ci s'abbica / farà costanza sempre gridar oi. = voce dialettale,
; né questa nota abbiam fatto per gridar contro a chi scrivesse acciò senza la
malatesti, 1-172: i'ti senti'gridar ier con la vecchia / mentr'ero
suggetti, non avesse / mosso palermo a gridar: 'mora, mora! '
améch zabi almi » / cominciò a gridar la fiera bocca, / cui non si
, era tutt'affannato, e voleva gridar più forte. palazzeschi, 1-59: il
stracciatigli tutti,... cominciò a gridar forte: -aiuto aiuto, che il
mercede. idem, 16-36: volea gridar: « dove, o cradel, me
genti nove. cattaneo, iii-2-360: un gridar d'uomini e un latrar di cani
: onde agitata in ansioso affanno / gridar tentasse, e non però potesse /
masuccio, 68: il preite che de gridar non si arrestava che gli fusse aperto
, 36-29: di qua, di là gridar si sente au'arme. bandello,
piena d'uomini armati presti a combattere gridar contra loro: « a l'arme
quinci de'pensier miei / il vo'gridar signore. idem, 223: bel nappo
stringerti delirando fra le braccia, e gridar l'amor tuo e la beltà della
agli occhi abbia la benda negra, / gridar sentendo grazia, si rallegra.
, 27-241: e quando e'sente gridar « francia, francia! » / e
amèch zabi almi » / cominciò a gridar la fiera bocca, / cui non si
spettatori, a furia di urlare e di gridar bravo, erano rimasti fiochi e senza
parini, giorno, 11-666: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato
giorno, 11-666: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato de la
poi di sangue bruno / ricominciò a gridar: 'perché mi scerpi? '.
tra sé pensava drento / che il gridar e il far forza erano fole. /
de'denti per il freddo, il gridar per le contrade come cani arrabiati, il
fantesche e camerieri, / e gridar sento, signori, lustrissimi. foscolo,
e ville / e sopra a'campanil gridar le squille. vasari, 11-68: sentendo
de denti per il freddo, il gridar per le contrade come cani arrabiati,
capelluti achivi, / e questi, al gridar loro accorsi in fretta, / si
perdona, / né gio- veravvi il gridar: cappellaccio! 8. miner.
casali e ville / e sopra a'campami gridar le squille. machiavelli, 6-6-423:
modo con un cavicchio sbadigliato che egli gridar non poteva. olino, 62: tesa
annunzio, iv-2-628: le menadi parevano gridar quivi, col capo riverso indietro,
ch'un'oca, / e col gridar difendi sempre il torto. tommaseo [s
principio di associazione, e avvezzo a gridar contro quello che con pari eleganza si specifica
batton senza averne pietà, / di gridar: 'muoia'nessun si quieta. storia
giorno, ii- 660: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato
ii- 660: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato de la
eran tossa di merlin profeta, / e gridar tanto intorno a quella conca, /
, giorno, ii-664: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro
giorno, ii-664: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato de
, il contramastro, il piloto, gridar con quanta voce hanno in corpo,
, i convivanti uniti / cominciare a gridar: giove e giunone, / ecco la
ix-280: da l'alta croce oggi gridar si sente: / caggia babel per le
. / da l'alta croce oggi gridar si sente: / caggia babel per le
crocifissione di gesù. -figur. gridar crucifige; sparlare aspramente di qualcuno,
acqua. pananti, i-296: disperati gridar: pigliamo il gatto, / è
arrostire. carducci, 704: il gridar d'un damigello / risonò fuor de
: la regina a scagliarsi, / a gridar fra le genti e fuor d'ogni
t'esso alzar le mani / e gridar non so che verso le fronde /
: si sentì fuori nel piazzale un gridar forte di donne, e un piagnisteo di
costume, / e dolermi, e gridar, finché il barlume / ricomparire io
, se non fosse oggi la moda di gridar miracolo, tosto che si vede qualche
dell'albergo diabolésco, / tutti quanti gridar concordemente: / conta, conta,
mezzo braccio esce de'palchi fuora / per gridar: bravo, brava, ancora,
ogni dimora / brescia e milano a gridar mora mora. d'annunzio, iii-1-498
terrore senza pericolo, gli pareva sentirlo gridar dentro di sé: io sono però.
commozione e come di gente disavvezza a gridar forte. bocchelli, 1-iii-585: la
nervi, / onde giunton fremendo a gridar venne. = comp. da
. leopardi, 15-98: d'angoscia / gridar volendo, e spasimando, e pregne
compagnia del mantellaccio, 37: cominciorno a gridar: non discordate. ariosto, 26-17
quella vecchia con un grande strido / a gridar cominciò: « io vi disfido »
a sonare / e la gente a gridar con gran tempesta: / vediensi le
chi corre in là, e si udiva gridar serra serra. 2. imposta
[fanfani]: questa a noi, gridar l'oche, or fia concesso;
e monti, / s'ei per alto gridar forse risponda, / o se per
il cocchiere... / di gridar per le strade: / ehi! chi
a sonare / e la gente a gridar con gran tempesta: / vediensi le
, giorno, ii-663: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato
giorno, ii-663: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato de la
affanno / corre e prorompe in un gridar repente. / dunque, oh dunque in
estoglier l'ignoranza;... gridar nel falso, beffarsi nel vero;
si rivolga. carducci, 704: il gridar d'un damigello / risonò fuor de
iv-2- 628: le menadi parevano gridar... evoè. -sostant.
: spesso s'odon per firenze / gridar 'fagiuo'sgusciati, ammazzolati ', /
prezzi di fame? -prezzo da gridar fame: altissimo. giusti, ii-505
la grascia non è a un prezzo da gridar fame. 9. prov
, giorno, ii-662: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato de
, ii-662: commercio alto gridar, gridar commercio / all'altro lato de la mensa
né giorno / a suon di corno gridar: « guarda, guarda! »;
con lo stil natio morlacco, / col gridar fende la testa, / vuol ognun
tuoni. garzoni, 1-577: al gridar d'uno essercito grande avviene che si
s'era affacciato a quel fesso, a gridar che aprissero. nievo, 595:
isforzo di polmone, / viva il lion gridar, viva il lione.
alzando '1 fiocco, / e gridar 'viva questo ', e 'viva
giorno, ii-663: commercio! -alto gridar; gridar commercio! - / all'altro
ii-663: commercio! -alto gridar; gridar commercio! - / all'altro lato
rotare a vote selle, / brair, gridar, troncare aste ed istelle / que'
questa lena... / a gridar cominciò: « or muori, elèna »
voce allor tutti gli augelli cominciaro a gridar: io vegno, io vegno; /
la funesta / ferita aperse e il mio gridar fu vano! rovani, i-43:
forfanti. della porta, xxi-11-445: vo'gridar che mi oda: vo'chiamarlo.
, / qual gatto pesto e languido / gridar misericordia, / e chieder a dio
si scotenna, / nel suo tanto gridar fatta compagna, / d'un uccel
: l'ho visto alzarsi il fagiano; gridar: « ghèrèghè! » / rosso
il popol mio tapino / stava a gridar c'avea perduto il giuoco. -porre
l'alzomo a volo, / a gridar giuntamente: -e guerra e sangue, /
, / e gli rincresca il mio gridar sì forte. galileo, 4-2-28: non
occhi abbia la benda negra, / gridar sentendo grazia si rallegra. cellini,
, 19-32: ancora la sentiva / gridar [la fiera], benché lontana molto
. pananti, ii-236: ho dovuto gridar coi figli, coi servitori. serao
e ville / e sopra a'campani! gridar le squille. comisso, 15-56:
moneti, 165: chi meglio sa gridar si fa tenere / per più dotto
: ho visto alzarsi il fagiano. gridar « ghereghé! ». -con
udivo... / le rane, gridar rauche l'arrivo / d'acqua.
5-iii-278: scacciatolo dalla città cominciarono a gridar libertà. monti, x-2-27: l'una
de'miei da te traditi e spenti / gridar vendetta dall'averno? guadagnoli, 1-i-8
queste sono baie, ed è un gridar alla luna. -gridare contro qualcuno
becco, con le griffe e col molto gridar che fanno. garzoni, 1-728:
né giorno / a suon di corno gridar: « guarda, guarda! ».
1... i comincia a gridar: guardia, la padella. documenti
case e per la piazza / sente gridar: caur, caur, caur? tasso
alfion pien di tema si vedea / arrivato gridar nel regio albergo, / che gli
con voce anch'io più ardita / gridar non posso di gran fede armato: /
quella pover'alma / non cessa di gridar dinanzi a dio / vendetta per l'error
tutti ci possono, a lor posta, gridar contro: « maleducati, zoticoni,
. bresciani, 6-ix-27: cominciò a gridar alto, e rizzarsi in sulla vita
che in ridevole tuono / mai di gridar non cessa. monti, 15-886: detto
nievo, 59: mi metteva a gridar bi a ba, be e be,
andai. tasso, 16-36: volea gridar: « dove, o crudel, me
caserme, di turbe di volontari buoni a gridar viva l'italia e pio ix ma
prole. batacchi, 2-223: a gridar cominciaro, e a poco a poco /
ogni dimora / brescia e milano a gridar mora mora. bontempelli, 20-191:
noi eravamo ove l'autore udia / gridar quel'ombre che cossi intraciglia / un fil
... quelli sì avrebbero dovuto gridar forte... e metter tutti
natura ed arte si confondono, / per gridar meglio la mia malinconia / di fanciullo
parimente iterava. pindemonte, ii-42: e gridar morgana odo, morgana, / e
i-63: or per dar fine al mio gridar infermo, / allenta, o musa
l'ulivo portargli in mercato, / e gridar per la via: largo a'poponi
neri, 6-38: quando s'ode gridar da tutti i lati: / * largo
schiavi, che sentirono da gli ugonotti gridar libertà, non vollono più vogare.
vicini, / e non stanno a gridar coi vetturini. -scostarsi, differire
, qual lucifuga, / ad ogni altrui gridar prendon la fuga. di breme
, che del ponte avean coperchio, / gridar: qui non ha loco il santo
e fuor di chiave, / alle panche gridar: tavolaccini, / raccogliete pel numero
salute sua. pananti, i-84: gridar sento, signori, lustrissimi, /
una sì maestrevolmente intagliata che poteva credersi per gridar forte non se canta bene, / ma
che la guidava si metteva a gridar: -hop! hop! -e menava male
suggetti, non avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! »
, cavalcava per la terra gridando e gridar faccendo il nome delle palle. baldinucci
i capelli, s'era messo a gridar giustizia e vendetta contro quel ladro gabbamondo
1-2-58: fu necessitata la romana corte a gridar addosso a'maumettisti, tacendo alquanto
tossa di merlin profeta, / e gridar tanto intorno a quella conca, / che
fior non fosse barattata, / sì fé gridar per tutta la contrata / ch'a
lagrimando, a'primi canti / e al gridar che più lor si convene; /
e delle linci. le menadi parevano gridar quivi, col capo riverso indietro, con
omaccione che la guidava si metteva a gridar: -hop! hop! - e
allor tutta s'udì quella riviera / gridar: -viva il campion de la pantera.
perfino veniva a mancare la voglia di gridar la mercanzia: moriva in un susurro
, 7-137: ei stava saldo a quel gridar di becco / e l'orecchie facea
ariosto, 30-11: cominciò il pazzo a gridar forte: -aspetta! - /
li perdonerò giamai se non mi fae gridar merzé a cento baroni e a cento cavalieri
cader $i tuoi piedi, / sparta gridar mercé. d'annunzio, iii-1-607: il
... deg- giano per me gridar merzede. malpigli, xxxviii-68: non
, xxxviii-68: non mi valse mio gridar mercede / e fummi nel cor pinto
ricoprir d'affanni, / e a far gridar mercede al turco impero. -reclamare
, 1-116: per tutto si sente gridar da ogni banda pronostico nuovo overo tacuino
,... quelli si avrebbero dovuto gridar forte... e metter tutti
di popolaccio che aveva mandato in giro a gridar « fuori i lumi ». cassola
popoli e sotto questi balconi fosse a gridar misericordia uno stuolo compassionevole di condannati.
folengo, 41: re carlo, di gridar già fatto roco, / bandendo e
.. non avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! »
51: dolce nimica, el mio gridar si forte / sol monstra che per voi
poesie musicali del trecento, lxxxiv-42: per gridar forte non se canta bene, /
, non avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! ».
già sonagli e corridori / e 'l gridar della gente che gli mena.
avrebbe sperato, la canzone petrarchesca a gridar guerra guerra nel * congresso d'udine
,... gli pareva sentirlo gridar dentro di sé. de sanctis, ii-15-201
sott'esso alzar le mani / e gridar non so che verso le fronde. petrarca
s'accorse, / se non quando gridar: « chi siete voi? »;
al gran signore! » / senti'gridar più forte assai che mai. firenzuola,
fuor di chiave, / alle panche, gridar, tavolaccini, / raccogliete pel numero
lii-6-168: gran miserie... fan gridar ognuno ed occasionano stridori e maledizioni.
, il qual mi fa tal nome / gridar sovente: « o me, o
e picchetti d'operai a trattenere rimandare gridar « fuori fuori ».
un poco più avanti * / udia gridar: 'maria, óra per noi '
. giuliani, i-258: quel continuo gridar: 'maria, ora per noi '
'maria, ora per noi ', gridar 'michele e pietro e tutti i
ovunque sede * / che deggiano per me gridar merzede. dante, xx-89: io
/... / comincia a gridar: « guardia, la padella ».
exorti in voce alta e palese / tanto gridar che in terra e 'n ciel s'
di chiave, / alle panche, gridar, tavolaccini, / raccogliete pel numero.
cominciarono a solle varsi e gridar che si dovesse castigar acomat come traditor
la grascia non è a un prezzo da gridar fame e non deriva da altro che
in tutti i muri; / fu per gridar, fu per non stare al patto
pazzia d'amor forsi t'invita / a gridar qual fanciullo? ancora languì? erizzo
le risa i nobili baroni / tutti gridar: buon prò', vincenzio, e
e pelamantelli, i quali avendo col loro gridar terremoto posto il popolo repentinamente sozzopra,
, 36-48: pregar nulla, e nulla gridar giova / a ruggier, che di
suggetti, non avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! »
si vergogna. dell'uva, 78: gridar tutti ad una voce insieme: /
i capelli, s'era messo a gridar giustizia e vendetta contro quel ladro gabbamondo
al nostro arrivo: / ala, udirai gridar, piazza, largura.
e picchetti d'operai a trattenere rimandare gridar « fuori fuori ». e.
. foscolo, ii-429: dal gran gridar sono sfiatato e stanco, / nessun
, xxxviii-68: non mi valse mio gridar mercede / e fummi [da amore
lor corpi avvolti / si posero a gridar: le gioie nostre / ci rubaron di
. garzoni, 1-793: le fanno gridar come matte co'pizzigoni che le dànno
polmon non manchiti, / gli altri gridar lasciavi. -respirare con ambedue i
, che del ponte avean coperchio, / gridar: « qui non
, non avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! ».
martiri, uccisi già per la fede, gridar vendetta contro i loro persecutori..
bacchelli, 12-91: vien voglia di gridar basta, solo per sentire la vanità dell'
malatesti, 52: io ti senti'gridar ier con la vecchia, 7 mentr'
di questi paesi gli prestava, si fece gridar imperadore. varano, 1-140: noi
presto, / e con voce d'amor gridar colui / che tace, e lieto
grimando, a'primi canti / e al gridar che più lor si convene. cavalca
ogni bocca a restar priva / per gridar tanto: e viva, e viva,
procelloso, odesi sotto / tonde irate gridar dai scogli rotte / e di sopra
. chiabrera, 4-3-46: ebbe quel gridar sembianza / di procelloso suon d'onde
vedere che un peccatore, in vece di gridar pietà per li falli propri, vada
, invece, sciocco, è andato a gridar vivo di là il nome della mamma
ed inchini, / allor sì che vorrei gridar col mio trombone: / « quanto
con la voce un po'arrochita dal gridar alcuni giorni prima 'à berlin ',
sul cader estinto / né pur s'ode gridar: mercé, mercede. g.
lomazzi, 257: qua qua qua qua gridar i qua- quaracchi, / quando vider
i diavoli] la testa / con quel gridar: quaderno o sei, cinque,
, /... / di gridar 'muoia 'nessun si quieta. trissino
petto squarciandosi i vestimenti, cominciò a gridar forte: « aiuto, aiuto! ché
i... i comincia a gridar: guardia, la padella.
fuor di chiave, / alle panche, gridar: -tavolaceli, / raccogliete pel numero
rev'un fier lupo rapace: / di gridar: -muoia iesù -nessun resta. ottimo
ed arte si confondono, / per gridar meglio la mia malinconia / di fanciullo
la batteva tutta: e, per il gridar suo ch'era vano, fatta rauca
520: cavalcò per tutta la città facendo gridar viva l'arti e il popolo e
'l capello, si mise altamente a gridar pace. f. f. frugoni,
rei mostri il domatore / lasciò pria gridar ben bene / il melenso carradore.
la giovane cominciò a resistere e a gridar forte e la fante similmente. manzoni,
giunto / un discepol, che di gridar non resta, / et era stanco,
^: di pianger mai, mai di gridar non resta; / né la notte
reverendi i bisogni del corpo cominciavano a gridar più forte delle afflizioni dello spirito.
femina la batteva tutta: e per il gridar suo, ch'era vano, fatta
riconoscere..., gli pareva sentirlo gridar dentro di sé: io sono però
a ricoprir d'affanni / e a far gridar mercede al turco impero. mazzini,
sott'esso alzar le mani / e gridar non so che verso le fronde.!
che in ridevole tuono / mai di gridar non cessa. tornielli, 1-142: se
riempirsi di sdegno e già le voci gridar vendetta degl'inusitati oltraggi e già correr
, / un dare a tarme ed un gridar di genti, / tal che ne
petti riempirsi di sdegno e già le voci gridar vendetta degl'inusitati oltraggi e già correr
mio s'accorse, / se non quando gridar: « chi siete voi? »
ss'è mosso di rivolo / à gridar un tal sermone. -a rivolo
rotare a vote selle, / brair, gridar, troncare aste ed istelle.
procelloso, odesi sotto / tonde irate gridar dai scogli rotte, / e di sopra
i-84: gli nimici ancora essi cominciarono a gridar e misero fuoco a'loro cannoni,
, e i giovinetti / armi gridar, sdegno anelando e stragi. idem,
: « polissena ove sei? » gridar v'intesi! / ora io volgea lo
è gran vigo usare / così 'l gridar e rimor in famiglia. cavalca, 6-1-272
e rutile, / e così verso lei gridar non dubito. graf 5-948: dietro
afflitto e stracco, / incominciamo a gridar: « sacco sacco! ». varchi
nel veder cresciuto il noce, / gridar tutti ad una voce. 4
pananti, i-394: la gran sirena per gridar si è ritta, / ma il
amècche zabi almi » / cominciò a gridar la fiera bocca, / cui non si
, quel villanzone / si mette a gridar come i saltambanchi. g. chiarini,
si cominciò a sperar bene e a gridar tutti di allegrezza e salutandolo come una
. foscolo, ii-336: t'ode gridar oltre le sue montagne / la subalpina
bravamente sbarrandole la strada, / l'odi gridar: « cara da dio! che
abbiam guasti e sbrigliati costoro. quel gridar tutto dì: lumi, lumi, istruzione
1'udi'già non molti anni passati / gridar: « a la pazzia, a
becelli, 1-135: al rèmore, al gridar del cattivello, / corse più gente
il tempestoso temporale in aria, alzatosi dal gridar che fanno i moralisti contro il libricciuolo
: quando il sento, / senza gridar o far alcun schiamazzo, / caccio la
: tentai un mio sistema che consisteva nel gridar specie di scimmione.
gloria l'angeliche tube / a ti gridar già mai nel divin canto, / a
legata. passeroni, iii-57: a gridar contro i vizi in sermon sciolto /
ci balza. grazzini, 532: gridar s'ode l'una e l'altra parte
timmagin vostra. passeroni, 1-172: gridar volte; ma la voce / nella fauce
sede, / che deggiano per me gridar mercede. boccaccio, iii-7-34: lì
le imprese loro. caro, 2-392: gridar tutti che di palla al tempio /
un testo concetti, idee, senti'gridar ier con la vecchia, / mentriero al
stridente orribile vociaccia / suol dal ponte gridar sino a fusina. settembrini, 1-293:
le naiadi vidi sopra l'erbe / gridar di arcadia in vista vaghe e acerbe /
chi corre in la: e si udiva gridar « serra! serra! ».
lo sferramento, / se non ti fo gridar con chesto ochoi. = comp.
, ii-429: dal gran gridar sono sfiatato e stanco: / nessun conosce
italia mia!.. », / gridar vorrei: « fratelli, scappate:
ebbe ogni bocca a restar priva / per gridar tanto: « e viva e viva
le risa i nobili baroni / tutti gridar: « buon prò vincenzio ».
metteva con gesti sguaiati e sconce parole a gridar vendetta al cielo perché la moglie gli
, non avesse / mosso palermo a gridar « mora, mora! » fiori di
i capelli, s * era messo a gridar giustizia e vendetta contro quel ladro gabbamondo
pazzia d'amor forsi t'invita / a gridar qual fanciullo? ancora languì?
fagiuoli, i-138: onde io cominciai a gridar sodo: / « davanti a voi
suggerii, non avesse / mosso palermo a gridar « mora, mora! » zanobi
: vegio fortuna sollevata in ira / gridar contra de me crodel vendetta.
parigini, / non s'ode altro gridar che « stati, stati ».
tu più notti anco una voce udita / gridar. « misero augel! che vai
ombre a cerbero cagnaccio / mi fan gridar in bando allora allora / senza processo,
sarebbe uom tanto ardito che osasse di gridar così se non fosse il generale. m
spaventarsi gli achivi e della pugna / gridar la fine. verga, 7-883:
petto squarciandosi i vestimenti, cominciò a gridar forte: « aiuto, aiuto! ché
ville / e sopra a'camf> anil gridar le squille. bembo, 10-iv-304: le
petto squarciandosi i vestimenti, cominciò a gridar forte. ariosto, 10-22: si
salviani, 26: è usanza loro di gridar sempre se ben sono -ani anche
: molte volte, non nego, il gridar dei familiari ha fatto cangiar d'
orribile vociac- cia / suol dal ponte gridar sino a fusina. tommaseo [s.
lii-6-168: gran miserie... fan gridar ognuno ed occasionano stridori e maledizioni.
stormenti a sonare / e la gente a gridar con gran tempesta. benvenuto da imola
. foscolo, 1-297: t'ode gridar oltre le sue montagne / la subalpina donna
vii-145: cara zia, compatitemi, gridar non mi suffraga. 10.
né giorno / a suon di corno gridar: « guarda, guarda! ».
por fuori il ruolo: / e gridar che son dieci e non un solo.
di persone / e di talacimanni un gridar alto. bresciani, 6-iii-13: hanno sopra
, 4-9-98: né sovava a costei gridar né piangere, / che a forza convenia
: cominciò contro que'ladri tangheri / a gridar. a. f. doni,
fier lupo rapace: 7 di gridar: -muoia iesù -nessun resta. calandra,
mar procelloso, odesi sotto / tonde irate gridar dai scogli rotte. forteguerri, 2-46
: di pianger mai, mai di gridar non resta; / né la notte né
far mal occhio, / e gridar che la carne sia tigliosa, / l'
lacrimando, a'primi canti / e al gridar che più lor si convene. boccaccio
certe miserie troppo grandi co'l far gridar ogn'uno, par impossibile, che se
angoscia combattuta / per fuggir, per gridar si trambasciava. bersezio, 185:
. ariosto, 28-44: fu per gridar, fu per non stare al patto:
se i lor vizi maggiori erano il gridar troppo forte nelle dispute, e alcun tratto
. giulio dati, lvii-190: già gridar parmi quella bella schiera, / d'
trema, e spasma: / vorrian gridar, visto lo spettro orrendo. cesarotti,
gatta mia, / quand'ode il trippaiuol gridar per la via. trippalda
case e per la piazza / sente gridar: caur, caur, caur? magalotti
san giorgio, ch'ha fatto / gridar romagna « al ladro! », il
. ariosto, 28-44: fu per gridar, fu per non stare al patto:
de la balugola, / e del tanto gridar gli cadde l'ugola.
, 30-11: cominciò il pazzo a gridar forte: « aspetta! » / che
vada, / e vo'li sempre mai gridar usanna. = var.
e de'pagani, / ch'allor tutti gridar, di quella guerra / lieti augùri
: vegio fortuna sollevata in ira / gridar contra de me credei vendetta. savonarola
exorti in voce alta e palese / tanto gridar che in terra e 'n ciel s'
luca pulci, 2-35: e cominciò a gridar da lungi, e forte: « fatemi
che avevano gridato duca, cominciarono a gridar libertà. -cambiare il senso,
facendo caminare col bastone un zotto, gridar un muto e udir le sue minaccie uno
, ed ergumenizzare..., / gridar vorrei: 'fratelli, scappate: egli
: ma la cagione, / per cui gridar del giapetide ai figli / l'achille