-107 : sento nel petto un non so
soffiata di recente dal vetraio. gozzano, i-107 : « cri... i
indistinto; ineffabile. de amicis, i-107 : nella strada sonava la fanfara della
maraviglia se chi vi si aggira giovio, i-107 : mai non sarò straco, anci più
e continuò a chiaccherare. luzi, i-107 : forse, infranto il mistero, nel
. - anche assol. marnioni, i-107 : al fanciullo prima gli si assoda e
* in gulam offa'. cesari, i-107 : ma qui viene il poeta con una
là. b. davanzati, i-107 : allora i cilici, voltate le spalle
valore rafforz. berni, 4-54 (i-107 ): un arbor porta in mano intero
mia vita intrica. b. tasso, i-107 : tu, ch'hai il fren
corpo celeste; atmosfera. ungaretti, i-107 : trinano le cose un'estesa monotonia
novelletta. bandello, 1-7 (i-107 ): questa istoriétta... comandò
di torla. ca'da mosto, i-107 : sono povera gente, bugiardi, ladri
le sue spighe indori. fantoni, i-107 : del fuoco occulto già palesa i
leccherò quel buon retaggio. pananti, i-107 : per lui son tutti bravi, tutti
i cavalieri. latini volgar., i-107 : elli riprese cuore e fedio il cavallo
che tradiva i legittimi. gobetti, i-107 : la virtù della dinastia era esaurita,
dalla contaminazione della pece. alberti, i-107 : [molti giovani] stimano el
matrimoniale, vincolo coniugale. alberti, i-107 : [molti giovani] stimano el letto
non si dica. straparola, i-107 : il che in meno d'un levar
-con uso aggettivale. nardi, i-107 : circ'a mezzo novembre si levarono i
vostro piacere. francesco da barberino, i-107 : lui [il tuo superiore],
drammi 'teatro drammatico lirico'. barilli, i-107 : è avvenuto, a noi,
divenuto livido, come imputridito. gozzano, i-107 : mi chinai, con le pupille
, pigra, flemmatica. pananti, i-107 : svegliati ceppo, lumaca, durionne.
verso più lunga d'emilio. guadagnoli, i-107 : caspita! ovidio la sapeva lunga
marziale e magnesiaca. c. ridolfì, i-107 : si potrebbe chiamare terreno magnesiaco quello
potrai banchettare, potrai scherzare? giannone, i-107 : la maledizione che iddio dopo la
fiato. ca'da mosto, i-107 : dicono che la bocca è una
. -di animali. soderini, i-107 : animali... non macilenti,
, al fratello. giovio, i-107 : sua santità ogni dì parla meco di
rosa mandaomi per semblansa. guittone, i-107 : currado de sterleto, mea canzone
dolce mele in ibla. arici, i-107 : ivi la palma gloriosa inchina / le
come amante. m. adriani, i-107 : né vi sbarcava maestro d'eloquenza,
-fradiciume, umidità. pavese, i-107 : sono stato non so quanto, poggiato
onda al primo margo. manfredi, i-107 : voi pur compagni in più d'un
ragioni insegnate molto materialmente. cebà, i-107 : perché sì nell'uno come nell'altro
dell'arte). de sanctis, i-107 : questa maniera di prati ci spiega
e melegette. ca'da mosto, i-107 : hanno gran copia di camelli e con
lascia inonorata alcuna parte. testi, i-107 : a dolce mensa assisi, /
lo sopporto e fremo. colletta, i-107 : posando l'opera su le volontarie rivelazioni
mantenere longiamente. m. villani, i-107 : stando l'assedio ad aversa, il
a meridione. capellano volgar., i-107 : nella merigiana porta sono quelle [
e negli atteggiamenti. pananti, i-107 : gli sta sempre zitto zitto / e
dei reati gravi). campanella, i-107 : genoa * del mondo donna, se
spagnoli. ca'da mosto, i-107 : subito giunto, il detto sale in
inganni. documenti sul parentado medici-gonzaga, i-107 : si dia perfezione ormai a questa
porti le tue minime. gelli, i-107 : non volete pur solamente tal volta
/ il seme a macerar. soderini, i-107 : che se accaggia pur che l'
l'utilità de'suoi. alberti, i-107 : stimano [molti giovanf el letto
passavano disgusti di momento. denina, i-107 : se le guerre stimavansi di minor
molto vispo, sveglio. collodi, i-107 : dai ragazzi buoni di cuore, anche
, schifezza. serao, i-107 : un 'rotolo 'di maccheroni,
scienze e sulle arti di milano, i-107 : strati colonnari solitari ed orizzontali..
mantili attorno. ca'da mosto, i-107 : in testa portano gli uomini uno
eran chiuse e pure. gozzano, i-107 : rabbrividii così, come chi ascolti /
. g. m. cecchi, i-107 : vostro padre isacco / era dolce
di interessi. petruccelli della gattina, i-107 : è pur bene, eremita,
in una città. balducci pegolotti, i-107 : si paga un quarto per 100,
. al membro virile. batacchi, i-107 : a testa ritta e muscoloso / stavasi
e mutarsene la qualità. pananti, i-107 : debbo... /..
colti, / spargon. vasari, i-107 : l'altezza della sua colonna si fa
insaccare a mio marcio dispetto. pananti, i-107 : se col primo uomo io sto
lingueggiavano fiamme color bronzo. luzi, i-107 : in un nembo di cenere e di
dove si canta all'antica. serao, i-107 : antonetta, la sartina, guardava
tanto più di lei. lazi, i-107 : forse, infranto il mistero, nel
il genio atro del male. prati, i-107 : voi mi accu sate
questi illustri. bandello, 1-7 (i-107 ): il male è che ai nostri
alla natura). leopardi, i-107 : l'offendere il vero...
quando: ogniqualvolta. soffici, i-107 : ogni quando non eravamo impegnati in
. -meritamente. beltramelli, i-107 : ora aspettava la risposta del solenne
un amoroso zelo. bandello, 1-7 (i-107 ): il male è che ai
connetteva o si ispirava. ottimo, i-107 : pone [l'autore] alla guardia
suoi ensieri s'abbassi. gonzaga, i-107 : il valor vostro [occhi]
colli e bacco onorammo. testi, i-107 : né manchino d'etruria e de
'oca ': la papera. saraceni, i-107 : non ingannarono... eglino
doveva fare padron 'ntoni. monelli, i-107 : degàn sbalestrato a quattro metri di distanza
nave legata tirandola con buoi. straparola, i-107 : montato pietro in nave e fattala
quale ha tre dimensioni. delminio, i-107 : la natura, avendo fatto gli
del giorno. bandello, 1-7 (i-107 ): il male è che ai nostri
sentivano travagli e danni. campanella, i-107 : genova, avendole [a venezia]
si riferisce alla peste. giovio, i-107 : oggi el conte baltasare, uscito de
parlando della carità piagante? landolfi, i-107 : i suoi baci furono piaganti, come
io era. catzelu [guevara], i-107 : volendo parlare di questo calice,
un elemento architettonico). vasari, i-107 : queste [bozze] si fanno spartite
d'angoscioso pianto. lorenzo de'medici, i-107 : pietosa e bella è in essa
, bambino. alberti, i-107 : didone fenissa, poiché 'l suo enea
il ducato. compagnia della lesina, i-107 : a'picciolo a picciolo si fa il
mi sentia più che morire. batacchi, i-107 : si sveglia intanto irene tutta piena
donare e consecrarlo. maia materdona, i-107 : là [in quelle carte] pinto
/ angelicali dilettose e pie. bellincioni, i-107 : apre gli acerbi fiori e'monti
uso aggett. d'annunzio, i-107 : f. p. tosti, f
o di moschettieri. montecuccoli, i-107 : due [squadre] finalmente si collocano
finge essere lo inferno. ottimo, i-107 : pluton è vocabolo greco...
era mestieri di tanto. giuliani, i-107 : poffar il mondo!...
uno a l'altro polo. papi, i-107 : col guardo / l'ampiezza tutta
. disus. pomiceo. santi, i-107 : peperino grigio-bianco, in parte filamentoso
atteggiamento, positura. baldini, i-107 : il cappellano del battaglione è un gran
, ma posto in quiete? leopardi, i-107 : la sensibilità era negli antichi in
perla simbolo del lacrimare. pascoli, i-107 : tanto io quanto altri, nel
essere predestinato. catzelu [guevara], i-107 : tentazioni, fame, freddo,
e lagne di intermediari. calvino, i-107 : a metà dell'autostrada c'è una
, i codardi tiranni. foscolo, i-107 : sento gli avversi numi, e le
legname preparato per esse. straparola, i-107 : la madre, temendo ch'egli non
. concentrazione, attenzione. stuparich, i-107 : i professori si trovarono per qualche
moto dell'animo). beccuti, i-107 : sento nel petto un non so che
. g. f. pagnini, i-107 : eravi il magistrato delle prestanze, che
altri uomini. stampa periodica milanese, i-107 : a detta del signor blasis fu questa
flessibile e dolcemente insinuante. ibidem, i-107 : il signor ermanno leon, primo ballerino
è il solo dolore. filangieri, i-107 : il timore negli stati dispotici, l'
giuramento d'un privato. campanella, i-107 : genova, quanto ha preso [a
profondità d'una caverna! ungaretti, i-107 : l'azzurro scuro delle profondità si
-sviluppare un modello. lanzi, i-107 : notasi ne'quadri di ridolfo qualche figura
il petto e il crine. musso, i-107 : il contadino...
preso pulitamente per il naso. palazzeschi, i-107 : più o meno decisamente, più
il partitivo. a. cattaneo, i-107 : potrà alcuno persuadersi che sia carità,
della preghiera. stampa periodica milanese, i-107 : si ammirarono principalmente la sinfonia,
il fiorino. compagnia della lesina, i-107 : bisogna ben tener conto d'un picciolo
uomo è animale querulo. emiliani-giudici, i-107 : negli ultimi anni della sua vita
siete voi qui? giuliani, i-107 : io perdo di troppo a star quie
/ di tradimento. b. davanzati, i-107 : avendo, tra di truffatori e
della natura di quella. campanella, i-107 : genova quanto ha preso, l'
non sta a quel contento. ottimo, i-107 : pone alla guardia della mal
direbbesi ragionata. stampa periodica milanese, i-107 : ben si scorge che nella sua immaginazione
-colpito da crampi. monelli, i-107 : ci prendiamo in mano i piedi rattrappiti
, moralmente ripugnante. caro, i-107 : che abbaiamenti, che rangolamenti, che
qui ti ritrove. buonarroti il giovane, i-107 : tosto al tuo amoroso regno,
g. f. pappini, i-107 : i regolatori dell'entrate...
settori produttivi. baiaucci pegolotti, i-107 : di ciò che metti in ghiarenza
restare un poco turbato. caproni, i-107 : un lutto d'innocenza / chiusa
pallor della faccia resupina. gozzano, i-107 : trasparire vidi i nostri volti /
s. maria maddalena de'pazzi, i-107 : tu non tieni conto de 'l
disposti dalla tua discrezione. ottimo, i-107 : orco, cioè ricevitore di morti.
, una felicità perpetua. calvino, i-107 : il messaggio che io sono diventato
fango era e la rena. magalotti, i-107 : vogliono ridurre dio a esser comprensibile
). giuseppe di santa maria, i-107 : erano... i portoghesi
. raffreddare. ventura rosetti, i-107 : di poi levatilo dal fuoco sempre
ossequi co 'l santa croce. zilioli, i-107 : avendo cesare trovati denari parte ad
connessione con qualcosa. de sanctis, i-107 : quando egli... dice a
vediamo via di mezzo. pascoli, i-107 : è da aspettarsi col nuovo secolo
date e tocche sconfitte. marini, i-107 : videgli nello scudo la luna, insegna
su- ord. porcacchi, i-107 : alessandro aveva rinvenuto che dario gli
-cantare nuovamente. pascoli, i-107 : è un giorno come un altro il
per compassion di loro. caporali, i-107 : al cui convito in mezzo l'aventine
nullo no rispiarmano. latini volgar., i-107 : io vi priego, segnori cavalieri
riferimento al canale uditivo. delminio, i-107 : la natura, avendo fatto gli orecchi
n. 8. biringuccio, i-107 : gli alchimici ancora assai si serven
catene il cinse. g. averani, i-107 : in questa parte superiore vi è
guido delle colonne volgar., i-107 : si li suoi lamienti fossero stati
. - anche sostant. tasso, i-107 : quel che mi scriveste del romanzevole,
. guido delle colonne volgar., i-107 : si li suoi lamienti fossero stati per
(un canto). caproni, i-107 : un lutto d'innocenza / chiusa,
famiglia e per la città intiera, ma i-107 : fatto lieve così come uno spetro,
o a (fiamanti. vasari, i-107 : de'cinque ordini d'architettura: rustico
fé ruzzo ogni monel sbracato. soffici, i-107 : quando non eravamo impegnati in altri
astioso, anche abietto. caro, i-107 : vi lascerò nel resto arrabbiare e recere
e sfoia. catzelu [guevara], i-107 : di quel calice d'amaritudine e
modo particolarmente violento. monelli, i-107 : degàn sbalestrato a quattro metri di distanza
una sbornia a qualcuno. pavese, i-107 : « senti », gridò a celestino
strade scabrosissime e faticosissime. baretti, i-107 : la posta d'inverno non va
slazzi. guido delle colonne volgar., i-107 : citadini de poco canoscenza, scazate
, salendo, altrui dismala. vasari, i-107 : queste [bozze] si fanno
ambizione e di scandoli. tortora, i-107 : quivi avvenne scandalo peggiore, perché quaranta
lume della luna scema. landolfi, i-107 : una luna scema, pallida fra la
e la luna azura. marini, i-107 : vìdegli nello scudo la luna, insegna
con servilità anche seccante. bontempelli, i-107 : ammiratori dei seccantissimi romanzi di bourget
apariva qualche segnale. ca'da mosto, i-107 : 1 portogallesicne prima lo [capo]
ricordo). bandello, 1-8 (i-107 ): molti generosi e memorabili fattirestano sepolti
il nemico. latini volgar., i-107 : poi che pompeo vide che cesare e'
-con uso impers. lastri, i-107 : serve che un sedicente stimatore, dice
). b. davanzati, i-107 : avendo, tra di truffatori e gentamedianzi
nazionale del popolo si presenta come calvino, i-107 : a metà dell'autostrada c'è una
. - anche sostant. bembo, i-107 : se io stato sono da voi prevenuto
sfiaccolò). dissolversi. monelli, i-107 : si sfiaccolano sul cielo, bianchi e
cominciato a cadere su caltrano. monelli, i-107 : si sfioccolano sul cielo, bianchi
io qui non bramo. buonafede, i-107 : in ver la mensa è stata sibaritica
forma unita sinallora). seriman, i-107 : il medico si riscaldò molto alle mie
sollevatore del popolo. b. davanzati, i-107 : se ne dolse con pisone,
per causa della fame. guicciardini, i-107 : né si stava senza timore,
è la soprastanza del nemico. pallavicino, i-107 : la sovrastanza e l'istituzione del
mangiare a ufo. pananti, i-107 : per lui son tutti bravi, tutti
guido delle colonne volgar., i-107 : piangeva amaramente la spartenza de la
culturale e linguistico. delfico, i-107 : per nostra somma sventura, tutti i
un ordine d'arresto. palazzeschi, i-107 : il vigile si dichiarò prontissimo a spiccare
embriciata a due spioventi. buzzati, i-107 : negli angoli perimetrali, dove lo spiovente
gli animi dei parenti. luca pulci, i-107 : padre, d'amore i mi
, una famiglia). musso, i-107 : vive sempre lieto [il contadino]
romani già stracchi cammino! giovio, i-107 : mai non sarò straco, anci più
le fidate spalle. fatti di cesare, i-107 : pompeo vide che cesare e'suoi
dolcezza d'al- lora! caproni, i-107 : e tu che ignori / tanta luce
o situazioni. giusto de'conti, i-107 : 1 miei danni mi rammento al tardo
accesa discussione. b. tasso, i-107 : tu, ch'hai il fren delle
sottostare; umiliarsi. segneri, i-107 : china riverente la testa in 'obsequium fidei'
/ quante rigide punte, aghi pun-soderini, i-107 : che se accaggia pur che l'acqua
una regione). boterò, i-107 : polonia è divisa in minore e maggiore
. guido delle colonne volgar., i-107 : adunca cittadini de poco canoscenza, scazate
. g. f. pagnini, i-107 : vi era inoltre il tribunale delle vendite
a sé le serenissime muse. ungaretti, i-107 : trinano le cose un'estesa monotonia
e dell'opaco loco. baruffaldi, i-107 : non così 'l tosco autor del galateo
anche sostant. g. averani, i-107 : nell'inferiore [parte dell'anima]
fa parte. latini volgar., i-107 : tanti uccidete ed abattete che la valle
pazienza portare. valerio massimo volgar., i-107 : in uno momento di tempo ne
-bandiera, vessillo. sercambi, i-107 : montarono con brigate in sulla torre ghibellina
. s. maria maddalena de'pazzi, i-107 : tu non tieni conto del dono
: cassa di paviera veneziana. ojetti, i-107 : una confusione di broccati e di
nuovo colloquio con lei. segneri, i-107 : sono mancate le visite del signore,
dottrina cristiana. periodi popolari, i-107 : nelle scuole minori la catechizzazióne è fatta
relig. catechetica. periodici popolari, i-107 : studenti di metodica e catechistica.
semplicione. u. simonetta, i-107 : e poi sempre i soliti discorsi da
, ecc. ferd. martini, i-107 : se, a caso, l'angustia