acquatici non hanno nel loro esofago quel gozzo che vi hanno i galli e tutto
la sua forza, il tagliamare del gozzo recideva le acque come un aratro la
= deriv. dal lucchese gobbio * gozzo '. aggueffare (agguèffo)
del molo attaccato all'alzaia di un gozzo da nicchi. = lat. helcìàrìa
che mande / l'amarissimo calice nel gozzo. pavese, 5-68: lui si grattò
tossa ammonticellate. redi, 16-iii-339: un gozzo, o seno,...
squille. pulci, 14-56: quivi col gozzo e col gran becco aguzzo / si
e. cecchi, 1-36: un gozzo appuntito, con pochi peli di barba.
l'unge cavalline, e l'augellesco / gozzo col capo... son
gusto se le tiravan su per lo gozzo. = comp. di avvoltolato.
bocca, bagnare il becco, il gozzo, la gola: bere. angiolieri
, v-300: più non vi bagno il gozzo. / potete andar a bere alla
(con groppone verde-giallo, gola e gozzo neri, petto fulviccio, addome e
); pelle che pende sotto il gozzo dei caproni. allegri, 161
di giovine cicogna dal becco tronco e senza gozzo. aùto il becco torto. ojetti
era una vecchia, con un grande gozzo bitorzoluto che le deformava il collo.
molti nascere (broncocele, cioè enfiagione del gozzo, volgarmente i medici). a
[acque] producono il broncocele o gozzo in chi le beve. = voce
gr. ppoyxoxf) ^) * gozzo '(comp. da ppóyxiov * bronco1
fuori senza riguardi tutto quello che aveva nei gozzo. brancoli, 4-156: se non
, versò nel calice, traendosi del gozzo, tutto il liquore del sangue, il
ch'e'mande / l'amarissimo calice nel gozzo. guarini, 184: in ciel
: credetti a un pippione empiere 'l gozzo, / e 'n quel cambio ho imbeccato
, anche quella mattina, il suo gozzo di frasi (razzi e candele romane)
e stride, e par che giù pel gozzo / egli abbia una carrucola da pozzo
che doventò pontificio e irritò il gran gozzo pieno di stento e di furore sollevato
non portar chianti, che mi serra il gozzo. collodi, 771: sulla fisonomia
che andata in capo della scala col gozzo di villanie ripieno, apriva la chiavica e
hanno tutti il cimurro e male al gozzo, / e il cantare è oramai mestier
corrugato, col naso rincagnato, col gozzo sotto la barba caprina, con le
, contando per quattro libbre abbondanti il gozzo che cercava nascondere sotto un immenso collare
, versò nel calice, traendosi del gozzo, tutto il liquore del sangue
essi prodotta (detta 'latte del gozzo '). = voce dotta
con la roba che hanno lor portata in gozzo, mezzo digestita, porgendo becco a
e coltellacci; / non va dal gozzo 'n giù la sorba lazza. =
, sf. ant. e letter. gozzo viglia, baldoria dopo un
, contando per quattro libbre abbondanti il gozzo che cercava nascondere sotto un immenso collare
vuoi mettere in capo, mettile nel gozzo; e vattene lungo le mura, e
fossa che tu vi trovi, cavatele del gozzo, e gettavele drento, e sotterrale
). còzzo, v. gozzo. còzzo, sm. il
e poiché l'epa empiesti insino al gozzo, / la man mordesti che ti porse
, legata a una disfunzione tiroidea (gozzo endemico). tramater [s
scimunitaggine, comunemente accompagnata da un gran gozzo: condizione spesso ereditaria, endemica nelle
, / t'ingolla: ha un gozzo enorme. -recipr. bencivenni [
al quadruplo del normale. -cuore da gozzo: disturbi funzionali del cuore coincidenti col
: disturbi funzionali del cuore coincidenti col gozzo. -cuore forzato: stato di insufficienza
senza moderazione. aretino, 8-383: un gozzo assai orrevole le faceva postema ne la
la loro decozion vale alle posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi
e si sarebbero sentiti pieni fino al gozzo. piovene, 3-24: eravamo..
accompagni / il suon, che 'l gozzo rauco fuor discaccia. 5.
337: a chi apre troppo il gozzo, / e beve e mangia senza
, messer casentino, / sì nel gozzo la boce gli rimbomba, / che diserta
della bocca o in mancanza dei denti il gozzo; le sostanze intromesse discendono nella seguente
e si sarebbero sentiti pieni fino al gozzo. bacchetti, 3-185: lo spettacolo era
. ma il tentennamento, ostacolato dal gozzo, le riesci con elongazione ridotta, quasi
ma pergio medico). un po'il gozzo enfiato dal canto la trattiene a galla.
spugna bruciata e in medicina contro il gozzo, l'obesità, ecc. vallisneri
, regione auricolare, cervice, schiena, gozzo, fianchi e lati del petto di
alla fronte e alle tempie e al gozzo. gr azzini, 184: nel far
tutta quella grazia di dio finiva nel gozzo delle care galline. e. cecchi,
portar chianti, che mi serra il gozzo: / ma di palaia arrecane un
cuocitura ti berai, / meglio starai del gozzo a non mentire. aretino, 8-149
forava il cuore. -forare il gozzo: v. gozzo. 10.
-forare il gozzo: v. gozzo. 10. prov. non si
cennini, 60: dal mento sotto il gozzo al trovare della gola, una delle
sicilia e malta, tra questa e il gozzo, tra lipari e le isole
acquatici non hanno... quel gozzo che vi hanno i galli e tutto il
. ant. e region. gola, gozzo, gorgozzule. s.
gargamèllo, sm. ant. gola, gozzo. tommaso di silvestro, 265
garganèlla, sf. raro. gola, gozzo. -per lo più nella locuz.
non leonessa vorace...; ma gozzo gargantuesco, mascella pantagruelica. e.
la loro decozion vale alle posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi,
, sm. gola, trachea; gozzo, gorgozzule. cavalca, 9-232
), sm. gola, gozzo. viani, 19-31: -
cavità orale, gola; strozza, gozzo. 5. degli arienti,
, i-4: i'ò già fatto un gozzo in questo stento, / come fa
= da una voce prelatina * gaba 4 gozzo, gorgia 'con sufi, peggior
sufi, peggior. a significare ingrossare il gozzo '(per il 4
gavazzo2 (gavàccio). dial. gozzo. latti, 8-76: s'
da una voce prelatina * gaba 4 gozzo, gorgia '(nella forma deriv.
. 5. in senso improprio: gozzo; pomo d'adamo. bandello,
. dalla voce prelat. * gaba 4 gozzo, gorgia '(con doppio suffisso
. dalla voce prelat. * gaba 4 gozzo, gorgia '(per la simiglianza
, dalla voce prelat. * gaba 4 gozzo, gorgia '. gavòtta2, sf
acquatici non hanno nel loro esofago quel gozzo che vi hanno i galli e tutto il
ghébbio, sm. tose. il gozzo degli uccelli. viani, 14-71
10-927: credetti a un pippione empiere 'l gozzo, / e 'n quel cambio ho
. xcopióg): forse incrocio di gozzo e ghiotto. ghiòzzo (giózzo)
/ benché satolla e piena fino al gozzo, / se vede un altro can
becchi spalancati e le lingue cantanti dal gozzo, di che fuoresce talora il canto ginecofesso
/... / ché nel gozzo anigrottol contraffece, / e ne le ren
scarpe, dove le civette hanno il gozzo: mancare assolutamente di buon senso.
intelletto ed il giudizio / ove hanno il gozzo appunto le civette. tommaseo [
1-ii-189: se lo posso prendere pel gozzo / con queste dita, giurammio!
siano enfiagioni della gola a foggia di gozzo, fanno toccar con mano, quanto
parti notabili per inchiu- ere il gozzo e la gobbézza delle spalle.
ch'io ti dia mai più un gozzo di vin schietto. albertazzi, 675:
, che s'io ne spando un gozzo / chiamami tristo. 3. dimin
. medie. ant. tumefazione; gozzo. salvini, 6-43: ipocrate,
, 6-43: ipocrate, gongrone, cioè gozzo, questo mal nomina, gonfio simile
. ant. gola, strozza, gozzo. garzoni, 1-303: nell'estrema
gorgozzoluto, agg. che ha un grosso gozzo. calvino, 1-120: il
canna della gola, strozza, esofago; gozzo; gola (e attualmente è usato
, docum. nel provenz. gava 'gozzo ', fr. dial. gave
forse da riconnettere a guttur 4 gola, gozzo '. gottomano, sm.
(gozzàglia), sf. ant. gozzo di notevoli proporzioni. - anche al
che ha la forma di un grande gozzo. 2. quantità di cibo indigesto
la doppia z forse per raccostamelo a gozzo). gozzante, sm. marin
. marin. marinaio che guida un gozzo. tommaseo [s. v.
: 'gozzante', marinaro che governa un gozzo. segnatamente chi trasporta rena, zavorra,
che costituisce il fattore che provoca il gozzo. -terre gozzigene: regioni montuose (
val d'aosta) in cui il gozzo si manifesta diffusamente negli abitanti, spesso
gozzo1. gozzino, sm. piccolo gozzo. -riempirsi il gozzino: mangiare
2. agg. che ha il gozzo (un animale). = dimin
vena grossa / e non empier lo gozzo perché pesi. passavanti, 101: la
, versò nel calice, traendosi del gozzo tutto 'l liquore del sangue. leonardo,
sopra certi scogli infiniti uccelli grandi con un gozzo rosso avanti il petto tanto grande che
digerirgli e tanto se n'empiono il gozzo, che lo fanno divenir maggiore di
, / che di pesci ha nel gozzo sempre un bioccolo. note al malmantile,
note al malmantile, 2-784: 'gozzo '. è il primo ventre degli uccelli
sono ben pieni. -latte del gozzo: massa caseosa che si forma nell'
la quale pia- cemi di chiamarla il gozzo. 2. per estens.
porta ancor pelato il mento e 'l gozzo. a. pucci, cent.,
baroni / con lui insieme fu tagliato il gozzo. crescenzi volgar., 6-62:
e l'asprezza della lingua e del gozzo. pulci, 9-76: e presela e
: e presela e ciuffola a punto al gozzo, / uccisela e punì la sua
... par che esca dal gozzo lungo e rauco di molte gru e di
ch'ai passo l'attende, / il gozzo gli trafora col pugnale. gemelli careri
rade volte pesce, perché hanno il gozzo assai stretto. pananti, i-413: se
/ che i diavoli mi versino pel gozzo / un paiolo di zolfo e piombo fuso
, si radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. pavese, 7-114: voi di torino
.. -qualche volta ci resta nel gozzo. -per metonimia: senso del
naso, non gustano perché non hanno gozzo. -canto, voce.
groto, 1-20: gl'uccelletti di dolce gozzo e di soave armonia si stanno in
, /... / ché nel gozzo ani- grottol contraffece. sacchetti, 173-17
la gola delle pecore nasce alcuna volta gozzo per abbondanza d'umori che dal capo
orba e mancina, / ha il gozzo, e da due sfregi il viso guasto
[acque] producono il broncocele o gozzo in chi le beve. d'annunzio,
iv-1-926: un altro aveva un gran gozzo grinzoso e violaceo che gli ondeggiava come
, iii- 103: aveva un gozzo duro e giallastro, come gli ci fosse
collo gonfio che accenna lievemente a un gozzo. -per estens. persona affetta da
sfogava, anche quella mattina, il suo gozzo di frasi (razzi e candele romane
non aver presosi altro della preda che un gozzo di faggio per sacrificare agli iddìi.
/ che s'empie di lapponi infìno al gozzo. govoni, 1239: l'ultima
cavallo arrembato, / il muso nel gozzo del sacco orecchiuto. 8.
8. bot. mal del gozzo: malattia dell'erba medica provocata da
. 9. locuz. -aprire il gozzo: cantare; emettere suoni (per
: / sol di notte apri il gozzo e spieghi tale. bracciolini, 1-3-50:
. bracciolini, 1-3-50: pur apre il gozzo e la sua lingua ei stende,
becco stiaccia. -aprire troppo il gozzo: mangiare e bere senza moderazione.
, xxvi-1-337: a chi apre troppo il gozzo, / e beve e mangia senza
o il singhiozzo. -avere pieno il gozzo, essere pieno fino al gozzo:
il gozzo, essere pieno fino al gozzo: essere sazio, avere la pancia piena
si ritraea, poi ch'avea pieno il gozzo. guicciardini, 13v- 201: meglio
dovizioso e si sarebbero sentiti pieni fino al gozzo. -crepare il gozzo a qualcuno
fino al gozzo. -crepare il gozzo a qualcuno: essere sul punto di
ne vada. or ora mi crepa il gozzo. -essere col gozzo pieno di
crepa il gozzo. -essere col gozzo pieno di schiuma: essere invidioso,
quella eredità vi ha sempre mantenuti col gozzo pieno di schiuma. -farsi gozzi
gozzi d'anitroccoli! -forare il gozzo: procurare danno; produrre una forte
vide quello, che gli dovea forare il gozzo e la gola. g.
: una predica t'averebbe forato il gozzo! -lasciare in gozzo: lasciare in
forato il gozzo! -lasciare in gozzo: lasciare in eredità. a
/ che'nostri padri ci lasciare in gozzo. -mandare nel gozzo: inghiottire,
ci lasciare in gozzo. -mandare nel gozzo: inghiottire, deglutire, trangugiare (
che mande / l'amarissimo calice nel gozzo. pindemonte, 211: qual
/ commensal gramo? giù mandar nel gozzo / non può il nemico intingolo.
può il nemico intingolo. -morire a gozzo stretto: morire per impiccagione.
far la scioccheria / di morir a gozzo stretto / e di rendere il
-non andare, non correre per il gozzo: non tollerare (un'ingiuria,
vero dire non sapeva correr giù pel gozzo quella burla del milione. idem, 446
questa madre compagna non andava giù pel gozzo a lucilio, ma egli non era
-non andare, non passare il riso dal gozzo in giù, non passare il gozzo
gozzo in giù, non passare il gozzo: ridere forzatamente; essere di cattivo
per proverbio si dice, non passa dal gozzo in giù. berni, 36-38 (
se ne ride; ma non passa il gozzo / il riso, ché da tema
: il riso non mi passa il gozzo,... sputerei fele ed aloè
fele ed aloè. -portare in gozzo un sentimento: covarlo dentro.
/ ch'ira e melanconia i'porto in gozzo / quand'io non veggio el monte
monte de parnaso. -rallegrarsi nel gozzo: gustare con piacere. fra giordano
questi bevitori molto si rallegrano pure nel gozzo. -restare a gozzo asciutto: rimanere
pure nel gozzo. -restare a gozzo asciutto: rimanere con la gola secca
: no, no restar non voglio a gozzo asciutto, /...
guerrieri arsi ed infranti. -riempirsi il gozzo: nutrirsi; mangiare a sazietà.
ch'eran dentro, per empiersi il gozzo. machiavelli, 889: magnifico oratore
uno, e l'altro empiersi il gozzo. fagiuoli, xiii-121: con due foglie
lo dich'io, non s'empie il gozzo. verga, 4-282: vuoi che
vuoi che mi spogli io per empire il gozzo a voialtri che non avete fatto nulla
fatto nulla? -rimanere, attraversare nel gozzo: riuscire molto duro da sopportare (
ma questa proprio gli si attraversava nel gozzo. pavese, i-18: una cosa
sola... mi è rimasta nel gozzo: che adesso non lo posso più
più far io. -serbare in gozzo qualcosa: metterlo da parte per sé
. prov. alla gallina ingorda crepa il gozzo: chi nutre smodate pretese spesso non
; ma alla gallina ingorda crepa il gozzo! 11. dimin. gozzino
: verso sera, ritornati nel nostro gozzo, rientrammo per la porta del molo.
. carena, 2-374: * gozzo ', barchetta colla quale i tonnarotti fanno
, e gli scalmi; e il gozzo ('guzzo') o sciatta, che n'
tomo. viani, 19-356: passa un gozzo, piccolo, tinto di verde con
forse per aferesi, da (bra) gozzo: cfr. genov. gosso,
7-55: * gozzoviglia 'deriva da 'gozzo ', quasi voglia dire 'robe
, quasi voglia dire 'robe da gozzo, vivande da ingozzarsi con gusto '.
gaudibilia 'cose godibili ') con gozzo. gozzoviguante (part. pres.
, 9-551: in sul buono / del gozzo viglio lor, quando più
agg. e sm. che ha il gozzo. boccaccio, viii-1-74: quantunque
d'annunzio, iv-1-926: aveva un gran gozzo grinzoso e violaceo che gli ondeggiava come
'(ted. mod. kropf 'gozzo '): con lenizione dell'iniziale
, quasi tutto bianco; ha un gozzo o giogaia, di color rosso molto vivo
, messer casentino, / sì nel gozzo la boce gli rimbomba, / che diserta
, orba e mancina, / ha il gozzo, e da due sfregi il viso
. góbbio), sm. tose. gozzo degli uccelli, ingluvie. pagliaresi
lo sacrificava. -per estens. gozzo, gola (di una persona).
. = lat. ingluviés 4 gozzo 'degli uccelli attraverso il verbo ingabbiare
. non gustano perché non hanno gozzo. dante, conv., iii-11-12:
si sente carico, s'empie il gozzo d'acqua, e col becco si fa
ha i denti molto aguzzi e uno gozzo assai lungo e largo, che ih
è il levarli tutto il pasto dal gozzo, senza romperlo, per il becco,
mediante un imbuinèllo, s'empie il gozzo d'acqua più volte, tanto che n'
putride febbri, ma non inaspriscono il gozzo. mattioli [dio- scoride],
, / dov'un ti fora il gozzo e sfonda l'epa, / malissimo tal
poetico. scretamente e senza ragione il gozzo segarono. guicciar2. che non obbedisce
casti, 15-79: ei col vorace allor gozzo infarcito / d'in- gesto cibo a
/ benché satolla e piena fino al gozzo, / se vede un altro can che
. zool. che si riferisce al gozzo degli uccelli. = deriv.
cibo e avviene la prima digestione; gozzo. - negli insetti, rigonfiamento dell'
deriv. da ingluvies 4 gola, gozzo '. ingluvióne, agg. e
dal lat. ingluvies 1 gola, gozzo '(cfr. ingluvina).
. da * « - gluvìes * gozzo 'e * ingulàre, denom. da
/ soggiornando, sciaurato, il nero gozzo / e l'ingorda sua fame empie di
schiumante, l'ingorgo delle parole nel gozzo, le strida, le soffocazioni, il
. (ingózzo). mettere nel gozzo, mandar giù nello stomaco, inghiottire
la roba che hanno lor portata in gozzo, mezzo digestita, porgendo becco a
ingozzare), agg. messo nel gozzo, nello stomaco; mandato giù,
, attraversato dal cordone sperma gozzo e lo stomaco. è diverso da inzeppare
la imbeccata, a empier loro il gozzo. = forma sincopata di intozzato.
/ benché satolla e piena fino al gozzo, / se vede un altro can che
savi, 2-ii-204: le pareti del gozzo sono assai iper- trofizzate.
quella eredità vi ha sempre mantenuti col gozzo pieno di schiuma, e non ne
chiamasi volgarmente così, una secrezione del gozzo (ingluvie), dei colombacci,
del teatro - gliela rincalcò fino al gozzo. = deriv. da latta2
. pataffio, 6: non va dal gozzo 'n giù la sorba lazza. landino
, contando per quattro libbre abbondanti il gozzo. 2. unità di misura
, versò nel calice, traendosi del gozzo tutto il liquore del sangue, il quale
le adultere cene, le rivocò dal gozzo / indigeste, lordando gli abiti e i
. cagna, 2-160: irene col gozzo pieno, i luccioloni agli occhi, non
dentro alla base delle coma piantata sul gozzo. vallisneri, iii-420: la maniera de'
fuora per voi quel ch'ho nel gozzo. -essere lungo: nel linguaggio
. dal lomb. magattèll 4 ventriglio; gozzo ', dal longob. mago 4
longob. mago 4 stomaco '. il gozzo caratterizzava forse un personaggio delle marionette.
, orba e mancina, / ha il gozzo, e da due sfregi il viso
contadini ». -col mangiare nel gozzo: immediatamente dopo pranzo o dopo cena
v.]: 'col mangiare nel gozzo ': appena dopo mangiato.
. viani, 19-635: varò il gozzo nell'onde chiare, alzò il mangiavènto
a ghiri / mattaniccio, che hai gozzo panaio. = deriv. da
porta ancor pelato 11 mento e 'l gozzo. simintendi, 2-76: brancicava morbidamente
. per l'ampiezza ragguardevole del suo gozzo, pe'suoi grossi, corti e
al bruno del dorso, al bianco del gozzo e del petto, al rosso-castano dell'
dato, / sei belle cose: un gozzo, un topo, un fischio,
in quell'armonia lusinghiera ch'esce dal gozzo d'una vergine tutta vezzo. pacichelli
). gatto, 4-26: sul gozzo con due remi / di qua di là
legni; morire sulle forche o a gozzo stretto: essere impiccato. lippi,
v.]: 'morire a gozzo stretto ': impiccati. -morire
altri insanguinare o il capo o il gozzo, / alcun tornar con mano
gote biancastre. lati del collo, gozzo, petto e addome, color lionato.
miserabilità). angelo federico gozzo [p. petrocchi]: menare la
.. / capisci? o pel gozzo / ti chiappo, ti strozzo.
/ commensal gramo? giù mandar nel gozzo / non può il nemico intingolo e
che andava in capo della scala col gozzo di villanìe ripieno, apriva la chiavica
azzanna ^ / t'ingolla: ha un gozzo enorme. bacchetti, 13-45: la
orrevole. aretino, 20-339: un gozzo assai orrevole le faceva postema ne la gola
... enorme pagliolaia pendentegli giù dal gozzo. 3. scherz. stomaco (
pane. pataffio, 4: hai gozzo panaio. 2. che è
pantagruelico. d'annunzio, v-1-897: gozzo gargantuesco, mascella pantagruelica, sacco senza
= spagn. papera, da papo 'gozzo '. paparàccnia, sf. dial
becchi spalancati e le lingue cantanti dal gozzo, di che fuoresce talora il canto gine-
drieto. redi, 16-iii-243: dal gozzo è continuato uno stretto e corto passaggio
6-33: trenta barili ormai per il lor gozzo / eran passati. targioni pozzetti,
. 2. sm. latte del gozzo (v. gozzo1, n. 1
porta ancor pelato il mento e 'l gozzo. boccaccio, dee., 9-5 (
la gola delle pecore nasce alcuna volta gozzo per abbondanza d'umori che dal capo
... d maschio ha gola e gozzo azzurro lucente; due fascie strette,
, che è situato immediatamente sotto il gozzo. -per simil. addome di
picco: grano a grano empie il gozzo alla gallina. 7. locuz.
seccature. -avere pieno il gozzo, il sacco: non poterne più.
mazzini, 35-302: ho pieno il gozzo. so che avete veduto il signor
spallacci color verde oliva; gola e gozzo bianchi; petto, addome, fianchi e
iii-216: i pippioni rammolliscono nel loro gozzo il grano, quindi lo estraggono e lo
; parti inferiori bianche; gola, gozzo e petto ceciato, con macchie longitudinali
pallottola di piume che si mette nel gozzo ad alcuni ucelli, come a falconi,
il passero fa la piva, ha il gozzo turgido e ancora una scorta di farfalle
savi, 2-ii-204: le pareti del gozzo... presentano molte pieghe ondulate assai
e verso sera, ritornati nel nostro gozzo, rientrammo per la porta del molo.
porta ancor pelato il mento e 'l gozzo. idem, inf., 18-49:
), comp. da prè 'gozzo, ventriglio '(da un lat.
, 1-49: deh va', legati al gozzo / una calza da porci, e
[il pollo] e, trattogli il gozzo, prese da me commiato e senza
, andò a'fatti suoi con esso gozzo in mano. stampa periodica milanese,
attenta »; io ne avevo proprio il gozzo pieno e ne ho approfittato per rispondere
principio et alla bocca, mento e gozzo, sino alla fontanella della gola, farai
, se gli gonfierà il ventre e u gozzo, e patirà di renella o di
vide quello ché gli dovea forare il gozzo e la gola, imperocché, benché
morene, si fosse poi riempiuto il gozzo di prugnuoli e caricato il ventriglio di cocomeri
, si radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. tarchetti, 6-ii-591: devi sapere
del fico] vale alle posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi
ove bisogna sperienza, / sì come disse gozzo al ca- lendaro. fagiuoli, xi-14
l'alma il lume, / ma il gozzo ammorza e ratto si divorza.
quando grasso, impinguato e pieno il gozzo, / miran per roma in aureo
animali. rustico, xxxv-ii-360: nel gozzo anigrottol contrafece, / e ne le
interiora e fa'che l'acqua ribocchi al gozzo pieno. b. del bene,
picco: grano a grano empie il gozzo alla gallina. fagiuoli, vi-46:
vedeva patini e sandolini e qualche misero gozzo da pesca, nella luce mattutina, sulle
quivi fu sempre mai sconosciuta la deformità del gozzo. -sostant. f.
parole, messer casentino, / sì nel gozzo le boce gli rimbomba / che diserta
cadere li peli dal mento e dal gozzo, siché mai non rimisono. landino [
in dentro alla base delle coma piantate sul gozzo. -infossare la testa fra le
alma 11 lume, / ma il gozzo ammorza, e ratto si divorza.
domestici saran morti, mettetegli subito nel gozzo dell'acqua tante volte che lo votate
lardo e riempiete il corpo e il gozzo commodamente, riserrate il taglio e così
sotto v'era un sacculo fulvo come un gozzo, dove si era raccolta un po'
. salviati, 20-17: lo veggo, gozzo, che tu ti maravigli di questi
gli scarpettini / con brache rotte in gozzo e ben strette. baruffalai, iii-34:
impiccio / che arrivavano quasi fino al gozzo / dello scavato. -vano sotto
sandolini e qualche mi sero gozzo da pesca, nella luce mattutina, sulle
spremendo fino a gonfiarsi le vene del gozzo, e masticando i suoni e l'abbondante
ghiri, / mattaniccio, che hai gozzo panaio. = forse da connettere con
ridere. pataffio, 9: il gozzo volsi 'ndietro e screpazzai; / di mona
seri si radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. nievo, 573: capite bene cne
con sì fatto sgrugnone / chegli cacciò nel gozzo la parola, / con forse undeci denti
camminavan curvi. / trapana il gozzo a sandro romagnuoli, / tronca la testa
porta ancor pelato il mento e 'l gozzo. idem, inf, 10-97: el
animalizzato soltanto da quelle secrezioni che sieffettuano dal gozzo materno e paterno. soldati, v-351:
da loro indiscretamente e senza ragione il gozzo segarono. ariosto, 9-41: alzò
firmare una cambiale. -tagliare il gozzo a un animale. zanobi da strata
che andava in capo della scala col gozzo di villanìe ripieno. panzini, ii-433:
darsi sor, cioè sopra, il gozzo, sorgozzoni e sergozzoni. a. f
seri, si radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. carducci, ii-10-289: lì prego
viani, 19-713: la chiglia del gozzo percosse sulla sabbia e vi rimase incuneata
orba e mancina; / ha il gozzo e da due sfregi il viso guasto.
. ant. tirare fuori qualcosa dal gozzo, rigurgitarlo (un animale).
alla gallina sgorda gli crepa il gozzo. = comp. dal pref.
allargano: / né preci in carità dal gozzo sgorgano. graf 5-374: uccidi
il verbo'sgozzare', che è tagliare il gozzo. lippi, 6-56: de'tordi cala
-disus. privare un pollo del gozzo o vuotarlo valcare largo, onde mai non
a fatto quella dor 11 gozzo. carena, 2-267: 'sgozzare': vale
, 2-267: 'sgozzare': vale votar il gozzo ai polli scannati o ad altri uccelli
fatto sgrugnone / che gli cacciò nel gozzo la parola, / con forse undeci denti
vai, 33: or nel gozzo / il singhiozzo / sinaleffa ogni periodo.
attenta »; io ne avevo proprio il gozzo pieno e ne ho approfittato per rispondere
alter, di scorciapino. gozzo: a squarciagola. squarciapólpa (squàrcia
lui [il pappagallo] dal fondo del gozzo tutto quello che gli venne in mente
la memorabile temerità d'un beccaro di gozzo beccari che introducendo due stanghe di mano in
dar fuora per voi quel c'ho nel gozzo. -passare alla storia o nella
. gola e, per estens., gozzo, collo (nell'uso moderno per
io strozzarmi in gola / con periglio del gozzo, miei donni, ogni parola?
, i lati del collo ed il gozzo rosso castagno; è molto raro in italia
un bel guadagno, / colla gozzo beccari che introducendo due stanghe di mano in
testa, ani- mellata, ninfoli, gozzo e paracore delle bestie macellate. =
bernazzi a gambe torte, trapana il gozzo a sandro romagnuoli, / tronca la testa
degenza per tireopatie, in grande prevalenza gozzo endemico in tutti i suoi stadi evolutivi,
schiumante, l'ingorgo delle parole nel gozzo, le strida, le soffocazioni,
x-3-323: poiché l'epa empiesti insino al gozzo / la man mordesti che ti porse
s. v.]: 'tracheocele': gozzo. = voce dotta, comp
infiammatori, compressioni esterne (come il gozzo), ecc. =
. corsini, 12-75: trapana il gozzo a sandro romagnuoli, / tronca la
e con gorghe soavi / versan dal gozzo armoniosi favi. pananti, i-99: perché
savi, 2-ii-204: allora le pareti del gozzo sono assai ipertro- fizzate, presentano molte
piccioni domestici saran morti, mettetegli subito nel gozzo dell'acqua tante volte che lo votate
porta ancor pelato il mento e 'l gozzo. poliziano, 1-696: io vi voglio
, n. 15. -votarsi il gozzo: esprimere il proprio pensiero senza inibizioni
iv-368: lo cesari venne a votarsi il gozzo coll'amico e prestare un pugno di
lavo le mani, ma mi vuoto il gozzo in istampa, sino a provocar duelli
vòzza, sf. ant. dial. gozzo, ingluvie. -empirsi la vozza di
, 378: 'vozza'...: gozzo; ingluvie... 'jencherse
4-87: l'associarsi del cretinismo endemico al gozzo perfino negli animali, in tutte le