giornate. note al malmantile, 311: grullo: intendiamo melanconico, sbattuto da cattivi
. babbaccióne, sm. scioccone, grullo. firenzuola, 753: io vi
dial. babbeo, stupido, grullo. goldoni, v-164: è
e sm. semplicione, sciocco, grullo; che si fa raggirare facilmente; che
, credulone, ingenuo; stupido, grullo. burchiello, 9: e la
a nulla, inetto; sciocco, grullo. chiabrera, 494: oh tordi
plur. -chi). semplicione, grullo, sciocco. grazzini, 4-286
-chi). sempliciotto, balordo, grullo. [sostituito da] manzoni,
badèrlo, agg. ant. grullo, credulone, balordo. boccaccio
cio, un po'rozzo e un po'grullo,... profumato di essenze
citrullàggine, sf. l'essere sciocco, grullo. -anche: atto, comportamento
. citrullo, agg. sciocco, grullo, balordo. l. bellini
-chi). dial. sciocco, grullo. sanminiatelli, 11-146: sbadigliavano
levatosi da tavola senza far motto, grullo grullo, e sen- z'altra cena
levatosi da tavola senza far motto, grullo grullo, e sen- z'altra cena,
lupo con quattro sciamannate zampacce, più grullo d'uno scolare del liceo.
. e scherz. persona sprovveduta, grullo. guerrazzi, 9-ii-196: ognuno aveva
affidò la relazione del piato ad un grullo di cui il pendolo pensante non si metteva
. linati, 25-113: un visetto grullo e scolorito sotto due bande di capelli
quei farabutti. giusti, 2-309; il grullo, l'ebete, il porco beato
fatto suo, con una faccia da grullo, che le corna gli stavano bene
batticuore. giusti, 2-309: il grullo, l'ebete, il porco beato,
. grullàggine, sf. l'essere grullo; stupidità, semplicioneria, balordaggine.
senso concreto: atto o discorso da grullo; stupidaggine, sciocchezza, frivolezza.
. grulleria, sf. l'essere grullo: ottusità di mente, semplicioneria,
senso concreto: atto o discorso da grullo; stupidaggine; frivolezza. bersezio,
cose senza capo né coda. grullo, agg. tardo di mente, sciocco
). guerrazzi, iv-137: grullo, o curio, nascesti e grullo
: grullo, o curio, nascesti e grullo morirai; e sì che a questa
ganci. giusti, 2-216: fingiti grullo come papa sisto, / se ti preme
invisibile, perché io non son mica grullo. -sm. (femm.
d'incenso; e perché il buon grullo promise guarendo non solo di andarci a
senza costrutto, per colpa di un grullo, è amaro. giusti, 2-52
venne da ridere. « fermati, grullo! sono italiano! ». palazzeschi,
i-113: macché tegame, smetti, grullo. 2. per estens.
promesse rientrò nella reggia con aspetto così grullo che gelò l'entusiasmo stesso dei lazzaroni
borgese, 1-197: un largo sorriso grullo... le squarciava la bocca mettendo
: perdo il senso comune e divento grullo, ma ne soffro fisicamente per più giorni
verga, ii-371: bruno stava zitto e grullo, mastro nunzio guardava in terra.
altro male, che lo stare sdraiato, grullo e malinconico per lo spazio di quattro
guata il mie viso si malconcio e grullo, / e vedrai ch'i'mi muoio
5. locuz. fare il grullo: dimostrarsi poco intelligente, comportarsi da
capo 'come fanno le gru; il grullo è chi sta * ciondolone ',
dei dotti. monti, x-5-49: grullo nel vizio e i sensi avvinto /
misero pastoretto infranciosito, / innamorato e grullo. = part. pass, di
, ingnillisci). tose. diventare grullo, rincretinire, istupidire (e, anche
3. tr. raro. rendere grullo, fare ammattire. = denom.
fare ammattire. = denom. da grullo (v.) col pref. in-con
), agg. tose. diventato grullo; rincretinito, istupidito. verga
ficante 'per 'di stupido, di grullo ', o 'fredda, che non
, con tutte le sue insulsaggini di mezzo grullo. soffici, v-2-402: la salutai
sempre: 'diventar... grullo,... tozzo, furbo,
quasi sempre: 'diventar... grullo... tozzo... zotico
persona). monti, x-5-49: grullo nel vizio e i sensi avvinto /
mente, ottuso, balordo; scimunito, grullo. boccaccio, dee.,
guata il mio viso sì malconcio e grullo, / e vedrai ch'i'mi muoio
, ottusa, balorda; scimunito, grullo. = comp. dall'imp
e paffuto, si ravvisa macero e grullo. magalotti, 20-180: né importa
avrei accondisceso; tanto m'aveva ridotto grullo e marito. bernari, 6-194: appariva
anche umile e sottomessa); gonzo, grullo, tonto, babbeo. aretino
'marzocco ': stolido, stupido, grullo, mestolone (camaiore).
truffare facilmente; minchione, gonzo, grullo. guadagnoli, 1-i-209: se suona
: 'fare il merlotto ': fingersi grullo. -ingabbiare il merlotto: trarre
4-ii-364: perché paga vostra signoria / un grullo finto, un sordo ai mestiere,
aveva dato a intendere a quel povero grullo. pratolini, 9-20: la strada
una burla '; che a quel grullo fu dato il nomignolo di 'mistificato '
tanto parolaio quanto nel sedermi era stato grullo e mutrióne. capuana, 14-304:
pampalugo (pampaluga), sm. grullo, sciocco. muratori, 7-iii-218:
2. figur. persona sciocca; grullo, babbeo. galileo, 5-243:
pappa tre volte ': esser un grullo. -soffiare nella pappa: fare
pappióne, sm. region. babbeo, grullo. rovani, i-550: questo
tanto parolaio quanto nel sedermi era stato grullo e mutrione. soldati, 2-223: matteotti
..., / innamorato e grullo! -pastorino. de pisis
pastriccione, sm. semplicione, sciocco, grullo. nievo, 361: il
-ho d'oro penuria, / son grullo se spero. ferd. martini, i-iv-
tozzi, v-462: quando oscare del grullo, impiegato alla ricevitoria del dazio,
ha diletto, / e se ne vive grullo e piacciantèo. 3.
v.]: 'pillone': minchione, grullo. = acer, di pillo1.
pitónto, agg. region. grullo, minchione (anche nell'iterazione tonto
. nieri, 3-152: 'pitontone': grullo, mestolone, moccicone, zuzzurullone.
:... metaforicamente, minchione, grullo, che se le lascia far tutte
». giusti, 4-i-326: il grullo, l'ebete, il porco beato,
. rebora, 3-i-26: un chiacchierio grullo di brindisi postìcci rintrona il nostro capo
spalancati e con la lettera in mano grullo e confuso rimasto lì.
è il da'retta, il chetati grullo, il toccami il naso se t'hai
. v.]: 'ringrullire': diventare grullo o più grullo, per poco o
: 'ringrullire': diventare grullo o più grullo, per poco o per sempre. faldella
2. tr. rendere più grullo, istupidire. tommaseo [s.
nievo, 461: mio padre era tornato grullo come un turco; egli non parlava
nievo, 461: mio padre era tornato grullo come un turco; egli non parlava
, e da un denom. da grullo (v.). sgrullo1
'carne suina') sul modello di gruillus > grullo (secondo spitzer) oppure di una
animale. capuana, 1-i-183: che grullo quel boaro! lo canzonavano tutti.
: un vedovo piccione / vivea spennato e grullo, / per pochezza di merto /
gli spensierati. giusti, 4-i-326: il grullo, l'ebete, il porco beato
povero soldato se ne riman lì, grullo, confuso, a stropicciare il biglietto colle
o anche in modo stravagante; grullo. nieri, 2-74: parlandosi di
arbasino, 19-336: di nuovo il zum-pa-pa grullo di nino rota: sound giustissimo per
ciucco, agg. dial. sciocco, grullo. – anche: ubriaco, sbronzo.
, ottusa, balorda; scimunito, grullo. imbriani, 6-162: non
intens. e da un deriv. da grullo, col suff. dei part.