che tu sia ricevimento, lo quale guardi le cose udite e le cose ricevute non
1-i-231: il mezzo tondo, come lo guardi, su- ito l'occhio e la
: ora audaci ora schivi e i guardi e li atti: / or veloce or
. crescenzi volgar., 1-12: guardi che le pecore e gli altri animali
ojetti, i- 495: « guardi questa bibbia del 1850 legata alla romantica
b. croce, iii-10-190: dio ci guardi dalle dissertazioni che, prendendo un aneddoto
, 69: se il ciel ti guardi dalle tante spie / che solevan d'
. de pisis, 1-46: se guardi a ponente il cielo è di rose.
e. gherardi, cxiv-20-469: dio mi guardi da coloro che han rosario o corona
ripenso a cotesta nottata.. / guardi, signora, no sempre gli occhi
colorati della rosta. ojetti, i-249: guardi, di qui vede la porta di
con l'estro gioioso di gareggiare con guardi, che dallo stesso punto aveva ritratto
/ escon. da queste ognun si guardi e celi, / ché da quelle
: chi vuol veder visibilmente amore / guardi colei che m'à rubato el core
'quelle arti'nel suo periodo, e guardi che ruffèllo vien fuori.
. castiglione, 3-i-1-412: vostra excellenzia guardi, per amor di dio, che
boiardo, 2-22-4: or ben se guardi carlo lo imperierò, / ché adosso
continuazione. castelletti, 15: -dove guardi? voltati in qua. tu non
abbia la saetta bene affilata, e guardi, che non tagli parteria.
, e saettollo il guardo. / con guardi anch'egli tremoli e loquaci / le
insieme tutta notte. fucini, 313: guardi che aringhe, signor colonnello! mi
. g. gozzi, i-1-124: guardi le spalle sue, pesi le braccia.
a'suoi piedi stando tu saldo che lo guardi. ariosto, 1-iv-45: dove ti
. g. cavalcanti, 1-xxxii-14: guardi ciascuno e miri / che morte m'
f. loredano, 7-51: dio mi guardi di quelle male carni alla cui digestione
saltallo, / acciò con maraviglia ognun lo guardi. tasso, 7-11: me 'n
224: leso cristo... no guardi... a le sogure nostre,
donna nostra, l'onnipotente dio ti guardi e salvi d'ogni tempo. novellino,
giamboni, 10-14: la fama sua guardi [l'uomo] e salvi sopra
.., priegoti che ti salvi e guardi monda e pura. 21.
la salvacióne de si meesemo, quilli guardi e observi. lorenzo de'medici, ii-9
: egli è necessario che iddio ci guardi con l'occhio della sua pietà e misericordia
, 112: io ti priego che tu guardi come santamente e inviolabilmente tu appruovi questo
vederlo pare un santino: ma dio guardi averci che fare! palazzeschi, 1-578:
un uomo semplice o un poeta che guardi sempre all'azzurro. tarchetti, 6-i-307:
un comando'. manzoni, iv-220: si guardi... alla legge di liutprando
la venuta, / consiglio che ti guardi a la partuta. anonimo, i-498:
cardinale.. -che dio me ne guardi... alora che vi fossero in
, molto riprendendolo: 'iddio ti guardi di questo, signore mio, questo non
se un poco ci vivi e la guardi da presso, sùbito scompare come un
ramberto malatesta, 234: che saturno guardi de oposito è poco da curare,
ramberto malatesta, 234: che saturno guardi de oposito è poco da curare,
isconciare. guazzo, 1-80: si guardi dall'asprezza degli occhi,...
. guerrini, 2-54: « la guardi » mi diceva il sagrestano, / «
mi diceva il sagrestano, / « la guardi un poco qui questa pianeta / con
10 sorprendevano le scalate. ah'arietar de'guardi lussureggianti, che con le punte visuali
, 671: nelle sue lagune [di guardi] si avvisa un po'troppo di
tidèo, / di che paventi? perché guardi intorno / le scampe della pugna?
guerrazzi, ii-239: queste due donne con guardi obliqui prima di aprire bocca tentarono scandagliarsi
. rinaldeschi, 1-72: iddio ti guardi da ogni scandalo, e pure se si
longhi, i-i-1-462: era inevitabile che guardi, trovatosi di fronte a composizioni di 'maniera'
: figliuola mia, san luca ti guardi / e san matteo con sant'antonino!
a. neri, 1-106: si guardi se il colore è carico a bastanza,
boiardo, 2-22-4: or ben se guardi carlo lo imperierò, / ché adosso
per lo comandamento altissimo, che dio guardi, cum domino parente vesconte..
non è niun sì scemo che non si guardi. d. bartoli, 1-8-174:
ma al tempo sempre convien che tu guardi. = etimo incerto: forse da
gli dà uno schiaffo con dirgli che si guardi da ogni maggior disonore per l'ordine
. carducci, ii-2-240: al gargani guardi di dare a far qualche cosa:
ischifezza, per indegno che l'uomo vi guardi e per vergogna d'impacciarsi coi vostri
bestemmie. ariosto, 1-iv-14: che guardi? che non voli via? spuleg
stroncatura. muratori, cxiv-14-iq9: si guardi quel libro, che tratta di pizzicar
morto quasi vivo fra nui starsi, / guardi quelo ch'amor tene en pianti,
. govoni, 1082: se mi guardi con occhi stupefatti / negliocchi, li vedrai
che t'ha comandato che tu la guardi [la festa]? m. franco
darti: copia di suoi leziosi guardi e lascivi sorrisi e scilinguate risposte.
castelnuovo no, dio me ne guardi: furon tagliati a fil di scimittarre colloro
amore mi 'nsegna / ch'io non guardi a l'autra gente: / non vuol
melensa sciopita, io? dio me ne guardi, che voglio far io di quella
mezzo il dì, da un canto / guardi la terra come un occhio fisso.
. belli, 394: il ciel vi guardi dalle prime sere in un teatro di
iii-400: continuamente in pietrasanta una bandiera guardi di fuora per scolca della terra. mazzini
-rifl. magazzini, 4-31: si guardi [in marzo] chi non è avvezzofuori
croce, iii-10- 190: dio ci guardi dalle dissertazioni che, prendendo un aneddoto
chiamerò il volpe e farò che lui guardi che le donne non sconficcas- sino l'
questa scongiurazione: « se dio ti guardi gli occhi », come quella parte
scopofia. tabucchi, 11-18: ti guardi intorno sorseggiando il tuo lia. -
chiama; / disse: « che guardi? » ed io risposi scorto: /
italiana dei 'prosastici', dei 'crepuscolari'secondo si guardi. se non è ozioso scovar nomi
in piedi. svevo, 8-189: guardi quei piani fangosi screpolati che giacciono all'
che fan deperire / gli omen coi guardi, per la lor superba.
che stavi sempre col capo chinato e guardi le scure cose della tana. dante
, 442: se non ti guardi di peccare, queste spie ti accusano.
come questo ferro è da biasimare, guardi che opere ne fanno li buoni artefici
sara''ndata, / di'che non guardi alla mie 'ndegna storia, / e
pensi, cuordi tigre, a che pur guardi / sdegnosa al cielo e poi ti volgi
e faccia mostra per avedimento che ciascun guardi chi siede in mio stato. guittone,
son io forse un pa- stor che guardi armento, / o di vii sangue,
inglese. provi piano all'inglese. guardi, che si tenga in sella un
xxxviii-198: che pensi, a che pur guardi, cor de tigre, / fera
sei, vergine pia, / ti prego guardi a'mia miseri pianti. -con
rosso, 1-76-13: ben vego che tunon guardi raxone, / seche i'buto semente nel
calvino [queneau], 68: guardi che non c'è solo la bi-
guai / cercar con gran disio dovunque guardi, / anima semplicetta, poi che tardi
che parte da segnor servare / che guardi lui di morte meritare. cavalca,
moltitudine del tuo dolzore, che tu guardi e doni alli tuoi amici e serventi!
: chi vuol vedere il padrone, guardi i servitori. ibidem, no: molti
tommaseo [s. v.]: guardi, signore, il bambino le fa
eccolo, eccolo, ogn'un si guardi, lasciatelo passare ». f. f
faccia mostra per avedimento / che ciascun guardi chi siede in mio stato. giamboni
orrida fanno. gozzano, ii-80: guardi le stelle attingere i fastigi / dell'abetaia
; / ma in qualche valle che guardi levante, / né che libecci né settentrioni
, non mi tocchi! se ne guardi bene ». fenoglio, 1-97: il
seggi, / ché, se ben guardi e leggi, / innumerabel volte il mondo
e in questa ti mando isfidando che ti guardi da [giugurta] due difficilissimi pregi in
. de libero, 1-83: tu guardi il giorno / sfiorire nel pallido mese
adulterio, toglie l'occasionche ne dànno i guardi sfrenati. -smodato, sregolato (
con credenza vana, / l'altezza guardi dell'aria bella / e la grandezza
disfrenamento / si afferma, chi ti guardi, una legge severa. / ed è
iacopodel bientina, 12: dio me ne guardi, ha'mi tu per isgherro,
. moniglia, 1-iii-483: tu mi guardi / a sghimbescio? padrona, e'
). fagiuoli, x-170: tu guardi gli uomini a rovescio: / o chegenio
con gli occhi sgombri della ragione / e guardi invece con gli occhi miopi di chi
dipingeva con l'estro gioioso di gareggiare con guardi, che dallo stesso punto aveva ritratto
che vien di retro a lor non guardi? » andrea da barberino, i-o6:
15-35: là non è chi si guardi / o stia di sé in ascolto.
. bellini, i-129: se tu la guardi, la ti par di cera; /
par di stucco; / e se la guardi in fare con quell'altro siculo.
pura leanza, / sol che tu guardi al biasmo de la gente. dante,
fisica e meccanica. piovene, 14-72: guardi (e indicava conil dito alcuni punti della
tu sidrada, / inverse la terra guardi - co la bocca badada. s.
stratu eligendo:... 'dio ti guardi dal signore, / che dopo questo
. d'annunzio, i-980: tu guardi se non sorga d'improvviso / a
, / se l'alto dio mi guardi di male, / renigherotti...
trascorso assalto / telmo cotanto incontro ai guardi avversi, / sì chiari lampi da
gli uomini di buon cuore che taluno si guardi dallo smoderato pericoloso mangiare. chi ha
e ricercata. cesarotti, 1-xxxviii-10: si guardi dalla smania di comparire in pubblico.
e incombenze. mazza, i-46: guardi, l'uman desio qual si risolve /
'smiracolare': guardare o voler che altri guardi le cose piccole, facendone le meraviglie
?! dllavicino, 8-246: si guardi ben egli da un vagamento smoderato per
nascondersi alle striscie brillanti dei celesti suoi guardi? -leso in un tendine; minorato
pesce. soldati, 6-98: questa, guardi, è la prima macchina: dove
sobillato da un degli anastagi. / cristo guardi mio padre e la mia casa /
o intervento che esaspera una situazione di guardi. nievo, 606: la pisana sembrava
, me ne glorio! -ma guardi quanta roba, che 'facciate! - ma
pezzi tagliate? daniello, 188: che guardi tu, perché la tua vista la
cenni e soghin- gni / e lor guardi lupigni. aretino, 20-255: intanto egli
. solenne come un monumento / tu guardi i campi liberi e fecondi.
un po'ironici dicono come egli si guardi bene dal difendere a tutti i costi i
solo perché d'essa om non se guardi, / en tante parte amar fo semelia
: è strano: tu / che guardi la sommossa vastità, / i mattoni
compagnia del crocione, 9: ciascuno [guardi],... se legittima
: e1 serà licita cosa che tu la guardi e che tu la remiri, parlali
; ma altri edificarono. e ciascuno sì guardi com'el- li sopra mura.
d. bartoli, 9-28-1-59: guardi che la fabbrica del teatro...
carducci, iii-7-432: pure chi ben guardi quelle due figure stupende sorprenderà tra ciglio
maestà vostra me scrive: ch'io guardi chi mi lasso dormire in camera, che
prima di affidarlo all'alto passo, guardi se la sua virtù è da tanto.
le armi, ora pare che non si guardi tanto sottilmente, e purché non si
bruna. girolamo soranzo, lii-10-82: guardi un poco con l'occhio della sua somma
e bene eterno / ti salvi e guardi, padre, e cresca stato, /
barberino, iii-73: ancor vo'che ti guardi / da. l- lei, che
. l- lei, che gitta i guardi sottocchio in $a e là grazzini, 9-55
bisogna rendergli giustizia. tabacchi, ii-82: guardi, noi siamo furbi, signor farfalla
nel sonetto anch'esso traditore, dio ne guardi (e dal marmo solo e dal
da bologna, 1-24: il dicitore si guardi da sei cose: la prima che
224: leso cristo... no guardi... a le sogure nostre
da alcuna fortezza o torre che lo guardi. -accompagnare o seguire qualcuno per
ammaestrate talora a star colla spalletta che guardi la porta,... talora esser
giovane, 9-817: né perch'io guardi là palazzi regi, / ornar consorti,
/ che di veli mal chiuso i guardi cerca, / che il cercarono un tempo
che tu sia ricevimento, lo quale guardi le cose udite e le cose ricevute non
botta, 5-476: combattè coi retro- guardi valorosamente, tenne rannodati gli antiguardi, e
sgridava lo zio all'uscita domenicale « guardi qui: 'mediocre'da per tutto ».
gessose e sinistro quando la sera tu guardi fissa davanti a te nell'ombra sotto
prega la croce san francesco / che guardi assisi dal grifone bianco, / sarà spelonca
nulla. prossimo, che dio ne guardi di un bisogno, non ci è dove
, che or ne vorrebbono far io guardi mai più dove la sia? quattrini spenderecci
/ volontà pronta, che, se guardi i giorni / sperati invano e l'antichi
, sì bissogna che. lla persona se guardi dal peccato della carne e mergé,
! segneri, iii-3-324: dio vi guardi, dal condiscendere in questo poco al demonio
324: egli bisogna che il cocitore guardi e prevegga che per lo spesso movimento
, sia piacevole e di spiacevoleggiare si guardi e piacevoli usanze tenga. s.
quanto se dè intendere che tu te guardi da vigi e dai pecai. pulci,
/ non le luci amorose / spiar ne'guardi medici / speranza lusinghiera / della beltà
dal mazzo. giuliani, i-286: guardi,... com'è bellino il
. g. gozzi, i-22-186: guardi infiammarsi con patenti segni, / lineamenti
che niun lo veda, che niun lo guardi, / nemmeno un ciuffo di spinacardi
: non posson soffrir ch'altri gli guardi; / ma, guardando essi altrui con
, ma lascia che la tua mente guardi largo. -sentire con l'olfatto
assedio di siena, lxv-192: se ben guardi, vedrai pur com'io / pronto
soffermati sull'arida sponda, / vólti i guardi al varcato ticino, / tutti assorti
tonde / nave aggirarsi, per quanto egli guardi / di qua di là fino all'
del loro palchetto. dio me ne guardi! d'annunzio, iv-2-41: il canto
tu ti spremi le meningi e poi guardi. -spremere il succo o il
commettano infinit'altre sceleragini di lascivie, guardi e ragionamenti, di cornerei profani e
lezzassi. ariosto, vi-30: che guardi, che non voli via tosto? spuleggia
proverbi toscani, 302: dio ti guardi da chi inghiotte lo sputo. 9
ferrara, 112: credo, se guardi le mie belle membra / per la squarzata
luna, / dalle squarciate nuvole mi guardi. graf, 5-588: dallo squarciato
patisce che né men il sole la guardi. 6. tecn. collegare o
pari). pasolini, 9-347: si guardi come molti critici marxisti (portando al
che stai sempre col capo chinato e guardi le scure cose della terra. lacopone,
. a. delfini, 3-100: guardi mo'che bella ragazza che le faccio conoscere
profilo, vestita di celeste, che guardi la stenderla dei campi verdi lineati d'argento
, a far che altri almeno si guardi dell'andar dietro a questi stentumi e
1-361: scommetterei un occhio, la guardi! che quella stirpaccia del gesual- di
nulla, ma gli stivalini! dio guardi! si rischia di passare per guattere,
n. franco, 4-239: se guardi agli ordeni degli esserciti, tutti troverai
: ditemi un poco, se dio vi guardi da così storte opinioni: chi fu
/ batteva i denti e stralunava i guardi. c. gozzi, 4-145: per
iperb. carducci, ii-14-93: si guardi dal venirmi tra i piedi con la
, figlia mia, che tu ti guardi / che. ttu non ti conduchi a
scordavo il principale per noi legnaioli. guardi questo banco, ha la morsa all'inglese
a questo la libertà di venezia, si guardi stuzzicare l'altre republiche che con simil
di viaggio gli dicevano: « ma guardi, che catastrofe! guardi che subisso!
« ma guardi, che catastrofe! guardi che subisso! » -come castigo
gran giudizio è incerto. / dovunque guardi, il trovi scolpito alla rinfusa / di
. m. cecchi, 18-15: non guardi guido, che è parente, e manno
7-285: ho l'impressione ch'egli guardi agli stati uniti con occhio antiquario e sudista
figurazioni eucaristiche. pirelli, 159: guardi: la sola differenza tra il nostro
o in piaggia assiede / ben cerchi e guardi e se ministrazione fiat, 156: difficoltà
bosco resta che pare un giardino. guardi ». infatti il tagliato era bello,
questo che ho indosso. oh, guardi un poco! - non so che dire
1-55: là non è chi si guardi / o stia di sé in ascolto.
; / e in quel pur pemsi e guardi, / a cui tut'avacieza aver
profeti ». fogazzaro, 1-5io: guardi che tardo cuore! brancati, 4-44:
che il burro, e arrostite. si guardi il lettore di confonderlicon le tar
vii, carnale, / e ben si guardi da quel folle pasto / el quale
bruno, 3-669: che ti guardi di far mai domestica di quei che con
peripate- tismo, che dio ce ne guardi. de sanctis, iii-45: poscia più
d'anfitrite / verso loro tenean cupidi i guardi. sergardi, 219: ivi non
occupare. lughilfredi, 389: si guardi chi mi tene a dura, / che
oceano'. spezialmente t'ammonisco che attentamente guardi, che tenta- menti sono de'cherici
di dio? » « me ne guardi iddio ». fenoglio, 5-i-972: c'
/ si afferma, chi ti guardi, una legge severa. / ed è
calvino [queneau], 68: guardi che non c'è solo la bicame-
di terracotta. grazzini, 2-360: guardi là da s. giovanni a quel terraiuolo
per lo comandamento altissimo, che dio guardi, cum domino parente vesconte. statuto
convito / rivolse quel grand'astro i guardi e 'l corso. foscolo, ii-52:
anche qua dentro. buzzati, 6-38: guardi che è un tipetto strano, sa
medici... che taluno si guardi dallo smoderato pericoloso mangiare. chi ha avvezzato
al patriarcato di costantinopoli, dio mi guardi ch'io voglia pensar a tal cosa.
insieme. pea, 7-661: se ora guardi in su, lo spicchio di luna
letizia. serafino aquilano, 248: se guardi, ircan, col tuo retto iudizio
/ s'ella non fugga quando tu la guardi. 9. dedito o incline
barbiera a tondere così netto! dio mi guardi da man sì fatta. tommaseo,
ognun votilo. magalotti, 19-46: guardi il ciel, che alcuno / senza un
nascondersi alle striscie brillanti dei celesti suoi guardi. fogazzaro, 10-22: la giovinetta
. gadda, 6-148: lustri lustri, guardi!., so'arrivati proprio ieri
lesbina faccia una parata sì comica de'suoi guardi, del suo riso, de suoi
in qualche forma, / e se tu guardi alla famosa torma, / vedra'vi
e, fiso nel gran murmurc, guardi / teridano, che passa e che rimane
tardi v'apriste tardi / con torpiditi guardi. tòrpido, agg. afflitto da
annunzio, i-53: da la tua nicchia guardi tra gli alberi / le grigie tortore
fermo e lucia, 158: i suoi guardi erano fissi sopra agnese, torvi e
segneri, i-290: la cessazione da guardi tali vuol essere totalissima. muratori, 7-i-252
conviene ch'egli [l'uomo] si guardi di tre vizii, che tosto lo
. girolamo da siena, i-145: si guardi di non andare per la via comune
, iii-353: benedetto, perché non mi guardi più? io ti sono sempre stato
l'eccelsa messaggera / rozzo contadinello i guardi gira, / che di tanti color
allora colla sua forza trascina altrove i guardi dell'anima. chiari, ii-78: il
dante, par., 22-92: se guardi 'l principio di ciascuno, / poscia
assalto / l'elmo cotanto incontro ai guardi avversi, / sì chiari lampi da
vuol veder quel ch'ha essere, guardi quel ch'è stato; dice un intarlato
ched ha ben mezzo fatto, / ma guardi poi dal tratto, / ché di
poderosa delle membra. idem, xi-229: guardi che casse forti di toraci! -
ti instancabile osservator della natura. prego guardi a'mia miseri pianti; / increscati di
. m. martini, 7-163: che guardi? guardi agli ori, alle stelline
. martini, 7-163: che guardi? guardi agli ori, alle stelline / di
ch'ora canta in palcoscenico? / o guardi forse, al tremolar dei seni,
, e saetollo il guado / con guardi anch'egli tremoli e loquaci / le
travaglio o av- versitade alcuna, / guardi la tua persona e tua famiglia, /
[que- neau], 68: guardi che non c'è solo la bicamereservizi,
tri- foglia, intatta, che ti guardi. = v trifoglio1. trifoglione
123: piegato hai il capo e mi guardi; / e la tua veste è
/ e in quel pur pemsi e guardi, / a cui tut'avacieza aver bisogna
70: forse tu fra 'plebei tumuli guardi / vagolando, ove dorma il sacro
, bitorzolo. pirandello, 7-950: guardi qua, sotto questo baffo., qua
70: forse tu fra 'plebei tumuli guardi i vagolando, ove dorma il sacro
ai piedi: che iddio me ne guardi, e conduca a tale chi mai ci
tu sei una dialettica, che dio ci guardi, madonna tuttesalle. =
deità. vittorini, 5-35: si guardi ancora a certe terracotte murali, in tutto
parole, / pascerò nel suo volto i guardi miei. d'annunzio, 1-ii-465:
d'anfitrite / verso loro tenean cupidi i guardi. baldi, 5-38: poi ch'
d'alcun che ne li occhi mi guardi, / ch'io ci porto entro quel
). sacchetti, 356: or guardi chi è motor di tanto male, /
. rinaldeschi, 1-72: il signore guardi l'entrata tua e l'uscita, cioè
morte del marito, che dio ne guardi, o con figliuoli o senza, l'
continua. pallavicino, 5-365: si guardi ben egli da un vagamento smoderato per
mai, se non solo mediante i guardi, che sono per così dire le loro
e per quanto l'italia possa vantare un guardi, precursore dell'impressionismo moderno, altre
sull'arida sponda, / volti i guardi al varcato ticino, / tutti assorti nel
alla gapasolini, 9-221: e si guardi come un motivo fantastico, che lanteria
) il varietà di antonello falqui e michele guardi che ci accompagnerà per undici settimane.
perduta la vergogna, dio ve ne guardi d'essa. casti, 15: qualunque
migliore specchio dell'amico vecchio. dio ti guardi da nemico vecchio. ibidem, 115
di costui ten vola, / a'guardi suoi non contrastare il vero. landolfi,
toleggino... in questo ventoleggiare guardi il pittore non ispie- gare alcuno panno
, in sur un prato, quando tu guardi d'inverno, tutte l'erbe son
. frugoni, 1-94: all'arietar de'guardi lussureggianti, che con le punte visuali
novella; / ogn'omo dolcemente / guardi la verzenella / che ha par- turito
: per persuadersi di ciò, si guardi anzitutto la veste tipografica del volume, ch'
scuopri dalle mani e ansiosa / vezzeggiandoti, guardi. -specchiarsi, riflettersi nell'
« siete contento ora? dio vi guardi e mantenga! » d'annunzio, iv-2-73
pur la natura che l'uomo si guardi dalle intemperie e si preservi dalle vicissitudini
uomo da questa infima vil- tade si guardi, comanda salomone a colui che 'l valente
conosce né parente né amico. dio mi guardi da villan rifatto / e da cittadin
antonino da firenze, 3-145: si guardi di non essere vinolento, né tenere taverna
: bacco. alamanni, 5-3-161: guardi che dentro al tin non caggia ascoso
adulazione non è sempre visibile a i guardi del pubblico, sapendo stare celata nel nostro
amore m'insigna / ch'io non guardi a l'autra gente: / non vuol
rado, / per ogni ciancia comandar si guardi. s. girolamo volgar. [
iii-14-191: dice alla giovine: « si guardi, ho sentitodue pastori, jacinto e fagino
fagiuoli, 1-7-62: il ciel mi guardi ch'io / facessi quest'azion vitiperosa.
parole, / pascerò nel suo volto i guardi miei. foscolo, iv-352: t'
francesco da barberino, iii-73: gitta i guardi / sottocchio in ga e là.
. savinio, 28-74: « guardi un po'questa insalata: che cosa vede
né parente né amico. dio mi guardi da villan rifatto, / e da
e te dolcezze tante / i dolci guardi e i bei piaceri usati / i zomi
zopa, tu sidradha / inverse la terra guardi -co la boca badhadha. angiolieri,
di quel che appare materialmente a chi le guardi, sono esse che legano le stazioni
m. praz, 4-62: dio mi guardi dal dir male della 'paella valenciana'e
, per quel che parmi, / che guardi bene a lo scender de l'erte,
ma se al mal si rivolgono, dio guardi, / scorron le donne allor la
scollatura, e squala poi; ma guardi com'è seduta. = femm
scollatura, e squala poi; ma guardi com'è seduta. = femm