arenaria lo abbellano sullo sfondo vellutato delle gradevoli colline. 2. rifl.
di un componimento poetico; farli più gradevoli all'udito. tasso, i-116:
arenaria 10 abbellano sullo sfondo vellutato delle gradevoli colline. e. cecchi, 2-172
che rendono una casa, un alloggio gradevoli da abitare: comodità. tommaseo
vita (e si riferisce agli effetti gradevoli prodotti dalla luce e dai colori,
, affabilità e civiltà fatte per essere gradevoli e gradite in società costituite su basi storiche
'une tournure 'che li renda gradevoli, un'aria di novità, una
scuola romana. le sue attitudini son gradevoli e le sue figure ben disegnate e
raccontati, sono patimenti sì, ma gradevoli, ma gustosi; che però, se
è concepita come una serie di forme gradevoli a cui si aggiunga un contenuto espressivo
o elementi o caratteri utili o necessari o gradevoli; che possiede come aspetto che la
dolorosi o molesti, * talvolta anche gradevoli). latini volgar., 1-68
nievo, 95: per quelle pose tanto gradevoli noi sceglievamo quasi sempre una sponda della
quali cose... assai ti sono gradevoli. seneca volgar., 3-332:
addossato ai tempi difficili i capitoli meno gradevoli del bilancio. -poco gradevole:
idee sì basse: / mi son gradevoli / e secche e grasse. fogazzaro
erano matrone, ma quasi tutte fanciulle gradevoli di quel tipo che i romani chiamano
compone edifici solidi, ma né comodi né gradevoli. bertola, 81: un'aria
di arenaria lo abbellano sullo sfondo vellutato delle gradevoli colline. bacchelli, 10-14: gli
. se le hanno per arti semplicemente gradevoli, male le conoscono, e poco
senso, rendonsi inten- devoli e gradevoli all'immaginativa. guadagnali, 1-ii-19:
scuola romana. le sue attitudini son gradevoli e le sue figure ben disegnate e
vivacissimi e di frutti e di altri oggetti gradevoli. amari, 1-1-249: né altro
questi rapporti, ossia le forme generali gradevoli, non possono essere raccolti empiricamente per
di gran signori, marchesi e conti, gradevoli e insulsi. -di animali.
dover subire interrogatori non sempre brevi o gradevoli. 3. successione di domande
sua legumiera piena d'antipastini più o meno gradevoli. = deriv. da legume
vino un aroma e- un gusto molto gradevoli. = deriv. da marcio1,
7-292: le ho dovuto dire delle cose gradevoli, la ho anche ferita; ora
6. caratteristiche fisiche fondamentalmente favorevoli e gradevoli di un luogo, di una stagione,
intonato o eseguito con variazioni armoniose e gradevoli per l'orecchio, facendo ricorso a
melodia accompagnate da variazioni rese armoniose e gradevoli per l'orecchio con il ricorso a
e accoglienti luoghi o ambienti naturali, gradevoli e suggestive certe condizioni esistenziali.
voi non già il pretesto di letture gradevoli e di scritture soddisfacenti ma l'amico
3. colmare di suoni o rumori gradevoli e 1. neri, 6-15:
attitudine per il canto o emette suoni gradevoli e armoniosi. n. villani,
, 7-215: nei suoi aspetti meno gradevoli la città fa pensare alla vita di ascona
materiali, l'uso di modi socialmente gradevoli (cortesi o familiari o rispettosi, a
-bene odorante: pervaso di odori gradevoli, profumato (l'aria di un
composizione o condizione, per trarne sensazioni gradevoli o, anche, persfruttarne le proprietà medicamentose
2. pervaso da intensi e gradevoli profumi. boiardo, canz.,
vegetazione ricca di piante che esalano effluvi gradevoli (un terreno, un territorio);
2. per estens. impregnato di profumi gradevoli (un luogo). fantoni
denari. -essere impregnato di odori gradevoli (un luogo). tasso
. essere impregnato o pervaso di odori gradevoli (un luogo). boccaccio,
razzo tracciante per gli orbi, suscitavano gradevoli pensieri d'imboscate. 3.
ordine le impressioni sue che non erano tutte gradevoli. -ritemprare (la salute
sensi di piacere, di voluttà, di gradevoli sensazioni. cino, iii-98-14:
e crociere, lunghe e non sempre gradevoli. -con riferimento all'itinerario dantesco
ampiamente intorno a sé sentimenti e sensazioni gradevoli o effetti consolatori e gratificanti; suscitare
che risultano per lo più armonici, gradevoli o suggestivi all'udito. d'annunzio
i capponi, ed accioché fossero più gradevoli e dilicati, nudrivangli con cibi inzuppati nel
nievo, 95: per quelle pose tanto gradevoli noi sceglievamo quasi sempre una sponda della
. questa varietà passa tra le più gradevoli... 'prataiuolo radicato da una
immaginazione o col pensiero sensazioni o esperienze gradevoli; fame la prova in anticipo.
una sostanza allo scopo di produrre esalazioni gradevoli. erbolano volgare, 1-2: lo
. con abbondanza e dovizia di aromi gradevoli. g. gozzi, 1-7:
natura, in quanto produttrice di odori gradevoli e in partic. di fiori profumati
svariate sostanze solide o liquide che producono gradevoli sensazioni olfattive, talora anche con rabbruciamento
all'occhio, che non contempli oggetti gradevoli; or violenza alla lingua, che
bambole di gesso o che ha lineamenti gradevoli e regolari, ma inespressivi. -
e di frutti e di altri oggetti gradevoli. rovani, 3-ii-220: il davanti della
ordine le impressioni sue che non erano tutte gradevoli: quel brutale amorazzo venuto a frutto
. -celato, anche sotto apparenze gradevoli. g. p. maffei,
son già cose che belle molto e gradevoli si possan dire. 3. sm
. -rifarsi con gioie o cibi particolarmente gradevoli di una condizione o di una situazione
spiacevole, invece di attenersi a cose gradevoli. pasquinate romane, 580: voi
dentro e fuori. -produrre gradevoli giochi d'ombra e di luce.
per un cibo o una bevanda particolarmente gradevoli. bracciolini, 5-13-62: capio
ti paesistici o atmosferici, per lo più gradevoli, attraenti, ameni. bertola
un altro suo figlio in corte con le gradevoli novelle del trincerone sforzato e de'nemici
giogo, / a cui di sonaglietti gradevoli all'orecchio / facendo ella ornamento,
determinati elementi paesistici, per lo più gradevoli, ameni. benivieni, 1-161:
o, anche, più lieti e gradevoli. manzoni, 43: forse a
nerastre, per lo più considerate poco gradevoli. -anche con riferimento al colore stesso
-nazione reputata esclusivamente in quanto luogo di gradevoli soggiorni e di vacanze (con connotazione
. 2. che comunica sensazioni gradevoli, piacevoli o rilassanti. onda tivù
. in poche parole: essere più gradevoli verso se stessi e verso gli altri.