4-714: e del suo tetto un solitario gufo / molte fiate con lugubri accenti /
accusar l'ultimo raggio / il feral gufo, ed invocar la notte. manzoni,
. adesaro 10 letto, lo maledetto gufo stette in sul tetto e sedette nella
e adunco come il becco di un gufo. vittorini, 4-37: siede..
, agg. simile nell'aspetto a un gufo. viani, 19-175: questi
aggufito. = deriv. da gufo (v.). agguincare (
strix aluco), più grosso del gufo comune (ma con forme più corte e
suo verso è simile a quello del gufo, ma più cadenzato e gradevole)
di notte: l'alocco, il gufo, il barbaianni è così fatto. note
2-453: gatte e altri volatili come il gufo e simili, li quali la popilla
. a. papini, 193: il gufo, detto dagli autori almuzia, è
occhi al troppo chiaro oggetto, / quasi gufo dal sol vinto restai. forteguerri,
. idem, i-421: se alcun gufo sopra di noi cantò, caggiano sopra me
occhi: in alcuni uccelli, come il gufo). = voce dotta,
i-150: dunque, parlandosi d'un gufo, e per ischerno e da beffe,
barbagianni e l'assiuolo, / civetta e gufo e gli altri sventurati: / non
da fare! un barbagianni, un gufo è stato! ci deve essere un barbagianni
! ci deve essere un barbagianni, un gufo lassù! beltramelli, i-99: sulla
, i-150: dunque, parlandosi d'un gufo, e per ischerno e da beffe
1-153: arruota il becco [il gufo], infuoca gli occhi, aggrotta aretino
, i-155: vedi c'ha [il gufo] fuor la lingua, ha fuor
. calvino, 1-268: uno sguardo da gufo, sotto l'ala d'una berretta
che tiro birbone gli fanno [al gufo], presentandogli attraverso uno sportello
campagnolo 'e forma dialettale di biibò 'gufo '; cfr. anche bùfus,
di vetralla i torrioni, / ove il gufo ancor buio e nebbia imbotta.
fare bu bu, secondo il verso del gufo ', da bubo -dnis 'gufo
gufo ', da bubo -dnis 'gufo, barbagianni ', che già varrone (
); ingl. bubo, * gufo ': di formazione imitativa, già secondo
di uccelli, al quale appartiene il gufo. = voce dotta, lat
voce dotta, lat. bubó -dnis * gufo bùbola, v. bubbola.
. { bùboló). gridare (del gufo, del barbagianni).
sul tetto gnàulano disperatamente, bùbula il gufo, e la luna falcata, che scòrgesi
= lat. bubulare 'gridare del gufo '. bubóne1, sm.
bubóne1, sm. ornit. ant. gufo. tansillo, ix-623: tra
voce dotta, lat. bubd -dnis * gufo '. bubóne2, v. bubbone
disparere e dotta. / o 'l gufo n'esce! odi che secchia abbaia:
. bufo, sm. dial. gufo. = voce toscana, dal lat
deriv. dal lat. bufò -ónis 'gufo, rospo '; cfr. pro-
per catacresi del lat. bufò -ónis 1 gufo, rospo '. bufò nidi,
fogazzaro, 4-103: io sono un vecchio gufo selvaggio della selva nera che adesso vuole
bugia. boccaccio, i-421: se alcun gufo sopra di noi cantò, caggiano sopra
trovasi spesso qualche corbacchione / che 'l gufo può ben fare, / storcersi e dimenare
, / sbucar difforme e rabbuffato un gufo. segneri, ii-76: per adocchiare.
11-48: il becco massiccio [del gufo africano] è celeste, un pezzo
stufo / la gente scansano / facendo il gufo, / chiusi al contagio / del
dall'altra. morante, 2-13: il gufo ha piume nere e grige, delicate
. pascoli, 762: un grande gufo immoto / v'era, due ciuffi in
veggendo gli altri uccelli intorno volare al gufo e alla civetta,...
, 124: ad esse accostasi [il gufo], e dice: o belle
/ la gente scansano / facendo il gufo, / chiusi al contagio / del mondo
giovannantonio. chiabrera, 361: il gufo, il gracidar della cornice / e del
: per cimier sopra l'elmo un gufo aveva, / co'suoi cornetti, e
canti. cliiabrera, 361: il gufo, il gracidar della cornice / e del
cuccàia, sf. ant. nido del gufo e del cuculo. caro,
cupole e verrucche. / qui cantò il gufo e questa è la cuccaia / ove
boccaccio, i-214: il cuculo e 'l gufo aveano i nidi sopra la dolente casa
/ cui dall'erma sua casa innalza il gufo / lungoululante della lima al raggio,
io sempre a casa solo come un gufo. -il dì, al dì;
al troppo chiaro oggetto, / quasi gufo dal sol vinto restai: / nacque da
: giù dentro a 'l cuore un gufo mi cantava / a tratti a tratti una
), che si faceva conoscere pel gufo che aveva in testa, e
. pindemonte, iii-530: queste del gufo, il qual duolsi alla luna, /
falcone, smerlo, girfalco, aguglia, gufo e coccoveggia. sannazaro, 11-175:
6. ornit. duca cornuto: gufo reale. 7. entom. ant
sm. (plur. -chi). gufo reale. leonardo, 2-400:
della popilla del duco, over gufo, cresce dieci volte quel del giorno,
sue case. morante, 2-13: il gufo ha piume nere e grige, delicate
può essere di grado tenue, come in gufo, o di grado rafforzato, come
di iena, ora è una faccia di gufo. 2. con particolare riferimento
quello non era il metro né del gufo, né dell'allocco e non so d'
dagli uccegli, 4 allocco, cornacchia, gufo, civetta, fatappio, farfallino,
sepolcrale, / il lungo-urlante ed inamabil gufo / l'aer funesta col canto ferale
, misser iannes? -far ferlezzare come gufo alla feria: far muovere secondo la
polve e l'ombra / abita e il gufo. 3. ant. prestazione
/ tanto più d'ogn'un se'gufo. / deh, va'ficcati in un
pendolo dorato folgora come l'occhio di un gufo. saba, 12: era il
un nibbio e un falcone 3 un gufo vedere... a'quali dietro
convento! / passava, ora d'un gufo, ora d'un gatto, /
due occhi imbambolati come quelli di un gufo abbacinato dal lume di un frugnolo.
sepolcrale, / il lungo-urlante ed inamabil gufo / l'aer funesta col canto ferale.
selve il rusignuol tacea, / cantando il gufo ed il cuccù galante. e.
: e perché quei l'uccella come un gufo, / salta ch'ei pare un
, / sbucar difforme e rabbuffato un gufo. d. bartoli, 40-i-185: i
il gatto, il leone, il gufo, la nottola,... hanno
; in loro han fatto lega un gufo, un falco e una civetta;
nere. landolfi, 2-67: il gufo, divenuto a sua volta madre dei
un trovator cantava, or geme un gufo. panzacchi, vi-1048: gemean per l'
sue tre teste d'alce, di gufo e d'avoltoio. = deriv.
grazzini, 195: dove si trova il gufo, uccelli assai, / ghiandaioni
). caro, i-163: già gufo, abominevole e mortale / augurio a
». chiabrera, 361: il gufo, il gracidar della cornice, /
granduca2, sm. ornit. region. gufo reale. = adattamento del settentr
, 1-94: « nomi stranieri [del gufo reale]. francese: *
, 195: dove si trova il gufo, uccelli assai, / ghiandaioni e mulacchie
nei quali fa il suo nido il gufo grifagno e il ragno tesse la sua tela
332: perch'io paio un gufo in una gabbia / o in su la
l. martelli, 1-186: il gufo solo in lagrimoso stile / fu spesso
guaito * quatto 'e ascio * gufo, allocco '. guari (
sterile. = deriv. da gufo. gufare, intr. fare
gufare, intr. fare il verso del gufo. d'annunzio, v-3-166:
annunzio, v-3-166: per dodici notti un gufo malau guroso, quantunque scacciato
, schernire (facendo il verso del gufo col soffiare nella mano stretta a pugno
muoversi goffamente (ed è proprio del gufo). grazzini, 238: gufo
gufo). grazzini, 238: gufo leggiadro e bello, / deh! quel
espansivi. = deriv. da gufo. gufétto, sm. ornit
di bruno, nero e giallastro; il gufo comune (a sio otus) ha
stazionario e anche di passo); il gufo di palude (asio flammeus) ha
(sverna nell'africa tropicale); il gufo reale (bubo bubo) è molto
, se per alcuno tempo veggono lo gufo che vola la notte. boccaccio,
. boccaccio, iv-120: o misero gufo, canta sopra l'infelice tetto.
. crescenzi volgar., 10-16: il gufo e la coccobeggia sono d'una medesima
. l. martelli, 1-186: il gufo solo in lagrimoso stile / fu spesso
luna. olina, i-299: il gufo, che altrimenti dicesi barbagianni, è quell'
stanza matrimoniale dei vecchi padroni cuculiava un gufo schernitore. pascoli, 558: si
fiata. cor azzini, 3-50: qualche gufo coi tristi / occhi dall'alto nido
al troppo chiaro oggetto, i quasi gufo dal sol vinto restai. baretti, 1-251
è pur ora sbucato fuori come un gufo da quelle dense arcadiche tenebre in cui
gli proibì di inforcare que'suoi occhiali da gufo e lo ammaestrò a saldarsi nell'occhiaia
,... con due occhioni di gufo molto vicini al naso. quarantotti gambini
occhi, e così -con un'espressione da gufo o da civetta nel viso striminzito
: avrete sentito il lodi ululare da gufo su le ruine e minacciare il re.
: giù dentro a 'l cuore un gufo mi cantava / a tratti a tratti una
solo in piedi, ghignando come un gufo reale sopra un cimitero prodotto dalla sua
lei fanalacci, con becco di gufo per timone, delle meno prevedibili zie.
meno prevedibili zie. -fare il gufo: fare l'uccello del malaugurio,
chiamerò, ma non mi fate il gufo a piangermi prima della morte, appollaiato
fugge la compagnia degli uomini. -fare il gufo o la vita del gufo: fare
-fare il gufo o la vita del gufo: fare vita solitaria e ritirata.
vita solitaria e ritirata. -avere del gufo: essere misantropo. sacchetti, 98
98: vanno gli augelli intorno al nuovo gufo, / e ciascun vola a dar
! foscolo, xv-563: montevecchi ha del gufo come il suo ospite, e parla
/ la gente scansano / facendo il gufo, / chiusi al contagio / del mondo
, ii-n-91: io sono il vecchio gufo che non muore mai e manda i suoi
ululii nella notte. io sono il vecchio gufo che tutti scherniscono, e che nessuno
e che nessuno ama: perché amare un gufo? verga, 4-133: sembrava che
che ebbe tra la brigata un nuovo gufo, o golfo che avesse nome, chiese
: ben fai, che dov'è il gufo o qualche allocco / vi vola volentier
cammelli, 138: civetta, barbagian, gufo, assiuolo, / barletto, calamaio
, io sarei uccellato proprio come un gufo. g. m. cecchi,
ch'ei rimanga / beffato come un gufo. fagiuoli, i-94: gode nel vero
/ tanto più d'ogn'un se'gufo. 4. mantelletta foderata di
. papini, 193: il gufo, detto dagli autori almuzia, è uno
di un antichissimo abito canonicale, volgarmente gufo. 'gufo ', pelliccia solita
antichissimo abito canonicale, volgarmente gufo. 'gufo ', pelliccia solita a portarsi dai
gufolino. tesauro, 4-630: il gufo offerse i suoi gufolini. -gufétto (
ho fatto conoscenza con uno stupendamente bello gufo gufone corbacchione. = dal lat.
guvo, sm. dial. ant. gufo. ad articolare i suoni nella
la feria. = deriv. da gufo (v.) con l'incr.
. gatto, 4-85: fissa il gufo / l'invidia della vita, / l'
, 2-109: volendo l'aquila schernire il gufo, rimase coll'alie impaniate, e
pulci, 25-331: incèndula, col gufo conbattendo, / vince il dì
il dì lei, e il gufo poi la notte. incenerare (
604: dalle inferriate va a soffiarvi il gufo / il suo infausto gemito uh uuh
caro, i-155: ve'come [il gufo] fra le gambe il capo ingrotta
annunzio, v-3-166: per dodici notti un gufo malauguroso... tornò su la
caro, 16-97: qui cantò 'l gufo, e questa è la cuccaia / ov'
/ cui dall'erma sua casa innalza il gufo / lungo-ulalante della luna al raggio.
qui subito, come io fosse il gufo, e la gente d'arme tossono gli
mole. gatto, 4-85: fissa il gufo / l'invidia della vita, /
. gatto, 4-85: fissa il gufo / l'invidia della vita, / l'
ugurgieri, 126: parevale che uno gufo solo spesso si lamentasse con tristo verso
che? l'addio lamentoso / del gufo. stringi animoso / il pugnale, kitchener
crawford. tombari, 2-186: [il gufo reale] continua a star gonfio,
il gatto, il leone, il gufo. a. verri, ii-127: siila
). fiorio, 521: il gufo piglia eziandio de'leprattini e de'conigli
-gracchiante. pindemonte, 5-88: il gufo, lo sparviere e la loquace /
pulci, 25-331: incendula, col gufo combattendo, / vince il dì lei
vince il dì lei, e il gufo poi la notte. / ma sopra tutto
drappi han ricoperti, / facendo un gufo filomena uccello! contile, 2-2-17:
uccellaccio del malaugurio: civetta o gufo (considerati tali, nella tradizione popolare,
, v-3-166: per dodici notti un gufo malauguroso, quantunque scacciato dai servi più
eumenide adesaro lo letto: lo maladetto gufo stette in sul tetto, e sedette nella
mantelo / un re- gazon come un gufo smarito, / e la matin di seta
da la gruccia l'ha sciolto [il gufo] una marmotta. m. fiorio
e perché quei l'uccella come un gufo, / salta ch'ei pare un galletto
: nel chiuso dell'ortino svolacchia il gufo / e i fumacchi dei tetti sono
chi siede muto, cupo / come un gufo comasco. carducci, ii-19-265: rudicini
vedrà [nell'incisione] posato un gufo sopra d'un albero, il quale dando
. a. papini, 193: il gufo, detto dagli autori almuzia, è
ho fatto conoscenza con uno stupendamente bello gufo gufone corbacchione; che è il re
il volo muto / dell'invisibile notturno gufo. de pisis, 46: la fontana
, un nibbio e un falcone e un gufo vedere agli altri procedere. sacchetti,
vuxnxópa ^ -axo <; * gufo ', comp. da vuxtó <;
] un nittico race o gufo o civetta che sia... per
. nottìcora, sf. ant. gufo. cecco d'ascoli, 2325:
. dal lat. tardo nycticórax -àcis 'gufo 'per incrocio con nòx nòctis
è il gatto, il leone, il gufo, la nottola ed altri, cosi
l'espressione notturna degli occhi d'un gufo enorme. -ant. corvo notturno
. -ant. corvo notturno: gufo. del bene, 52: notturno
ov'egli si è occultato, come un gufo, al mio arrivo. montano,
che opprimono i vostri artigli [del gufo] / la madre, e mancano di
1-66: nel chiuso dell'ortino svolacchia il gufo. arbasino, 7-344: nel 'falstaff'
minore che il bubone, ciò è gufo, e maggiore che le civette, e
guardava con grandi occhi incredibili [il gufo caduto] / poi restò una pallottola di
sull'occhio enorme, tondo [del gufo], cala la palpebra di un inverosimile
fogazzaro, 4-103: io sono un vecchio gufo selvaggio della selva nera che adesso vuole
al partir grida e fa festa / gufo assonnato in roche voci e rotte.
l'empio nel cammino il verso / del gufo e cagna gravida, o fuggente
., 10-16: vivono [il gufo e le civette] d'ogni carne,
: quando saranno ben pasciuti [il gufo e le civette], convenevolmente digiunano due
dì, tre e quattro: il gufo alcuna volta infino a otto dì non
, ii-35: o pensieroso augel [il gufo], di ria fortuna / portator
volatile che è un bizzarro personaggio: gufo africano. 9. persona vagheggiata
lenza. -far vedere pescare col gufo: far credere cose impossibili; abbindolare
tasso / di rossi grifi, e col gufo pescare. -non pescare in qualcosa
: nel chiuso dell'ortino svolacchia il gufo / e i fumacchi dei tetti sono
ch'ei rimanga / beffato come un gufo e che, da poi / che,
un nibbio e un falcone e un gufo vedere agli altri procedere...,
minore che il bubone, ciò è gufo, e maggiore che le civette e ha
e mi fissa con due occhi da gufo e un becco da papagallo. e.
quello non era il metro né del gufo, né dell'allocco. baldini, i-714
c. felici, 68: il gufo... fa de grandissimi danni dove
polve e l'ombra / abita e il gufo. pindemonte, ii-493: felice
è il gatto, il leone, il gufo, la nottola ed altri così quadrupedi
, / sorella della nottola e del gufo, / opra non di natura, ma
di lire abbandonate da quel profuso del gufo. -con sineddoche. e
non sentite che stridio / fa quel gufo colaggiù? viani, 13-341: questo
mi potrebbe tornare a proposito per uccellare al gufo in un altro loco. vasari,
antitutto 'settantenne, gli occhi ai gufo, il pelame sempre arruffato e una vocetta
nessuno dei colleghi, i quali, tra gufo e orso, non avevano ancora stabilito
e perché quei l'uccella come un gufo, / salta ch'ei pare un galletto
, 4-715: del suo tetto un solitario gufo / molte fiate con lugubri accenti /
tufo / sbucar difforme e rabbuffato un gufo. martello, 6-i-369: temei la rabbia
senza mantelo / un ragazon come un gufo smarito, / e la matin di
(con riferimento all'aspetto stupefatto del gufo, dovuto allo sguardo fisso).
infagottarsi, imbacuccarsi (con riferimento al gufo quando rialza le piume intorno al corpo
ranocchielle / o sul mattin tuba solingo gufo. vocabolario di agricoltura [s.
cammelli, 138: civetta, barbagian, gufo, assaiuolo, / barletto, calamaio
235: pigliasi ogni sorte di pica col gufo e vischio, poi con uccelli da
potè mutarsi in pianta e nictimene in gufo..., a maggior ragione potè
andato a riaccoccolarsi sul greppo come un gufo, per dimostrargli che di questo -
ricucire: le tarme si divorano il gufo. -in contesti allusivi di signif.
icchelli, ii-326: sempre che il del gufo pervenne poi a insinuarle d'aver fatto
velenoso serpe. -soffiare (il gufo). - anche sostant. pascoli
ogni torre, i due gialli cerchi del gufo. = comp. dal pref.
che? l'addio lamentoso / del gufo. stringi animoso / il pugnale, kitchener
, 11-3$: o pensieroso augel [il gufo], di ria fortuna / portator
al partir grida e fa festa / gufo assonnato in roche voci e rotte. beltramélli
fatto verdi nell'imitare il singulto del gufo, il sibilo dei serpenti, i roteamenti
sole al partir grida e fa festa / gufo assonnato in roche voci e rotte.
. gadda, 6-184: gli occhi del gufo vivono... nel tempo,
. -con riferimento al verso del gufo. rapisardi, v-239: quindi alla
dal vecchio campanile / russar querulo il gufo. -echeggiare profondamente (un suono
la campana della mezzanotte, la rupe del gufo, la sferza dell'aguzzino, la
/ fuor di sfasciumi e calcinacci il gufo, / al fine uscii. foscolo gr
. alvaro, 2-196: soltanto un gufo scandiva nell'aria notturna le sue nsposte
stanza matrimoniale dei vecchi padroni cuculiava un gufo schernitore. carducci, iii-19-12: le
angolo, annoiato e scuro come un gufo. -che ha un comportamento ostile nei
uno. simintendi, 2-44: lo maladetto gufo... sedette nella sommità della
! / fa gli occhi allegri ogni piùmesto gufo / ed ogni serietà vanne in disparte,
di lei occhialacci, con becco di gufo per timone, delle meno prevedibili zie.
sbuca / fuor di sfasciumi e calcinacci il gufo. bertola, 3-83: da lungi
. va, ora d'un gufo, ora d'un gatto / un sordo
da guffone, accr. di guffo per gufo (v.). sgugnare
di uccelli come il corvo, il gufo, il pavone). landino [
e su tutto il singhiozzo lugubre di un gufo. d'annunzio, iii-1-24: ecco
, v-3-166: per dodici notti un gufo malauguroso, quantunque scacciato dai servi più
attento, / se mai s'oda di gufo o di simile / augel sinistro il
. landolfi, i-590: né almeno un gufo ci sfiorava col suo soffice battito di
i-6-304: deh! fussi almeno un gufo od un allocco, / da che un
alfieri, 5-5: si vedrà posato un gufo sopra d'un albero; il quale,
dal soprastante tetto / d'un orribile gufo il suon dolente. salvini, 39-vi-192:
squittire delle volpi, lo strido del gufo. govoni, 518: nel trifoglio squittirà
e il tema e il canto al vate gufo. landolfi, 14-142: le scavatrici,
più stiliz- zabili: dal fenicottero al gufo reale. = agg. verb
migliaia di lire abbandonate da quel profuso del gufo. -conquistato al nemico (un territorio
striga2, sf. region. gufo comune { asio otus).
spallanzani, 4-iii-472: la strige 'bubo'(gufo) è lapiù grande nel genere degli uccelli
. v.]: 'strige allocco': gufo selvatico. -strige stridula: allocco di
hanno vari nomi specifici (civetta, gufo, allocco, assiolo, barbagianni) e
: nel chiuso dell'ortino svolacchia il gufo / e i fumacchi dei tetti sono
dette subito la sua boccetta e il gufo entrò nella grotta, come sarebbe entrato in
tenimento eli l un'altra che diventava gufo laddove il gufo, divenuto a sua
un'altra che diventava gufo laddove il gufo, divenuto a sua volta madre dei
/ e perché quei l'uccella come un gufo, / salta, ch'ei pare
tasso / di rossi grifi e col gufo pescare. pulci, 14-78: quivi era
sue tre teste d'alce, di gufo e d'avoltoio, con un grande marsupio
, 11-135: era una civetta, un gufo, un allocco, un bar- bagiani
come vedete adesso, / uccellando col gufo andiamo spesso. -con meton.
ii-492: a questa volta, e il gufo sia pure egli / che rimarrà nel
uccellare agli usignoli o alle cornacchie col gufo). boccaccio, dee.,
può vedere, / alle cornacchie col gufo uccelliamo. 12. farsi beffe
di vari uccelli strigiformi (come il gufo, la civetta, il barbagianni).
: fuori imperversa la pioggia ed ulula il gufo. pascoli, 651: un veloce
: avrete sentito il lodi ululare da gufo su le mine e minacciare il re.
carducci, ii-n-91: io sono il vecchio gufo che non muore mai e manda i
nella notte. io sono il vecchio gufo che tutti scherniscono, e che nessuno ama
che nessuno ama: perché amare un gufo? 2. forte boato,
crescenzi volgar., 10-16: il gufo e la coccoveggia sono d'una medesima
. ugurgieri, 126: parevale che uno gufo solo spesso si lamentasse con tristo verso
come nelle gatte e altri volatili come il gufo e simili. g. ramusio,
orator, disse. savi, 1-94: gufo reale... fa caccia di lepri
iv-312: 'gufino'o 'guffìno'. non piccolo gufo, ma giovane appartenente a un guf
...: mi bastò questo solo gufo, per immaginare il gran covo di