aggradare. aggradevolézza, sf. gradevolezza, piacevolezza. tommaseo [
lusso e delicatezze. 8. gradevolezza, squisitezza (di una bevanda,
, bellezza; allettante splendore, suggestiva gradevolezza. monte, ii-384: dammi valore
uno stile tranquillo e comodo, la gradevolezza dei luoghi non agitati dalle idee, e
, che è stimata e desiderata; gradevolezza. cellini, 539: non hanno
una connotazione di amenità idillica e di gradevolezza, come ristoro dalla calura).
per i caratteri di particolare metodicità e gradevolezza musicale. arbasino, 3-91:
(compromettendo gravemente il sapore, la gradevolezza). bacchetti, 1-iii-393: mentre
-figur. con allusione alla facilità e alla gradevolezza della carriera del vizio e del peccato
piagentézza, sf. ant. piacere, gradevolezza. fu. degli albizzi, 1-71
sgraziatàggine, sf. mancanza di gradevolezza, maternità. moretti, iii-544
nell'ambito della grazia gentile, della gradevolezza, dell'accattivante dolcezza di parole e
raffinatezza di stile, chiarezza espositiva, gradevolezza di linguaggio. -anche: arguzia,
, 11-182: siamo pari nella rinuncia alla gradevolezza. anche fra noi, fra gli
r aggradevolézza, sf. letter. gradevolezza, piacevolezza. e. visconti
cibo (conpartic. riferimento alla sua gradevolezza). corriere della sera [