.. /... di guardarmi, se io 'l potrò fare, /
alvaro, 9-398: si vergognava di guardarmi, come càpita alle donne sorprese in
in tasca, e senza guardarmi in viso, come il parente arricchito che
i suoi occhi celesti dalle iridi nere guardarmi di fra l'arruffio della chioma lucentissima.
mia man, se nel pugnar, guardarmi / devo dall'uom che mi combatte
avviso che vostra signoria mi dà di guardarmi da barche veloci, ha fondamento.
disse mia madre, « se vuoi guardarmi, guardami, ma finisci di mangiare »
fitta schiera, / avete torto di guardarmi con occhio bieco, di non considerarmi
», ripetè, e si fermò a guardarmi con un bieco lustro negli occhi.
di girgenti... toma a guardarmi bieco. pavese, 88: contadini.
/ e volge lento la testa a guardarmi. alvaro, 9-130: la nostra ragazza
/ e volge lento la testa a guardarmi. -figur. castiglione,
, / e volge lento la testa a guardarmi. alvaro, 2-11: valicata l'
è partita si è ancora fermata a guardarmi di compiacenza, e tutte le rughe della
la baronessa non ha il coraggio di guardarmi in faccia dopo questo bel tiro che
suo posto solito. poi stette a guardarmi come mangiavo, mentre lui, dopo
sol fatto contento / d'un bel guardarmi le luci amorose! / ma tu,
, mai non l'ho potuta disporre a guardarmi pur una volta di buon occhio.
eloquente difesa, perché spiro al solo guardarmi si commoveva fino alle lagrime.
dei numeri, l'uomo. riuscì a guardarmi con la più deferente diffidenza del mondo
intenti a scoprirmi una qualche fenditura per guardarmi dentro, intenti a sorprendere una mia
l'illusione di fermarmi nella vita e di guardarmi intorno. -figur.
: si diede a indietreggiare proseguendo a guardarmi con sì feroce disprezzo, e puntando
, per paura che si voltassero a guardarmi. nieri, 388: comandavan loro
bisbigliò sommessamente, e si voltò a guardarmi. poi mi sembrava che continuassero a
ad accendere dei fiammiferi, e a guardarmi attorno, a quel lume fuggevole.
. levi, 1-32: fingevano di non guardarmi: ma ogni tanto, sotto i
vedi come questo cane si compiace nel guardarmi, e se non pare, a'
, iii-1-83: avendo cessato di guardarmi, ha tratto dalla guaina un
mia man, se nel pugnar, guardarmi / deggio dall'uom che mi combatte
, i-125: aveva a sua disposizione due guardarmi in qualità d'impiegati all'ufficio del
forza, / torci il mio occhio a guardarmi nell'anima, / perché timmondezza sia
, xiv- 13: la vidi guardarmi con un'aria tranquilla e perfino incuriosita
io saprò per lo innanzi da cui guardarmi. caro, 4-579: or va',
a terra, dove pareva che stesse a guardarmi stupefatto, quasi a rimproverarmi di una
fatti. aretino, vi-276: senza pure guardarmi, intrigò le cose, e mi
lavandino. cassola, 4-115: rimase a guardarmi nello specchio rugginoso che era sopra il
gusto, lui più piccolo, di guardarmi dall'alto in basso. carducci,
attraversati venti campi, si mettono a guardarmi, col linguóne di fuori.
r. martini, 53: solamente a guardarmi mi fece diventare un leofante.
. ed esse femmine lusinghiere arrossiranno in guardarmi. bresciani, 6-vi-31: in casa d'
venne voglia -la stupida voglia bambinesca -di guardarmi. gramsci, 1-41: che i tanti
cieca. e brutta... non guardarmi! guarda / solo il lumino.
per altra via qui in casa e vo'guardarmi / di simil cosa mai più misticare
mielosi saranno tutti miei alleati: io dovrò guardarmi solo la pelle delle mani e allo
tratto in tratto, si voltava a guardarmi, con una muta supplichevole interrogazione negli
dell'orchestrina, si voltarono sbalorditi a guardarmi; parecchi si levarono da sedere.
incontrammo euripide quattropani. si fermò a guardarmi grattandosi nel parruccone bianco e arruffato.
tratto in tratto, si voltava a guardarmi, con una muta supplichevole interrogazione negli
avrà perdonato, / ti verrà desiderio di guardarmi. -con valore attenuato e in
nievo, 692: spiro al solo guardarmi si commoveva fino alle lagrime; pure
berna ri, 6-253: piantala di guardarmi con quell'aria. 36.
avere un poco tergiversato, si risolse a guardarmi di sottecchi nel suo pianto-riso e finì
se continua a chiamarmi matto e a guardarmi con quel sorriso pietoso. -improntato a
, 6-ii 42: non guardarmi stupito se ora ti parlo così: te
del re superbo, xxxiv-501: a guardarmi non è niun che si cali:
: la bellissima signora si mise a guardarmi come sua preda e trastullo di viaggio
in una vanità, che è di guardarmi, e ne ho poca colpa:
davanti alla fontana, vidi le donne guardarmi con curiosità e mormorare, e in
pomilio, 4-269: era rimasto a guardarmi stupefatto, accomodandosi al volto il sorriso
alla sera, più che aspettarmi e guardarmi, mia madre mi spiasse.
maniera ch'io dubito che non potrò guardarmi tanto che non mi ingravedi certe fantesche
perdonato, / ti verrà desiderio di guardarmi. / ricorderai d'avermi atteso tanto
pratolini, 10-228: si fermò a guardarmi negli occhi, feci fatica a sostenere
clandestina. comisso, vii-135: rimase a guardarmi con i suoi tondi occhi avidi,
, volgendosi indietro, a tratti, per guardarmi. li seguii anch'io, a
, poi cambiò idea. rimase a guardarmi, rincalzando col piede i rami e
volta, tra ardita e ritrosa, a guardarmi. bacchetti, 13-745: voialtri ci
447: parevano [quegli occhi] guardarmi canzonatori quasi mi dicessero: « neh
. levi, 2-331: rimase a guardarmi con un viso assai strano, mezzo sardonico
dell'orchestrina, si voltarono sbalorditi a guardarmi. montale, 3-167: l'ammiraglio,
pirandello, 8-160: si fermò a guardarmi un tratto con quegli occhi scontrosi sotto
suo viso sempre più mesto e quel guardarmi con pietà e tacere sempre al nome di
console della milizia, che senza mai guardarmi negli occhi, quasi volesse sfuggire il
che soppuntava ogni tanto, voltandosi a guardarmi, per osservare se avevo capito.
... mi ammonisse fraternamente di guardarmi dai sortilegi del mio buono e sperticato amico
dessi, 7-183: si è voltato a guardarmi attentissimo, puntando il gomito; e
... mi ammonisse fraternamente di guardarmi dai sortilegi del mio buono e sperticato amico
rado e sorvegliava le mie mosse senza guardarmi in faccia. 4. profondamente
edy che proprio non si stanca di guardarmi. -per estens. accoppiamento, coito
cicognani, 13-323: smetti di guardarmi a strisciasacco e diamoci la mano.
pirandello, 8-154: si voltava a guardarmi, con una muta supplichevole interrogazione negli
che mi stupì fu il modo di guardarmi, un'occhiata colla quale una donna
nella tinta, e spinelloccio stava lì a guardarmi, è venuto quel barattiere che io
melanconico, afflitto, non osava appena guardarmi. fortis, xxiii-452: di carattere tristo
avrà perdonato, / ti verrà desiderio di guardarmi. francati, ii-46: la sua
zendadi nella tinta e spinelloccio stava lì a guardarmi, è venuto quel barattiere che io