, iv-2-284: va per le campagne, gui dato da una femmina o
quando sono nelle massime digressioni da giove. gui ducci, i-3-4-48: la
e serve ogni stagione, / né chiede gui derdone: / ma il
gentil più ch'altra che mai sia. gui nizelli, xxxv-n-460: al
con stranieri per cacciarsi nella strozza il 'gui ', il * ghisso '
. = forse connesso col fr. gui, deriv. dall'oland. giek,
. cfr. peraltro il fr. gui, deriv. dal lat. viscum (
guidar donar e), tr. (gui ancora ampiamente onorato e liberamente
: 'inguidalescare'..., empiisi di gui = voce dotta, lat. inguinàrius
ibidem, 1-1-80: dal palombaro ad gui per acconciare la cola del filaturo,
sono cative, / $oè che sono gui? e passe e asute. salvini,
, 7-13: d poema sinfonico di vittorio gui ci ha detto ben poco e noi
* nozze di figaro 'che il maestro gui diresse con gustosa abilità. e.
da alcuni naturalisti e detta dei brecilin- gui, che per le forme e la struttura
uomini e un caporale. « voi resterete gui ». indica il pezzo da quarantasette
-con uso aggett. l. gui [in cronache sociali, 427]:
, nel vescovo o nell'abate proprio. gui rettorio, come sforzato,
ut queant laxis resonare fibris, dal quale gui affaticato, è assegnato,
loro per quel giorno avesse i ragionamenti a gui -verdetto, sentenza. dare
, senza altra compagnia che del padre. gui ni soli par che non
, ho rimesso in essere questa verbigerazione gui sopra, come i miei predecessori si