magalotti, 7-116: mi dichiaro di gradire le vostre reverenti discolpe, e più
un suggerimento, un rimprovero); gradire. dante, inf.,
. dal lat. gràtum: cfr. gradire e grado).
; ant. aggrado). disus. gradire; ricevere, accettare con piacere.
più 4 spedito è gradire ', massime quando trattasi de'segni
mostra di piacere, persona o cosa; gradire ha e questo senso e l'altro
del popolo. = comp. di gradire (v.). aggradito (
quanto far lieto volto; e da gradire / è, più che 'l don,
4. figur. desiderare, gradire; preferire; provar piacere, compiacersi
l'annobilitò, e la fe'gradire al popolo. = deriv.
ubbidienza. 2. tr. gradire. campanella, 2-261: lo spirito
-aver per bene, per male: gradire (o non gradire), prendere
per male: gradire (o non gradire), prendere in buona (o cattiva
teatro, ma che, per voler gradire oltre il dovere, ha oltrepassato ogni
-avere per bene: aver caro, gradire, prendere in buona parte.
del teatro, ma che, per voler gradire oltre il dovere, ha oltrepassato ogni
ad occupare, abbi con benignità a gradire questo piccolo e povero dono. d
teatro, ma che, per voler gradire oltre il dovere, ha oltre
, apprezzare, stimare, pregiare, gradire. -essere, tornare caro: essere
paesi. collodi, 373: non volle gradire né i diamanti né le altre cose
, / piacevol; bella e molto da gradire, / ornata assai in una
,... /... gradire / che ch'ei ne faccia,
iii- 1-254: costretto quel povero a gradire la cortesia, pigliò in mano il
: le poverette diedero a vedere di gradire molto quel trattenimento e alla fine dello
di grandezza d'animo mi dichiaro di gradire le vostre reverenti discolpe, e più
, disaggradisci). letter. non gradire o gradire poco; non ricevere,
). letter. non gradire o gradire poco; non ricevere, non accettare
ter. e disus. non gradire, sgradire. salvini, 30-2-58
che presunzione esser la sua, di gradire a dio, disgradendo a suo padre.
= comp. da dis-con valore privativo e gradire (v.). disgradito (
. letter. e disus. il non gradire, mancanza di gradimento. -nelle locuz
a disgrado, in disgrado: non gradire, non vedere di buon occhio.
con la particella pronom. cessare di gradire; stancarsi; prendere disgusto, provare
di cortesia, che mostra di non gradire le gentilezze altrui (una persona).
landolfi, 8-68: neppure sembra ella gradire che io mi ascolti parlare; almeno
quelle che si distendono in favole per gradire al volgo. 11. mettere per
io non fo tante distinzioni tra il gradire e l'applaudire. parini, 578:
. ibidem, 201: servire e non gradire,... esser in prigione
io -6nis 'insegnamento '(da gradire * ammaestrare '); cfr. fr
. alighieri, 173: or per alcun gradire / ch'egli hanno per salire /
, 1-190: mentre, alzatosi a gradire, si invischia in parlari coi nuovi
ii-215: pregovi intanto... di gradire voi stesso la sincera espressione della profonda
manzoni, 436: si degni ella di gradire... l'espressione del sincero
/ apo la fine, tant'è lo gradire. boccaccio, dee., 2-5
/ è castità, for cui donna gradire / non, con tutt'altre vertù,
ordinario? -non essere fanatico: non gradire, non apprezzare eccessivamente. piovene
con la particella pronom. cessare di gradire, stancarsi, provare disgusto, ripugnanza.
prendere in antipatia, non tollerare, non gradire; avere a nausea; non tenere
e 'n disparte / cercar gente, e gradire, / che sparga 'l sangue e
in disprezzo, non tollerare, non gradire, disdegnare, odiare, rifiutare, ricusare
con la particella pronom. cessare di gradire, provare disgusto, ripugnanza, irritazione,
, 2-356: ai fastosi mal si farebbe gradire la parsimonia cittadinesca. 2
fatemi il favore, soggiunsi, di gradire il tabacco e la scatola. verga,
favor. -ricevere per favore: gradire. sassetti, 235: arei ricevuto
grande benevolenza e cortesia; mostrare di gradire; far buon viso; festeggiare.
agio, una comodità; accomodarsi, gradire; servirsi (ed è spesso usato
3. per estens. dimostrare di gradire una cosa, manifestare la propria soddisfazione
/ apo la fine, tant'è lo gradire. dante, vita nuova, 14
da urla e clamori, di non gradire, di disapprovare qualcuno o qualcosa (
'n disparte / cercar gente, e gradire, / che sparga 'l sangue e venda
imbriani, 1-74: fammi il piacere di gradire questi due fulardi rossi: tu non
, / fuor che potere il tuo piacer gradire. ariosto, 2-32: non sdegnò
esser veduto, con gara scambievole di gradire e di esser gradito. d'alberti
nella quale una incognita persona mostra di gradire i presenti fogli. leopardi, iii-274:
gire, / non veramente li deve gradire / chi ne la giunta ei mostra la
essergli dati, non poteva non sommamente gradire il giusto ufficio che da uomini conoscenti
gire, / non veramente li deve gradire / chi ne la giunta li mostra la
lieto, contento; aver piacere, gradire, amare. re giovanni, 87
altra ne gravi. = variante di gradire (con cambio di coniugazione).
gradeggiare, tr. { gradéggio). gradire, vagheggiare, accarezzare.
. gradiménto, sm. il gradire; disposizione di chi accetta con riconoscenza
nella quale una incognita persona mostra di gradire i presenti fogli, rendendo diverse ragioni
gradisca (offrendo qualcosa). degnerebbe gradire? s'ella gradisce. beva un bicchierino
gradisce. beva un bicchierino almeno per gradire. venga a gradire. sbarbaro, 1-190
bicchierino almeno per gradire. venga a gradire. sbarbaro, 1-190: l'offerta
rabbonirlo. ma mentre, alzatosi a gradire, si invischia in parlari coi nuovi amici
me lo sono fatto versare, per gradire. 2. accogliere qualcuno con
, i-40-84: medico che sana è da gradire. petrarca, 31-3: quest'anima
donne di somma potenza, / veggendosi gradire in tale stato, / in un burletto
poco. chiaro davanzali, 108-10: gradire astringe, guerra fa guardare. novellino
: molt'è il desio c'ho di gradire i dolci / tuoi sguardi. guarini
a togliergli di mano. egli parve gradire quest'attenzione. jovine, 2-98: fuori
salace facezia che don matteo mostrava di gradire con le sue grandi risate. -assol
manzoni, 436: si degni ella di gradire... l'espressione del sincero
di grandezza d'animo mi dichiaro di gradire le vostre reverenti discolpe. de sanctis
/ fuor che potere il tuo piacer gradire; / così t'amo seguire / in
gioi m'è più c'onn'om porria gradire. guittone, i-20-156: se gradite
e 'n disparte / cercar gente, e gradire / che sparga 'l sangue e venda
landolfi, 8-68: neppure sembra ella gradire che io mi ascolti parlare; almeno
son disposto aitare, / servire, / gradire, / magnificare qui e in ogni
la prese [la polenta] « per gradire la massara che aveva fatto quella polentina
in nulla parte / che si peni gradire, né avanzare. guittone, xlix-71:
/ è castità, for cui donna gradire / non, con tutt'altre vertù,
fa meravigliar lo sole; / e per gradire a dio in ciò ch'ei vole
maffei, 254: se a gradire ed a riamar t'appresti, / meco
tu non hai trovato la vera via di gradire. carducci, iii-25-4: scrivo solo
:... senza darmi cura del gradire o no. b. croce,
.. che si distendono in favole per gradire al volgo. -di animali.
l'ussignuolo canta sul ramo soavemente per gradire alla compagna che sta nel nido covando
distribuire in tre parti, che, per gradire all'amoroso spirito del poeta, potremmo
servono al palato, ma solamente per gradire alla vista de'convitati. denina,
mi face servire, / e amando gradire -u'più m'orgoglia / madonna, che
guinizelli, xxxv-n-458: donqa si de'gradire / di me, che vogli ben fare
/ appo la fine, tant'è lo gradire dante, par., 10-57:
, 1-31-13: morte e vita mi sarà gradire / più che d'onni altra mai
cosa. 13. locuz. -a gradire: con grande soddisfazione, con pieno
, 250: pur ch'io possa a gradire / a voi, donna, servire
-essere da gradire: riuscire piacevole, simpatico; meritare
sa'tu qual donna è donna da gradire? / quella che fila pensando del fuso
nostra operazione. e massimamente è da gradire quelli che a coloro che non veggiano l'
ben guardato / nell'angelico viso da gradire / più ch'altro visto mai,
fare una canzone di scherno, da gradire invece ai minori e al popolo.
minori e al popolo. -farsi gradire: riuscire gradito, apprezzato, desiderabile
, / poiché la brevità si fa gradire. -gradire di più: preferire
rossi o di gialli. -mal gradire: ricambiare un beneficio, un dono
mio sdegno eterno. -non gradire, gradire poco: accogliere o sopportare
sdegno eterno. -non gradire, gradire poco: accogliere o sopportare qualcuno di
come potrò mai io non amare, non gradire, non onorare e non adorare la
, voi non ne avete nessuna per non gradire l'omaggio che egli vi ha fatto
. grazir * avere a grado, gradire '. originariamente era voce della lirica.
ben perseverando, / e meglio via gradire sempre a miglore, i e per
.. il bennassuti, il blanc accolgono gradire come un latinismo per gradi 'procedere
gradito1 (part. pass, di gradire), agg. (superi.
accettare con gioia; desiderare vivamente; gradire. -anche: provare, dimostrare viva
qualche salace facezia che don matteo mostrava di gradire con le sue grandi risate. levi
lat. gràtus, sul modello di gradire. gratuità, sf. l'
4. accogliere con riconoscenza, gradire cordialmente. guittone, xli-25: laido
. grazir (sec. xii) 'gradire '(deriv. lat. gratus
': nelle forme volgari grado e gradire). grazito (part.
la forma grazire, dal provenz. grazir1 gradire '. grè, sm. dial
sai tu qual donna è donna da gradire? /... / quella che
apprezzare, giudicare favorevolmente; approvare, gradire. alberti, 40: voi vedete
siri, i-482: il papa mostrò di gradire al sommo il complimento, e gli
argomenti morali] se in versi debbon gradire, egli si vuole condirli con la
, disgusto, ripugnanza; cessare di gradire; annoiarsi, tediarsi. s.
dammi gioia, in che fermo, gradire, / e fammi che volea tutto isvolere
il principe, che gradisce o mostra di gradire come offerta di liberalità e non come
xvii-296-51: la provedenza / degia ciascun gradire / di far fermo il suo dire,
mia intenzione / in voi per me'gradire, / veggio che v'è languire.
, lxiii-52: in cui si pon gradire / beliesse di sì gran divizione / cone
la lingua in tosco involta / e gradire a chi l'ascolta / è virtù di
, v-1-563: intanto la prego di gradire l'espressione dell'inalterabile affettuoso ossequio e
del tutto sconoscente, si contenterà di gradire i due primi tomi delle « osservazioni
/ e nullo mio affare / vegio possa gradire. neri poponi, 1-46: si
xvii-160: piaccia alla signora contessa di gradire questo libricciuolo, giuntomi finalmente, ma sì
di non dispiacere, nessun desiderio di gradire. in questo senso direbbesi nel plurare
, e certi cristiani, che per gradire a'bramani, co'quali avevano interesse,
, a cui, per mostrar di gradire il grado in cui tenevalo di buon
, castrone giovene e somegliante fazil da gradire, gié suono conveniente. lorenzo de'
i-40-83: medico che sana è da gradire. iacopone, 24-126: li medeci greve
, astiar tiene 'n membranza, / gradire astringe e guerra fa guardare, / e
è degno di volersi, cioè il gradire a dio, il glorificarlo, il piacergli
mia intenzione / in voi per me'gradire, / veggio che v'è languire /
in tre parti, che, per gradire all'amoroso spirito del poeta, potremmo anche
in servire, / sì che poco gradire / vediamo in lor quanto ne fanno altrui
cosa da morire. servire e non gradire, aver servitore che non vuol obbedire,
virtù speciale, / che ciascun de'gradire, / tanto è naturale. antonio da
i sovrani generali de gli esserciti di gradire i cicalamenti de'privati fantaccini, non
. estevan, 211: vi prego a gradire questa schietta oblazione della mia servitù ed
della propria presenza; ma gradire chi gli rivela le pubbliche magagne, con
, accogliere, avanzare, fare, gradire, respingere, ricusare, rifiutare,
, a una cerimonia: mostrare di gradire l'invito partecipandovi. fiacchi, 144
onore alla festa ': mostrando di gradire l'invito intervenendovi. de marchi,
misi mia intenzione / in voi per me'gradire, / veggio che v'è languire
face servire, / ed amando gradire -u'pur m'orgoglia / madonna, che
supplico bene la sua somma bontà a gradire questo riverente ossequio di obbedienza. fagiuoli
credesse che il gran signore fosse per gradire sì buona opera. -in senso generico
in nulla parte / che si peni gradire, né avanzare, / però cordoglio;
supplico v. s. illustrissima a gradire quest'uffizio, che deriva da un animo
in nulla parte / che si peni gradire, né avanzare, / però cordoglio
ariento vena, / non mi poria gradire, / perciò che non mi par che
frugoni, i-3-223: tu sei fatta per gradire / cose sole peregrine, / cose
espressioni comparat. andare a genio, gradire. dante, inf., 13-81
tr. ant e letter. prediligere, gradire; accettare, approvare. latini
a v. a. perché possa gradire, se non l'importanza loro che non
. 2. -pigliare a grado: gradire. dovila, 513: il re
. battoli, 2-4-241: or per gradire agli eunuchi o perché se 'l recassero ad
grattato: rimanere immobile, mostrando di gradire pienamente una situazione o un complimento.
onore più possente, / voi dèi gradire, se ben vi pensate! bambagiuoli,
, 1-262: come si fa a non gradire quando questa povera gente ha incontrato disturbi
dono et in servire / sì che poco gradire / vediamo in lor quanto ne fanno
umane. 2. preferire, gradire, apprezzare in modo particolare,
che mi partio, / del mio presio gradire, / ché fallire -non vole e
il vizio consisteva nell'accettare, tanto per gradire, una presina da qualche canonico.
e 'l tuo dir prezioso / dà gradire a quanti omini vìvoro, / tanto
e 'n disparte / cercar gente, e gradire / che sparga 'l sangue e venda
/ apo la fine, tant'è lo gradire. -la parte, la direzione
di me non iscordavasi punto e parea gradire che l'accompagnassi, dal lembo della
d. bartoli, 2-4-241: o per gradire agli eunuchi o perché se 'l recassero
bramo; / pur ch'io possa a gradire / a voi, donna, servire
e 'l tuo dir prezioso / dà gradire a quanti omini vìvoro, / tanto
johnny agli uomini, ma ora questi sembravano gradire la certezza assai meno di quanto avessero
raccenda / in voler pregio per onor gradire. miracoli di s.
] raggentilì, rannobilito e la fé gradire al popolo. -abbellire, adomare.
, mi dia una prova di amicizia col gradire una piccola refezione e fare un po'
ossequio. manzoni, v-1-677: si degni gradire la reiterata espressione della mia gratitudine.
ben severi. 5. non gradire qualcuno per una determinata carica, funzione
, 1-ii-427: supplico la maestà vostra a gradire clementissimamente la mia debolezza, rimostrata in
e t tuo dir prezioso / dà gradire a quanti omini vìvoro, / tanto
la polizia crede aver motivo di non gradire queste riunioni notturne, e le sorveglia
vostre signorie eccellentissime d'altro che di gradire la mia candida e riverente propensione nel
gran riverenza e la pregò di voler gradire il canino, il paniere e la sciarpa
desiderare, e che la prego di gradire, rozzo com'è, e non darmi
de l'animo che tenete circa il gradire agli amici. ciro di pers, 3-23
fenoglio, 5-i-684: questi sembravano gradire la certezza none, / siccome
, 1-xxxviii-332: mi lusingo che vorrete gradire l'offerta che vi presento di un esemplare
uso, che significa 'di acuto sentire'. gradire e vale / che fa compière / ongni
che mi partìo, / del mio presso gradire, / ché fallire - non vole
della sua. -sentire bene che: gradire; accettare di buon grado che.
e non dormire, / servire e non gradire / son tre cose panfilo volgar
7. con litote. non sgradire: gradire, accettare di buon grado, con
sfavorevolmente; rifiutare, respingere, non gradire. gliaritano, 154: 'sgradito':
sgrado: non approvare affatto, non gradire assolutamente. micheli [in targioni pozzetti
mi face servire, / ed amando gradire. chiaro davanzati, lix-57: sicome
e non quando divennero, per voler troppo gradire, smaniosi e diedero nella caricatura.
la polizia crede aver motivo di non gradire queste riunioni notturne, e le sorveglia.
strazi che per lor talento e per gradire in soprastante si presero a fame, attizzandogli
e 'n disparte / cercar gente e gradire / che sparga 'l perì di
vertù speciale, / che ciascun dè gradire, / tanto è naturale. ariosto,
, 1-262: come si fa a non gradire quando questa povera gente ha incontrato disturbi
presentò a vostra altezza, perché possa gradire, se non l'importanza loro, che
al monte a spogliarvi lo amando gradire -u'pur m'orgoglia / madonna, che
. adimari, i-xiii: vi supplico a gradire in essi [versi] l'ossequiosa
non dormire, / servire e non gradire / son tre cose da morire. buonarroti
che mi partio, / del mio presio gradire, / ché fallire-non vole e non
e 'l suo [n] buon da gradire. novellino, xxviii-850: 1
suoi bellissimi lavori. la prego di gradire i fascicoli finora usciti dell'opera ch'ella
vita, in atti colà ben intesi di gradire, e rifiutar quell'ossequio. a
e i servitori che non mostrano di gradire il suo profumo ai violetta...
amore] servire, / ed amando gradire -u'pur m'orgoglia / madonna, che
. monti, vi-221: vi prego di gradire l'offerta, e di renderla accetta
tacere? 6. accettare, gradire qualcosa che è offerto (in par-
di una particolare marca potrebbero dichiarare di gradire di più il sapore e la consistenza della