fattesi a certe finestre, cominciarono a gridare: al ladro, al ladro. idem
a rotta di collo, udii subito gridare « al ladro ». pavese, 5-15
perdonerò giammai, se non mi fa gridare mercé a cento baroni, ed a
cani. 2. figur. gridare, urlare a guisa di cani (a
piccoli cagnolini. 2. il gridare, il far clamore incomposto; maldicenza
poltroni variamente vestiti con le gole spalancate gridare abbasso i ministri, abbasso questo e
pers, i-381: ecco -s'udì gridare -ecco una squadra / di veleggianti abeti
e non bisognava abusarne, per non far gridare il custode. giusti, 3-237:
, 7-4: fece [il re] gridare per tutto, che chi avesse accattato
a tremare, a storcersi, a gridare. arila, 9: accesso, come
. = lat. acclamare 'gridare in favore di qualcuno ': comp
comp. da ad e clamare * gridare * (v. chiamare).
picchiavano alla porta, si misero a gridare come se venissero ad accopparle. dossi
., ii-1-306: la balia incomincia a gridare: accorr'uomo, soccorrete, buona
panzini, ii-298: -potevate difendervi, gridare accorr'uomo. = comp.
addolorato a morte, incominciò a gridare. fioretti, xxi- 993 (49
da tutte le parti ci avrebbero fatto gridare addosso la croce. idem, 5-181:
: suole l'uomo, per lo molto gridare, affiocare. landino, 28:
dal primo, imperoché chi continua di gridare affioca. b. cavalcanti, 2-325:
comincia a affollarsi di fuori, a gridare: « pane! pane! aprite
con la particella pronom. ant. gridare (come una gazza): per esultanza
= fr. ant. agacier 'gridare, urlare ', da agace * gazza
grate delle scuderie e dei magazzini per gridare « ah1 » e per sentire il grido
il padrone è diventato matto, e gridare: « aita! » trovandosi in casa
la poppa gli parea fuggire, e gridare verso quel signore aiuto. masuccio,
prima, e tuttavia fuggendo cominciò a gridare: « aiuto! aiuto! ».
sì vi cadde dentro; quelli cominciò a gridare aiutorio... levossi questa femmina
/ s'odon d'intorno i suoi lacchè gridare. fiacchi, 1-1- 107:
: dritti sui remi, pronti a gridare il vecchio urrà o il nuovo alalà,
pò comportare; / stridenno el fa gridare, e non vergogna allore. bartolomeo
]: il tevere sdegnato dovea qui / gridare: alò, chi t'insegnò,
qui possiamo parlare a voce alta e gridare, / ché nessuno ci sente. leviamo
levare / e li altri, al loro gridare, / di lor voce il levan
-alzare la voce: parlare più forte, gridare; contendere. -al figur.:
iii-1172: passavi per le strade a gridare la tua merce di venditore ambulante.
vedete se non ho ragione di gridare contro questo tempo ammattito, che mi tiene
giusti, i-388: era lì attento a gridare: badino alla testa, signori;
, dafni - cominciò di lontano a gridare. paoli, iii-193: pietà del
anatrare, intr. il gridare dell'anitra (che emette un suono
giusti, iii-154: ci mettiamo a gridare che carlo alberto va coi piedi di
i lunghi rotoli di carta na: gridare o correre furiosamente, disperatamente. serica i
, / lo lor silere me fece gridare: / o profondato mare, altura del
-soccorrimi, dafni -cominciò di lontano a gridare. tasso, aminta, 1199:
425: italia! italia! udivi tu gridare / di su le prue, tra
. - non c'è bisogno di gridare. do un'occhiata a un apparecchio.
confronto aveva il cuore gonfio, avrebbe voluto gridare basta, e invece applaudiva, applaudiva
fermarsi all'uno o all'altro; gridare che il pascoli è semplicemente un manierista
, iii-18-147: è, in tanto gridare contro l'arcadia, un rinnovare l'arcadia
se n'accorgerebbero, e continuerebbero a gridare evviva credendo di volare. alvaro, 9-360
uscite da una bocca sola, cominciarono gridare all'arme; e da ogni parte correndo
subito si rimise la barbuta, e fece gridare arme. -mettere in arme: armare
: a un tratto udissi un gran gridare e un fracasso come di voga arrancata
, non potei fare a meno di gridare: « arrivederci, signor direttore »
. v.]: per il molto gridare gli è venuto l'arrochimento.
è in casa, non resta mai di gridare e d'arrovellare altrui. tommaseo [
stati attastati da pettine, incominciò a gridare. idem, ii-361: alzava ella
somaro giù attrottoloni, cominciò a gridare: - sant'antonio, una messa!
, / lo lor silere me face gridare: / o profondato mare, altura del
omone grosso, rozzamente severo, abituato a gridare nelle orecchie dei muli e a vedersi
. (baccaglio). dial. gridare, vociare, altercare rumorosamente. bocchelli
l'aveva colto e s'era messo a gridare e a far un baccano da non
ii-630: gli arabi cominciano festosi a gridare,... a ballare e
di mettere a rumore il vicinato, gridare la croce addosso agli altri. pirandello,
imbisacciare in simili imbrogli per il gusto di gridare in piazza, non gli stia bene
già era divenuto roco per lo tanto gridare, beffandosi di me, diceva:
rotte loro lancie, et ecco uno bando gridare per lo campo, che ciascuna persona
da tante autorità... continuano a gridare che o bisogna scrivere come scriveva il
. tedesco berufen * chiamare, gridare '); cfr. baruffa, docum
la usanza sua, che era quella del gridare anch'egli, incominciò con due o
/ e si potè ben tirare e gridare, / ché fu vana ogni voce ed
, 9-17: molto più è da gridare a dio orando, che ci aiuti ne
tenere, battendosi a palme cominciò a gridare. berni, 38-8 (iii- 248
ch'io possa riavermi dalla sorpresa e gridare all'aiuto, sono tutti spariti. nieri
scatto, battendo i piedi e ricominciando a gridare. -battere a piombo: cadere
bocca per impedire di parlare o di gridare. fra giordano, 3-220:
o per favellare, o per gridare:... incontanente gli mettono il
il bavaglio, che non può né gridare, né favellare. d'annunzio, ii-263
diavoli... che han bel gridare pel camino che manda fumo, per
, apriva non ostante la bocca per gridare. cattaneo, ii-1-42: quando fu
bévvero e bevèttero; lare sguaiatamente; gridare con violenza, strillare. futuro beverò e
s. v.]: berciare, gridare; e in specie si dice berrà,
velen a urlare; chi è solito gridare per un nonnulla; beverò, pur che
estivi. jahier, 161: gridare « paìs * invece che « ciò ti
gli occhi, tutto stordito cominciò a gridare. buonarroti il giovane, 9-68: un
la bile, e la voglia di gridare. nievo, 795: mi scaldarono la
labbro, 11 quale subito comincia a gridare. crescenzi volgar., 5-21:
niente che la lascino vuota, ecco un gridare al pidocchio riunto, al serenissimo facchino
parole, il popol tutto / cominciava a gridare a una boce: / « sia
fossero liberati per correre più leggeri a gridare la loro vittoria. 4.
com'e'fu giunto, cominciò a gridare e a dirgli villania, e a
colla padrona, s'accordassero tutti a gridare: pippo, pippo, ecco pippo,
la scala della botola rimasta aperta e volle gridare per chiamare il figlio. marotta
, i-850: non potei tenermi dal gridare: -giù, e botte da orbi,
quasi efferati, vedere il popolo insieme gridare contro al senato, il senato contro al
comincia a affollarsi di fuori, e a gridare: « pane! pane! aprite
en so latino. 2. gridare, urlare. c. ghiberti,
, trillare, cinguettare 'e anche * gridare, urlare, risuonare '(cfr
cfr. provenz. ant. braidar 4 gridare, urlare '. brama,
e portoghese bramar, piemontese bramò 4 gridare '(cioè 4 urlare per fame'
. tr. e intr. figur. gridare, dire ad alta voce (e
), dal provenz. bramar 4 gridare, cantare ': di probabile origine
..., fui il primo a gridare a squarciagola: 'viva! viva
e bruir (sec. xii) 'gridare, vociare, far chiasso '
. dati, 3-95: cominciò a gridare ch'egli era un buaccio, e che
bubolare, intr. { bùboló). gridare (del gufo, del barbagianni)
. = lat. bubulare 'gridare del gufo '. bubóne1,
del ponte alcuni buontemponi si misero a gridare contro i due fanciulli che, svergognati
sta, trema; lo udrai / libertade gridare, armi, vendetta. settembrini,
... invasato dal demonio incominciò a gridare e dire: o uarione,.
in casa della signora,... gridare e minacciare le due donne, dir
: queste che mai non calan di gridare / per rabbia e per invidia del ben
era uno scampanio a festa, un gridare, un lanciar di cappelli, un
a tirargli le falde del cappotto ed a gridare anch'essi: « dàlli! mena
che tanti amici le toglie, proposi di gridare a la gente che per mal cammino
gozzi, 4-95: spesso s'udia gridare: « omè, il mio callo /
machiavelli [tommaseo]: allora cominciò a gridare alli nimici con ardita faccia, ed
sacchetti, 225-31: il golfo comincia a gridare, e dice: -oimè!
tanti amici le toglie, proposi di gridare a la gente che per mal cammino andavano
intese il cardinal orsino, e cominciò a gridare con 11 papa, dicendo che per
: né valse a palemone il suo gridare / 'tenete il campo! '. g
199: fu un alzarsi improvviso, un gridare, un domandare, un rovesciarsi di
tabernacoli, cominciò in un subito a gridare. note al malmantile, 314: le
inghilterra, e gran forza di polmone da gridare, strepitare, sparlare. c.
ii-632: la gente si mette a gridare: « e'casca! e'casca
un collasso cardiaco. noi abbiamo sentito gridare e siamo corsi su, ma non
elli si sforzava di levarsi e di gridare, e non potea. bartolomeo da
raggomitolata sotto un carrùbio si mise a gridare. fogazzaro, 5-152: il ficus
. andrea da barberino, 1-41: fece gridare pena la forca a chi mettesse fuoco
come un castrato s'è messo a gridare. lastri, 1-3-99: del qual genere
mi par già udire questa istoria per roma gridare ad alta voce la mia castronaggine.
come un razzo sul pulpito a gridare: « fuoco! fuoco! veleno!
oncia, che 'l porco cominciò a gridare. crescenzi volgar., 5-51: del
essere un po'fantastico, e di gridare a torto. giusti, iv-43: a
entrare, ed egli avea fatto un gran gridare contro quella soperchieria, ma non ne
romore che fecero ne lo spezzarsi con gridare gatti, gatti fingendo che avessero rotte
percuotendo, insegna loro a stridere e a gridare quanto esce loro dalla gola. c
. pavese, 5-65: si mise a gridare ch'era disposta a andarci lei nelle
a correre 0 a gesticolare o a gridare? -parole di cerimonia: formali formule
io immediatamente cessai dal piangere e dal gridare, cessai dal farmi strascinare. monti
e quivi... incominciò a gridare come un trombetta: donne o donne,
di cantare, di emettere suoni, di gridare, di brontolare. v.
di mettere a rumore 11 vicinato, gridare la croce addosso agli altri dello stivale,
, ed egli avea fatto un gran gridare contro quella soperchieria, ma non ne
un fico, ed accorgendosi che quel gridare al contrabbando era una copertina a dio sa
. tr. e intr. ant. gridare; esclamare; protestare ad alta voce
. = lat. clamare * gridare, proclamare '(cfr. anche
verona,... ci mettiamo a gridare che carlo alberto va coi piè
/ per una boce ch'egli udì gridare: / -paioli, paioli, lavezi!
a sedici soldi il chilo, ho dovuto gridare per averle a quattordici. svevo,
che alotta / comenzar forte a gridare. verga, 4-135: « ah!
estens.: cantare, fischiare, gridare confusamente (un uccello). salvini
» si udì a un certo punto gridare dal basso il sergente che chiudeva la
. pavese, 5-65: si mise a gridare ch'era disposta a andarci lei nelle
, li quali... solean gridare altamente alla maniera di quei che vendono
come un castrato s'è messo a gridare. / filinor diede mano all'eloquenza,
1-41: qui si misero tutti a gridare perché il vecchio s'era tolta la
ciocchi. 2. intr. gridare grossolanamente. pasolini, 3-31: era
3-138: le donne si mettevano a gridare colle mani nei capelli, udendo discorrere
, / lo lor silere me face gridare: / o profondato mare, altura del
dire. 3. intr. gridare. bibbia volgar., v-575:
lat. clamatió -onis (da clamàre 4 gridare '): cfr. clamare.
lat. clamor -óris (da clamare * gridare '). clamorosaménte, avv.
m'aveva messo di stoppa, e gridare: * giacobino! '. nievo,
collasso cardiaco. noi abbiamo sentito gridare e siamo corsi su, ma non c'
il suo laghetto di colostro, e facevano gridare e piangere. = voce dotta
interdetto e confuso, dié dentro a gridare che la toscana era andata; che
un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare. andrea da barberino, 2-180:
un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare; l'altro che era sotto una
che era sotto una scala, sentendo gridare il compagno, corre e dà tra'
, altri a mangiare, molti a gridare. lambruschini, 1-132: la baia
; / chi perde è comportato lo gridare. machiavelli, i-502: e benché io
sullo stesso piede, e guardati bene dal gridare alla calunnia, poiché essendo tu un
quello che hanno e si sgolano a gridare:... gente d'ogni condizione
. straparla, 3-1: lo suo gridare era tale: « madre, conche,
it., ii-141: a forza di gridare che il male era nella licenza de'
luca! don luca! » si udì gridare. l'uscio si spalancò a un
. conclamare, tr. letter. gridare tutti in sieme, a
= voce dotta, lat. conclamare 'gridare insieme, a gran voce comp.
gran voce comp. di clamare 'gridare '. conclamato (part. pass
il cardinale orsino, e cominciò a gridare con il papa, dicendo che per niente
buccio di ranallo, v-577-185: vidi gridare multi / ch'erano loco concolti,
vecchia che l'accompagnava, cominciarono a gridare; per la qual cosa vi concorsero
quello che hanno e si sgolano a gridare:... gente d'ogni condizione
condotta e avvicinarsi i cavalli e un carrattiere gridare. -il prezzo, la spesa
vide il tumulto e si divertì a gridare. d'annunzio, ii-115: non
, /... / affamati sentir gridare e stridere /... /
favella dà forza a favellare od a gridare. 6. ant. rafforzato
4-219: si precipitò alla porta per gridare il nome della sorella, ma dopo
, ed egli avea fatto un gran gridare contro quella soper- chieria, ma non
un fico, ed accorgendosi che quel gridare al contrabbando era una copertina a dio
,... ci mettiamo a gridare che carlo alberto va coi piè di
salvini, 15-4-235: con un gran gridare addosso vagli / precipitoso, e lui
non era persona che lo sentisse né gridare né dolere. ariosto, 30-95: e
improvviso; / e prima che pensassi di gridare: / 'ferma! vengo pure
siede a pianoforte stona e non possiamo gridare 'ahi! '. svevo,
, e quivi... incominciò a gridare come un trombetta: donne o donne
cominciò a batter l'uscio ed a gridare; e tanto fece così, che molti
ma- riuoli! » si mette a gridare il nostro ospite abbandonando a mezza cottura
a correre o a gesticolare o a gridare? pratolini, 9-558: « lei e
= deverb. da criare * gridare '. crianza, v.
criare2, intr. ant. gridare. bonagiunta. xxxv-1-261: como
sunto dal provenz. criar gridare '. criato, sm.
cridare e deriv., v. gridare e deriv. crime, sm
loro. -bandire, dare, gridare, tirare la croce addosso, contro
, 16-vi-214: qui parmi di sentirmi gridare la croce addosso da tutte le persone
di mettere a rumore il vicinato, gridare la croce addosso agli altri dello stivale
di conquistare la palestina. -bandire, gridare la crociata addosso a uno, contro
contro uno o qualcosa: bandire, gridare la croce addosso a uno, contro
si arrampicavano rapidissimi sui fine- stroni a gridare: « crumiri!... vigliacchi
il culo; ma hanno cominciato a gridare: « avanti, avanti, fuori
percuotendo, insegna loro a stridere e a gridare quanto esce loro dalla gola.
cupidità il suo pasto, può dio gridare, promettere, minacciare, ella non
cupidità il suo pasto, può dio gridare, promettere, minacciare, ella non
veggo, e sento / curre curre gridare, o sentir parmi. carena,
b. davanzali, i-51: non giova gridare, non confortarsi, perché quando il
? /... / fa che gridare 0 favellar ci senta, / e
6-108: fecelo cadere, e cominciò a gridare: date loro, date loro.
conosciuto, ogniuno il cominciò deleggiare e gridare: dàlli, dàlli! buonarroti il
, 2-21: non mi state a gridare, / ch'i'son davanzo tribolata e
di de-con valore intensivo e clamare 'gridare '. declamativo, agg. ant
1832 pochi animosi deliberarono di levarsi e gridare la costituzione di francia. baldini,
castelluccia, e di vederlo saltare, gridare, piangere, ed ei rideva degli scontorcimenti
, a ridemagogizzare, non a gridare per burla, non a smatteggiare con i
strumenti ma cominciarono a cantare, a gridare, a urlare, a fischiare,
forze per potersi esprimere si dette a gridare: « svergognata! spudorata! disgraziata!
ché in quel caso anche la follìa può gridare e reclamare sangue e va scusata e
6. locuz. -chiamare, gridare, parlare, predicare nel deserto:
. segneri, ii-263: così avrei voluto gridare in mezzo a quella vasta campagna,
io non avessi saputo di dover là gridare appunto al deserto. c. gozzi,
io non m'aspettava, fui per gridare; ma egli subito con ima manata
per ragione, quasi tutti incuminciare a gridare contra lui e frequentemente lo suo ditto
chiesa in quell'ora che il diacono soleva gridare, cioè innanzi che il prete levi
di qui a un momento si sente gridare, pensavo, di qui a un momento
come forsennata, a dibattersi e a gridare per que'luoghi solitari, chiamando tuttavia,
sentimmo, di là dalla tramezza, gridare con moneta, che, difensore dei
iii-7-378: non ammetto che abbiasi a gridare inferiore a ima rozza versione del medio
-dilatare la bocca: parlare, gridare, urlare. bibbia volgar.,
pulci, 19-62: e cominciò a gridare: « oimè l'occhio! / morgante
: abbandonato dall'odio che lo aveva fatto gridare e dimenarsi per tredici anni, quest'
'onfalogalattica '. -parlare, gridare, domandare, rispondere dicendo: in
un fracasso spaventevole, un correre, gridare, percuotere, aprire le porte,
strumenti ma cominciarono a cantare, a gridare, a urlare. 2
, sempre affannate, sempre pronte a gridare e a lamentarsi, non sanno darsi pace
. bocchelli, i-128: cominciò colui a gridare che se l'italia era stata fatta
che gli utri legavano, cominciò a gridare e domandar ad alta voce aita.
, iii-96: è facile... gridare concordia, arrestandosi alle fallaci apparenze delle
(iii-327): allora astolfo cominciò a gridare: / can rinnegato, imbriaco,
1-iii-231: anche il giovine credette di gridare, acerbamente festoso, e forse gridò,
. pavese, 5-65: si mise a gridare ch'era disposta a andarci lei nelle
con quella schioppettata irragionevole, cominciò a gridare con la sua vocetta stridula: - aiuto
distrutti, che non fanno altro che gridare per la pace con i portoghesi.
saettare a la usanza loro ed a gridare il più che e'potevano orribilmente.
mantello: vide un uomo; cominciò a gridare: lasciami il tabarro. quegli lo
buono da stare cheto e tempo da gridare. boccalini, ii-211: la lunga sperienza
dolcemente a rassettare il reame, fece gridare per tutto suo reame che tutta mala
un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare. idem, 146-41: ben aremo
-giuliana, giuliana! - prese a gridare la moretta. -via, non incomodate quella
usanza sua, che era quella del gridare anch'egli, incominciò con due o
la voglia anche senza apprendere di sentirvi gridare come se v'avessimo castrato. goldoni
intr. (drènso). letter. gridare (dei cigni).
conv., iv-1-9: proposi di gridare a la gente che per mal cammino andavano
con tanta brigata così tumultuosamente correre e gridare, dubitoso non per prenderlo venisse, gittato
v-691: la femina che è usata a gridare, è come il tetto che tuttavia
insino che io arò voce o spirito da gridare. grazzini, 2-161: zoroastro,
incontanente come ebro di dolore incominciò a gridare. guido delle colonne volgar.,
alquanto dal suolo; e al suo gridare da forsennato faceano eco di spazio in
cavalca, iv-104: incominciarono tutti a gridare con grande boce: grande è
volgar., ix-715: incominciorono tutti a gridare e a dire: grande è
, sui fiumi, sui lidi, gridare: « avanti! » rispondere: «
i-611: ma io pur prendendo ardire di gridare, misi le voci per l'ombra
. pratolini, 2-424: si emulano nel gridare i pregi della « mercanzia »,
prender parte alla entusiastica dimostrazione, a gridare. michelstaedter, 568: quando la
, iii-8-378: non ammetto che abbiasi a gridare inferiore a una rozza versione del medio
che vendea, la quale cominciò a gridare. macinghi strozzi, 1-30: vendono gli
silenzio, cominciai a saltare e a gridare, con stridi acuti e incomprensibili.
d'irma è fatta per ridere e gridare, o per susurrar delle carezze;
o concitato; dichiarare con solennità; gridare ai quattro venti. masuccio,
-esclamare allo scandalo, al sacrilegio: gridare allo scandalo, al sacrilegio; denunciarli
= voce dotta, lat. exclamàre * gridare, esclamare * (comp. da
(comp. da ex e clamare * gridare '). esclamatività, sf.
d'irma è fatta per ridere e gridare, o per susurrar delle carezze; quando
a tremare, a storcersi, a gridare: « aiuto! », a voltolarsi
tempo. boccaccio, vi-296: forte gridare, « piglia, piglia! » intesi
sue mani inverso lo nostro signore per gridare merzé delli suoi peccati, se non
fervore, e non si poteva contenere di gridare, esultare e ballare. aretino,
peregrina. pascoli, ii-561: quel gridare alle ombre, quell'ammonire di cosa
ed 'euhoè 'ed 'euhoè 'gridare. d'annunzio, iv-2- 628
delle palme sul dorso, e un gridare acuto e ringhioso: evviva la bionda
stan le femmine, non fa che gridare, spalancare e sconvolgere la coda;
voci falsamente sparse, osarono calunniare e gridare contro di mario pagano, ordinatore di
: perché certi suoi non cessano di gridare e d'esaltare questo libro per unico di
firenzuola, 374: egli incominciò a gridare: -o fanciulle, io vi ho
e farla da apostolo delle genti e gridare a chi non intende: -la colpa è
voglia di essere un po'fantastico e di gridare a torto. de marchi, ii-304
: la volpe, che 'l figlio gridare / nel nido oda de l'aquila di
terra appresso l'uscio della stalla, così gridare, tutto sonnacchioso: « e che
e pieno de paura, cominciò a gridare. bartolini, 4-143: mio padre
e pieno de paura, cominciò a gridare: 'miserere mei, deus, secundum
un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare. leonardo, bel giovane,
baretti, 2-24: è pazzia il sempre gridare con una voce di ferro contro l'
apre. -condannare alle fiamme, gridare alle fiamme: mandare al rogo (
: entrano in lizza, e s'odono gridare, / incalzandomi a tergo, a
fuori per farsi, la prima cosa, gridare imperadore. eccoti nuova che a tiberio
7-72: finché saranno i deboli a gridare giustizia è fiato sprecato. -essere
di parlare, di discutere, di gridare (e spesso mette in evidenza l'inutilità
svevo, 1-129: dapprima alfonso usava gridare in ogni stanza: -signori, prego,
ritorno, ragazzi! », badavamo a gridare; e per farli stare un po'
: piangeva la donna conoscendo che il gridare non le valeva, e fieramente di
: come la volpe, che 'l figlio gridare i nel nido oda de l'aquila
venuti a finimondo. -fare, gridare, scatenare il finimondo: protestare,
308: « fermatevi! » avrebbe voluto gridare, « fermatevi... finitela
imbracciate, cominciarono in sulla scena a gridare e fingere d'ammazzarsi, ed il
odoriferi fioretti della castità, ho a gridare: dio, intendi. lorenzo de'
bencivenni, 4-83: così dovemo noi gridare i fiotti de'malvagi pensieri, che
lodi, abbiamo come pubblico il diritto di gridare: alto là, rendeteci un po'
i-493: i butteri si misero a gridare e poi a fischiare un'aria,
/ istende i suoi marosi col gridare, / correndo con asciutte piante andato.
, che è il primo a schiamazzare e gridare, e poi, come giugne la
glielo cava. si rialza e comincia a gridare: -che fortuna!...
rebber co'forchetti, / s'udirebber gridare: dagli dagli. carena, 1-234
rio, / fu la povera sandra per gridare. leopardi, 17-21: sempre
2. ad alta voce (parlare, gridare). d. frescobaldi, iv-132
tenendosi forte di ricciardo ingannata, volle gridare e dirgli villania. boiardo, 1-10-38
2. ad alta voce (parlare, gridare, urlare). iacopone, 92-9
, viii-102: cominciò susanna fortemente a gridare; e li antichi medesimamente gridorono forte
-ad alta voce (parlare, gridare); accalorata- mente (discutere)
la testa al carcerato, di farlo gridare, parlare. -al figur.:
2-49: uno scampanio fragorosissimo e un gridare di turbe si propaga da un punto
2-158: il vecchio invece cominciò a gridare in lingua franca che lo prendessero,
franga per timore, non s'atterrisca per gridare, né si ritardi oltra la debita
rumore, strepitare ', anche 'gridare, ruggire'): 'rumoroso, strepitoso;
mise a tremare, a storcersi, a gridare: « aiuto! », a
xxviii-222: quasi tutti incu- minciaro a gridare contra lui e frequentemente lo suo ditto
la frittata era fatta, sbracciandosi a gridare: - largo! largo!
se coloro che sinora si sfogano a gridare, pigliano gusto anche a metter mano
la fronte; gli mancò la voce per gridare. -occhi, vista, sguardo.
castelluccia, e di vederlo saltare, gridare, piangere, ed ei rideva degli scontorcimenti
settembrini, 1-5: sento... gridare: « giacobino! »; mi
iii-267: vedendoci arrivar là cominciarono a gridare e far fumi, acciò che tutte le
, iii-6-371: di che, oltre il gridare che tanto han fatto gli avversari dell'
: senti'un gran rumore / forte gridare: al fuoco, al fuoco, al
1-69: quando i cavalieri incominciarono a gridare: fuora,... prese ciascuno
ebbe la carne, anche incominciò a gridare in furia. ca'da mosto, i-114
movimento furibondo, massimamente accompagnato col gridare, si disconviene ad ogni onesto ingegno.
voleva far cristiano e lasciarla, incominciò a gridare come furiosa, dicendo mille mali di
i bambini a le baionette, e gridare: « porca italiana ». pirandello,
... / anzi rinforza col gridare a testa. fagiuoli, 3-1-269: e
voglia udire, ed al primo cominci a gridare e levare 11 romore e far sì
intr. (gargàglio). ant. gridare, urlare a squarciagola, strepitare.
romore che fecero ne lo spezzarsi con gridare: gatti, gatti, fingendo che
con più altri, con grande gavazza di gridare di stromenti. cenne da la chitarra
: prese [il cavaliere] forte a gridare: -gescate fore et occidate lo
e stanco dalla passione, si gettava a gridare colla bocca contro la terra muta,
gridando forte, perché lui non cessava di gridare, dissi: « e se io
e pieno de paura, cominciò a gridare: « miserere mei ». garzoni,
li copriva; talché si cominciò a gridare il getto, per alleviarsi. -in
appresso l'uscio della stalla, così gridare, tutto sonnacchioso: « e che diavolo
marciona lì? pasolini, 3-280: a gridare erano certi gialloni, spolpati vivi,
le ginocchia, tuttavia piangendo cominciò a gridare. 5. maffei, 191
giocato dal figlio di tantalo e volle gridare. 3. rappresentato con vivacità
tal delitto / che non te iovarìa gridare: errai. l. martelli,
', deverb. da jubilàre 4 gridare di gioia; esultare'. giubilio,
'(denom. di jùbilàre * gridare di gioia, esultare ').
la testa al carcerato, di farlo gridare, parlare, e gli dicono allora
giunga la sera, anch'io a gridare / con le mezzette. delfino, 1-23
: come la volpe, che 'l figlio gridare / nel nido oda dell'aquila di
v-691: la femina che è usata a gridare, è come il tetto che tuttavia
9-7 (382): essa non poteva gridare, sì aveva la gola stretta [
all'aria aperta e a parlare o a gridare attraverso la sorda vastità dei campi e
91: si davano a piangere e a gridare miseb. davanzali, i-194: valutò
2. per estens. parlare o gridare con voce roca o stridula, per
più futili un motivo di sfogarsi, di gridare, di maltrattare qualcuno; pasqualino riceveva
grandissimo tormento delle fature, incominciai a gridare e dolerme come anima cruciata. nardi,
facean dimenticare amicizie favori e grazie per gridare francamente ed acerbamente la verità. corazzini
griare, tr. ant. gridare; divulgare. cirio, iii-183-4
e gria. = alterazione di gridare; cfr. fr. crier (sec
ordine, avviso che le autorità facevano gridare pubblicamente dai banditori. — in partic
sec. xiii), da crier 1 gridare '. gridalana, sm.
gridaménto, sm. ant. il gridare; grido. bibbia volgar.
: follia di matto e di stolto è gridare essendo dal nemico di lungi. serventese
usanza sua... era quella del gridare. manzoni, pr. sp.,
anche lui la voglia... di gridare a torto. levi, 1-49
una scenata terribile. lo avesse sentito gridare! -di animali (e in
un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare. s. degli arienti, 297
caccia..., in atto di gridare a'cani. leopardi, 189:
e vano esser comprese, / osò gridare a'suoi compagni eroi. alvaro
come a loro sempre bisticciare e insieme gridare. g. m. cecchi, 22-17
sedici soldi il chilo, ho dovuto gridare per averle a quattordici. -per
ricadenti nell'altra fonte, faceano dolce gridare. bontempelli, 19-145: veniva avanti
, 15-56: si sentiva una voce gridare disperata. 2. figur.
moravia, 12-193: avranno un bel gridare..., io non abbandonerò maria
, sono stato uno dei primi a gridare, ora che tutti gridano, la
ma l'ambizione,... fa gridare. -inneggiare. dante,
anonimo, i-586: quando la fortuna suol gridare, / paventa quel che non ha
parata, 348: fare a tutti gridare voci d'allegrezza. d. bar-
gridava. buzzati, 3-118: sente gridare il suo nome dalla parte del bosco
rimase / sentendo -al fuoco! - gridare e -alla morte! ariosto, 33-51:
li copriva; talché si cominciò a gridare il getto, per alleviarsi. cattaneo,
45: si fece toccare a martello e gridare all'armi. -chiamare forte per
, conv., iv-1-9: proposi di gridare a la gente che per mal cammino
, 38 (68): cominciò a gridare aiutorio. sennuccio del bene, ix-49
pea, 7-143: anche la follìa può gridare e reclamare sangue. -gridare
latini volgar., i-82: faccia gridare per la cità che tutti cavalieri e
. libro di sydrac, 13: fece gridare uno bando nella sua terra.
il magistrato della città... fa gridare ogni notte per le strade il numero
bon, li-4-61: si lasciò vedere e gridare re augusto e liberatore. giannone,
vi-137 (11-13): tu non devi gridare, anzi tacere, / ch'a
perché mettersi in piazza, e far gridare il suo nome, con quella cattura
caro, 14-ii-201: non cessano di gridare e d'esaltare questo libro per unico
e percossi, non cesseranno mai di gridare e abaiare. gelli, iii-87:
gelli, iii-87: non resta mai di gridare e d'arrovellare altrui. sassetti,
povero il mio bambino, non lo gridare poi tanto spesso. -insultare,
. 14. locuz. — gridare al cielo, alle stelle: levare
scappa scintilla di carità, si doveria gridare fino al cielo, perche son'miracoli
o insopportabili. botta, 4-175: gridare al danno, colui che n'è cagione
torto ricevuto è togliersi il conforto di gridare all'ingiustizia. -gridare in testa
intendo quistionar teco, ché saria un gridare co'tuoni. periodici popolari, ii-232:
sanctis, ii-15-8: osarono calunniare e gridare contro di mario pagano,...
: contro a così scellerate oppenioni alquanto gridare mi piace. savonarola, iii-17: io
). gheri, 13-ii-237: fece gridare in bando lui e li compagni che
, 3-65: la casa risonava per lo gridare delle femmine. caro, i-308:
padre, fece un grande ed amarissimo gridare. bar etti, 1-269: il troppo
etti, 1-269: il troppo violento gridare gli ebbe minuito il fiato. nievo,
scosso dai suoi pensieri da un disperato gridare. 2. figur. alto
dio..., e il mio gridare fu negli orecchi suoi. savonarola,
suoi. savonarola, 7-i-277: el gridare delli buoni e delli cattivi va a
le entrate della città, con molto gridare della plebe alla quale rincaravano tutte le
, agg. ant. che induce a gridare. somma de'vizi e delle
gridare1. gridìo, sm. un gridare prolungato e per lo più stridulo (
grighi). ant. region. gridare, squittire (un topo).
di area tose., deriv. da gridare, con transizione da d a g
ascoltar lì, gronchi, / l'uomo gridare e sfaccendar la moglie. idem,
la signora lucia era lì pronta a gridare: -ma piovi come si deve,
delle pugna, si sentì una voce gridare: alle guardie, alle guardie. in
in questa camera, e che ha sentito gridare. papi, 3-ii-139: in india
. ant. alto ted. gùfan 1 gridare '), ma sorretta dal lat
giallo! quello verde! » si sentiva gridare dai piccoli corpi già presi al guinzaglio
baldini, 14-23: tu non potevi gridare per le vie popolose quei richiami alla
tesauro, 2-360: quantunque il gridare e il versar acqua lorda non siano
: passando udì [il signore] gridare il cieco, ma istando fece il miracolo
persona per impedirle di parlare o di gridare. -ant.: coprire il viso
in simili imbrogli per il gusto di gridare in piazza. = denom. da
ancor più piano; né anco dèi gridare, acciocché tu non dimostri d'imbizzarrire
/ e con tutti i polmoni vorrei così gridare. pascoli, 1015: levano il
imbracciate, cominciarono in sulla scena a gridare e fingere d'ammazzarsi. razzi, 8-59
cinque luigi per sorso! -si mise a gridare don filippo del monte, imitando per
volgar. [tommaseo]: col suo gridare bestiale istordisce gli altri uomini e impagurisceli
/ de gli orecchi e la rabbia del gridare. rosa, 94: prima ch'
, lx-2-123: la donna impaurita volea gridare, ma quei bravazzi, sfoderato un pugnale
essere del loro avvenuto caso soccorsi, gridare; tale l'autore, nella paura presa
cesarotti. 1-xxvii-267: ti metti a gridare così all'impazzata, e col linguaggio
e là, saltare, ridere, gridare, stridere. costo, 1-76: il
da in-con valore intensivo e plorare * gridare piangendo, lamentarsi '. implorato (
in quello luogo se non mormorare, gridare, bestemiare,... con
, pur muovendo la bocca come per gridare, non riesco ad emettere alcun suono.
campare, incominciò con gran voce a gridare. = denom. da prescia
demonia lo 'mpressavano, incominciò a gridare: indugio in fino a domani.
non sollo. pirandello, 7-878: un gridare, un accorrere di gente in capo
2-271: incominciai a piagnere e a gridare fortemente, e in questo pianto e grida
ficcò i denti nelle labbra per non gridare, mentre l'ometto, con mani
iii-41: incominciò a contorcersi ed a gridare incoerentemente. = comp. da
gendo il suo marito morto, incominciò altamente gridare e dirottamente piangere. cesari, 1-1-114
can che voglia incomodarsi, / e puoi gridare: cavaliere, aiuto, / che
in lei, incominciò ad urlare e gridare. donato degli albanzani, 173: della
sanctis, ii-21-335: per i maestri aggiungeremo gridare... che io...
indettati con giacomo furono i primi a gridare contr'esso. settembrini [luciano],
ne starò indietro, per quanto abbia potuto gridare, da questa sozza guerricciola o *
lì, gronchi, / l'uomo gridare e sfaccendar la moglie. luzi,
carducci, iii-25-317: il popolo lascia gridare 'viva menelik 'ai giovinetti borghesi che
, vedendo temere turno, incominciò a gridare: che indugio è questo, o
militare, cacciarsi alla testa, e gridare: innanzi! chi rimane, è un
come femmina infatuata, co- mincioe a gridare fortemente. proverbia pseudoiacoponici, 109
nessuno vi guarda. soltanto qualche volta sentite gridare alle vostre spalle: - * giaur
fra i cavalli dei francesi e il gridare dei cittadini succedette un bell'inferno.
naso, sente la corruzione ogni dove, gridare « lungi da lui ».
paolo, 58: tutti cominciarono a gridare ed infremire contra nerone. s
di quello ingombrato, e cominciaro a gridare fortemente, e diceano. « lasciacine
che di zibetto impastata, non osava gridare per non si far sentire a quelli
italiani, non doveva un deputato martelliano gridare allo scandalo. boine, iv-115:
1-250: le tue saette che mi fan gridare, / che fìtte sono in me
. balbo, 5-67: non giova gridare ingiustizia, tirannia, diritto di non
il fattorino. - basta anche di gridare. -essere inteso: essere convenuto,
voce; pronunciare con tono concitato; gridare; ripetere con noiosa insistenza. -anche
. intr. ant. e letter. gridare ad alta voce; vociare, urlare
. guicciardini, vi-245: cominciorono a gridare che gli era meglio farlo a vita
intromise con una vociaccia rocata al gran gridare la lucrezia. tarchetti, 6-i-259:
invasata e quivi... incominciò a gridare come una trombetta. botta, 6-i-200
stringendolo fortemente, cominciò il vecchio a gridare e dire al demonio: quanto tempo mi
rampogne clamorose; alzare la voce; gridare, urlare, sbraitare. g.
bocca della verità, può inveire e gridare senza che per questo gli uomini menino
315: giunti in piazza, cominciare a gridare inverso i signori: rendeteci i nostri
. fenoglio, 113: max sentiva gridare: -passa, tira, dèi una volta
loro grido di guerra non seppero che gridare ed invocare il tuo nome...
a fare beffe di questo monaco e gridare contro a lui, irridendolo. soffredi
su per le scale don fiore ussorio gridare nel calore della disputa un'ingiuria contro
è una laboriosa istanza e gara a gridare a dio, quando siamo in pericolo di
ciel crucciato / istende i suoi marosi col gridare, / correndo con asciutte piante andato
2. ridire; pronunciare, proferire, gridare di nuovo; ripetere un discorso;
spiriti e con lacrimosi pianti cominciò a gridare. -poet. umore lacrimoso:
, 4-10 (460): cominciarono a gridare: al ladro, al ladro.
petti de'cospiratori che brigossi di far gridare un 'ministero liberale'. bocchelli,
in capo e in mano, con gridare sempre: laidato cristo e viva il santo
te, che si possa contenere di gridare, collo spirito quasi spasimando e di
ritonda, 1-84: dama, non gridare e non ti dare più tanta langura
moravia, ii-57: « attento, non gridare così forte » disse il perro che
fattesi a certe finestre, cominciarono a gridare. firenzuola, 60: io ho
di ciò l'ammalato, cominciò a gridare: olà, olà, lascia qui il
della propria salute e si mise a gridare con la sua voce roca chiamando aiuto
faldella, 5-188: dovete tutti gridare: 'vulgus nolit, vulgus nequit
/ per una voce ch'egli udì gridare. / -parol, chiavi, lavezi,
, oggi ancora si sentono alcuni popolani gridare « viva » a quello stesso che ne
dispiaceva, a sfida polemica, di farsi gridare « forcaiolo ». pratolini, 9-74
versi); dire ad alta voce, gridare. breve di montieri, v-51-134:
/ pur ch'egli udisse « lellelè » gridare. = deriv. dal grido
, 1-237: ad alta voce posesi a gridare, / con quanta lena dalla madre
/ mentre che gli altri co lo lor gridare / vegnon, che levan suso /
. -fare il chi va lì: gridare il chi va là; fare la
petti de'cospiratori che brigossi di far gridare un 'ministero liberale '. cavour
sulla ringhiera, perché meglio inteso fosse gridare: « popolo e libertà ». tanta
pace, mossono il lieve popolo a gridare pace. cicerone volgar., 1-58
/ entrano in lizza e s'odono gridare / incalzandomi a tergo, a tutto fiato
mal pensieri...; per lo gridare alto s'intende la mala locuzione.
del lodigiano, il quale fu vicino a gridare e manifestarsi; pur si ritenne.
perché se vuole, può eziandio più gridare che la veritade. passeroni, 4-9:
luigi per sorso! -si mise a gridare don filippo del monte, imitando per gioco
fiorentini, 78: questi cominciò a gridare ad alta boce molto da la lunga.
il popolo ad alzare le voci e a gridare fortissimamente. foscolo, sep.,
cam minando diversamente, possiamo gridare alla luce del sole, e
potei e seppi, mi detti a gridare a que'malanni che guardasser bene a ciò
figlio in guerra, si mise a gridare: maledetto il re? il re sta
sacerdote, cominciarono tutti ad una voce a gridare e maledire, come ch'egli di
, 1-92: allora si mette a gridare vinverra, e tanto gridava che si
. cavalca, 9-17: è da gridare a dio, orando, che ci aiuti
da siena, 95: ella incominciò a gridare:... -beato sia quel
e disse: -lena mia, non gridare e non aver paura. canti carnascialeschi,
diserzione. zilioli, ii-16: sentendo gridare alcuni de'capitani che si voltasse faccia
1-79: [gli inquilini] han bel gridare pel camino che manda fumo,.
viso scarno e pauroso, si mise a gridare. 2. in partic.:
i-41: la gente suole... gridare che il pascoli è semplicemente un manierista
landolfi, 2-164: questi non cessava di gridare minacce all'indirizzo del nemico, volgendosi
. mentre i deputati marchiavano, fecero gridare a quanti incontravano per le contrade intorno
pavese, 7-149: si sentiva bambini gridare da tutte le parti, e quell'odore
potea si riparava; / ed attendea a gridare: ammazza ammazza! / ma era
monta, non la lasciar in alcun modo gridare. 4. femmina di animale destinata
un viavai affacendato e giocondo; un gridare un ridere, un ciarlare a voce alta
più vicine, imboccavano il megafono per gridare: -è arrivato il giorno « a
te, che si possa contenere di gridare, collo spirito quasi spasimando, e
spagna, 7-20: dusnamo cominciò forte a gridare: / -monsignor carlo, questo
incoraggiamenti, mercede odo per ogni parte gridare dalla ingorda turba, che delle sacre lettere
, 103: cominciarono a aettare e gridare: uscite fuori, guelfi merdosi. razzi
164-53: e 'l riccio comincia a gridare ch'ella accenda il fuoco e ch'
mentre dall'altra si faceva portavoce nel gridare: - roba di fràaancia.
giunga la sera, anch'io a gridare / con le mezzette. =
il tempo di rizzarsi in piedi e di gridare. -essere consumato solo in parte
tremò e incominciò con gran voce a gridare e a dire ch'egli era micidiale di
... /... udì gridare menelao, / mignon di marte.
394): la donna cominciò prima a gridare e poi a minacciare, ma,
quasi al miserere. -fare gridare il miserere a qualcosa: provocare con
a due mani il battitoio, gli farà gridare il miserere. -fare venire il
sentendo il signore passare, cominciarono a gridare: -misericordia, misericordia! bandello, 2-28
buonaguida e cominciò ad alta boce a gridare misericordia, gridando lo ditto buonaguida e
91: si davano a piangere e a gridare misericordia quanto loro usciva della gola.
rallegratori usci fuori per farsi... gridare imperadore. sassetti, 7-191: fermò
, a sfida polemica, di farsi gridare « forcaiolo ». gramsci, 1-67:
tutta notte a piangere e non restando di gridare e di rammaricarsi a modo che fanno
e perché tutto ad una / parve gridare infino a'suoi piè molli. ariosto,
per molta usanza di dire parole e di gridare sopra le vicende delle speciali persone,
il braccio in cima tronco, / tutti gridare: o miserabil monco! gigli,
senza. aretino, 1-197: il gridare del poverino [cuccette] nello ardersi
gridando, e... nel gridare più forte, sembrava mettersi in conversazione
e facendosi alcuno caporale, cominciò a gridare: viva il popolo e muoia restimo
uso improprio: discorrere concitata- mente, gridare, sbraitare. tasso, 3-1:
lingua, non valendo il mormorare e gridare che facevano li portoghesi, vedendosi dispreggiati
fu tratte venti, e cominciorono a gridare: morte morte. luca pulci,
campato, addolorato a morte incominciò a gridare. boccaccio, dee., 4-1 (
. fagiuoli, 1-4-242: voi a gridare...; orazio a rispondervi;
danno giù di mostaccio. -dire, gridare, spiattellare sul mostaccio a qualcuno;
. arrighi, 1-196: quel potere gridare una volta viva l'italia sul 'loro
, una vii fe- mina cominciò a gridare che il popolo sarebbe perito di fame
di mexico], il nominare e gridare la terra e signore e il mutarsi
le funzioni ordinarie ai mangiare, bere e gridare in vece di favellare con orrendo muggito
musica. -fare una musica: gridare, far chiasso. fagiuoli, ix-121
fare una musica, tu intendi / gridare, come fa la bassa gente.
-cantare, dire, dichiarare, gridare, spiattellare qualcosa sul muso a qualcuno
nel cortile e noiando con tale sgraziato gridare l'anticamera, fu loro divietato il
con la particella pronom. strepitare, gridare, urlare, sbraitare violentemente e,
la voce gli s'era affiocata pel gridare che aveva fatto. borgese, 1-151:
s. v.]: 'nicchiare': gridare com'il nicchio, quando ha fame
forze dell'anima io mi mettessi a gridare che l'amo, che l'amo,
morra nel cortile e noiando con tale sgraziato gridare l'anticamera, fu loro divietato il
niente di scrupolo a concederglielo, lasciando gridare que'che non vogliono parole nuove,
altre che si dovessono astenere di non gridare per suo amore. fiore, 51-2:
recava in piazza s. pietro a gridare: « abbasso pio »? -per
quella del martirio, a riputare e gridare tosto per santo un trapassato.
la città mordere molti de'principali e gridare che non si mettessero le genti d'
dalqualitade popolo... fu udito gridare « franchigia, franchimazia e croazia enrico
aspettiamo? sono anzi le prime a gridare che siamo troppe, che non c'è
l'entrata de'galli e col correre e gridare contra essi sdormentarono tutti quelli della rocca
oca. -pelare l'oca senza farla gridare: portare viaocarinàio, sm. artigiano che
pela l'oca, quello, senza farla gridare. -sapere da quale piede il maniscalco
una al cuore che la faceva correre e gridare ostili. boccaccio,
trecento, lxxxiv -84: ancora udi'gridare: / -chi ha remolo, chi ha
dalla galleria delle roselline rampicanti, e gridare « salve! » o « ehilà!
oppresso,... fu costritto al gridare fortissimo gli suoi omei. calogrosso,
8. locuz. -chiamare, gridare omei o gli omei: lamentarsi.
speranza! / quanti per me posson gridare omei!, / che aràn perso 1
storpio accoccolato sopra una sedia seguitò a gridare con voce stridula i punti della partita
carne un'oncia che 'l porco cominciò a gridare. piero da siena, 8-14:
... non si cura di gridare e di resistere, quando è invitata o
campare, incominciò con gran voce a gridare. zanobi da strata [s. gregorio
campane, mandano uomini nei campanili a gridare. -mezzo d'ora ",
ordinarie, di mangiare, bere e gridare in vece di favellare con orrendo muggito
, trasmettere un ordine; pronunciare, gridare un ordine; con ordine di, ecc
d'orecchio in orecchio la fama, sentissi gridare dal popolo alterno il viva a la
delle misere madri degli orfani e de'pupilli gridare e dire: « non vi fate
funzioni ordinarie di mangiare, bere e gridare in vece di favellare con orrendo muggito
del tutto, cominciò a lamentarsi e gridare di dolori e chiedere triaca, orvietano
! jovine, 2-238: si sentiva gridare tra il sibilo del vento: -orza!
scoraggiato, avvilito di quel mio gran gridare e dell'ossessionata incredulità, ascoltavo vicino
g. villani, 8-56: incontanente fece gridare oste sopra la villa e terra di
cavalca, 20-121: sentendo costei dolorosamente gridare,... vedendola abbandonata e
rimasti gli gridano pagnottista, e continuano a gridare finché ciascuno non diventi pagnottista a sua
gli gridano pagnottista, e continuano a gridare finché ciascuno non diventi pagnottista a sua
amo / per una voce ch'egli udì gridare. - / - parol, chiavi
tenere, battendosi a palme, cominciò a gridare. giov. cavalcanti, 275:
/ de gli orecchi e la rabbia del gridare. brusoni, 4-i-47: tutti furono
6-284: unanimità, adunate, tutti a gridare in piazza, tutto il popolo un
: quando i liberali ci chiamano a gridare libertà gli hanno la pancia piena e le
discendere nel quarto cerchio, incominciò a gridare: o satan, o satan, ah
perduto mezo il fiato / per gridare e zuppa e pappa. a. alamanni
diavolo, non vedete voi, come sento gridare, divento paralitico? lippi, 6-103
, 7-579: -para! para! -udì gridare a squarciagola. cinelli, 2-179:
, si era sorpreso più volte a gridare nel chiuso delle pareti di casa sua
qui possiamo parlare a voce alta e gridare, / ché nessuno ci sente.
, ii-1159: non bisogna... gridare allo scandalo se uno scrittore moralissimo e
, 6-74: cominciò il vecchio a gridare e dire al demonio: quanto tempo mi
storpio accoccolato sopra una sedia seguitò a gridare con voce stridula i punti della partita
improvviso / e prima che pensassi di gridare: / « ferma! vengo pure io
iv-63: alcuni non hanno con chi gridare e rompono l'ira in se stessi,
/ pietà me ven odendola [costantinopoli] gridare, / acerba lacrimare, / verso
sua mercatan- zia con certa maniera di gridare. g. averani, iii-74:
questo scambio manca nel vocabolario, bisogna gridare contro gli accademici ed esortarli molto pateticamente
anonimo, i-586: quando la fortuna suol gridare / paventa quel che non à fermitate
li sopraggiunse di dietro un più terribile gridare. scala del paradiso, io:
, 9-17: brighegiare, pazegiare, gridare. aretino, 20-70: quasi ogni
qua e là, saltare, ridere, gridare, stridere, cantare, ballare,
pisa, 1-260: laocoone comincio a gridare: o miseri cittadini, che pazzia
, 1-64: io mi misi a gridare, a quelli che sapevo i più veloci
] a trar via il capo, a gridare e scuotersi, che pareva un pazzo
povera pazza, che ancora badava a gridare, tenendosi avvinghiata al collo di alessandro.
il pollo, la quaglia senza farla gridare, stridere: recare danno a qualcuno
-bravo, pelar la quaglia senza farla gridare. a chi li avete vinti? gherardini
parimente 'pelar la gallina senza farla gridare '. p. petrocchi [s
. -pelare la gazza senza farla gridare, stridere: v. gazza1,
. -pelare l'oca senza farla gridare: v. oca1, n.
, ma solamente bere, imbriacare, gridare, scherzare, giu- care a dadi
de'miei polsi / udivo il cor gridare un nome, un nome, / un
percanto,... cominciò a gridare. idem, 195: non v'era
favella comincia di forza a favellare o a gridare. giamboni, 65: il bere
eron donate / d'ogni lato con gridare. pulci, 17-68: fecegli imbottire
uomo, o per favellare o per gridare,... incontanente gli mettono il
il bavaglio, ché non può né gridare né favellare. 3. lasciarsi
si volge alle donne e incomincia a gridare senza tanti preamboli che la causa della
. villani, 8-78: fece decreto e gridare, sotto pena del cuore e d'
benché la cavalleria pesante si sfiatasse a gridare: 'vive l'empereur'! borgese, 1-36
d'altro che di zibetto impastata non osava gridare per non si far sentire a quelli
spada risplendere, ed allora incomincia a gridare e disse: « per nostra dama
comincia di forza a favellare o a gridare. boccaccio, 1-i-225: fece chiamare alquanti
formiche e i vermi, senza poter gridare aiuto, aiuto. pirandello, 7-149:
con la lana, / cominciare a gridare gl'immortali / abitator della magion sovrana
si buttasse a terra, lo farò gridare di più e levarsi in piedi a suon
cantoni, 376: mi porrei a gridare per le piazze che non è giusto
: perché mettersi in piazza e far gridare il suo nome, con quella cattura addosso
ella s'incominciò a piccare e a gridare: o maestro, o signor mio,
verga, 8-95: dal monte si udiva gridare: « la piena! cristiani!
la folla, pietrificata dal coraggio, gridare: « gli italiani non fuggono! »
oppresso,... fu costritto al gridare fortissimo gli suoi omei. =
a battersi il petto col pugno, a gridare a squarciagola: « fa'il miracolo
l'assannò per la gamba e cominda a gridare anco elli; e così in questa
una bianca pigolante voce si mise a gridare. 4. sm. plur
/ solo a furia di pignere e gridare, / ch'io non credo se n'
tempestare di nuovo contro la porta e gridare. dalle finestre attraverso la piazza cominciarono
passero], modo di cantare o gridare, sia segno di tempesta; se
dicitur: 'gridare a corr'uomo; gridare a testa; quant'e'n'ha nella
meno 'politici'di me, cominciarono a gridare come indemoniati. b. croce,
: con tutti i polmoni vorrei così gridare. boine, iii-83: io intono.
grado di parlare molto a lungo, di gridare molto forte. mascheroni, 8-389
tanto che né muoversi potea, né gridare. -consumare le proprie forze.
in una carriuola e, parendo nel gridare troppo noioso ad un galantuomo, quello
iii-8-378: non ammetto che abbiasi a gridare inferiore a una rozza versione del medio
masnadieri di certi grandi uomini cominciarono a gridare dicendo: sia la signoria del duca
, percioché non vale fuor che a gridare. loredano, 5-67: giubilando i
. ghirardacci, 3-380: cominciorono a gridare: « popolo, popolo »,
si misero gli elmetti e cominciarono a gridare: popolo, popolo. -moltitudine
muti e rabbiosi che non sa nemmeno gridare per destar compassione. volponi, 2-136
alle ossa. pirandello, 7-878: un gridare, un accorrere di gente in campo
perché mangiate delle porcherie, -cominciò a gridare con la sua voce rauca..
6-284: unanimità, adunate, tutti a gridare in piazza, tutto il popolo un
dir non cessava [la nuta] né gridare: / « o duca, brutto
voglio almeno permettermi la grande consolazione di gridare a stampa e in faccia all'universo che
... egli sentì una povera gridare per partorire nel portico della chiesa, nel
: ascanio allora per dolore cominciò a gridare: oimè, che è questo? noi
i-41: la gente suole... gridare che il pascoli è semplicemente un manierista
truppe a torino, che là dovevasi gridare: « viva il re d'italia »
medagliuzza deputativa, si era messo a gridare. ojetti, iii-120: l'anticamera di
si volse gittar giù dal letto e gridare, ma non puote. bemi, 82
« ohimè, ohimè », e a gridare « acqua, acqua, io ardo
nel mezzo della pratura, el fan gridare se gli è alcun cavalier che voglia la
non corro a quella gran porta e col gridare o col piagnere non fo sì che
, 15- 4: con un gridare addosso vagli / precipitoso. -che si
legge. -dire con voce stentorea, gridare alla maniera di un banditore.
sappia leggere, studiare, interpretare e gridare, non però per questo si vede
piazza, potrai; altro che recitare. gridare nei comizi, se ne avrai voglia
nasceva pel fatto in quel ritrovo un gridare, un fuggire, un accorrere incredibile
, / senti'con maggior tuon forte gridare / prò quinto amante adorno a gemme d'
prò 'davanti 'e clamare 'gridare '. proclamativo, agg. atto
che sapevano parlare franzese, cominciarono a gridare in quella lingua: « fuggi,
ne aspettiamo? sono anzi le prime a gridare che siamo troppe, che non c'
i prezzi salgono, le moltitudini cominciano a gridare che ci sono dei profittatori. papini
pugliesi a furia di sperare e di gridare avevano ottenuto che fosse progettato e s'
., 5-259: lo topo incomincia a gridare e prontava d'andare a terra.
vedevano arrivare cominciarono a rumoreggiare e a gridare allo scandalo, e chissà quanti avran
lingua, non valendo il mormorare e gridare che facevano li portoghesi, vedendosi dispreggiati
né e prostendersi e, prostendendosi, gridare per dolcezza: 'oimè oimè ',
là, mio padre si divertiva a gridare delle frasi tedesche. pur non sapendone
, mercede: odo per ogni parte gridare dalla ingorda turba che delle sacre lettere
, le presi i polsi e cominciai a gridare: « ora basta, non è
: parendogli esser vivo, cominciò a gridare « apritemi, apritemi! » e egli
. pupillare3, intr. stridere, gridare (del pavone). n
non faceva altro, lassù, che gridare come indemoniato... contro giacomo,
. marinetti, 2-i-856: finitela di gridare, maledette be- stiacce! pustole di
e al sicuro aveva bisogno del nativo suo gridare qua qua per accennare dove ritruovavasi,
'per cessar di parlare o di gridare: forse da 'adquietare se '.
. locuz. -pelare la quaglia senza farla gridare: v. pelare, n.
moribondo impero. -annunziare, gridare, lanciare, predicare o spargere ai
questo demonio è sì ardito / che col gridare e col brando m'affoca. petrarca
perché mettersi in piazza, e far gridare il suo nome, con quella cattura addosso
magistrati imponendo loro la coccarda e facendoli gridare viva questo e viva quello. carducci
calandrino udì questo, dolorosamente cominciò a gridare e a dire: « oimè!
2. locuz. dire, gridare raca a o di qualcuno: criticarlo
.. /... cominciò a gridare, / ma marco di ser mino
io ragazzo non posso alzar la voce e gridare: razza d'asini, se vi
3. figur. parlare, ridere o gridare sguaiatamente o sgraziatamente. -anche: dire
(ràito). dial. ant. gridare, strillare per il dolore.
raitisci). dial. ant. gridare, strillare, lamentarsi con alti gridi per
e tanti ad informarsi se chi le fa gridare abbia torto o ragione. metastasio,
e simoni, cxiii-522: inutile gridare / in sanscrito, in cinese, in
donna sola, curva su quel morto, gridare e lacrimare, e quel danzatore nudo
disfavore del piovano, e lui faceva gridare i polli. m. palmieri, ii-124
superga e uscì lei sulla porta a gridare ai fascisti che li conosceva uno per
molto travaglio e raueni per le voci e gridare che fatto avevano, furono dal pietoso
medesimo che rauco della voce per troppo gridare o per altra ragione o debole.
dall'onde o pure, rauca dal lungo gridare, non avea più forza per farsi
comare speranza, che era rauca dal gridare. pascoli, 204: l'urlo d'
: - uh in buon'ora con tanto gridare! eccomi, eccomi: che vuoi
valore intens., e clamare 'gridare '(v. chiamare).
ii-630: gli arabi cominciano festosi a gridare, a battere i tamburelli, a curvarsi
12. locuz. -alzare il registro: gridare; parlare a voce alta, concitatamente
68: io, pur prendendo ardire di gridare per l'ombra, empii le vie
[monaca] rompere silenzio, l'altra gridare, alcuna disubidire, quella mormorare,
i quali salgono ordinariamente i religiosi per gridare i tempi di fare orazione.
: giunti in piazza, cominciaro a gridare inverso 1 signori: « rendeteci 1
bocca solo tre volte, l'ultima per gridare replicata- mente che « hanno ammazzato compare
delle ore in cui si sarebbe messa a gridare, a strappare con furia ciò che
e di vergogna / non poteva più gridare; / e dài il rettore a predicare
ricadenti nell'alta fonte, faceano dolce gridare. tesauro, 2-222: è lodato dal
agli uomini, sentirli con quella dolorosa voce gridare misericordia, e pur convenirli usare molte
li suoi biondi capelli, cominciò a gridare inver tonde sorde, chiamando teseo.
medesimo... affatto ti astenirai dal gridare, di ridacchiare e di più lungo
di svincolarsi,... minacciando di gridare e ridire tutto a donna vincenza.
esso pure rificcandosegli addosso, incominciò a gridare. 8. entrare di nuovo
tutta pallida, si pose ad altamente gridare. onofri, 3-119: l'altro dette
. rigridare, intr. gridare, urlare di nuovo o ripetutamente.
ripicchiare con più e più forza; gridare e rigridare: « aprite! ».
luce / di tutto il cielo / parea gridare come il combattente.
persona per impedirle di parlare o di gridare. imbriani, 6-m: «
rendarebbelo. guicciardini, 13-iv-213: sentendo gridare alle arme,... el
ii-185: i più lontani cominciarono a gridare: « tiragli! dàlli, ammollagli il
giocare; altri a mangiare, molti a gridare. tommaseo [s. v.]
forse quella della madre di baba, gridare nel solito dialetto rozzo e volgare qualche
podestà... se comenzzò a gridare: a li sassi a li birri!
ii-185: i più lontani cominciarono a gridare: « tiragli! dàlli, ammollagli
? chiamare tuo figliolo in ringhiera? gridare in bando? guicciardini, 2-2- 146
.. il secolo si rinnova, udiva gridare intorno; e a lui, come
, che si soglion sentire all'autunno gridare, intorno all'andar
più fatica, / tu porrisse assai gridare, / in salvo sta cui ripica.
novelle spose cominciarono a piagnere e a gridare, e il simigliante l'altre donne e
: in un medesimo spirito si misero a gridare con tutta la loro forza la medesima
maniera male trattare, insiememente cominciarono a gridare e umilemente a pregare: « o
faldella, i-5-154: tutto ciò faceva gridare di rimbalzo a chi non si sentiva
si sentiva legato a niuna chiesuola, faceva gridare addirittura dai tetti: -se fu poco
e odoriferi fioretti della castità, ho a gridare: « dio, intendi ».
, iii-75: si erano messe a gridare domandando per pietà di essere comprate da
, una femmina... incominciò a gridare come una trombetta: 'donne o donne
; e il capocaccia non finiva dal gridare: attenti, ragazzi che in questa riserratina
. 2. parlare forte, gridare. bonvesin da la riva, xxxv-i-672
: era disegno dei carbonari... gridare caduto l'impero di murat e risorto
1-iv-836): la donna cominciò prima a gridare e poi a minacciare; ma veggendo
col sanguinolente pugnai in mano, volle gridare. ma emilia la ritenne e con
la soverchia pena che sentiva fu vicino a gridare e manifestarsi. pur si ritenne,
sacchetti, 80: e se lapaccio volesse gridare, / ché volentier il fa quando
giosafatte, 96: giosafat incominciò a gridare: « non me ne ritornate, ché
che sapevano parlare franzese, cominciarono a gridare in quella lingua: « fuggi,
: nasceva pel fatto in quel ritrovo un gridare, un fuggire, un accorrere incredibile
benché la cavalleria pesante si sfiatasse a gridare: vive l'empereur! guglielmotti [
, ii-185: 1 più lontani cominciarono a gridare: « tiragli! dàlli, ammollagli
perfino i tubetti strizzati sul tavolo sembravano gridare immediata vendetta. -attività letteraria.
aurora, ii-488: nelle altre parti sento gridare sempre contro i patrioti detti giacobini,
confermano: ragazzi che sentono altri ragazzi gridare « bisogna impedire il concerto » sugli
a vendere i loro lavori quello di gridare che la critica moderna è la cancrena che
chro- nicle » ed anche giornali nostri gridare ai lombardi che hanno un magnifico campo
e sospirare e da roggire e da gridare, però che 'l nome di cristo in
e là, saltare, ridere, gridare, stridere, cantare, ballare, sonare
storico può riconoscere il diritto sentimentale di gridare,... al tradimento di
sentimento, e datasi a piangere e gridare, vi concorsero gli vicini, e non
, forse quella della madre di baba, gridare nel solito dialetto rozzo e volgare qualche
. 2. per simil. gridare rabbiosamente invettive. marinetti, 2-i-859:
infausta van ragghiando. 6. gridare con tono minaccioso (in relazione con
o alla disperazione o al dolore; gridare, sbraitare (una persona o anche
alterata un discorso, un'esclamazione; gridare, proferire con dolore un'invocazione,
ne'rulli: / anzi rinforza col gridare a testa, / lasciano il fuoco e
e là, saltare, ridere, gridare, stridere, cantare, ballare, sonare
kambe; ed incontanente si mise mano a gridare e a. ffare grande romore,
a romore, uno cominciò a gridare: « fuggite, fuggite ».
alta voce le proprie idee o a gridare e fare strepito. lucini, 4-39
e la radimadia sua e 'l suo gridare. = lat. ruscus e ruscum
: quando li cattivi fanno male, il gridare loro va a dio, perché quando
bandiere del re carlo, lo fece gridare re di gierusalemme e di sicilia,
. sacripantare, tr. letter. gridare, dando in escandescenze (e introduce
315: giunti in piazza, cominciarono a gridare inverso i signori: « rendeteci i
-a così ingordo salasso ha ragione di gridare. -copiosa bevuta di vino.
donna sola, curva su quel morto, gridare e lacrimare, e quel danzatore nudo
salutano. 'salutare colla voce': significa gridare una, o tre volte: «
. sozzini, 167: cominciarono a gridare: « francia, francia, carne
sacchi, i-69: l'oste seguitava a gridare perdono. alla perfine giunsero il curato
fenoglio, 5-ii-501: io mi misi a gridare, a quelli che sapevo i più
cogli occhi fuori deila testa, e a gridare che, se avessi sposato raimondo,
bocca uno sbadaglio a ciò non potesse gridare. marinella, 268: io..
intr. (sbàio). ant. gridare sguaiatamente e in tono minaccioso.
che le impedisce di parlare o di gridare. pulci, 21-85: sciolti
intr. { sberciò). tose. gridare, strillare sguaiatamente; parlare con tono
il volgo lo dice anche per 'gridare ad alta voce, cantare sgraziatamente e con
un viavai affaccendato e giocondo; un gridare, un ridere, un ciarlare a voce
, tanto che né muoversi potea né gridare. imbriani, 0-155: figuratevi lo
essere del loro avvenuto caso soccorsi, gridare. manzoni, iv-237: avevano apprese
truovasi pure nelle lingue settentrionali braiare per gridare con grande strepito. forse il nostro sbraire
con tono adirato o a vanvera; gridare, strepitare. bottari, 6-1-114
: 'sbraitone'(chi ha il vizio di gridare, di sbraitare). lucini,
1-i-179: tutti [i giudei] gridare, ad alta voce: / « moia
non sarebb'egli meglio, invece di gridare e sbuffare contro il male, proporre dal
col chirurgo, che tagliava, / e gridare la lasciava, / dal suo taglio
, onde ristorare le fauci riarse dal gridare e dallo scalmarsi. bresciani, 4-ii-390:
signori » / da patroclo lo sguattero gridare, / sentito avresti allor tonfi, scalpori
s. v.]: 'scanagliare': gridare e fare atti a mo'della
ch'egli attendeva in cotal guisa a gridare, coloro a cui era stato imposto subito
. ladro, ladro » riprendemmo a gridare. -scannare una cimice per bersi il
vedesemo algune fe- mine in li barcheti gridare e scapigliarsi, credo per amore de
intorno le prigioni scapigliarsi, piangere e gridare, comecché non osassero sfogare a loro
il bavaglio, che non può né gridare né favellare. francesco da barberino,
e schernevoli. io balbetto laddove dovrei gridare con voce maschia, possente, risoluta
mano remandose el vestito, comenzò a gridare. 15. dire, pronunciare
fare allegro clamore, vociare scherzosamente; gridare nell'emozione del gioco, nell'ebbrezza
il via allo scilinguagnolo, mettendosi a gridare, ridere e cantare. bacchetti, 15-105
.. mai non rifi- nano di gridare, di sragionare, di scribacchiare. non
intr. { sciòrgano). dial. gridare molto forte, in modo molesto.
s. v.]: 'sciorganare': gridare forte, rompere con le grida il
barestra. 4. urlare, gridare, litigare. g. testori,
romore delli armati, scominciarono tutti a gridare misericordia. testi veneziani, 72: li
fenoglio, 1-277: a un tratto sentirono gridare e scorrazzare nell'atrio e quelli della
, intuita la fine, smettendo di gridare aiuto e prendendo frustate e bastonate,
non bevono se prima non iscoppiano a gridare. 3. sm. parte
con bandiera spiegata e tamburo battente, gridare per le piazze: « viva il
alzar il grido di guerra non seppero che gridare ed invocare il tuo nome in segno
tutto senso che in pochi giorni volle gridare quanto aveva taciuto in 27 anni.
con molto strepito le trombe e a gridare: « ecco il coltello di dio e
. villani, 1v-9-78: fece decreto e gridare sotto pena delcuore e d'avere ch'a
di mantenerli, fremendone, cominciarono a gridare questi essere due demoni. -porre in
quasi efferati, vedere il popolo insieme gridare contro al senato, il senato contro al
piegò sotto la stretta, ma non volle gridare. -stringersi con forza (le
in uno de'né serve il gridare. manzoni, pr. sp.,
, i-677: sforzava tutta la voce per gridare. tozzi, alimentare. v-221:
d'azeglio, 5-ii-192: s'udiva gridare, ridere, sganasciare. verga, 8-16
ed in quadrato berrettin s'udiva / gridare in cupo lamentevol metro. foscolo, xi-2-607
. lo sgolarsi nel cantare, nel gridare o nel parlare ad alta voce.
{ mi sgolo). parlare, gridare (e per lo più invano) o
. verga, 8-318: si sgolava a gridare: « bestie! s'è
, 14-320: sopra di noi udii gridare e smuovere le macerie... fuori
transitivo e intransitivo; non comune: gridare un poco. 2. cantare stonando
sul veicolo, noncessa mai di sibilare e gridare a destra e a sinistra: «
, 5-i-740: pierre gli sibilò di non gridare, a quelmodo li chiamava su loro.
e distrutti che non fanno altro che gridare per la pace con i portoghesi, d'
, / lo lor silere me face gridare: / « 0 profondato mare, altura
l'onor mio, io vo'gridare e fame instanzia, e pregare e supli-
dissi pure ora che tu non dovevi gridare? aretino, iv-4-184: per essere il
riempono di rimbombi la chiesa con l'eccessivo gridare. -in relazione con un agg
smosse, la zia macrì tornò a gridare: « presto! un medico! presto
): ferondo... cominciò a gridare: « apritemi, apritemi » e
sentito un romore, un fracasso e un gridare, che sarebbe paruto la furia d'
gli basta... cotesto per gridare impossibile che pietro fosse così snaturato ed
per essere dèi loro avvenuto caso soccorsi, gridare. poesie musicali del trecento, lxxxiv-361
com'e'fu tornato, cominciò a gridare e a dirgli villania, perché egli era
sub, con valore attenuativo, e da gridare (v.). soggrottare
acqua: me teni forte e comensai a gridare. luna [s.
. cicognani, 13-192: nulla deve gridare: tutto sommessamente suggerire.
varchi, 18-3-187: perché egli non potesse gridare, fatto sommesso del dito grosso e
sonno giovanile, e fui sul punto di gridare per svegliarli tutti insieme. montale [
), intr. letter. ant. gridare più forte degli altri o più forte
. = comp. da sopra e gridare (v.). sopragguàio
bencivenni, 4-83: così dovemo noi gridare i fiotti de malvagi pensieri, che
, 1-ii-41: il popolo cominciò a gridare che i tedeschi scappavano, che si
incominciò con gli occhi ancora chiusi a gridare e a dire: « che mala-
, 14-73: ho udito quei giovani cuori gridare 7 spinti da amore sul guizzante
: tornarono a rivolgersi alla città e a gridare: « venduti bastardi..!
315: giunti in piazza, cominciaro a gridare inverso i signori: « rendeteci i
sottana per rendersi ragione di tutto quel gridare. -collocato in un girone più
, la terra attesto / (diessi a gridare) e il sotterraneo stige, /
pratesi, 5-421: una sera si sente gridare: « i nostri hanno vinto a
-largamente aperto (la bocca, nel gridare, nel bere, nel mangiare)
156: allora cominciò quella a gridare et a stracciarsi la benda di capo
). pasolini, 22-ii-1298: potrei gridare, / o creatura, / sulla tua
che lo vide lacnmare e l'udì gridare. p. levi, 6-123: l'
: follia di matto e di stolto è gridare essendo dal nemico di lungi, conciossiacosaché
fiore, e tosto cominciò spaventatamente a gridare d'aver dato fuoco, né ammettea consolazione
polendaio. 5. locuz. gridare sperpetue:, annunciare sciagure, essere
tutti e di tutto; / non gridare sperpetue, / non fare il muso brutto
rimuova lo esercizio... e di gridare e chiamare et adirarsi e portare pesi
il popolo ad alzare le voci e a gridare fortissimamente. tommaseo [s. v
davanti alla bocca, dovessero mettersi a gridare: « lo sposo, lo sposo!
tue portata in alto, / non dèi gridare ogni ora: « sorte spietata!
lacrimosi pianti [ettore] cominciò a gridare. -voce. andrea da
. { mi spolmonò). parlare o gridare tanto da affaticare i polmoni; sfiatarsi
dei polmoni a causa del continuo gridare. lacerba, i-281: 'resultati'
stoviglie rotte. in firenze si sente gridare. 'eccolo lo sprangaio! '
carducci, iii-5-144: fu tutto un gridare di nomi barbareschi e strani da squarciare
agli uomini, sentirli con quella dolorosa voce gridare misericroce per nostro amore? petruccelli della
9. per estens. proferire, gridare, esprimere con veemenza; prorompere in
, lo lor silere / me face gridare. idem, 1-90-91: l'autonni so'
stanati / en lor silere me fanno gridare. stagnato2 (part. pass
1-308: udì la giovane grandemente a gridare, e in un cantone ritiratosi,
voglio almeno permettermi la grande consolazione di gridare a stampa e in faccia all'universo
fu morto, fu udito poco stante gridare. a. pucci, 8-34: così
incominciò con gli occhi ancora chiusi a gridare e a dire: « che maladizione
il suo ricciardo; e stette per gridare. botta, 6-i-461: le navi inglesi
9-18: s'io non potrò cessare di gridare, / dimmi se tu potrai dimenticare
il prete stordì, e quasi fu per gridare e fuggire. biondi, 1-iii-162:
di malizia cupi, / che lor gridare la contrada storma. febus el forte,
febus el forte, 6-29: con gridare la notte e 'l giorno storma / la
enorme strepito, fragorosissimamente. strabocchevolmente a gridare che gli fosse dato comodità di passare
cesare, 156: allora cominciò quella a gridare et a stracciarsi la benda di capo
: mi guardò stralunando, poi ricominciò a gridare. 2. per estens.
grande stramazzone / e due volte e tre gridare: « uhi, uhi! »
. 3. vociare scompostamente; gridare con rabbia; schiamazzare, strepitare.
. 8. vociare scompostamente; gridare con voce aspra, irosa e risentita
il suo marito morto, incominciò altamente gridare e dirottamente a piangere, al cui strepitocorsero
avevo in gola e mi misi a gridare. -strettura del ventre-, costipazione
stridare1, intr. ant. gridare, stridere, lamentarsi; dolersi aspramente
qua e là, saltare, ridere, gridare, stridere, cantare, ballare,
noi pò comportare; / stridenno el fa gridare, e non vergogna allore. cavalca
v-520-112: io trista a. ppiangere e gridare, / stridendo: « figlio,
stridisci). ant. e letter. gridare forte, lamentarsi o inveire.
quello che i latini dicevano 'vociferari', cioè gridare quanto altri n'ha in testa o
locuz. region. strillarsi le budella: gridare a perdifiato (ed è accezione roman
quello che i latini dicevano 'vociferali', cioè gridare quanto altri n'ha in testa o
in una morsa, lo avevano indotto a gridare al soccorso verso una potente forza liberatrice
{ strómbo, strómbi). letter. gridare, strillare. fanfani [s
], 49: atterrito, egli volle gridare e chiamare nikita, che già faceva
: « oh stupidacci! » saltò a gridare la landina. -acer. stupidóne
., 1-153: incominciò la multitudine a gridare che i padri li gabbavano e non
agnello, che none apre la bocca a gridare, quanto è tonduto; in umiltà
mentre che gli altri co lo lor gridare / vegnon, che levan suso / e
, lxxx-3-1054: una vii femina cominciò a gridare che il popolo sarebbe perito di fame
svergognata da lui, cominciò tanto a gridare. canoniero, 11: questi ritrovano le
di svincolarsi,... minacciando di gridare. faldella, i-5-308: inutilmente io
mi svóció). parlare forte, gridare a lungo, fino a diventare rauco;
tr. (svóciuro). tose. gridare, acclamare. i. lori
monaco padovano, onde tagliarla la seconda farebbe gridare uesti signori, pure farò quello che
essere del loro avvenuto caso soccorsi, gridare; tale l'autore, nella paura presa
tanto la voce gli s'era affiocata pel gridare che aveva fatto. ungaretti,
che la lascino vuota, ecco un gridare al pidocchio riunto, al serenissimo facchino,
venere, e sempre entrava seco a gridare cenando. monosini, 280: de amore
signori » / da patroclo lo sguattero gridare. -disus. in capo di
s'accordano a bravare, i francesi a gridare, gli inglesi a mangiare, i
verso la poppa gli parea fuggire e gridare verso quel signore aiuto. tesauro, 2-74
tempestare di nuovo contro la porta e gridare. morante, 2-166: io mi
126: neuno dela detta compania non debbia gridare né tempestare dentro ella compania. tesauro
prove o se assiste non fa che gridare, rimproverare e tanagliare senza proposito la
: me tenni forte e comensai a gridare, tanto che fui aiutato con lo battello
fuon e rimasi i ciompi, cominciarono a gridare: « ah'arme, all'arme
aurora, ii-488: nelle altre parti sento gridare sempre contro i patrioti detti giacobini,
voglio / parlar più basso, ché 'l gridare a testa / per le strade non
13: 'qui maxime vociferatur, dicitur'gridare a corr'uomo; gridare a testa;
vociferatur, dicitur'gridare a corr'uomo; gridare a testa; quan- t'e'n'
faldella, i-5-154: tutto ciò faceva gridare di rimbalzo a chi non si sentiva
si sentiva legato a niuna chiesuola, faceva gridare addirittura dai tetti: « se fu
], iv-485: 'tetti (gridare dai) ': cioè dall'alto,
, diessi dirottamente a piangere ed a gridare che a tutti i modi voleva seguirlo;
, la gente in volta, incominciò a gridare e mas simamente contro a'
spalancò l'uscio, e si mise a gridare al ladro... accorsero la
mattina, sembrava non sapesse che cosa gridare, quasi frastornato, poco convinto, vuotato
. 2. per estens. gridare, piangere (una persona).