guardano a lungo come sbigottiti: / guardan, crollano il capo e fuggon via,
, iv-n-14: io fui là dove guardan li grifoni / li nobili smeraldi e son
manzoni, 299: solo / si guardan quinci, donde solo han tema /
boccolétta. monti, x-3-60: altri guardan le ondeggianti / del crin piume tremolanti
panni e i ferraiuoli, / né guardan s'e'v'è pena il far bruttura
forteguerri, 8-36: battono il fuoco e guardan da per tutto, / e veggono
veder lei girandosi d'intorno; / e guardan quale have adorna vesta.
dì seduti sopra un muricciolo, / guardan chi passa, o fan due chiacchierine.
guardano a lungo come sbigottiti: / guardan, crollano il capo e fuggon via
appariscono doppi gli oggetti a coloro che guardan losco naturalmente. per essi vengono sempre
veggon mai, / e di dietro si guardan sol coll'occhio. a. verri
vorremmo il dondolo, e vezzose / ci guardan sogghignando, fatte rosse. saccenti,
! -terribili son gli occhi. / guardan l'eternità. e. cecchi, 6-222
fatica. castiglione, 363: non si guardan poi da falsar testamenti, mettere inimicizie
fascio stanno; e solo / si guardan quinci, donde solo han tema / che
finestre / del convento, sul fiume / guardan passar le barche: / guardano mute
fascio stanno; e solo / si guardan quinci, donde solo han tema / che
compagnoni, / giovani tutti, e guardan volentieri. nardi, 2:
quelle dame misere e tapine / li guardan drieto, e chi piange e chi
de'medici, 7-103: costor non guardan più trebbian che greco, / e
fazio, iv-n-13: io fui là dove guardan li grifoni / li nobili smeraldi.
guardano a lungo come sbigottiti: / guardan, crollano il capo e fuggon via.
! / -terribili son gli occhi. / guardan l'eternità. michelstaedter, 14:
olanda, s'ivi / per te si guardan le fortezze e i porti? guicciardini
per l'uso, poiché quelli dimestichi guardan le pecore, piacevolmente con esse standosi
inteso il parlar nostro, / ci guardan con mal ciglio, sospettosi / sempre di
buoi al monte di fiesole, che guardan l'acqua del fiume mugnone, e quanto
baffi io giungo, / non mi guardan nemmen quanto son lungo. tommaseo [
valeri, 3-131: i malati si guardan le mani, / giallastre sul lenzuolo
ch'egli abbian la vista per mattonella, guardan qua e veggon là. -di
questi signori cose da monarca, né guardan dietro ad un migliara di filippi più
a che le genti / stolte ri- guardan, non montano un moco. < canigiani
fatta secondo la foggia / de'cappelli che guardan dalla pioggia. lambruschini, 4-13:
questi signori cose da monarca, né guardan dietro ad una migliara di filippi più
dell'aleardi! diceva: « si guardan sempre e non si toccan mai ».
tempo. pananti, i-116: mi guardan fissi, e dopo avermi scorto /
: seduti sopra a un muricciolo / guardan chi passa. fucini, 815: o
-tutti cercano il proprio interesse e non guardan più là. -noe, amico, tu
, 9-203: con occhi d'argo guardan quei di sopra / ch'ogni rimedio
in bocca a certi uomini pesanti che guardan tutto bieco e che, come diceva
: pagnotte! buzzi, 1-25: guardan le pagnotte di sterco che sbucan fumanti
armati /... le foreste / guardan di cuma: onde di là
, fantasticato. mazza, iv-99: guardan l'imago luminosa e tutta / pennelleggiata
impara a scattare, e le donne lo guardan più volentieri perché è il corpo più
questi signori cose da monarca, né guardan dietro ad un migliara di filippi più o
uso, poiché quelli, dimestichi, guardan le pecore, piacevolmente con esse standosi,
panni e i ferraiuoli, / né guardan s'e'v'è pena il far
di vita significasse, per coloro che guardan profondo, vivere più intensamente, l'antico
altro. nappi, xxxviii-236: non guardan ch'un sia bello / e ch'
per ogni rivaggio, / fortemente si guardan quelle porte. la spagna, 25-8
uncini 0 ronciglietti luccicanti... che guardan con la punta verso il di dentro
vecchio tetto / della saturnia mole / guardan l'aquile. -con riferimento alla
una cicompagnato (la morte). guardan con questa letizia: / l'una è
del cavallo osservan parimente / tuttigli arnesi e guardan se la sella / ben posta sia,
ode sentenzialmente parlare, gli uomini maravigliandosi guardan l'un l'altro. = comp
mi smove, / sì che non guardan dove / possan veder mia salute verace.
vorremmo 'l dondolo, e vezzose / ci guardan sogghignando, fatte rosse. tesauro,
l'ascelletta vene, / che sormonta, guardan monta collo spirito la fralezza
inteso il parlar nostro, / ci guardan con mal ciglio, sospettosi / sempre di
sull'erba, vestiti, si guardan in faccia / tra gli steli sottili.
lei, girandosi d'intorno, 7 e guardan quale have adorna vesta, / po'
de'mortali uomini custode, / che guardan tutte le giustizie, e i torti,
iii-3-219: le viole bisbiglian vezzose, / guardan gli astri su alto passar. de
–; / prò le balie li guardan dalle vecchie, / che comunemente / ne