molto grande fera l'abbaiare de'cani guata con poca cura. ariosto, 11-49:
non le dà così incontanente; ché guata... che le dea in luogo
4-72: e cavalcando poi meglio la guata / molto esser bella e di
/ si volge all'acqua perigliosa e guata, / così l'animo mio. idem
g. cavalcanti, 49-4: guata, manetto, quella scrignutuzza / e
. pulci, 10-43: ovunque e'guata, facea xagnusdèi, / rivolto sempre
., 1-116: lui [polifemo] guata il mar che ondeggia, e alpestre
novità fosse questa. pulci, 14-3: guata rinaldo ed ulivieri armato / e molta
ammusano. idem, ii-646: poi guata [la cavalla] verso il monte
al discepolo. idem, 91: anche guata a pigliare donna savia e di bel
ogni regno. baretti, i-62: guata occhiacci, che s'han que'lor
/ la grande oste del ciel congiunta guata. battista, iii-398: farò, s'
che grave al suon si gode e guata. idem, x-2-48: l'aure e
/ fero leon, che rugge e torvo guata, / e i velli arrizza,
forare, volgilo, e dentro il guata; tu 'l vedrai così asciutto e pulito
. bencivenni [crusca]: colui che guata come femmina, e ha gli occhi
attendati. pulci, 2-60: orlando guata inverso la pianura, / e vede tanti
alcuna cosa per imparare, aumìgliati, e guata tempo e luogo ne la domanda che
, 333: e voi direte: guata cervellaccio, / che non sa né men
bàratro, si china dal vallo e guata nel fondo. linati, 8-45: più
un barbagianni. guarini, 315: oh guata ceffo di barbagianni! chi bussa?
al fìgur. aretino, 1-76: guata quivi, che mescole male allogate;
e quel buon uomo in viso ardita guata. lippi, 4-47: ma perché tuttavia
. angiolieri, 140-5: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza /
/ -ve', come sotto ella mi guata bieco. bettinelli, i-9: un'anima
, è vero; / e temi bieco guata: ma sol di sé pensiero /
che salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto
quand'i'veggo ch'un altro te guata, / par propio che del petto
. pulci, iv-175: ella mi guata, e non mi tien più broncio,
castagni. d'annunzio, ii-408: e guata fuggir l'ora / per l'erba
berchet, 385: e tonda immensa guata, / che via lontan si perde bruna
salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto verso
... da burattino... guata tu s'egli ha viso di sapere
gli volge il capo e non lo guata mai; e se lo 'nfermo dee
lo 'nfermo dee campare, sì lo guata ed ogni morbo gli leva da dosso.
frescobaldi, ii-513: amor vi guata, / a cui tanto ne cale,
come l'uom, che pensa, e guata / quel ch'egli ha fatto
in loro troppo di grosso... guata cotali cosette che gli debbaro piacere,
fabbrica o vende ceste. due colombe li guata sì curiosamente, rapiscono con la
ella l'alza, ched ella me guata. machiavelli, 885: venuta la sera
egli un muro. / chiunch'ella guata convien che 'nnamori; / ma ella ha
de'medici, 130: chiunch'ella guata convien che 'nnamori; / ma ella ha
si volge all'acqua perigliosa, e guata. idem, par., 1-15:
: cosa mirabil è, a chi ben guata, / un giovinetto con tanta drittura
. tasso, 19-61: vafrin vi guata, e par ch'ad altro intenda,
-per simil. bocchelli, i-165: guata barbara, e da quel giorno,
pananti, ii-92: un ragazzetto fissamente guata / una dama che fu / bellezza
sta l'infelice, e sol la terra guata. buonafede, ii-230: livido,
, i-58: l'amico da lungi mi guata con ambiguo giallore; a barriera ci
muovo; / ella fugge, e pur guata; infine il bosco, / dove
mercanzie. pulci, 18-113: morgante guata le sue membra tutte / più e
dio. pulci, 19-35: morgante guata la strana figura / de'due fratelli e
). angiolieri, 140-1: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza /
tanto ti vo'dire e tu ci guata: / ch'ogni crudele, ogni superbo
/ si volge all'acqua perigliosa e guata, / così l'animo mio ch'
minaccia. angiolieri, 140-8: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza /
bench'io penso che ella sia dele- guata, poiché vede che la guerra l'ha
, 1-2: va a casa e guata nella camera mia e recami il mio
. d'annunzio, iii-2-93: egli guata alquanto l'uomo di dio. come lo
cavalcanti, iv-83 (47-3): guata, manetto, quella scrignutuzza / e
bevitori. graf, vi-1149: dal ciel guata la luna /... i
quei visse poco, / e chi diritto guata, / nostra famiglia a la natura
/ per onde a suo piacer vede chi guata / il giardin diser- toso e pellegrino
che salta fra la macchia e sosta e guata. pascoli, 839: o tu
18-33: deh volgiti, signore, e guata come ella è venuta dispregiata e vile
lo spirto parea quei che distratto / guata un oggetto e in altro ha l'
in italia. angiolieri, 140-2: de'guata, giampol, ben questa vecchiuzza /
. cavalcanti, iv-83 (47-2): guata, manetto, quella scrignutuzza / e
che sentite grossa disciplina: / chi non guata com va, conven che fugga;
, e cose alte e remote / innanzi guata, e indrieto mai noi gira.
vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è scorto 'l cammino e
d'annunzio, i-i7: il bufalo guata muggendo a'rossicci orizzonti / ne 'l
del fallato cammino... si guata da tomo. p. secchi [il
io sono un ignorante? / oh guata conseguenza da pedante / che sopra la
gira il capo, e ride, e guata, / e biascicando fa due fanfalecchi
sogna; / quand'io domando, e'guata come un matto / e non risponde
fra giordano, 2-244: il demonio non guata mai altro com'egli ti possa accecare
pelo bianco. angiolieri, 140-6: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza /
/ ogn'un zimbella, ogn'un guata e vagheggia, / lui sol per fedeltà
quand'ella l'alza, ched ella me guata. mazzini, i-506: il di
figura bello. pulci, 19-35: morgante guata la strana figura / de'due fratelli
tutte sete disfà il bandolo, e guata se va o no; imperò che alle
mento. graf, vi-1149: dal ciel guata la luna / l'ignudo aitar,
. pananti, ii-92: un ragazzetto fissamente guata / una dama che fu / bellezza
». pulci, 14-41: la fanciulla guata, / come sta fissa l'aquila
, e mangia e fiuta / e guata? settembrini, 1-92: l'acqua era
ii-224: da quella parte che 'l sol guata / quand'è nel mezzogiorno a fronte
una trottola. parini, 314: guata, com'egli al suon di que'
/ si volge all'acqua perigliosa e guata, / così l'animo mio,
una sirena / rutila a prora e guata il ciel remoto. dossi, 835:
rupe che il fumante flutto / bieca guata del vecchio conuai, / stavasi il bardo
mai. leopardi, 401: oh guata: / un fungo, e quivi un
riva / si volge all'acqua perigliosa e guata. boccaccio, iii-5-2: in parte
1-770: chi vuol buona pera a questo guata / o a fendere o a buccia
7-140: ei ser un di lor guata / e ghigna con un occhio mezzo chiuso
. ovidio volgar., 5-19: guata con velocie mente chente sia quella cosa
] lento giace, e mugge, e guata / la giovenca innamorata, / che
/ quella che in caldea ancor si guata. / questa ruota del mondo l'ha
coricandosi la donna, e quelli la guata, e pareagli ch'ella fosse in
conosciuti numeri / mentr'ella balza e guata, / della celletta in polvere /
126: ogn'un zimbella, ogn'un guata e va gheggia, /
cervel d'allocco. leopardi, 350: guata là quel duce, / disse,
che sentite grossa disciplina: / chi non guata com'va conven che fugga.
volto). baldovini, xxx-n-29: guata il mie viso si malconcio e grullo
minorenni, qui. = troncamento di guata, imperativo di guatare. cfr.
iv-310: « 'gua'', scorcio di guata o guarda, familiare nei dialetti
tutto osserva, e riconosce, e guata / per desìo di mandarla in guadagnata.
guala, sf. marin. in guata: in bilico, in posizione uniforme
che pare che guati colà ed e'guata colà oltre. - per
di guatare), agg. che guata; che fissa, che scruta. -
ristettesi. g. cavalcanti, i-333: guata, manetto, quella scrignutuzza, /
. boccaccio, ii-2-87: ella mi guata, e so fiere ch'io guati
1 * 431: la sposa lo guata, e ragiona e danza co lui,
l'infelice, e sol la terra guata. varchi, v-ioii: deh! se
occhi ov'io ti mostro, e guata / colui che d'oro e verde ha
la madrigna l'osserva, e torva guata / il tonante marito. pindemonte,
cattaneo, i-1-333: il vecchio 10 guata con muto dolore. cagna, 1-56:
ella è sulla soglia di strada, guata i due orizzonti. -con riferimento
: con grato aspetto or cerere ci guata. monti, 5-1177: bieco il guatò
/ si volge all'acqua perigliosa e guata. sacchetti, 127-10: quanti giudici vi
; / quand'io domando, e'guata come un matto, / e non risponde
125: ogn'un zimbella, ogn'un guata e vagheggia. ariosto, 7 *
contende / fero leon che rugge e torvo guata. marino, 4-160: fa la
/ de la stanza si ferma e guata pria. monti, x-3-338: il
, x-3-338: il nocchiero irsuto / guata steso sul remo e il ciglio inarca
salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto verso
pulci, 2- 60: orlando guata inverso la pianura / e vede tanti pagani
veg- gendo ch'alcuno in lei non guata, / nov'arte di salvarsi le
ariosto, 4-72: cavalcando poi meglio la guata / molto esser bella e di maniere
amor... l a sua madre guata / discolorarsi alle parole altrui.
, 19-57: orlando il padiglion di carlo guata, / e vistolo a quel va
ma vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è scorto 'l cammino
peccato. arrigheuo, 228: guata quel che fai: ancora non perle ogni
io stava come l'uom che pensa e guata / quel ch'egli ha fatto,
meritate in mille milia doppi? adunque guata e pensa. grazzini, 363:
a noi stessi crediam; ma chi ben guata, / vedrà gli scritti nostri quasi
fra giordano, 5-16: iddio non guata al fatto nostro, ma ha rispetto
fa che nel suo pensier contempla e guata / l'imagin di quel dio, leggiadra
sentite grossa disciplina: / chi non guata com va, conven che fugga;
paolo da certaldo, in: sempre guata d'usare con buone persone e con
: fra voi è chi di tradirmi guata. storia di fra michele, 54:
ta'piante sanza pome, c'è chi guata / collocar sempre quando luna cresce,
/ ma, se al ver ben se guata, i mal per te fo cotal
fazio, ii-6: sempre a virtù guata / e in fra'suoi be'costumi
occhi al periglio, si al guadagno guata / ch'el non considra il fin languido
, ii-278: i poeti mediocri niun guata, e i buoni, pochi.
molto grande fera l'abbaiare de'cani guata con poca cura. -intr.
frezzi, ii-9-19: stolto è colui che guata / solo alla vita e non rimira
egli si pone, ed altri non la guata. -serbare, conservare.
facci, t'amerà e manterratti. guata cotali cosette che gli debbano piacere,
de'bolognesi, posta in quella parte che guata ferrara. bibbia volgar., iii-338
cécer, da quella parte che 'l sol guata / quand'è nel mezzogiorno a fronte
sopra il muro castellano dalla parte che guata il borro, i quali sono cominciati,
rupe che il fumante flutto / bieca guata del vecchio conuai, / stavasi il
questo lume, buono uomo, e guata se egli è netto a tuo modo.
, 1-2: va a casa e guata nella camera mia e recami il mio
. 11. come interiezione: guata, per richiamare l'attenzione, per
da sezzo?... egli, guata dunque, in somma miseria si rimarrà
samminiato [petrarca], i-275: guata come la dota grande rifrenava l'animo di
straparola, 1-2: oime misero, guata... come per adempiere un mio
stato cagione. caro, i-194: guata coppia di compatrioti orrevoli! andatevene
tasso, a minta, 207: or guata modi! / guata che dispettosa giovinetta
, 207: or guata modi! / guata che dispettosa giovinetta! parini, 314
dispettosa giovinetta! parini, 314: guata com'egli al suon di que'frugoni
un l'altro com'al ver si guata. buti, 1-435; 'guardar l'un
l'altro, come al ver si guata \ suole essere usanza che, quando li
riva del fiume, e di te guata. = forma toscana, deriv
ah! che gran viluppo! / guata che brulichìo: dammi vin vecchio; /
lisciate e impiastrate, essere da chi le guata più amate. nardi, 407:
, 140: [il ragno] guata se l'alia tra i lacci implica /
1-1196: con grato aspetto or cerere ci guata, / or è venuto chi al
io stava come l'uom che pensa e guata / quel ch'egli ha fatto,
della siepe ascoso / la pastorella sua guata furtivo; / or sul labbro si perde
è vero; / e temi bieco guata: / ma sol di sé pensiero /
la spada infodra e poi dolce la guata. peri, 7-41: il precetto comun
superficie. grafi, vi-1149: dal ciel guata la luna / l'ignudo aitar,
'vilissimo sembra, a chi 'l ver guata ', a dare a intendere la sua
il capo. pulci, 2-60: orlando guata inverso la pianura, / e vede
: fero leon, che rugge e torvo guata, / e i velli arrizza,
salta fra la macchia e sosta e guata. oriani, x-1-166: dopo quella strana
monti, x-3-338: il nocchiero irsuto / guata steso sul remo e il ciglio inarca
nella culla. firenzuola, 123: guata se quelle due lab- bruccia non paiono
avido, con ciglio immoto, / guata se l'alia tra i lacci implica /
: una lacerta sulla fossa attenta / mi guata palpitando. 2. spreg
/ mugola in suon materno, e guata e lambe. fucini, 1013: se
, ricciardetto mio, deh, meglio guata! [sostituito da] manzoni,
lochi. paolo da certaldo, 113: guata cotali cosette che gli debbaro piacere,
si volge a l'acqua perigliosa e guata. m. adriani, v-124: la
denti, e quello e questo guata. benivieni, xxx-10-81: io divenni d'
/ la grande oste del ciel congiunta guata. mascheroni, 8-345: leva le
ritto e stava dal lato di fuori: guata. g. morelli, messere salvestro
/ tremano i codici quand'ei li guata / e dal liburnio remo invocata /
salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto
, un maestoso leone giacente, che guata. albertazzi, 183: guardava..
aspetto). baldovini, xxx-n-29: guata il mio viso sì malconcio e grullo
che salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto
l'albero della croce, 1-10: guata e contempla mentalmente con saviezza, che
. cavalcanti, i- 333: guata, manetto, quella scrignutuzza, / e
. f. loredano, 12-108: guata ciò che mi punge. sono miche
contentato. roberti, x-41: vigile guata, orecchia / la genitrice, e vola
... per certo molto baldanzosamente guata e per minuto. firenzuola, 372:
ripugnante. saluzzo roero, 3-i-89: guata ipazia la fronte scolorita / che ha
questo lume, buono uomo, e guata se egli è netto a tuo modo.
coricandosi la donna, e quelli la guata, e pareagli ch'ella fosse in gonnella
vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è scorto 'l cammino e
. fra giordano, 5-59: chi guata e contempla cristo nella croce è liberato
mostro] tremava. metastasio, 597: guata [il toro] / la giovenca
parto appresso / mugola in suon materno e guata e lambe. monti, 16-695:
: la mummia ch'in verso roma guata. ricettario fiorentino, 1-49: la mummia
! graf, 5-117: dal cielo guata la luna / l'ignudo aitar, gl'
salvatico. gozzano, i-215: il cigno guata, mutolo e grifagno, / lo
: occhiuta [la lepre] osservatrice intorno guata, / con un perpetuo naturai sospetto
affannata / si volge all'acqua e guata. ricci, 2-107: dando a bere
tenendo a cintola le mani, / guata donde il danar mettere in borsa,
sento un gran piacer quand'e'mi guata, /... / e pe
il nocchiero irsuto [caronte] / guata steso sul remo e il ciglio inarca
giunge il nocchier funereo, / che guata fiso con pupilla spenta; / giunge per
riposo. pulci, 2-60: orlando guata inverso la pianura, / e vede
niente da ver traditore, insino che guata il notatore chi lo possa agaffare.
un riscossone. pascoli, 1034: guata che guata, li odi a sera ei
. pascoli, 1034: guata che guata, li odi a sera ei vela.
ora / da ben cento finestre e guata e osserva / la scaltra, amorosetta cattivella
/ [la lepre] occhiuta osservatrice intorno guata / con un perpetuo naturai sospetto.
a bell'ora mi chiamasti stamane! guata qui come tu nettasti ben questa scarpetta.
/ a un tuon ridesto, immobil guata, orecchia, / temendo. palazzeschi,
. ariosto, 1-15: nel viso la guata / e la conosce subito ch'arriva
i denti, e quello e questo guata. marino, 1-2-49: le tre cupide
pagone, / che vagheggiando sé si guata tutto / e po'gli muove tanta passione
/ si volge a l'acqua perigliosa e guata. idem., par.,
, gismondo, per certo molto baldanzosamente guata e per minuto, poi che egli infino
/ si volge a l'acqua perigliosa e guata. leggenda della reina rosana, 12
, / sì che quasi assalonne ognun vi guata. verga, 8-37: i
fiori adorne. pulci, 2-60: orlando guata inverso la pianura, / e vede
che salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al picciolétto
che di fuor toma chi 'n dietro si guata ». ugurgieri, 55: essa
si reca all'uscio alcun poeta e guata, / poi grida: vedi, quanti
. sacchetti, 67-25: messer valore guata costui, e scostagli la mano da
una lacerta sulla fossa attenta / mi guata palpitando: ei, là, sotterra
catena / tremano i codici quand'ei li guata / e dal libumio remo invocata /
/ sì che quasi assalonne ognun vi guata. g. gozzi, i-19-243: buona
. ovidio volgar., 5-26: guata come da prima i gioghi domano i
ella lo prenda, voglio che bene lo guata e maneggia, perciò che è piacevole
/ se non quella donzella che gli guata, / che nolla veggon perché sta celata
2-7-24: - o guarda rubaldo. - guata prospettiva di fagiuolo. - guata faccia
- guata prospettiva di fagiuolo. - guata faccia di tegame. -da prospettiva
risentire, / toscana tutta tuo venuta guata. granucci, 1-24: accade forsi questo
muscia da siena, 07: deh, guata, ciampol, ben questa vecchiuzza,
quand'ella l'alza, ched ella me guata. -pronunciato, ben marcato (
di sotto, cioè alla parte che guata la terra. -manifestarsi sul volto
raccorge del fallato cammino, che si guata da tomo per riconoscere alcuno luogo per
coltivato. ovidio volgar, 6-363: guata gli correnti raggi de l'aqua con
i-831: striscia il ramarro agilissimo e guata in ascolto / a 'l susurrare vasto
riportando. /... / guata guata quanti tordi, / guata guata quante
. /... / guata guata quanti tordi, / guata guata quante
. / guata guata quanti tordi, / guata guata quante merle, / ch'a
/ guata guata quanti tordi, / guata guata quante merle, / ch'a vederle
/ occhiuta osservatrice [la lepre] intorno guata. pananti, iii-103: bisogna.
quando li è levato il cappello, che guata il cielo e tutto si viene ragguardando
. gozzano, ii-252: il cigno guata, mutolo e grifagno, / lo
. pulci, iv-175: ella mi guata e non mi tien più broncio,
verde aguzza la vista a chi lo guata, il perché gli scultori delle gemme
se vedi che un uccel vien dritto e guata, /... / tu
nell'aere, allo specchio, come guata la faccia, già non dovrebbe apparir la
radicale. sacchetti, 48-2: guata e riguata, quanto più mirava, più
22-34: despina... lui guata e riguata, / ed egli lei;
/... / e ferma e guata e ratto si rimbosca. marino,
rimondata / fatti seaer per ordine gli guata. -potato (un albero)
ovidio volgar. [manuzzi]: guata li correnti raggi dell'acqua con dilettevole
abituale. lancia, i-308: guata più da lungi e vedi...
tacitamente; / pregata il supplichevole / guata benigna e debolmente pugna; / finge
. ovidio volgar., 6-363: guata gli correnti raggi de l'aqua con
si volge a l'acqua perigliosa e guata. leggenda di s. torpè, 63
, / quei rivolgoli suoi rimira e guata / se stanno pari o s'alcuno
muscia da siena, 97: deh, guata, ciampol, ben questa vecchiuzza,
forteguerri, 8-96: mentre egli la guata fiso, / si ruppe il sonno,
tetto / da picciolo spiraglio il tutto guata. b. corsini, 14-66: que'
rame una sirena / rutila a prora e guata il ciel remoto. papini, v-652
non le dà così incontanente, ché guata di darle bene che non la falli
/ il saracino, e nel viso la guata; / e la conosce subito ch'
: con le occhiaie vote e torbide / guata a destra, a manca; /
tremano i codici quand'ei li guata / e dal libumio remo denom
. fagiuoli, xii- 10: guata, sposa mie'bella, e sbircia bene
, 1-241: la moderna poesia sbircia, guata, ingrandisce le piccole cose, le
ch'e ^ diceva: « ella mi guata, » a un certo cittadin, ch'
verde aguzza la vista a chi lo guata. pulci, vi-134: credo che per
hanno, / con orror spesso e torbidvocchio guata. a. cattaneo, ii-167
ritocca il polso, vuol l'orina e guata, / poi dice: « questa
animale macellato. ariosto, 1-iv-304: guata quei che comprano / qualche gallina grassa
fra giordano, 3-150: il medico guata prima di spartirli con suoi sciloppi:
1-334: e ride e scoccoveggia e intorno guata / emuove a riso tutta la brigata.
tanta salute. fagiuoli, xi-165: guata mai che tu oggidie / scoiltipiù la veritae
arco del ciglio / immobilmente la pupilla guata, / guata dell'onde il lucido scompiglio
/ immobilmente la pupilla guata, / guata dell'onde il lucido scompiglio.
. g. cavalcanti, 1-li-1: guata, manetto, quella scrignu- tuzza,
. qua al vento, / e guata e scuote ogni solchetto e vepre. loovidio
d'intorno: « di colui che vi guata così, di che giu- dicio sia
: vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è scorto 'l cammino
: l'anima sua... non guata per intelletto ma guata come i mortali
.. non guata per intelletto ma guata come i mortali, che considerano evento in
1-81: un lento / bufalo sfanga e guata a la ventura. d'annunzio,
g. cavalcanti, i-333: guata, manetto, quella scrignu- tuzza,
animale). parini, 314: guata com'egli [l'asino] al suon
: - o guarda, rubaldo. - guata, prospettiva di fagiuolo. -guata,
trema e palpita e balzella, / guata che le zampacce in aria sguazza.
la mente d'ogni uom che la guata. ovidio volgar., 6-437: se
l'acqua, al vento, / e guata e scuote ogni solchétto e vepre.
bartali e coppi si guatano. ortelli guata entrambi. severino canavesi arriva solo..
, / ch'altro che roma non guata veruna. / andandosi così sonneferante,
. polo da certaldo, 113: guata cotali cosette che gli debbano iacere,
salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto verso
, 4-72: cavalcando poi meglio la guata / molto esser bella e di maniere accorte
/ tanta grazia e beltà, stupisce e guata. bisaccioni, 1-205: bisogna riconoscere
quivi dal melo, / ella mi guata, e non mi tien più broncio,
andreini, cv-191: o come e'mi guata stralòcchio, mi fa paura!
ch'e'diceva: « ella mi guata ». a. casotti, 1-4-61:
: strizza gli occhi ridendo il zoppo e guata / se alcun lo vede da la
fissi gli occhi sul suolo, immobil guata / giacere infranta la negletta falce, /
. ariosto, 1-15: nel viso la guata; / e la conosce subito ch'
salta fra la macchia e sosta e guata, / che sudar dietro al piccioletto verso
desia tacitamente / pregata il supplichevole / guata benigna. 2. che manifesta
ve n'à molte -, sì guata da quale parte ella viene. leone africano
1-6-16: però ti ferma e ben diricto guata / el mondo cieco non ti tarpi
quand'ella l'alza, ched ella me guata. poliziano, 1-639: l'ero
., i-1-99: alla tigna che guata la penna e che la mangia, ioè
e 'l bifolco e l'orsa che guata orione. marchetti, 5-67: se nasce
due tortorelle mormorando a'baci, / guata dall'ombra l'upupa e sen duole.
che ha lo sguardo torvo, che guata truce, minaccioso. alfieri, 12-54
niente da ver traditore, insino che guata il notatore chi lo possa a gaffare.
giunge il nocchier funereo, / che guata fiso con pupilla spenta; / giunge
x-151-7: e quelli pensa, e guata, come uno tralunato. calandra, iii-228
gridò la guida: « il tuo che guata / sbigottito all'intorno e tor- bid'
giro sono tante, che il pericolo lo guata di rimanere sul tardi dell'età senza
ch'egli sperava / si ferma e guata e non sa come saglia.
si volge a l'acqua perigliosa e guata, / così l'animo mio, ch'
degnità di sé; e così iddio non guata al fatto nostro, ma ha rispetto
angiolieri, vi-i-450 (127-1): deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza /
della siepe ascoso / la pastorella sua guata furtivo; / or sul labbro si perde
). angiolieri, xxxv-ii-398: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza,