., 3 (42): la guardò con un atto di tenerezza mesta e
. 1827 (40): la guardò con un atto di tenerezza accorata e rabbiosa
si accorciano. deledda, ii-400: guardò con un vago terrore la linea scura
d'annunzio, iv-2-243: il medico guardò in tomo tutta quella...
guardo. comisso, 12-18: mi guardò acutamente per un attimo. moravia,
sorpresa, si trasse addietro e si guardò attorno. d'annunzio, iv-2-228: e
. carducci, 992: la dama guardò lo scudiero / a lungo, pensosa in
: appoggiò la testa al muro, guardò il cielo affiocato da tenui nebbie.
v-159: m'affissò pensosa alcun poco -poi guardò la sua capra -poi me -e poi
ii-786: sedette affranto davanti al camino e guardò fuori, quel cielo freddo che gli
., 23 (391): lo guardò in viso, e vi scoprì facilmente
vacca aggiaccata sopra un greppo / li guardò coi suoi grandi occhi materni. bocchelli,
eroi. d'annunzio, iv-2-125: e guardò giù nella piazza passare il gregge
anni la aggrinzano. cantoni, 558: guardò prima in su per cercar le parole
pareva confondere. palazzeschi, 3-233: guardò [il mio compagno] avido quei
compagno] avido quei frutti, e guardò me aguzzando il musetto. 3
loro piazze. beltramelli, iii-1092: guardò nel giardino l'aiuola delle violacciocche e
dell'arte. moravia, v-203: mi guardò, con un occhio già cambiato,
verno giunge precoce. idem, iv-2-1175: guardò il tirreno d'ulisse e d'enea
e ritornò su con due occhiacci, e guardò, ed esaminò, e interrogò,
. beltramelli, iii-84: ella mi guardò, poi, con un soffio, alitò
ella si ritrasse un poco e mi guardò. idem, iv-2-243: la malattia che
fame e stanchezza. tombari, 3-170: guardò il cruscotto sorridendo: cielo pesante e
lui si grattò dietro l'orecchio, guardò a terra e masticava amaro.
carattere dal modo con fi quale lei guardò prima fi pacchetto, poi me e
mento contro ogni suo solito, e mi guardò le ammaccature della fronte, le quali
e giallo di donna ammalata, che guardò la vettura con due grandi occhi verdognoli
d'annunzio, iv-2-968: il fratello la guardò fisamente, con quell'amore della bellezza
. casti, ii-1-34: tommaso lo guardò con viso arcigno / e d'
viani, 19-433: infilandosi i pantaloni guardò la travatura dell'andrione uguale, il pensiero
lo spiraglio. idem, iv-2-776: ella guardò il cielo che s'incurvava immenso e
sp., 4 (58): guardò con faccia incerta, alla faccia del
ediz. 1827 (56): guardò... alla faccia del padrone,
salì in soffitta; da un pertugio, guardò ansiosamente nella strada, e la vide
li pulì in una pezzuola, li guardò di traverso se erano appannati. pea,
. sacchetti, 16-63: questo notaio guardò di levare costei da dosso a'suoi
al cranio. tozzi, 2-20: guardò, come soleva, alzando la fronte;
sua corte,... il re guardò alla liberalità ch'e'nemici ebbono confidandosi
tuo figlio? - le dissi. mi guardò senza aprir bocca. -aprire
d'uno strumento. panzini, iii-163: guardò in arcano. idem, ii-331: in
. pellico, li-m: ei mi guardò, e parea significare: -arrogante! qui
d'annunzio, iv-2-243: il medico guardò in torno tutta quella...
egli si fermò d'innanzi alla vetrina e guardò molto la coppa preziosa. saba,
, ii-33: sollevò il coperchio e guardò. -diavolo, ci son patate.
[all'imperatore] come era temuto, guardò in alto e vide in su la
beltramelli, i-51: [quando] guardò la folla assiepata che aspettava le sue
ci spiegavano. pavese, i-286: si guardò intorno. c'erano alcune case basse
che venieno i fulgid'occhi; / guardò lorenzo, e in lei del caro aspetto
ritornò: vide e seppe... guardò la scala oramai atterrata, poi
403): lucia alzò la testa, guardò l'innominato, e, vedendo bassa
v-171: interruppe di spogliarsi e mi guardò con un viso attonito, la bocca
9-371: ella lo riconobbe e lo guardò come il cane guarda chi lo ha picchiato
dell'autobus. per tutto il viaggio guardò ostinatamente fuori dal finestrino. -perdere vautobus
selva. deledda, ii-275: la guardò; i suoi occhi ardevano e la fissarono
. papini, 1-140: lo sconosciuto mi guardò con ansietà, ma i suoi occhi
. pascoli, 317: non guardò nell'orto / spighe di lilla e
tanta solitudine. beltramelli, iii-72: guardò il fumo azzurrognolo uscire dalla terra e
. serra, ii-204: il lama guardò nel vuoto, le due mani sul
pavone] sullo specchio dell'acqua, guardò: vide sotto di sé un uccello
rosa] dispiega. panzini, ii-324: guardò con preoccupazione la pancetta baldanzosa del caro
balordo. pirandello, 5-407: mi guardò balordo, con gli occhi languenti, senza
corse, a aprire una finestra, e guardò. [ediz. 1827 (367)
le imposte d'una finestra, e guardò]. leopardi, 34-252: e spesso
qualche cosa di particolare. ella si guardò bene dall'offrirgliene il bandolo, continuò
sp., 17 (294): guardò giù, se qualche barchetta si movesse
403): lucia alzò la testa, guardò tinnominato, e, vedendo bassa quella
sp., 17 (294): guardò giù, se qualche barchetta si movesse
e rompere. pirandello, 6-588: mi guardò con gli occhi chiari, spenti nella
tutta, lei sola questa volta. guardò in giro come per darsi un contegno,
ghignetto alquanto beffardo. verga, 1-34: guardò il suo amico di uno sguardo scrutatore
, che strillava come un ossesso, lo guardò, lei per la quale belli o
o storpi, eran tutti compagni, lo guardò come un prodotto fuor del naturale;
croce, iii-22-242: il governo italiano si guardò bene dal prestare il suo appoggio.
(66): allora lo profeta balaam guardò e vide l'angelo. e l'
a un suo pari. l'animale guardò kekuatov coi suoi grandi occhi liquidi,
de roberto, 18: don blasco lo guardò nel bianco degli occhi, quasi volesse
sul muretto senza ubbidirgli e anzi lo guardò con bile. -rar. veemenza
. pavese, 2-175: sandrino mi guardò, biondo e ammirato. pasolini, 1-19
mani i capelli dalla mia fronte; mi guardò con certi lampi abbaglianti negli occhi.
sull'orlo della tazza di cioccolatte, guardò la cameriera e disse pacatamente: «
balordo; e, per far qualcosa, guardò la data sul calendario. era il
covava a bocca aperta. lui la guardò con l'aria dubbia. pratolini, 2-176
parendogli più tranquillo. perciò, lo guardò, aspettando che tenesse a bocca dolce
protuberanza. beltramelli, i-601: si guardò nello specchio. le ammaccature e le
di sopra. fogazzaro, 2-222: si guardò per istinto nello specchio illuminato da due
pulito. pirandello, 8-284: gli guardò subito le mani. no, nessun'arma
misero le manette,... egli guardò nella folla con un sorriso di feroce
cavallina pareva domandare soccorso. la gente guardò e vide un uomo con la testa
degli occhi. pirandello, 6-341: guardò il brillìo della grossa pietra preziosa
dov'era la buca del diavolo? -ci guardò dispettosamente, brontolò non so che cosa
d'annunzio, iv-2-868: allora ella guardò il viso raso del compagno,..
campi brulli. vittorini, 2-40: guardò la campagna vuota, curva, veloce
mio volto brunito dal sole, mi guardò le mani. manzini, 10-163:
: come gli offersi del latte mi guardò di sottecchi e si mise poi a linguare
era la buca del diavolo? -ci guardò dispettosamente, brontolò non so che cosa,
. fucini, 42: il sor alceste guardò la buchetta fatta dal roncolo del sor
cassola, 2-22: mio padre mi guardò ancora per un momento, poi mi
dici buonissimo. bocchelli, 5-132: guardò con dolorosa amicizia i quadri di buona
dov'era la buca del diavolo? -ci guardò dispetpensate di non essere più soggetti alle
, 646: il ministro delle pietanze lo guardò incredulo e sprezzante e gli assegnò l'
attecchisca bene. moravia, iv-101: guardò in volto l'amante, poi riabbassò
ben grosso. panzini, ii-324: guardò con preoccupazione la pancetta baldanzosa del caro
vergini e spose. serao, i-497: guardò i due vecchi: gli sembrò che
si contano. moravia, iv-123: guardò verso i vetri neri della finestra sui
. pavese, 5-80: la serafina guardò la mia roba, mi chiese se facevo
ne scompose le ceneri colla paletta, guardò in cagnesco lucilio che si asciugava rimpetto
* dis- s'egli. pasotti lo guardò in cagnesco, pensò: « cosa c'
cirillo che uscì prima, e mi guardò, e mi sorrise. rigutini-cappuccini, 30
l'itala speranza. moravia, iv-267: guardò l'orologio: era presto, meglio
sera. quindi uscì. la signora le guardò dietro con un buon sorriso: «
una loggia illuminata dalla luna. si guardò attorno. a destra, quasi immediatamente
buoi aranti. pirandello, 5-198: guardò la mesta sposina che gli parve più
nelle vostre mani. il vetraio se le guardò sorridendo, prone e supine. -legatele
. matazone da caligano, v-500-158: guardò per lo zardin, / soto un
» il giovane alzò le spalle, guardò gli astanti facendo il giro delle facce.
ostinazione. borgese, 1-375: quello guardò con terrore il viso dell'amico ove
né sommo ufficio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro
e vegliò. moravia, iv-197: guardò la stanza: nella penombra che quella
, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso; ma il giovine..
fogazzaro, 5-118: il signor giacomo guardò l'orologio, trovò che mancavano nove minuti
, 235-7: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose
rispose gli avea cari; e molto li guardò, e non li volle. dante
gingillandosi con una cocca del grembiule, guardò verso un ciuffo di càrpine pcco discosto.
ma poi guardò l'orologio, vide che si perdeva troppo
colpo invecchiata. brancoli, 4-315: guardò i ritratti che s'eran fatti più
parte, per lasciarli passare, li guardò con la coda dell'occhio, e continuò
di tacere. panzini, ii-255: guardò la tavola, fissò con quei due
mammella centenaria. pirandello, 7-131: guardò attorno gli alberi, con la gola
volgar., ii-1-130: bruto li guardò, e già non cambiò cera né colore
vide venir questo cero, / e non guardò perché e'fusse gran fusto / e
guardalo, è tuo fratello! ». guardò, ma non le parve esser vero
china, fino al suo paesello, guardò fisso all'estremità, scoprì la sua casetta
la china, fino al suo paesello, guardò fisso all'estremità, scoprì la sua
impassibilità. svevo, 2-451: lo guardò con ansietà allorché si trovò d'aver
china, fino al suo paesello, guardò fisso all'estremità, scoprì la sua casetta
né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro
7-9 (211): la donna cautamente guardò la ciocca della barba che tratta gli
-corimbo. pascoli, 317: non guardò nell'orto / spighe di lilla e
. pasolini, 3-344: scintillone lo guardò, cotto dal sole come una ciriola
parte, per lasciarli passare, li guardò con la coda dell'occhio, e continuò
livio volgar., ii-1-130: bruto li guardò, e già non cambiò cera né
che gli era uscita di bocca: guardò, con faccia incerta, alla faccia
della vittoria trall'arma e colpi delle mura guardò l'artefice e la fame e seguitò
. svevo, 3-579: mi guardò dubbioso e perplesso: « anche tu
al borgo. moravia, iv-194: guardò la fanciulla. allora, chissà perché,
): per la prima cosa, guardò l'innominato; e vista quella faccia mutata
e quegli occhi rossi di pianto, guardò il cardinale, e sotto quell'inalterabile
di codici. pavese, 6-244: guardò nella sala i gruppetti seduti, le
allora ella si volse. da prima guardò la mano di cui aveva sentito il
: delle femmine essendo arcivescovo non si guardò;... e nel papato
all'ingiro. buzzati, 1-163: guardò la parete. per raggiungere la cresta
cuore piccolo. baretti, 1-250: egli guardò la bilancia e disse: « la
con che l'era legata: dipoi la guardò assai, e per quanto io ritrassi
corde fremebonde. svevo, 3-651: guardò il violino come se avesse voluto segregarsi
. la prese in mano, la guardò un momento; tornò quindi a infilarla
, noi resteremo qui ». leo la guardò, dalla collera diventò rosso, e
che cosa. pavese, 5-70: mi guardò... e mi chiese brusco
ecco, s'arrabbia, * mi guardò divertita. « sappiamo che va all'osteria
(295): la reina ridendo guardò verso panfilo, e disse: -ora appresso
giravano. pascoli, 240: guardò sospesa [la mamma]; e buoni
di gesso. svevo, 2-436: guardò di nuovo l'ombrellaio, in mezzo a
le braccia a lavorarle. lui mi guardò curiosamente; discorreva alla larga e tendeva
... passandoci accanto, rallentò guardò a lungo; tornò indietro con una
tornò indietro con una curva elegantissima, guardò più da vicino; e se ne andò
aura cader. cardarelli, 402: mi guardò, mi sorrise, / la villanella
): la prese, la spiegò, guardò alla data, e, fatto un
fiorentini. serdonati, 9-364: si guardò sopra tutto questo di non lasciar mai
filosofi positivi. pratolini, 1-90: guardò l'orologio, erano le otto e quaranta
frutti. pavese, 1-9: allora mi guardò con un occhio solo, come aveva
svevo, 3-565: essa venne e mi guardò subito con occhio diffidente. urlò con
, e lettolo più che la metà, guardò. bandello, 2-6 (i-701)
6-489: in quanto al nonno mi guardò diffidente e si fece in parte per
, 56: dal cominciamento del mondo guardò iddio quelli che più l'ameranno,
mescendosi un gran bicchiere di acquavite, guardò dileggiando il denso fumo delle pipe.
(447): la duchessa mi guardò con malissimo animo, e minacciandomi col
: -hai proprio sonno? -e lo guardò come per vedere se gli rispondeva con
pareva uno scherzo, e ginia la guardò. « dipingere come? ». «
e con le braccia, il prunaio, guardò giù, se qualche barchetta si movesse
professore si lisciò la barba e si guardò attorno. 16. letter.
degnio delle mie busse ». egli mi guardò rimesso, e non disse nulla.
? quella burina dalle guance gonfie mi guardò e rispose, con superbia: « chi
le mie mani. levi, 3-29: guardò tutti con disprezzo,
tozzi, i-309: allora egli la guardò, dissimulando la collera. -assol
. nievo, 575: spiro mi guardò ancora, che se la sua occhiata
passò sopra una mano, se la guardò poi al chiarore della luna. non c'
e giosafatte, 37: l'uomo guardò al profondo della fossa e vide uno dragone
la garza che copriva la ferita, guardò la cannuccia del drenaggio: « lei fra
. pavese, 7-29: lui la guardò con l'aria dubbia. -cauto
letto che l'aspettava, si rallegrò; guardò amorevolmente l'oste, con due occhietti
lucciole. cicognani, iii-2-25: la guardò sorridendo con l'occhio dritto mentre l'
cicognani, 13-42: sua madre lo guardò con occhio pietoso. egli non era
cuore. ancora una volta, mi guardò come se fossi stato io a provocare quella
! -ed ecco che ella mi guardò con gratitudine, e rispose: -eh
spirituali. bocchelli, 5-132: [guardò] il ritratto firmato e dedicato al
la dritta ei tenne, e non guardò alla ria. foscolo, xiv-225: chiamami
conteso. d'annunzio, v-3-243: mi guardò con la sua anima nuda emersa a
al figur. brancoli, ii-216: guardò negli occhi romeo per vedere se la
cappello. pavese, i-322: si guardò negli specchi, e vide una nuca
che l'aspettava, si rallegrò; guardò amorevolmente l'oste, con due occhietti
, 3-1 (57): ella non guardò le grandezze della sua reale dignitade
i-89: adele si voltò dalla porta e guardò smemorata la bionda. - è passato
i-14: l'empia turba avversa / guardò con volto pallido ed esangue, / senza
». pirandello, 5-439: mi guardò e, notando la mia agitazione,
i pugni stava per esplodere, ma guardò all'uscio, e riuscì a frenarsi.
umore di omelia. bocchelli, 6-549: guardò negli occhi di emilia, esplorandola.
-di animali. domenichi, 2-377: guardò l'altieri la mula di m. pietro
china, fino al suo paesello, guardò fisso all'estremità, scoprì la sua
sua spolverina fatta in famiglia, guardò di schiancio quel petto esuberante,
d'annunzio, iv-2-868: allora ella guardò il viso raso del compagno...
pareva uno scherzo, e ginia la guardò. « dipingere come? ». «
moravia, iii-327: l'albanese guardò meglio e vide che effettivamente qualcuno
fogazzaro, 5-69: l'ammalata lo guardò, triste. « credimi, sai »
: con un atto puerile e triste guardò desolata e ansiosa intorno, quasi che
sotto le piante; / ma le guardò con ogni studio et arte. straparola
nella sua spolverina fatta in famiglia, guardò di schiancio quel petto esuberante, e
, par., 4-140: beatrice mi guardò con li occhi pieni / di faville
favorevolissime. fogazzaro, 5-226: franco guardò sua moglie e non osò metter fuori
lontano passato. vittorini, 2-183: non guardò più nessuno, e la sua faccia
rovani, i-624: e la fanciulla lo guardò ancora più attenta ed egli la ferì
dante, purg., 3-66: guardò allora, e con libero piglio /
grassezza. landolfi, 3-156: lorenzo guardò finalmente la trista creatura; e un
più pena di dir la sua, guardò coll'aria un po'astratta...
d'annunzio, iv-2-243: il medico guardò in torno tutta quella dolente famiglia che
, ecc. svevo, 5-172: guardò con uno sbadiglio da sgangherarsi le mascelle
.. aveva le fiamme al viso e guardò me con uno sguardo di bestia eccitata
, qua e là, continuò: ella guardò la folla, due o tre volte
da fanciullino senza padre, buona pezza guardò gli armenti. ma essendo di fiero ingegno
, 2-1 io: don matteo lo guardò con meraviglia, s'accorse del pallore
, 6-528: naturalmente lo sciocco bambino guardò là sotto senza paura. egli si
voi. svevo, 5-195: paolo la guardò e senza ciarlataneria ammirando la figurina che
capelli. di giacomo, i-406: guardò l'uscio piccolo dietro del quale ella
del primo finestrato. berchet, 400: guardò in alto, cercò il finestrato,
anche così, aggiunse maliziosamente ». enrico guardò anna, che fece finta di nulla
). bocchelli, 5-132: [guardò] il ritratto firmato e dedicato
le sue memorie, guardò più fisamente. d'annunzio, iv2-
, iv2- 968: il fratello la guardò fisamente, con quell'amore della bellezza
: il nostro terzetto in quel viaggio guardò senza parlare, ché per parlare a quelle
s. degli arienti, 343: guardò fixo verso uno suo compagno. forteguerri
china, fino al suo paesello, guardò fisso all'estremità, scoprì la sua
mode primaverili. bocchelli, 1-i-127: guardò il tabaccaio, che ora pareva le
, se li aggiustò sul naso e guardò la lingua. = comp. di
occhi alla firma, e mi guardò, sgranando gli occhi. cattaneo
. d'annunzio, i-870: ei li guardò disperdersi lontano / pe'chiarori de l'
così follemente, che il vetturale mi guardò a lungo, aprendo con una mano la
alla porta e per il foro della chiave guardò dentro. -foro nell'acqua: azione
lume fioco. moravia, xiii-285: guardò il quadrante fosforescente dell'orologio e vide
-figur. beltramelli, ii-267: guardò teneramente ambretta; ma era una tenerezza
: scoperse il volto fraterno e lo guardò a lungo e poi lo baciò in
prete quel dì svegliossi allegro: / guardò nei vaticani / orti il ciel freddo tedioso
gliano ferroviere. tozzi, iv-422: la guardò ridendo, quan tunque dietro
contatto. cicognani, 1-106: la guardò come nessun altro uomo l'aveva guardata
d'annunzio, iv-1-750: istintivamente gli guardò le mani: quelle mani lunghe,
, sorpresa, si trasse addietro e si guardò attorno. altri non era in quel
pr. sp., 13-224: guardò ansimante nella strada, e la vide
sferzato. pirandello, 7-195: guardò un pezzo il bambino con gli occhi
vide venir questo cero, / e non guardò perché e'fusse gran fusto. aretino
. s'avvicinò all'uomo, lo guardò di sotto in su e cantò a gallo
irreparabile danno. stefani, 8-93: guardò di dare il gambetto l'uno all'altro
alzò la garza che copriva la ferita, guardò la cannuccia del drenaggio: « lei
far delle brigate assai, giove non la guardò così nel sottile, e fece che
avevano il germoglio, il vecchietto la guardò ammiccando. 2. ant.
: visto che a questo punto essa mi guardò domandando delle spiegazioni, subito ritirai la
parata a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò, vedendo la
: perplesso, si girò indietro, guardò per aria. -volgere a sinistra
il naso. tozzi, i-19: guardò le ceste in mostra; ma senza fermarsi
barba. pascoli, 1142: quegli guardò la fulva giuba, e disse:
, tutto accidioso senza altro dirle la guardò in viso. 5. ittiol.
ne scompose le ceneri colla paletta, guardò in cagnesco lucilio che si asciugava rim-
. nievo, 1-393: la leopoldina guardò forse il giovane più del dovere;
, 1-134: un occhio azzurro lo guardò con freddezza glaciale. palazzeschi, i-34
. tassoni, 4-14: il potta si guardò ch'ei no 'l sentisse, /
inspirazione. pavese, 6-317: mi guardò con gli occhi allegri, gonfiando il
dron 'ntoni gongolante. bocchelli, 1-i-72: guardò l'odioso ometto gongolante e tronfio.
in circa. deledda, iii-12: guardò per qualche momento il cartoncino, come
la serva si piegò brusca e gli guardò le mani accigliandosi in faccia e gracchiando:
gran segno di croce, e si guardò attorno. landolfì, 2-7: reggendo
prete quel dì svegliossi allegro, / guardò pe'vaticani / vetri dorati il cielo
invece di guardare fisso verso di lui, guardò la nostra regina e le sorrise.
savinio, 238: un grosso coniglio mi guardò di profilo attraverso la gratella della gabbia
tremante. cicognani, 9-74: guardò la figliola soggiogato del senso di cui
si chinò sur una di quelle, guardò, toccò, e trovò ch'era farina
. massaia, i-17: bisanzio guardò sempre roma con occhio di livore.
, 238: un grosso coniglio mi guardò di profilo..., l'occhione
anche sostant. pasolini, 1-30: guardò nella stanza successiva, ch'era quella
rialzato del cappottino,... e guardò in su verso tommaso. -acer,
esser robuste. svevo, 1-106: guardò un quadro alla sua destra: il ritratto
/ etra insegnava. brancoli, ii-161: guardò con rancore verso le alture dei paridi
, fece le sue domàndite; la guardò in bocca, gli tastò il polso
nostra donna, si levò ritto e guardò per filippo, e non vedendo se ne
crea l'avvenire. gobetti, 1-38: guardò al passato senza atteggiarsi a profeta,
né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel
del cielo. imbriani, 1-104: guardò sotto altro aspetto tutte le relazioni umane
. ariosto, 1-55: orlando la guardò sovente / da morte, da disnor,
, 235-5: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose carca
battezzò il fanciullo e... guardò in parto monna telda. tommaso di
-amisuratamente. istorietta troiana, xxviii-536: guardò bene e ritenne ciò che detto e
servò nel petto feminile che senza diminuzione guardò il regno al figliuolo. g. morelli
presa n'avea, chiamata briscida, guardò per sé. bandello, 1-1 (i-ii
venir questo cero, / e non guardò perché e'fusse gran fusto.
volar, e poi nel viso / guardò del suo amante... / gridò
secco. moravia, xi-17: mi guardò brutto, con quei suoi occhiacci loschi
entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso. verga, 1-20:
le mani sulle spalle dell'amica e la guardò nelle pupille. d'annunzio, iii-1-54
/ né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé. seneca volgar.,
, visto che a questo punto essa mi guardò domandando delle spiegazioni, subito ritirai la
iv-37: lo prese, l'osservò, guardò me e mi domandò che documento d'
mio! ». tino imbrò lo guardò meravigliato. « idrofobia? ».
nobili. d'annunzio, v-3-124: guardò le torri imbertescate, le case arse
, sentiamo? ». metello lo guardò e gli rispose -era soltanto un ricordo
vino. moravia, 12-100: si guardò intorno con circospezione, presa quindi una
zorno e fina a meza note / guardò lo cavalier quelo inpicato. ariosto, 24-45
, venne vicino al giovane e lo guardò con occhi lustri, quasi supplichevoli.
, iv-1-385: ella di nuovo mi guardò; e sorrise, d'un sorriso impreveduto
indiscreti. percoto, 186: valentino guardò con disprezzo all'impronto chiacchierone. carducci
sp., 23 (388): guardò il cardinale; e sotto quell'inalterabile
regi. nievo, 480: egli guardò spaventato e s'accorse solamente allora della
disapprovazione). calandra, 225: guardò l'orologio con un grande inarcamento di
ciglia inarcate. beltramelli, i-101: guardò con le sopracciglia inarcate, alzando appena
). cassola, 2-523: lo guardò; a un tratto i suoi occhi
tozzi, iv-253: tuffò la penna, guardò che non fosse inchiostrata troppo; e
... e, inclinandosi, guardò se nessuno pane fosse rimaso nel forno.
s'alzò di scatto;... guardò senza paure da educanda emilio, che
niente. pirandello, 5-172: si guardò intorno disillusa, quasi nauseata, come se
verità inconfutabili. moravia, iv-221: guardò lisa: « non più tardi di ieri
annunzio, iv-i-ioi: andrea la guardò, quasi incredulo. la cosa gli
insieme. borgese, 1-45: lo guardò incredula di sottecchi e, senza tralasciar
gli sguardi. svevo, 3-805: mi guardò indagatrice per assicurarsi ch'io parlavo sul
: io gli feci paleo e lui mi guardò indalocchito come il maschio suole guardare la
greci vien chiamato ócpicmxói;, cioè gli guardò dietro un momento. [ediz. 1827
mi disse già l'indicatore gli guardò dietro un momento]. il buon
l'uno di cieca 314: guardò meglio: il suo stemma che, ingenuamente
, v-30-90: così detto, mi guardò e tacque, / perché nel volto si
inflessione di smarrimento negli occhi, lo guardò tuttavia fieramente. landolfi, 2-50:
osteria mentre ingaggiavo l'equipaggio, mi guardò con stupore o con sospetto. moravia
pasolini, 3-81: il maestro la guardò [la boccetta], la prese e
: un giovanotto, passando, la guardò insistentemente, e anna per un momento
. moravia, iv-181: si chinò, guardò sotto i mobili torcendosi per non insudiciare
mi parlò con dolcezza, se mi guardò di buon occhio avete motivo d'insuperbire,
(un 86: sempre si guardò a maraviglia puro e intatto da matrimonio)
l'investigò dai nostri di casa e li guardò con molta integrità. marino, xii-336
e copiare. pratesi, 2-108: guardò il braccio di marcellino da uomo intendente
: era vuota. cassola, 3-14: guardò ancora più intensamente da quella parte,
entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso; ma il giovine intento
chiama corrado, -le dissi. mi guardò interdetta. -è il mio nome,
con i sassolini. cassola, 6-50: guardò fuori, fingendo di interessarsi al tempo
punta del pennello. rerchet, 400: guardò in alto, cercò 11 finestrato,
i loro utensili metallici. -essa lo guardò interrogando. -in relazione con una
vuole saperne -anche stefano sorrise, poi guardò interrogativo gaetano. -di animali.
intollerabile splendore. fucini, 376: mi guardò di nuovo sorridendo, e per mostrarmi
parte intonsi. thovez, 1-197: guardò con ammirazione profonda quel mucchio di freschi
., abbassò la voce e si guardò intorno: «... ebreo!
va a finire. -e la guardò di nuovo fisso, ma lei ormai si
gioia inversamente proporzionale che si riprometteva, guardò tuttavia corinna ben fisso. =
investigò dai nostri di casa e li guardò con molta integrità. -intr.
. tommaseo, 18-i-823: il visdomini guardò al soldato con occhi attoniti e invetriati,
: aprì uno spiraglio tra le fronde e guardò in basso con gli occhi invetriti dallo
conti, 1-145: il colonnello mi guardò sorridendo: -e allora? -disse, invitante
ispira confidenza. bersezio, 1-186: guardò fisso in volto prima giacomo, poi
si venisse. faldella, 1-110: si guardò bene dal citare i numerosi versi di
, 8-312: poi, ipocritamente, guardò verso un canto della stanza ove non
dell'ulà. moravia, iv-123: guardò verso i vetri neri della finestra sui quali
tenendoli in mano pei laccetti, mi guardò. brancati, 3-154: annodava i laccetti
v'acomando », / la bella guardò inver mivi, / sospirava lagrimando. tommaso
. cercò la macchia, e la guardò con occhi sbarrati. non gli pareva
ladre; / e prima per tuto guardò la farina, / la qual iera zapata
moretti, ii-623: si volse e mi guardò con una gentile fierezza in cui brillava
parata a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò, vedendo la sua
bambino. fenoglio, 147: guardò alto alla langa, ma lei gli cercò
struggente. gadda conti, 2-243: guardò severamente i loro occhi splendenti di languida
è libertà'. panzini, i-372: guardò attorno: nessuno. solo, in alto
arrosto. moretti, iii-152: la guardò tra il fumo della caldaia, quella
cassola, 6-97: per distrarsi, guardò il tronco nero del leccio: così grosso
). jovine, 448: lo guardò con i suoi lenti occhi materni.
il capo per fugare la nebbia; si guardò intorno, smarrito. moravia, i-36
quella tua medesima ventura ti conservò e guardò nel letto. iacopone, 20-8:
, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso; ma il giovine intento
dante, purg., 3-64: guardò allora, e con libero piglio /
il latte [il gatto] mi guardò di sottecchi e si mise poi a linguare
gadda, 9-288: la signorina mazzetti gli guardò davvero le gambe, lo congedò con
lo ritorno. pirandello, 5-19: guardò, sconcertato la ferita su la fronte
complessione. nievo, 480: egli guardò spaventato e s'accorse solamente allora della
dine'. pratolini, 10-254: si guardò la locandina degli spettacoli, casomai
bianco, e, lentamente, si guardò intorno. pratolini, 9-397: lo si
legna. vittorini, 2-155: mi guardò e mi strizzò l'occhio, luccicante
canterano. moravia, iv-123: ella guardò verso i vetri neri della finestra sui
che aveva gli occhi lucidi e lo guardò come se piangesse per lui. cassola,
nudi stili. carducci, 664: guardò serena per entro i lugubri / luoghi
. d'annunzio, iv-2-54: ella guardò curiosamente verso il giaciglio ove il padre
di curiosità che non sapeva spiegarsi, mi guardò quanto ero lungo e lentamente fece voltare
capelli. tarchetti, 6-ii-418: si guardò, gettò indietro con un moto energico
qualunque. pavese, i-396: la donna guardò da me a lui, guardò in
donna guardò da me a lui, guardò in mezzo, ci guardò entrambi e aveva
a lui, guardò in mezzo, ci guardò entrambi e aveva di nuovo sulla bocca
e il cacio. maciullando, guardò / l'aratro antico tratto dai bianchi
si fece seria, poi pensierosa, guardò in cielo, con i suoi occhietti fortemente
., iv-vm-15: da questo fallo si guardò quello maestro de li filosofi, aristotile
albergo, nell'invitarmi a scendere, guardò ben bene il mio bagaglio, e
ginocchioni. viani, 13-93: il maestro guardò stupefatto il brilli. -oh, maghetto
né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro
il piatto maiolicato. prisco, 5-242: guardò dapprima, come stupito d'averla fra
. arrighi, 3-90: la madre guardò di nuovo il biglietto rosso e ripigliò:
). tarchetti, 6-i-148: egli guardò il sole che sorgeva circonfuso di nebbia
. boccaccio, i-120: ben si guardò di non dire l'ultima cosa che
. landolfi, 2-11: lo guardò con malmentito disprezzo. = comp
onore. deledda, iii-569: lo guardò come un suo dipendente che avesse fatto
soldati. imbriani, 2-103: lui la guardò come trasognato. avrebbe potuto schiacciarle il
. bocchelli, 2-22: la cameriera guardò sorridendo il gigante che le enunciava quella
volse a me li occhi un'ombra e guardò fiso. bibbia volgar., i-37
ché aveva un gran manone), gli guardò in viso. sassetti, 7-190:
al cancello, si avvicinò al recinto e guardò. 8. milit. compiere una
virtù. moravia, ii-373: ella mi guardò un momento in tralice e quindi soggiunse
. albertazzi, 968: nella stalla saverio guardò ai buoi giacenti. fe'rialzare i
con quella marmottina viva sulle ginocchia si guardò d'intorno e sentì per la prima
c. e. gadda, 6-246: guardò alla bellona, alla maga. non
. beltramelli, i-498: mostardo lo guardò e scoppiò in una risata. poi
pochetto il cappello in mano, ci guardò fisso, voltandosi indietro, con occhio
fantasia. gadda conti, 2-283: guardò le pareti, quasi cercando materiale conferma
vide venir questo cero / e non guardò perché e'fusse gran fusto, / e
, inf., 10-56: dintorno mi guardò, come talento / avesse di veder
venosta, 116: l'altro mi guardò fisso, poi se ne andò,
un toro più membruto del vero ci guardò di traverso e mugghiò. 2
due giorni. pirandello, 8-255: guardò di nuovo l'orologio e gli parve da
. cantù, 392: 11 carceriere guardò in faccia all'altro con un'aria d'
dacché egli era solo. e lo guardò con affetto, mentre il cane arretrò
, 235-6: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose
invano adorna il meretricio stile / chi non guardò dal fango illeso il core. tommaseo
mesi. leopardo invece fu guardato, guardò, e prosegui tranquillamente nel suo mestiero
. di giacomo, i-363: zaccaria lo guardò sorridendo, sedette nel suo gran seggiolone
guerrazzi, 5-179: il curato lo guardò sbieco per di sopra gli occhiali,
corse a aprire una finestra, e guardò. cagna, 1-103: chiese l'avvocato
nievo, 655: la pisana mi guardò in viso; io senza por tempo in
munito d'una piccola lente attraverso la quale guardò un micropanorama di gerusalemme.
genova. de roberto, 442: guardò un momento la folla minacciosa e urlante
c. boito, iv-121: mi guardò nel volto con attenzione minutissima.
me victor hugo non piace. -baba lo guardò. -è questione di gusti, -aggiunse
, iii-22-242: il governo italiano si guardò bene dal prestare il suo appoggio.
). cicognani, 9-53: guardò in giro -il lettino di ferro col
guerrier... /... guardò zerbino fiso: / e poi gli
apparente dello spazio... vinzador guardò le pleiadi. -mondo di su',
, i-438: il cavalier mostardo la guardò fin nei precordi, nel centro della vita
ogni volta che si specchiava, arnaldo guardò solo il naso, quel mostruoso naso
mi parlò con dolcezza, se mi guardò di buon occhio avete motivo d'insuperbire,
sul tappeto. andrea lo raccolse, e guardò le due giarrettiere incise. portava ciascuna
l'avesse mozzicato un aspide: lo guardò: gli si avvicinò. 4
tozzi, ii-118: il contadino lo guardò come se avesse voluto tirargli un mozzo
/ loco la bella coppia fu distante / guardò ruggiero, e fu a conoscer presto
. d'annunzio, iv-2-751: ella guardò una donna del popolo, avvolta
d'annunzio, iv-2-650: egli la guardò nelle pupille, sentendo quel che v'
gadda, 10-115: il medico lo guardò. aveva ora le mani congiunte sotto il
petrarca, 235-5: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose
bravaccio dell'innominato... lo guardò, lo riconobbe, e s'accompagnò
segno. d'annunzio, iv-2-751: ella guardò una donna del popolo, avvolta nella
qualcosa. albertazzi, 952: carlo guardò, fé di spalla, noncu- rando
, riprendendo alcuna cosa nella gamba, lo guardò con isdegno apelle e disse che
cassola, 2-185: il babbo lo guardò, scosse appena la testa e non
var. in tommaseo]: molto si guardò di muoversi alla stigazione e conforto dei
, priva di quel vago prisma, guardò la figura della marchesa nella sua nudità
lenti. bernari, 4-169: ci guardò: o meglio fissò lo sguardo nei
sp., 15 (257): guardò amorevolmente l'oste, con due occhietti
): la prese, la spiegò, guardò alla data, e, fatto un
e. gadda, 6-136: mi guardò con quei du occhi, implorando..
: delle femmine essendo arcivescovo non si guardò, ma trapassò il modo de'secolari giovani
. pavese, 9-105: guido ci guardò ai traverso e borbottò qualche altra cosa
e olezzante. d'annunzio, iv-2-29: guardò istupidito con occhi vitrei la bara tutta
uso avverb. calvino, 1-393: guardò olimpico gli archi degli acquedotti che correvano
. d'annunzio, 4-ii-30: li guardò con i belli occhi d'oliva.
e le scarpe infangate - e mi guardò di traverso. -ombrellone ricoperto di tela
. d'annunzio, 4-ii-19: guardò quella piccola mano dalle dita lunghe,
tristezza. banti, 9-198: la guardò opacamente senza risponderle. 3.
pedinato, si fermò, e lo guardò con occhi inesorabili. allora egli distolse gli
occhi degli uomini. brancati, 4-315: guardò... le porte orbate delle
in queste due ordinazioni se non si guardò esattamente il decreto de'canoni...
queste due ordinazioni, se non si guardò esattamente il decreto de'canoni...
pirandello, 7-1030: il balla lo guardò perplesso, se intendere come una pietosa
né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro
! l. gualdo, 1186: guardò calma col grand'occhio nero / le feste
: la cameriera... lo guardò con ossequiosa curiosità e uscì dalla camera
. e. cecchi, 5-314: guardò meglio: il suo stemma che, ingenua-
. d'annunzio, iv-2-273: si guardò in torno, togliendosi dalla bocca la
pavese, 5-70: adesso nuto mi guardò, sbattè la riga e mi chiese
io gli feci paleo e lui mi guardò indalocchito come il maschio suole guardare la
ci fu il ragazzo, stefano li guardò in silenzio: lei che scopava, lui
. pasolini, 3-80: il capoccia lo guardò serio, nelle palle dell'occhi.
e. gadda, 6-255: il brigadiere guardò fisso alla ragazza, l'avvicinò con
maria,... avendo sete, guardò el suo figliolo e subito risorgete in
lavati e asciugati in fretta, lo guardò sorpresa. 4. nella medicina
gli occhi azzurri sulla pelle abbronzita mi guardò passare. moravia, 18-333: sui paracarri
giacomo, i-480: si voltò, si guardò intorno, assalito da così vivo terrore
parata a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò, vedendo la sua
pranzo col padre e la madre, li guardò negli occhi, cercò di parlare.
cicerchia, 1-145: iesù allor la madre guardò fiso, / che parìe che di
monastero, quando fu nel parlatorio, guardò in giro dove fosse la signora a cui
. moravia, iv-288: michele la guardò: tutto il racconto era stato fatto
e piena de gioie, la quale guardò assai particolarmente e con piacere.
. battezzò il fanciullo e... guardò in parto monna telda. b.
): la prese, la spiegò, guardò alla data, e, fatto un
xiii-39: silvio apri lo sportello e la guardò scendere: bassa ma snella,.
custode de la badia quando nostri negligentemente guardò l'agro patavino. goldoni, xiii-492
. pavese, 9-111: clelia mi guardò, rassegnata. -vede, -disse. -comincia
3-206: il direttore in quel momento la guardò con i suoi occhi patiti di uomo
, ecc. soldati, 2-496: guardò l'ora, le mormorò dolcemente che
velava il fondo della strada, si guardò intorno sospettosa e si fermò, belando.
consola. bocchelli, 2-175: quando si guardò nello specchio del negozio, si vide
malattie cutanee. tarchetti, 6-i-168: guardò con aria d'indifferenza il barone di
-ha i pensieri stasera? -alfredo la guardò senza rispondere. ivana arrossì. -dubbio
al capo spiccato di napoleone, lo guardò perbenino, gli alzò le palpebre sugli
, 235-8: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose
anche assol. bechi, 2-171: guardò verso la tribuna e incontrò ancora il
/ soave profumata. bemari, 7-170: guardò i polsi rossi della ragazza, attorno
dall'altra parte del tavolo. non mi guardò, non mi chiese il permesso;
studi. pratolini, 10-254: si guardò la locandina degli spettacoli, casomai ci
. p. maffei, 312: guardò lo stato vedovile non senza perpetua e prospera
. moravia, iv-284: tacque e guardò lisa: la vide così perplessa e annoiata
chi non è sicuro di aver ben capito guardò perplesso e sospeso la figlia.
altro -scongiurava livia. la petulante la guardò; chinò gli occhi; in fine
non ho molto appetito » e ci guardò con petulanza. -pretesa eccessiva,
vicinato. moravia, xi-145: rigoletta guardò anche la vivaldi, una bruna splendida,
squallida. irandello, 5-16: guardò in basso la viuzza nera, deserta
a piena mano..., gli guardò in viso. c. bartoli,
all'uscio della camera della donna, guardò pianamente e sentì il giovene essere dentro;
. fenoglio, 4-189: johnny guardò al cielo, materassato di nuvole bianche
lo picchiettò, l'ascoltò, lo guardò. fucini, 550: mi guardò [
lo guardò. fucini, 550: mi guardò [il medico] la lingua,
. arpino, 9-97: l'uomo mi guardò spremendo attenzione dagli occhi chiari. aveva
punti luminosi. moretti, iii-317: guardò il cielo e vide nella gran tenebra
verga, 8-122: donna bianca lo guardò sbigottita... indi alzò verso
labbra. pavese, i-396: la donna guardò da me a lui, guardò in
donna guardò da me a lui, guardò in mezzo, ci guardò entrambi e aveva
a lui, guardò in mezzo, ci guardò entrambi e aveva di nuovo sulla bocca
, par., 4-139: beatrice mi guardò con li occhi pieni / di faville
. cassola, 3-59: mara si guardò nello specchio: era in uno stato da
cittadi e castella'. pirandello, 6-341: guardò il brillìo della grossa pietra preziosa dell'
! » tommaso si fermò e lo guardò con uno sguardo che tagliava come una
verga, 8-277: don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina
. cassola, 3-65: bube la guardò; sembrò turbato; ma si ricompose
., 3-64 [var.]: guardò allora, e con libero pillio /
12-236: per un momento pietro trasognato guardò il fiume: prima vedeva la massa
privato. d'annunzio, iv-1-792: guardò la piccola pila d'argento che pendeva
di parere. fucini, 32: guardò pietosamente le pillàcchere di pasquale che ingozzava
attortigliò un braccio sul capo e si guardò l'ascelle, sgusciate in fuori dalla
gli fu ad un passo allora ugo lo guardò negli occhi e così vide solo l'
12-17: lapisciacche ra mi guardò con due occhioni spalancati. =
. nievo, 1-346: la claudia guardò il sandro, sentendo già di amarlo piucché
, 11 (206): renzo guardò attentamente e vide che quel gran corpo
. tozzi, v-14: il giovane la guardò con occhi gonfi di cupidigia, e
? bemari, 4-202: cupris si guardò per un poco il panciotto, poi si
. frangia. piovene, 105: guardò sui monti l'ombre gelide sulla neve
non ero persuaso. palazzeschi, 3-15: guardò la scala oramai atterrata, poi si
aquila volante [tommaseo]: guardò d'una parte ch'era sì spessa
: il drago è quello / che guardò vigilante i pomi d'oro / ne
. aleardi, 1-161: il pio guardò quell'isole dal lembo / de la sua
, 4-ii-48: un branco di pecore ci guardò passare:... due o
sul tappeto. andrea lo raccolse, e guardò le due giarrettiere incise. portava ciascuna
poveraccio come lei. cassola, 2-173: guardò l'uomo e sentì improvvisamente una grande
: a monte, a mare, ella guardò: guardato / ch'ebbe, ella
de'due nella pratica delle cose umane guardò la provvedeva, entrambi errarono di concerto
labbra a un sorriso di precauzione e guardò di sfuggita il marito, come se sperasse
stata cagione precedente che 'l signore la guardò. piccolomini, 10-389: quando..
sottili. pirandello, 6-21: gli guardò il vecchio cappelluccio stinto e roccioso,
il sudore della fronte: si ricompose: guardò negli occhi il predace. 5
, si voltò indietro... e guardò intrepidamente e freddamente il patibolo stesso,
li occhi al quadro... poi guardò uno delli angeli preganti, ch'ella
quelle cose da vendere, tutte le guardò e piacquerle e massime il forziero e la
egli non sapeva saziarsi dello spettacolo. guardò passare una torma di chierici rossi, di
imperatore federico] come era temuto, guardò in alto e vide in su la
le tesi il bicchiere. lei mi guardò con gli occhi scuri, se la rise
verga, 8-277: don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina
ferro battuto? deledda, v-820: guardò la piccola messaggera come la vedesse solo
petrarca, 235-6: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose
rare case. comisso, v-185: toni guardò con segreto rancore suo padre, come
né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel
celeste lingua di caterina, masenzio la guardò con vista immobile e con lingua tacita
, priva di quel vago prisma, guardò la figura della marchesa nella sua nudità
. svevo, 8-165: il signor agnios guardò nel corridoio sperando di rividere la giovinetta
-disse il giovanotto, riscotendosi; e mi guardò con commiserazione: -la produzione è sparpagliata
la vecchia, anzicché sentirsene offesa, la guardò con uno sguardo profondo di ammirazione.
dei loro sogni. brancati, ii-133: guardò nell'aria vuota ove la sua mente
: le chiese se aveva appetito, guardò l'orologio, le mostrò l'ombra di
, iii-483: strinse i pugni e guardò negli occhi suo zio; lo guardò
guardò negli occhi suo zio; lo guardò come se volesse lanciarglisi addosso e lo avvertisse
. di giacomo, i-628: egli la guardò, meravigliato. era una bimba a
egli fosse. banti, 6-118: non guardò neppure in faccia il bertozzi, quando
gioia inversamente proporzionale che si riprometteva, guardò tuttavia corinna den fisso. calvino,
g. p. maffei, 312: guardò lo stato vedovile non senza perpetua e
delle colonne della navata di destra, guardò d'infilata il pavimento, cercando di
prossimo? ». e iesù il guardò e disse così: « uno uomo si
del sapore. fenoglio, 4-185: johnny guardò al cielo, come ad accelerare il
volendo provare le parole dell'abate isaac, guardò cautamente nella sporta e viddevi dentro un
con le braccia, il prunaio, guardò giù se qualche barchetta si movesse nel
corse a aprire una finestra, e guardò. palazzeschi, 5-234: soltanto il
cibo pruriginoso!... come li guardò, con qual occhio solenne,.
che volesse nascondersi. e gabriella lo guardò un momento, senza smettere quel sorriso
all'uscio della camera della donna, guardò pianamente e sentì il giovene essere dentro;
di mira. fenoglio, 48: guardò oltre e vide treno e biagino addossati
santissima! » verga, 8-236: ella guardò intorno in aria di mistero, colle
vedere, la sua povera morta. guardò istupidito con occhi vitrei la bara tutta
ultimi furono due preti. quello che guardò il numero era miope, non riusciva a
ma il gesto gli rimase a mezzo. guardò qua e là; e non si
, 13-287: egli non parlò, la guardò alla sua volta, severo, cosicché
improvviso davanti a lucia che piangeva; la guardò con un atto di tenerezza mesta e
come un falcaccio indomito, ma si guardò intorno, conobbe d'esser solo e inviso
un marinaio. pirandello, 8-1039: guardò l'orologio e si rabbuiò in volto
, 8-505: era ancora vestita. guardò il lettino accanto intatto, e si raccapezzò
ché aveva un gran manone), gli guardò in viso. nardi, ii-229:
. una donna dal retrobottega: mi guardò e, ritiratasi, discusse con un'
tutti i miei rallegramenti! lemmonio lo guardò interdetto. 4. ant.
viola. beltramelli, i-118: invano guardò il lieto rifiorire di susanna nella stagione
sp., 4 (58): guardò, con faccia incerta, alla faccia del
non vederci mai più, non mi guardò in faccia né volle toccarmi. pavese,
popoli tutrici. tarchetti, 6-i-158: lo guardò con tale aria d'affetto che rosen
quindi prese il foglietto caduto e lo guardò. un rappiglio, o piuttosto un brivido
, e tremando in tutto il corpo guardò la serva che piangeva in silenzio,
. alvaro, 9-251: ella mi guardò coi suoi occhi rassegnati, che non
: il cavallucci finse di inciampare e guardò a terra; ma già il lampugnani,
rattoppati colla carta. pratolini, 3-30: guardò fuori della finestra, oltre i vetri
de pisis, 3-3 * 1: guardò meglio, era un farfallino, un '
tutta la religione, la quale avventuratamente guardò sedici anni. boccaccio, dee.
affetto. cassola, 2-375: cimino guardò il tegame; si vedeva che gli
2-469: gerolamo fu deluso dal responso e guardò il chirurgo con la speranza che avesse
quella gloria, a cui l'italia guardò con sì tenera compiacenza. ojetti, i-593
in faccia; poi d'improvviso lo guardò, gli sorrise. moravia, xii-138:
levi, 2-56: l'assistente mi guardò sorpreso: in luogo del lungo discorso che
v-483: piera sollevò il viso, la guardò con oc chi smarriti,
. praga, 4-125: egli mi guardò, si toccò la falda del cappello
suonare, ma chinò la testa e guardò lui un attimo, quasi rossa, ridendo
voleva ricercarla in matrimonio, non la guardò più. -rivendicare il possesso di un
chi cercavo. glielo dissi: mi guardò da capo a piedi, e mi rispose
interiore. frateili, 1-248: la guardò già richiusa nella sua vita segreta.
intelletto. buonafede, 2-vi-240: il conquistatore guardò il filosofo di ottimo occhio, lo
giorno si fermò, si accosciò e guardò con rabbia i ricolti e il bestiame.
-allora la giovinetta si volse dì scatto, guardò la madre in faccia, fieramente,
. » disse il dottor maltisani e guardò la signora maltisani che con un'occhiata ricucì
mondo? moravia, xiii-301: la diva guardò in basso e poi si avviò verso
spruzzo, con le spalle raggricciate lui guardò farsi i cerchi e poi si disse ridistendendosi
. pavese, 6-293: allora mi guardò con un occhio divertito. fermò la
scimmia fu regalata al ministro, che guardò con compatimento il capitano, mentre questi
, 1-424: anna, seminuda, indignata guardò intorno smarrita: gli abiti buttati a
più che mai sconcertato, il proprietario guardò anche lui, e rispose: - un
. pavese, 5-70: adesso nuto mi guardò, sbattè la riga e mi chiese
afflitto, misero e dolente / amirato guardò le fronde e i rami, / e
schiacciato. borgese, 1-65: guardò di soppiatto quelle labbra senza rilievo,
che nessuno che la vedessi mai la guardò per concupiscenzia, tanta era la santità
sì rimane, / et in quel luogo guardò 'l pane. novellino, xxviii-869:
passione che, detto quello, mi guardò con una certa diffidenza, come se
tozzi, vi-546: il nonno lo guardò, e pianse lui, pianse con
incessante. spalle al capezzale, la guardò con occhi rimescolati. onofri
, 2-66 (418): egli mi guardò rimesso e non disse nulla.
la fanciulla si destò, guardò meglio in volto a don pietro.
, i-476: la piccola pallida lo guardò come smarrita. s'era tutta rimpiccinita
vide letizia: si fermò, la guardò, poi, rincamminandosi, scomparve nella
, i-476: la piccola pallida lo guardò come smarrita. s'era tutta rimpiccinita
, gli aveva mandato alla rinfusa, guardò stupefatto a vicenda il leila e il
si soffermò a piè della scala; guardò il ferro della ringhiera e i gradini di
). moravia, xi-145: rigoletta guardò anche la vivaldi, una bruna splendida
. fenoglio, 1- 135: guardò vivamente a fritz, riobbligandolo a riunire i
volponi, 11: il capitano medico mi guardò con interesse e stupore, facendo un
. de amicis, i-128: l'ufficiale guardò la gente, poi la fanciulla,
da un senso di diffidenza, lia guardò di sbieco l'uomo non più giovanissimo,
mezzo tutti gli ostacoli; il marito la guardò in un certo modo e le domandò
don federigo di sul poggio alquanto / guardò e vide l'ordine e 'l risedio /
magari con queste ragazze ». mi guardò risentito. « io? » disse.
maria..., avendo sete, guardò el suo figliolo, e subito risorgete
che nessuno che la vedessi mai la guardò per concupiscen- zia, tanta era la
ventura li avenne un bel pensiero: che guardò il pino, e vide l'ombra
vista). fenoglio, 1-i-1423: guardò a lungo, ma con occhio affaticato
allo specchio le labbra, se le guardò accuratamente. moravia, 19-8: avvicino
7-336: guardando lo stesso paesaggio ch'egli guardò e dipinse, mi stupisco che la
). fenoglio, 1-i-1307: johnny guardò avanti, alla forte nuca di arduino
nella sua spolverina fatta in famiglia, guardò di schiancio quel petto esuberante. gozzano
davanti al negozio di suo padre e guardò dentro, ma la luce che si rompeva
, 1-366: un branco di pecore mi guardò passare: le mansuete bestie nere e
con queste scempiaggini. » e mi guardò severamente come se dicesse: « adesso ti
... marzio tacque e si guardò tutti e due il rosseggiamento che si
). sanminiatelli, 11-7: si guardò attorno e, con gesto roteante,
attorno all'aereo...: guardò il carrello fisso, gli impennaggi di coda
crocifisso. berchet, 400: guardò in alto, cercò il finestrato, /
/ e con la man, che guardò rozzi armenti, / par ch'i regni
anguste il contadino;... guardò le torri imbertescate, le case arse e
a malincuore il suo violino e lo guardò bruscamente; esisteva tra il suonatore e
valore awerb. fucini, 32: guardò pietosamente le pillacchere di pasquale che ingozzava
l'inferriata. zavattini, i-173: bat guardò i cento fanciulli che giuocavano lungo i
d'agobbio. d'annunzio, iv-2-1021: guardò dinanzi a sé volterra come una città
diritto. linati, xvi-179: gilberto guardò giù tra le sbarre, a quella
a quella moltitudine di lumi multicolori, guardò il saettante intreccio delle rotaie lucide di
non pensò agli studi del figlio, ma guardò a consumar bene il patrimonio.
nell'atmosfera. fenoglio, 3-42: guardò ansiosamente al passo della torretta. era
bernari, 6-41: il ragazzo lo guardò torvo, si sbaffò di sangue tamponandosi
volponi, 9-112: sotto la luce guardò la porta di santa lucia, con
guerrazzi, 5-179: il curato lo guardò sbieco per di sopra gli occhiali.
moravia, xlii-175: pur guidando, guardò di sbieco ad anna, come per confermarsi
queste parole il giovane veranio e si guardò intorno timoroso come se il solo ascoltare
verga, 8-122: donna bianca lo guardò sbigottita..., indi alzò verso
burchiello, 94: sbucò il capo e guardò giù la tomba. g.
prerogativa. faldella, 8-70: si guardò bene dal citare i numerosi versi di
. bernari, 4-76: ella lo guardò per un poco, e subito, come
: a monte, a mare, ella guardò: guardato / ch'ebbe, ella
. buzzati, 4-345: giovanni guardò sbalordito la frana, scalfitura del monte
. viani, 19-70: allora si guardò concitata i denti, sul filo erano
forze nemiche. fenoglio, 5-i-693: guardò con disagiati occhi e spallucce aggricciate al
da pusillanimi. pratesi, 5-69: guardò intorno come se cercasse uno scampo.
, ii-1-941: il generalissimo... guardò il biglietto, lesse, ghignò,
phini'. calandra, 337: oliveri lo guardò a bocca aperta, poi ebbe uno
. calandra, 337: oliveri lo guardò a bocca aperta, poi ebbe uno scatto
scemo. pavese, 4-111: stefano guardò il pezzente che gli rispose con due
berretto con la visiera... lo guardò sobbalzare sulle verghe e sparire per la
c. e. gadda, 6-76: guardò, come per un commiato, la
. maggi, 322: egli si guardò non solamente dalle manifeste schifezze del
altezzoso. moravia, xii-246: guardò schifiltosamente, ma non disse nulla.
landolfi, 19-110: lo spettro mi guardò con occhio di cupo furore e al
, lupetto si fermò un poco e guardò in giro, con la mano tesa sulla
. volponi, 3-149: dirce guardò verso la mammana, con acutezza
altro che gli occhi biechi e mi guardò come l'imperatore guarderebbe il boia per
contentezza. tarchetti, 6-ii-416: mi guardò con pupille scintillanti di passione. montale
luce. foscolo, iv-414: egli mi guardò attonito: gli occhi miei in quel
., 15 (257): guardò amorevolmente toste, con due occhietti che ora
tarchetti, 6-1-148: egli guardò... i tetti delle case coperte
in fuga per la ruedes capucines. si guardò l'orologio sul polso. mezzanotte era
scollò la guancia dalla guancia e lo guardò in faccia con degli occhi soltanto freddi
, lo sanza ogni romore è. guardò fisso fisso. carducci, iii-3-285: un
immagine). fenoglio, 5-i-415: guardò finché l'aria fu così vaga chela stessa
da capo a piedi di filosofia, non guardò in quel motto che la sconvenevolezza dello
ci fu il ragazzo, stefano li guardò in silenzio: lei che scopava,
sm. region. ramo reciso. guardò ad uno scopo posto sul piano della campagna
. bassani, 5-52: egli la guardò senza rispondere niente, con occhi disperati.
. bechi, 2-283: il coscritto lo guardò conun ebetismo scorato diffuso su tutta la faccia
forte angolazione. fenoglio, 4-22: guardò finché l'aria fu così vaga che la
durata. deledda, v-979: mi guardò con gli occhi di un fanciulloche ha trovato
nell'andarsene si volse più volte e si guardò attorno pallida e turbata come uno che
», e per la prima volta mi guardò e sorrise. -far uscire da un
7-160: il concerto era finito. luca guardò dinuovo la finestra vicina alla volta della chiesa
un vecchietto mite, ma scrutativo; guardò l'uomo turbato e sdegnato, che gli
svevo, 2-520: anche il balli guardò emilio con occhio scrutatore. c.
asta. carducci, iii-4-178: la donna guardò lo scudiero / a lungo, pensosa
, che del signor d'anfriso / guardò gli armenti e che conduce il giorno,
trasse dal petto il ritratto di torranza, guardò a lungo la calva testa scultoria del
ella si scosse, viva, mi guardò inebetita, poi prese pian piano ad
senza ruolini. mo pepe mi guardò bieco e scuotendo adirato il capo -ripulirsi dalla
materia di conforto. bacchetti, 5-132: guardò con dolorosa amicizia i quadri di buona
entro il quale avendo cacciato il capo guardò ben bene tutta l'opera. proverbi
, inf, 10-56: dintorno mi guardò, come talento / avesse di
, gli scoprì i denti e glieli guardò, stringendo i suoi fino a farseli
auto filava a tutta velocità. ella guardò fuori: campagna: pianura: segavano il
non vide nessuno;... guardò nel corbello dei trucioli e della segatura
sui bracciali, trasse unsospiro di soddisfazione, guardò un poco in giro. d'annunzio,
la testa. idem, 5-ii-598: guardò la donna di striscio e a toni fece
(93): il padre cristoforo lo guardò, passando, lo salutò, e
farà ancora? » semiseria, ginetta guardò innanzi a sé e divincolò il capo.
parzialmente. pavese, 9-42: guardò il bicchiere con aria mortificata, 10
il bicchiere con aria mortificata, 10 guardò a testa bassa tenendolo a mezza distanza,
. cantoni, 301: essa mi guardò un po'per diritto e un po'per
, ma per nulla mortificata, sofia guardò per un po'davanti a sé. «
saba, -99: curzio mi guardò, in principio come un adulto un
x-1-278: quante volte l'altera imperatrice guardò con mal celato trasporto le tenzoni dei
chiuso; aperse alquanto l'uscio e guardò dentro nella camera. ovidio volgar.,
la serratura lampo del maglione, e lo guardò negli occhi. 2.
tua casa madama marini... mi guardò tanto ch'io ho rivolti gli occhi
fuori dalleabitudini soldatesche e servitoresche, poi mi guardò fìssa. -per estens. che va
una costruzione. pratesi, 5-346: guardò molto la scatoletta, che sfaccettava splendori
il marchese del vasto... si guardò di sfiduciare i suoi soldati dalla speranza
. calvino, 2-103: il bassotto guardò in su con un occhi di dolore.
tarme e sfinita dal tempo, lo guardò in volto accanita, pronta al rifiuto.
. calvino, 1-34: giovannino si guardò intorno, con ariad'intendersene. indicò il
voleva. pavese, 5-27: nuto mi guardò tra storto e allegro. lasciò che
. aleardi, 1-161: il pio guardò quell'isole dal lembo / de la
mettere in pratica, sereni, 4-47: guardò lo scafo allontanarsi tra due ali di
: lui sfuggì il suo sguardo e guardò in giro per la sala come se temesse
mise una mano sul braccio; mi guardò di nuovo, ma ancor più di sfuggita
di chiarezza di un autore o di guardò quelle luci e le loro sfumature tra i
, ecc. svevo, 5-172: guardò con uno sbadiglio da sgangherarsi le mascelle
gran fretta raggiunse la strada, ansiosamente si guardò attorno, e con incredibile prestezza percorse
comparve una donna alta e bella che guardò attraverso il giardino e mi fece cenno di
.). 7erésah, 1-16: guardò il mago la vòlta sibillina / e il
, disse rauca. allora ginia la guardò di scatto. « ma non ti posso
. borgese, 1-17: lo psichiatra guardò filippo al di sopra delle lenti,
scostante. piovene, 164: giovanna guardò il vecchio con un sorriso poco simpatico
g. bassani, 6-117: guardò verso la porta di cucina, per sincerarsi
. gadda conti, 1-529: ivy guardò l'eucalipto: era sinistro, violaceo.
volponi, 4-163: l'oca guardò bene e poi con una sola slalata
ci voleva barboni, ii-1-948: mi guardò e grugnì lo smaccatamente poco. troppo chiara
inflessione di smarrimento negli occhi, lo guardò tuttavia fieramente. tecchi, 10-213: quell'
. serao, 4-159: faustina la guardò con una meraviglia estrema, che ella
camminare e soffiare, ma non la guardò. -sostant. zanobi
c. e. gadda, 6-76: guardò, come per un commiato, la povera
occhi. gozzano, i-800: fiorenzo guardò l'una, poi l'altra, poi
spianata e, soffregati gli occhi, guardò la città -sfregarsi i denti,
. cassola, 4-53: anna lo guardò: e riconobbe il soldatino che l'
l'uomo si sollevò sulla schiena e guardò in alto. borgese, 1-25: «
fenoglio, 5-ii-217: lei invece gli guardò la striscia di carne nuda tra l'
frati e mangiando, sollevato per spirito, guardò e vide l'aniche muovono, come
momento in cui rosen incominciava a sommergersi guardò alla riva, vide la folla che
la rivoltella di michele, la raccolse, guardò distrattamente in aria soppesandola. -per
soppiatta sbirciare. borgese, 1-65: guardò di soppiatto quelle labbra senza rilievo,
si accrebbero. verga, 5-214: egli guardò i sopravvegnenti senza darsene per inteso,
alvaro, 9-506: il padre non ci guardò neppure... con la testa
la domanda. pavese, 9-59: ci guardò, camminando, di sfuggita. doro
dante, inf, 10-57: dintorno mi guardò, come talento / avesse di veder
padre che scendeva le scale. mi guardò torvo, non mi disse una parola,
velava il fondo della strada, si guardò intorno sospettosa e si fermò, belando
e al di sopra della montagna di carte guardò al professore il quale ebbe un brevissimo
doni, 81: giove non la guardò così nel sottile e fece che marte,
deledda, iii-276: la donna lo guardò di sotto in su con uno sguardo
di sotto la tesa del cappello, mi guardò rapido, torvo. capivo.
. moravia, i-610: lorenzo la guardò di sotto in su. fenoglio, 5-i-1500
certamente riformato per vizio cardiaco, lo guardò da sotto in su. -nella
sottecchi. pavese, 7-94: mi guardò sotto sotto e cacciò un po'di fumo
aria d'indifferenza. bonsanti, 4-129: guardò di sottocchi sara e vide che gli
altra donna? » a madre si guardò bene dal rispondere alla sua isabella la
bernari, 4-21: il capofficina si guardò più volte indietro, per accertarsi se
dessi, 10-93: i mi guardò con insistenza e io mi sentii spagnolescamente
. de amicis, i-91: mi guardò cogli occhi spalancati. io gli parlai lungamente
». albertazzi, 952: carlo guardò, fé di spalla, noncurando. arpino
pea, 7-365: la donna lo guardò con tutti e due gli occhi spalancati,
. foscolo, iv-414: egli mi guardò attonito: gli occhi miei in quel
bicicletta, ma lo fece traballando, si guardò addosso e cominciò a spazzolarsi il cappotto
della parete. fenoglio, 4-10: johnny guardò l'innaturale sera incombere sulla piana,
giorno, passando davanti alla spera, si guardò più fiso che non solesse. d'
. verga, 8-276: don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina
ventura li avenne un bel pensiero: che guardò il pino, e vide l'ombra
: confusa di tal nome, lo guardò temendo d'essergli spiaciuta. -con
manzoni, iv-369: il mirabeau si guardò bene dall'entrare su questo punto in una
si sentì dare tale stretta che la guardò negli occhi: pensava fra sé: «
incomoda per voi. verga, 8-335: guardò la figliuola che si era appoggiata tutta
arpino, 9-97: l'uomo mi guardò spremendo attenzione dagli occhi chiari.
. faldella, ii-2-96: federico guardò con gaudio di ammirazione negli occhi del
maggi, 322: egli si guardò non solamente dalle manifeste schifezze del
e le feci una scenata. mi guardò stupita e dovette pensare ch'ero pazzo:
si schiarì, si spurgò, si guardò in giro. -sostant.
acqua. moretti, iii-152: cristina la guardò tra il fumo della caldaia, quella
certo tempo. svcvo, 5-172: guardò con uno sbadiglio da sgangherarsi le mascelle
staccò dal parapetto, e il marito guardò altrove. cagna, 1-146: una donna
sentire quand'è il momento, però guardò il tachimetro. e solo dopo si
gli riusciva irrespirabile. cassola, 6-62: guardò la scatola destinata a stagnar li chissà
di stampa. thovez, 1-197: guardò con ammirazione profonda quel mucchio di freschi
mia stanzia a scacchi. siri ii-560: guardò sua maestà per alcuni giorni la stanza
. carducci, iii-4-178: la donna guardò lo scudiero / a lungo, pensosa in
. pasolini, 5-171: pia lo guardò con gli occhi aperti, stellati e
m. villani, iii-4-74: molto si guardò di muoversi alla stiga- zione e conforto
« e i patti? » la guardò trionfante, come se l'avesse superata nell'
di voci sommesse. deledda, v-820: guardò la piccola messaggera come la vedesse solo
che ci attendeva. il vetturino ci guardò quasi stordito. eravamo tutti immollati.
fuggir dispone. verga, 8-98: guardò infuriato il suo figliuolo... strabuzzando
signora. bontempelli, i-735: mi guardò stralunando, poi ricominciò a gridare.
. moravia, xi-177: lui mi guardò con aria strana e poi disse:
., 11 (205): guardò, toccò, e trovò ch'era farina
). fenoglio, 5-i-913: pierre guardò su e lontano dai loro strenui occhi
. del giudice, 2-24: il giovane guardò dove poteva stringere e dove poteva allargare
gigola soffocante, spalancò la finestra e guardò sui tetti delle case vicine.
versato il caffè. fenoglio, 5-ii-598: guardò la donna di striscio e a toni
d \ annunzio, iv-2-928: egli guardò le sue mani che avevano strozzato il
209: ella sorrise, / lo guardò, si fé bianca, e un urlo
stata cagione precedente ch'l signore la guardò. o veramente è stata cagione susseguente
susseguente, cioè perché 'l signore la guardò ella fu umile ed ancilla. mamiani
pure la sveglia. deledda, iv-776: guardò l'orologio a sveglia che in cima
particolari. fenoglio, 5-1-735: johnny guardò al paese...: mai era
spaventa, ii-19-75: prese un cannocchiale e guardò verso 24. evolversi verso forme sempre
sentire quand'è il momento, però guardò il tachimetro. e solo dopo si staccò
! » tommaso si fermò e lo guardò con uno sguardo che tagliava come una lama
occhi da talpa,... mi guardò circospetto. -condotto prevalentemente in un
», pensò anna, e si guardò bene dal riavvitarci il tappo.
, durezza. fucini, 550: mi guardò la lingua, le gengive e gli
buio. fenoglio, 5-i-640: sua madre guardò se johnny voleva di quella musica,
parata a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò, vedendo la sua
nievo, 655: la pisana mi guardò in viso; io senza por tempo
tenue. pavese, i-338: si guardò intorno nella piazzetta deserta: c'era
. monelli, 2-293: saturnino si guardò bene dall'andare a chiedere spiegazioni, come
: sabina depose l'anfora per terra e guardò se si vedeva gente nella strada.
l'accoglienza e la delizia, johnny guardò la casermetta. 2. per estens
femminile). calvino, 12-228: guardò il viso d'anacleta, il bel volto
silenzioso i suoi amici fino al tram, guardò con occhi lacrimosi giulietta che si sporgeva
, cxiv-46-57: chi le trovò si guardò bene di lasciarne correre alcuna in queste parti
e. gadda, 19-72: mi guardò con serenità limpida e fervida: un essere
5-31: rima di andarsene mi guardò, guardò nuto e gli disse: «
rima di andarsene mi guardò, guardò nuto e gli disse: « vieni
ragazza col grembialino bianco, che mi guardò e tirò via. -eseguire un
orecchi tirati alla voce dello staffiere, guardò con la coda dell'occhio una certa
). cavalca, 20-255: iddio guardò d'eustagio che non fu tocca,
. bea, 13-29: e cesira guardò oltre le rose, / oltre il bossolo
, ii-1018: quando finì di parlare ella guardò l'uomo trasognata: riprese dominio su
tortura il pea, 3-117: palmirina lo guardò allontanarsi e si accorse che cervello,
a sé. cassola, 2-397: guardò torvo l'amico, come per dirgli
con un visetto semplice e bonario, guardò prima suor caterina come per chiedere il
v-9: la mamma dapprima non capì e guardò sconcertata la stampa. poi, tutto
ella si mise a ridere e lo guardò; ma lo vide così triste e tragico
bisogna e officiavano. comisso, 14-99: guardò appena, ma subito richiuse la finestra
dal contesto. moravia, xiii-146: guardò agli occhi di lei in cui traluceva
attenzione. bigiaretti, 10-57: mi guardò fisso, mi scrutò, mi trapanò con
il foglio fuori della busta e lo guardò per un momento; poi disse: «
1-163: io mi diffendo con guardò il biglietto degli agnello. ragion pur
voce). bersezio, 11-91: guardò i due uomini che gli stavan dinanzi
un così profondo trasognaménto che tommaso lo guardò un pezzo senza che l'amico alzasse lo
uomo che amava mettersi nei panni altrui, guardò per trasparenza le lenti deterse, e
con una vista trasversante e guerza, / guardò quel che da lui si tiene offeso
del giudice, 2-24: il giovane guardò dove poteva stringere e dove poteva allargare
. calvino, 1-148: prima li guardò con un'occhiata traversa e forse ironica;
in avanti con diritto occhio non mi guardò, ma passando davanti a me trasverso,
annunzio, iv-2-755: per quel velo guardò la laguna che tremolò di quel tremolio.
un piccolo atrio. pavese, 6-34: guardò in alto e riconobbe la facciata triangolare
tale di gerion l'armento ibero, / guardò il fratei di cerbero feroce, /
. de amicis, ii-525: egli mi guardò e mi tese poi, era
grosso tacchino arrostito. arpino, 16-105: guardò la lavagna. vi troneggiava l'inizio
anche troppo voi due » e michele guardò l'uomo negli occhi: « troppissimo
: si chinò sur una ai quelle, guardò, toccò, e trovò ch'era
, e sporgendosi un poco in avanti si guardò nello specchio. -cilindretto di metallo
, pieno di serena sicurezza, e guardò quasi teneramente don onofrio che gli trotterellava
verga, 7-224: don liborio lo guardò negli occhi, quasi parlasse turco, e
/ né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel
colfumidose fimbrie. berchet, 400: guardò in alto, cercò il finestrato, /
grido. de roberto, 442: guardò un momento la folla minacciosa e urlante.
vacuo ('la sola corteccia') e guardò il buco luminoso in sommo donde uscivano
quando fu in mezzo alla stanza, ella guardò di qua e di là, con
e si spende, / la vacca che guardò tanto argo intende / far di quelle
autentica. soldati, 2-422: la guardò davanti a sé, dall'altra parte dello
. fracchia, 43: la vecchia guardò... il soffitto, rovesciando le
egli venne, / sua madre al vegnente guardò con terror. d'annunzio, iv-2-73
li avenne un bel pensiero: che guardò il pino, e vide l'ombra
da due anni. cassola, 8-127: guardò la bimba e le sorrise: quella
di ponente, posò la penna e la guardò un momento in silenzio, poi si mise
gigi si avvicinò al sommo del letto, guardò la vigilato (part. pass
bottega del vinaio, la padrona lo guardò pigramente distogliendo subito gli occhi.
l violaceo mare. pascoli, 652: guardò: ma vide non sapea che nero
poi si levò gli occhiali e mi guardò fisso negli occhi. bernari, 4-247:
cuoco colpito d'alienazione mentale, lo guardò a vista per parecchi giorni. c.
quan'ancora andava a scuola, si guardò attorno smarrita, avvilita, non per sé
, 6-170: rientrando, mia moglie lo guardò [l'uomo] sospettosa e mi
rapallo. de amicis, ii-227: lo guardò attentamente... e voltò il
calvario, lupetto si fermò un poco e guardò in giro, con la mano tesa
ne incontreranno lo sguardo ». e si guardò intorno poi sghignazzando e cachinnando, fregandosi
serao, ii-649: il senatore lo guardò con pietosa indulgenza, riprese lo chateaubriand
. consolo, 2-21: il mandralisca lo guardò e riguardò, aggiustandosi il 'pincenez',
frutterò e lucentini, 11-133: si guardò l'inconsistente robe de dìner, meno
g. testori, 1-33: guardò per terra: vicino alla lavagna, due
« abc », n-x-1964]: léon guardò la creatura mostruosa che aveva dato gli
fighetti in lacoste e calzoni corti li guardò avanzare verso il tavolo degli alcolici. g
c'era qualcun altro in bottega, emi guardò. da allora, prima di entrare
. pasolini, 3-250: il vecchio guardò trusco il paziente: chissà come,