), dimin. di cratis 'graticcio '(v. incatricchiare).
grande sminuzzamento, o facendola passare al graticcio, o lavorandola con frequenti arature e
aggraticciarono addosso. = deriv. da graticcio (v.). aggraticciato (
lo letto: pòsate, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'
/ 'nanzi ch'altrove piume qui il graticcio. petrarca, 53-7: io parlo
e sostenuto da ritorte di rami, un graticcio, a foggia d'hamac; ma
lasciare vuoti a forma di rombi; graticcio romboidale. c. bartoli [alberti
, si sostengono pareti e soffitti; graticcio. bocchelli, 2-365: un casamento
, che batte la lana sul graticcio. = comp. dall'imp
l'inverno avvertire di coprirli con qualche graticcio pendente, acciò non gli dii sopra
; / 'nanzi ch'altrove piume qui il graticcio. burchiello, 64: e
quale il materassaio scamata la lana sul graticcio. tommaseo [s. v.]
canne intrecciate, cesto. 3. graticcio di canne sul quale si mette a
tamente. 2. ant. graticcio di canne. carletti, 49:
(ant. canìccio), sm. graticcio di canne (tenuto insieme con corda
alberi di natale. 2. graticcio per i bachi da seta. carena
lo letto: pòsate, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'
. bastoncello flessibile usato per formare il graticcio su cui si ponevano a essiccare le
/ anzi ch'altrove piume qui il graticcio. olina, 49: l'ale tendono
. craticula, dimin. di cratès 4 graticcio '. catriòsso, sm
a sgangherare i serragli di questo maledetto graticcio? o ad aprirlo con la
lo letto: pòsate, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'
] si sgamaita da'verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili, con due
'). oraticelo, v. graticcio. cratóne, sm. dial.
. veicolo da trasporto costituito da un graticcio a bordi rialzati montato su due ruote
da croia 'grata '(cfr. graticcio). cràus (kràus),
rete lunga e larga, simile al graticcio, usata per pescare anguille in acque
pòsa te, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'è
di più legni fatto a guisa di graticcio, ma che la parte disotto dentato,
[la lana] da verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili, con
strapunti e coperte, sembrava un eremitico graticcio. bocchelli, 13-629: san pier damiani
di più legni fatto a guisa di graticcio, ma da la parte disotto dentato,
, v-1-722: 11 feretro è un graticcio di rami, e lo giuncano le foglie
un tessuto, una rete, un graticcio, ecc.). crescenzi volgar
/ e te la pongan folta sul graticcio / ove si muta il grappolo nericcio
nelle forme, all'ombra di un graticcio di foglie secche. -stampo per
1-8: sopra la fossa si faccia un graticcio di verghe e di fronde. alberti
quando questo è cedevole. 7. graticcio. -anche: grata, inferriata di metallo
i regni preclusi. -ant. graticcio adibito a letto; lettaccio. l
(o elettrostatica): superficie o graticcio metallico, collegato a terra o a
molti. dossi, 43: ruppe il graticcio ad una gabbiata di passerotti promessi sposi
te, e ti spediva attraverso il graticcio le letterine, i bomboni, i libri
.. un gatto soriano appisolato sur un graticcio. -gatto stivalato, gatto con
. 2. per estens. graticcio di pali o di canne usato come
ulivo, strette insieme a modo di graticcio. 3. figur. fatto
, v-1-722: il feretro è un graticcio di rami, e lo giuncano le foglie
sciolte. 3. region. graticcio. tommaseo [s. v.
, sf.). ant. graticcio. cesare volgar. [tommaseo
. = variante dial. di graticcio (con lenizione); cfr. lat
/ e te la pongan folta sul graticcio / ove si muta il grappolo nericcio
grasparòla, sf. enol. ant. graticcio. inventario di alfonso ii d'
canne, vimini, ecc.; graticcio. palladio volgar., 3-32:
= deriv. dal lat. cr&tis 4 graticcio '(con lenizione dell'iniziale e
crudis portare solent » (v. graticcio e graticola). grataménte,
, rami) in modo da formare un graticcio. = denom. da graticcio
graticcio. = denom. da graticcio. graticciata, sf. serie
= cfr. graticciato1. graticcio (ant. e dial. gratìcchio,
fe'di lor, come dir, un graticcio. soderini, iii- 361:
nere. carena, 1-314: 'graticcio ', palco di vimini tessuti in su
incontro sotto una pergola. c'era un graticcio di canne su cui andava posando i
] si sgamaita da verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili, con
, infinattanto che sia formato un forte graticcio, sopra il quale possano gli uomini
letto: pòsate, iace en esto graticcio. pietro de'faitinelli, vi-11-225 (15-n
; / 'nanzi ch'altrove piume qui il graticcio. civinini, 7-126: aveva trovato
7-126: aveva trovato il vecchio steso sul graticcio del giaciglio, con la febbre alta
fui a lungo solo, sotto il graticcio di rete del lettino, nell'alcova,
sostenuto da ritorte di rami, un graticcio, a foggia d''ha- mac
antenne; alle quali era appeso un graticcio, per dormirvi il pastore, a mezz'
dispregio un cattolico e un eretico per graticcio, furono strascinati per le piaze al
dentro a'fossi, con sopra reso un graticcio di frasche, per ripararsi e da
terra nelle forme, all'ombra di un graticcio di foglie secche. moravia, i-459
i-459: spinse con il piede il graticcio che chiudeva l'orifizio della capanna.
leggera nelle costruzioni miste. -trave a graticcio: travatura reticolare. d'annunzio
baston, chi picca, / chi con graticcio o scudo arma la testa. dizionario
sopra il vaso sì si ponga un graticcio ovvero strumento d'asse forato, a
cavalli. 11. locuz. -a graticcio: con fitto intreccio. chiari,
vogliono essere i capegli tutti riportati a graticcio sul capo, che lo allunghino in modo
-diventare come un graticcio: diventare magrissimo, secco.
in questa malattia, / come un graticcio da seccar lasagne. lorenzo de'medici,
'nghiottir boccone. / i'son come un graticcio deventato. -essere più secco
. -essere più secco di un graticcio: essere magrissimo. baiocchi, i-142
: era più secco e smunto d'un graticcio, / i denti in tasca avea
cartoccio. -mescolare le uova sul graticcio: ostacolare, mandare a monte un
venite / a mescolarmi l'uova sul graticcio. 12. dimin. graticcino.
di canne. 2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare
volg. * cretùlum per * cletrùlum 4 graticcio ', dimin. di * cletra
del lat. cràtis 4 grata, graticcio '(con il suffisso del dimin.
e sostenuto da ritorte di rami, un graticcio a foggia d''hamac ';
pòsa te, iace en esto graticcio. guido da pisa, 1-279: nel
oggetti. - in partic.: graticcio di mattoni di materiale refrattario, che
muggini). 5. riparo, graticcio di canne; cannicciata. bernari,
, rami) in modo da formare un graticcio. d. bartoli, 2-4-339:
di un sacchetto. 2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare
la lana] dai verghezzini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili, con
8. sm. ant. intreccio; graticcio. vasari, i-950: dietro alle
xéoai, ant. slavo lèsa 'graticcio, stuoia '. lésa maestà,
: carattere foggiato a catenella o a graticcio con cui si adornavano i manoscritti nel
e avviluppati gli escrementi. 14. graticcio di canne ricoperto di foglie di gelso
escrementi dei bachi da seta lasciato sul graticcio. citolini, 438: qui sarà
/ sopra il capo lor scendere un graticcio. monti, xii-2-40: il * licium
dall'intreccio degli elementi che costituiscono un graticcio, uno steccato, un'inferriata.
lasciare vuoti in forma di rombi; graticcio romboidale. crusca [s. v
fichi mez- zolanamente maturi e pongon sul graticcio al sole a seccare tutto die.
, pòsate, iac'enn esto graticcio; / lo capezzale, aguardace, ch'
e granitoidi sotto forma di geminati a graticcio. = voce dotta, comp
della brucatura; è costituito da un graticcio di listerelle, inclinato fìsso oppure oscillante
mentre le foglie rimangono impigliate sul graticcio. = deriv. da mondare
la ramata di una moscaiuola, il graticcio di una capponaia. pea, 5-18
distinguono la muraglia ammandorlata, costruita a graticcio in modo da formare figure romboidali;
come tappeto e giaciglio. -anche: graticcio usato per separare due aree, per
d'ulivo, strette insieme a modo di graticcio. ariosto, 46-74: fé alla
letto: pòsate, iace con esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'è
i palchi sono o di tavolato o di graticcio o di caniccio. pascoli, 522
delicato. 4. idraul. graticcio di vimini usato per riparare le sponde
idraulica, sono detti 'panieri 'certe graticcio di vimini che si aggiungono ai fascinoni
di raggiungere il mare aperto; il graticcio per tale tipo di pesca. - anche
1-58: 'paravento ': dicesi il graticcio che si adopera per riparare dalla furia
etnol. abitazione primitiva costituita da un graticcio di rami o da una stuoia intrecciata
medici, ii-152: 1'son come un graticcio deventato, / e solamente per le
oscure, mal ventilate, pavimentate con graticcio di ferro, riescìrono càmere di tormento
con vimini di castagno a guisa di graticcio; e questa sarà la pelle di dentro
: la lana si sgamaita sopra un graticcio fatto di certe bachette sottili, e
comiale si sgamaiata tanto sopra di quel graticcio che sia tutta disfatta e si tenghi tutta
il busto a un paletto conficcato nel graticcio del pianale. -nelle moderne autovetture
musi dei paesani si piantavano contro il graticcio, e lo scagnozzo urlava con voce fessa
sopra il vaso sì si ponga un graticcio ovvero strumento d'asse forato, a
che sopra il vaso sì si ponga un graticcio ovvero strumento d'asse forato, a
cenci, li alzano e fanno cascar nel graticcio, perché li si levi la pozzura
deriv. dal lat. cratis 'graticcio '(cfr. r. e.
la voce unica e fusa erogata dal graticcio del radioapparécchio, in quanto non soccorsa
la ramata di una moscaiuola, il graticcio di una capponaia. pasolini, 1-144
rastèlla, sf. ant. graticcio. ramusio, cii-i-431: gli
. dal lat. cratis * graticcio '. ratta3, sf.
e fé di lor come dir un graticcio. -ricamato di riccio sopra riccio
vogliono essere i capegli tutti riportati a graticcio sul capo, che lo allunghino in
ma oscure, mal ventilate, pavimentate con graticcio di ferro, riescirono camere di tormento
, 329: la terra passata per lo graticcio con una carriuola di due moti si
nostre donnicciuole... intorno a un graticcio, a sbioccolare e scerre la lana
il collo, a noi canarini il graticcio. = v. scappucciare.
a dire si buttan giù dal canniccio o graticcio che è nel metato, levando due
donne deputate a scuotere i cenci sul graticcio di ferro, per nettargli dalla polvere.
cenci, li alzano e fanno cascar nel graticcio, perché li si levi la pozzura
quel luogo nelle cartiere dove su un graticcio di ferro si scuotono 1 cenci dalla polvere
[la lana] da'verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili, con
sgrappolatóio, sm. disus. graticcio usato per separare i raspi dai chicchi
s. v.]: 'sgrappolatoio': graticcio di legno sucui si rimuovono i grappoli,
che via via si spiccano, cadono dal graticcio nel tino. = deriv. da
4. aprire un varco in un graticcio. d. bartoli, 2-4-339:
, anche costituito da una griglia; graticcio. b. del bene, 2-327
cenci, li alzano e fanno cascar nel graticcio. -in un elenco o in
grande per ballarci. -sm. graticcio di stuoie o cannicci intonacato, che
: distendo poscia le carte sopra un graticcio o stuora formata di cannucce palustri intelarate
scarpe sulla stuoia. 4. graticcio di canne, di vimini o di elementi
fiori color lilla, addossata a un graticcio di legno sostenuto da colonnine an- ch'
-per estens. leggera intelaiatura, graticcio. comisso, vi-74: il saìcè
margine e l'altro, / poi sul graticcio spandendo / la pelle di bue,
parallele, ciascuna a doppia parete verticale a graticcio, per la distesa di 578 metri
[la lana] da verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili.
viminata, sf. intreccio di vimini; graticcio di vimini. porro, cono.
zelusìa, sf. region. grata, graticcio. m. membri, 35