, tutto aveva quell'odore, quel gusto, quel colore d'allora. -condizionali
prese a dire che quella ragazza era di gusto fine, come una signora, e
gran sarcofago romano, trasformato con molto gusto in una tavola per abbigliamento, erano
troppo austera, non tanto lecito quanto gusto il raggentilirsi, allindarsi, e per
(il vino); gradevole al gusto. - anche al figur. segneri
che piace alla bocca; il cui gusto, cioè, non è né ingrato,
soggettività, da non trovare un briciolo di gusto in quella vita ch'egli si è
[essi] fanno 1 caprai per gusto di vita avventurosa ed errabonda, amica
di cannella, che ha odore e gusto di cannella. soderini, iii-459:
che par mescolato con l'odore e gusto della cannella. = deriv.
studino pure l'altre professioni di dar gusto all'orecchie con intreccia- menti di voci
, v-386: pare a me che il gusto consista nel dare a ciò che è
17-40: io ti farò mutar di gusto, / come tu assaggi di queste
25-4 (ii-253): pare anche che gusto e grazia accoglia / a vivande che
s'accorge il naso ed anche il gusto. petrarca, 55-13: amor,
di color bianco, ma molto dilicata al gusto di quelli che di già si sono
vorrei essere accusato d'indulgere a un gusto che detesto. 3. manifestare
diluizione dell'acido acetico puro e di buon gusto purché si venda col nome di aceto
diluizione dell'acido acetico puro e di buon gusto, purché si venda col nome di
, e ha il medesimo sapore e gusto acetoso. e. raimondi, i-350:
coll'organo del gusto; e intanto vien quello a sentire i
la polpa de'tamarindi] dispiacevole al gusto, anzi a molti è gratissima, per
e più lunghe dell'iride, al gusto acute, amarette e odorate. domenichi
dolce,... molto grato al gusto, che per fame vino si stilla
; che dà molestia e irritazione al gusto, all'odorato; che punge la
la compagna, ma anche un certo gusto disinteressato delle investigazioni. panzini, ii-19
acrèdine, sf. asprezza acida (al gusto, all'odorato). ricettario fiorentino
acrimonia aromatica, che non offende il gusto. 2. ant. acutezza
sapore / di sasso che acuisce / il gusto dolce dell'acqua dei rivi. stuparich
pianta [del cerofoglio] è tutta al gusto dolcigna, odorata, con una certa
è partito: / veder, gusto, audito, odorato e tatto; /
11-754: per la canzonetta napoletana addimostrava gusto e grazia particolarissimi. beltramelli, ii-242:
, di che ne riceve diletto il gusto. redi, 16-vii-45: ha comandato [
natura umana, scattano quella volontà e quel gusto dell'assoluto, quell'abitudine di spingere
tombari, ii-191: e s'addormenta di gusto col suono dell'acqua che scroscia a
4-3-109: è forza che io esclami il gusto che sento nel vedermi tanto adeguatamente rendute
quinto è partito: / veder, gusto, audito, odorato e tatto; /
tempo che può adoperare con suo maggior gusto. monti, 5-170: l'acuto ferro
cucinaro, che fa le cose al gusto solamente, sarà, come disse platone dell'
studi che più si affanno al nostro gusto, si confanno meglio agli usi nostri
afferrarla, afferrala: è un gran gusto. ma non perdere un'ora a prepararla
affettano sempre moderazione e virtù e buon gusto. idem, v-46: freddure! diss'
detto di un altro alla maniera e gusto del medesimo... i francesi si
: in tutti gli scritti di un gusto falso e affettato..., osservate
: l'inghilterra, in queste cose di gusto 3. figur. che si è associato
non nel mio ingegno, ma nel gusto dell'arte che sempre più in me
9-1-9: egli è pure il bel gusto trovarsi alle falde di ima montagna che
tutto bistomato e corrotto altresì come il gusto del malato o d'una femmina grossa
secondo la natura degli ordini e il gusto di chi opera. aggettivale, agg
, il quale, avendo corrotto il gusto... converte la dolcezza di
aggustare, intr. ant. dar gusto, diletto, piacere. capellano
m'accuora. = deriv. da gusto (v.).
(sottili e tubulate) che hanno gusto di cipolla (per cui è detta cipollina
musicale, in quanto espressione soggettiva de gusto e della sensibilità dell'interprete.
agnellino imparava a brucare e ci prendeva gusto. leggi agrarie, 75-3: spetta
rosa, di che ne riceve diletto il gusto, che è accompagnato d'un
che più lungo fosse il diletto del gusto. = deriv. da gru (
, 146: era il mio sommo gusto... aguzzare / il dardo ad
signori e religiosi, ci hanno un gusto matto. = deriv. da
più dolce suono migra / e nasce gusto alle piogge nuove. idem, 74:
cui sono state aggiunte sostanze sgradevoli al gusto. leggi industriali e commerciali, 772-8
sta per inacidire, e ha il gusto bruciante: il vino che ha preso il
denti allega, / e di gusto mordace arde la gola, / e gli
dalla bietola, agro e molle al gusto, mordente molto e accendente. dioscoride
appresti. sbarbaro, 1-273: il gusto allappante dell'acqua. allappare,
n'allarmarono quegli che avevano fatto il gusto sulla lettura de'padri. idem,
bocca i denti allega, / e di gusto mordace arde la gola. e.
argento e non l'arte né il buon gusto, in una delle solite allegorie.
più di tant'altri per il suo gusto d'allegorista. = voce dotta
pronom. ant. compiacersi; prender gusto, diletto. p. f.
. b. croce, ii-8-125: il gusto della poesia chiama a sé il bello
, sf. medie. pervertimento del gusto (desiderio di cibi strani o ripugnanti)
tanto di grazia, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non
l'altra, e di savore al gusto è molto amaro. petrarca, 360-24:
in questo modo la mangiano con mirabile gusto e meno danno, essendo che mangiandole
2. che dà piacere al gusto. bencivenni [crusca]: ancora
pasta / che ti fa 'l gusto amareggiar. menzini, 5-198: o
stupido ammalato che non dice il suo gusto amaricato, ma il cibo amaro.
ei sembri per avventura al fino e delicato gusto moderno. = » lat
qualche po'di dolcezza, con mal gusto è assaporato. panzini. iii-
buonarroti il giovane, 9-481: mio gusto e mio diletto fu dar opra /
de pisis, 39: e il gusto delle lacrime era come / un'ambrosia proibita
a noi... a fermarci al gusto di quell'antico,..
, sorse l'ammirazione per il nobile gusto della dama che ora la possedeva.
casa borghese, ammobiliata col tipico cattivo gusto della borghesia di napoli. piovene,
complessità anagrafiche, lasceremo agli sfaccendati il gusto di tali ricerche. banti, 6-60:
[frutta] che empia il gusto, se non l'ananas, di figura
più, come anco de'versi sul gusto di quelli che un tempo scarabocchiavo.
o altro che richieda forza, o gusto di disegno. foscolo, ii-2-209:
piacere, garbare; rispondere al proprio gusto. segneri, iii-3-196: consigliano una
andare a genio, essere di proprio gusto (di persona o cosa con cui si
aver arte, non avete anco né gusto, né sentimento alcuno de le cose di
ricevette nella sua casa decorata col buon gusto di tempi andati. montale, 1-19:
nere a nera. bocchelli, 9-49: gusto, parlata e tradizione di studii.
'. aneddòtica, sf. gusto per l'aneddoto; metodo di concepire
arredi che oggi sono chiamati di pessimo gusto, cioè angioletti di gesso, frutti di
acrimonia aromatica, che non offende il gusto, ed è alquanto duro e angoloso
mille errori, di mille confusione, sanza gusto, sanza deletto, sanza stabilità.
mostrare se non sulla scena per dar gusto alla nostra canaglia. idem, ii-297
,... ci avrebbe preso gusto, e sarebbe stato l'ultimo a venir
: l'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno,
più asciutta e più saporita e al gusto migliore. chiabrera, no: ecco
... una volta annestate al nostro gusto per l'equilibrio, la logica occulta
ribelle alle forme della cultura e del gusto ufficiali; ostile all'accademismo. papini
ricevette nella sua casa decorata col buon gusto di tempi andati. manzini, 10-107
che nel di dentro, d'un gusto all'antica, e anche per all'antica
mediocre e all'antica, senza alcun gusto. 7. dimin. antichétto
ii-2-235: rivendicava dante dopo secoli di gusto antidantesco (dantesco-grammaticale e dantesco- scolastico)
estens.: brutto, di cattivo gusto, privo di grazia. panzini,
di genio, e per finezza di gusto, ha fatto [il martelli] qualche
sfumato di rosso, polpa bianca di gusto assai fine; api grande, di
ascoltate, / e bramate goder di gusto vero, / a casa vostra non v'
, che fossero per essere di totale gusto dell'eminenza vostra. i.
che a me piace non va a gusto ai pochi ai quali la fo leggere,
la voglia di cibo; piacere al gusto. boccaccio, ii-6-80: subito su
: poi ch'eccitò de la vittoria il gusto / l'appetito del sangue e de
aggiunta, vuol dire fame o voglia o gusto di mangiare. pellico, ii-121:
, quasi adirata. 4. gusto. ariosto, sat., 3-52
, avv. con appetito, con gusto; avidamente. boccaccio, 3-2-135:
non vo'che s'appiastricci punto il gusto. 3. rifl. agglutinarsi
mi rimisi anche allo studio con maggior gusto ed applicazione. baldini, 4-120: della
arie, appoggiature, passi di buon gusto. idem, 113: uria scatola
. leone ebreo, 18: col primo gusto, si sforza il riconoscimento per
appuntino a quello che si chiama cattivo gusto. idem, iii-56: così appuntino
viziosamente, e questa virtù nasce dal gusto di dio e dalla esperienza e dalla
all'imitazione universale per superiore raffinatezza di gusto ed eleganza di vita. foscolo
/ col becco d'esto legno dolce al gusto, / poscia che al mal si
, fondata nel 1690, il cui gusto si diffuse presto in tutta italia:
frivola, piena di sentimentalismo (tipica del gusto arcadico). carducci, iii-26-71
leopardi, ii-858: il diverso gusto nell'armonia e numero di prosa e
virtù arcigna. 3. di gusto agro, di sapore acerbo (proprio
. ojetti, ii-684: il vero gusto non è fatto solo di discrezione ma
prima nostra madre per lo suo ardito gusto essere stata cagione a sé e a'discendenti
e vetri colorati moderni d'un cattivo gusto e d'ima stonatura incredibili.
che alfonso potè farne un capitolo di suo gusto. ojetti, 90: uno
il color del busso, amara al gusto e di spiacevole odore. =
mostrare se non sulla scena per dar gusto alla nostra canaglia. collodi, 34:
, 14-447: ha [il vino] gusto gradevole aromatico armonico, di timida mammola
et ha quasi il medesimo sapore et gusto accetoso, ma di odore alquanto acuto
14-447: ha [il vino] gusto gradevole aromatico armonico, di timida mammola
arredi che oggi sono chiamati di pessimo gusto. beltramelli, iii-1192: gli antichi arredi
, 3-296: una regione ricavata dal gusto e dalle maniere de'pittori è troppo sottile
. 3. chi ha un gusto raffinato e prezioso, di intenditore d'
; fatto con arte, con fine gusto del bello. carducci, iii-24-278
dell'ascetico: lo spirito contemplativo, il gusto dei simboli e delle allegorie, la
ritonde, simili alle ghiande, al gusto acute. domenichi [plinio],
giusti, iii-351: invecchiando di questo gusto, o direbbero che io sono uno svogliato
i suoi viticci freschi, asprigni al gusto. panzini, iii-317: come il
: socchiudendo gli occhi, assaporò il gusto asprigno del vino salmastroso. palazzeschi,
... e sono aspre al gusto. redi, 16-i-61: può essere,
: e teneami appagato di darsi quasi un gusto e un assaggiaménto delle cose.
: non sono ora così incontinente nel gusto de le lodi come io soleva; ma
artefici che primi fecero assaggiare ai franzesi il gusto delle buone arti. bar etti,
è il cenaeoi dilettoso? / lo gusto co l'assaggio savoroso. cassiano volgar.
ero sicuro di costruirne una casettina nel gusto di quella delle chiocciole. de marchi
assidiato: / audito, viso, gusto, tatto ed odorato. zanobi da strata
il salso altrui, senza punto amareggiare il gusto 0 l'udito. -andare
via della muse, strani nomi posti dal gusto poetico di un assessore del comune a
, classificare; scegliere e armonizzare con gusto colori, forme. andrea da
unità. 2. scelto con gusto, bene armonizzato. soffici, ii-146
: scelto con opportunità, con buon gusto, con varietà. carletti, 48
colore bianco, ma molto delicata al gusto di quelli che prima si sono assuefatti all'
, i-919: alla musica si acquista gusto coll'assuefazione sì diretta come indiretta.
palme... bevuto rende insipido il gusto d'ogni altro vino, e fa
la prevenzione domini spesso nelle materie di gusto, e come ella renda i nostri
per la gravosa offenza, / lo gusto entra en regula 'n ordenata astinenza, /
intrigate in se stesse come coma, al gusto costrettive. nasce in luoghi ventosi opachi
salvastrella,... che dà buon gusto al bere ed una piacevolissima astringènza.
fagiuoli, 1-8-194: son di buon gusto, ogni cosa m'attaglia. arici,
, 1-276: aveva... il gusto di mischiarsi con le cose del fascismo
eleganza di stile. -per estens.: gusto, eleganza raffinata, preziosa.
il modello degli scrittori attici); di gusto raffinato. b. davanzati, ii-285
monti, x-2-49: ergea d'attico gusto eccelsa mole, / sovra cui d'ogni
per la gravosa offenza, / lo gusto entra en regula 'n orde- nata astinenza
più attenta auscultazione della sensibilità e del gusto. silone, 5-42: il medico si
; in uno stile architettonico, nel gusto di un arredamento); solennità (
; anche uno stile architettonico, il gusto di un arredamento, un paesaggio)
, brusco (di sapore, di gusto, di odore); tendente allo scuro
quelli che ci furon cari appena preso gusto alla lettura a quelli che ancor oggi
il governo legittimo della ragione e del gusto. leopardi, i-967: mentre cento eleganze
brodo delle carni grasse, e fa buon gusto. tasso, 936: e ne'
, con sfumature rossastre, gradevole al gusto. = deriv. da una
avvantaggiuzzo. ariosto, i-14: non gusto gocciola / mai del vin ch'egli
è avvenuto di sentirmi lodare con tanto gusto e giudizio, specie per certe poesie.
molte di loro gli uomini di miglior gusto se le tiravan su per lo gozzo
: aveva azzeccata una casetta proprio di gusto suo; ned è meraviglia che gli fosse
che al primo istante essi ripugnano al gusto d'oggi. baccellerìa1, sf
redi, 16-v-132: grati ancora al gusto sono que'baccelletti di cassia confetta che
[tommaseo]: ogni civaia al gusto mi par grave, / fuorché sgranar baccelli
coccole nere, sugose, bonissime al gusto, di sapore acidetto e dolcigno insieme
fa un gioco di parola di dubbio gusto, inteso a rappresentare organi inadeguati. quanto
, così dette per esser fatte sul gusto del pittore pietro vander, detto il
, 2-19: anch'ella con gran gusto del marito, / stampò due bamboccioni
. dossi, 641: e il gusto « che ti diedi per gli occhi?
stata definita una « coreografia monumentale di gusto bancario *; allo stile bancario si è
lascia imbisacciare in simili imbrogli per il gusto di gridare in piazza, non gli
essere / conta il parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di
, i-1-23: se espinosa si pigliò gusto di bandire di madrid l'attore cisneros
, per esser elle dolci e al gusto aggradevoli. soderini, ii-357: la
radici allungate, grosse, brucianti al gusto (che si usano al posto della
». 2. rozzezza; cattivo gusto. gravina, 1-72: doppia barbarie
è contrario alle regole, al buon gusto. vasari, i-136: e questi
tecnica grossolana; primitivo; privo di gusto, di finezza (un'opera d'
leopardi, i-97: il gran giudizio e gusto e bella immaginazione dei greci si dimostra
bevanda /... / nel gusto impara lei simile al nardo; / barcollanti
. rifl. vestirsi con vistosità e cattivo gusto. giusti, iii-122: figurati!
e solenne (e anche di cattivo gusto, pacchiano). - barilli,
tutori, direi quasi bargelli, del buon gusto, del bello stile e anche del
stile barocco (o ne anticipa il gusto); lievemente barocco. ojetti
'. baroccherla, sf. gusto barocco (in senso spregiativo).
barocco; che ha o arieggia il gusto del barocco. c. e
, sm. tendenza al barocco; gusto del barocco, dell'ornamentazione esteriore e
5-144: quando... il gusto della linea non trova più da sostanziarsi
. artista del barocco; chi ha gusto e sensibilità del barocco; chi applica
e apparenza vistosa e goffa; di gusto falsamente esuberante, oltre che stravagante.
ricco tabarro / portan, di singoiar gusto barocco, / cui sovrapposto è un lavorio
estetiche, d'argento, d'un gusto barocco. pavese, 4-274: stupiva
sm. doviziosa ornamentazione barocca; gusto deteriore del barocco. arila,
quello che fanno gli altri (per gusto della contraddizione, per ambizione di distinguersi
, 3-1-200: or voglio che per nostro gusto facciamo così alla grossa un poco di
. targioni tozzetti, 12-11-432: del quale gusto son pure il pulpito e il fonte
dire che io non sono di buon gusto. targioni tozzetti, 8-412: in casi
uno albero saracinesco. lodasi quello che al gusto è amaro, e cosi trasparente come
quando si stropiccia, grassa, amara al gusto, ma non già forte. nasce
delle sue vive e limpide acque dà gusto di vera beatitudine. flaminio, 28
col becco d'esto legno dolce al gusto. idem, par., 20-44:
, di franche maniere, di ottimo gusto e di bella cultura. bocchelli, 6-150
scrivere: ed è espressione di cattivo gusto). tommaseo, i-243: semplici
indicare le inutili eleganze e di cattivo gusto nell'arte, specie dello scrivere.
egli non ha potuto ancora sentire per gusto di contemplazione i beni della eterna patria
, rossigno, trasparente, soave al gusto. idem [dioscoride], i-481
fa composta buona per chi ha abbandonato il gusto per la febbre. gherardini,
zuccaro, più o meno secondo il gusto di chi lo beve. d. bartoli
bee delle sue vive e limpide acque dà gusto di vera beatitudine. guicciardini, ii-300
similmente con gli occhi, beve senza gusto, contento solo di vedere il vino tutto
: nelle classi colte è diffuso il gusto per l'archeologia, e mi è accaduto
siano di forma più grosse e al gusto più dolci. = voce dotta,
, del tatto, dico, e del gusto, si lasciano soverchiamente lusingare. redi
brava chiacchierata, ci staffiamo mugolando dal gusto in un bravissimo letto. palazzeschi, i-182
penelope. e alla nagrafe, ci avete gusto a farvi rider sul muso? chi
per fare scialiva, o per averne gusto. d'annunzio, iv-1-783: appena
esemplari rari e preziosi (e rivela gusto e rispetto per i libri, e
, e poco per volta, ma con gusto grande. redi, 16-i-30:
di lingua fuori, e ci aveva gusto di quel bietolone di suo figlio brasi
, si fan più appetitevoli e di gusto piccante in agretto grazioso. pasolini,
i-96: ma anche per questo dà gran gusto il guardarlo, ché si assiste alla
/ anche nelle bestemmie il lor buon gusto. patini, 640: nel nostro
/ col becco d'esto legno dolce al gusto, / poscia che mal si torce
osservazione biografica e psicologica e squisitezza di gusto e ricchezza di dilettazione letteraria, tra
dare al costume un po'birbo un gusto monacale. 3. ant.
, delle basi goffe e di cattivo gusto, dei capitelli dorici bislunghi fuori di
, in pratica, interamente di suo gusto. adesso si mosse e,
percorressero e studiassero dove meglio convenga il gusto di tutta l'italia, e
non portano a nessun risultato); gusto della com plicazione inutile.
: si provi la bizzarria ed il gusto equivoco di un pittore eccentrico ad inventare
di pura invenzione, dettata da un gusto stravagante e bizzarro. berni, 67-41
comuni, dal costume, dal gusto normale (e colpisce l'attenzione, sor
volte nel suo architettare prevaricò dal buon gusto per adattarsi ai moderni. e di
po'dispettosa e beffarda, se ha il gusto di vestir di nero, nessuno vorrà
6. sede del senso del gusto; il gusto stesso. boccaccio,
. sede del senso del gusto; il gusto stesso. boccaccio, dee.,
sapore, con un amaro non ingrato al gusto, ha un poco del dolce et
-avere la bocca amara: provare un gusto amaro. -al figur.: avere
qualche cosa: assuefar visi, prendervi gusto. panciatichi, 93: ed interrogandolo
pesce più esercita, sia più piacevole al gusto e più sano allo stomaco, niuno
gretta, alla sensibilità priva di buon gusto dell'uomo borghese); meschino,
spirituale, di meschinità, di cattivo gusto). e. cecchi,
bambini il sentimento della vita rurale, il gusto della comunità borghigiana. 2
da per tutto poi, con un gusto pieno d'ingegnosità, erano adoperate a
e di semplicemente confezionato, adatto al gusto e alla borsa di un pubblico popolare.
: chi è povero, ci ha gusto perché dice: « ci sei 'rivo
due altri giardini laterali sono fatti pel gusto nostro. quello che resta alla sinistra entrando
gustativi: organi periferici del senso del gusto (nei mammiferi sono localizzati nella bocca
bozza1. bozzettismo, sm. gusto del bozzetto (e implica un giudizio
sarebbe materia per un bozzettino, di gusto anche abbastanza moderno. = deriv
quel mangiar soli, sarà d'un gusto bramanico, ma non mi piace.
acquavite, e avrai cosa gratissima al gusto. pascoli, 325: entrò senza picchiare
a modo d'edera, e hanno al gusto del salso, dell'amaretto, dell'
bianco, ma non molto, e di gusto quasi salso con certa amaritudine.
. panciatichi, 94: quanto gusto insieme e sconforto ho provato questa sera
e soffia quell'acuta brezzolina, / che gusto! una baldoria, una fiammata /
erudita, brillante in ogni genere di buon gusto, è bastevole ad accreditare quest'opera
brodo delle carni grasse, e fa buon gusto. targioni tozzetti, 12-1-307: restano
giovanile e con sapore grandissimo, nel gusto, per dire ogni cosa, castiglionesco.
vi è spiritosamente e galantemente accomodata al gusto delle conversazioni e condita di frequenti aneddoti
delle carni grasse, e fa buon gusto. garzoni, 1-686: si contentano di
rosso, 1-1-213: assai gli andava a gusto e pia- cevagli fi pane bruno.
un bodino, un bodino, ci ho gusto in verità, / quel bodino all'
, bulinista ed incisore di gioie sul gusto degli antichi. lanzi, 2-1-96: esse
da buongusto. buongusto { buòn gusto, bongusto), sm. invar.
/ l'aver avuto in poesia buon gusto / la proscrizion iniqua gli perdona.
pessimo e amaro. / il buon gusto è sì raro, / c'al vulgo
a ben usare, richiedendovisi un buon gusto, proveniente da un buon giudicio.
/ cui la moda e 'l buon gusto in su la senna / t'abbian
di sapore e di grazia. il buon gusto critico, la disinvoltura dello stile,
affettano sempre moderazione e virtù e buon gusto; ed ottimi in parole, se
rettorica discreta, fine, di buon gusto. leopardi, ii-17: le cose che
che cadono sotto la categoria del buon gusto o del cattivo gusto non sono considerate
la categoria del buon gusto o del cattivo gusto non sono considerate se non per rispetto
, iii-49: ciò che chiamasi buon gusto nelle lettere e nelle arti belle,
creazione. ojetti, 135: il buon gusto è un modo dell'educazione; ma
! lei fa torto al mio buon gusto. silone, 5-250: mi son sempre
. = comp. da buono1 e gusto (v.). buonincóntro
, 28: le buone cose di pessimo gusto! idem, 109: ma
lettere avute e per la squisitezza del gusto loro, la preziosità e l'eccellenza
carni], che non solo sono al gusto dolci e saporose, ma allo stomaco
armonia. 28. gradevole al gusto, all'olfatto. dante, purg
, ii-135: reputando volgare e di cattivo gusto cominciar la giornata come tutti gli altri
/ seguendo il mondo e il suo cattivo gusto. manzoni, pr. sp.
gioberti, ii-178: ciò che è buon gusto nello scrivere diventa buon senso nel sapere
che si facean gloria di scrivere su quel gusto. = il poeta fiorentino domenico di
sapere il vero, si propone con gusto di favole burlesche o mirabili. d.
hai, quanto bellezza, ingegno e gusto. leonardo, 2-233: l'una de
? -bella davvero, ci ho avuto gusto... -sentono, signori miei?
materie che appartengono ai sentimenti ed al gusto, si sono troppo abusati dell'astrazione,
una tinozza. moravia, viii-136: il gusto delle cose proibite, come un ragazzo
cacchiatelle, ma di niun sapore, gusto e sostanza. l. bellini, i-72
ch'altri... si sia preso gusto di cacciar qualche verso ne'poeti.
panciatichi, 263: ebbi un gran gusto a sentir cantare 1 salmi sull'aria
cose che cadono sotto la categoria del buon gusto o del cattivo gusto, non
del buon gusto o del cattivo gusto, non sono considerate se non per
... caffè-ristorante di un cattivo gusto grandioso e comico. 5.
parigina, ci sarà un po'più gusto e ironia. in america, un po'
e di cattivo umore. il cattivo gusto, il cagliostrismo cafone vi eccelle.
cose che spirano la magnificenza e il gran gusto dell'antico. milizia, ii-190:
più per modo di medicina che per gusto. tommaseo [s. v.]
in questo modo la mangiano con mirabile gusto e meno danno. g. del papa
soave tanto, che non sa 'l gusto risolversi se è maggiore l'offesa, la
, egli il riceve, / e col gusto leggier fattone un saggio / il porge
gustativo: elemento recettore dell'organo del gusto. -ant. membrana dell'utero (
fortunato, condonando qualche cosa au'universal gusto del mondo, il quale è oggimai stuffo
questa mi par cosa molto facile: dar gusto all'amico con util mio. carletti
alla viola bianca, ma minore, al gusto amarissimo; la radice è sottile,
cornice (le buone cose di pessimo gusto!) / il caminetto un po'
: sgradito all'orecchio e al buon gusto è l'altro neologismo 4 strada camionabile'.
cornice (le buone cose di pessimo gusto!) / il caminetto un po'
9-1-10: egli è pure il bel gusto, trovarsi alla falda di una montagna,
un signore come va, ed ho gusto che non mi voglia promettere ciò che non
è un po'canaglia. avete il gusto degli uomini pericolosi *. pavese,
..; ma coloro che hanno quel gusto di fare il male, ci mettono
soave odore, e di sapore dolce al gusto, et un poco piccante alla lingua
che non s'uniforma ai canoni di gusto ricevuti comunemente in italia, e sanzionati
suoni; nell'intradurre e porgere con gusto, chiarezza, leggerezza, disinvoltura gli
, condonando qualche cosa all'uni- versal gusto del mondo, il quale è oggimai stuffo
senso di solidarietà inconscia o attratto dal gusto d'osservare i miei compagni e malignare
, il contradittorio concetto di genio privo di gusto. brancoli, 4-23: d'
, ch'egli mitigava modulandola con ottimo gusto, immeritato dalle canzoncine volgari ch'egli
, / genti ignoranti e di buon gusto prive. = deriv. da capo
accordo d'anime, per affinità di gusto, d'idee. -anche: comprendere
: poi si piglia coraggio e perfino gusto a vedere la pagina gremita di lettere capitali
, e marsoni, soavissimi e gratissimi al gusto, e massime quando hanno l'uova
come a'teatri, / ove il gusto è oggidì tanto corrotto, / che par
, salvo forse i connotati del buon gusto. -pestare nel capo altrui una cosa
. ma sembra che non incontrino il gusto corrente. = comp. da capo
brusoni, xxiv-866: glisomiro ha il gusto non meno capriccioso dell'ingegno. e chi
, di penne, secondo il vario gusto delle persone o la variabile moda.
polmone. chiabrera, 469: è gusto sgretolare una pernice, i dispogliare
: * capriccio 'in morale è il gusto per cose che non ci convengono,
la sorgente più feconda di capricci è il gusto smoderato de'piaceri prodotto dall'ozio.
il governo legittimo della ragione e del gusto. foscolo, v-57: certo,
specialmente in architettura il capriccio è il gusto per produzioni straniere ai principii dell'arte,
con provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. d
si mangiava e si bevea / con gusto tal, che il dì di san martino
: se vostra signoria legge con tanto gusto i miei versi con quanto io vagheggio
/ spezie e nature d'uomin fu mio gusto / di riguardar,...
accomodarsi al carattere, al temperamento, al gusto, al costume diverso delle persone.
, i-79: e si cangia secondo il gusto vario, / secondo sono i tempi
in cui si compiacque di più il gusto del secolo scorso, portato verso il
col dire che firenze è il gabinetto del gusto, roma la reggia delle arti,
qui ne ho trovata alcuna che émpia il gusto, se non l'ananas,
se in paradiso si sarebbe auto il gusto del mangiare, e negandolo il teologo,
due cardini, o no, del buon gusto in poesia, come in tutte farti
dodici, bastante per ventiquattro, ma senza gusto, senza delicatezza: carnaccia, piatti
, bastante per ventiquattro, ma senza gusto, senza delicatezza: carnaccia, piatti ricolmi
carnali, e delle cose spirituali hanno poco gusto, immersi ne'vani diletti e piaceri
] si è fatto pressoché enciclopedico nel gusto, in onta ad una organizzazione che
dei bricchi. / cara! io qui gusto il sonnellin dell'oro / mentre ella
, caldo, e mordente al gusto. tommaseo [s. v.]
dar cartacce, non rispondere secondo il gusto di chi richiede. carena, 1-67:
moderne sia potuto entrare in lui tanto gusto dell'antico, al vedere come egli nel
ad un tempo e più esigente il gusto dei consumatori, esercitano, ed eserciteranno
risulti troppo lenta ed elaborata per il gusto americano. 5. sottigliezza eccessiva;
, grossa, fistulosa, mordente al gusto e che astringa con qualche riscaldamento, e
certe castagne che, cotte, sono al gusto dolcissime. -castagne amare, cavalline
più, che le fa spiacevoli assai al gusto, se però dalle secche se ne
, / carme ti rendo, d'ogni gusto parco. marino, 6-3: è
della guerra europea, certa prosa di gusto « letterario » tutti l'abbiamo potuta
cataste. pananti, ii-63: che gusto i giorni che non si rifina, /
di pasta dura, rossigna, d'un gusto sul principio austero ed amaro, ma
forza stringe, / e, per dar gusto, muro forte cinge, / all'
leopardi, i-163: ci vuole il buon gusto in una nazione, ma questo dev'
perché... è di cattivo gusto. si veste male per sé, e
antecessori suoi solo qualche frase di cattivo gusto. deledda, iii-646: tutta la figura
a combinare quei fiori morti, di cattivo gusto. 11. che arreca danno
al vostro criterio e al vostro buon gusto, il quale per altro talvolta è un
agli amici e altre cose di questo gusto. -farsi cavalletta di uno o
-cavarsi la voglia, il capriccio, il gusto, la curiosità, il desiderio,
da secoli e secoli a cavarsi il gusto di sentire le migliori compagnie drammatiche d'
querimonie, non avevano per nulla quel gusto cavilloso e blandamente ricattatorio che hanno certe
provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. redi,
, 9-1-9: egli è pure il bel gusto trovarsi alla falda di ima montagna,
ma ai lettori ne'quali il buon gusto va del pari con la buona fede,
vera signora piena di garbo e di gusto, degna di presiedere a quel regio educandato
opera si deve il ristabilimento di un gusto migliore di ornar sulle tracce degli antichi
di là, e'mi toglie il gusto di potere, scrivendoli, dire cento mila
cerebrale a cui giungono le impressioni del gusto, situate nella parte media della circonvoluzione
michelangelo, 85-4: molto diletta al gusto intero e sano / l'opra della
la radice del cerofoglio non rende al gusto punto d'amaritudine, ma più presto
tanto crudelissima della logica, del buon gusto e del senso comune. manzoni,
falsa e malevola, diffusa per il gusto del pettegolezzo o per malignità, per
qualche cosa all'uni versal gusto del mondo, il quale è oggimai stuffo
sono temi sui quali insisto o per il gusto d'esser fedele a un'amorosa elezione
, sgargiante, eccessivamente vivace, di gusto volgare (un colore, un capo d'
, 12: orlando ci trovò il suo gusto a far la figura del piccolo martire
-so che la signora giacinta è di buon gusto, e non voglio venire col pericolo
iii-5: né manco m'andò a gusto il trasfigurarmi in giove, però che nel
di chimere pallide a rilievo, in sul gusto di quello che copre le pareti d'
d'una sola dimostrazione, onde il gusto risvegliato abbia a conoscer l'insipidezza de'
-rossissimi -irraggiano da portavasi di recente gusto chincagliere e profano. = deriv
. grande quantità di ninnoli di cattivo gusto e di nessun pregio; gioielleria d'
è mai vista una cosa di più cattivo gusto... lei credeva di portare
adesso ritorna, chissà perché, il gusto di certe dolci frittate, divorate sull'erba
posta, / se v'è di gusto, ritornar potrete, / né si chiuderà
, i-634: io ci ho preso gusto di andare ogni dì in campagna. linati
travaglio. pascoli, 1232: io qui gusto il sonnellin dell'oro / mentre ella
ha perduto il suo buonumore, il gusto della « cianata », significherebbe forzare
per malignità e anche soltanto per il gusto di chiacchierare; fandonia. aretino
fasto ciarlatanesco non sono l'insegna del gusto, non compongono quello che piace.
, ii-275: - come son di tuo gusto le ciarpe? -pensai tu. de
si riferisce agli organi di senso del gusto diffusi sulla cute dei pesci).
questa specie produrrebbe la metafisica del gusto, studio ben degno d'un filosofo,
9-464: bere a paesi è da arrendevol gusto, / che tanto ama 'l matur
un po'tetro ma altamente consono al gusto cimiteriale del tempo. piovene, 5-338:
, ecc.) che imitano il gusto e i modi dell'artigianato originale cinese.
/ conta 11 parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi
i-161: tu metti in relazione il gusto cinquecentistico delle mie veglie pompeiane e d'
significava una continuità di vita, di gusto, di ideali fuori della sua cinta.
mi passa il meglio, figuratevi che gusto debbo avere a imbrogliarmi co'medici e colle
overo ristarò, è uno arboscello e al gusto e in ogni sua particolare operazione costrettivo
nell'acqua calda, quasi avesse coscienza e gusto a fare quel primo bagno,
in modo eccessivo, privo di buon gusto. poliziano, 199: ch'e'
sempre una serie di abiti di cattivo gusto, disegnati deliberatamente, destinati a clienti
deliberatamente, destinati a clienti di cattivo gusto i quali, è certo, sceglieranno
modo, che non lascia sentire al gusto il sale. metastasio, ii-347:
e troiani avevano distinto, per loro gusto, battaglie di popoli e battaglie di
(le buone cose di pessimo gusto!) / il caminetto un po'tetro
borsetta di coccodrillo, assaporando l'amaro gusto di vedere ogni minuto sopravvivere accanto a
coccole del ginepro fatte nere hanno al gusto et all'operazione dell'astringente; acerbe
vaghe in vista! / ma tale al gusto avean rigida asprezza / che ancora il
trova sempre una serie di abiti di cattivo gusto.. matem. insieme.
3-219: ha dipinto una villa nel gusto antico, fabbricata a ridosso di una
fronzolo, addobbo elegante e di buon gusto. giusti, 2-120: per controstimolo
ammiravo la parsimonia degli aggettivi, il gusto di certe coloriture, la sapienza di certi
[i frutti dell'amor proprio] col gusto della propria volontà; cioè, che
maggiori stimoli di chi colpisce è il gusto, assaporato già in pensiero, della
un animo gentile, / che del gusto si nutre all'aureo vaso. cuoco,
più attenta auscultazione della sensibilità e del gusto, comanda insieme il più rigoroso pensamento
coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. 12
combinare quei fiori morti, di cattivo gusto. 2. mettere d'accordo
individui dotati di un senno, giudizio, gusto e cultura, da non credersi in
xlii-11-16: santa giustizia, fa'sentir lor gusto / di novi tormenti e anco di
nella tradizione, rivelava come il suo gusto fosse vitale. alvaro, 7-259:
istintivi o ricercati, con motivi del gusto circostante, ciò ch'è specificamente barbaro e
ba... per chi vi prende gusto, buon divertimento. 2.
secondo il proprio comodo e il proprio gusto. b. croce, ii-8-126: nascendo
. ojetti, 59: il buon gusto non può essere di moda tra i muscolosi
così calde se le mangiano con buono gusto, intinte in una loro certa salsa fatta
aveva in somma un così erudito raffinato gusto d'ogni galanteria,...
provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. d.
di un'opera d'arte, di un gusto, ecc.); soverchio compiacimento
son prodotte più cose che piaceno al gusto, che quelle che giovano al stomaco
serbata intatta nel contagio universale del cattivo gusto che imperversava in italia, fu non a
, iv-1-17: per la natura del suo gusto, egli ricercava negli amori un gaudio
non s'uniforma ai canoni di gusto ricevuti comunemente in italia, e
3-219: ha dipinto una villa nel gusto antico, fabbricata a ridosso di una
. stuparich, 5-148: purtroppo il gusto della tavola mi fu turbato dalla chiassosa
usi della vita e ne desterebbero il gusto. foscolo, vii-15: senza la
... era un omino di gran gusto e di poche parole, religiosissimo,
a poco a poco venne mancando il gusto e l'uso del canto fermo.
raggio di bellezza altretanto saporoso al suo gusto quanto quello che in altro ingegno graziosamente
discorso; anche nella conversazione, per gusto dello scherzo o della battuta spiritosa)
: di questo si pigliava bernardino molto gusto, concettizzando sopr'il suo gobbo qualunque
buonarroti il giovane, 9-181: mio gusto e mio diletto fu dar opra / agli
bocconi se non il numero, almeno il gusto. guarini, 373: o lurco
contrasti. cesarotti, i-23: il gusto c'insegnerà quando e come vogliasi condiscendere
la ricerca di effetti oratori di cattivo gusto, per impressionare e colpire l'uditorio
spuri, niente buone cose di pessimo gusto, niente sentimenti crepuscolari. la vita
intellettuali. esempio... il gusto dell'esempio concreto nel mondo scientifico classico
del parlare, è collocata la sede del gusto, tribunale supremo delle vivande e delle
, l'udito, l'odorato, il gusto e il tatto; e internamente le
, 3-70: vige a firenze un gusto profondo di denunciare certe debolezze o peccati
aggiungendovi il condimento adatto; dare gusto al cibo con op portuni
dodici, bastante per ventiquattro, ma senza gusto, senza delicatezza: carnaccia, piatti
udiva il p. francesco, perdeva il gusto ad ogni altra maniera di prediche non
la questione è che il nipote trova gusto alla vita, alla sola condizione di
fortunato, condonando qualche cosa all'uni versai gusto del mondo, il quale è oggimai
il contrappunto, ci vuole però un gusto finissimo e una somma discrezione di giudizio
governo. fagiuoli, 1-4-222: ho gusto che sentiate voi medesimo queste mie sincere
mia voce. m'è venuto il gusto della confessione. alvaro, 9-207: una
, dolce in vero / e grato al gusto mio; ché 'n quel congresso /
. redi, 16-v-132: grati ancora al gusto sono que'baccelletti di cassia confetta,
d'aranci, ed è cosa gratissima al gusto. targioni tozzetti, 8-395: vi
non puote quel d'ogni precetto / gusto trionfator che all'ordin vostro / in vece
contraddistingue. pavese, 8-151: al gusto della battuta significativa e bizzarra, sostituisce
, salvo forse i connotati del buon gusto. 2. per simil. e
b. segni, 7-105: il gusto adunche, o la potenza gustativa è ridotta
si è conoscitore per istudio, amatore per gusto, curioso per vanità. alfieri,
la sceglie, almeno, di suo gusto. faldella, 2-36: le dame.
le proprie caratteristiche nutritive e il gusto gradevole. -conserve di frutta: si preparano
quantità di zucchero che ne rende gradito il gusto e ne aumenta la conservabilità. le
ancora per contentare la finezza del suo gusto artistico, conservava nello spirito potentemente educato
o voluttà che vogliam dire, o gusto, o piacere, che è il
. una morbidezza degli animi, un gusto della sfumatura e non dei contrasti netti,
due colori. tutto consiste nel buon gusto di scegliere colori buoni, che si uniscano
'n questo / comunissimo è 'l gusto in osservando / quei torrioni d'uomini
serbata intatta nel contagio universale del cattivo gusto che imperversava in italia. cuoco,
! ma se la dilicatezza del mio gusto tutta si contamina in solamente vedere il
arredi che oggi sono chiamati di pessimo gusto. soffici, ii-306: egli mi
essere / conta il parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di
en quinto è partito: / veder, gusto, audito, odorato e tatto.
: la bontà sottra'a l'affetto lo gusto del sentemento; / lo 'ntelletto,
della nostra italia, e il mal gusto di cui l'empiono, e il perfido
pien de vanuri, / lo gusto en poche cibora contenne li sapuri. fra
ancora per contentare la finezza del suo gusto artistico, conservava nello spirito potentemente educato
significava una continuità di vita, di gusto, di ideali fuori della sua cinta
it., i-41: trovi certo più gusto in quelle prime rozze formazioni..
il contradittorio concetto di genio privo di gusto (salvo che non si voglia intendere
contro l'unità e identità di genio e gusto. cassola, 2-11: le voci
disegno scellerato, o per un maledetto gusto del soqquadro, fanno di tutto per ispinger
. lanzi, 2-1-274: un tal gusto... inteso a guadagnar l'
leopardi, i-890: il formare il gusto, in grandissima parte non è altro
declama e cerca di contrastar vanamente al gusto del secolo, ma quello che conoscendone
notte, e la gente contribuì con gusto e con sincerità al buon accoglimento degli
il contradittorio concetto di genio privo di gusto,... e si ribadisce per
l'unità e identità di genio e gusto. -pro e contro: in difesa
storia il senso dell'interpretazione, il gusto di studiare i documenti controluce.
italiani addotto a prova che il cattivo gusto nello stile, il « secentismo »
una dozzina, che mangiarono con gran gusto. -il diavolo va per il convento
ariosto. 4. sm. gusto della conversazione, della compagnia. pioverle
. conversevolézza, sf. piacere, gusto della conversazione, socievolezza. -per estens
una scelta che rivelava in lei un gusto raro, il gusto della gran convitatrice.
in lei un gusto raro, il gusto della gran convitatrice. convitìgia (convoitìgia
un abbigliamento. la squisitezza del suo gusto appariva in ogni cosa; ed ella era
. copiato, plagiato (con cattivo gusto, con superficialità). bartolini,
di chimere pallide a rilievo, in sul gusto di quello che copre le pareti d'
qual don sarà, che per sì schivo gusto, / paga di se medesma,
un po'per profittarsene, un po'per gusto, non sarebbe parso vero di metter
durette e dolci, sono assai aggradevoli al gusto, quantunque poco s'usino ne'conviti
fresca / una cravatta di \ buon gusto / il sorriso che si sforza / d'
che più conforta l'odorato / col gusto insieme par più cordiale. aretino, 11-55
et è cosa molto cordiale e dilettevole al gusto. c. mei, 282
come seme di coriandi bianchi, al gusto suo quasi simile col miele. sacchetti
(le buone cose di pessimo gusto!). jahier, 36: sta
per lo più non veri (per gusto dell'esagerazione o per secondi fini).
, ne prolunga la durata secondo il gusto dell'esecutore. montale, 3-71:
, si lasciasse portare da un certo suo gusto di dipignere di svelature, e con
! ma di poco buon gusto. senonché troppo cade il dire: gecome
si unì in lui [zweig] al gusto del- l'apprendere, del possedere,
, termici e dolorifici. -corpuscoli del gusto: situati nello strato epiteliale della lingua
lingua, costituiscono gli organi essenziali del gusto. -corpuscoli cromatici: masse basofile disposte
personale, si vedeva... un gusto, una raffinatezza, rivelazioni pel mondo
egli medesimo. corcompiacque di più il gusto del secolo scorso, portato regge la narrazione
allora disputare... se il gusto corrente possa essere più elevato, più
. ma sembra che non incontrino il gusto corrente. -moneta corrente: in circolazione
al di sopra della ignoranza e del mal gusto comune, noi saremo eternamente figli del
: le correnti d'arte e di gusto si diffondono e si mescolano, con
: in francia... un uguale gusto e una uguale moda corrono i teatri
esemplare stupendo di correzione e di buon gusto di un ingegno maturo. carducci, i-1362
per rendere un servizio o per il gusto di fare pettegolezzi o per comunicare una
pranzo di questa mattina corrisponderà al buon gusto del trattamento, che abbiamo avuto iersera.
(di uno stile, di un gusto, di una lingua, di un'
ii-285: i tuoi influssi corrompono il gusto pubblico, ch'è parte viva della
vuoto di valore e significato (un gusto, una lingua, un vocabolo,
299: ma gli uomini hanno el gusto corrotto, né credono che l'onore
, dimentichi del decoro, per dar gusto alla turba e fuggir fatica, incominciarono
(di una lingua, di un gusto, di un vocabolo, di un'
volte ancora per la corruttela del loro gusto nell'eloquenza, che gli fece pensare di
alla correzione del secolo tenne per il buon gusto, e fu paragonato da non so
(di una lingua, di un gusto, di una letteratura, di un'arte
la gioia fisica della corsa, per il gusto della bella volata, d'attaccar bene
fa comodo; ma solo scroccata dà gusto. moneta guadagnata quasi non ha corso.
in cornice (le buone cose di pessimo gusto!). saba, 327:
conoscimento, che può solo inspirarsi dal gusto interprete nato e domi- nator delle regole
artistica di nessun valore o di pessimo gusto. caro, 12-i-96: cominciò subbito
è vero, è un cosettino di gusto. tommaseo [s. v.]
, 3-3-242: e quel che d'ogni gusto è il condimento, / è che
ammiravo la parsimonia degli aggettivi, il gusto di certe coloriture, la sapienza di
un solenne maestro, aveva giudizio retto, gusto squisito, amore grande agli studi ed
, 398: le foglie sono al gusto piacevolissime,... e fanno la
è cosa molto cordiale e dilettevole al gusto. redi, 16-ix-177: queste ciliege si
brava chiacchierata, ci stiaffiamo mugolando dal gusto in un bravissimo letto, e quelli,
uomini, che son tutti variati di gusto e d'opinione. cozzatóre, agg
tatto, che ristoro dal godimento del gusto. = deriv. da crapulare
camicia fresca / una cravatta di buon gusto / il sorriso che si sforza /
bene, è un abito di buon gusto che forse forse farà la prima figuri,
spuri, niente buone cose di pessimo gusto, niente sentimenti crepuscolari. la vita si
suo modo d'essere i toni, il gusto e il mondo espressi dalla poesia crepuscolare
d'un gombito, con frondi al gusto salse, grasse, biancheggianti, come sono
dell'elleboro nero: di sapore al gusto non dispiacevole, e assai simile al
declama e cerca di contrastar vanamente al gusto del secolo, ma quello che conoscendone
dotati di un senno, giudizio, gusto e cultura, da non credersi in così
: se la faccenda continuava dello stesso gusto che aveva cominciato quindici giorni addietro,
questioni troppo facili un uomo di buon gusto non se le pone nemmeno ».
. brusoni, xxiv-866: glisomiro ha il gusto non meno capriccioso dell'ingegno. e
suoi corimbi, il quale è al gusto odorato e con alquanto d'acutezza amaro
oggetti religiosi francesi secondo la moda, il gusto, l'arte dei tempi che corrono
il piacere d'essere nestra, ne gusto appena un cucchiaio, poi cado privo
che non si trovò modo piuttosto buona al gusto. vittorini, 1-67: uno ha sollecane
pascea e sanava / catun mondan ver gusto e viso chiaro, / sentendo d'
: -se non è vero, ci ho gusto. se non siete sposato colla signora
è il seme glumoso, più agro al gusto che 'l domestico. diodati [bibbia
la cunzia in diversi modi secondo il gusto, ed ancora secondo la possibilità di
, 398: le foglie sono al gusto piacevolissime, et ancorché elle non cuocano,
di chimere pallide a rilievo, in sul gusto di quello che copre le pareti d'
tirar le cuoia / fa'che con questo gusto almanco i'muoia. pananti, ii-93
10 direte di cuore. -di gusto, con piacere. salvini, 22-288
/ mi cava il cuore, e dammi gusto estremo. -ottenere tutto ciò che si
pavese, 8-279: hai perduto il gusto di vedere, di sentire, di accogliere
retz. -ridere di cuore: di gusto. -far ridere il cuore a qualcuno
cuore a qualcuno: farlo ridere di gusto. aretino, ii-64: e forandosi
tavola venire, / non rihà 'l gusto, e non gli ride il core.
soddisfazione intera. quando altri mangia con gusto, e si conosce che quella vivanda
orioni, x-21-4: il salotto di un gusto ricco e severo, in quella penombra
una cupa misantropia, non avendo nemmeno il gusto di contrapporre alle piccole formule chimiche dei
si dà a esaminare cose altrui per gusto di conoscerne gli aspetti più intimi
per amore del pettegolezzo, o per il gusto di conoscere i fatti anche più intimi
allegramente, che sei sicuro d'accertare il gusto di s. a.: libri
in una di quelle sedie curuli che il gusto parigino aveva dissotterrato dai costumi repubblicani
dati, ii-52: ho sentito con molto gusto l'elezione del sig. luca olstenio
, grossa, cannel- losa, al gusto mordente, e con alquanto di calore costretti
, benché da viaggio, annunziava il buon gusto della capitale. nievo, 1-350:
. non eran certo di mio gusto né di quello di papini. savinio,
tuono che sembra quasi che ci abbia gusto. de sanctis, ii-15-11: i giovani
, cimeli, ecc., per gusto e piacere personale, senza alcun proposito
maffei, 203: non saprei perché gusto grandissimo / vo'prendendo ancor io nel dir
ii-5-78: i relativisti e gli scettici del gusto e della storia di tempo in tempo
; non so quanto in materia di gusto. gobetti, 1-136: [i nazionalisti
delle cose nostre con tanta dottrina e gusto, amore e verità, con tanta
della lingua della quale si serve al gusto de'sapori, a proferir la voce
/ tenta svegliarle [alla terra] il gusto ad altro cibo. legge generale del
firenze, benché non sempre conforme al gusto di quell'antica scuola, e nel
a sì gran strale, / o picciol gusto a sì mortai veneno, / deh
maffei, 203: non saprei perché, gusto grandissimo / vo'prendendo ancor io nel
risente della visione del mondo e del gusto tipici dell'età in cui esso si
decadente. -figur. che ha gusto decadente; raffinato. panzini, iv-182
realismo e del naturalismo), il gusto della violenza, il sesso (anche
che tale movimento ha espresso; il gusto che lo ha accompagnato; gli atteggiamenti
figur. milizia, ii-12: questo gusto par decaduto. pirandello, 7-200:
trasformazioni e decantazioni, effettuate secondo un gusto più ammodernato, si sono avuti di
che risponde alle esigenze medie, al gusto medio; passabile, accettabile. -
quella dell'assolutezza o della relatività del gusto. calvino, 2-283: ora io non
'. declamatorismo, sm. il gusto, il vezzo di declamare (che
. alvaro, 8-221: arte, gusto, costume divengono effimeri, in brev'
quasi tutte), i secoli di gusto falso e declinato pigliarono un numero conforme
milizia, ii-244: in italia il gusto era in declivio, e proseguì ad
iii-22: 'finezze'provengono da eccellenza di gusto, da delicatezza di tatto, che più
decorativa, sf. arte del decorare; gusto del- l'immagine decorativa (nella poesia
soggetto. 3. che rivela un gusto incline alla decorazione, all'ornamento (
, / e si cangia secondo il gusto vario. pellico, conc., i-130
bizantino passa subito alla decorazione e al gusto per la pittura narrativa. -per simil
. lanzi, i-61: al buon gusto dei medici cospirava il rimanente dei cittadini,
d'arte; dotato di un notevole gusto artistico (un architetto, uno scultore
pare almeno avere il caro deferito al gusto del secolo che cominciava al tempo suo
maggiore erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente. michelstaedter,
parte ciò che in questo è semplice gusto della coerenza e della defìnibilità dello scrittore
deforma. torti, xix-4-883: il suo gusto arido e bizzarro del genio gotico avea
col suo peso fino a deformarne il gusto della vita e il pensiero. moravia,
: per l'uso o per cattivo gusto o per scarsa abilità nel farlo);
, 5-i-86: consiste dunque il buon gusto nel conoscere, distinguere e assaporare il
bello dal deforme, suol chiamarsi buon gusto, e massimamente in quelle arti che sono
deformismo, sm. neol. ostentato gusto del deforme nelle arti figurative.
bene ordinati ed illustrati dalle regole del buon gusto universale. bettinelli, i-167: ma
. degustare, deriv. da gustus 1 gusto '. degustazióne, sf. il
errori, di mille confusione, sanza gusto, sanza deletto, sanza stabilità.
a me paiono veramente poeti di squisito gusto e di somma dilicatezza ne'versi loro.
xix-4-888: invano ima falsa delicatezza di gusto calcola freddamente il maggior numero de'versi
i-1-210: come attributi o forme del gusto si solevano recare la delicatezza, e la
ii-271: l'uomo liberale ha il gusto di spandere, l'uomo generoso ha
l'un l'altro per dilicatezza di gusto, e non per necessità. f
, bastante per ventiquattro, ma senza gusto, senza delicatezza: camaccia, piatti ricolmi
ma così ben acconcio, che al gusto lor pare delicatessimo. tasso, n-ii-347
in maniera di manicaretti assai piacevole al gusto. lancellotti, 505: scorso che fu
[la portantina] e dipinta con gusto sopraffine, arricchita di delicatissimi intagli nelle
-estremamente sensibile ai valori estetici, di gusto raffinato e difficile. tasso, v-117
piaceranno a vostra signoria che ha il gusto delicato; ma io scrivo ora come
. tutte queste cause riunite resero il gusto delicato, difficile, e a dir
14-188: aveva per la musica un gusto fine e delicato e da giovane aveva suonato
vita; squisi tezza di gusto che si esprime nel circondarsi di
tivo: mollezza di costumi, gusto della vita fri vola,
in senso concreto: arredi, oggetti di gusto raffinato, lussuosi; cibo ricercato,
licenza del governo. 3. buon gusto, sensibilità estetica. nannini [olao
: delirò sopra modo in questo il corrotto gusto di molti poeti del secolo passato,
, se non quando son fabbricate con ottimo gusto. bettinelli, i-162: non poteano
bellini, sta collocato l'organo del gusto? algarotti, 1-325: dovrebbe farmi
al che si risponde esser questo appunto il gusto effemminato, molle, secondario, al
, lusingandone i sensi, sollecitandone il gusto estetico o ispirandogli sentimenti nobili e delicati
demiurghi. moravia, iii-70: dove il gusto di milone per il segreto e per
3. maniere semplici, alla buona, gusto popolare. di giacomo, ii-627:
; esagerata condiscendenza verso il peggior gusto e maniere popolari. d'annunzio
della demo- latria in materia di gusto. = voce dotta, dal
quando vedessi che 'l prezzo non fussi gusto [giusto], lasciarla a chi la
di piccole quantità di sostanze sgradevoli al gusto, e talora anche nocive, disposta
jeghle'. milizia, xix-4-1051: di questo gusto sono per sopra due terzi della nostra
di vigna vecchia..., al gusto saporite, al dente sode.
ben vero che son cose da levar il gusto del pane; vigliacchi!
dico i sapori della vita, il gusto di starci dentro, io, adamo bemabei
storia della crudeltà cocollata agli argomenti del gusto. cattaneo, iii-4- 134:
, ogni leggierezza mi si leva, il gusto si diprava, ogni piacere mi è
, xix4- 708: qual è il gusto d'italia in belle lettere? qual
già ridotta a tanto universale depravatezza di gusto e di giudizio! =
/ com'un uom che non ha il gusto depravato. sarpi, i-361: volendo
nobil degna. lanzi, ii-138: il gusto del secolo già depravato correa dietro il
e rendono più generale la depravazione del gusto. cesarotti, i-91: dee perciò sembrar
da bambino, come luogo di cattivo gusto, non sporco, ma piatto,
una lingua, uno stile, un gusto, un'opera letteraria, ecc.)
non meno di depurar la poesia dal gusto infetto del secolo, che di liberarla
ne'propri lari, in italia, gusto più fine e vide migliori scorte. splendeva
detti dieci. equicola, 213: il gusto da aristotele è fatto terrigno, da
e gesti di derisione per il gran gusto di vedere quelli della macchina sorpassata guardarci
però veramente e assolutamente derivate dal gusto orientale, a cui tuttavia non negherò che
prestarsi a ciò, credesse derogare al suo gusto e alla sua scuola, può bene
uccelli infrascati, pare un anticipo del gusto che da siena trasferì a firenze il
arabi aveano comunicato all'europa il loro gusto, la loro fecondità descrittiva, la
puerili, entomologiche e infernali, il cui gusto grottesco e mortuario si trasfuse abbondantemente nella
mai con sì onesta allegria sullucherato il mio gusto. parini, giorno, ii-i:
comp. da dèe sapère 'aver gusto, discernimento '). il termine è
dei primi che destasse a più moderno gusto la scuola di napoli. alfieri,
. un loro proprio sapore o gusto, un odore, un calore, una
a scusarlo ch'ei dovesse conformarsi al gusto inglese, come poi volle imitare i
un umore detestabile. -di pessimo gusto. fogazzaro, 7-8: queste parole
il papa re, andava perdendo il gusto anche di quella ricreazione blasfema.
meno a desiderarsi che gli uomini d'un gusto non tradizionale e fattizio, ma dettato
prati sono fioriti di margherite. che gusto sdraiarsi sull'erba in fiore. levi,
è cosa alcuna che vi vada a gusto?... ». allora
, 260: il senatore ci pigliava gusto in queste esercitazioni dialettiche. oriani, x-8-62
toujours comme un fou ', di gusto a noi alieno. = deriv.
: non sanno comprendere che diascolo di gusto ci si trovi? = eufemismo tose
eccitante. savinio, 1-94: era un gusto vedere... le damigelle diligenti
non suscitava il diavoletto che per il gusto di domarlo. bocchelli, 13-548:
assoluto e lirica pura, non hanno gusto e pazienza per gli antichi poeti.
moralità, di sincerità, di buon gusto, di decoro, d'interesse)
bettinelli, 1-ii-116: altri poemi sul gusto antico ponno dirsi i didascalici, o
cose preziose e care, / ch'io gusto in questa villa bella e lieta,
tutti coloro che non siano nati senza gusto. compagnoni, i-46: questo è il
ii-5-31: si può dire che il gusto fine e il vero senso critico dell'arte
dicono mille difetti della lingua e del gusto, delle tragedie e del teatro francese,
quel compasso che ci propone il buon gusto per misurare il bello e il difettoso,
5. privo di originalità, di buon gusto, di naturalezza (un prodotto dell'
muratori, 8-i-113: noi per buon gusto intendiamo il conoscere ed il poter giudicare
ad oreglie, odore a nare e a gusto sa vore o toccamente a
.. abbia torto e sia di gusto diffamato a non prenderle tutte per cose
, fine, deliziose. -di cattivo gusto. montano, 93: ora ha
, n-13: [il critico povero di gusto] pone nella stessa bilancia argomenti sostanzialmente
. tutte queste cause riunite resero il gusto delicato, difficile, e a dir
[di a. caro] d'un gusto particolare, sono robustissimi, e fanno
che tutti si riducono a quel buon gusto che dimandiamo universale, come a quello
della possibilità di restaurare e diffondere il gusto, pur tra la presente barbarie.
veggiamo ragione ed usi dal buon gusto lontani? g. visconti [il
, che già dissi, chiamata t gusto di lingua ». di giacomo, i-723
, ii-142: a cotanta meschinità di gusto sono ridotti che nissuna voce propria lor
spiegare; ampiezza 'di stile, gusto del particolare curato e preciso. -anche
sconfina, dà alla vita un altro gusto e valore. che reciproca entusiasmante gratitudine.
mi sa bene per il suo buon gusto. ma rifletta il signore che le
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nutrimento / lascerà poi, quando
non meno di depurar la poesia dal gusto infetto del secolo, che di liberarla
a cui succeda cosa di poco suo gusto, suole per lo più, stando
iv-268: manca in lui quella parte di gusto che apre e dilata le cateratte al
muffetto, un suggettino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non
, un suggettino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non è
10 col mio dire a dileguare il dolce gusto che dai vostri ragionamenti son per ricevere
attributo dell'uomo, la filosofia del gusto, la guarenzia della virtù; ma
è come un parassito sazio e di cattivo gusto, a cui il cibo non sa
bruttezza del corpo. -soddisfacimento del gusto; piacere della gola. bibbia
per aver sue opere, dilettanti d'ottimo gusto. marcello, 120: conduttore
dall'investigazione poliziesca alla pittura di buon gusto e viceversa. -persona inesperta;
aria professionale. 2. gusto estetico, esperienza, competenza, di
lo stato genuino e attuale del mio gusto o dilettantismo pittorico. oriani, ii-72:
prendere piacere a una cosa, pigliarvi gusto, riceverne diletto; cercare o trovare
michelangelo, i-112: molto diletta al gusto intero e sano / l'opra della
pose ne'cibi virtù di dilettarci il gusto; onde tratti da tal dilettazione, più
loro nuove e curiose invenzioni quell'util gusto, quella virtuosa dilettazione, che sommamente
che a strumento esemplare, anche per gusto suo proprio d'immonda e perversa dilettazione
, siccome quello della gola secondo il gusto. savonarola, iii-115: ancora ti può
lettere, nelle scienze; competenza e gusto artistico proprio dell'amatore che raccoglie quadri
utile al dilettevole. per esempio, gusto il piacere del possesso, voglio dire della
romba di malinconia. -gradito al gusto; saporito, appetitoso, succulento.
e di spezierie piacevoli e diletevoli al gusto e in parte utili a medicare i corporali
è cosa molto cordiale e dilettevole al gusto. -gradito all'odorato; profumato,
, i-136: [il predominio del gusto francese] abituando le orecchie dei lettori
2. in partic.: soddisfazione del gusto; piacere che accompagna le funzioni della
frezzi, iv-4-7: il diletto del gusto e quel del tatto / vuole dio
si portasse accrescimento a i diletti del gusto e del tatto! -godimento dell'
e nessun se medesmo, / d'un gusto e d'un diletto, a tal
per piacere, per passatempo, con gusto, con grandesoddisfazione. angiolieri, 81-10
bene le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione
lavoro. -che piace al gusto; appetitoso, saporito. -anche al
a com vivo interesse, gusto, zelo (per un'arte, una
morale. soffici, v-6-463: il gusto dei viaggi a velocità turbinosa, e
, ii-121: a misura che il gusto diminuì, il dorico crebbe in sveltezza.
, dalla mancanza di simpatia e di gusto, per una altra metà, o per
fremito dell'umanità, e giustificano il gusto di cui detestando il fatto ne ammira
e brughiere, a passeggiare per il gusto di passeggiare. pancrazi, 2-47:
, / pien di quanta dolcezza il gusto brama, / l'altro corrompe il mèl
ogni genere: un bric-à-brac del più squisito gusto dannunziano, niente da dire!
benissimo ch'eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato.
di giordani, detto allora direttore del gusto pubblico, principe degli oratori e degli
, 1-901: la medaglia d'au- gusto... nel suo dritto tiene il
diritto stretto, ma di mero buon gusto, chiedere ima seconda deliberazione su una
il pacifico disprezzo della nazione disabituata al gusto, all'intelligenza, allo spirito,
, la stanchezza, il mutamento di gusto delle famiglie ricche, la calata degli
, tutte queste cause riunite resero il gusto delicato, difficile, e a dir vero
opera, e come speriamo di recare gusto e utile grandissimo a'leggitori, e
vedere i suoi veneziani disavezzarsi dall'antico gusto della farsa, aveva, com'egli scrive
, i-193: neppure su le cose di gusto cadeva contrasto fra noi, perché io
viso ', 'udito ', 'gusto ', * odorato * e '
d'innamorarsi di me, poverina. ottimo gusto, ma poco discernimento. bocchelli,
accumulata senza discernimento e ostentata senza buon gusto. piovene, 1-134: mi disse
/ col becco d'esto legno dolce al gusto, / poscia che mal si torce
vedere il risultato ma anticipandolo ricordando il gusto avuto è cosa propria da animale disciplinato
in movimento il grammofono ma contrariamente al gusto di tutti gli amatori il disco gli
quelle arti di lusso che contentano il gusto e il capriccio dell'uomo dovizioso, discoraggiando
percorressero e studiassero dove meglio convenga il gusto di tutta l'italia. rosmini, xx-10
lo strepito dei silvestri discorrimenti era un gusto tedesco dei bassi secoli passati.
ch'eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato. 8
detta dai grammatici interiezione, scegliendoli con gusto e opportunità fra i più rari della
10-i-34: il tempo e il vario gusto degli uomini ha renduto necessario qualche discostamento
sembra molto convenevole che lo sterile buon gusto d'alcuni debba essere discreto nella censura
ma rettorica discreta, fine, di buon gusto. carducci, iii-24-8: non
terra. 3. sobrietà, buon gusto (nel modo di vestire, nello
impareggiabile, e la discrezione e il buon gusto dell'insieme giungevano a un punto tale
, tuttavia fausto andava sempre più prendendo gusto alle discussioni artistiche. -discussione
in spirito come in forme come in gusto. deledda, iii-930: il ragazzo scende
amari, / che per disdegno il gusto si dilegua. 3. ant
: l'animo mio, per disdegnoso gusto / credendo col morir fuggir disdegno,
esercitare e svolgere e ad affinar e il gusto letterario dei suoi lettori adolescenti.
alcune che non saran formate secondo il buon gusto;... scoprendosi sproporzionate
sempre una serie di abiti di cattivo gusto, disegnati deliberata- mente, destinati a
mente, destinati a clienti di cattivo gusto i quali, è certo, sceglieranno
nuovi distegni, che, cattivando il gusto del pubblico, introducono nuove mode.
il disegno di quest'arco, e il gusto delle iscrizioni che vi lessi, mi
diminu zione delle facoltà del gusto dovuta a malattie della bocca o
.]: 'disgeusia *, depravazione del gusto. = voce dotta, comp
peggior. e yeuou; 'gusto '. disghiacciare, intr.
tr. suscitare disgusto; offendere il gusto, riuscire disgustoso (un cibo, una
agg. che suscita sensazioni sgradevoli al gusto (o ad altri sensi).
che ripugna al senso estetico, al gusto della bellezza. milizia, li-io:
disgusto, sm. sensazione sgradevole al gusto (o agli altri sensi)
che si odorono, o che danno gusto o disgusto al palato. migliorucci,
caso mio. milizia, iii-87: il gusto non è altro che il sentimento delle
= comp. da dis-con valore privativo e gusto (v.); cfr
estetico, l'armonia, il buon gusto, la decenza, l'ordine;
e disinvolta non fa niente al loro gusto, come sarebbe appo le più culte
sicurezza disinvolta del giudizio e anche del gusto. -che rivela sicura padronanza di
: la sfrenata tenerezza romantica, il gusto della solitudine e dell'idillio spinto all'
digressioni, il disordine e il cattivo gusto, che guastino irrimediabilmente questi libri: essi
perfino estetico, coltivando metodicamente il cattivo gusto. = comp. da dis-con valore
e nella personalità del sainte-beuve, il gusto era più cauto d'oggi, e
'ntel- letto si è menato a lo gusto del sapore; / l'affetto trita
, a stuzzicare il lizio, che gusto c'era? disperatonaccio come lui e,
di dispettoso. dispettosità, sf. gusto di fare dispetti, malignità. moravia
duolo. 2. offendere il gusto, disgustare. -anche in forma negativa
contrari alla peste, quanto più dispiacciono al gusto. de marchi, ii-305: sazio
in dispiacere: non essere di proprio gusto, infastidire, seccare. guittone,
empie. chiabrera, 469: è gusto sgretolare una pernice, / dispogliare un cappon
francia [è] disposi trice assoluta del gusto e delle mode. s. spaventa
. di tale carica aveva tutto: gusto di governar paterno e illuminata- mente dispotico
questo eserciterà un dispotismo universale sopra il gusto. orioni, i-178: gli alchimisti si
8-ii-40: non ha già tutto il buon gusto chi solamente ciò conosce; ma ne
radici di non ingrato odore et al gusto costrettive, di colore bianchiccio, e
nera, di noioso odore et al gusto sciapita. dal che si può manifestamente
dei gusti non si disputa: v. gusto. = voce dotta, lat.
perché questi pesci siano più grati al gusto umano, si tengono a molle dui giorni
). ant. privare del gusto. fiore, 37-8: tu
dissipito: e nondimeno più al lor gusto che l'ottimo delle ulive. 2
come a uomo dissipito, straccurato e senza gusto. d. bartoli, 9-31-2-125
scorsa la terra; ed abbandonati nel gusto della vittoria prima che avessero finito di
la dissoluzione morale e la depravazione del gusto. michelstaedter, 339: pure io mi
del genio riprodotta come opera riflessa dal gusto. ella non deve dissolvere l'universo
delle norme che regolano il buon gusto, 1'armonìa, l'eleganza dello stile
dove c'è, con assai più gusto e distacco letterario, colore e brio,
che. baldini, i-46: con quanto gusto e appetito [il soldato] si
nell'arte del mosaico l'ultimo gusto latino si corruppe squisitamente in bizantino,
umida e molle diè la lingua al gusto, / che distingue i sapori.
, 5-i-86: consiste dunque il buon gusto nel conoscere, distinguere e assaporare il
un asterisco quei sonetti che al mio gusto non rendono il sapore dello stile di matteo
del parlare è collocata la sede del gusto, tribunale supremo delle vivande e delle
fatto, dalla mancanza di simpatia e di gusto, per una altra metà, o
dell'udito: quello nella provincia del gusto; questo ne'paesi dell'odorato e quest'
giudizi distruttivi del buon senso e del buon gusto generale. gioberti, i-218: era
volesse; da sé, per il gusto di distruggere. michelstaedter, 791: provar
fa la cena, perdo la metà del gusto che mi ho preparato. alfieri,
sue opere sono di... reo gusto. il baruffaldi nota la strana disuguaglianza
piacer sì 'nferma fue, / ch'ai gusto sol del disusato bene, / tremando
cosa né di suo, né di mio gusto; provando, per il disuso di
v.]: donne dittatrici del buon gusto in fatto d'abbigliamenti. dittatura
prescelta, ma con elementi di un gusto deteriore. = deriv. da divagare
con le sue compiacenze aduli maggiormente il gusto de gli uomini. arderico, ch'
il piacere, la briga; provarci gusto. manzoni, 826: chi si
e prima radice, onde scese il mal gusto, dove peccò adamo ed èva,
mai occorse quelle revisioni e importazioni di gusto e fondazioni di nuovi canoni, che
, i-193: neppure su le cose di gusto cadeva contrasto fra noi, perché io
, il bene, la ragione ed il gusto! galdi, i-237: la prima
principale, trattata con arte per insegnar con gusto, o d'un dotto documento di
dotta, l'erudizione elegante, il gusto leggiadro della rinascita avrebbero qui ecceduto,
, bastante per ventiquattro, ma senza gusto, senza delicatezza: camaccia, piatti
'tenebre 'provengono terrore e il cattivo gusto,... non co 'dogmi'
d'un'acqua dolcissima e molto grata al gusto. tassoni, ix-407: niun aceto
già è noiozo a chi ben sano à gusto? che s'alcun v'è bono
. -in partic.: gradevole al gusto, buono a mangiarsi, ad assaporarsi.
adesso ritorna, chissà perché, il gusto di certe dolci frittate, divorate sull'
delle origini, dopo la fioritura del gusto provenzaleggiante (rispetto al quale appunto si
agg. lat. dulcis * dolce al gusto '(in opposizione ad amarus,
vino], se ha perduto il suo gusto dolcigno. d'annunzio, v-2-284:
o di foco, e 'l gusto e 'l tatto / acquetan cose d'ogni
mostrato sentir del ragionar di lui sommo gusto, ne chiese il prezzo, e li
scorgiamo che tutti si riducono a quel buon gusto che dimandiamo universale, come a quello
o venere benefica! -iron. gusto del potere, piacere di esercitare la
dominio dovea essere il felice dittatore del buon gusto e del giudizio dall'italia aspettato.
spende, / ma di scelta e di gusto ognor mancanti / stranio e imperito direttor
altri chiamano solano furioso, rappresenta al gusto sapore come di latte bevuto: e fa
è un volersi creare un martirio per gusto. dorma, dorma i suoi sonni tranquilli
coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi.
gravità né velluto alle unghie, abbigliati con gusto e ben pettinati, che fumano sigari
trilli dotti un lucherino. -di gusto squisito, ricercato, molto manipolato (
. baldini, 6-133: io forse oggi gusto quello che nessuno di voi è in
poco pregio; ordinario, di cattivo gusto, volgare. grazzini, 622:
; rozzo, volgare, di cattivo gusto; di infimo ordine.
è in loro ad educare al buon gusto anche il popolo. de amicis,
arte muta un'anima ed un buon gusto che molte attrici drammatiche le potevano invidiare
savinio, 1-166: non ho mai avuto gusto per le glorificazioni del passato, per
: il palco messo con un certo gusto truce ben noto, drappeggiato di nero.
convenienze del costume, sarà di cattivo gusto, se non convien al soggetto o
sono in più le droghe che il gusto moderno è andato scoprendo dipoi. alvaro
-grossolano, non raffinato (il gusto). b. croce, iii-25-342
sopra di sé un profumo di dubbio gusto. palazzeschi, 4-236: accettavano lavori
, fidandosi dell'incompetenza e del dubbio gusto di un ceto meno raffinato e sapiente
meno raffinato e sapiente. -di cattivo gusto. baldini, 4-205: nelle occasioni
connesso con tale forma di governo: gusto dell'autorità dispotica, assoluta e dell'adulazione
sì 'nferma fue, / ch'ai gusto sol del disusato bene, / tremando or
gare di cerimonie, duellismo, cattivo gusto, barocchismo, vuota accademia, pedanteria scientifica
più fortunati, avevano esaltato il proprio gusto dialettico assistendo ai duelli fra eschine e
luogo chiuso. bocchelli, i-196: gusto dell'odio e probabilmente ricordo di qualche
e che nel romperlo sia denso, al gusto mordace, e leggiermente costrettivo: e
al cor vaghezza, / sì dolce al gusto in su l'età fiorita, /
ha colori rari ed eccentrici, il gusto dell'anomalia; si direbbe che le acque
e istruttoria, e si allontana dal gusto processuale e giudicatorio, non di stile
bene le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione de'
di elisabetta i d'inghilterra: un gusto, un costume, una letteratura.
. vittorini, 5-206: il gusto elisabettiano perdura nella visione di tutti coloro
, non grosso, né minuto: nel gusto mordicativo et acuto. soderini, ii-128
digressioni, il disordine e il cattivo gusto, che guastino irremediabilmente questi libri:
per la letteratura inglese subì prevalentemente il gusto romantico ottocentesco; e si va emancipando
. casti, i-2-371: magnificenza e gusto d'arte / e pittura emblematica s'
, sf. medie. soppressione del gusto in una metà laterale della lingua.
de- privat. e feooii; 4 gusto '. emiale, agg.
/ se tutti al senno non rendiamo il gusto. metastasio, ii-15: prima /
ne ho trovata alcuna che émpia il gusto, se non l'ananas, di figura
. lanzi, i-61: al buon gusto dei medici cospirava il rimanente dei cittadini
è di vile animai non vile al gusto / congelato liquor che bacco emunse;
pirandello, 7-588: pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini
però assai grato il sentirvi il vero gusto dell'originale, come di sentir tutti i
fai a dire che ti piace il mio gusto della vita, la penetrazione di piccole
b. croce, 11-9-107: il suo gusto [di burckhardt] era eccellente,
, i-1-359: fu enormità di cattivo gusto e di ignoranza in fisiologia il deplorare
puerili, entomologiche e infernali, il cui gusto grottesco e mortuario si trasfuse abbondantemente nella
sapeva bene le lingue, aveva gusto e istruzione piacevole, un epicureismo dell'intel
tempo vendicare la ragione e il buon gusto dagli sfregi ricevuti da un autore fatto
fanciulle in modo particolare, oltre al gusto gradevolissimo del loro sangue e alla morbidezza
classi dell'entusiasmo. -di pessimo gusto, estremamente brutto. soffici, v-3-381
cinelli, 1-56: pel fresco era un gusto a farsi strada nel grano con la
avete, se è vero che il gusto di filosofare non sia tra voi più antico
insieme un grosso volume. -filosofia del gusto: critica. cesarotti, i-203:
cesarotti, i-203: la filosofia del gusto non accorda indistintamente la facoltà legislativa e
attributo dell'uomo, la filosofia del gusto, la guarenzia della virtù.
i-63: il francesismo, che sembra il gusto predominante del secolo, tende a renderla
della materia e per lo molto utile e gusto, che da lui ricevono l'orecchie
affatto. pananti, ii-6: del gusto e del saper la stanza eletta / atene
sopra l'erba monotona, / e presi gusto / a quella brama senza fine,
conoscimento, che può solo inspirarsi dal gusto inter prete nato e dominator
artistica); di squisita fattura, di gusto raffinato (un'opera artistica o letteraria
ma rettorica discreta, fine, di buon gusto. leopardi, i-64: è che
ornato, lavorato, eseguito con ottimo gusto, con quella eleganza fina e non
raffinato, squisito (il palato, il gusto). -anche al figur.:
soprattutto alla sensibilità di giudizio o al gusto estetico. magalotti, 4-229: il
. magalotti, 4-229: il tuo gusto è sì esperto, e così fino /
] ma per differenti ragioni, è di gusto finissimo, e io volentieri lo annovero
stimato per varie produzioni e per un gusto finissimo nelle arti. foscolo, vii-113:
non ebbe dal cielo mai sì fino il gusto dell'ingegno come quello del palato.
, che non erano sempre del suo gusto, come il più prelibato de'nettari
a dire che quella ragazza era di gusto fine, come una signora, e
fossero attratti, oltre che dal finissimo gusto e dalla graziosa urbanità di cesare,
: egli aveva per la musica un gusto fine e delicato e da giovane aveva
scelta, ecc.); dimostrare buon gusto (spesso con valore iron.)
o fattura preziosa, raffinata; con gusto squisito. aretino, v-1-128: messer
iii-22: 'finezze'provengono da eccellenza di gusto, da delicatezza di tatto, che
spiegarlo [il giardino dei mostir] il gusto del cinquecento in declino, amante di
. -cadere in disuso (un gusto, un'abitudine); passare di
che quella mente sovrumana / prediligesse il gusto e l'appetito; / come fu
ricettavano fuggiaschi ed altre cose di questo gusto, e tutto andava a finire nello stampare