che in ogni luogo pel sangue si guazza: / a chi balzava il capo,
: ho sentito penetrarmi l'umido della guazza notturna, e mi sono stretto nel mantello
: anche il cielo, anche la guazza hanno odore di mentastro. saba,
gli stagni lustreggianti, quando / lenta vi guazza l'anatra iridata. idem, 161
anitrino. pulci, 25-273: e guazza quella come un anitrino. salvini,
sotto di noi, annebbiata da una guazza bianca. pavese, 1-29: c'era
2-185: quando fa bello il sole guazza, affoga nella salsa grigia di londra
aspro più che 'l sorbo che è di guazza, / arrandellò quel tronco come pratico
, ecco: o è la guazza, o è la grandine, o è
torniamo a casa. qui v'ha tal guazza! ». d'annunzio, iv-2-246
campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza. verga, i-308: si vedevano
bietoni del fossatello, tutti zuppi di guazza. = acer, di bieta
braccaioli, i canài, fradici mezzi di guazza. avevan da raccontare come fosse stato
facendo brillare come argento l'erba bagnata di guazza notturna. 2. per
il vapore torna in basso in guazza, in brinata, in pioggia, in
acqua, e non dal vapore; la guazza e la pioggia ricercano minore freddo nella
bruciati dall'arsura / o pesanti di guazza. cardarelli, 3-18: non c'è
ben lavorato, ecco: o è la guazza, o è la grandine,
campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza. leopardi, 29-17: ch'io non
con due stelle del ciel quando la guazza / ne scende e bagna il campami di
di stoppie biancastre e luccicanti per la guazza. leopardi, 26-31: come da'
braccaioli, i canài, fradici mezzi di guazza. pratolini, 2-505: il fox
: e non le importa se casca la guazza. baretti, 1-4: la sua
, sassetti. tozzi, iii-97: la guazza aveva come appastata la terra delle fosse
.. a simone gherardini, a lapo guazza; e a molti altri, cittadini
, e sa di lucerna, non di guazza e d'erba fresca. panzini,
il riposo e la quiete, / guazza il cervel, restano i sensi afflitti.
un dolce sognar: / udrò la guazza con vasto brusìo / sulle acacie odorose crosciar
! dal cielo! che piove / la guazza su le dure zolle. de roberto
dalle foglie scosse, le gocce di guazza: un delizioso brivido gli fuggiva per i
la pelle, al bussar, mareggia e guazza: / lo spenzola pel rampo a
ghiaccio e riasciutta la brinata e la guazza. massini, iii-276: viva neve,
traglie, s'abbevera dalle foglie, poca guazza lo disseta. silone, ^ 262
campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza. giusti, ii-i53: per
ghiaccio e riasciutta la brinata e la guazza. 3. atterrato, abbattuto
fra le altre volte li convenne valersi della guazza raccolta dalle pelli, che coprivano le
da mattina, / ché 'l pascer guazza è molto lor nimico; / quando
così molle, a ca- gion della guazza, che non valeva a regger l'inchiostro
moravia, ix-40: in terra la guazza faceva luccicare i selci che parevano di ferro
case comode,... non aver guazza addosso, o asciugarla subito con una
con le foglie morte / e marcire alla guazza; / lascia che il punteruolo e
pestan la guazza, e fuori a seminati, a vigne
occhio per uscire garagollando a ricevere la guazza miracolosa. 2. figur.
187: pei viòli roridi di guazza / scotevo il sonno scavallando via,
la pelle, al bussar, mareggia e guazza: e tuttavia. -ch'ella
, 6-215: la rena umida, la guazza ancora della notte,...
non le importa, se casca la guazza, / e se un ramo le graffia
figura del cattivo medico, comp. da guazza e letto', cfr. fr.
di guazzare), agg. che guazza. b. corsini, 19-108
come ala morbida / di pavoncella / che guazza in mar! pascoli, 21:
stagni lustreggianti, quando / lenta vi guazza l'anatra iridata. comisso, 5-285:
e terge il crine che in sudor gli guazza '/ lento s'addorme sulla spiga
largo. savinio, 1-147: guazza in un par di calzoni bianchi.
= variante di gazzella. guazza, sf. rugiada (per lo più
più che 'l sorbo, che è di guazza, / arrandellò quel tronco come pratico
] da mattina, / ché il pascer guazza è molto lor nimico. b.
: il vapore torna in basso in guazza, in brinata, in pioggia, in
, in pioggia, in neve; la guazza e la pioggia ricercano minore freddo nella
di sei fiori adorno / coperti d'una guazza pura pura. pananti, 11-66:
nebbia e l'ombra, / la guazza sulla fronte le venia, / ed i
campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza. pascoli, 327: la casuccia
propria, piccola, ancor molle / della guazza caduta in su l'aurora. d'
annunzio, iii-2-1160: è l'ora della guazza, poco innanzi l'alba. moravia
sotto di noi, annebbiata da una guazza bianca, sparsa di macchioni bruni e di
fece rosso e smorto, / mentre la guazza del piacer compagna / le sottoposte rive
popol. tose. denaro. -venire la guazza: guadagnare, far quattrini.
e farli grossi, / purché venga la guazza o bene o male. tommaseo [
nelle campagne toscane. un po'di guazza. non c'è guazza. ii
un po'di guazza. non c'è guazza. ii rovescio dell'arsura e del
danaro. onde la frase * venire la guazza '. 4. locuz.
4. locuz. -andare alla guazza: andare a fare l'amore in
campagna la sera. -levare qualcuno dalla guazza: eliminarlo, allontanarlo, toglierlo di
adira, / oh leverà te dalla guazza, e vedi! / con un soffio
tron di salomone. -la guazza di notte ammazza vuomo e ingrassa la
, 1-104: fassi tardi, e la guazza di notte / ammazza l'uomo ed
] ogni cosa, tripudia, trionfa, guazza, dando infine l'olio santo con
burle sono il suo elemento, egli guazza nelle burle come il pesce nell'acqua.
, che parea la devozione, / e guazza quella come imo anitrino, / e
guazzata1, sf. il formarsi della guazza; la guazza stessa depositatasi.
. il formarsi della guazza; la guazza stessa depositatasi. tommaseo [s
guazzato2, agg. bagnato di guazza. pascoli, 812: la falce
la via. = deriv. da guazza (v.). guazzatóio
. che è bagnato, rorido di guazza (o, anche, di pioggia)
. 2. che porta la guazza (l'aurora, la luna, ecc
le glebe. = deriv. da guazza. guazzóso2 (superi, guazzosìssimo
campagna, dormono supine, accioché la guazza non imbagni l'ale. d. bartoli
, e sa di lucerna, non di guazza e d'erba fresca. b.
che di color diversi il ciel si guazza. fucini, 373: pare che il
f. f. frugoni, vii-472: guazza un guazzetto, a la cui dolce
rarli assai bene per la guazza, che così quelli vengono a
ma anche nella macchia, per via della guazza. 5. tr. rendere
valeri, 3-52: robinie che la guazza / ha ingioiellato di puri diamanti.
. 1-324: ritorneranno dolori bagnarsi di guazza. d'annunzio, v-3-159: lo colpì
degli abbattitori. lucini, 4-84: guazza, / o sdrucciola allo scender e al
130: 4 inguazzarsi ', inzupparsi di guazza. farsene un mecenate. govoni, 1061
ghiandole; bub = denom. da guazza (v.) col pref. in-con
il male, il quale bagnato di guazza, intriso di rugiada. inguinaglia si chiama
umido e novo, infradiciate da la guazza: e qua e là come inzuccherate da
/ tutto molle di schiuma e di guazza, da i prati uno stallone ardente.
: la lavanda a piedi nudi nella guazza dei prati di litorta riuscì fresca, lieta
campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza. bocchelli, 1-ii-459: un gruppo d'
1-131: il terreno era bagnato dalla guazza e il masso ne colava, ma io
lustreg- gianti, quando / lenta vi guazza l'anatra iridata. zavattini, i-63
13-741: mentre gavazzavano nei prati della guazza, gli anziani e i vecchi d'
stagni lustreggianti, quando / lenta vi guazza l'anatra iridata, / oh!
nostro campidoglio a macello pel sangue si guazza: / a chi balzava il capo,
pelle, al bussar, mareggia e guazza. 10. navigare (una
zollo / rizzar si tratta, ed alla guazza pollo. brignetti, 3-21: c'
/ tutto molle di schiuma e di guazza, / da i prati uno stallone ardente
/ del torvo bue selvaggio che vi guazza. 2. figur. che
era venuta sull'aurora / quando la guazza o la nebbietta inerte / vapora in
sempre avia / le scarpette nemiche della guazza, / restò prigion, perché fermato
le ossa. pratesi, 5-182: la guazza... non la senti cadere
da mattina mai avvenga / che nella guazza stessino in pastura, / spesso è cagion
del mese, / scoprì l'arresto della guazza rossa / e la pancia che tanto
: ho sentito penetrarmi l'umido della guazza notturna, e mi sono stretto nel
, sì per le infinite volte che si guazza un picciolo fiumicello. fagiuoli, ii-55
si distendeva sulle stoppie sbiancate brillanti di guazza. -con il tronco eretto.
bruciati dall'arsura / o pesanti di guazza. piovene, 14-34: vincendo avrebbe
il sol! frettevoli / pestan la guazza, e fuori / a seminati, a
io sono stracco di quella poesietta alla guazza, che si volle dedicata anche alla nanni
, perché egli non restasse esposto alla guazza; e dal mattino dipoi, quando
, quando possiate farlo dal dissiparsi della guazza insino a sera acciò secchi più sollecitamente
il giorno appresso, dopo dissipata la guazza, capovolgete a braccia la posta,
e quando l'indomani trovano che la guazza si è dissipata, le riaprono per
. pascoli, 271: cade la guazza allora, cade il mite / sonno dal
stagni lustreggianti, quando / lenta vi guazza l'anatra iridata, / oh! fossi
da mattina mai avvenga / che nella guazza stessino in pastura, / spesso è cagion
si distendeva sulle stoppie sbiancate brillanti di guazza, lungo le prode erbose, sui terreni
che gli facesse da ombrello contro la guazza. d'annunzio, iii-2-1153: addossata al
le nostre ali rattopate che sapevano la guazza delle notti adriatiche. govoni, 88:
: cauto muove il restone entro la guazza / del trifoglio. = deriv
che pigli sotto e sopra la guazza, e s'imbianca. bella e bianca
uni con gli altri, rinverditi dalla guazza notturna, tutti gli effluvi che esalavano
pascere avanti che 'l sole abbi rasciutta la guazza, diventano ritropiche, multiplicando lor l'
le nostre ali rattoppate che sapevano la guazza delle notti adriatiche! quaglino,
vide quel corpo intirizzito e umido di guazza. = deriv. da sabbione
b. corsini, 20-3: chi dalla guazza della notte oscura / i feriti ritragge
stelle dorme ancora: / croscia la guazza e il bruno suol ne odora; /
ri- tano, fra i vapori della guazza e lo scuro delle macchie una casa
nella terra smossa di recente e ammollita dalla guazza si dava nel fondo, coi piedi
pelle, al bussar, mareggia e guazza: / lo spenzola pel rampo a la
/ tutto molle di schiuma e di guazza, / dai prati uno stallone ardente.
bruciati dall'arsura / o pesanti di guazza. moravia, xi-174: i bambini.
vedete da voi: casca or la guazza, / or è nebbia, ora piove
sfaceva bagnato / fra le dita, alla guazza / marina anche la luna / entrava
5-i-564: fra i vapori montanti della guazza e lo scuro delle macchie circostanti una
le ghiandaie celestine, / e asciugata la guazza: / solo quel sghignazzar di burlamacchia
lo vedete da voi, casca or la guazza, / or è nebbia, ora
: piovere leggiero come se fosse una guazza. = frequent. di sguazzare.
si distingue sfacciatamente un nobile rizzardo len- guazza... quanti mascheramenti e smascheramenti abbiamo
straordinariamente. sassetti, 201: la guazza e la pioggia ricercano minore freddo nella
tutto, in modo nel sangue si guazza, / e poi guardar, come e'
/ non sì tosto in sen ti guazza / quella manna occidentale, / che ti
. b. davanzati, i-338: altri guazza quanto oltre può, altri si spenzola
pelle, al bussar, mareggia e guazza: / lo spenzola pel rampo a
correva faticosamente per i campi fradici di guazza. -cavaliere a sprone d'oro:
pioppi brulli e le sodaglie spruzzolate di guazza brillavano a un tenero sole invernale.
, / tutto molle di schiuma e di guazza, / da i prati uno stallone
tronca, / con le scarpe bagnate dalla guazza stillante tra l'erbe. né
del mese, / scoprì l'arresto della guazza rossa, / e la pancia che
muggenti / del torvo bue selvaggio che vi guazza. n. ginzburg, ii-772:
ti ricordo, molle / della mia guazza la criniera fulva, / nella lontana
sulle spalle, e per terra c'è guazza. -fis. e meteor.
cesareo, 187: pei violi roridi di guazza / scotevo il sonno scavallando via,
zollo: rizzar si tratta e alla guazza pollo. giuliani, ii-253: delle
zanotto, 1-52: gli stivali incontravano la guazza notturna, quella che d'inverno gela
, quando hai lavorato tutta notte nella guazza a incovonare, non andartene a dormire