comando militavano le truppe). guittone, xix-56: sangimignan, pogibonize e colle
avevi lasciata alcuna insegna per bene sperare. guittone, 91-13: per me no li
condotta; iniziativa, attività. guittone, 85-11: che dio male te dea
. ant. infamia, peccato. guittone, xxxv-68: già non fu tuo peccato
esaltare. - anche assol. guittone, 15-4: ma servigio non chesto à
fatto penetenza. -sostant. guittone, 52-4: me n'avete a vii
è conoscutu, / lauda deu. guittone, l-6: oh, quanto è
laudare / quello che sape ciascuno. guittone, 229-2: vogl'e ragion mi
suo gran pregio infino oltra misura. guittone, xxxvii-62: forse ch'io perdo tacere
; approvazione, consenso. guittone, xiv-82: prende laude e blasmo onne
prestigio, credito, ascendente. guittone, xlii-3: che lauda vi porgesse el
lode, approvazione, considerazione. guittone, 29-2: leal guittone, nome non
considerazione. guittone, 29-2: leal guittone, nome non verteri, / degno
sm. ant. lode. guittone, xxxviii-8: ché dignissimo saggio e magno
sm. ant. lusingatore. guittone, xv-39: con no li ha mesteri
ant. lode, elogio. guittone, xxv-36: grav'è ciò ch'è
relazione con una prop. subordinata. guittone, xxxvi-56: ahi, perché non labora
, / bifolco so'e lavoratore. guittone, xxvi-73: come a lavoratore la
e il tuo male a leale medico. guittone, 118-12: non è ragion che
confortamento / a lu leali amadori. guittone, vii-80: eo non serò già mai
e leale. -sostant. guittone, 89-7: sua natura [d'amore
chiaro, esplicito, disinteressato. guittone, 38-12: consiglia me, com'om
, costante (un sentimento). guittone, i-10-6: sponse del mio signore e
simile quazi corno ll'oro puro. guittone, 17-3: qualunque bona donna hae
serva lealtade e quello che promette. guittone, xxxv-47: conservator, for cui
, onestà, dirittura morale. guittone, xxv-80: ch'ignoranza -non da ben
, di peccati, di vizi. guittone, xxxviii-102: ciech'era 'l mondo:
sf. ant. libidine. guittone, xxviii-5: perché seguo ragion no lecciaria
, lega sotto una medesima ragione. guittone, xxix-202: o bono amore,
buona usanza potrà guardare nostro stato. guittone, xxxii-19: tutto adesso avemo / fatta
giuridiche disciplinanti la condotta umana. guittone, xxix-132: de'te, amor bono
, cioè alla religione neo-testamentaria). guittone, xxix-43: catun, che for te
ell'a me non dà consolamene. guittone, xxxiv-90: mastro in nostra fede,
valutazione e di qualificazione. guittone, xvii-164-12: non sai ch'è legie
, sopraffattore (una persona). guittone, xxvii-34: guai a me, lasso
a desinenze latine. -assol. guittone, xi-26: om che pregio ama e
e leggiero fa essere buono cavaliere. guittone, xix-22: leggero / li era
son bene nato a tua isperagione. guittone, xliv-13: non già mai potenza
. -con uso neutro. guittone, xxx-80: legger stimo arar più ch'
, sia attivo sia passivo. guittone, xi-28: più leggero è po /
gerundio attivo di significato passivo. guittone, xlviii-28: non già dico spegnando esser
/ di disianza portar più leggero. guittone, i-27-49: se pallia sete mobele e
teologia morale, peccato veniale. guittone, xxxi-3: poi male tutto è nulla
mondo à da lo suo lato. guittone, xxxii-58: onne mondana gioia,
superabile (un pericolo). guittone, 52-5: or non pensate voi che
risposa tal che per lui si diprima. guittone, xlviii-45: gravissimo è, grave
-anche: azzimato, galante. guittone, 81-13: donna laida, che leggiadra
, vanitoso; presuntuoso; prepotente. guittone, 81-n: ché tu se'laida 'n
-per simil. e al figur. guittone, xxxii-66: legno quasi disgiunto / è
. ant. albero, pianta. guittone, 134-12: par che viva come legno
ardire e di entusiasmo). guittone, vii-7: tant'è forte e angosciosa
svogliatezza, fiacchezza, rilassatezza. guittone, 129-12: eo credo che s'intenda
e i cuori schifavano il piato. guittone, i-36-44: tanto, certo, è
, / amor bassa e dispone. guittone, xxxiii-60: orsi, leoni, dragon
grande ingegno, di eccezionale tenacia. guittone, 36-3: ahi dolce gioia, amara
, allegro, soddisfatto. guittone [crusca] -. allora molto letiziosi
grande, larghezza e libe- ralitade. guittone, i-29-20: da fonte di pietate e
un moto dell'anima). guittone, i-19-41: ove non tutta amoroza è
staggio / esser non voria livro. guittone, viii-37: s'eo so en terra
del tempo a proprio agio. guittone, i-1-8: averia tantosto a vostra dimanda
, florido, prosperoso, robusto. guittone, xxvii-66: né tutto infermo son,
, fede di stato libero). guittone, i-10-192: ché meretrice non dio,
o fare il male). guittone, xlviii-199: come tutta valenza, /
. ant. libertà, licenza. guittone, i-39-112: com'male tue ài uzato
. -consentito, libero. guittone, i-39-111: com'male tue ài uzato
ad ogni altra. -impers. guittone, xl-47: datemi in vostro core /
relazione con una prop. soggettiva. guittone, xliii-160: non ten d'amar gran
alla mentalità di una persona. guittone, 1-43: uomini sono di cervello lievissimo
de'quali poco cura la gente. guittone, xxx-62: cristo el giovo suo dice
. -con uso avverb. guittone, xxxii-171: io solo peccando / mi
lignaggio e parenti e seguito di genti. guittone, 70-1: vostro lignaggio / so
mezzi finanziari di cui dispone). guittone, xlvi-49: non ver lignaggio fa sangue
l'uomo di terra di limo. guittone, xx-63: deo, che mosse sé
, qi la fai dreta- ment. guittone, xxxiv-30: bel me sae / omo
parlare, discorso, eloquio. guittone, i-90: non pò dimostrare / la
purché i nimici insiem con loro periscano. guittone, xlvi-20: tu, frate mio
toscana / in dolze lingua e piana. guittone, 55-5: cortese e dolce e
a fè dritta / senza falsa sembianza. guittone, i-14: non pò cor pensare
lingua: non riuscire a parlare. guittone, 117-6: sordo son quando li sono
. ant. rendere livido. guittone, xxxv-74: o bon gesù, tu
monetaria: cfr. lira1). guittone, i-27-56: dea sapiente deziare corretto essere
nominate, / e loco son pensate. guittone, 49-4: guarde- romi al mio
del vero. -adulatorio. guittone, 1-43: con lodatrice favella ingannano l'
légno). ant. allontanarsi. guittone, xlviii-194: corpo ami; languendo,
le alpi e la toscana. guittone, xix-91: baron lombardi e romani e
ant. lunghezza, lunga durata. guittone, i-3-147: pensano forse alcuno che gran
assenza (di una persona). guittone, i-29-15: ove si prova amore,
pesanza / (tesser lontan da voi. guittone, 132-3: dolcezza alcuna o di
speransa d'aver gioi', luntano. guittone, 75-1: lontano son de gioì
; a grande o notevole distanza. guittone, 132-11: tante gravose doglie e pene
2. persuasivo, efficace. guittone, i-39-87: iscoltato l'aguta e loguente
: loquacità, garrulità. guittone, i-39-87: iscoltato l'aguta e loguente
, oltraggiato (l'onore). guittone, i-1-87: dov'è onore non conculcato
spirituale, ispirazione; guida morale. guittone, xvii-164-12: nom sai ch'è legie
gioia, piacere, giocondità. guittone, xxxiv-73: sami bon papa, la
dio, la natura divina. guittone, xxvi-92: o sommo ben da cui
puro, immacolato, innocente. guittone, 133-1: partito son dal viso lucente
, oltraggiare gravemente; profanare. guittone, 1-43: mettono follemente il santuario in
sua gran possanza / fue sanza comincianza. guittone, i-1-198: sonma sapiensia è non
di grazia e di verità. guittone, xxxviii-119: dator di scienza e di
de'medici, 1-6: quel primo [guittone] alquanto ruvido e severo, né
insigne, eccellente; luminare. guittone, 127-4: gentile ed amorosa criatura,
, rinomato, celebre, onorato. guittone, i-13-213: reprensione e peccato eravi avante
devria lo sol freddare e non calire. guittone, 128-5: luna e stella mi
separare, tenere lontano. guittone, xv-116: ma, corno lei dissi
pronom. allontanarsi, partire. guittone, 80-5: de valoroso voler coronata /
di noi questo tuo lungo furore? guittone, xxxii-61: noia è sempre presta,
. vicino, accanto, presso. guittone, xxxiv-10: m'agrada li agnelli /
, zona, territorio. guittone, 94-4: entender dia ch'a lei
10 re dejotaro ti volea donare. guittone, 108-9: loco se voi,
fatti al re deiotaro da'nostri dei. guittone, xxvii-49: poi voi, tradolze
gerarchica, in una successione cronologica. guittone, 19-7: me promise loco en su'
capacità; opportunità, occasione. guittone, 93-6: or dirà l'omo già
gli occhi e lo core diparte. guittone, 56-13: metterò lo meo corale amore
l'attenzione, meritare considerazione. guittone, xvi-51: gentil mia donna, amor
: trovarsi in quella condizione. guittone, xxiv-53: tale vista ed usato /
tempo necessario per un'impresa. guittone, 42-3: non hai tu loco e
posare, collocare, sistemare. guittone, xl-47: mercè, car meo signore
; porgere l'occasione propizia. guittone, 33-14: or piacciavi, per deo
; essere nei suoi panni. guittone, xv-26: amistà lì è morta /
entrare; scegliere la propria dimora. guittone, 32-9: or non degnate pur de
di tempo e di luogo. guittone, 108-2: al dire, e al
persona amata e piacevole all'uditore. guittone, xxv-11: in tutte parte,
in tutti i luoghi: dappertutto. guittone, 119-9: ohi lasso me, ch'
e stato di follia: impazzire. guittone, xxiv-32: omo che 'n disperanza /
sono utilizzate in pellicceria. guittone, xxxiv-10: m'agrada li agnelli /
aggressività, avidità, malvagità. guittone, xxxiii-49: l'antico vostro acquistò l'
li podrie bone parole e benigna responsione. guittone, 82-11: or come amar poria
« di ciò non temire ». guittone, ii-34: amor, più ch'al-
. -ant. monaca. guittone, i-10-12: e sse tra seculari sponso
protettrice materna del genere umano. guittone, xxvii-58: o voi, di dio
, madre dei santi). guittone, xxix-137: d'ona / eclesia madre
natale, terra natia, patria. guittone, xlvii-48: signor, vostr'auto a
di maestà, che dovea esser di norma guittone, xxvi-99: o somma maestate, /
donna espertissima, abilissima, astutissima. guittone, 86-1: or son maestra di villan
, docente, precettore, istitutore. guittone, xx-82: adonqua il senno e lo
, sociale, religioso, artistico. guittone, xxxiv-88: mastro in nostra fede,
2. più numeroso. guittone, i-14-248: ben credo de voi la
/ ch'una cosa che vaglia. guittone, xv-9: [ii] maggio spiacimento
6. migliore, più prezioso. guittone, xxxviii-67: ciò che fue en sé
un errore, una colpa). guittone, i-14-287: che mattessa maggio che solicito
un dolore, una sofferenza). guittone, 41-3: dolor ho, che m'
. più diffìcile, più arduo. guittone, xxvii-106: al persecutore / maggio cosa
più autorevole (una persona). guittone, xxxi-29: onni lingua, onni schiatta
. più consistente, più notevole. guittone, 112-10: fior svantaggio in ciò voi
. più valido, più intenso. guittone, xlviii-115: prima e maggio potenza essa
avverbiale: di più, maggiormente. guittone, i-27-21: adonque, se la più
maestro di casa, sovrintendente. guittone, 1-41: conforme appartiene al maggiordomo
onorato; più felice, piùfortunato. guittone, xxix-179: chi magior sé mira,
tu hai acquistata nel presente giorno. guittone, 29-2: leal guittone, nome non
giorno. guittone, 29-2: leal guittone, nome non verteri, / degno
ella te ne vorrà maiore amore. guittone, l-7: oh, quanto è dilettoso
/ che quel cui son maritata. guittone, xxv-38: ma non viver credria
di signif. iperbolico). guittone, i-95: ed a ciò che 'n
maggiori e nobili per diversi tormenti giustiziati. guittone, xli-15: voi tenuto maggio intra
potere costituito; capo, governante. guittone, xxxii-37: quel per maggior regna /
: particolarmente; soprattutto. guittone, 19-2: sì corno ciascun omo,
, 2, 1-12). guittone, 72-9: così corno guidò magi la
toscana e de la fede pura. guittone, xxxv-52: o bon gesù, noi
culto; chiesa, santuario. guittone, i-80: non pò l'om capere
e ardore, fervidamente, sentitamente. guittone, i-30-2: messer marzucco scomigian, sovente
e a personaggi di elevata condizione. guittone, i-28-7: guittone...,
elevata condizione. guittone, i-28-7: guittone..., ai piedi de la
/ ed un altru d'occidente. guittone, xxiv-44: aggio visto mant'ore /
eccelso (un attributo divino). guittone, xxxviii-55: magno è dio sommo,
- in partic.: prodigo. guittone, xlii-10: come malvagio om picciuolo e
al mestiero de'laici, vulgarmente. guittone, xi-21: ciò dia saver;
fatto, un'impresa). guittone, i-40-46: esso grazioso, di grazia
grande valore; pregevole, ricco. guittone, xvi-26: gentil 'mia donna, dono
, sanguinoso (un'offesa). guittone, xli-2: guido conte novello, se
sentimento, un desiderio). guittone, xvi-14: gentil mia donna, amor
, magra. -inferiore. guittone, 78-3: de coralmente amar mai non
più con valore rafforzativo o enfatico. guittone, 24-1: ahi, deo, chi
situazione di natura analoga). guittone, 46-13: tutto sie tu, dei
non tornò mai a far guaita. guittone, 31-13: mai gioi non sento
serbire, se'mme dingi commandare. guittone, 33-9: sonne pago sì,
tormenta nell'altro dura mai sempre. guittone, 106-10: com de'tal omo donna
: maledizione, dannazione. guittone, 112-3: mal aggia chi tien donna
/ ver l'alto re potente. guittone, i-27-19: se de creature altre noioso
. (femm. -a). guittone, xvii-159-122: è folle il malato,
questioni letterarie. -sm. guittone, xlviii-138: lo glorioso dio, nome
vecchiezza e da malattia, non venne. guittone, xlviii- 56: laida e
che 'n ciò potrèno dar guirenza. guittone, 63-10: ennudo sta, e non
cittadin. -come maledizione. guittone, 84-1: cosi ti doni dio mala
violazione del comune sentimento morale. guittone, xxx-75: gaudendo tributa om, male
/ e tutta mia paura è gelosia. guittone, 56-11: non già; ma
modo vergognoso, rovinoso, disdicevole. guittone, xl-40: non prende om prò suo
-star male: essere disdicevole. guittone, xlix-87: carnai vizio in om forte
delle leggi morali). guittone, xxxii-136: ben ch'ha mal fine
; peccato, colpa, vizio. guittone, xxxiii-. 95: nel mal metteste
nuovo male che di molti beni antichi. guittone, 9-2: se deo -m'aiuti
non partio -già mai per spaventare. guittone, xxix-144: per che, senza amico
umano; malattia, infermità. guittone, xlv-16: nulla è medicina, u'
recargli offesa e danno). guittone, 123-2: fera ventura è quella che
tutta volta lo ritenne in sua corte. guittone, 20-61: male san dir;
essere offeso, risentirsi, irritarsi. guittone, 44-13: sappeti che, s'eo
si muove a fare molti peccati. guittone, i-41-33: due compagnioni, faccendo
, che sono congiunti di sangue. guittone, xvii-703-6: dico che v'amo
anche: reato, delitto. guittone, xvii-159-93: non con sol sembiante,
/ tuttora l'avrò in servenza. guittone, xvii-433-12: malgrado vostro e mio
a un sentimento, ecc. guittone, 3-31: d'ogni parte guerra èwi
una circostanza, i tempi). guittone, i-3-449: e 'l filozofo dicie che
uomini si comprendessero di quella ruggine. guittone, i-31-12: né mercié dà mercié,
, perfido; ribaldo. guittone, xxxi-78: non dio bon serea,
: rason porta di punir li mali. guittone, xlvii-25: boni tutti potenti esser
e di legiadro orgoglio portate imsengna. guittone, 83-1: certo, mala donna
sconveniente; scortese, sgarbato. guittone, xxiii-6: esto male mio / creato
e sono incontro a'miei riprenditori. guittone, xxi-79: non tal penser porto,
e venuto -ne sono a male porto. guittone, 53-1: ahi, mala noia
malvagia gente che m'ha morto. guittone, xvii-434-3: ancor mi dol vedere omo
tu m'avessi salvato come malvagio. guittone, xxxi-106: non con malvagi mai
, dispotico, persecutorio, vessatorio. guittone, xv-2: gente noiosa e villana /
commesso ad un altro malefizio malvagio. guittone, xx-13: non per ragion, ma
malvagia sete. -sostant. guittone, i-36-160: s'alcun v'è bono
; non soddisfacente, deludente. guittone, viii-18: nostro amor, ch'ebbe
(sia materialmente sia moralmente). guittone, xxxiii-33: sì ài, rea gente
traria alla legge morale. guittone, xxxii-21: cor che contra piacere /
abietti, con fine iniquo. guittone, xxxii-35: chi è malvagio e chi
sf. ant. malvagità. guittone, xlvii-122: saglir per malvestate / so
modo più o meno rilevante. guittone, i-18-39: dico che contratto non fu
conseguenze di una certa importanza. guittone, 122-14: quando mi penso il tempo
disposizione, aversi, risultare disponibile. guittone, xxvii-82: me fomite [amor]
increscenza / penare lungiamente per suo amore. guittone, iii-24: parte in voi non
spogliato, sprovvisto, sfornito. guittone, x-65: prenda la mia parola /
; meschino, tapino, miserabile. guittone, xxix-121: chi prende de ben vano
. ant. mancanza, manchevolezza. guittone, v-13 [var.]: rapente
/ una rosa mandaomi per semblansa. guittone, i-107: currado de sterleto,
lombardi e la glesia de roma. guittone, viii-73: en le parti d'arezzo
infratanto / saluti e dolze pianto. guittone, 120-1: mille salute v'mando,
ongne onor mi terìa poi manente. guittone, xv-17: certo che ben è
sf. ant. ricchezza. guittone, 139-20: oh, s'io mai
meretrici, in giuoco et in taverne. guittone, xxviii-37: mangiar, dormir,
campare più o meno spensieratamente. guittone, xx-79: cor de tutto ben mettere
/ che li son molto cari. guittone, xxxviii-45: oh quanto quanto e di
nel significato espresso dall'agg. guittone, xxiii-6: esto male mio / creato
: molteplice, diverso, vario. guittone, xxv-15: donqua corno valere, /
suo amore -m'è manna saporita. guittone, xlix-143: vaso di manna par
? cun manare è cun vanghe. guittone, i-25-158: aprestata innalzerete la mannaia tra
sono sovente / dondunque tra sovente. guittone, xxxii-40: quel per maggior regna
-anche: generosità., munificenza. guittone, xxxiv-28: bel un sae / omo
paese, ecc.). guittone, 1-42: non passò guari di tempo
-morire delle proprie mani: uccidersi. guittone, xiv-42: ma mal tuo grato eo
interessamento; per il suo tramite. guittone, xxxvi-6: enviane a bon porto,
rendersi complice di un delitto. guittone, i-3-398: chi mal sente, male
è mansueto e queto contro i crudeli. guittone, xxxiv- 20: ben m'
. nobile, cortese, gentile. guittone, xlix-133: conven con castitate a donna
latin. ant. mansuetudine. guittone, xlix-132: conven con castitate a donna
si mescolino con acque di mare. guittone, xliii-76: chi voi mantener pregio /
una certa linea di condotta. guittone, xviii-17: quand'omo ha 'n suo
, un incitamento, uno stimolo. guittone, i-19-60: cui mantachi di superbia infìati
/ mant'a di male palpe. guittone, xix-20: la sfiorata fiore /
c'ha mante. -sostant. guittone, xli-2: guido conte novello, se
11 valore di superi, assoluto. guittone, xxxii-158: faimi gioioso manto. idem
manto. -con valore avverb. guittone, xxxi-8: mi seduce disio, e
volontà inganna e piaciere e paura. guittone, ii-15: a la tua segnoria
molte volte, spesso. guittone, xxiv-43: aggio visto mant'ore /
o risiede in tale territorio. guittone, xix-92: baron lombardi e romani e
a nave 'n fortuna prender porto. guittone, xlix-100: molti ghiotti son,
grave. -anche al figur. guittone, vii-103: io te de lo marco
venno li tormenti / intor lo mare. guittone, viii-34: s'eo so en
; impresa ardita, temeraria. guittone, xii-7: tanto acconciamente mi dé porto
contrade di maremma, vennero predando. guittone, xix-53: montalcino ave abattuto a
e per merito un suo figlio. guittone, xlix-84: chi non potè o
. ant. costernato, turbato. guittone, i-1-155: cierto marriti siemo e nescienti
. offesa, affronto, provocazione. guittone, i-20-6: al piacere del mio dio
origini della chiesa). guittone, xxx-79: gaude combattend'om bon cava-
la fecondazione della femmina). guittone, xxx-78: gaude, combattend'om bon
e turbolente, allegre e confusionarie. guittone, xxvii-78: voi, amor, pur
anche: amministrazione del patrimonio. guittone, i-36-155: perigli e timori molti in
corpi e delle realtà sensibili. guittone, xlix-160: ditt'aggio manto e non
intellettuale, ecc.). guittone, xlviii-149: se non basta ciò,
; relativamente, a proposito di. guittone, xxxix-6: chi non t'ama,
guido cavalcanti, farinata degli uberti, guittone e molt'altri, le parole del loro
vertù nom più vai che mateza. guittone, xlix-6: troppo ho di voi,
'ngegno de'filosofi con grandissima fatica. guittone, i-i- 212: mattéssa matta
: comportamento stravagante, bizzarro. guittone, xxxii-126: ora s'eo fosse a
agg. ant. matto. guittone, i-40-13: non solo valensa e sapienzia
, stolto, incauto. guittone, xlviii-95: vizio osto mattisce e fa
ffare cose che non sono da ilare. guittone, xxvii-34: guai a me,
ha più possa, più de'ubidire. guittone, xlviii-51: unde non già guerire
-per estens. peccaminoso, vizioso. guittone, xlviii-156: voi... entrar
reo, ma furioso e matto. guittone, 80-8: per che morire, ohimè
; eccitato, invasato; ossessionato. guittone, xxii-33: sì son matto /.
; che siano stati in matta fermezza. guittone, xlviii-6: dice alcuno over non
servire / non faccia altrui gioioso. guittone, i-101: de fare ami- state
logico e fisiologico; maturazione. guittone, i-36-146: grave è...
segua immediatamente il verbo. guittone, xxxv-i-255: s'eo tale fosse ch'
no lasci vivere né sera né maitino. guittone, xxxv-i-246: fe'porto * tal
posizione enclitica atona rispetto al verbo. guittone, xxxv-i-245: così corno guidò i magi
ài balia di me donar conforto. guittone, xxxv-1-217: ahi, come vale
colloquiale, di una relazione epistolare. guittone, 85-3: ahi, deo! chi
pontifici, ecc.). guittone, i-19-69: è non proveduta leggie fallo
: / quello non fa medaglia. guittone, i-1-143: è meno che vilissima medaglia
dicono e come noi medesimo veggiamo. guittone, i-10-18: siete gieloze de voi
della necessitade e medicina di danni. guittone, xxvii- 18: mal gradivo
/ qe grand paur'à de morir. guittone, xlviii- 116: donimi dio
s'afina / per dare medicina. guittone, xlv-16: nulla è medicina, u'
al re alcuno peccato di veleno. guittone, i-40-83: medico che sana è
riferimento all'opera della grazia). guittone, xlviii-21: non già permette deo,
. pers. ant. me. guittone, 59-6: se per ragion sonmi de
per contra fare -vince male- nanza. guittone, i-1-324: ben da mal cernete,
più interessante, più raro. guittone, xxix-84: non bestia ha descrezione,
la favella melglio che gli altri animali. guittone, xli-12: quanto e'meglio è
molto dire e non fare neiente. guittone, 129-14: omo dormendo molte cose
e le capacità consentano. guittone, 105-7: da poi ciò, sarà
o più di prima; prediligerlo. guittone, xlviii-31: non già dico spegnando esser
a membranza: tornare in mente. guittone [tommaseo]: ma poi forte può
c'a lo specchiare tene mente. guittone, xxxiv-99: ahi, che dolz'è
che sia ragione / despendi ale stagione. guittone, vii-4: ahi, deo,
cui peno e sto 'n tormento. guittone, xv-i7: certo che ben è ragione
col quale averà peccato contr a dio. guittone, 1-3: amor m'ha priso
, provincia, comune, quartiere. guittone, xix-45: deo di guerigion feceli dono
di cristo, cioè alla chiesa. guittone, xxix-138: d'ona / eclesia madre
sentimenti, atrocità di sofferenze). guittone, xvii-715-n: angiol di dio sembrate in
esemplare, fare bella figura. guittone, xliii-33: la via eh'a ciò
attendervi, impegnarvisi, esservi attratto. guittone, xlviii-159: non ten d'amar gran
una pianta); fruttificare. guittone, i-13-114: chi menerà uve, se
, una mansione, una professione. guittone, xxxvi-59: viva e surgente vena,
parte e piange sentendo l'ardore. guittone, 12-3: fero dolore e crudel
recarsi; dirigersi, volgersi. guittone, 128-8: luna e stella mi par
. ant. ravvedimento; pentimento. guittone, i-3-492: a quelli dio s'ira
; scontare (una pena). guittone, 135-14: in ginocchion mi gitto a
emendarsi; convertirsi, ravvedersi. guittone, xxxiv-36: bello vergognar veglio e dolere
potere mendarsene. -intr. guittone, txlix-25: donna, per este ragion
una persona); ravveduto. guittone, i-3-492: fragiellati non prendeno mondamento,
particella pronom. me ne. guittone, 78-10: che manto n'ho -pur
tutto, mancare di tutto. guittone, i-3-40: avaro de fora pieno è
privo di mezzi di sussistenza. guittone, xxv-48: en vita more e sempre
rimpianto. - anche sostant. guittone, xvii-147-64: or agio ben provato,
fra stenti e umiliazioni continue. guittone, xxxv-50: o bon gesù, noi
abuso; vizio, colpa. guittone, xxxvii-35: tu de'fedel guarigione /
ant. correzione, emendamento. guittone, ix-58: no lo cor meo degna
, / molto se'dengno di riprensione. guittone, 10-2: amor merzé, per
con l'avv. più. guittone, 27-5: quant'eo più recheo,
, perlomeno; come minimo. guittone, 92-3: eo non crederà già ch'
essere espresso o sottinteso). guittone, 7-13: piacemi non men che se
meriti o del valore reale. guittone, i-20-143: quelli che savoraro dei suoi
. dimin. mensétta, menserèlla. guittone, i-1-19: tuctavia despregio ènmi menore ricie-
, accortezza, sagacia. guittone, xxix-54: amor, vero bon,
. alienazione, n. 6. guittone, xxxii-2: o cari frati miei,
di martiri / e ralegrami la mente. guittone, xxxii-52: soperbia, cupidezza
de li par- lieri falsi maldicenti. guittone, 131-1: la dolorosa mente,
rammentarli, se gli hai dimenticati. guittone, xxi-20: al male obbria consento
: uscire di senno. guittone, 133-7: perduto aggio lo core con
sm. ant. mentitore. guittone, 2-99: alla fine, di ben
tacere indebitamente la verità. guittone, xlix-140: vedere vilia, / garrendo
/ par che donna non sia. guittone, 82-14: tu però mi dispregi,
affermare falsamente, riferire calunniosamente. guittone, xvii-703-3: a ciò c'omo mentire
(con valore causale). guittone, 43-3: oimè che dite, amor
: falsa testimonianza, calunnia. guittone, xx-90: miri ben ciascuno s'eo
la fallacia ferma contra la veritade. guittone, 12-6: or che meo senno
guittone, xlvi-42: ma che è meraviglia /
[donna capace di scrivere rime]. guittone, xxxviii-75: merabel meraviglia o cosa
stupefacente, incredibile, sconcertante. guittone, 62-11: siccome a lanzelotto omo simiglia
entusiasmante, strabiliante, inspiegabile. guittone, 28-8: unde sovente vivonde in penserò
d'ogne lato / quel paese ismagiato. guittone, xx- 46: che non
/ e s'io sospiro e lamento. guittone, 1-2: se de voi,
. senza la particella pronom. guittone, 27-9: donque deritto n'ho,
relazione con una prop. subordinata. guittone, 115-3: dico che non dèi maravigliare
di ammirazione; fare trasecolare. guittone, 27-1: amor, certo assai meravigliare
il valore di superi, assoluto. guittone, i-5-36: accioché voi siate in de
e grandi delle picciole api ». guittone, 89-2: è soa natura e so
/ ch'altro parete che scarnata. guittone, xxxvii-i: meraviglioso beato [san domenico
mercanzia e di fatto d'argentiera. guittone, i-41-31: d'una mercanzia vedemo l'
(anche con traffici simoniaci). guittone, i-1-149: o miseri, o nescienti
'n questa mainera curre questo mercato. guittone, xxxii-104: eo mi gaudo quasi;
/ per vui servirò e onerar. guittone, 137-6: sì ch'eo non posso
per la sua bontà e misericordia. guittone, xiii-17: ah, ben d'amor
merzé, a voi m'arreno. guittone, i-10-69: forsatevi, mercié, donque
pietà per amor di dio. guittone, 43-1: merzé per deo, /
ch'alo meo male desse alzamento. guittone, 9-3: com'eo -più cher merzé
, come quegli che sono tutti tuoi. guittone, 8-12: la merzé, ch'
dolze mal, se no m'auzide. guittone, 64-4: amore e gioia,
/ no la vince o merzede. guittone, 27-6: quant'eo più recheo,
bontà sua, per causa sua. guittone, 30-1: mastro bandin, vostr'e
relazione con un agg. possessivo. guittone, 51-3: viso non m'è ch'
tono accorato, corrispondenzad'amorosi sensi. guittone, 9-14: tengo eo -tanto ch'eo
mercede, crudele non ti movesti. guittone, xxiii-27: ella m'acorerebbe con gran
/ s'elli face peccato over merzede. guittone, 69-9: donque faria merzede e
ant. mereiaio, commerciante. guittone, i-21-186: merciadro più gaude quanto più
meretrici, in giuoco et in taverne. guittone, i-10-195: meretrice non dio,
della meretrice; prostituzione. guittone, i-10-195: meretricie in senbiante e in
al basso qualcuno: opmergoglione guittone, i-3-70: chi vole ricco venire cade
aiuto, di un privilegio. guittone, 19-13: non prender cosa / alcuna
dell'arte, ecc.). guittone, xlix-59: solo è vertù de dio
sanzione di natura morale o materiale. guittone, xxxiii-35: sì hai, rea gente
anche naturali; farsi dei meriti. guittone, xxvii-60: o voi, di dio
relazione con una prop. subordinata. guittone, xxxviii-114: tu [s. francesco
e non ne sarete da me meritati. guittone, xvii-147-48: dio, chi l'
: / pur foss'eo meritato! guittone, xv-109: eo verrò forsennata /
con un compì, di causa. guittone, xvii-147-51: ora considerate, amor,
serve a bon signore a piagimento. guittone, i-24: quale... esser
. riferimento a dio). guittone, i-36-99: o quanti sono, lasso
la concessione di un'onorificenza). guittone, xxviii-79: oltra merto e ragion,
benefici e di aiuti ricevuti. guittone, xx-6: omini tutti hanno preso acordanza
prendesse del senato cheunque merito volesse. guittone, 97-12: merto di ciò vole
in ordine al suo destino eterno. guittone, xxxi-5: onne error leggero, al
cfr. anche malmerito2). guittone, i-14-207: prender vendetta l'orno,
uno de'meriti. -figur. guittone, 3-42: non vederete antica o nuovamente
possa conseguire la vita eterna. guittone, xxxii-145: o che mertho, bel
un fedele che lo richieda). guittone, xxxviii-46: oh, quanto quanto e
ch'eo ne fosse tenuto misdicente. guittone, 84-4: ti doni dio mala
operare che noi facciamo bello senza laidezza. guittone, x-23: l'om tenuto falso
-ricredere, cambiare opinione. guittone, 76-11: poi me reconforto, amor
l'om misero sì sia sovvenuto. guittone, 1-12: eo prego che ti facie
2. nunzio celeste, angelo. guittone, xxxviii-53: orrevel del ciel te visitoe
libre quattordeci per simone gian- rolandi. guittone, xxvi-102: a messer cavalcante e a
in tale guisa colto, / mesere frate guittone. rainerio da perugia volgar.,
d'una peza di terra arata. guittone, 75-12: messer gherardo, di non
di famiglia, marito, tutore. guittone, xl-i: padre dei padri miei e
anche, una persona). guittone, xix-34: leone, lasso! or
di fiducia; emissario. guittone, 104-10: s'ella [la donna
? pavese, 10-18: se guittone, 3-21: è esso nostro mistero degnissimo
anche con mezzi disonesti). guittone, xl-33: grande forte misteri / a
, necessità, esigenza; opportunità. guittone, 54-9: al maggior mister ch'avesse
. occorrenza, circostanza, evenienza. guittone, 48-8: e sì consigli deo me
-difficoltà, avversità, frangente. guittone, i-27-42: chi non vale approva di
.]: necessità. guittone, xlix-162: di gran cosa dir poco
-essere necessario, bisognare. guittone, xv-36: con no lì ha mesteri
l'arte, quand'è di mistero. guittone, i-1-183: de male conosciuto departire
relazione con una prop. subordinata. guittone, xviii-13: quand'orno ha 'n suo
amalgamato, agitato; mestato. guittone, i-21-125: dal principio suo fue costumato
. figur. frammischiato, inframmezzato. guittone, i-21-130: voi, se dal principio
incenda e rechilo a sua natura? guittone, viii-78: è più fine / or
generoso, prodigo, liberale. guittone, xxviii-21: e 'l vile prò,
anche nell'espressione metter giù). guittone, i-9-24: la bonità del seme e
con generale pace mise in posa. guittone, 119-12: la piacente m'ha messo
dio ha dotato l'uomo). guittone, xxxvi-66: tu, che poderosa,
materia e molto utile a sapere. guittone, i-32: lo meo guerire /
sopra questi tre articoli che sono detti. guittone, xxi-22: l'opra laudata /
un parere, un'opinione). guittone, xxxi-10: mi soduce disio, e
nei termini indicati dal predicato. guittone, xli-20: tutte descrezion, tutti valori
parole, né metterle in opera. guittone, 93-10: chi ama peni a
una prop. subordinata). guittone, 103-4: chi no è conto de'
un pensiero, ecc.). guittone, vii-108: amor, cui teme onne
: far morire in peccato mortale. guittone, xxxv-21: tu [gesù] primo
svilire, diminuire di valore. guittone, iv-6: orgoglio e villania l'ave
pensier di quello ond'io sì doglio. guittone, 1-8: doglia onta e danno
ambigui fra due opposti. guittone, i-25-67: omo è mezzo intra angeli
e il mezzo con la fine. guittone, viii-16: nostro amor, ch'ebbe
'n parte 10 taglia e divide. guittone, 132-13: sempre mi trovo in
male non le lasciare mica sempre. guittone, xi-58: val, sembrarne,
/ troppo giuda mi se'stata. guittone, i-16-17: o come non vergognia predicare
afflizione, pena, disgusto. guittone, xvii-159-7: eri di ciascun deliza,
n'abie in la tua boca. guittone, xlix-142: vedere vilia, / garrendo
giovargli; tradire, ingannare. guittone, 40-3: eo non tegno già quel
e appellansi la compagnia del migliaio. guittone, xlvii-63: com esser po non infermi
mondo sono i gastigamenti di dio. guittone, i-21-87: bizognevole angostia,.
pur migliorate / e tuttora afìnate. guittone, viii-30: fede e speranza aggiate
fenomeno); avvantaggiarsi, progredire. guittone, 3-74: amore... sempre
guarigione; riprendersi, ristabilirsi. guittone, xv-94: nante creo / languendo e
art. determinativo). guittone, xlvii-70: infermat'è, signor mii
intra 'l bene e 'l periglio. guittone, 107-14: alor vai ben ver
uomo e la femina possa avere. guittone, xxx-26: chi più è bono,
una condizione, uno stato). guittone, vili-16: nostro amor, ch'ebbe
però da voi aspetto lo megliore. guittone, xli-30: bono havi fatto e
per ciascuno mal mille ben prendo. guittone, 32-14: morte, per pietate,
altri de greve manace. re enzo o guittone, 456: tempo è da
pena prevista, il castigo comminato. guittone, 95-9: tal [donna] vole
-angustiare, affliggere, tormentare. guittone, ix-69: remembranza mi sconforta e menaccia
che i santi prestano ai fedeli. guittone, xxxvii-48: o vero domenico, poi
più umile; meno felice. guittone, xxvi-21: già vegg'io genere ornano
ristretta; meschino, gretto. guittone, xxxi-69: da poi non pagaria /
e duro (un castigo). guittone, ix-15: morte loco cherrea, /
ch'a vii te ne tenga. guittone, xxix-214: bandin conte e gualteri,
(o vi si riferisce). guittone, i-20-148: come è ditto d'aver
. — con uso pronom. guittone, 14-5: no è 'l meo quello
farie quello che per la mia persona. guittone, 25-1: ben saccio de vertà
di chi parla o scrive. guittone, 6-5: eo l'ho servita a
a ingiurie ricevute, ecc. guittone, 1-6: doglia onta e danno hame
un tono enfatico e ostentato). guittone, i-3-64: pacifichi li uomini viveriano,
; stupefacente, meraviglioso. guittone, i-21: ciò che l'om de
morale; egregio, eccelso. guittone, xxxviii-22: quand'eo miro chee /
: incredibile, inesplicabile, incomprensibile. guittone, xxxii-76: mirabile e nova / cosa
di natura, miracoloso; soprannaturale. guittone, xxxviii-40: prese dio la tua laude
-sm. evento soprannaturale, miracolo. guittone, xxxviii-86: nascer de cristo e tutta
per lei in presenzia delle genti. guittone, xxxviii-47: oh quanto quanto e di
; farne grandi meraviglie. guittone, i-26: cert'ho miracolo, ch'
possibilità; conseguire successi strepitosi. guittone, xxiv-60: conforto el meo coraggio,
regna valore / nel vostro core. guittone, i-5-17: credo che piaciesse a
/ vi 'maginai, ond'ardo. guittone, i-13-102: carissimi, del mondo miragli
relazione con una prop. subordinata. guittone, xxxiii-65: ora te sbenda ormai e
gente / quando voi mira in viso. guittone, iii-13: solo chi ve mira
sì fortunate. -intr. guittone, 31-8: gioia in cui viso è
attentamente, ponderare; giudicare. guittone, 16-1: miri che dico onni om
da una prop. dichiarativa. guittone, 3-12: or mira qual t'è
con un compì, predicativo). guittone, xxix-179: chi magior sé mira,
e invitare altri a parteciparvi. guittone, xlix-104: mira, mira, o
disgraziato. - anche sostant. guittone, xv-19: certo che ben è ragione
ristrettezze economiche; disagio. guittone, 1-21-104: come se perde in agio
le mura e la libertade difendono. guittone, i-18-29: reputerò lo defetto, vostro
congiunto strettamente, connesso intimamente. guittone, xxx-40: ov'om falla e prend'
; disconoscere, rinnegare. guittone, i-1-45: sapiensia falsa, erraita,
, il comportamento di qualcuno. guittone, xxviii-50: e1 mesconosce dio, e
. ant. errare, sbagliare. guittone, i-39-45: io guai, guai me
con una prop. subordinata. guittone, i-36-46: tanto certo è lento nostro
con atti e parole. guittone, 141-22: se non miseria fusse,
miseria loro e quella di brocco. guittone, xlix-113: oi donna so- pellita
, insipiente. - anche sostant. guittone, xlviii-204: acerbe pome, / misero
. - anche sostant. guittone, xxxi-79: non dio bon serea,
peccatore. - anche sostant. guittone, xxxii-44: se soave e piano /
altissimo -del tutto m'è airato. guittone, i-10-186: o misera miserissima sovra
, abiezione, indegnità morale. guittone, i-1-78: beatitudine è in vertù,
cattive azioni o di peccati. guittone, i-19-23: come om mesfatto vennevi a
di innocenza, di ingenuità. guittone, xlv-11: como savere appare u'non
a passo grada sì com'voi misura. guittone, 130-9: misura ei convene avere
, la convenienza, l'equità. guittone, xxv-30: già riccore non dona altri
: vescovo, prelato, sacerdote. guittone, 78-6: amor di gioia mi corona
mostre sembianza / per memoria retenanza. guittone, i-13-7: fedelissimo amico e servo,
: in nessun tempo o caso. guittone, 42-11: se dimandi alcun loco nascoso
nel significato espresso dall'agg. guittone, xi-51: poso e travaglio mesto,
nell'espressione modo di fare). guittone, 90-1: lo modo de l'amante
, cioè di fuori e dentro. guittone, 89-13: ora eo no son per
- in partic.: proverbio. guittone, 40-13: avegna ch'eo però non
anche: forma di vita sociale. guittone, xix-18: altezza tanta en la sfiorata
con procedimenti vari. guittone, xxviii-14: in modi manti / demosterrò
magna v'arà tosto pietanza mossa. guittone, vii-80: eo non serò già mai
dimorato in utica che in roma? guittone, 103-2: chi no è conto
o quei mezzi; così. guittone, 101-5: di tal modo si conduca
prop. interrogativa). guittone, 102-1: in che modo po l'
che (con valore consecutivo). guittone, xix-47: conquis'è l'alto comun
, q'è per lengua blasmado. guittone, i-13-68: io non posso o non
2. indecoroso, indegno. guittone, i-21-62: dicie [aristotele] che
gravati per duri pianti ch'avea fatti. guittone, 129-13: omo dormendo molte cose
gioia / non vi sia mia pesanza. guittone, 106-12: molto vai om ch'
.: mossa, gesto. guittone, i-10-29: che noie in ver isponso
cosa mondana / è vanitate vana. guittone, xxix-122: chi prende de ben vano
- anche: labile, caduco. guittone, xxxii-57: onne mondana gioia, /
vita stessa, ecc.). guittone, xliv-58: donque pon ben vedire,
contrapposizione alla condizione religiosa). guittone, xxvii-55: santa religion de mondan
, anche, ai defunti). guittone, xxxii-110: ogn'omo a dio renduto
quale mondare non si puote sanza battesimo. guittone, xxxviii-102: ciech'era t mondo
con riferimento alla madonna). guittone, xxvi-18: lo pietoso padre me sovegna
miluogo della composizione del mondo posta. guittone, xxxii-146: o che mert'ho
mondo con generale pace mise in posa. guittone, xx-39: iulio cesar non penò
sia qualitativamente sia quantitativamente. guittone, xiv-56: eo pur vivo a disinore
dell'umanità (ehavalore iperbolico). guittone, xlvii-97: tutto mondo, signori,
e'il'altru face mescre- debele. guittone, 1-8: or da voi, che
acciò ch'io patisse cotanti dolori? guittone, xxvi-74: come a lavorator la zappa
, per indicare esclusione categorica. guittone, xix-29: al mondo no è conto
provincia del mondo a questa vittoria. guittone, 14-7: tal... bella
una qualità sia positiva sia negativa. guittone, 133-n: perduto aggio le cose con
prender volpacchi / e far monete. guittone, xix-76: monete mante e gran gioi
faccia ogni sozzo peccato per moneta. guittone, i-3-126: se ricco vuoi te fare
salire cade poscia ch'è montato. guittone, xxxviii-104: ciech'era '1 mondo:
/ e soverchiando me da tutte parte. guittone, 69-14: s'ello pur guardar
un compì, di misura). guittone, 94-11: s'è celato loco ov'
salvifica e redentrice di cristo). guittone, i-20-130: quello re d'onni re
. esaltare, apprezzare, lodare. guittone, xlv-4: omo saccente vero, /
; insediato in una carica. guittone, xxxii-179: capitan d'arezzo tarbato,
guittone, 67-6: de servire / ho sempre
posizione prestigiosa, perdere il potere. guittone, xxxii-187: ahi, che laid'è
la ventura sempre scende e sale. guittone, xxxii-180: capitan d'arezzo tarlato
. di donne e fanciulli). guittone, i-14-219: e mogliere vostre, che
, pungolare. - anche assol. guittone, i-1-187: come esser pò..
stava a pensare meo paté moresse. guittone, 10-4: lasso, morte perdona om
, una condizione esistenziale). guittone, xv-25: amistà lì è morta /
perderà lo sdiaccio e 'l diporto. guittone, i-27: cert'ho miraeoi,
lo mondo non amo, né voglio. guittone, 117-9: ahi, deo!
fare la morte del giusto. guittone, vii-32: ahi, com'è morto
1-24-19: non morir prò figliol'tui. guittone, xxiii-13: mi piace più per
, senza meriti, senza soddisfazioni. guittone, xxv-46: en vita more e sempre
. 34. prov. guittone, i-40-122: vivere male vivere morendo è
rare, lamentarsi. guittone, i-39-66: dunqua di che pur piangi
l'uomo è animale razionale mortale. guittone, xxxv-19: tu [o gesù]
umana; fallibile, imperfetto. guittone, xvi-4: gentil mia donna, gioì
che solo eccezionalmente guarisce. guittone, xxxvi-36: ell'è [cristo]
un'azione, un atto). guittone, xlvii-49: ora ben e promente e'
aio nullo lato -che non ami. guittone, 23-9: m'è dolor mortai
implacabilmente, fieramente, accanitamente. guittone, 36-10: non che vi sento e
morte a regnare è detto paradiso. guittone, xlix-50: vizio an- cise tutti
passione con una morte dura. guittone, xxvi-84: già l'ebbi ei
l'exemplo della morte d'aiaces. guittone, xlix-14: oi donna sopel- lita
-insensibilità morale, inerzia spirituale. guittone, xxv-46: en vita more e sempre
ne l'alma mio monta dolore. guittone, xiv-59: che punto fortunal,
molti sono che per quella vanno. guittone, xxvii-24: quanto deo, sua
condannare, n. 1). guittone, 119-8: non trovo cosa che m'
da non lasciar prevedereguarigione; mortalmente. guittone, xix-40: per la grandezza ove li
capitale; condurre al supplizio. guittone, xlix-18: donne, per donna,
. -infastidirlo in modo insopportabile. guittone, 7-9: usando cortesia pò l'om
volontaria o volontariamente: uccidersi. guittone, 76-4: pensando quanto / fu '1
dolore fisico o spirituale). guittone, 82-8: disdicomi a ciò che m'
il destino nelle proprie mani. guittone, viii-33: voi, mi deo,
fino al sacrificio della vita. guittone, xlviii-195: corpo ami; languendo,
vedere / sì bel viso amoroso. guittone, 4-3: poi che per amar
, fargli grazia della vita. guittone, xix-44: ma deo di guerigion feceli
, sentire morte'. morire. guittone, 47-14: ma se vi spiaccio,
, una parte del corpo). guittone, 131-3: la dolorosa mente, ched
turbamento, angoscia, sgomento. guittone, xxi-40: ciò considerando / quanto e
perduto la grazia divina, dannato. guittone, xxxviii-103: ciech'era '1 mondo
di trovarsi in una situazione disperata. guittone, 128-13: omo non di'sperar troppo
, / far ben dura vengianza. guittone, xxviii-12: se mostranza di viva ragione
11 parere; far vedere. guittone, xix-70: li alamanni in casa avete
predicativo o di specificazione qualitativa). guittone, 115-6: verità d'amico in te
, segnalare, indicare come esempio. guittone, 13-7: voi ch'io dica lui
che seguita più brievemente si mostra. guittone, 53-9: or no or sì
relazione con una prop. subordinata. guittone, xlix-31: no, s'io so
esplicito o, anche, involontario. guittone, 66-10: non ben se'ti guardato
ragionando per mostrare che nne dee essere. guittone, 2-9: mostri che tu non
fatto; addurre come prova. guittone, i-39-27: comotto sono a ttei mostrare
attestare, denotare, testimoniare. guittone, xlvii-46: signor, vostr'auro a
mostrare e provare per ragioni naturali. guittone, xxxi-61: cosa una pria mostrata
relazione con una prop. subordinata. guittone, xxxi-21: dio dimostrando, mostrarò
o quasi per minaccia de'nemici. guittone, 118-2: non mi credea tanto aver
relazione con una prop. subordinata. guittone, 92-10: no certo già, s'
ché non colora -in mostrarmi piagenza. guittone, 65-3: eo mostro amore in
relazione con una prop. subordinata. guittone, xlix-154: cavai che non si vende
il compì, pred.). guittone, xv-41: cni è lausengieri / e
a soggetto inanimato o astratto. guittone, xlvii-139: con modo esto, signori
uditore a piangere et a dolore. guittone, xiii-7: già di ragion però non
e sincere parole. guittone, xxxiv-44: mercante [piacemi] che
, caduco, effimero. guittone, i-i-a6: sapiensia falsa, erraita,
assomiglia allo sgraziato stile del suo concittadino guittone, per lasciar da parte gl'idiotismi
proprie del periodo e della scuola di guittone. = deriv. da municipale
. mettere in opera, attuare. guittone, xxxii-43: se soave e piano /
una stirpe, una dinastia). guittone, xxxi-51: se da omo om mosse
a ciascuno secondo l'essere suo. guittone, 126-2: s'el si lamenta null'
opinione, ecc.). guittone, i-63: s'eo de voi disio
/ che sta ne le difese. guittone, xi-67: move, canzone, adessa
vento li arbor'per li forti tratti. guittone, xxxv-n: piansero, lasso!
zona urbana, in città. guittone, xv-88: non creda om che paura
e la cura della persona. guittone, xxiii-41: mutat'ho il corpo e
morale, a un sentimento). guittone, 48- io: se di che non
mutacista, sordomuto). guittone, 71-3: in fede mia, che
-con riferimento agli organi della parola. guittone, xxxviii-99: lingue parlanti inique hai
; / e càntone ogni punto. guittone, 117-5: sordo son quando li sono
entusiasmo, di sensibilità; inaridito. guittone, xxxvii-39: errore e stoltezza abondava,
, travaglio, angoscia. guittone, 3-18: lo mondo, che d'
una deduzione, ecc.). guittone, i-1-174: e'filozofi rutti, e'
detoperata d'onne tua nazione? ». guittone, xlvi-34: non dic'alcun donque
è, né non serà sua pare. guittone, i-25-156: campo di battaglia
o ne è manifestazione e segno. guittone, 209-10: voi di forzo e di
distrattamente, senza prestare attenzione. guittone, i-36-97: « maladetto è »,
nazione). - anche sostant. guittone, i-28-19: come corda è propia in
lortale1, n. 32. guittone, xvii-445-2: gentil mia donna, or
, insopportabile; molesto, fastidioso. guittone, 181-2: tu vizio, accidia,
è obbligato il nemico al nemico. guittone, 115-6: verità d'amico in
, privo di istruzione. guittone, i-1-148: o mizeri, o nescienti
e non hanno niente di fiele. guittone, 123-13: però, madonna, aggimi
ch'eo son distritto / tanto coralemente. guittone, xvii-465-9: tuttavia l'amore è
galli vinsero e recarono a neente. guittone, 3-12: impié [dio]
, si i vai 'nante en nimistata. guittone, xvii-445-3: gientil mia donna,
anche in un costrutto ellittico). guittone, i-29-22: no è amore, no
« il nodo / che 'l notaro e guittone e me ritenne / di
fare intenti coloro che noi odono. guittone, i-3-512: « laudo te,
(senza prep.). guittone, xxxii-9: descrezione, / arbitro,
affanno, strazio, cruccio. guittone, xxvii-51: poi piacer ho de noia
e straziante (un dolore). guittone, i-6-9: noi'noios'a voi vostra
, fastidio o una grave molestia. guittone, 147-11: di non plagenter come gioire
vera vita è la tua, o fra guittone. latini, rettor., 86-12
donna la quale avea nome fulvia. guittone, vii-17: nome, lassof, ave
/ là ove alessiu la marita. guittone, i-25-167: non dico già che
rimproverare, rinfacciare o dissimulare. guittone, i-10-87: se d'esse alcuna badasse
lat. timeo ne). guittone, i-14-61: o che temensa à ora
posso sofferire / di non farne dimostranza. guittone, 40-12: avegna ch'eo però
lui. -con uso pleonastico. guittone, iii-22: se non vedete corno /
o contenenti una particella negativa. guittone, iv-58: né stea per vii temenza
nell'espressione non tanto). guittone, i-18-8: forse che volentieri vi pregieria
per lo più a una litote. guittone, 55-10: e stagion che 'l sembiante
complementarietà di signif.). guittone, ix-48: non voi già che dica
ghe, ad allettamenti). guittone, xxviii-66: ché sanson decedesti a sala-
per meriti effettivi o presunti. guittone, xxxiii-15: ahi, dolze terra aretina
il nodo / che 'l notaro e guittone e me ritenne / di qua dal
del sole, a buio. guittone, i-8-9: la domenica avante di sancto
gran tenzone -stan per li arbuscelli. guittone, xvii-147-30: gioioso -e novello,
tutte le cose che nuocer li possono. guittone, xvii-164-1: non è da dir
più persone abitano da tempo). guittone, xxxiii-43: ahi! corno mal,
vivere in un determinato modo. guittone, i-1-253: partitevi de falsa sapiensia,
ornato te veio de multa bruttura? guittone, i-1-138: affamato uccello sostene de prendere
onta, ignominia, vituperio. guittone, i-3-301: d'esti mondani gioiosi è
, / e allor vedrete, frate mio guittone, / che in obblianza v'anderà
a una vita religiosa). guittone, i-9-58: ónne coltura altra, dolse
, portar via, usurpare. guittone, i-37-21: prodico lo su'strugie,
me vedere / si bel viso amoroso. guittone, 4-3: poi che per amar
altro se. nno ira invecchiata. guittone, i-14-238: consanguinei e amici..
, mancare di rispetto, oltraggiare. guittone, i-26-30: tutto siccome foste fedele e
e sia ben coverto per lo freddo. guittone, i-3-82: io diei formento e
enfra l'altre aver grann'aparato. guittone, xvii-147-25: nom pò l'omo aver
. e dial. inchiostro. guittone, i-38-22: ditemi verità...
né a cui m'acoman- dare. guittone, 119-11: ohi! lasso me,
dunca ben di'cantari onni amaduri. guittone, xxix-124: solo bono è dio
quale a le tue creature dài sustentamento. guittone, xxxix-12: dolc'è tec'onni
: in sommo grado, sommamente. guittone, xxix-162: porta ciascun donque da see
, v asini vi furono manganeggiati. guittone, xxv-40: ma non viver credria
il capo suo alli suoi cittadini. guittone, xvii-164-43: cui venisse in grato /
degradazione umana causata dal peccato. guittone, xxxv-32: riccor, onore, gioia
; oltraggiare, offendere, svergognare. guittone, 78-12: merzé di lei ch'ogni
, un principio morale). guittone, 1-36-70: o, com vai poco
; ignominioso, vergognoso. guittone, i-25-60: corpo forte tenere e debele
abietto, vituperevole, obbrobrioso. guittone, i-25-318: onni omo voi bella e
con una prop. finale). guittone, 17-2: qualunque bona donna hae amadore
di un'altra persona. guittone, xiii-33: ciò che per me se
di operare giustizia e misura e ragione. guittone, i-3- 392: giusto omo
che esegue materialmente un'opera. guittone, i-36-73: o che dogliozo è,
regiato oppo l'oppenione delle genti. guittone, i-1-83: ì ben li occhi
riferimento a un soggetto inanimato. guittone, i-1-66: cela [la grandezza terrena
sopraffatto dalla passione, ottenebrato. guittone, i-1-264: cierto, amico mio,
catena vi discioglierete. -erroneo. guittone, i-13-93: unde vien lui ciò,
dall'ira. - anche sostant. guittone, 117-1: eo sono sordo e muto
un servizio, per una prestazione. guittone [crusca]: se ne favellerete costì
membri di un'associazione cavalleresca. guittone, i-40-3: saver dovete che cavallaria /
distintivo di un'organizzazione cavalleresca. guittone, xxxiv-38: piacemi cavalier che, dio
. figur. corrotto nell'animo. guittone, 1-45: gli ordi di cuore non
altra si tura con la coda. guittone, i-14-80: non ardite ora di
ascolto intento e concentrato). guittone, i-18-22: vocie di vostro pregio che
in considerazione, consentire, credere. guittone, i-13-216: segniori miei, mercié,
fino amante / e senza falligione. guittone, iv-5: ahi! bona donna
mi vale amar, né ben servire. guittone, 4-2: deo, che non
ant. crosta del pane. guittone, 1-50: negano al povero un pezzuolo
del corpo e ne'vani ornamenti. guittone, xlix-150: non, per deo,
. -con uso rifl. guittone, xxxiv-75: sami bon papa, la
l'uno l'altro per virtude. guittone, 39-9: amo sol quel che
* / vivendo, in ogne lato. guittone, i-26-22: e. ppono essere
-universalmente riconosciuto e rispettato. guittone, i-25-146: segondo naturale ed orrata giustizia
e della dignità, nobile. guittone, 60-n: e se gravato -m'avete
, / lo cor mi stringe. guittone, xvi-2: gentil mia donna, gioì
. -con uso neutro. guittone, i-36-77: lavoro di terra in pregio
dominio, la potenza stessa. guittone, xxxiii-8: ahi, dolze terra aretina
. laido ostale: condizione peccaminosa. guittone, i-27-62: se partiste me de laido
toltu ad dictu de set rigo screziu, guittone, i- 17-10: no è da
migliore di una determinata essenza. guittone, i-1-325: ben da mal ciernete e
industria delle costruzioni navali). guittone, i-19-3: laido e nocivo stimo stangnio
operaio, lavoratore; esecutore. guittone, i-30-27: che quanto è gente più
: convertito a vita di spirito [guittone] intese a fare ammenda delle sue
esecuzione di ordini e prescrizioni. guittone, 157-18: voi speziai de reggimento ovreri
). ant. aprire. guittone, xiii-34: s'ovro / la bocca
generiche di saluto e augurio. guittone, 1-41: se sono gentili, al
non voluta e non mutabile. guittone, 2-93: ma '1 fino amore tanto
. colmato della beatitudine del paradiso. guittone, i-13-165: tale nel seculo seria non
in una serena condizione di tranquillità. guittone, i-3-63: pacifichi li omini viverlano se
nell'espressione padre converso). guittone, i-28-3: spesialissimo signore e padre mio
contado di un centro urbano. guittone, 19-55: montalcino àve abattuto a forza>
. - anche con valore iron. guittone, i-1-104: se prò e onore vi
di equilibrio, di parità. guittone, i-1-290: come... tra
consegna di un valore corrispondente. guittone, i-1-270: non qui è casa nostra
tacitare; acquietare, placare. guittone, i-1-280: quantunqua di beni àe in
indicare volubilità, debolezza, viltà. guittone, i-27-48: se pallia sete mobele e
quiete, di beata serenità. guittone, xxxi-99: de necessità donque convene /
ant. e dial. pania. guittone, i-3-52: come paine augielli spogliano
si trova sontuoso rifugio. guittone, xxxiii-10: ahi, dolze terra aretina
, di assumere determinati atteggiamenti. guittone, i-14-157: pare esser malato forte palato
, al paraggio: al confronto. guittone, i-10-95: maggiore ingiuria serea a qualunque
incomparabile, eccezionale, straordinario. guittone, iv-36: tutto ciò in voi sogiorna
ant. concedere il perdono. guittone, i-13-234: parcieteme, mercié, e
. ant. giusto, conveniente. guittone, 26-14: eo però ver voi [
cristiana. p p guittone, i-3-77: affogano la paraula di dio
. che la determina). guittone, i-1-13: cierto vostra richiesta è da
e molte parti del mio corpo. guittone, 123-a: a fare meo portto,
nell'espressione mala parte). guittone, xliii-78: chi voi mantener pregio /
-in condizione di estrema abiezione. guittone, iii-16: solo chi ve mira /
persone; essere raffrontabile con esse. guittone, i-3-313: segondo anima vizitabile participa
ad altri la propria solidarietà. guittone, i-6-2: vostro dannagio, amico,
; far riconoscere come differente. guittone, i-25-263: non già grandessa alcuna di
di dar credito a qualcosa. guittone, 38-13: consiglia me, com'om
di virtudi e partitori dal male. guittone, 134-7: con gran doglia ha fatto
al meo parvente / dimorano a piacere. guittone, xvii- 715-2: eo mi parto
. -atteggiamento, attitudine. guittone, xvii-445-4: gientil mia donna, or
ogni dogliensa -parto da me fore. guittone, xxiv-34: allor face mostranza / secondo
; di scarso pregio o valore. guittone, i-36-166: esto mondo, che per
primitività o di abbrutimento). guittone, i-25-219: quella... già
disperate li diletti del mondo, -disse guittone -pensate se sarebbe matto e fuore di
-assecondare. - anche sostant. guittone, i-40-69: molto è maggio bono corregere
, prendervi gusto; vantarsene. guittone, i-25-219: omo di vertù errato e
. -deliziarsi, bearsi. guittone, i-14-156: o che dolci e delettozi
cor piantato, me dà pasciménto. guittone, i-5-20: voi siete deletto e de
forma letteraria. carducci, iii-8-141: guittone, il capo della scuola toscana del
vizio, difetto morale). guittone, i-38-38: invidia è passione che arde
-in partic.: governante. guittone, xxxiii-50: secca avete la vena;
e patiero d'udire le sue parole. guittone, i-io-ioi: adonque, karissime mie
parti o di elementi. guittone, i-20-25: matto fora tenuto omo che
stato di apprensione, di ansia. guittone, 119-3: dolente, tristo e pien
o consiste in denaro; pecuniario. guittone, i-39-119: rangulo pecuniale non t'abbandonerà
da superare; esito meno favorevole. guittone, xxxli-19: quando mai mi tempro /
ma voler morire per essa mantenere. guittone, i-1-181: averia forse a.
a pratiche ascetiche, di mortificazione. guittone, 121-2: se solamente de lo meo
anno / venne da quello inganno. guittone, 1-i-287: amistà li è morta /
per far credere lo suo detto. guittone, i-24-26: o albore che fioriscie e
son meo se non quanto volete. guittone, i-1-236: om discono- sciente è
vita spirituale individuale o collettiva. guittone, 236-1: omo fallito, plen de
mia ciera ciò che lo cor sente. guittone, i-3-336: penserete de fango acquistare
alteze, / non sia basseze. guittone, i-1-91: troveremo i. lli via
/ lasciasse la tu'amistanza ». guittone, i-22-62: voi, bel caro
avverb. ha valore intensivo. guittone, i-90: no po dimostrare / la
. ant. grande bontà. guittone, xxviii-88: ai boni non piace alcuna
molto caro, molto amato. guittone, i-22-12: debbo e amo motrarl'a
5. per estens. persecutore. guittone, xxxii-163: o vengiator di mia onta
forme idiomatiche perderci, perdervi). guittone, i-41-32: d'una mercanzia vedemo l'
]: cura tal vói'pigliar perdilettoza. guittone [in « studi di lessicografia italiana
me merzé, e frango in impietate. guittone, xxxiii- 116: se bene
cosse ella non è sì fina. guittone, xviii-59: ser orlando da chiuse
sanza fede, è cosa perduta. guittone, i-1-181: averia forse a. ddire
ragunamento perfetto di tutti i beni. guittone, xxvi-28: e servaggio alcun
2. nobile d'animo. guittone [in « studi di lessicografia italiana »
costrizione, imposizione violenta. guittone, i-28-20: come corda è propia in
indesiderato, temuto, deprecato. guittone, i-1-60: omni grandessa terrena come è
di risolutezza, di determinazione. guittone [crusca]: sì non ebbe peritanza
. ant. grandissimo. guittone, i-12-3: giennerale in toscana vicario /
da costrutti equivalenti). guittone, i-26-5: guitton, piccolo molto e
lievre con cane / poco permane. guittone, i-21-118: no è vertù cominciare,
ant. durevole, duraturo. guittone, i-3-261: perché vertù è bona?
spingere a far qualcosa. guittone, i-21-87: se non vale, a
. ant. orgoglio smodato. guittone, 41 -b: ch'io vegio spesse
che desta un intenso piacere. guittone, i-25-250: ai boni non piace alcuna
sempre persevera e tiene quella via. guittone, i-15-31: no è già vertù detta
-irrimediabilmente compromesso (una situazione). guittone, 1-49: s'èe persa l'anima
letter. ant. molto spesso. guittone [in « studi di lessicografia italiana »
. danno irrimediabile, perdita. guittone, i-5-40: troppo fora perigliozo dannaggio e
ssi pertiene alle cose oneste e diritte. guittone, xvii-465-10: tuttavia l'amore è
dare l'aita per confortar natura. guittone, i-1-158: catuno animale, segondo
. ant. imitare, copiare. guittone, 209-2: giudice ubertin, in catun
/ ove pertegno voi, ver sor guittone. = voce dotta, lat.
. figur. ant. fastidio. guittone, xv-28: amistà li è morta /
l'acqua in su d'ogni riviera. guittone, xvti-715-8: piaciavi, per dio
a cristo e a dio). guittone, xxxix-11: no è mai gioia né
, raffinato (un oggetto). guittone, i-25-4: dono utele assai e piacentero
motivo di piacere, di gioia. guittone, 52-7: or non pensate voi che
om rincrescimento / facea, anzi piagenza. guittone, xxxvti-51: o vero domenico.
, / mantenendo vorria mevi servente. guittone, 37-8: no è pena tanto dolorosa
le visitatilei. -nobiltà. guittone, xxxiii-13: d'ardir gran miradore [
cene e belli desinari et altri piaceri. guittone, i-36-142: non...
cosa che ti sia a piacere. guittone, xvtii-11: quand'orno ha 'n suo
qualcuno) ', compiacenza. guittone, xi-1-177: io tengo saggio e conoscente
e lo core li da nutrigamento. guittone, i-25-182: uzandole [le ricchezze]
conseguenza di discorsi altrui). guittone, i-16-25: onta n'aggia la mia
di errori; indurre al peccato. guittone, xvii-164-28: dolgliome, che non ài
-condizione esistenziale di una persona. guittone, i-39-3: vera tranquillità ti guidi,
letter. che piange. guittone, xxxv-92: de te, sommo ben
riso / d'eserli fin e puro. guittone, xxxiii-2: ahi dolze terra aretina
tutti i fatti che l'uomo dice. guittone, xvii-164-38: volglia giudicie te ciascun
grettezza spirituale, meschinità morale. guittone, i-25-300: non dico già che picciuléssa
, fanciullesco (l'età). guittone, xvti-147-17: amore meo, se dio
un'ombra, ecc.). guittone, i-1-112: piò se paga uno picchilo
di umile origine o condizione sociale. guittone, i-i-m: piò se paga uno picchilo
24. dimin. picciolétto. guittone, i-1-122: ben sentono poco e male
gran piede: fermarsi, arrestarsi. guittone, xxxiii-106: ferma tu dunque el piede
: dall'inizio, da principio. guittone [crusca]: voglio che noi facciamo
da fare in favore di qualcuno. guittone, 124-7: altro non prezza, non
una situazione determinata; fondamento. guittone, i-39-43: se mi dici ch'in
con la precisazione del contenuto. guittone, xxxiii-21: or è di caro piena
nessuno modo mi posso io tacere. guittone, xvi-34: non è vizio, ma
pionbo kostò soldi 1 denari vii. guittone, i-13-139: non dottareste cangiare pionbo
come una spazzatura del mondo ». guittone, i-36-129: dice chioza in la
la sustanzia di una sua [di guittone] canzone per descrivervisi la pittura d'amor
ampiezza, con migliore proprietà. guittone, i-27-58: voi consolando, che come
c'ha i piue ricchi fedeli. guittone, i-14-113: a male de mal rendendo
, che conta più elementi). guittone, i-14-112: ben meritando, è quazi
diti co so alecto in presenti. guittone, i-8-15: come in plubica disse
. più volte, spesso. guittone, xxv-39: ma non viver credia /
che fossero piusori e altri meno. guittone, 161-3: o voi detti segnor,
colpa, ma perdonanza d'errore. guittone, xlvii-63: com esser po non infermi
natura più ch'en prima essenza. guittone, i-1-134: vago son non pogo
sul punto di verificarsi). guittone, i-91: non pò dimostrare / la
poderato essendo in me furore. guittone, i-19-65: non doverea vostro
este quella donna per cui canto. guittone, i-1-8: poi liber fui,
vino noceme a la mia castitate. guittone, 4-3: poi che per amar m'
generico: frutto di forma tondeggiante. guittone, xlviii-203: acerbe pome, / misero
componimento poetico o lett terario. guittone, 1-69-9: poi de'pomi miei prender
sistemi di monetazione antichi e medievali. guittone, xxviii-31: ch'è meno che vilissima
purcili a. llatu a macinela. guittone, i-1-247: mizerissimo e stantissimo è
soggetti inanimati o a personificazioni. guittone, xii-1: voglia de dir giusta ragion
mi donasse, nom fo partimento. guittone, i-3-448: e 'l filozafo dicie che
. - anche al figur. guittone, i-39-142: amico mio, conforto quanto
). - anche: coito. guittone, 123-a: a fare meo portto,
poi c'ò perduto lo bel piacimento. guittone, 1-2: amor m'ha priso
compì, o con una prop. guittone, i-14-216: gli antichi padri e madre
3. restare inattivo; oziare. guittone, i-14-220: mogliere vostre, che morbide
/ co li cherubini ha puso. guittone, xix-26: ciò li stava ben
da dolori. -ozio. guittone, xviii-52: perfetto om valoroso / dè
stato o di una comunità). guittone, xix-26: altezza tanta en la sfiorata
affidarglisi, renderglisi totalmente. guittone, 20-13: ella disse me che 'n
ingenti (un sovrano). guittone, xxii-4: como è più possente /
e parte e mezzo e tutto. guittone, i-39-67: a postutto t'afermo:
-non potenza: impossibilità, incapacità. guittone, ix-48: a non peccare / la
non andaro là ov'egli non poterò. guittone, xxxiii-92: non con sol sembiante
miso / ond'ò perduto riso. guittone, xiv-79: amore, amor, più
): ricco di beni materiali. guittone, i-25-269: non baron già, né
litote. non potestà: impossibilità. guittone, xlvtii-5: dice alcuno aver non podestate
potestà, scicomo ha facto sena. guittone, xix-79: monete mante e gran
guittone, xvii-158-24: lo rifetoro a'buon è
. supplica, richiesta pressante. guittone, 126-13: io più le starò sempre
che me sottra'datutta gente ». guittone, xvii-712-4: certo tu se'bene
non so en cui me fidare. guittone, i-13-51: o signori miei, e
l'insegnamento contenuto in una predica. guittone, i-8-15: come in plubica disse predicassione
. far precipitare, sprofondare. guittone, i-1-67: dico ch'è da conosciere
àio prefondato. -intr. guittone, i-25-75: e tutti quelli che bestie
sia chiaro e lo 'ngegno aprenditore. guittone, 136-9: prego voi, donne innamorate
, non vi inerisca / mia pregherà! guittone, 119-b: ale [donna]
mia mare e a mon peri. guittone, 13-10: incontro amore e servir e
-fare stimare, fare apprezzare. guittone, i-25-290: picciulessa iscuza omo se.
e la terra e 'l mare. guittone, xlvi-35: non dic'alcun..
onore / e zascuna fagea soa ghirlandetta. guittone, 215-2: guelfo conte e pucciandon
on cade: tale pregio bene. guittone, 178-12: ahi, che valente e
26-125: così fèr molti antichi di guittone, / di grido in grido pur lui
-prence delle tenebre: il demonio. guittone, i-20-66: quello antico grande nemico nostro
determinato; ritenere, giudicare. guittone, i-3-347: omo bono vede in de
quella del lat. donare). guittone, i-16-5: non vi dolete già né
si parla; contemporaneo, vivente. guittone, 1-20-89: elli è criatore e padre
porranne trare asemplo, se lo sprova. guittone, i-27-54: dea sapiente deziare corretto
. percezione anticipata, presentimento. guittone, xxviii-30: dov'è più di grandezza
a una persona, vicino. guittone, i-29-10: non mension far voglio di
cure, servizio, soccorso). guittone, i-14-128: non unghie de denti grandi
o dolore, incutere paura. guittone, i-17-50: no è di lancia ponta
enn onne loco pagura me presta. guittone, i-3-285: vertù perpetuo gaudio e
. assistere, guidare, correggere. guittone, i-39-31: o. ffattore de lo
, proclive. f f guittone, i-10-144: poco àno con voi [
uno scopo determinato; acconcio. guittone, i-9-11: non già intra spini e
trova a disposizione di altri. guittone, i-12-9: di quanto vo'pare /
che si presume di possedere. guittone, i-39-14: dir potemo che la divina
. alto valore morale o religioso. guittone, i-9-14: de la nobilitate e degnità
/ de l'altre più graziosa. guittone, i-3-239: neente fa all'omo per
intendimento / in sì gran fondamento. guittone, i-9-17: non già solo sementando
-nobile, generoso, salutare. guittone, i-29-19: sì amore, ma radicato
, / per su'amor dammi consiglio. guittone, i-5-24: gientile mia donna,
ambigui). f f guittone, i-5-13: per che non degni funmo
computatu em preziu de questa penitenzia. guittone, i-13-86: alcuna soave e soavissima
. di, tn prima). guittone, i-3-195: dicono sapienti che pur en
un sofismo / per silabate carte, fra guittone? / per te non fu giammai
dalla sua posizione sociale. guittone, i-31-14: pare dirittura di sovenire a
indicare l'inutilità di un'azione. guittone, i-3-144: unde nostro singniore: «
scoteo / lo mio coraggio a dire. guittone, i-21-67: in battaglia trova altri
. aw. con grande valore. guittone, i-3-440: amico, pugniate forte e
.). s s guittone, i-6-26: de volere vano e forssennato
bord. f f guittone, i-28-33: vostra bonità grande demando in
l'uditore sia benivolo verso di lui. guittone, i-11-45: sol sinpricimente amor pensando
. sm. vantaggio, guadagno. guittone, i-6-21: esser dea gaidio, amico
e disonesto. -vantaggio morale. guittone, 1-3-22: acciò che voi non me
, prossimo (un parente). guittone, 104-2: quando la donna ha 'n
procedure che configurano tale atteggiamento. guittone, i-19-48: se. nnon pietate,
sia generale o speciale). guittone, i-18-18: esso, per la gran
ardisce quello ch'è da ardire. guittone, xlv-13: eproezza che vale /
può essere legalmente inabilitato). guittone, i-37-20: prodico lo su'strugie,
, salda nei princìpi morali. guittone, i-21-154: non è prod'omo né
irreprensibile; persona dabbene, galantuomo. guittone, i-18-42: non intendo che tacciarne misteri
fallir dariso, / lo profeta piacente. guittone, i-3-495: e profeta inn.
prevedere il futuro; preveggenza. guittone, i-14-129: dio rinchiuse e chiuse solo
luogo dell'uno e dell'altro. guittone, 7-22-7: intendo sia piacier vostro
partic.: con prodezza militare. guittone, i-27-73: sostenete promente, bel frate
: in modo eccellente e lodevole. guittone, i-36-49: chi credesse e amasse,
che si è votata a dio. guittone, i-10-194: religiosa àe sposo re d'
. su- bord.). guittone, i-14-109: molto maggiormente e. ppiò
metta in dire né inn iscritta. guittone, i-39-84: nulla te ne senti
circostanze favorevoli; sorte propizia. guittone, i-3-142: beati poveri, ché regnio
come la ventura si può mutare. guittone, i-3-450: omo d'animo grande non
. -figur. ricchezza spirituale. guittone, i-24-9: quanto di corpo v'à
estens. che abita più vicino. guittone, xxxiii-130: folle anch'è chi mal
o di una divinità pagana. guittone, xxxviii-66: magne de tua [di
ne di'ciò che te pare ». guittone, 37-4: però ch'orno mentir
una proposta. - anche assol. guittone, xvii-164-5: non è da dir giovanni
in evidenza (una qualità). guittone, i-40-36: quando proverràe mai, se
sicure e valide, indubbiamente. guittone, xxxiii-117: ahi, com'è folle
, anche di disagio). guittone, i-39-47: ora non per vertù di
: / sozo, mozo, escalvao! guittone, i-21-93: dicie alcun provensale:
vi si ispira o ne deriva. guittone, v-221-20: tu frate mio, vero
lo mio cor che non péra. guittone, i-14-106: come che nessuno serve
prop. subord. re enzo o guittone, 456: tempo è da parlare e
provedere le cose che possono incontrare. guittone, i-41-12: di sapienzia nascie e
, e questi sono folli arditi. guittone, i-41-12: di sapienzia nascie e viene
opportune precauzioni e cautele. guittone, i-3-323: prudensia è amare bono,
opposta a quella di dio. guittone, i-3-229: non dicie de sapiensia d'
-riconosciuto nella vera essenza o qualità. guittone, i-1-178: diviziato e. pparlato ò
comunemente come tale; notorio. guittone, i-14-43: come cità può dire ove
animali o da animali fra loro. guittone, xxv-i-224: fusse in alcuna serra /
/ gir avansando, conquistando onore. guittone, xlvtii- 193: corpo ami
mi pare uomo e cittadino utilissimo. guittone, i-20-121: no è quazi alcun desconoscente
impure, a impulsi colpevoli. guittone, 1-3-440: amico, pugniate forte e
13. travagliare, tormentare. guittone, i-19-39: se mi dite: '
a una raffinata perfezione formale. guittone [crusca]: era gran pulitore de'
pun gon li diamanti. guittone, 7-27-44: vile prò'e negligente
aver presentemente / la cosa disiata. guittone, i-18-25: vocie di vostro pregio che
a comportarsi in un dato modo. guittone, i-24-20: o rinproccio di noi mizeri
è colpevole di un reato. guittone, 3-77: giustizia vuole essa mercé,
, ecc.). guittone, xvii-164-44: non è di lancia ponta
fugir non posso, né dar volta. guittone, xxv-7: trovare non sa né
come preso ch'è rinchiuso in volta. guittone, xxv-6: trovare non sa né
, debie inscire de tuta cristianità. guittone, i-21-83: unde agustino: « fomacie
o impedimento all'efficace funzionamento. guittone, i-9-10: non già intra spini e
si ripeteva la stessa sce guittone, i-27-52: frate mio caro, nullo
della spiritualità cristiana). guittone, 44-a: atendo / che 'l pietoso
cibo, una bevanda). guittone, 44-a: s'io risurgiesse..
termine a cui si riferisce. guittone, i-3-298: onni cosa è noi quazi
. come, come se fosse. guittone, i-27-7: non solo già voi,
/ per quella col chiaro viso. guittone, i-21-163: vertù d'animo grande congiunta
di un darere; interrogazione. guittone, i-41-14: voi, ch'avete fine
ènno tenuti, genga questione e grevega. guittone, i-1-280: quantunqua di beni àe
-senza dubbio, certamente. guittone, 164-1: ahi, corno matto è
(una condizione interiore). guittone, i-21-84: no è cosa mai più
soddisfare con poco un grosso debito. guittone, i-27-55: dèa sapiente deziare corretto essere
. -affidare alle preghiere. guittone, i-8-36: prego allegriate e consuliate e
o di congedo in una lettera. guittone, i-28-8: guittone detto frate, avegna
una lettera. guittone, i-28-8: guittone detto frate, avegna che non degno
comportamento, una qualità morale. guittone, i-21-166: parerà ad està fiata se
, vizi, ecc.). guittone, i-2q-16: tutti amori non radicati in
/ cura tal vói pigliar perdilettoza. guittone, i-3-249: tutte cose altre cadevile e
a dio in quanto essere increato. guittone, i-3-248: tutte cose altre cadevile e
mali e radice di tutti i peccati. guittone, i-3-67: radicie di tutto male
dati come caparra o pegno. guittone, i-14-208: credere si può, siccom'