creature dai sustentamento. idem, 29: guai a quilli che morranno ne le peccata
il mare curvaron tanti anni / paiono traer guai contro di me: « che importa
di capelli accatricchiati; lo vedete? guai se il pettine lo tocca,
stare; e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri. lambruschini
, / che truono accoglie d'infiniti guai. tasso, 20-142: ciò che ti
6-40: è troppa pretesa che i guai..., il pubblico, a
. l. bellini, i-101: e guai al primo, che con lui s'
ogni altra cosa era accrescimento a'loro guai, salvo che la pace. idem,
che intorpidisce. papini, 8-277: guai a me se casco nelle tiepide e addormentanti
grossa, ma quando si svegliano, guai se non c'è la foglia pronta!
campanella, 864: qui un mar di guai confuso, / pien di mostri e
: quivi sospiri, pianti e alti guai / risonavan per l'aere sanza stelle,
la città. cardarelli, 6-120: guai a noi se cedessimo alla tentazione di affacciarci
viveri. panzini, iii-848: guai se dovrà avvenire un principio di affamaménto
baretti, i-134: quando i miei guai ebbero principio e quando le mie affezioni
idem, vi-146: vedevasi colei che senti guai / ercule partorendo, e dopo lei
io non parlassi più parola, ché guai a me; e poi aggiunse che mi
stavano a veglia. -affogare nei guai, nelle occupazioni: esserne sopraffatto.
. deledda, iii-269: erano succeduti altri guai; l'afta s'era sviluppata nel
ce guard'a mal parire: / con guai l'omo ch'è 'mpo- tente,
la bile / m'aggrevi e i guai. manzoni, 77: non egli /
agogni, / italia che suoi guai non par che senta. idem, 264-20
delle messi. boccardo, i-62: guai a quell'agricoltore che volesse seminar solo
dal mor morte, da l'ah guai meraveglioso. dante, inf., 1-4
agli uomini alcuna fiata dare a'lor guai alleggieramento e, quasi un muro,
legno. fucini [accademia]: guai se a queste radici si dà
.. / pur m'allentaro gli amorosi guai. della casa, 667:
-rifl. canigiani, 1-74: guai a colui che d'altro non s'allista
ch'io non senta bene allore / li guai de li scacciati tormentosi. idem,
gli occhi invaghirò allor sì de'lor guai / che 'l fren de la ragione ivi
l'alma trista / girà traendo dolorosi guai. idem, iv-170 (38-17):
3-22: quivi sospiri, pianti e alti guai / ri- sonavan per l'aere sanza
che mi conforte ad altro ch'a trar guai. idem, 66-6: e '
, 26 (446): ma guai s'io dovessi prender la mia debolezza
poche ore gira tutto l'orizzonte, e guai a quelle navi che e'trova con
ambiente. baldini, 4-36: ma guai però a fermarsi e a lasciarsi prendere
ricchezza. quaedam profetia, v-583-103: guai cui non à nenti, guai cui
: guai cui non à nenti, guai cui à grandi amassu. 3
. bibbia volgar., ix-133: guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
e la misericordia. manzoni, 172: guai a voi... che pagate
11-187: o filomena, che gli antichi guai / rinovi ogni anno. idem,
dall'estate. viani, 19-366: guai a coloro che pongono la fiaccola nella mano
arare molto diritto. fagiuoli, 1-3-390: guai a colui stamattina che mi darà fra
esprime un giudizio-piorale. lambruschini, 1-118: guai se chi educa, lascia da alcun
nelle reni al medesimo vi cava di guai. archibugièra { archibusièra),
vero o non è vero che i nostri guai sono cominciati da quando si sono sciolti
. fracchia, 631: a caccia guai se non lo accompagnavo fedele come un'
: io sentìa d'ogni parte trarre guai, / e non vedea persona che'1
stare; e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri.
l'asmo. marino, v-72: guai guai chi è spiritato e li vien l'
asmo. marino, v-72: guai guai chi è spiritato e li vien l'asma
s'agogni, / italia, che suoi guai non par che senta; / vecchia
aspettavamo l'istante d'es-del mal passato tragger guai. tasso, 10-5: quando l'ombra
beati loro! certi altri, invece, guai se all'atto del produrre sono assaliti
: il cane agitò la coda e guai lievemente in segno di assentimento. montale
al figur. cavalca, 16-2-332: guai a me misero peccatore, lo quale
legni carichi di tante speranze e di guai tanti. carducci, 824: e tutto
è più stimato. savonarola, iii-436: guai a voi che dormite ne'letti d'
no, ti credevano avvelenatore, e guai. d'annunzio, iv-1-379: io era
quel corpo, che gli rappresentassero i guai e le strettezze della città: le
gli occhi invaghirò allor sì de'lor guai, / che 'l fren de la ragione
agogni, / italia, che suoi guai non par che senta; / vecchia,
molte di loro si farebbero eccellentissime, guai a noi. berni, 125: non
grossa, ma quando si svegliano, guai se non c'è la foglia pronta!
senza badare, ma bisognava conoscerla! guai se il conto non le tornava giusto!
invidio, l'abilità di dipingere i guai della vita con sì orribile e lugubre colorito
paese. e se adoperano i mortai, guai! -un colpo su mille, -rispondeva
il mondo. pea, 7-508: guai a chi ha scrupoli: sarebbe come
, ii-1-289: nei tempi di violenza guai a chi affettava ricchezza senza aver la forza
sul letto stare non potea sanza gran guai, prestamente schizzòe del letto, e
dié loro. baldini, 5-25: guai, se non avesse in sé quel tanto
cittadini per schifarlo. giusti, iii-372: guai a quei moderati che qualche volta non
bibliografia, schedatura, inventarii. e guai a chi è qualcuno o qualcosa! e
mi batto. cardarelli, 6-85: guai a chi gli toccasse questo amico del cuore
prime busse se la batte, lasciando tra guai i suoi fedelissimi sudditi. nievo,
delle nostre cure comuni, de'nostri guai, parlando della beata speranza, alla
tutti hanno le loro preoccupazioni, i loro guai. berni, 16-2 (ii-51)
bacchelli, 1-iii-254: c'eran tanti guai da prevedere, ma in quel momento
andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'ornai ha ben di
della befana / s'ebbe tanti e tanti guai. moravia, vii-iii: forse ai
piedino è a terra. oh bellino! guai se toccava un fiocco di neve!
(o di belle): far guai, sciocchezze. tecchi, 2-116:
più. collodi, 17: guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro
io mi ricordo che ci fu de i guai a farti imparare a benedire la tavola
dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai ven gono bensì spesso,
/ e m'empiano d'un fregolo di guai. di giacomo, i-475: aspettando
o l'arme lasceran con molti guai: / non mangeranno così a ber
. fioretti, xxi-944 (25): guai a me, ch'io sono
, 8: geppetto era bizzosissimo. guai a chiamarlo polendina! diventava subito una bestia
ch'egli era in quello stato, guai all'infelice che gli era davanti. borgese
per antico pelo, / gridando: « guai a voi, anime prave! »
: l'immensa bibbia di miserie e guai. 5. prov. proverbi
spose] non veri... gemono guai. / ben di ciò mi assennò
italianità, decade. fogazzaro, 7-350: guai a lei se gli sacrificasse le sue
biondezza, quella creatura coi fiocchi, che guai a immaginarla ignuda, non era forse
e lasciarli essi nella miseria e nei guai. quindi ad altercare quelle poche e
sul letto stare non potea sanza gran guai, prestamente schizzòe del letto, e
. bibbia volgar., x-548: guai, guai a quella città grande,
bibbia volgar., x-548: guai, guai a quella città grande, la quale
.. se mi monta la bizza, guai a te! = di etimo
collodi, 8: geppetto era bizzosissimo. guai a chiamarlo polendina! diventava subito una
: « io non vi lascio nei guai... non sono il beffa *
l'abita. cavalca, 16-2-172: guai a quelli che danno ad opera di
. bocchelli, 10-246: non voglio guai, e... facendo il
non se li sogna nemmeno, i prossimi guai che gli competono. -botte
di morte. berchet, 339: guai se te colle sue luride branche / afferra
non lasciava star madonna bianca, che guai a lui. gelli, iv-65: io
, quella creatura coi fiocchi, che guai a immaginarla ignuda, non era forse
, / così vidi venir, traendo guai, / ombre portate dalla detta briga.
andare, dissennatamente, in cerca di guai. pulci, 18-139: ho commesso
di non metterli in brighe e in guai colla gente della guarda. -mettere
un'impresa fallita (e lasciarlo solo nei guai che ne derivano). - anche
per aiutare chi si è cacciato nei guai per sua colpa. lippi, 10-6
passare, / e tutti sosterriti estremi guai, / né alcun ritornarà di qua dal
: attraversare un periodo difficile; patire guai, traversie. pavese, 4-197:
parini, giorno, ii-918: e guai a lui, se quinci / le dee
se lurco non ce ne liberava, guai a noi. galileo, 342: perché
vergogna e danno. arrighetto, 240: guai a te, guai a te,
, 240: guai a te, guai a te, mortale generazione, che sempre
-stuzzicare i calabroni: suscitare contrasti, guai, fastidi pericolosi senza necessità. pataffio
altri, e tenersi per sé i suoi guai e le sue miserie. volse
: lunga stagione io spesi in traer guai, / e di lagrime calde in
dolci lusinghe, e il pone in guai. d'annunzio, ii-600: ma a
mare sia calmo come l'olio: e guai se non si fa presto a uscirne
x-3-37: ma della madre idalia / guai se ricusi il freno, / guai
guai se ricusi il freno, / guai se ancor tenti escludere / il suo calor
. aretino, 8-2: questi son guai ad una, come sei tu, più
a'calcagni! guerrazzi, iii-236: guai se avesse preso fumo il custode;
ed il toccai sparir fan tutti i guai, / quando il liquor puretto,
8. locuz. - cercare i guai col candeliere: attirarseli addosso.
padron 'ntoni andavano a cercarsi i guai col candeliere. -ardere il candeliere
chi se ne sta tranquillo; provocare guai che si sarebbero potuti evitare. varchi
, 1 (24): e guai se questi cani dovessero mordere tutte le volte
ch'è preso in gabbia e sosten molti guai. iacopone, 76-2: o iubelo
? io non sono andata a cercare i guai: son loro che sono venuti a
/ per segno di miei dolci lunghi guai. carletti, 225: il capo
passavanti, 38: la quale traendo guai, presa per li svolazzanti capelli,
un capello, ma chi si muove guai! faldella, 2-120: i sacri canoni
malavoglia, che ne hanno tanti dei guai! *. « tu va a filare
appena ci capivano i cinque commensali. guai se fossero venuti anche gli altri due!
questo nostro pane è accompagnato da tanti guai, che sare'meglio guadagnarlo con la
scelte a proposito? collodi, 17: guai a quei ragazzi che si ribellano ai
tenendomi legato in pianti e in guai, / come potrò mia noglia ad altri
, non posso dir, se apporti guai / l'abito abbandonar cardinalizio. muratori
vittuaglia. aretino, 8-2: i guai sono il veder montare il grano, i
moglie gli caricasse tutte le pendole: guai a dimenticarne una. brancoli, 4-9:
, scempio. faldella, 2-106: guai! se si lasciano stare le teste
che se lazzaro ci carpisse qui, guai a noi. b. davanzati, i-101
questo nostro pane è accompagnato da tanti guai che sarà meglio guadagnarlo con la zappa
hanno i cartocci, / messer vincenzio guai, / di queste fagiolate che tu fai
gli scacemi si tro- vavan daccapo nei guai. -fuori del caso: inopportuno,
distruggere. guittone, xxvii-38: e guai a chi nemico / ed omo matto
mensili o quindicinali. pascoli, i-175: guai, se noi lasceremo che i giovani
le ponieno e riscotieno crudelmente; e guai a chi replicava. saccenti, 1-1-13:
. -cavare d'affanno, di guai, di miseria, di imbroglio,
. e se adoperano i mortai, guai! ». brancoli, 4-156: suo
dolore o la gioia; quanto a'suoi guai passati, n'aveva pietà e riverenza
per costante / farsi con lucid'ostro i guai felici. marino, 12-87: in
di frignuccio: andare in cerca di guai. lippi, 8-4: cercando
-cercare rogna: andare in cerca di guai. boiardo, 11-87: cavallier
te proprie disposizioni. -cercarsi i guai col candeliere: volerseli a tutti i
di padron 'ntoni andavano a cercarsi i guai col candeliere. 18. prov
, fiducioso. bonichi, xii-3-144: guai a chi 'l ben di sé in altrui
, all'incontro, cieca, e guai a scivolarci dentro. lasciare il certo per
e cervellina. aretino, 8-165: guai a meschini che ci incappano, se
professorale o allo spiegazzare della gazzetta, guai al poeta. 3. locuz.
x x x111 -70: ahi, che guai hai che trare, / ciascun se
loro un capello, ma chi si muove guai! soffici, 1-85: la giornata
chi è prete, viva bene, ché guai, questa volta, alla cherica rasa
tempo, che 'l si dirà: guai a quella casa che ha cherica rasa
se io non l'avessi predicato, guai a chinchesia. = deriv. da
guerrazzi, 1-202: il faina, guai, disse cose da chiodi, minacciò
ch'io nella culla piansi e trassi guai. sia maledetto il dì ch'io usci'
ne'loro tetti qualche cicogna, e guai a chi ne uccidesse alcuna, tenendola
zolfara, all'incontro, cieca, e guai a scivolarci dentro. moravia, iv-349
in core han tutti, la rivolta? guai! / che più? gli udimmo
er'ito a certi frati pien di guai. monti, 7-266: palpitonne / lo
magno volgar.], 20-9: guai a voi, scribi e farisei ipocriti
. bibbia volgar., vi-482: guai a te, ariel, cioè ieru-
corruzione civica, morale e logica. guai ai tiepidi! la virtù assoluta è il
-bruciarsi la coda: mettersi nei guai. bencivenni, 4-93: lo gatto
insinuarsi in un'impresa (per combinare guai, provocare disordini, danni, suscitare
/ a chi nulla sentir può di mie'guai? ariosto, 381: perché non
di andar dentro, senza mettere nei guai nessun collega... ».
nuova era sta per cominciare... guai a'popoli che non avranno allora riacquistato
è sì grande el colmo de mie guai / che tu non sai e non conosci
/ per avventura, fine alli mia guai. -vedere tutto in color di
., 38 (673): i guai vengono bensì il dubbio scientifico, la
questa forma. arrighetto, 240: guai a te, guai a te, mortale
arrighetto, 240: guai a te, guai a te, mortale generazione, che
« non mi bastano i miei guai? non mi basta questo cane che mi
, conti d'artigiani; oh che guai! fiacchi, 44: pria sbirciaronsi un
fanno / lunghe, e piene di guai, / che rider poco, e manco
appena ci capivano i cinque commensali. guai se fossero venuti anche gli altri due!
averti / fatta pietosa alquanto de'miei guai, / o ver, morendo, un
'namorai / voi m'avete di guai / fatto di nodrimento: -del
vertù compone, /... / guai, guai a quello, en cui
, /... / guai, guai a quello, en cui non hai
desperare; / anante te venesse mille guai / che lo mio argento avisse a giudicare
6. figur. andare a cercarsi guai, litigi, contrasti, attaccare continuamente
. petrarca, 3-8: onde i miei guai / nel comune dolor s'incominciaro
vivere comune. lambruschini, 183: guai quando in educazione ci mettiamo a tal
ch'io nella culla piansi e trassi guai. boccaccio, i-12: in molte
38 (673): conclusero che i guai vengono bensì spesso, perché ci si
stremi, / abbandonati corpi pien di guai, / ove veder si può che
mi conforte ad altro ch'a trar guai. sacchetti, 42-53: li cittadini si
, 3-47: ognuno raccontava i suoi guai, anche per conforto dei malavoglia, che
congiunta su sedia allogata a trar guai; i quali erano perché il consorte la
, andare a finire in mezzo ai guai. fagiuoli, 3-1-135: per dormir
, / sì die sovente mi fa trarre guai. petrarca, 77-4: non vedrian
signor tornaquinci. algarotti, 1-340: guai al divino ariosto, se dava orecchio
. / presi dunque consiglio de'miei guai. g. villani, 6-36:
insieme delle nostre cure comuni, de'nostri guai, parlando della beata speranza, alla
disgrazie, si ricava dalla considerazione dei guai altrui. tommaseo [s. v
ch'è preso in gabbia e sosten molti guai. = * voce dotta,
testa, non virtù. -comprarsi guai, inimicizia a contanti: attirarseli addosso
e si tenzona. segneri, i-499: guai a que'fratelli rissosi, che tra
sistema di concorsi, possono venire altri guai. già di per sé la contenzione,
que'fatti che rivelano i tempi, e guai a chi va contro i tempi!
coperchi: v. diavolo. -i guai della pentola li sa il coperchio: ciascuno
altri i propri difetti, i propri guai o quelli della propria famiglia.
per questo copriménto anco diceva loro: guai a voi, scribi e farisei, che
la quale erano tesi tutti i suoi guai -fissò alquanto gli occhi smarriti sul mio
caligano, v-499-91: unto che fo de guai, / bagnado de categai, /
: dio me l'ha data; guai a chi la toccherà. prati, 11-66
: dio me l'ha data; guai a chi la toccherà: parole che servirono
dolori, / per consolarmi sole ne'miei guai / con tai versi, tai rime
or non cessa. segneri, i-499: guai a que'fratelli rissosi, che tra
dona, / vasto campo a ignoti guai. / lungo corso è a te prescritto
per nessuno. fagiuoli, 3-1-149: guai chi non sa porsi in sul piattello /
cospirazione. cassola, 2-196: i guai erano sopravvenuti tutti insieme: la morte
costante / farsi con lucid'ostro i guai felici. marino, vii-296: hassi adunque
ogni donna abbia anch'essa i suoi guai come ogni uomo? cesarotti, i-57
mi volto, e lui lascio con guai. poliziano, st., 2-40:
cattive azioni, combinare ogni genere di guai; condurre una vita disordinata, di espedienti
danno, accrescere i fatti negativi, i guai. giusti, ii-299: aggiungi a
da'bei rai / destin reo piove e guai. della casa, 654: fa
crisi ». cassola, 2-196: i guai erano sopravvenuti tutti insieme: la morte
che mai / con sudori e con guai, con sangue e morte, / con
1. nelli, 14-3-5: o perché guai? tutti son soddisfattissimi di lei,
a chi nulla sentir può di mie'guai? poliziano, st., 1-92:
1-iii-421: aiutarli a uscirne [dai guai] per il rotto della cuffia, gli
dì ch'io nella culla piansi e trassi guai. boccaccio, dee., 9-6
diodati [bibbia], 2-31: guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
classe quarta. lambruschini, 183: guai quando in educazione ci met
regno. fagiuoli, 1-6-97: ma i guai finiste, e io son daccapo ancora
viene sempre l'ultimo e per giunte di guai quei poltroni d'impiegati alla posta distribuiscono
ci debbono salvare: ed era vi iscritto guai, che s'intende per li dannati
tommaseo [s. v.]: guai a quell'anno, in cui l'uccel
danno. chi disse donna, disse guai. le donne rispondono: e chi
. carducci, 319: acuta / guai va a'tuoni una levriera, e il
-che credi fare? -darti molti guai. petrarca, 196-3: l'aura
osso e polpa, / che duol di guai, ove mi sono, incolpa.
/ riditi del mio male e de'mie'guai. bembo, 1-212: la fronte
spero di levarmi del tutto da questi guai. moravia, ix-185: se tanto mi
levati, scesero in fretta sulla strada presagendo guai, e solleciti per quanto stava in
le decime. baldelli, 5-6-359: guai a voi, scribi e farisei ippocriti,
. diatessaron volgar., 321: guai a voi, scribi e farisei,
. leggenda aurea volgar., 1314: guai a voi, farisei, i quali
, 5-6-359: nel vangielo dice: guai a voi scribi e farisei ippocriti, i
peccatori. imitazione di cristo, i-22-6: guai a noi se in tale modo vogliamo
il corpo, e 'l spirto traze guai. bibbia volgar., x-555: vidi
affetti per lei; si fermarono a guai dare la rovina di quella sconosciuta,
secondo ch'è definito di lui; ma guai a quello uomo, per il quale
che vanno / merzé chiamarti con dogliosi guai. bibbia volgar., vii-336: o
terra: apportatore di tempesta, di guai. sacchetti, v-220: io non
, ed hawi lutto e pianto e guai e stridori e terribili suoni. guittone
stancare otto braccia. montano, 184: guai se la vedova sala avesse saputo ch'
pecchio, conc., iii-165: guai a colui che mangia l'asciutto pane
precetto eccita le risa di molti? ma guai a noi, se volessimo abbandonare tutto
sapete le mie pene, stenti e guai, / e quant'umor dagli occhi
. elegia giudeo-italiana, v-34-27: guai, quanta ienti foi meciata, /
'o misera, le disse, / guai se in ira mi vieni, e ch'
tututte si vedevan lagrimose / e d'alti guai oscure e tenebrose. cassiano volgar.
destare la dormiente. pea, 7-186: guai a destarlo, in quel primo assopimento
, / non io aggia destati li miei guai, / perch'io già non
/ l'amabil canto a raccontar suoi guai. prati, ii-40: sepolcral dalle
/ non garrìtor né pianga li suoi guai, / piagente ed amoroso con disire
nella prigione terrestra è cagione d'infiniti guai. boiardo, canz., 61:
mi facea trar più rata e più guai, / che non fa l'uom quand'
che di non saper capire i meschini guai che il poveretto biascicava nel suo dialetto
precipitar giù tutto il gran fascio; e guai alle navi che per loro sventura s'
esaudito, con doloroso pianto, traendo guai, morì: e l'anima fu
se quel diavolo di benvenuto ci vedessi, guai a noi! della porta, 2-382
io più credo a gola esser ne'guai, / ecco al mio cuore ogni travaglio
/ e col fiato gli dava tanti guai, / che spesso non volendo indietro
e cercare insieme, conclusero che i guai [ecc.]. 11.
il mio viver noioso, / li guai e li sospiri e'pianti amari / ne'
. bibbia volgar., vi-170: guai a coloro che sono dissoluti di cuore e
difetto che di non saper capire i meschini guai che il poveretto biascicava nel suo dialetto
notabile, che né l'esperienza dei guai, né i divieti e le diffide del
in cui il timore vi aggioga e guai a chi non ha spalle salde per
assenti. bibbia volgar., vii-114: guai alli pastori i quali uccidono e dilàcerano
bibbia volgar., viii-266: guai a te, città di sangue;
rompere. idem, vi-499: guai a te che fai preda; or tu
innamorai / di quella che dilettasi di guai / darmi, ed ogn'altro sollazzo
4-452: ci sono tanti scompigli e tanti guai, che dio misericordia!
/ né fu serbata a sì penosi guai. 20. locuz. -dipartirsi
delle nazioni. milizia, xix-4-1059: guai ancora se ella [l'architettura]
iii-87: cristo disse a i farisei: guai a voi ippocriti, che siete assomigliati
un attimo. fagiuoli, 1-7-312: guai all'impero o regno / ch'io tolgo
). periodici popolari, i-201: guai al dirigente che si lascia vincere da
a lei o a chicchessia di discolpe (guai se da una lettera avesse a dipendere
. incomodità, difficoltà, inconvenienti, guai, pericoli (della navigazione, di
/ parte de'suoi disastri e de'suoi guai. svevo, 6-189: se sapessi
0. rucellai, 2-11-1-99: guai... che la ragione medesima,
/ qual lagrimando, e qual traendo guai. -trascurato, trasandato.
? / forse temi perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai
faziosa. savonarola, iii-17: guai a me, madre mia, perché
. teperto, i-39-46: ed io guai, guai me mizero, mize- rissimo
teperto, i-39-46: ed io guai, guai me mizero, mize- rissimo e orbato
. bibbia volgar., vi-486: guai a voi, figliuoli disertatori, dice
: o, amore, amore, guai, guai, a quelli...
, amore, amore, guai, guai, a quelli... che rompono
la luigia rovani sposò una fila di guai. montale, 3-137: fabrizio avrebbe
avete messi voi: possiamo offrirvi i nostri guai; e diventano un guadagno. ma
sollevarsi da non so qual nube di guai e di dolori domestici. sbarbaro,
arenato, ma se non capitano altri guai si può ben disincagliare. 2
, senza preoccupazioni di avvenire, senza guai, senza noie, il suo spirito
., iv-xvi-5: dice l'ecclesiaste: guai a te, terra, lo cui
disor- dinuccio donde risulti più vaghezza. guai l'euritmia in una città grande.
oltraggio sanguinoso? -urlò il faina, guai, disse cose da chiodi, minacciò
. bibbia volgar., vi-499: guai a te che fai preda; or
al figur. colombini, 167: guai a noi, se rifiuteremo cristo e 'l
si serra, e lui caccia; guai a lui. petrarca, 300-8: quanta
, martiri, cruciati, lai, guai, omei, dolori, dissidi, riconciliazioni
. bibbia volgar., vi-170: guai a coloro che sono dissoluti di cuore
e. cecchi, 9-144: guai allo stile d'un'opera, se nell'
creder mi fai / d'uscir presto dei guai. tasso, 13-i-472: or mi
qualche disordinuccio donde risulti più vaghezza. guai l'euritmia in una città grande. giordani
innamorai / di quella che dilettasi di guai / darmi ed ogn'altro sollazzo ha in
: / s'ei non vegliasse, guai! disturbatore / suon di pianto qui trassemi
. se non mi vengono addosso de'guai... basta... posso
: dopo affanni tanti, e tanti guai, / me disviato stanco peregrino / a
, / dei nostri estremi e raddoppiati guai: / libera queste navi dal periglio
in pugno insegnanti e scolare, e guai se stringe le dita. slataper
268: traìen le strida e'guai li naverati, / dividean teste e
io ne degno aver gioia o tragger guai. galeazzo di tarsia, ix-660: se
uomo che può giovarvi per i vostri guai con la dogana. levi, 3-188:
si mòre, / e l'anima trarrà guai dolorosi, / e li sospiri usciran
quella sciapa e legnosa dolciura. e guai se l'avesse visto il padrone!
. bibbia volgar., vii-228: guai a me misero! però che iddio
si mòre, / e l'anima trarrà guai dolorosi. passavanti, 25: traendolosi
la città, traendo il conte dolorosi guai. petrarca, 332-56: amor, i'
], lì dove eran loro risparmiati i guai fisici del combattente vero e proprio e
mai / sperar debbo merzé di tanti guai. machiavelli, 885: transferiscomi poi in
o dolce mio messer, mi dona guai / per quella boce ch'io andar
chi ti doppia e chi t'inaspra i guai? / di duo begli occhi i
propizio per i contadini; si aspettino guai se si lascia passare oziando o senza
, si caccia in un mare di guai per avere la gioia di superarli.
vita); liberare (da fastidi, guai, preoccupazioni, apprensioni); togliere
, 2-2-132: quasi da tronco, i guai / sorgon dal vizio: che (
al mondo che avanzi la malizia loro e guai a chi se intoppa in esse.
sincero e naturale. foscolo, iv-408: guai se t'attenti di mostrare una dramma
l'ha di gran bile, e guai se gli s'infiamma. -a
intelligenza, 268: traìen le strida e'guai li naverati, / dividean teste
e gli ungar ne sentir tormento e guai. / e certa sono, e qui
disciolte, / qual lagrimando e qual traendo guai, / che di tristizia saettavan foco
armano / tutti a duello: / guai alle costole / di questo e quello.
far ad un amico leggerissima correzione: guai a voi sè fosse predica, non
due piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell'
alfieri, 8-255: il durar contro a'guai gloria mi fia. cattaneo, iii-4-231
alla natura dell'uomo; e perciò trae guai e dice il maschio a, e
femmina è, le quali boci significano guai e duolo. per la qual cosa manifestamente
dire a, ovvero e, cioè: guai a me, perché sono ió nato
/ faria, vegghiando quel che gli dà guai. rosa, 73: mira con
che era finalmente arrivato, i suoi guai, dopo una notte di riposo,
si danno via come confetti: e guai se questi cani dovessero mordere tutte le
non t'ubbriacare! se t'ubbriachi, guai a te! ». -come
gelatina è un quinto elemento; / e guai a noi se la non fusse l'
awien che il vapor caldo avvampi, / guai dove passi elettrizzando. 2
precedente [la bellezza] era causa di guai, spesso. in questo sensò,
emergerà dalla turba. rajberti, 2-135: guai all'opera che è privativa di pochi
: solo al vinto non toccano i guai; / toma in pianto dell'empio
a napoli. foscolo, xviii-227: guai a me s'io avessi sostenuta questa
volto; ed egli in sé i miei guai / coll'energia d'un guardo a
s'armano / tutti a duello: / guai alle costole / di questo e quello
dimostrazione del significato particolare, come * guai dolorosi'. caporali, i-133: ad
io l'ho trovato di grande consolazione ne'guai che hanno esercitata la raminga mia gioventù
andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'ornai ha ben di
però n'avran la gioia e voi li guai. sarpi, ii-101: il giudicio
la morte chiama volentero / trag- gendo guai per lo gran dolore; / ché sente
: la gola, la lussuria e'gravi guai / del giuoco, che le femmine
/ quella, per cui di vita i guai sopporto. de marchi, ii-980:
infelice esempio / di mostruosi e disperati guai? alfieri, i-n: da più di
destino:... / i guai trascorsi esilariam noi spesso. 3
qualche malanno. fortis, xxiii-452: guai agli abitanti delle città maritime della dalmazia
vede altro di me, che tragger guai. rosa, 85: l'arroganza e
ma poi ripenso, infra che orrendi guai, / fora il mio ben. alvaro
., ii-445: tratteggiati rapidamente i guai e le inquietudini delle classi passive della
/ con està vita stanca e di guai carca. tasso, 13-ii-395: o regina
essere di troppo sulla terra, e che guai, guai all'estraneo, il quale
troppo sulla terra, e che guai, guai all'estraneo, il quale avesse osato
. bernardino da siena, 419: guai a me se non evangelizarò e predicarò,
e poi soggiunse: « ma guai a colui per cui viene lo scandalo!
che nessuno osò ridermi in faccia. guai se ciò fosse avvenuto, guai!
. guai se ciò fosse avvenuto, guai! svevo, 1-117: cercò di giustificare
il mezzo appunto / d'ogni cosuzza, guai a noi! o decimo! /
? / forse temi perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai
e in grembo alle fortune ha mira a'guai. 4. non riuscire in
di monete. baruffaldi, 21: guai a te, se, trappassando / fiume
al che aspettato e'venne in tanti guai, / commosso dagli nostri errori e danni
fancegli. albertano volgar., 1-42: guai a la terra là unde lo fancello
dire quella parola de lo ecclesiaste: « guai a te, terra, lo cui
quel che job al colmo de'suo guai. petrarca, iii-2-36: la morte è
cioè « fantasia lirica »; e guai, anzi, se questa vi si mescolasse
aperta / quella allegrezza ch'i precessi guai / le fero la maggior ch'avesse
mare, un oceano di fastidi: guai senza fine. alberti, i-353:
e rovina. cavalca, ii-54: guai a voi, scribi e farisei, che
vo drieto a chi mi tiene in guai. berni, 55-16 (iv-309):
soffro perché son parole: / ma guai a lui, se vuol venire a'fatti
a sconsolato cor, che vive in guai, / anco i finti favor son
, / stando ne li mondan terrestri guai / di lungi da la tua etterna vita
lo so, lo so. de'superati guai / il tuo signor felicitar vorrai.
privato. chiaro davanzati, xxxi-48: guai a chi si dona a tal disire!
51: lunga stagione io spesi in traer guai, / e di lagrime calde
soavi tempre / risonar seppi gli amorosi guai, / che 'l cor s'umiliasse,
fagiuoli, 3-1-60: ma guai a me, se il vostro merto
forza di vedere e di sentire i guai de'loro clienti, s'indurisca loro il
. se non mi vengono addosso de'guai... basta... posso
rossa lucida, che l'emilia mi disse guai al mondo se toccavo.
, avevano il governo dalla loro, e guai a chi fiatava! d'annunzio,
. se non mi vengono addosso de'guai... basta... posso
le nozze. svevo, 6-408: guai aver da fare con un medico. ora
., 38 (673): i guai vengono bensì spesso, perché ci si
da'bei rai / destin reo piove e guai. 14. intenso, acerbo
diodati [bibbia], 2-55: guai a quell'uomo, per cui il figliuoi
figura intera della vostra ragazza, e guai a quanti siete, che avete avuto
pedina sbagliata perché tutta una filastrocca di guai ti precipiti addosso. 5.
più sciocche che s'udissero mai, e guai a chi gli rompesse i ragionamenti o
filastroccole vi fanno / lunghe e piene di guai, / che rider poco e manco
polizia la sapesse. mazzini, i-116: guai se coteste massime filtrano negli italiani!
ognuno ha i suoi dolori, i suoi guai; nessuno è esente da difficoltà.
, / cagion di porne in sempiterni guai, / che si veggion per tutti questi
: i fiocinini sono gente buona ma guai a chi li perseguita con odio. piovene
costretto / di scriver canti di tristizia e guai. cammelli, 262: io
in me fisando / passan fra sterpi e guai / esse, un'orrenda profezia lanciando
se mai / avrò pace de'miei guai. carducci, iii-24-395: scendono per
: chi voglia intendere le parole, guai se le prende ad una ad una
come il pensiero le mette insieme; guai se deve cercarle nel vocabolario, guai
guai se deve cercarle nel vocabolario, guai se si ferma a considerarle nel loro
le scale, rovinano i pavimenti, e guai se parlo. fogazzaro, 1-21:
certi occhi come a dire: « guai alla prima di voi che ci fa sfigurare
. guittone, i-38-46: ed io guai, guai me mizero,...
guittone, i-38-46: ed io guai, guai me mizero,... ché 'l
ciel salir divino, / or sto con guai nel fondo de le scale. boiardo
: ma se tutti narrar volessi i guai, / ch'hanno le donne partorito al
in una situazione insostenibile, cacciarlo nei guai. aretino, ii-72: -che non
e la guarda con un sospetto / guai se alcuno le si avvicina.
voglia intendere le parole,... guai se si ferma a considerarle nel loro
chi non dà alcuna noia; provocare guai che si sarebbero potuti evitare.
, paventare. gioberti, ì-126: guai a chi ci governa, se desse orecchio
disprezzo, il fastidio, e tutti i guai, che vengono addosso ad un uomo
smarrita ornai, / che non fina trar guai, / sì la tem
/ che doppia forza hann'i celati guai. delfino, 1-492: se benefico il
bere). giamboni, 10-42: guai a voi che vi levate la mattina
: lasciando ora questo nel soggiorno de'guai, dobbiamo andare in cerca d'un
165: can ringhioso e non forzoso, guai alla sua pelle. -coraggioso, ardito
/ fransero i giuramenti, e morte e guai / riporteranno, mentre in onta ai
albero stesso; ossia, ha due guai ad un tempo. -il buon
, special- mente economiche, cacciarsi nei guai; essere in una situazione rovinosa,
freddori, non si feciono i miei guai meno lunghi, né le mie teme
e m'empiano d'un fregolo di guai. 4. desiderio, brama
compone, i... i guai, guai a quello, en cui non
i... i guai, guai a quello, en cui non hai balia
l'altrui e viver puri, / guai chi si fida in antichi guerrieri.
/ bel fiume lieto / tuffar tuo'guai. faldella, 4-7: s'insaccano e
se diamo un urto in quelle pigne, guai, / andiamo a star co'pesci
/ ristà alquanto, ubria li suoi guai; / lo cacciatore intanto va fugando
sentirsi dentro la cassa una voce di guai alla disperata; di che spaventati i portatori
e sospiri, / fuggan tormenti e guai, / per non tornar più mai.
rimasto intero, ma di cenere; che guai se lo scrolli un po'o se
fila, ma ercole sempre; e guai chi volesse illudermi!... oh
principe avesse preso fumo della cosa, guai a tutti, massime a lui.
nella libertà. deledda, ii-771: « guai, guai, se non lo ritroviamo
deledda, ii-771: « guai, guai, se non lo ritroviamo » gridava;
/ qual lagrimando, e qual traendo guai, / che di tristizia saettavan foco
sconforto? i forse temi perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu
/ lo furto le ritorna schern'e guai, / ché ciascun di sua penna
prava, / te pria furando, orridi guai mi appreste. manzoni, io:
, / per consolarmi sole ne'miei guai / con tai versi, tai rime e
ch'è preso in gabbia e sosten molti guai. bibbia volgar., vi-208:
-mettersi in gabbia: cacciarsi nei guai. manzoni, fermo e lucia,
-essere dentro a una gabella: essere nei guai, trovarsi in difficoltà. lemene
7-770: fai schiodare la tabella e guai a te se osi più gabellarti da
te le spara una per una. guai alle non gabellate toscane! gabellato2
el ciel vedrai / per tanti gridi e guai / con susti e buffi / ch'
. / i'sempre piangerò nato a trar guai. marcello, 84: raccomanderà al
intero, / pidoccherie per lui erano guai, / stimava un sacco d'or men
con gli operai sul lavoro tutt'attomo, guai a doverci magari discutere. 3
d'esprimermi. pisacane, vii-144: guai a voi se le vostre parole, il
/ non garitor né pianga li suoi guai. cavalca, ii-160: salomone assimiglia queste
/ l'ha di gran bile e guai se gli s'infiamma. foscolo, xv-470
di fare zare della gazzetta, guai al poeta. d'annunzio, iv-2-189:
muse sono inseparabili dalla libertà: e guai se volessero mettersi sotto l'egida del
fortuna. d'annunzio, iii-2-27: guai a te, faledro! / guai alla
: guai a te, faledro! / guai alla tua genìa! nessuno avrà /
ei caduto / genuflesso, moria traendo guai. 2. figur. umile
a. f. doni, 242: guai a chi vi capita per forza,
stanno alla veletta cogli aguati, / e guai se non vi fosser chiavistelli! [
, / e della ghiottornìa fuggire i guai / con assiomi d'uomini sapienti.
? / forse temi perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu
la gola, la lussuria, e'gravi guai / del giuoco, che le femmine
74: solo al vinto non toccano i guai; / torna in pianto dell'empio
, / stando ne li mondan terresti guai / di lungi da la tua etterna vita
ha pena qui, e poi avrà giù guai. carducci, 863: calerem
ghiottone fiorentino. predice al poeta i guai futuri della città... gli
giubbilo, un'esultanza, e guai se la providenza non mi muniva di tal
del giudicato. romagnosi, 19-822: guai... a quel popolo nel quale
in livorno / del terremoto riparare ai guai, / han dato ai murator sei
fulmini e a'tuoni della perorazione, guai a voi. segneri, iii-3-349:
. foscolo, iii-1-252: per giunta di guai non abbiamo in nostro potere né brevi
imbroccato, bisogna contentarsi della grossolanità: guai a scendere alle giustificazioni minute, e
vostro patrone. folengo, ii-238: guai dunque, o scribi, a voi,
, e nell'ingiustizia si moderano. guai se infierissero su chi di giusto.
e gragnuòla: con allusione scherzosa ai guai che possono derivare dal tradizionale dissidio fra
grandezzate s'era messa in un mare di guai. bocchelli, 6-86: piegavano la
. ricolmo. savonarola, iii-433: guai a voi, ché saria meglio che
. aretino, 8-2: questi son guai ad una, come sei tu, più
rogna, / così non crede i guai de'magri il grasso / infino a tanto
, ciascuno chiudendosi in corpo i propri guai, il duca col sorriso freddo, isabella
io ò per lei di molti affanni e guai, / sì che i'non veggio
andare in cerca di pericoli e di guai; mettersi in difficoltà; fuggire da
groppone e il cuore sfessato da tutti i guai che in questi dieci ci hanno strisciato
fornaci. imbriani, 3-96: ma guai chi s'arresta sul bel principio,
messi voi: possiamo offrirvi i nostri guai; e diventano un guadagno. bocchelli
guado chiuso, e qui voglionci scudi non guai. proverbi toscani, 278: a
guagi, inter. dial. ant. guai. storia de troia e de
adiuti. = alter, di guai. guagina, sf. dial
s. francesco, 29: guai a quilli che se trovarà ne le
peccata mortali. guidone, 185-8: guai a bass'om, che lui avant'
lui avant'è addutto, / e guai sor guai a chi più n'ha
avant'è addutto, / e guai sor guai a chi più n'ha conforto /
ed a chi 'l ten sor tutto in guai corrotto. chiaro davanzali, xxxi-45:
corrotto. chiaro davanzali, xxxi-45: guai a chi si dona a tale desire
per antico pelo, / gridando: « guai a voi, anime prave ».
». bibbia volgar., vi-20: guai a chi è solo! imperò che
aiuti rizzare. bisticci, 3-172: guai a chi si fida de'popoli! savonarola
non farai quello che ti dico, guai a te, ché ti annunzio tribulazioni.
cortegiani tutti erano come religiosi: e guai a quello che avesse detto una mala parola
come de le lettere,... guai a noi. l. bellini,
noi. l. bellini, i-101: guai al primo che con lui s'accozza,
. g. gozzi, 54: guai a chi tocca d'essere intitolato filosofo,
una consolazione. collodi, 17: guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro
mondo. d'annunzio, iii-2-27: guai a te, faledro! / guai alla
: guai a te, faledro! / guai alla tua genìa! nessuno avrà /
vissero, per duecento anni, e guai a chi le disturba. -con riferimento
, e vanno tanto attorno, che guai al capo loro. dante, conv
quella parola de lo ecclesiaste: « guai a te, terra, lo cui re
. s. agostino volgar xxi-508: guai ancora alla laudabile vita degli uomini,
, 1-99: tristo quello speziale, guai a quel banco e mal per quel
e drappi. sassetti, 203: guai a quelle navi che e'[il vento
armano / tutti a duello: / guai alle costole / di questo o quello.
ritornava ubbriaco, o di cattivo umore, guai alle mosche che si permettevano di ronzare
214: dove ella picchia, guai / a quei frassini! tristi quelli
eroismo ancor più della moralità sostanziosa e guai al compromesso (guai dunque alla vita
moralità sostanziosa e guai al compromesso (guai dunque alla vita). -in
l'ha di gran bile, e guai se gli s'infiamma. muratori,
s'infiamma. muratori, 8-i-67: guai se i figliuoli solamente penseranno al comodo
all'utilità privata. alfieri, 1-222: guai se costoro, al par che iniqui
., 1 (24): guai se questi cani dovessero mordere tutte le volte
artista che ha fatto un capolavoro: guai se non continua a farne, egli è
6-12: tanto sensibile, poverina, che guai non si sentisse sorretta e circondata da
. condizionale. cavalca, li-io: guai a me, s'io non predico,
iddio eletto. colombini, 166: guai a noi, se rifiuteremo cristo e
quel diavolo di benvenuto ci vedessi, guai a noi! magalotti, 1-210:
a noi! magalotti, 1-210: guai a me se io l'avessi a saper
lo saprei mai. baruffaldi, 21: guai a te / se, trappassando /
risposta. son forse quesiti importuni? guai a me s'io potessi crederlo.
da altri dalle femmine, alle quali guai se nel negozio della votazione non dànno
me la dirai. se menti, guai a te: non ti dico altro.
.. ma in certe occasioni speciali, guai ad omettere una pratica, una consuetudine
un cerimoniale. pea, 7-186: guai a destarlo, in quel primo assopimento,
compone, /... / guai, guai a quello, en cui non
/... / guai, guai a quello, en cui non hai balia
. bibbia volgar., viii-167: guai, guai, guai al dì; però
volgar., viii-167: guai, guai, guai al dì; però che ap
., viii-167: guai, guai, guai al dì; però che ap
uscirà dal potente. arrighetto, 240: guai a te, guai a te,
, 240: guai a te, guai a te, mortale generazione, che sempre
cadute caggi! savonarola, 7-ii-346: guai, guai alla italia; guai, guai
! savonarola, 7-ii-346: guai, guai alla italia; guai, guai a
7-ii-346: guai, guai alla italia; guai, guai a roma; guai,
guai, guai alla italia; guai, guai a roma; guai, g ^
; guai, guai a roma; guai, g ^ iai alli sacerdoti! egli
mai stimare. varchi, 18-2-104: guai, guai a'mortali quandunque e dovunque
. varchi, 18-2-104: guai, guai a'mortali quandunque e dovunque o non
e divine. redi, 16-vi-101: guai a me, se io non fossi stato
le ciurmerie di noi altri medici, guai a me, guai a me.
noi altri medici, guai a me, guai a me. -in costrutto ellittico
toccar l'altrui e viver puri, / guai chi si fida in antichi guerrieri.
qualche disordinuccio donde risulti più vaghezza. guai l'euritmia in una città grande.
core han tutti, la rivolta? guai! carducci, ii-8-306: poi tomo in
alla vita: perché, se no, guai, guai, guai. sarei un
: perché, se no, guai, guai, guai. sarei un sonnambulo,
se no, guai, guai, guai. sarei un sonnambulo, e finirei male
se no, gelosa com'era, guai! vittorini, 3-58: « non lo
con le mani? » chiede. « guai! » risponde il marito di mia
nutrienti, alle quali s'intima il guai. 2. ant. e letter
ahimè. elegia giudeo-italiana, v-34-25: guai, quanta ienti foi meciata, /
che si'desfìgliata. cavalca, 11-52: guai a me, come averò a stare
mie! bibbia volgar., vii-228: guai a me misero! però che iddio
mio dolore. savonarola, iii-17: guai a me, madre mia, perché mi
martini, i-15-26: il 'vae', guai, esprime il dolore dell'animo,
l'amore la trasforma in quiete completa: guai! 3. sm. invar
. c., 24-4-4: a cui guai? al padre di cui guai
guai? al padre di cui guai? a cui le brighe? a cui
? bibbia volgar., x-518: uno guai se n'andò, ed ecco
ecco ch'egli viene ancora duo guai dopo questo. giovanni dalle celle
ma fine tribolato; il primo guai è ito, ma ecco il secondo che
[bibbia], 2-322: il secondo guai è pas sato: ed
: ed ecco, tosto verrà il terzo guai. alfieri, 8-271: il
soggiacer a un re assoluto, è un guai. = voce di origine germanica
da cui fr. ant. guai (sec. xii, anche nella forma
4 ahimè '; vae te! 'guai a te! '), di comune
= voce dotta, deriv. da guai [aco] col sufi, -ene,
. ant. guay (v. guai) e lamenter (lat. lamentàri)
: con bella fantasia di penne di * guai numbi'... sui
, ed hawi lutto e pianto e guai e stridori e terribili suoni. dante,
3-22: quivi sospiri, pianti e alti guai / risonavan per l'aere sanza stelle
. buti, 1-86: * et alti guai ', cioè alti voci di dolore
soavi tempre / risonar seppi gli amorosi guai, / che 'l cor s'umiliasse,
, o farne sembianti, io odo guai e rammarichìi, con acerbissimi sofiflari e alitari
, e udrai tante grida e tanti guai che sono una meraviglia, di questo lamento
. per tutto strida e pianti, e guai disperati alle stelle. g. gozzi
di preghiere che terminavano in singhiozzi ed in guai. pascoli, 985: ebbro di
ebbro di lai, d'urli, di guai, di gridi, / mi lasciai
caldaie del globo terrestre, pianti e alti guai, voci alte e fioche, che
anonimo, ix-903: pel campo con gravosi guai / a vote selle van cavalli assai
di dentro le urla e i guai di mastini e di cagnolini]. arici
] ei più, ma fra singulti e guai / rompe e interrotti mormora lamenti.
/ forse a memoria de'suo'primi guai, /... / in sogno
costretto / di scriver canti di tristizia e guai. antonio da ferrara, ix-128:
che quel che job al colmo de'suo guai. ballate del secolo xiv, 29
: o città piena di sventura e di guai, la quale da'tuoi cittadini sei
non si veggono queste fatiche, questi guai, questi tormenti ne'primi disii. campanella
. campanella, 1-27: hanno i guai per ventura, che più spande i
.. /... ai peregrini guai / prepongo i guai delle contrade avite
. ai peregrini guai / prepongo i guai delle contrade avite. manzoni, 74:
: solo al vinto non toccano i guai; / toma in pianto dell'empio
il gioir. verga, 3-27: ai guai ci si fa il callo. brancoli,
.. non mi bastano i miei guai? -con valore attenuato: ciò che
: dove è più roba, son più guai. magalotti, 7-11: anche per
la compagnia orientale vi sono i suoi guai: con questa differenza, però, che
guadagno. goldoni, vii-1153: sempre guai, sempre citazioni, sempre ricorsi.
ma a lui sarebbe piaciuto vedere nei guai qualche testa più dura. moravia, i-432
bolognisi dèno gran tempesta / cum gran guai. canigiani, 1-97: la gola
: la gola, la lussuria e'gravi guai / del giuoco... /
mortalità, omicidii, aborti e guai / son begli al mondo, come a
cuoco, 1-89: dubitando di maggiori guai,... senz'aspettare il giorno
la dominazione spagnola, fra tanti altri guai, c'importò con la gelosia orientale
si vada avanti, molto avanti, senza guai, se si evita qualunque emozione violenta
sempre crescente del fiume che facevan presagire guai seri. pavese, 4-141: parlavano
4-141: parlavano di torino, di guai, di case rotte. 4
: tant'è, con lui non vo'guai. mi vo'mettere un po'in
. colla seconda, son subito cominciati i guai. 5. pena, tormento
fai? / già tome tutto in guai, / la mannaia non vedi / c'
1-450: maninconia, ira con tutti guai, / tempesta, pena un'ora
: da poi ch'io 'namorai / di guai / m'è fatto il nodrimento.
l'ira di qua gli percuote con guai, / di là tristizia e speranza bugiarda
gli occhi invaghirò allor sì de'lor guai, / che 'l fren de la
, / e prendine pietà di tanti guai, / che son condotto al punto
mai / sperar debbo merzè di tanti guai. machiavelli, 852: drieto a la
drieto a la figlia sua piena di guai / dice la madre: « a che
qual lasciai / languida dianzi in amorosi guai. michelangelo, i-32: doppia forza
i-32: doppia forza hann'i celati guai. g. c. croce, 2-53
/ e questa è la cagion de nostri guai. campanella, i- 169:
? / forse temi perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai
amico, il mondo tutto è pien di guai: / terra è facil cambiar,
frigido / bel fiume lieto / tuffar tuo'guai. foscolo, 1-313: fiumicello lento
dimmi se mai / avrò pace de'miei guai. imbriani, 2-256: sai tu
impaziente / son di soffrir questi amorosi guai? negri, 1-113: offersi il petto
odii sfidai: / e ai torturanti guai / opposi l'energia di cento vite.
tuo guaie. boccaccio, i-232: guai eterni puote dire colui, che nelle vostre
/ aspetti inferno e sempre pene e guai, / e star con li demoni maladetti
/ che poi non vada fra gli etterni guai. savonarola, 43: chi del
s'accende, / non sente eterni guai. aretino, iii-90: o iddio,
giudicio de le mie colpe, i miei guai dureranno sempre! d. bartoli,
. soli sé cagion dei loro eterni guai. 6. locuz. -avere
io ò per lei di molti affanni e guai, / sì che i'non veggio
il danno, ci ebbi ancor di molti guai. di giacomo, i-562: volete
con la strega, per non aver guai. pirandello, 7-87: sta'in pace
: tua figlia l'ho lasciata bene; guai non ne patirà. pavese, i-507
/ di quella, che dilettasi di guai / darmi, ed ogn'altro sollazzo ha
dando soccorso alla città. al signore porse guai; e per lui acquistò infamia;
/ e col fiato gli dava tanti guai. caporali, ii-59: a procacciarsi
caporali, ii-59: a procacciarsi i guai / [l'uomo] imparò d'adular
oltraggio, / apportaravvi ed esterminio e guai, / via molto più che non
luogo dove son nato, ma per i guai, le seccature che m'ha fruttato
volontariamente cose che mi costarono poi molti guai. quarantotti gambini, 6-82: un
-essere, stare, trovarsi, vivere nei guai o in un guaio: dover affrontare
oimè, se viver debbo sempre in guai, /... i quanto (
in sospetto, in pene e in guai, / e non mi debbo risentir giamai
ha le smanie uterine; e, ne'guai, mi ci troverò io. banti
a napoli, quando già era nei guai. 4 -essere incinta (una
comisso, 14-107: la ragazza è nei guai per causa tua, ma suo padre
la sposi. -infondere, piovere guai: esercitare un influsso maligno (un
bei rai / destin reo piove e guai. n. franco, 6-55: stella
stella, ch'infondi i più maligni guai, /... / da che
, levare, trarre fuori qualcuno dai guai: salvarlo, aiutarlo a evitare un malanno
ti sospinse, per trar noi di guai, / dalle membra beate / sangue a
deh, morte, levami di tanti guai, ti prego. quarantotti gambini, 6-122
a quei becchi fottuti di trarre fuori da'guai il solo lupo e di lasciare andare
tenere qualcuno in un guaio 0 in guai: procurargli un grave danno, cacciarlo
; / sempre che mi tiene in guai / che nel mondo più no rimanga
, donde poi molestaria e poneria in guai tutto el cremonese dentorno. d'azeglio
servilità non sia quello che mi metterà in guai il giorno del giudizio. pavese,
di andar dentro, senza mettere nei guai nessun collega. -rifl.
mica per caso che ti metti nei guai. poi ci ricaschi. si chiama il
guaio l'infelice. -uscire di guai; scampare, superare un guaio:
mi fai / d'uscir presto dei guai. aretino, 8-188: quando sia che
con laccio o con veleno uscirò di guai. campanella, i-140: conforto felice del
che non si uccida pensando scampare i guai; contra seneca e altri, che la
vedeva sprofondato. -venire in guai: affrontare gravi sofferenze. campanella,
al che aspettato e'venne in tanti guai, / commosso dagli nostri errori e danni
-trarre, mettere, muovere, mandare guai: lamentarsi dolorosamente, piangere dirottamente.
d'arezzo, xxxiii-70: ahi, che guai hai che trare. dante, inf
: io sentia d'ogni parte trarre guai, / e non vedea persona che 'l
, / donna non torna per mover di guai. sercambi, 46: gli
parea che gli fusse morto, mettendo guai inesprimibili. foscolo, 1-433: un giavellotto
ei caduto / genuflesso, moria traendo guai. [sostituito da] manzoni, pr
la congiunta su sedia allogata a trar guai; i quali erano perché il consorte la
e lunghe / sparger voci piangendo e tragger guai. 7. prov. leopardi
prov. leopardi, i-9: ne'guai non ci vuol pianto ma consiglio.
. v.]: né peli né guai non mancano mai. proverbi toscani,
con altri, disse star sempre in guai. ibidem, 201: per tutto v'
ibidem, 201: per tutto v'è guai. crusca [s. v.
]: * un buon boccone e cento guai '. proverbio che si dice di
= forma sostant. dell'inter. guai: cfr. guai. guàio2
. dell'inter. guai: cfr. guai. guàio2, sm. dial
= voce dotta, deriv. da guai [aco], col sufi. chim
eiulare ', onde nacque la voce * guai ', è anche egli solamente neutro
bocchelli, 6-370: l'ago sul disco guai e gracchiò, giunto alla line.
uno sperpero di pochi milioni, e guai le solite doglianze. 6. emettere
conserva nell'idioma sammarinese nel verbo 4 guai tare '. pascoli, 1046:
sotto forma di gu: cfr. toscano guai (wai), guadagnare (waidajan
castigarlo. canigiani, 1-106: quanti guai, / la notte e 'l dì,
ma se la pizzicatella gridava: « e guai a chi tocca il re nostro!
: riditi del mio male e de'mie'guai, / guastami ogni disegno ogni contento
ritmo nenciale, 211: s'i trago guai ed ella quatta quatta / si'rride
e prova. bonichi, 175: guai chi si fida in antichi guerrieri.
/ sparger voci piangendo, e tragger guai. tassoni, 9-57: uscirò i gufi
guidaleschi a qualcuno: essere carico di guai. verga, ii-401: possiamo parlare
allegri, 18: or mi traggon i guai, / che per lui porto,
elemento di dittonghi discendenti (mai, guai) e il primo elemento di dittonghi
braccia. salvini, 12-1-257: degli andati guai non siamo / già ignari. forteguerri
... / udite, udite i guai d'un'alma amante. forteguerri,
sf. lunga serie di vicissitudini, di guai, = voce dotta, comp
un monte di disordini, un'iliade di guai. guerrazzi, 5-50: con pochi
: ella gli raccontò un'iliade di guai. 2. scritto molto lungo o
con qualcuno. galileo, lvii-160: guai a colui che con costor s'imbarca!
acque così putride e stagnanti, / che guai a quel che i suoi vapori imbee
. bibbia volgar., ix-134: guai a voi scribi e farisei ipocriti,
aiacce di pipistrello:... e guai chi imborsasse la coda fuori della foggia
, / che sullo stato de'miei guai / ha più valor, che la fortuna
del tempo. -minacciare pericoli, guai. ferd. martini, 5-163:
. fr. morelli, 149: guai a quelle madri che fanno le figliuole
bene, / né impaciarme de tuoi guai, / a mme no 'nde apartene.
taccia. g. gozzi, i-12-237: guai a chi s'impaccia / e non
, 1-2-253: gli narra solo i guai, la sua paura, / stante
mettere in grosse difficoltà, cacciare nei guai, esporre a gravi rischi, caricare di
; carico di preoccupazioni; cacciato nei guai; imbarazzato, impedito; irretito,
[s. v.]: guai quando i parlamenti si vanno imparagrafando in
tutte le passioni. borsi, 100: guai all'impaziente, guai! rassegnamoci a
, 100: guai all'impaziente, guai! rassegnamoci a veder morire il nostro seme
quel corpo, che gli rappresentassero i guai e le strettezze della città: le spese
cacciarsi, mettersi nei pasticci, nei guai; impicciarsi, compromettersi, confondersi.
3. figur. mettersi nei guai, andare a finire nei pasticci.
gerusalemme,... e i guai alla disperata sorte degl'impenitenti. 2
persia: s'io non perdeva, guai a me, ch'io sarei perduta.
c. e. gadda, 15-168: guai a chi sfrutta codesto sacro meccanismo.
corna: ogni persona ha i propri guai, le proprie disgrazie. pataffio,
-raro. mettere nei pasticci, nei guai. monti, ii-277: non so
è in difficoltà, che si trova nei guai, negli imbrogli; che stenta a
a contanti: andarsi a cercare i guai volontariamente; mettersi consapevolmente nei pasticci.
a un giorno pieno d'agitazione e di guai, e che ne precede uno destinato
maledicendogli, ed imprecando ad essi pur guai. potuta, lii-10-394: mai ne parla
ogni tempo, ordinerai si faccino tali guai die, che non siate giunti impreparati.
a un giorno pieno d'agitazione e di guai, e che ne precede uno destinato
di sella netto. fagiuoli, v-164: guai a chi pigliasse / l'ostia,
chi segretamente combatte coi bisogni e coi guai. foscolo, xviii-153: se si
9-14: tu la storia de'miei guai domandi, / perch'io rinnovi ed inacerbi
. p. verri, 2-114: guai alle fronti di bronzo che conservano inalterabilmente
inarena, / e spesso ove è di guai maggior profondo / gitta l'ancora al
ti doppia e chi t'inaspra i guai? / di duo begli occhi i rai
s'io ci metto le mani, guai alla razza de'pedanti. baretti,
pedina sbagliata perché tutta una filastrocca di guai ti precipiti addosso e ti segua e
qui guadagna. aretino, 20-120: guai per chi incappa nella mani di puttana che
. bonichi, 41: soverchio à guai chi se di tal confida. /
et i barbieri costano un secolo e guai a chi c'incappa. f. f
, e l'infinite doglie, e i guai; / ch'a giovenil pensier sol
signor, non dubitate, / che guai a chi venisse a farci incarco / ch'
mal che lo dilecto condennato / ne'guai che son col suo peccato inserti / mentre
sposare. -famil. mettere nei guai, cacciare nei pasticci; ridurre nell'
perfetta. 8. mettersi nei guai, compromettersi. buzzati, 6-85:
distruttiva, la macchina è salva; ma guai, guai due volte se la distruttiva
macchina è salva; ma guai, guai due volte se la distruttiva prepondera, ecco
f. f. frugoni, 5-384: guai ad ulisse, pea, 1-241:
i giorni suoi. muratori, 11-266: guai s'essi [i giovani] inciampano
. bernardo volgar. [fanfani]: guai a me, perché l'incoiato e
. petrarca, 3-8: i miei guai / nel commune dolor s'incominciaro. s
qual fine il signore predisse egli: guai a voi che siete pregne e che allattate
stato). pascoli, i-467: guai anche all'italia incompiuta, in cui
più inconstante della moltitudine non regolata. guai a chi si fida in lei. tortora
professorale e allo spiegazzare della gazzetta, guai al poeta, guai al poeta! sinisgalli
della gazzetta, guai al poeta, guai al poeta! sinisgalli, 6-205:
, unito. tarchetti, 6-i-231: guai a quel capo dello stato...
apparenza di anomalia. mazzini, 55-37: guai all'inghilterra se ciò potesse indebolire per
, s'io ci metto le mani, guai alla razza de'pedanti. d.
, li-m: la particola comminativa « guai » nelle sacre lettere è indicativa di
di subito, così indraghito, che guai a chi si fosse avvisato di trattenerlo.
/ splende tutte le industrie in darmi guai! chiari, i-33: tutta l'industria
6-55: stella ch'infondi i più maligni guai, / d'ogni mio lume ineclissata
si posa, / sono immensi i guai d'italia, / inesausto il suo dolor
c. e. gadda, 15-168: guai... a chi coscientemente si
a scrivermi del cor sul viso i guai. = comp. di inessiccabile
più spietata far si vede / crescendo guai, martir, pena e dolore / a
ond'hai / funesta dote d'infiniti guai, /... / deh,
e per tua destra si sottragga a'guai. g. graziani, 375: quivi
. -essere alvinferno: essere nei guai. goldoni, iii-739: povero don
anima. cesarotti, 1- xxxiv-55: guai se in soglio / licenza assisa infezion
c. e. gadda, 325: guai a chi proponesse loro di andar a
dolorosa / che truono accoglie d'infiniti guai. g. gozzi, i-21-212: il
da giovinetto / a sentir le pene e'guai / di questo amor maledetto. caro
e alla religione. tarchetti, 6-i-416: guai a coloro che il cielo ha condannato
il contristare alcuno col ricordargli i suoi guai, il mostrar letizia nelle sue disgrazie
morto son a'diletti e vivo ai guai / che 'n dolorosa pioggia 10 spargo
e non se può saziar di pene e guai. castiglione, 387: se la
l'offese mie ver'te sono i miei guai; / e, s'io partendo
han stretta, / altri i guai che le ingrossano il cor.
inguàio). region. mettere nei guai, porre in serie difficoltà. -in partic
2. rifl. cacciarsi nei guai. -in partic.: impegolarsi in
sm. region. che mette nei guai, che pone in serie difficoltà.
iniezione. moretti, ii-63: guai se tu non fossi, manovrando la
, 38 (673): i guai vengono bensì spesso, perché ci si è
, / de'suoi magici occhi, guai. / ell'è perfida come onda.
/ te invocan sola nei loro alti guai / popoli oppressi e sventurati regi; /
. frugoni, i-15-169: ad uscir di guai / più che altri [l'anguilla
inesauribile. cavalca, 20-475: guai, che diremo al presente di certi
la dominazione spagnola, fra tanti altri guai, c'importò con la gelosia orientale la
dissennato. guittone, i-13-179: guai a me, che cieco era e insennato
lo dilecto conden- nato, / ne'guai che son col suo peccato inserti, /
e immonda. gentile, 2-i-34: guai se nella vita non ci fosse che
capponi, 1-i-417 pare chi i cessati guai facciano più acutamente sentire e con maggiore
sentire e con maggiore insofferenza tollerare i guai che rimangono e quelli che sopravvennero. de
la notte, che mi tenne in tanti guai, / in somma delle somme,
larve, / quando consunto da intempesti guai / il fior di mie fanciulle ore
. uguccione da lodi, xxxv-i-609: guai a quelor che molt entende a fornicar.
pace, anche in mezzo a'comuni guai. lucini, 4-327: l'arte sanamente
come ora nel colmo del furore, guai a chi s'intoppa in lui, guardatevi
: lasciando ora questo nel soggiorno de'guai, dobbiamo andare in cerca d'un
la mondana tela, / e i guai fur seminati in ogni parte, /
o in un intrico: trovarsi nei guai, in grave imbarazzo, in serie
7. figur. che si trova nei guai, che è oppresso da mille difficoltà
posizione difficile e complicata; mettersi nei guai. badalucchi, 17: voi mi
ma la smemorataggine viene un po'da'miei guai, e un po'anche da queste
/ che 'ntrono accoglie d'infiniti guai. = deverb. da intronare
: gli occhi invaghirò allor sì de'lor guai, / che 'l fren de la
tutte o di tutti i colori: combinare guai. -anche: avere trovate bizzarre,
anatomicamente investigando. carducci, iii-1-528: guai su chi appressa il vergine / giardino
! e chi sa quando potremo respirare da'guai che quel tiranno ci ha procacciato.
; / te invocan sola nei loro alti guai / popoli oppressi e sventurati regi.
a colpe, a peccati, a guai, a errori (e anche alla morte
mio padre m'ha involta in tanti guai? leggenda aurea volgar., 180:
disegnare, e a covare i suoi guai, ricusando di rispondere ed aprire a chicchessia
si travolgono. mamiani, 9-300: i guai dello estremo individualismo ci stanno in sugli
potesse aiutare la francia ad uscire dai guai africani, il sentimento pubblico si è
latra ei più, ma fra singulti e guai / rompe, e interrotti mormora lamenti
, estendere. giamboni, 195: guai a voi che vi levate la mattina a
d'annunzio, iii-2-147: tacete! / guai a chi tocca il vescovo!,
mia opinione che dante sia chiaro: ma guai chi lo legge non bene fornito,
/ cum fraud'e violenzia in molti guai. = deverb. da iurare.
gli occhi invaghirò allor sì de'loro guai, / che 'l fren della ragione ivi
labbrate, pugna. nieri, 109: guai se la donna si risente! labbrate
. bibbia volgar., vi-404: guai a me! imperciò che io tacetti
, tu entrerai in uno labirinto, che guai a te. ariosto, 37-47:
/ i laci che se ordimo per mei guai. ariosto, 15-53: ferma il
diasi alla terra ed abbian fine i guai. costo, 1-218: fu questo
/ io lagrime da te, martìri e guai? tasso, n-iii-922: la bellezza
, le fanciulle lagrimose con sospiri e guai. petrarca, 53-57: le donne lagrimose
« certo che sarò imperadore; e guai alla ladronaglia dei baroni »! 2
, / forse a memoria de'suo'primi guai, /... / in
stilla, per il lambicco de i guai, la lena e i polsi de la
si debbono salvare: ed eravi iscritto guai, che s'intende per li dannati.
scritte in questo libro lamentazione, canzone e guai. erizzo, 2-3: la elegia
locuz. cercarle col lampanino: procurarsi guai e fastidi che si potrebbero agevolmente evitare
la qual lasciai / languida dianzi in amorosi guai. 19. che provoca un
dalla quale ci si possono aspettare solo guai e seccature. pataffio, 4:
queste membra lasciava, e uscia di guai. pananti, i-74: finì la zuffa
/ le lassate venture e i presi guai. galileo, 1-1-7: ho ordinato a
il corpo in sospirare e 'n tragger guai, / tanto che nel dolor m'addormentai
persona). guittone, xxvii-34: guai a me, lasso, dico / e
a me, lasso, dico / e guai a chi nemico / ed omo matto
inducesti a temere. segneri, i-15: guai a te se vedi il peccato che
onestà soto to lempo / ho tenuto mei guai ascosi. sermini, 173:
per unica giocondezza mostra in mezzo a'guai innumerabili di questa nostra vita nubilosa sempre
. a. cattaneo, i-113: guai a chi, non solo con mali
dalla benemerita. tozzi, vii-364: guai a quelli che restano a casa,
. bonaventura volgar., 127: guai e sopra guai a coloro che, dopo
volgar., 127: guai e sopra guai a coloro che, dopo il sì
ancora del mondo, e dei suoi guai. leopardi, 2-196: che stai?
cavarsi la voglia di mettere gli altri nei guai, di fare ad essi qualche grosso
38 (673): quando [i guai] vengono, o per colpa o senza
non dar lardo a chi ci porta guai; / facciamgli i piè tener nelle
once: è più facile incorrere nei guai che liberarsene. iacopone, 1-259:
tabernacolo là sulla cantonata, e poi guai a chi va da lui per io lire
/ della foresta. idem, vii-963: guai se di debiti, guai se di
vii-963: guai se di debiti, guai se di 'stocchi '/ non fosse
solo quello, / per uscir farmi di guai, / il mio sposo alfin sarà
questa lista / di rovine e di guai, ripose: o via / vedrò,
i-349: ricominciava la litania dei suoi guai. de marchi, ii-159: un cameriere
giostra sopra la lizza del mare, guai al navigante, che fu pigro a
sempre, e molto più ne'pericoli e guai della pestilenza, il fare ricorso a
38 (673): conclusero che i guai vengono bensì spesso, perché ci si
snella / desidera esser tratta fuor di guai. aretino, ii-37: io ti volea
fu larga fonte / d'angosce e guai. g. capponi, 1-i-179: la
mi passa che non la vedo, che guai a me se il lotto me lo
[l'anguilla] ad uscir di guai / più che altri è pronta ognor,
la vita mia, ch'i'vo traendo guai. fazio, ii-42: pensa che
col lumicino. -con riferimento a guai, fastidi, disgrazie: andarvisi a
sarian le strida / che s'uderiano i guai ben da la lunga. morovelli,
non è lunge il fin de la guai! tua vita. fiacchi, 227:
: lunga stagione io spesi in traer guai, / e di lagrime calde il petto
lupo sapesse come sta la pecora, guai a lei. (quante povere donnucce non
, e lodava ferrer, e pronosticava guai seri per il vicario; chi, sghignazzando
, 95: havvi lutto e pianto e guai e stridori e terribili suoni. arrigo
l'aura popolare. torricelli, 176: guai a noi se negli annali della memoria
, inesperta, che è causa di guai e disastri. betti, i-1387:
/ per pena e per tormento e grevi guai, / sì ch'io màciari ben
faldella, 6-11: di tutti questi guai, un po'di colpa è tua
, non abbia rinvenuto un marito. guai a quella madre di famiglia che non porrà
il suo grado. chiari, 2-38: guai a me, se dà in luce
della vita. collodi, 668: guai a quei malaccorti romanzieri che sceglievano firenze
pochi per volta e malagiatamente, sicché guai se il nemico ci scorgeva.
: procurarsi fastidi, andarsi a cercare guai. crudeli, 1-123: tu che
, tirarsi sopra il capo miserie e guai. giornale d'italia, xl-145:
malaria: nessun luogo è esente da guai e malanni. pavese, 4-117:
figlio quel malarnese. cagna, 1-161: guai a dio se
è obbligato a non celarsi, perché guai a lui, se, persistendo, la
non può fidarsi che nel sopore, e guai se sentisse tutta la sua infermità.
-avere male e peggio: avere guai sempre maggiori. a. pucci
male come i medici: cercarsi i guai, procurare volontariamente il proprio danno.
danaro contanti: andarsi a cercare i guai. l. salviati, 20-15:
. s. francesco, 31: guai a quilli ke morrano ne le peccata
troppo: non è giusto lamentarsi dei guai che ci si è procurati da soli
10 'nnamorai / di quella che dilettase di guai / darmi, ed ogn'altro sollazzo
4. imprecazione violenta per augurare guai e malanni a qualcuno; malaugurio,
. bibbia volgar., vi-170: guai a coloro che sono di cuore doppio
che sono di cuore doppio; e guai alle lingue scellerate, guai alle mani
doppio; e guai alle lingue scellerate, guai alle mani malfattrici e guai al peccatore
scellerate, guai alle mani malfattrici e guai al peccatore che entra nella terra per
6-55: stella ch'infondi i più maligni guai. tasso, n-iii- 755: troppo
xxxv-1-450: maninconia, ira con tutti guai, / tempesta, pena un'ora non
l'un m'impromette ioia e l'altro guai; / se 'l me'non
spietata far si vede, / crescendo guai, martir, pena e dolore / a
malvagio. boccaccio, viii-1-251: « guai a voi, anime prave! »,
a procurare sofferenze, a creare guai e difficoltà agli altri; crudeltà
, 2-23: in continova doglia e tristi guai / mal viva viverò. giov.
2-42: farfalle, scarabei, calabroni, guai se gli vengono a tiro! li
e sempre li villaneggiava e mandava loro guai, a mostrare che molto gli dispiacciono
: piccionaia e platea fiammeggiavano, e guai a chi avesse osato emettere un'opinione di
/ ora manesca e sempre in mezzo a'guai. -turbato da violenze; inquieto,
occhi, puniti. bartolini, 19-89: guai ai prepotenti! guai ai manganellatori,
, 19-89: guai ai prepotenti! guai ai manganellatori, ai purgatori, con
. dante, conv., iv-vi-19: guai a te, terra, lo cui
vivande. giamboni, 10-42: guai a voi che vi levate la mattina
/ perché si pascon pur degli altrui guai. donato degli albanzani, 146:
a manucalle. monti, x-5-89: guai se non manuchi / d'aglio tre spicchi
guardiani le piante da abbattere, e guai a sgarrare! -applicare un bollo ufficiale
a quel fine il signore predisse egli: guai a voi che siete pregne e che
fin egli abbia rotto, / trist'e guai al boccon che va di sotto.
sua famiglia sempre in un mare di guai, egli intraprese il morgante per compiacere
sospecto / sempre mi martella e dàmme guai. ariosto, 32-88: intanto arde
: io vivo in pianti e in guai / sol per volerte bene; / tra'
assai: / -dolorosa me vedo in tristi guai. ariosto, 30-37: quel,
tosto ebbero a suscitarmi nella vita que'guai e que'malanni che già prima per lungo
funi. periodici popolari, ii-io: guai al basso e povero clero, se talvolta
scostarsi dai piedi dei satrapi clericali! guai, guai a lui, ché i satrapi
piedi dei satrapi clericali! guai, guai a lui, ché i satrapi clericali
la massoneria. la massoneria conosce molti guai. pascoli, 1-208: viva la monarchia
vendeva rosari e coroncine, e dava guai a tutte le donne un po'belloccie:
matassa: mettere nei pasticci, nei guai. g. m. cecchi,
/ forse a memoria de'suo'primi guai. bibbia volgar., i-24: chiamò
da ilare. guittone, xxvii-34: guai a me, lasso, dico / e
a me, lasso, dico / e guai a chi nemico / ed omo matto
grave danno, nuocere; mettere nei guai, compromettere. - anche: sottoporre
pettini ravviare la capigliera, eravamo a guai grossi. navarro della miraglia, 129
voglia intendere le parole... guai se si ferma a considerarle nel loro suono
. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-38: guai, quanta ienti foi meciata, /
cecchi, 5-189: a causa di questi guai, egli aveva ritardato gli studi,
mente, / traendone sospiri spesso e guai? petrarca, 116-6: ho sì
il bello, non per pensare: guai, guai, nella scuola normale, a
, non per pensare: guai, guai, nella scuola normale, a colui che
il mostaccio: cacciarsi nei guai di propria iniziativa e senza alcuna necessità