174: que'dava a cesar molto gran baldezza, / la spada i mise al
cui son servidore, mi dona gran baldore, / che 'n alto loco m'
dissipata. luca pulci, 3-1: gran festa fece il soldan dello egitto, /
1826: falò, fuoco che faccia gran fiamma, ma che duri poco..
, 15-74: s'avviava ove e'sentia gran zuffa, / e riscontrossi appunto in
adatto / il scudo azzurro e un gran scaglion d'argento; / un basalisco
, che frammezzati da brevi pianure fanno gran parte di quelle ineguali e frastagliate marine
in un piano; che e'stimano troppo gran licenza. parini, 751: sul
la corte ed anco nel popolo un gran romore. idem, 2-37 (i-1057)
ha fatto ammazzare abraino bassà, suo sì gran favorito. firenzuola, 966: vedete
in turchia com'usan fare / quei gran bascià. berni, 101: d'esser
cardinale questo scurra o qualche bassà del gran turco? sassetti, 373:
tempo alle prese con un bascià o col gran visir, credo che sputeresti meno filosofia
ferme su le lor basi quelle gran guglie de'monti, levandoli fino
. / pietre, ch'a la gran fabrica celeste / fuste elette a fondar basi
arme, ma in quella vece un gran paio di basette in sul viso,
basilica », ciò è, la gran liberalità de la nostra trionfante chiesa.
dove si rende giustizia, e dove concorre gran parte del popolo, e uomini da
canto, il qual si veggia / per gran sete talor mutarse in quello, /
anco argomento approvato dalla testimonianza di due gran maestri antichi: dico di platone e
: siamo tra noi, abbiamo il gran conforto di poter liberamente parlare, di
spacciativo gioco, / fa un gran male a giocar, se egli ha fretta
alla bassétta, poi ch'egli era un gran giocatore davanti a dio. panzini,
. s. adduce, cioè che la gran maldicenza ed i maligni uffici de'seguaci
/ con suo non leggier duolo e gran periglio. / onde quel che nascesse a
non veder, non sentir, m'è gran ventura: / però non mi destar
i sento correre un gelo, onde a gran pena / per basso favellar movo la
413: da tutto lo che esce questo gran corollario: che la divisione delle quattro
, 69: la figlia qui del gran tonante sorga, / che senza madre del
quali e quanti furo quei che 'l gran dì che al suo regnar fu prezzo /
e con tutte le diligenze non fummo gran fatto discosto da que'bassi, e
, anche quando loro medesimi erano in gran parte la sua forza, vedevano ora la
annunzio, v-1-93: ancora s'ode il gran ronfare, 11 gran travagliare sott'acqua
s'ode il gran ronfare, 11 gran travagliare sott'acqua, laggiù, contro la
americano, le cui foglie ebbero gran credito per guarire il vaiuolo.
/ e serai vano e casso / del gran dolcior, ch'ai bono ha dio
: le tre sorelle, aperto un gran cassone del padre loro, di quello grandissima
, indi presane con la destra una gran pizzicata, se la fodò su per le
d'ogni cosa, / sempre fia gran dovizia di castagne. aretino, 1-197:
castagniccio / anzi ch'altrove pan di gran calvello, / anzi ch'altrove piume
cavallereschi, 166: la magna donna di gran gentilezza / volontier giostra sopra la
, 35: e facevan fra loro un gran consiglio / di far dar bando a
: / « e'son vignù per lo gran partire. / raynaldo è fato meo
li dice che punisca il malfattore; sicché gran disonore gli fa. arrighetto, 247
là verso l'isola di cipri nacque una gran questione tra certi castellani, li quali
da chiusi, e sasso da murlo, gran castellani, temendo di loro deboli castella
nievo, 157: si fece un gran sussurrare contro la prepotenza del castellano di
la quale girata a forza d'una gran ruota, buca ogni sorta di pietra dura
la quale girata a forza di una gran ruota, serve a bucare ogni sorta
, / né castelo né roca, gran palasio né tor. cielo d'alcamo,
asseggiato / e ha de ciò che voi gran necestate. rustico, vi-1-157 (24-13
, / al fondo d'un torrion con gran paura, / dove più tempo
/ guardar, pur or, a gran fatica tacque / ond'è cinto il
ma l'era a quei tempi un gran caseggiato con torri e torricelle. carducci
freno, / e datti il papa gran provisione, / ed hai tante
e 10 fe'grande al par dei gran baroni. guicciardini, 28: la
bisognava muovere fin dalle fondamenta tutto il gran castello del cielo, come un arcolaio
su pesi. baldini, i-783: un gran piazzale erboso con intorno case chiesa uffici
vorrò dunque esser più savio di tanti gran maestri, i quali non solo non castigano
cani e di cavalli / menando il gran luigi elette schiere, / talor di senna
proprio come disperate ricorrevano a quel gran bravo semideo di ercole, gastigatóre dei
7-i-474: spezialmente i popoli settentrionali riputavano gran vergogna e gastigo, allorché ad un uomo
e sostenendo le sùbite corse / del gran desio che nasce d'amore. g.
inferma e 'ndebolita, / quand'anco il gran dottor, l'anima casta, /
i begli occhi loro, benché chiusi da gran tempo, si rimangono ancora pieni di
con alle dita e alla camicia una gran quantità di oreficeria chietina. 4
col medico del caso, ne ritraeva gran frapperie: et mentre il castra porcelle
canti carnascialeschi, i-473]: ma gran cosa ci pare / che voglian medicare /
di segreto, principalmente sin- nace di gran famiglia..., poi abdo castrato
che voce aveva; curiosa, in quel gran corpo: da castrato, acuta e
mangiato quel che vuole: / un gran castron che gli fu dato arrosto.
e quel gran- donio ch'è sì gran gigante, / ch'un'altra volta il
pone / speme in cosa mortale è un gran castrone. f. f. frugoni
cera, ch'è buona. -siete la gran ca- strona. fagiuoli, 1-386:
1-84: tutto che in essa trapelata fosse gran quantità d'acque piovane per la casual
, 35-29: io non ispaccerei per gran fatto glorioso al torricelli il pensiero di
a parte della coraggiosa risoluzione di quel gran capitano. magalotti, 9-2-32: ho
palazzo. marino, i-108: non fo gran differenza tra posseder là su un palazzo
continuo rodere si sarà scavato quel gran fossone. = voce dotta,
sgorgo cadente di un nilo di sì gran piena. tramater, ii-131: '
calcolata distanza teneva dietro alle staffette il gran catafalco della maestosa carrozza tirata da quattro
boiardo, 2-1-31: intramo e re la gran sala mirando, / ciascun per meraviglia
affermare, la loro sicurezza non va gran fatto oltre il probabilismo di cameade, e
cose veneree e amatorie, si possono senza gran danno lasciare in tessaglia, ove l'
da un vetro stampato che porta un gran numero di catadiottri uguali, disposti in
, che la flussione catarrale vada a gran giornate dileguandosi. a. cocchi,
. redi, 16-vi-316: la trovai con gran pienezza di catarro, e nella testa
è corsa universalmente, ha data una sì gran rincalzata al mio ordinario, che v
catartica,... questi potrebbono senza gran paura, anzi con isperanza di molto
stimolanti. savinio, 2-77: un gran silenzio gli si fece intorno. allora
... a simiglianza di una gran catasta di vittime, fitte insieme,
lido, sola e grande; e un gran fragore sorse per il mare e le
1-210: lemmonio specialmente si dava un gran daffare. assistito da veleno e da
i quali, se frequenti e in gran dose eccitano una gagliardia fittizia, un
loro. questo religioso sentimento sarà il gran calmiere nell'aspra e dura lotta tra
ò legato, / a lo 'nferno con gran pina duramente l'ò menato. dante
, / e in mezzo fosse una gran campagna, /... / e
, / al fondo d'un torrion con gran paura, / dove più tempo sterno
40-ii-45: fattosi colà giù, con una gran catena d'acciaio il legò. vico
ha stretta / in catena servii gran turba ancella; / egli i corpi,
! grazzini, 3-1-100: se già gran tempo pazzo da catene... v'
aria libera e delle piante, perfino nel gran tempio della natura, mi toccò entrarvi
petrarca, 76-10: de le catene mie gran parte porto. boccaccio, dee.
maestranze un po'ridotte, ma ricuperando gran parte della minore efficienza numerica con la
i catenoni di quercia che cingono la gran cupola, i quali pure avean notabilmente
usci e finestre con suoi cadenazzi con gran diligenza, e chiavati con chiavi di
pochi preti vi sono che non abbiano di gran catenacci per lo volto.
4-1392: custodivasi da un presidio spagnuolo con gran gelosia il forte specialmente per sicurezza d'
; / versa, tramoggia, il gran dalla bocchetta; / spolvero, svola
la cateratta / onde convenne, che gran quantitade / ne campasser di fuor per quella
. masuccio, 124: avvenne per sua gran ventura che, ficcando gli occhi per
minerva. masuccio, 31: una gran caterva de figliuole de nobili parenti se
diviso il volgo incerto; / quando con gran caterva e con gran furia / de
/ quando con gran caterva e con gran furia / de la ròcca discese, e
-andarne il sangue a catinelle: essere in gran dispiacere per un danno o una disgrazia
attacca smaniosa alle fimbrie del piviale del gran prete pigolando: -o papa, che armeggi
fan le pecchie. 3. gran quantità, ammasso disordinato di oggetti (
si vede, sola ricchezza, una gran secchia piena d'acqua, un catino
la scala, regge sul capo un gran catino d'acqua dove io a quando a
il benaco, lavandaie, è un gran catino, e il cielo imo sciugatoio.
versato da una finestra in capo un gran catino di acqua. pananti,
un qualche vicino monte, apparisce essere un gran catino di figura quasi ovale, le
. idem, 10-199: questi con un gran sasso era venuto / su la muraglia
muratori, 1-4: e più di gran lunga potrebbe dimostrarlo chi veterano in questa
verga, 4-165: c'era un gran fermento in paese. s'aspettavano le
sì tenne santo zanobi con lui un gran tempo per cherico, e poscia 10
populo, nella chiesia catedrale nostra cum gran festa gli fece cavalieri. machiavelli,
ho intorno di bellissimi pensieri di un gran cattedrante di padova. buonarroti il giovane
ma vano, come quegli che fu gran cattedrante dalla prima gioventù. 2.
/ cattivello, / tu sei pur la gran cavezza. pindemonte, 5-235: sorrise
lui alli parenti della moglie, sì gran pietà mi venne di quella cattivella,
aver riauto la grazia d'un così gran papa, la quale si era smarrita
g. m. cecchi, 186: gran cosa, ch'e'non abbino a
afferrati due remi, ben piantata la gran persona in mezzo al battello, si mise
forma che potrebb'essere praticabile in una gran chiesa, credo, anzi ho per indubitato
che io potesse andare cento passi sanza gran pericolo, e 'l tempo è cattivo.
condusse, / or cacciò innanzi a gran colpi di busse. castiglione, 374:
deliberato tenerlo in vita sua cattivo e con gran pena. bandello, 2-13 (i-803
resto d'italia possa essere interpretata dalla gran massa dei cattolici d'italia e fuori
sì facile il catturar lui senza qualche gran chiasso. calvino, 1-92: sul
i quali vennono, questi facevano tante gran cose in roma, che gli era male
boccardo, 2-1029: ricavare da un gran numero di cifre le medie, e
fuor d'ogni mia speranza è una gran tempesta tornata in una gran bonaccia!
speranza è una gran tempesta tornata in una gran bonaccia! io credo che sarebbe impossibile
e che, credendo di far quietamente un gran colpo, gli era andato fallito con
facile. cellini, 1-27 causata in gran parte dalle decime che pagono e'populi,
, e pensava, ch'egli di gran lunga superasse tutti i causidici di napoli.
la ritirata. tutto s'eseguisce con gran cautela, e con prospero successo.
notte fra gli scogli, e andavano con gran cautela illuminando l'acqua con lanternino a
c. gozzi, 4-297: vedi quante gran cose inaspettate / e non previste,
, perché egli [il gatto], gran maestro di cautele e di prudenza,
, uomo seccante: 'gli è un gran cauterio quel poeta '. = voce
gioiellieri... al quale con gran cautezza la mostrarò, e a te subito
, 11-101: quivi la pose il gran rettor de'cieli, / quasi guardia fedel
mani, massimamente de'maggiori ufficiali, un gran volume, compresovi per minuto tutte le
di cavarlo, per l'offesa del gran caldo e dell'insupportabile odore che rende
e senza dolore. boccalini, i-12: gran spaccio si fa anco in quel fondaco
, perché, soliti a cavalcar con gran comitive, non potrebbono capire tutti in
/ lasciandomi più volte incatenare, / per gran lascività, lo mie intelletto. ariosto
olmo, verde e grosso / menando gran percosse gli dà pene. / al
; / ferendo ad ambe mano, a gran tempesta / colpi radoppia a colpi in
in cucina non giungeva a discernerlo pel gran buio che vi regnava in tutta la giornata
127: di calzari di piombo il gran capitano del carmagnola tutte le sue genti
spiccato che sia un qualunque di que'gran pezzi di ghiaccio, egli galleggia e sovrasta
i-i77: mentre il principe colonna, gran contestabile del regno e ambasciatore del re
il suo marrello / e ferrato cavalca al gran destino. -cavalcare la capra
ogni giorno, e si facevano delle gran cavalcate su certi cavallucci d'affitto,
videro avanti un grosso castello e scoprirono gran cavalcata di dame e cavalieri, che
. bartoli, 39-33: vide uscire una gran cavalcata di nobili, come in solennità
silenzio, rimontarono in sella e la gran cavalcata si mosse. 3. ant
tomeamenti e giostre, comparite solenni in gran corteggio, giuochi cavallereschi, pomposissime cavalcate
. -cavalcato a staffetta: che ha gran fretta, molto frettoloso. aretino
cavaliere. intelligenza, 218: un gran signore / a filippo mandò bucifalasso,
bucifalasso, / destrier di grande forza e gran valore, / legato con catene,
l'etolo cheròn di pleurone / e 'l gran cavalcatore eurimeteo. crescenzi volgar.,
entro l'infem ardente, en quela gran calura: / là no se trovarà bela
a colonnati come una cappella; il gran palco della famiglia di contro,.
cioè della milizia a cavallo, portava gran riputazione. muratori, 7-ii-130: ogni uomo
strani sentieri, / sì che un gran tempo smarirno la via, / né
nocquer tanto. idem, 1-22: oh gran bontà de'cavalieri antiqui! / eran
4-38: rugger la vedea sempre in gran pensiero / per il risparmio, onde
io vedevo; ma vedevo come un gran cavaliere splendente d'oro, un grande
cavaliere bagnato: sottoporre qualcuno a un gran bagno (per scherzo, per scherno
/ di ciaschedun di lor che fa gran feto, / ha fatto con buon zelo
ched io vidi larghezza / mostrar con gran pianezza / ad un bel cavalero, /
non è adunque, valorose donne, gran tempo passato che in romagna fu un
ed ordini di cavalieri, fatti da gran principi sotto diverse insegne, com'è quel
l'abbiano instituite, perché pur nelle gran corti son questi cavalieri sempre onorati.
il dotto pietro bembo, cavaliere del gran maestro di rodi. aretino, ii-5
di uomini di lettere, questo egualmente gran cavalliere e filosofo fu il primo con
al merito della repubblica, cavaliere di gran croce, ecc.
era consumati da scapolo in città; la gran famiglia del castello era scomparsa; gli
e cavalieri e fanti, / e di gran rocche onusti alti elefanti.
, 1-2-13: o che aspiravi a qualche gran faccenda? / siete esaudito: già
rivellino; ed in alto dal terrapieno un gran cavaliere. milizia, ii-248: 'cavaliere'
di 150 braccia, e sono in gran copia, e buone, fece fare un
preghiere / mi faran, dopo così gran disdetta, / vincer la posta o porre
, persona nata vilissima; e per essere gran servitore, papa clemente lo aveva fatto
si tardava, che egli solo con nostro gran danno tutti ci metteva in fuga *
quello che doventò pontificio e irritò il gran gozzo pieno di stento e di furore sollevato
, e le raffrena, / la gran cavalleria che seco mena. tasso, 20-60
poi, mentre il maggior fratello / con gran guasto di morti e di prigioni /
era commissario generale, ma soldato di gran valore e di gran comando.
, ma soldato di gran valore e di gran comando. d. bartoli,
le selvatiche montagne, atteso il lor gran coraggio e la nobiltà dell'animo esser
appellarono fiorìa, dal nome d'un gran capitano, che quivi fu morto in battaglia
voi, ancora che vi sia un sì gran mare di mezzo. l. a di
quelle strade, / e noi non troppo gran cavallerizi. giusti, i-551: una
tavolini e le seggiole di vimini del gran caffè zampori. 4. arnese
... e questo cavalletto fae gran prove nell'astrolabio. e.
, 152: la muraglia fa oggi gran rumore di embrici e tegoli, a
4-23: l'abate, pensoso, con gran malenconia tornò alla badìa, soffiando come
9-203: di puledri e cavalli ima gran geldra; / ma di cavai di pezza
/ cavai silvestri, e tragon di gran calci. -cavallo vetturino: adibito
., 138 (189): il gran cane che oggi regna, per questa
cane che oggi regna, per questa gran ricchezza ch'è in questa isola,
. lippi, 2-32: ma il gran frastuono che in quelle contrade / d'
, da le valli / veggio montar gran furia di cavalli. idem,
, / che mi se ne verrebbe un gran cavallo. -strumento di tortura, cavalletto
sabina, avendo ancóra negli occhi la gran visione dei palazzi imperiali incendiati dal tramonto,
con urgenza, con premura, in gran fretta. rosaio della vita, 46
indignato di vedere la memoria del nostro gran romagnosi strapazzata a coda di cavallo nei
da minerva / divinamente instrutti; un gran cavallo / di ben contesti e ben confitti
/..., in sì gran mole, / rinchiuser di nascosto arme e
1-3-206: servirò come devo, / pongo gran carne al fuoco, / sono a
esser curato. collodi, 363: il gran subbuglio del sangue cagionatogli dall'amore,
v-391: che mi se ne verrebbe un gran cavallo. cioè, meriterei un cavallo
oste di quindicimila cavalieri, e di gran popolo di mori a piè, e
quando voi vogliate, io vi porterò gran parte della via che ad andare abbiamo
la nerona so da giovane era una gran bellezza, ma è ancora una donna
gragnuola, con più venti, e gran cavalloni, che toglievan vista e governo
ogni giorno, e si facevano delle gran cavalcate su certi cavallucci d'affitto,
delle acque, e quelle concavino con gran cavaménto, e portino l'acqua in aria
trincea. ariosto, 2-25: usa gran cura / a raccor buona gente e
si truova molte perle, ma il gran cane non vuole che se ne cavino,
cavare, e fece egli stesso una gran fossa, e sempre il signore gli era
fondano, / per le cui scene i gran marmi che tagliano, / e le
, ogni maniera d'untume cavato da'gran corpi delle balene, e delle foche
notaro neri cavando il naso da una gran sciarpa. pirandello, 7-262: cavò
, ma anco si averebbe imborsato una gran somma di ducati, perché la possessione è
varchi, 23-156: percioché egli è gran differenza a dire, io non ne
daniello, il quale, scrivendo in un gran libro, cava di certe scritte alcune
sempre gli facevo cadere le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui mi sentiva
consumare / e par che tu ne pigli gran piacere. / se sanza duol me
qual cosa fussi stato causa di quel mio gran miglioramento. intanto comparse quell'altro maestro
ferrara si estima che io sia un gran maestro qui: io vi prego che vui
danno agli altri spesso si fa un gran danno a se stessi. p
pulci, 21-4: levossi ritto il gran can di gattaia / / e disse
, 5-230: ne avevan cavato le più gran risate, quando seppero dopo essersi fatti
. -cavare un occhio: procurare un gran dispiacere a qualcuno. pulci,
f. bertini, 2-4: è un gran pezzo che covo in testa questa maninconia
il sonno', vale soddisfare compiutamente a gran bisogno di dormire. -cavarsi la fossa
d'entrare, ed egli avea fatto un gran gridare contro quella soperchieria, ma non
. quando il mercato presenta merci di gran convenienza, il contadino si lascia andare
ordinario [le palme] non hanno gran bisogno d'essere annaffiate. quando sono
/ cavati in molle gleba / con gran lavoro, e l'opre / e le
verdi e roggie; / e formate in gran piatti e in coppe e in nappi
, ogni maniera d'untume cavato da'gran corpi delle balene, e delle foche.
avventura in capo a quelle praterie una gran caverna, entro alla quale si raccoglievan
, 1-57: l'età provetta non è gran fatto solle- ticosa; e vi vuol
, 16-ii-166: tu sei pur la gran cavezza, / sempre avvezza / a
caviale. machiavelli, 900: gran mercé del caviale. berni, 51:
. della valle, 290: beccarono un gran fagotto... e quel che
monti, 15-860: impugnata / una gran trave da naval conflitto / con caviglie
che schiavi tutto 11 giorno, e gran pezza della notte, alla caviglia ed al
, il quale aristotile cavillando appose al gran platone: ma intendiamolo spiritualmente. machiavelli
sfondano, e riescono in un'altra gran cavità, che occupa per di sopra tutto
fosse ima caldaia, che bollisse al gran fuoco che ha sotto. algarotti, 2-240
elce al regno loro / tapi il gran seggio, e nel suo tronco ancora /
; nel destro ventricolo stanno impiantati due gran vasi tronchi, uno de'quali si chiama
il cuore, ma ancora con un gran fascio di membrane e di fibre alla
ecc. ojetti, ii-290: questa gran rete di fili e di cavi elettrici
: la venne finalmente, con un gran cavolo sotto il braccio, e con
l'amleto è una miserabile stroppiatila della gran tragedia di shakespeare; e non ha verso
strada. masuccio, 303: con gran furia toltala de mano al poveretto fiorentino
sigaro da un soldo al tempo del gran ministro cavour (1855). e ci
capaccio, che agguagli di circonferenza una gran zucca frataia. = dimin,
di statura. cippi, 3-65: gran gigante da cigoli, di quelli / che
insetti ditteri nematoceri, che comprende un gran numero di specie, in genere di piccole
cui son cresciuti, o per quella gran cecità che seco porta l'interesse domestico
bestemmiar si volta. guicciardini, io7: gran cosa è avere potestà sopra altri,
guarini, 160: ben ha gran ragione / queiraltèro animale / ch'« uomo
: ecco le gravi / matrone che gran tempo arser di zelo / contro al bel
ed in dovizia, le era di gran lunga soprastante per operosità, e per
che poco dianzi quivi / de la gran tazza il ministero avieno, / già rifiutati
l'ume de'regi / e del gran nilo la feconda messe. collodi, 512
loro. soderini, iii-353: da questo gran cedro ancora scola l'acqua chiamata cedria
, cioè andrea, ch'era uno gran santo nella chiesa di dio, udimmo
amaranto e di cedro, sotto un gran lampadario di cristallo dove le candele stanno
, / per far caldegli, aranci e gran cidroni. sacchetti [tommaseo]:
ii-2-195: i boschi, di cui però gran parte sono cedui lucrosi e selve
viste / e dì e notte fanno gran paure / ché, dubitando, all'uom
tengo che io non ti dia una gran ceffata. pulci, 24-48: e levossi
32): a me diede una gran ceffata, per la quale io molto dirotta-
un uom ch'ai mondo s'acquista gran fama / nel far de'ceffautti pe'
e lo viso è maggiore che uno gran pane; la bocca è tale, che
dette; / l'uno dell'altro gran cose rivela, / e de'peccati quattro
pascoli, 1241: soffiò allor nel gran corno. ardeva al vespro / la punta
disse: « signori, voi venite in gran tribula- zione... ».
., 65 (83): questo gran cane fece tutto suo apparecchiamento in ventidue
cela. guittone, 109-6: e gran promettetor star li convene, / e
: celebrate, pastori, il suo gran nome, / e questo dì tra noi
, 186: celebrare la commemorazione dei gran misteri, e degli avvenimenti ai quali
dintro uno dilicatissimo tabemaculo posto, con gran reverenda e divoto lacrimare il cristianissimo imperatore
: in que'solenni dì che del gran giove / i sacrifici e i giochi /
don ferrante anteponeva a tutti, e di gran lunga, in questa materia..
l'epoca letteraria della francia, il gran cornelio, non era ancor giunto al
cammino, che vi lasciò per via gran parte delle sue forze. d'annunzio,
salve le tettoie dei granai e la gran cappa del camino di cucina. d'annunzio
si feciono in roma, e le gran feste, /... / li
/ ha con tutti i celesti il gran tonante. parini, giorno, ii-269:
le diede un cenno oscuro d'una gran collera del principe. pellico, ii-21:
ad accavallarsi, a far gazzarra sulla gran piazza d'armi del giudizio.
del cuore, spenta la lucerna, passò gran parte della notte davanti al caminetto lavorando
compassione. moravia, iv-197: una gran spoglia d'orso, bianca e irsuta
cembolante e non per suo gioco di gran virtuoso in trombon tenore o in trombon
. d'annunzio, i-433: chiude il gran corteo la morte, / non la
ja gran cena, e fuor di speme / sola
tempo a lei concesso / agevolarsi il gran lavor commesso. redi, 16-ix-84: la
/ e nel disordine, / nel gran viavai, / spesso ci scappano / anco
pavese, 34: la pianura è un gran scorrere d'acque tra l'erbe,
., 24-1: o sodalizio eletto alla gran cena / del benedetto agnello, il
del signor alfonso villa, cavalier di gran valore, co 'l quale assai spesso
è ricchissimo, e fatto da quel gran sarto della natura, che veste così
. viani, 10-57: una gran croce avevan disteso sul gran cimitero senza
10-57: una gran croce avevan disteso sul gran cimitero senza croci e la croce andò
ordinario [le palme] non hanno gran bisogno d'essere annaffiate. quando sono ingrossate
di cenere, che vi è un gran perdono. bruno, 3-9: che simposio
d. bartoli, 40-ii-20: in sì gran pregio avevamo le ceneri de'sacerdoti del
frugoni, 615: quando il gran scipio dall'ingrata terra / che gli
ha di ricco e forte / nel gran sen l'emispero! carletti, 273:
populo. ariosto, 32-8: e del gran conto ch'egli ne facesse, /
notte tutti andorno drento, / e con gran furia e'cristiani assaltorno. d.
, le diede un cenno oscuro d'una gran collera del principe, e d'un
cui si è fatto cenno misero in gran pericolo il patrimonio letterario, sia dei
muratori, 7-v-236: anticamente oltre alla gran copia de'veri e savi monaci,
non li avete pronti, non sarà gran male che li troviate a censo.
lunioco / minioco e spigolistro / e gran salmistro, / e ben centella / e
. manzoni, 1029: avrebbe avuto un gran peso [il parere del bailly]
: le più nuove fantasie, i più gran ghiribizzi del mondo, trabiccoli,
, 1-67: e di queste torri avea gran numero nella città, l'una
feci male a bestemmiarla e troppo è gran peccato. pulci, 10-74: e'
/ di vero padre, in suo gran cor più debbe / destar rimorsi, e
che io potesse andare cento passi sanza gran pericolo, e 'l tempo è cattivo,
, ove avremmo potuto riparare a quel gran guasto. « a casa mia, signori
che presenta, all'interno, un gran numero di pieghe. -indigestione del centopelle
non partiva l'eroe per unire il gran regno del mezzogiorno a ciò che già
dal centro, spero che non sarà gran cosa. 2. scient.
comune si forma più facilmente dove sia un gran centro di coltura, che avvicini le
lungo il midollo spinale di cui una gran parte appartiene al simpatico toraco- lombare e
malispini, 127: tagliarono uno gran pino, e batterono in sul ceppo
al fuoco sia, / poi che per gran calor, quell'aria molle / resta
/ ha data al mondo il tuo gran ceppo vecchio. marino, vii-394:
iv-116: avevano poi... un gran ceppo di case, e v'erano
ix-942: e quivi avea di cera gran lumera. ariosto, 32-110: e prestamente
nelle pompe funerali grande apparecchio di religiosi, gran quantità di cera, e gran numero
, gran quantità di cera, e gran numero d'imbastiti e vestiti a nero
ii-341: mi fanno entrare, in una gran sala scura; viene fuori un signore
ii-414: 'l vostro viso dà sì gran lumera / che non è donna ch'aggia
stanno in dubbio. tassoni, 8-36: gran turba di villani avea con lui /
/ ché chi l'amasse si faria gran torto. boiardo, 1-3-12: va nanti
e spendendo senza ritegno. -fare gran cera: accogliere con entusiasmo, con
cera: accogliere con entusiasmo, con gran festa qualcuno. caro, 9-1-284:
si può, e così sarà fattoli gran cera, come in mostrar di dar orecchio
/ chi stare allegro sempre e far gran cera, / pigliando questo mondo com'
. aretino, 2-165: ebbi molta gran volontà di venire a far riverenza a
viani, 14-219: ho visto un gran bustone giallo ceralaccato; è lui che
generazione di serpenti, i quali hanno gran parte del veleno loro ne'denti,
ascoli, 3247: ceraunio pur nasce dal gran tuono. intelligenza, 38: cerauno
: quando ci scorse cerbero, il gran vermo, / le bocche aperse e mostrocci
cerberi. caro, 6-614: il gran cerbero udirò / abbaiar; con tre gole
(185): andando dietro a una gran cerbia, era tanto trasandato, ch'
3 (53): dopo un così gran fatto, la cerca delle noci rendeva
di essi, dicendo di conoscerlo da gran tempo, ne vantò le qualità di
presa di quel diletto, che sì gran fatica m'era costato il procacciarlomi,
ii-26: se pure alcuni non cercano altrui gran male, è perché non possono.
della casa, 669: errai gran tempo, e del cammino incerto, /
orlando, / non mi faresti si gran villania: / tirati ad- drieto,
, copiate e tette non senza seguirne gran mutazioni di vita. brusoni, xxiv-839
. ojetti, ii-443: era un gran cercatore di funghi la cui bontà e sanità
arricchire 'n un dì vivino lungo tempo in gran povertà, come interviene e interverrà in
, credo, in inferno; e dal gran fiume / che nove volte il cerchia
la città] tutta distesa in un gran piano isolato, entro alle rive di due
..., altri di sì gran corpo, che assai degli uomini, incatenate
/ altri riponsi in testa / gran corba, e gran paniere / pien d'
testa / gran corba, e gran paniere / pien d'uve bianche
11 (196): un così gran segreto stava nel cuore della po
spargimento della chioma raggiante, onde in sì gran piazza resta indistinto il piccolissimo cerchietto reale
2-6-50: io vo'condurvi dove è il gran tesoro, / giù nella ricca francia
parve una piccola luna, in un gran cerchio di vapori. de sanctis, i-24
: due salsicciotti magri appesi a un gran cerchio; una forma di cacio bucata dai
motociclisti su pista circolare. - anche gran volta eseguita dagli aviatori. panzini,
ancor nel loco dove / giunto dopo gran corso il legno sorge / su i
fenomeno di ottica atmosferica consistente in un gran cerchio bianco, a volte incompleto o
, xliv-i: al poco giorno e al gran cerchio d'ombra / son giunto,
palazzo, si allungò intorno come un gran serpente di molte spire, e chiuse
il giudicio della considerazione, simiglio il gran cerchio della giuridizzion di garda a un
ore di cammino incominciammo a vedere i gran cerchi de'-cerchio meridiano o di meriggio
dove il sole ducci, 1045: nel gran cerchio de l'alpi, su 'l granito
queste cose; così non c'era gran male fin lì. chi lo fece il
, 17 (291): e quel gran fascio di lettere, dove c'è
cattiva. magalotti, 9-1-108: al gran principe voglio che tu scriva sicuro,
uva nera grossa rotonda e di gran grappoli; va volentieri sopra arbori
lato, / e tristo quel che soi gran colpi aspetta; / ché come
nome. oh che poco cervello! gran cosa ch'io non tengo troppo bene
nostri tempi quelli principi avere fatto gran cose che della fede hanno tenuto poco
: né pare a me che sia gran gentilezza / stare in su i libri a
pare che nell'arte sperimentale si lambiccassero gran fatto il cervello coloro che ragionarono sopra
di te harà da dolersi, e con gran ragione, quando sarà tornato in cervello
pesca, signore, a fondo il gran concetto: / nel medico sta ben
-il danno toglie anche il cervello: un gran dolore può far impazzire.
, 10-37: avea questo signore una gran testa, / però gran cervellon tenuto
questo signore una gran testa, / però gran cervellon tenuto egli era. c.
cervice o cangia fianco / sotto il gran peso stanco / e dal destro si volge
9-474: giacea nell'antro con la gran cervice / ripiegata su l'omero.
e piega a destre / sotto il gran giogo l'ispida cervice. foscolo,
cotanta altezza e poter venne / la gran madre de'fabi e de'scipioni; /
cervugia, fracida bevagna, / e le gran sale e'nobili giardini / a mosch'
ordine delle piche, che ne contiene gran numero sì del vecchio come del nuovo
condur da lui alla casa indicata, con gran treno di notaio e di birri.
tale un conforto nel cuore per imprendere ogni gran fatto in piacere e servigio di dio
disfacendosi il pennecchio, / d'una gran cesarie bionda. = voce dotta
dall'industria dei secoli, divennero in gran parte ricchi grazie a un lavoro di
i-550: il cesenese è vitigno che fa gran copia d'uve e di vino.
soderini, ii-58: vi si conserva gran tempo [il basilico], vivendo fresco
disordine. ojetti, ii-517: col gran volto tagliato a sghembo sotto le sopracciglia
nella cespugliosa selva entrato, non senza gran fatica al desiato luogo pervenne. caro,
cortile, a'piè del cortile due gran piante di mortella, a'piè delle mortelle
/ spirito uman, per entro il gran desio / sommerso vaneggiavi, e dubitando /
volgar., i-87: per la gran necessitade è costretto l'onesto uomo andare
era un cesso orribilmente fetido, ed un gran tavolato sul quale gettai il mio valigiotto
questa schiera qui s'è provveduto / gran ceste piene d'uova e di capecchio.
apre mai né chiude se non quando il gran cane vi passa, cioè entra e
al palazzo, si allungò intorno come un gran serpente di molte spire, e chiuse
8-88: allor chiusero un poco il gran disdegno, / e disser: -vien tu
, cioè occultarono e tennero celato il gran disdegno che avevano preso. landino [inf
così. pananti, i-73: un gran senso chiudean queste parole. foscolo,
d'annunzio, i-433: chiude il gran corteo la morte, / non la dea
, magro e vecchio, / e gran mercé, ch'io non mangio più nulla
, comeché io non desideri di ammassare gran tesoro...., dovrebbe o
segni, / urtàr la chiusa per lo gran conforto. tommaseo-rigatini, 965: 'chiusa'
a le chiuse di roncisvalle per le gran ferite si sentì venir meno, suonò
. f. doni, 3-178: ebbero gran discrezione i maestri di legname nel far
i begli occhi loro, benché chiusi da gran tempo, si rimangono ancora pieni di
xviii-259: l'ombra pur anco del gran tosco move / che gli antiqui vestigi
dice neente. chiabrera, 380: il gran ribellante, il gran nemico / all'
380: il gran ribellante, il gran nemico / all'alma croce si mirò converso
forteguerri, 16-26: voi troverete di gran ferri un chiuso, / alla cui
17-132: freme la belva in suo gran core, e parte / mal suo
? 8. locuz. -fare gran chiusura: raccogliere molte messi.
sciato / a comparar terra e far gran chiusura. -mettere in chiusura:
12-i-6: arrivammo la prima sera a la gran villa di monte ruosi, de la
ne sia la cagione, essi non possono gran fatto mostrarci, se non sono cotali
fratello carissimo, non ti sturbi il mio gran male, perché l'arte mia tal
: signor mio, questo rubaldo ha fatto gran vergogna a voi e a tutta la
, 266: io per me del gran male non ce ne so vedere né in
guantai e ciabattineschi, come anche la gran perizia di parruc- chieria, attestano il
.]: quel sor giovanni è un gran cia- bonaccio. = acer
rossa, intenerito dalla vista di un gran piatto di « ciavùscolo », gustoso affettato
tesauro, xxiv-105: non acquistano però gran merto né grande applauso apresso a'prudenti
canino. idem, 3-5-222: il gran fuoco amoroso, / che m'arde d'
padrone. giusti, 2-168: il gran ciambellano / vi arriva da corte, /
, 3-2-376: sappi non v'esser sì gran letterato, / che non dia qualche
e di marroni, / usando in questo gran gavazze e ciance. petrarca, 359-41
(167): questa è una gran villania a venire a quest'ora a casa
ci tengono in ciancie, e ci fanno gran danno, che forse altri sarebbon comparsi
di buon umore, fanno insieme un gran cianciare. nievo, 277: la
sono queste? caro, 10-875: gran cose avea costui cianciate in prima / e
. patecchio, xxxv-1-563: enoi e gran fastidio è l'om trop cianciador,
chi ciancia con tinuamente, gran chiacchierone. grazzini, 4-439:
cianciare. cianciume, sm. gran quantità di ciance, di discorsi
nome preso la nuova setta da una gran valente donna,... che
ciangotte / l'acqua fervente per lo gran bollire. pascoli, 283: pioveva
s. v.]: facevano un gran ciangottìo nella stanza accanto. beltramelli,
l'ora dei pasti trascorreva fra un gran silenzio interrotto solamente dal ciangottìo dei bimbi
e stabilita, / per far passaggio gran gente raduna; / e, secondo
anche sapreste medicarla *. -avere una gran ciarla: essere molto loquace, avere
5-212: in paese si faceva un gran ciarlare di quello sposalizio terminato in una
la pudica marfisa e terigi / fu gran cagion d'una ciarlata matta / nelle
del corpo, ardito e sfacciato e gran ciarlatore, e dicea palesemente chi erano
esserci e per beccar su da i gran maestri favori, glie ne menano in
positure e bizzarri tormenti non fanno certo gran credito a quell'inferno né all'immaginazione
. nievo, 546: una gran turba femminile, la più molesta e ciarliera
simil.: di uccelli che fanno un gran cinguettare, d'acque che mormorano scorrendo
il ciarlare fastidioso e continuo di un gran numero di persone; chiacchierio pettegolo.
ai tavolini di bambara; silenzio e gran battere di nocca a quello di calabresella.
che stando insieme erano divenuti due gran ciarloni. monti, x-3- 544
nonno. soffici, i-113: una gran vetrina piena zeppa di pannine di tutti
velliere, che voi àreste fatto qualche gran male. = variante dialettale di cervelliera
fece, / ben si credette far gran maraviglia: / ch'uccello e bestia
/ di ciaschedun di lor che fa gran feto, / ha fatto con buon zelo
, 24-2: o sodalizio eletto alla gran cena / del benedetto agnello, il qual
. campanella, i-17: d'un gran mondo aristarco, e metro- doro /
/... / lunghi schidioni e gran caldaie apprestano. sarpi, i-163:
congiunta, / di stranio cibo pasce il gran desire. castiglione, 168: però
pigliare il cibo, mi prese un gran dolore di testa, con molte anguinaie
argento sospesi sopra il ciborio ebbero un gran palpito di luce quando la porta s'aperse
le argute cicale cantando si affatigavano sotto al gran caldo. ariosto, 34-77: vede
, 5-21: tace ogni augello al gran calor ch'esala, / salvo la roca
alberti, 363: brutto costume e gran biasimo a una donna stare tutto il di
aveva mai restato di cicalare delle sue gran pruove, dicendo mal di michela- gniolo
e vengono... è un gran pigolare, è un gran cicalare, tra
è un gran pigolare, è un gran cicalare, tra le colonne e gli
. l. bellini, 1-68: gran vergogna... sarebbe stata universalmente
e tal divozione verso aristotele, di gran progressi non avrà già fatti l'umano ingegno
pellico, ii-138: leggevamo, ovvero meditavamo gran parte della giornata in silenzio, e
. ant. chiacchierone, ciarliero, gran parlatore. f. f.
. lastri, 1-5-74: questo [gran grosso] suole imbastardire, e allora
; ed allora i contadini lo chiamano gran cicalino. = dimin. di
se mai io vi sia riuscito così gran cicalone. fagiuoli, 3-1-72: e adirato
/ non ben pensando ancor quanto è gran laide / svegliere alle radice / quel ch'
cicognani, 3-136: la festa a quel gran balocco che passa coi cavalli veri di
sono naturalmente nimici mortali della fatica, gran mangiatori, e di certa lor birra,
ciò c'avei gra lutto; / e gran corona chiede da romano. dante,
per il passato, è dovuto in gran parte a questo associarsi della macchina al ciclo
sanza lingua, e perciò fanno gran romore col becco, batten
caffè, ci soffermammo per bere due gran bicchieri d'acqua. = voce registr
sapete voi che la verità ha troppa gran forza? sannazaro, 3-75: in questo
machiavelli, 888: e per certo gran cosa a considerare quanto gli uomini sieno
cavalca, iii-52: gli pareva essere un gran fatto, ed era cieco di se
, che egli non avesse ad esser gran fatto fatica al persuaderla. alfieri,
accidia, sdegno / tutti a que'tre gran mali sottostanno / che nel cieco amor
turno. petrarca, 80-n: ghiuso gran tempo in questo cieco legno / errai
fama di codesto ottimo ingegno sarà un gran rimprovero ai ciechi che ora noi conoscono
, / e son le notte un gran cantar di cieco. firenzuola, 109:
dir si po che una nobile e gran pittura sia. tasso, 7-11: così
dì fu spento / da pratomagno al gran giogo coperse / di nebbia; e
; / e sotto l'ombra d'un gran ciel d'argento / porpora intesta d'
-gridare, chiamare a cielo: a gran voce. s. bernardo volgar.
. hanno celebrato a cielo il nostro gran fondatore agostino coltellini. -a cielo aperto
bembo, 5-1-89: quella notte con gran timore, a cielo scoperto, senza
vii-222: le quali [rarità] attrassero gran gente a rimirarle, perocché cortesissimo era
tutti i modi, insistere presso un gran numero di personaggi influenti per ottenere qualcosa
cielo con un dito a poter diventare una gran regina. -voler pigliare il cielo a
ciesa accende / là dove vuole il gran sotterra porre. = voce ital
edificio] per leggiadra maniera di alcune gran lettere dorate intrecciato, si faceva cifera
io): uno spadone, con una gran guardia traforata a lamine d'ottone,
, vi son motti e parole del gran vecchio che sembrano acquistare più diretta potenza
(45): aveva più aria di gran soldato che di scultore, massimo a'
sapere che il dotto peireschio aveva un gran porro sulla man destra, e che saint
ariosto, 33-83: ambi voltaro a un gran strepito il ciglio, / e videro
il ciglio, / e videro baiardo in gran periglio. tasso, 5-64: la
con alto ciglio, / ch'il gran signor le vuol far trionfanti.
5-81: e di veder ginevra in gran periglio / avea il cor lieto, et
chiama il popolo a raccolta: / gran dispregio han su le ciglia: / parlan
stallo, / e fu tenuto alla gran maraviglia. fr. martini, 1-1-260:
, 5-1114: orrendamente / tasse al gran pondo cigolò; che carco / d'
cigolò; che carco / d'una gran diva egli era e d'un gran
una gran diva egli era e d'un gran prode. manzoni, 8: io
è maestrevole, facile, larga; gran semplicità, stento nessuno; bellissimi problemi
vestirsi della mattina era cominciando da un gran ciliccio sulle nude carni: fatta divenir
che al cielo la figura fusse dal suo gran fabricatore data non quadrata, piramidale o
per maraviglioso geometra, comecché non facendo gran conto della geometria stimavano vie più le
piano; a mezzo il quale sorge un gran cubo, cui s'appoggiano quattro bacini
, e balzato in arcione usciva di gran trotto. verga, 3-134: in cinque
, 1-173: questa cima è veduta di gran parte dell'occidente alluminata dal sole dopo
furor di peregrine spade / sol de'gran re l'altere teste opprime. d.
. monti, 12-18: decretar del gran muro la caduta / nettunno e apollo
pianura fino ad aggiungere le cime del gran padre appennino. carducci, 25: deh
iv-2-58: una gallina bianca, dalla gran cima cadente, veniva all'esca; si
, di furfante: grande galantuomo, gran furfante. a. pucci, ix-378
come un castello in cima d'un gran sasso / intorno è d'ogni parte
/ giù manda pietre e travi a gran fraccasso, / chimiche è di sotto sta
spedita, a testa ritta, col gran ciuffo di capelli alto cimato, con passo
il cimatore sarà esso mastro con la gran forfice sua, e 'l suo cimare i
grande di borra,... a gran prezzo comperata dagli uomini sensati di corte
caron e di sua cimba / e del gran pluto. pulci, 26-90: caron
229-107: e lo prete, avendo un gran cimbotto, stette parecchi dì nel letto
parecchi dì nel letto, dicendo che una gran serpe, apparita nella sua camera,
lo piede, e fecelo cadere un gran cimbottolo in sur un gran sasso. poliziano
cadere un gran cimbottolo in sur un gran sasso. poliziano, 1-671: e
da gli forami della quale esce a gran forza un fumoso vento. marino, vii-
vi passi da presso tutta sonora col suo gran cimiero di fumo. palazzeschi, 3-271
ho sentito i morti che fanno un gran romore. marino, 16-25 • di cimitero
sono, sì come generalmente veggiamo nelle gran chiese, nelle quali sono alcuni luoghi da
(nascita, morte) in questo gran cimitero diviso simmetricamente in scompartimenti di secoli
di sonno,... e a gran fatica fregandomi gli occhi, ne sgombrai
, i teneri viticci / con la gran bocca usa alla vettovaglia / sanguinolenta. pea
ammiri la sapienza e lo stile di quel gran coloritore? testi, 307: tutto
e camuso come un mulatto, con una gran capellatura leonina, raccoglieva la polvere tra
plebe; uomini in corsa, agitando gran fasci di fogli, fendevano la calca
7-38: qual, se l'ingegno uman gran foco ammorza, / s'avien,
verso la città. lui con la gran mano la cingeva per quasi tutta la vita
, / del forte genitor, del gran campione, / d'asdrubale, ch'
, sì gli dié un colpo per sì gran forza, che ruppe cinghie a pettorali
insieme. anonimo, ix-922: per gli gran colpi dispietati e crudi / e destrier
/ e prese in questo dire un gran troncone, / e la cingia disciolse presto
: avea molto rafforzati i fondamenti con gran pietre, e molte stanghe e cinghie di
239): questi messaggi recarono al gran cane un dente di cinghiaro salvatico che
agostino correva ad accendere nel tinello una gran lucerna d'argento sulla quale era inalberata,
f. corsini, 2-130: fu gran fortuna, che uno di coloro intendesse
nomi, 1-81: cinguettò poscia una gran prefazione, / che parve fra cipolla
di povertà) non doveva chiedere sì gran somma. p. del rosso,
qual ballo il corpo inettamente e con gran disconcio vanno agitando, e tal volta
queste vecchie espressioni. io voglio un gran bene al mio cane, ma se qualcuno
! viva la cuccagna! viva b gran vittorio! 2. sm.
, inf., 24-108: per b gran savi si confessa / che la fenice
qua d'arboscelli verdeggianti, di là di gran piante tuttavia spogliate. prati, i-55
suo crine giacente, / invocò a gran voce la dea. / quindi, alzata
, con aspetto vitreo, con un gran numero di appendici minutissime allineate lungo i
e scavano il fondo. / il gran gelo dell'inguine fiacca e intontisce le schiene
pareva ch'io v'avesse chiesto qualche gran cosa. carducci, i-869: e li
/ ch'e'mi soleva dir com'gran ventura / si conterie morir me 'ssessino
3-123: la bontà infinita ha sì gran braccia, / che prende ciò che si
ghibellini, uscì d'una piccola fonte uno gran fiume, ciò fu d'una
piccola discordia nella parte guelfa una gran concordia con la parte ghibellina. cavalca,
si erano appiccicate alle gote per il gran ballare che ella aveva fatto tutta la notte
, e fè vino arrecare / a gran dovizia, e cominciò a bere; /
gli ciondolava in fuora, che durava gran fatica. buonarroti il giovane, 9-156:
]: di questa montagna esce un gran fiume che mena sassi grossi, e vengono
e di marroni, / usando in questo gran gavazze e ciance. a. pucci
piede l'una dall'altra, le quali gran cesto fanno. landino [plinio]
piante che malagevolmente nascono, e che vogliono gran dissima diligenza nell'allevarle,
luoch'è la grande camminata, / di gran larghezza, ov'è 'l gran
gran larghezza, ov'è 'l gran parlatorio: / la grada è di cipresso
acqua dolce, sono diffusissimi e in gran parte commestibili. = voce dotta,
fango, / in cui s'apre a gran pena angusto il varco: /
, si era che io divenissi un gran sonatore. bruno, 3-274: niente assolutamente
secco, aggira i venti et aduna gran neve. tommaseo [s. v.
ella s'addensa e indura per sì gran modo che già più non v'è
al cielo la figura fusse dal suo gran fabricatore data non quadrata, piramidale o
la sua vasta circolazione per tutto quel gran corpo dal polo all'equatore. 6
dei metalli preziosi dalla circolazione, e la gran quantità di carta, gli dicevan qualcosa
adolescenza, rendevano i loro modi di gran lunga diversi da quelli delle classi inferiori.
e vide entro quel circolo lucente / gran tratta spaziar di lieta gente. 9
lito, / e stanco peregrin, del gran viaggio / avendo il minor circolo fornito
. facevano ogni anno tra russi un gran macello. collodi, 508: qui vicino
di monaca dagli occhi stellanti e dal gran naso ducale. sbarbaro, 1-246:
pondo, / l'arme, che disusò gran tempo inante, / circonda, e
la metà di settembre, epoca della gran fiera di prato, celebre allora in tutto
. calvino, 1-84: c'era un gran spaziare d'aria mattiniera e tenera,
foscolo, v-181: paragonava dante a un gran lago circondato di burroni e di selve
, componitrici delli colli, circundatori delli gran baiatri. idem, 5-295: delle
e ciò fede di presente per lo gran popolo che aveva. = deriv
buonarroti il giovane, 9-582: egli a gran studio, / e sfera e cerchi
a farvi toccar con mano che la gran luna che voi vedete nell'orizonte è
terrestre. bracciolini, 1-19-4: sulla gran palla, che nel mezzo è posta
vespertino, ancor che ella sia di così gran splendor ripiena, non si scorge se
sin dai primi tempi gran parte del suo vocabolario scientifico, ma
rosa, 182: di circonloqui fai così gran trama, / che non ha
e tanto maggiore onde sono attratti dal gran corpaccio della terra. baretti, 2-30
quelle più circonvoluzioni della spira, varrebbono in gran maniera a far più sensibile il suono
diede opera di volere fare in sulmona gran festa per lo natale, e fece a
gatta montò su e scancellò, con gran terrore dei circostanti. = voce dotta
rilevanti; su tutte l'altre trascorre a gran salti, e non se ne cura
e sopra tutto quell'accennar sempre qualche gran cosa, non dicendo mai nulla di
cacciati innanzi come pretesti a movere questo gran tafferuglio. carducci, i-354: la
mille stravaganze. / conviene il suo gran ventre rispettare / ne'cambiamenti delle circostanze
par., 12-86: in picciol tempo gran dottor si feo; / tal che
, / ei, benché forte e di gran corpo e d'alto / ardir,
abitanti, anche i monelli, ad un gran circuito da montiano, dovessero sapere chi
edificati, dando loro il circuito d'una gran città, e diede di molte immunità
altri non può, che 'l re del gran circuitto. -cielo. i
vidi, già molti anni sono, una gran vallata circuita da gran numero di monti
sono, una gran vallata circuita da gran numero di monti, per il mezzo de
de la quale passa un fiume con gran copia d'acque, et in questi monti
le sentenzie della quale, distese con gran circuizioni, io le ristrignerò in conclusiva
, e i viticchi, che il gran caso richiedeva. 4. meteor.
italiana (e comprendeva la lombardia, gran parte dell'emilia e la valtellina)
di casa tutto allegro, con un gran corvattone messo tuttavia alla cisalpina buon'anima
/ el padre e 'l figlio stettero a gran rischio, / ché 'nvelenate fuór
vie sotterranee con bell'ordine murati sei gran ricetti d'acqua piovana, a modo
girottola sotto le arcate basse di questo gran cistemone con gente di suo pari.
130: uomo di spiriti pugnaci, gran leggitore di opere politiche e citator trionfante
le mani e il seno, e gran fastelli / di chiose, di consigli e
, xxiv-913: a chi giunge a quella gran città [parigi] in cui si
cittadin per longa usanza / de la gran cittate. dante, purg., 16-95
i cittadini, la città era in gran discordia. machiavelli, 800: la cittate
del disegno grande e modello di quella gran cittadaccia. -acer. cittadóne,
]: alla fiera dell'impruneta c'era gran cittadiname. = deriv
vii-294: che cosa temeva tanto il gran platone alla cittadinanza da lui con ottime
per darli ad intendere fusse un gran letterato. = deriv. da
elemento indigeno e cittadino con cui per gran parte si fuse. 2. caratteristico
fra coteste signorone di gran figura e una dama come la
boiardo, 1-3-23: or se comincia una gran ciuffa in piaccia, / perché gaino
24-27: io veggo il regno tuo con gran periglio, / ed arai presto a
arai presto a pigliar pel ciuffétto / un gran lion che ti parrà rapace: /
annunzio, iv-2- 289: un gran ciuffo di capelli crespi gli sporgeva su la
il viso pieno d'efelidi, e quel gran ciuffo sugli occhi. alvaro, 2-113
10-14: la sua spensieratezza e il gran ciuffo di riccioli svagato e sensibile a
: tratto il coltello, che alla gran vagina / della spada portar solea sospeso,
pulci, 26-43: ora ecco la gran ciurma de'pagani. caro, 12-i-29
; oramai ei si è ciurmato da sé gran capitano. giusti, 2-74:
medici alla cura di gello gelli, gran dottore in medicina. dopo aver essi
foscolo, 1-379: ve! mille / gran cose ulisse ha fatto: /.
cimiero e telmo intorno avvolto / era gran ciurmatore, e con gl'incanti / e
forma che se fusse vivuto e'venia gran ricco. aretino, ii-237: si studiano
uno e quando all'altro, di gran mostaccioni. dura il giuoco fin tanto
aver fama m'ha fatto strologare un gran pezzo: idest chi non può pigliare uccelli
. pananti, ii-9: i più gran capi che la terra vanti / forse
, 25: ingannar simili allocchi non è gran cosa. più bella ò, perché
: quelle ragazze in chiesa fanno un gran civettìo. serao, i-881: hai da
d'ogni rissa il capo, / gran tempo è già che il civil sangue anela
risplendentissime imprese e militari e civili del gran luigi re di francia... questa
foscolo] fondò quella letteratura civile che fu gran parte della nostra rivoluzione.
del civile, elevato in sun un gran tribunale. l. salviati, 20-41:
da dire, avendo onorato di sua gran facultade quasi tutti i principali e lasciato cesare
, che lo facevano nondimeno risplendere con sì gran vizi. bruno, 3-69: non
guerra. / lasciala far a gran signor di terra, / che posson sofferir
gentile. lastri, 1-1-138: il gran grosso, per esempio, il mazzocchio,
il mazzocchio, la civitèlla e il gran duro richiedono la terra grossa [ecc.
cennini, 69: lavorrai quelle comicette con gran pia cere e diletto;
. ant. e letter. chiedere a gran voce, invocare, implorare, reclamare
ho richiesto a signor, cert'a gran fee; / ma quant'eo più
ad onore de dio iovis. e per gran tempo fu clamata gran altare.
. e per gran tempo fu clamata gran altare. 5. invitare.
incivilì: baldi e leggiadri / nel gran mondo li guida, o tra 'l clamore
(superi, clamorosissimaménte). a gran voce, a gola spiegata; con alte
-figur. manzoni, 19: te gran lator di leggi, e del comune /
, poi grida; poi si udì un gran sommovimento clamoroso: alcune porte si aprirono
pare che ogni loro ciano fosse una gran famiglia, moltiplicata nel corso del tempo,
brilla? negri, 1-683: il gran corale del luglio sale in clangori di trombe
.]: il tal sonatore è un gran clarinetto, un famoso clarinetto.
egoismo delle ricche sembrò vinto da un gran soffio di carità. pascoli, i-351
loro. questo religioso sentimento sarà il gran calmiere nell'aspra e dura lotta tra
il quale non mi pareva che fosse un gran loico, e teneva su pei tavolini
i giovani escono dalla classe facendo un gran chiasso, e lui è ancora al ginnasio
amabilità. -di classe, di gran classe, di prima classe: eccellente
boccalini, i-306: annibai caro in una gran concorrenza di più poeti, tutti della
apogeo del classicismo greco-romano, non ammiravo gran fatto la eloquenza politica moderna e ammiravo
, sopra orazio: ne traduceva de'gran brani, li commentava a mio modo
/ dello spirito santo / salisco con gran canto / sopra l'uman sentore.
niera e clericale, ci volle un gran cumulo di scelleratezze nefande per agguagliarci
sarpi, i-229: fu nella congregazione un gran prelato e ricco, il quale con
: seppi ancora ch'ai clero soprasta gran procella di sangue e sarà mina nel papato
sofisticherie della novissima terapeutica, aveva tolto gran parte della clientela. palazzeschi, 4-35
degli abissi, piegata in alto la gran volta del cielo, fregiato il tetto di
. facevano ogni anno tra i russi un gran macello. parini, ii-44: io
bacinelle, stetoscopi erano sparsi intorno in gran disordine. il dottore aperse le persiane
, 2-25: scorgesi a poppa un gran clipeo, che ricuoprela quasi tutta. carducci
d'intonaco fresco e si segnò con una gran croce sulle crimogeno e asfissiante nella prima guerra
, i-415: a quei tempi coabitavamo una gran camera all'ultimo piano, che pareva
, il numero delle abitazioni è di gran lunga inferiore al numero delle famiglie senza
accademia. magalotti, 7-38: una gran parte di questi signori nostri coaccademici della
c. mei, 147: non dubiterò gran fatto d'affermare, che tutte le
cobalto,... ed un gran numero d'altre invenzioni e di processi
cobbole e canzoni provenzali fece, di gran sentenza. sacchetti, 30-9: era il
che si davan da fare, e al gran popolo, che non faceva. linati
/ l'esili nonne, con una gran ciocca / bianca, e ciascuna con un
: nel qual seno poco stante due gran cocche di genovesi, le quali venivano
membri del comitato, riconoscibili a ima gran coccarda tricolore appuntata al petto. d'
turchine, che le ragazze per quel gran giorno s'appuntarono sul seno. c.
cocchieri, viene onorata poi da una gran moltitudine di persone ch'attesero alle carrozze
attesero alle carrozze d'uomini illustri, con gran segno di valore in cotale professione;
per lo più a croce latina con una gran navata nel mezzo e con due navette
gli smisurati piloni che formano la croce della gran nave di mezzo, eran da capo
, / la quale dice: -chi gran pena sente / guardi costui e vederà
la croce: morire qualcuno, esservi gran numero di morti. fagiuoli, 3-4-133
dell'acerbi, ed è fatta la più gran puttana che nel regno delle lettere sia
/ e sì 'l basciai con molto gran tremore, / sì forte ridottava sua
, 29: ella volle levare un gran pianto, e il figliuolo le fece croce
croce, gridavamo, grazia! e di gran cuore confessavamo l'italia essere la più
/ sì che in bologna ne fu poi gran pianto. / poi l'altra volta
aprir del concilio sarebbe chiuder a cesare una gran fonte delle sue rendite, sì com'
stimate ammirate, fabrecate devine, / gran cosa demustrate, c'a tal signi convine
mammiferi insettivori di piccola statura, con gran padiglione auricolare, abitanti l'africa settentrionale
chiesa di loreto da poter reggere ogni gran peso; continuando un medesimo ordine nelle
muro afferra / e loro dà di gran crocifissate. / ma s'accrescevan sempre
di notomia cominciò a dare perfezione al gran disegno ch'egli ebbe poi. sassetti
gab- bioline, dove il canonico, gran cacciatore al paretaio, teneva i suoi
. ampio segno di croce tracciato con gran solennità o con esagerata ostentazione (per
o per stupore o meraviglia); gran segno di croce vergato in luogo della
gozzi, 4-106: qui stava berta dal gran piè, consorte / del conte gano
i-52: giunto del paese / sulla gran porta, ci faccio un gran crocione.
/ sulla gran porta, ci faccio un gran crocione. leopardi, iii-82: se
empie. monti, x-1-431: col gran tridente, onde i tre- muoti han
crollare il tetto in sul campo pel gran carico della neve. nievo, io:
. marchetti, 4-94: così della gran macchina del mondo / le mura eccelse
crollo / distrugge sì che avanza / a gran pena di lor rimembranza. pascoli,
.. la nostra città di firenze ricevette gran crollo e male stato e avversitadi.
13-i-1136: ahi duro caso, e di gran * torre 'antica / crollo
, che quando alcuno consolo tornava con gran vittoria sul carro trionfale, perché non
cronichette o d'altro, sono già da gran tempo scrittori di lingua per grandissima parte
, a stomaco vuoto, con una gran voglia di riempirlo. 5.
. d'annunzio, iv-2-130: la gran contesa, che sarà un giorno narrata dal
cenere e zolfo distemperati), per lo gran fuoco ond'ella de'venir di sotterra
lippi, 12-54: intanto crosciar sentesi un gran riso. d'alberti, 274:
di tenere la notte, per il gran bollore, aperte le stalle de'cavalli per
nuove piattonate, sforzavano, non senza gran romore, i circostanti a scostarsi dalla
insetti acquatici (ed è diffuso dalla gran bretagna all'asia centrale; in italia vive
. alfieri, i-102: era gelato gran parte di mare, e il tragitto
suo magnifico calcare bianco-grigiastro è formato in gran parte da conchiglie e gusci di crostacei pietrificati
aspetto, che veggendosi aria fatto troppo gran paura a se stesso. straparola,
che egli, sappiendo che di questo gran pena gli dovea seguire, oltre modo
e preghiere, che si volterebbono in gran mestizia e cruccio di mente, quando
noiosa, / e di questo mi ate gran pracenza / e s'altro fosse
/ nubi la luna su 'l gran bianco e orrende / l'ombre disegna di
tu tener me rea femina con tua gran vergogna, dove io non sono,
malandrino / che già robbava ogniomo a gran fraccasso, / crudele, omicidiale ed
v'imposi. firenzuola, 205: gran cose per certo, il mio chimenti -dich'
il cru- delaccio, fece appicciare un gran fuoco, e trarvela dentro per forza
1-iii-64: so che 'l diascolo è un gran furbo, / donde barbica un impaccio
, 5-18: il reame ebbe sanza gran contasto, e tutti quegli che gli erano
, 187: questo dispiacque molto al gran pagano / e crudelmente lui se ne
non avendo altro che me, sarebbe una gran crudeltà il non darsi fretta. svevo
fuoco per cuocere; e stando al gran fuoco per tre ore continue, e non
avendo / sul monte un cervo di gran corpo e coma, / sei trangugiano a
monti e luoghi ove si vede scaturir gran copia di acque crude, e ch'abbiano
'ancora è un lume, allorché il gran chiaro non è separato dalle grandi ombre
le crude / ire di stato avversi fean gran tempo / de'carmagnola e de'visconti
. boiardo, 2-7-23: come un gran vento nel litto marino / leva l'
boiardo, 1-2-3: si feriano insieme a gran furore, / guardandosi l'un l'
. d'annunzio, v-3-88: un gran campo di papaveri visto quell'anno nella
cruna. algarotti, 3-339: non sarebbe gran maraviglia che una invenzione regolare..
, 1-270: per la frescura e gran copia dell'acque, essendo cresciuta nel pistoiese
intere. pananti, i-93: la gran conversazion si fa in cucina, / baloccandosi
, un piatto di rame sbalzato, un gran mortaio di marmo veronese scolpito a grifi
, di un principe, di un gran signore) addetto ai servizi della camera
braccio. baldinucci, 146: la gran mano è l'organo appreensorio, e
grosso, / sì che stride al gran peso il piedestallo. f. f.
, / che lunga lunga ben cento gran cubiti / fino al mio capo estendesi,
talamonide, / cantò; come e del gran corpo e de l'asta / grande
; a mezzo il quale sorge un gran cubo, cui s'appoggiano quattro bacini ad
parevano bianchi e chiari, per una gran dolcezza che fosse, come verità,
adesso come andasse la bisogna, cioè che gran quantità di gente s'avviasse in brev'
e capponi, sono appèse croci, gran cordoni, diplomi di conti e portafogli
, / e nel disordine, / nel gran perto da acqua.
per timore, in vista d'un gran nemico, si stringe nelle gambe, accortosi
frattempo la cuoca metteva al fuoco una gran cocoma per farvi il caffè; e la
panzini, ii-650: facevamo bollire una gran còcuma d'argento dove ci buttavano quel
bordello? marino, i-108: non fo gran differenza tra posseder là su un palazzo
pentole. soffici, ii-229: quel gran cafarnao di baracche, tende, carrette,
treno? l'osteria del vampa: un gran fuoco ardeva sotto la cappa; gli
; / poi s'accostava a un gran cerracchione, / e rimondollo, e
quanto il tinello era piccolo. un gran cucinóne con... un canterano dalla
innanzi li detti regni con tutta quella gran quantità di gioie della camera apostolica; e
, come se neppure un'eco di quella gran passione, fra segreta e palese,
, 5-214: s'era preso un gran colpo a bandoliera, da la spalla
: ferillo sopra l'elmo, sì che gran parte de l'elmo e de la
forte, 5-54: un colpo di sì gran forza e vaglia / che maraviglia paria
e dicesi di femmine che non sien gran fatto belle. 23. dimin
: ben del tuo grande allievo il gran cugino / nato d'elisabetta, anco
cugin carnale, ower fratello / del gran morgante, ch'avea seco orlando. boiardo
cui fosse amica e sposa / la gran madre d'amore. guarini, 179:
., 16- 128: del gran barone il cui nome e 'l cui pregio
di uomini di lettere, questo egualmente gran cavalliere e filosofo fu il primo con
g. villani, 12-12: arse gran parte di pietrasanta salvo la rocca,
: plen è d'amara cuitazione, de gran dolore et afflizione, / e non
che ella [la lettera] contiene della gran madre natura, ell'è degna d'
letto parrà ch'abbia, / per la gran giravolta scorteando. = voce
corte, / che dette in terra una gran culattata, / così un lo scalzò
e fortunata dice: / dopo il gran doria, a cui died'io la
per la profonda stanchezza o per il gran sonno. 7. vaso di legno
come ercole, sin dalla culla di gran nimici a combattere; ma, al contrario
-avere la stipa al culo: avere una gran paura. aretino, 8-246: attendendo
giù corde, tirando in sacrato i gran baccalari, i quali avevano la stipa
indietro il culo: desiderare per la gran paura di fuggire al più presto.
tempio... vi pose monaci di gran santità. tasso, 11-ii-409: la
algarotti, 2-398: egli è da gran tempo, o nume...,
chiamati filosofi, stimano che questo povero gran padre giove sia molto sollecito, occupato
/ e ridolfo e mattia, del gran cultore / di quel più ch'altro
fanciulli e le nostre donne] di gran lunga posposto a'fanciulli ed alle donne
mi rapiva era quella sua compostezza di gran signore della cultura che non dice mai
parole, annoia ora la dio mercé gran numero di persone che non professano gli
facendoli onore e tempi e sacrifici e gran cultura. beicari, 3-5-58: di religione
. e. gadda, 393: la gran parte [dei suoi scritti] giacevano
di cause, di circostanze); gran quantità, gran numero (di cose
di circostanze); gran quantità, gran numero (di cose astratte).
servitù straniera e clericale, ci volle un gran cumulo di scelleratezze nefande per agguagliarci tutti
cuna. caro, 3-181: è del gran giove / creta quasi gran cuna in
è del gran giove / creta quasi gran cuna in mezzo al mare / isola
regno ampio e ferace, / che cento gran città nodrisce e regge. metastasio,
e le pietre si possin fabbricare le gran macchine de palazzi e de templi per mantenersi
bocca. bruno, 3-1130: come il gran vampo mio [occhi] non vi
cuocono tanto nettamente, ch'egli è un gran piacere. ariosto, 369: dolgomi
treno? l'osteria del vampa: un gran fuoco ardeva sotto la cappa; gli
. latini, i-2659: invidia è gran peccato, / e ho scritto trovato
occhio ad una per cittadina, molto gran donna, se ne cosse senza aspettare
punto che seppe pigliare nel cuocerli il gran cuoco della natura. g. gozzi,
, 1-264: solevasi per tutto in gran dovizia / dei cordovan trovare / or nel
sull'omero sinistro; terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla
e a colonnati come una cappella; il gran palco della famiglia di contro, con
il dazio delle cuoia ne farebbe un gran guadagno con fame stivali. idem,
vuol testa e la testa è una gran noia / perché la testa dà malinconia
, acciocché e'possa resistere al gran calore, che si genera nel sinistro lato
ammonito che si può essere uomini di gran cuore pur avendolo piccolo come un gocciolone
da'muscoli le vene, una troppo gran quantità di esso s'aduna, ad un
.. ripalpitò ai tempi nostri in quel gran cuore de'5-86: la verità che vive
piaciuto al suo cuore, ed a sì gran fortuna l'alzò per mirabili modi.
: sai che artabano, / il tuo gran genitore, / regola a voglia sua
: che bisogno ci è di avere gran fortezza di corpo, poiché non lo corpo
-77: come uomo franco e di gran cuore s'era provveduto dinanzi che l'assedio
, / riprese cuore, e fecene gran festa, / e la suo gente fe'
richiedere. la donna, che di gran cuore era, sì come generalmente esser
. morelli, 185: fu di gran cuore, e massimamente nelle sue disavventure
, 17-131: freme la belva in suo gran core, e parte / mal suo
, 14-105: siede parigi in una gran pianura, / ne l'ombilico a francia
manzoni, 1072: entrata poi una gran moltitudine nel cuore del forte, per un
. caterina de'ricci, 444: darete gran contento e pace a tutta la casa
viani, 14-373: di un uomo di gran cuore si potrebbe dire: ha un
-di cuore, di buon cuore, di gran cuore, di tutto cuore: audacemente
111: tra i cavallier la donna di gran core / si mette.
3-33: di quanto vaglio, son di gran cor presto. m. villani,
di scolatura di tino). offrì di gran cuore. -con intensità di sentimento
-avere a cuore una cosa: tenerla in gran pregio, in gran conto.
: tenerla in gran pregio, in gran conto. ariosto, 27-36: cosa
la sua gente, che ha per lui gran core, / verso e lombardi è
cuore. -crescere il cuore: sentire gran piacere, provocare grande gioia.
esserne compreso. pulci, 27-64: gran pianto orlando di questo facea, /
, 234: non impaurito mica per così gran pericolo, anzi facendo un cuor di
il cuore mi dice, che un sì gran fondamento è per farvi sopra una grande
lo spirito e tolto al cuore un gran peso. -tornare al cuore:
cuore. -signora sì; la lontananza ogni gran piaga salda. proverbi toscani, 377
toscani, 377: 'la lontananza ogni gran piaga sana', e 'lontan dagli occhi
presente e la speranza di fare uno figliuolo gran maestro, che maculare la conscienzia sua
monti, dove admirà gli capi de li gran fiumi, dove vegeta intatto e puro
di te medesmo: cosa è di certissima gran divizia. dante, inf.,
vede. pindemonte, 149: né qui gran sale d'im- mortal lavoro / sorgon
or cupi / mi scorse, onde a gran pena il fianco trassi. galileo,
quinci e quindi gli estremi in duo gran monti / sospende e in mezo si divide
sole in luoghi ombrosi, cupi, e gran parte sotterra, difese da venti meridionali
le mie spalle... rimaneva un gran fìnestrone sempre chiuso e sempre coperto da
silvestro. pirandello, 7-198: nel gran silenzio, s'udiva un lontanissimo zirlìo
la debolezza de'pilastri non reggesse così gran peso: perchè, scrivendo a giuliano,
stridere / delle rondini intorno, al gran comignolo / nericcio, al sol che s'
, / quel che nutrì ruggier con sì gran cura. d. bartoli, 10-13
sciorsi. muratori, 5-iii-64: con gran cura dagli antichi s'imparava l'arte
atlante, / con alma sempre a sì gran cura intenta. tasso, 14-29:
sol tramonta, / sposa di quel gran duce, / al cui senno, al
e da'padroni... in gran parte poco o nulla intelligenti d'agricoltura,
ma tutto de'tuoi giorni era il gran fato / seguir la tua giovine maga,
a osservare queste piaghe e curarle, gran cuore richiedesi e grande amore. trattarle
se vorlion del caffè, non sarà una gran bona cosa, ma ce l'ho
, con una pancia gloriosa, un gran cappello di paglia nera, il sigaro
/ qual negli arcani e taciti / claustri gran diva folgorando appar? lambruschini, 1-110
, iii-1-237: se vi fosse mai per gran disavventura qui alcuna di queste prodighe,
, 3-2-317: davanti a'numi lor con gran fervore / ballavano ed in frigia i
la curia divina, / e i gran prelati sotto i ricchi manti, /
... con le quali in gran parte viene regolata la pratica della curia.
ojetti, i-381: a chiederti notizie del gran pontefice giosuè tu rispondevi con la compunzione
con tanto grido, ne avea più gran fava / che se avesse un cappel da
: il cancelliere... non mostrava gran volontà di veder a fondo nelle cose
loro, non manco che i curiali de'gran principi. nievo, 27:
piazzetta di sant'agata c'era una gran curiosità, come giungevano gli invitati al
dino, occupatissimo in varie curiosità del gran duca ed affari di casa sua,
): un palagio con bello e gran cortile nel mezzo e con loggie e con
affacciarono sulla porta, in mezzo al gran fumo, e tacquero per vederla passare
. curopalate, sm. stor. gran maestro del palazzo imperiale (presso la
serrare, aveva fatto fare filippo due gran porte,... le quali per
fiacchi, 88: un mulo avea di gran cursore il vanto. gioia, 1-i-64
foscari, nella curva del canale, un gran bucen- toro fiammeggiò come una torre che
oggetto. tommaseo, 6-187: questa gran curva del cielo, che si profonda
il benaco, lavandaie, è un gran catino, e il cielo imo sciugatoio.
iii-528: bocca in composta regalità sotto la gran curva del cappello di firenze. palazzeschi
sua. d'annunzio, iv-1-21: un gran cuscino, tagliato in una dalmatica,
custode di questa mia vita amore che gran signore si dice essere e valente cavaliere.
di qualche tarlo, ha ritrovato una gran busta gialla con su scritto: «
forse il libro dell'opera) con un gran paio d'occhiali. ma non sì
* 29: la terra medesima è un gran bucchero essa ancora, per tale forse
vuol che ne venga, / ed al gran vostro impero ed a rincontro, /
glorioso capitano! oh molto / dal gran dio custodito, al gran dio caro!
/ dal gran dio custodito, al gran dio caro! salvini, 39i- 159
felice memoria dell'a. r. del gran principe ferdinando..., mandò
corticelli, 1-315: il d ha gran parentela col t, e perciò molte voci
32-33: così di con tra quel del gran giovanni, / che, sempre santo
fu spento, / da pratomagno al gran giogo coperse / di nebbia. g.
poco a poco dal tetto verso la gran meridiana. panzini, iv-178: 'pensione
difficultate, / per lo spazio lontan, gran gente entrare / dentro dal pian dell'
in modo conci da la pioggia, che gran cosa sarà ch'io gli possa leggere
corse da acque vive, che in gran parte la bagnano. giannone, 2-i-471
morire m'è a piagenza, / in gran gioì la mi tegno, / che
i-459: mi veniva ne 'l cor sì gran diletto / da quella vista, ch'
per ischiatta altrui / che lungiamente in gran ricchezza è stata. idem, inf
, / che hai di chi ti mira gran paura. filippo degli agazzani, 46
di miglior lena, gli tenne dietro a gran fretta. = nel lat.
191: arrivarono i preti e una gran folla di persone e tutti poterono osservare
chi dice: 4 tu se'un gran dabben'uomo', dice: 4 tu se
, dice: 4 tu se * un gran minchione'. nievo, 1-213:
, i-298: e forse, nel gran silenzio, il passeggero sente un fruscio
« dacché di me sapere hai sì gran brame », / rispose quella, «
. pucci, ix-404: sempre quivi ha gran baratteria: / contentanvisi molto e barattieri
intero / mi può ben dare, e gran miraeoi fia, / a far d'
scacchi e tavole, / perché fanno di gran frutti, / canzonette versi e favole
la notte avean goduto al fresco / gran parte, or con la tazza, ora
era un largo giucatore, ed era gran signore e ricco di rendita ogn'anno
dal letto, questo si disegnava come un gran dado nero. giocosa, 33:
tutta una rovina di massi giganteschi, gran dadi rocciosi lucenti e metallici, mezzo affondati
baxdinucci, 2-6-406: in cima alla gran trave... situò un toppo
gettasse il dado affatto, e con un gran delitto si rendesse impossibile ogni riconciliazione.
teneva appeso al collo, come un gran bamboccione, altre persone appres- savansi,
licenzia. -tirare, trarre un gran dado: giocare un grande azzardo,
giocare un grande azzardo, tentare una gran sorte. buonarroti il giovane, 9-104
giovane, 9-104: no'abbiam tratto un gran dado, / scampata una gran furia
un gran dado, / scampata una gran furia. [sostituito da] manzoni,
tutti, sapendo bene che giocavano una gran carta, ma convinti che non c'era
(212): certi che tiravano un gran dado]. d'annunzio, v-1-231
su la piazza deserta. un così gran dado doveva esser tratto dal destino sopra una
. battoli, 1-181 io ho visto nelle gran pietre, e massimo nelle colonne,
, 18: aveva adesso un altro gran da fare, poiché cominciavano a venire
avere un bel daffare, avere un gran daffare, essere in gran daffare:
, avere un gran daffare, essere in gran daffare: essere molto occupato, essere
svolgimento di un'attività; avere ima gran quantità di lavoro da compiere.
n-197: i giudici hanno un gran daffare proponendosi di rispolverare i fascicoli dei
assieme ai suoi uomini, fausto era in gran daffare, quella mattina, per sistemare
micce. -darsi daffare, darsi un gran daffare: impegnarsi attivamente e con diligenza
insieme. lemmonio specialmente si dava un gran daffare. raimondi, 3-209: sentiva compassione
mamma dal giorno avanti si dava un gran daffare, preoccupata com'era di rendere
d'annunzio, v-1-381: porta un gran berretto di velluto che mi fa pensare a
di se stesso il magno sire, / gran corona d'intorno ha di soldati /