la bacia e ribacia insaziabile. gozzano, ii-89: o dita appena tocche,
sia già ribadito ai miei piedi. gozzano, i-610: eleanor stessa, con
animali come m un sogno visibile. gozzano, i-916: la bellezza misteriosa delle tre
freddezza che invano voleva apparire ardore. gozzano, ii-355: piange la bimba perché
, ricanticchiando lo stornello dei garofani. gozzano, i-752: rino... li
affettivo o di un'amicizia. gozzano, i-753: i due dovettero discutere a
. -vitalità, ardore. gozzano, ii-575: anelito / di tutto ciò
parpaglioni bianchi, testoline ricciutelle inhirlandate. gozzano, i-74: che furori, cari miei
ricche di fior son le campagne apriche. gozzano, ii-181: oltre marocco, ad
addobbato e di ricchissimi letti fornito. gozzano, ii-173: intorno a quella che rideva
] un latte molto ricco e sostanzioso. gozzano, ii-143: i greggi, sparsi
scatola dì quelle sigarette turgide e ricche. gozzano, ii-445: passa [l'elettricità
vi sono tutte le inai- cazioni. gozzano, ii-316: o yes! ricerco,
amico, che mi porga aiuto. gozzano, i-1286: vi ricordate di quello scrittore
di femmine perdute a gara di vergogna. gozzano, i-1105: il procurarsi un falcone
narmi, nuove dell'amica di livorno. gozzano, ii-266: riceveremmo talvolta notizie della
raccoglie. • - assol. gozzano, ii-173: allora, quasi a voce
vano l'anima mia si sface. gozzano, ii-192: da quel mattino dell'infanzia
una voce in un reiterato richiamo. gozzano, ii-149: sullo specchio subdolo e deserto
-desidera qualche cosa il signor conte? gozzano, ii-140: « tu? graziar
paese una novella che ci riconsoli. gozzano, ii-1-76: tramonta il giorno. un
: ricoperse il suo involucro nello sciallo. gozzano, -tenere sotto il proprio dominio una città
e veste / l'edera verde. gozzano, ii-569: certo in giardino la
precisione spietata degna di un medico. gozzano, i-1308: addio. ricordatemi come
occhi semichiusi, il mio ricordo. gozzano, ii-146: nel ricordo, sola
bianco, e così per contrario. gozzano, ii-149: fatto lieve così come uno
misurate, bisognava muovere molta gente. gozzano, ii-198: a lui ricorre lo
un semplice ricovero alle mie infelicità. gozzano, 915: io ti ringrazio, o
va a cercare un ricovero nelle montagne. gozzano, 34: sui gradini consunti,
ch'era simile a un verone ricurvo. gozzano, 1-44: vide passare di corsa
la corsa, con onda procace. gozzano, ii-541: l'addome snello, pur
(romagna, ecc.). gozzano, i-172: 'evviva i bógianen..
ballano una ridda indiavolata tenendosi per mano. gozzano, i-899: il mugnaio, quando
appaga del non poterne conoscere alcuno. gozzano, i-611: intorno a me era una
una ridda minuta di scagliette vive. gozzano, i-1267: qui imperversa una raffica
; e la fontana senz'acqua. gozzano, ii-256: ma guardo in tomo.
mie due villette ridenti d'aperte finestre. gozzano, i-242: sopita quest'ansia dei
guascone che si smascellava dal ridere. gozzano, ii-170: rivedo la tua bocca vermiglia
per gaiezza mi ride ogni pensiero. gozzano, ii-157: mio cuore, monello
sogni della vita e dell'amore. gozzano, ii-171: tu m'hai amato.
aver fatto che un breve sonno. gozzano, ii-319: per prodigio d'uno di
(un ambiente naturale). gozzano, ii-286: l'aurora improvvisa mi desta
ombrello. -con metonimia. gozzano, i-115: « appena un lieve sussurro
ingoiando per la furia le sillabe. gozzano, ii-347: no! taci! taci
primo appiglio. -assol. gozzano, i-1251: io dissi, e senza
lanciato (un oggetto). gozzano, ii-187: oimè! che giocando un
e il mondo a un ospitale. gozzano, ii-319: ah! fanciullesca è
, / son di nuovi panni vestito. gozzano, i-1265: rieccomi in questa solitudine
tutto d'un fiato le poesie di gozzano... un dagherrotipo invecchia meno
vostra lettera mi ha riempiuta di costernazione. gozzano, h-555: grido che pare giungere
; non tutto lo schema che il gozzano disegnò potè essere colmato, soffuso dal
o trascurata per un lungo periodo. gozzano, i-1104: oggi del tutto scomparsa tra
un esemplare o un elemento antico. gozzano, i-484: 1 delicati motivi che
, mi sentivo rifatto lo stomaco. gozzano, i-1348: vorrò vivere venti giorni di
la propria condotta su un modello. gozzano, i-136: se lei sapesse come sono
-intr. con la particella pronom. gozzano, ii-166: un marinaio nudo / tenta
la slitta e attender più rifiuta. gozzano, ii-555: ho veduto il mio cane
merci francesi non chiu| uel matrimonio. gozzano, ii-207 tit.: l'onesto rifiuto
l'austria revocasse i seque gozzano, i-131: bellezza riposata dei solai /
: era forse un rifiuto di galera? gozzano, i-443: il paria è il
riattaccare il linguaggio ai movimenti riflessi. gozzano, i-417: patrick e matthew non
faceva meno ferine le umane belve. gozzano, i-1349: la raccolta adunerà il
nchiami / con grida alte e sonore. gozzano, i-1124: il rumore è rimandato
lor borsa piuttosto che ricavatone profitto. gozzano, i-734: ancora una volta essa
qui approdano per rifornirsi di vettovaglie. gozzano, i-1270: mi fermerò il tempo
-che subisce la rifrazione. gozzano, i-768: meditava a lungo sulle tinte
un'idea, in un progetto. gozzano, ii-446: forse lo stanco spirito moderno
. 10. riporre. gozzano, i-766: il mio amico accese una
della prima opera in versi di guido gozzano (1883-1016). gozzano, ii-69
di guido gozzano (1883-1016). gozzano, ii-69 (tit.): la
. alloggio, camera d'albergo. gozzano, ii-146: poi la cascina rustica del
al suo rifugio fra le lupinelle. gozzano, ii-458: consapevoli quasi del mistero /
già cominciava a soffiare il vento. gozzano, ii-324: le ritrovammo dopo pochi
l'anima parla con se stessa. gozzano, ii-296: un fiore gitterò dal mio
monte, tra il chiaror dell'alba. gozzano, ii-70: i bei capelli corti
di lunghe sferze che percotendo schioccavano. gozzano, i-611: una quarta [pietra
casa, senza paura della giustizia. gozzano, i-447: si vedono...
avevano fatto più del loro dovere. gozzano, i-1118: il fascino della città fantastica
la servetta alpestre finiva di rigovernare. gozzano, i-130: maddalena con sordo brontolìo
si rivolse a riguardare l'adorata. gozzano, ii-249: io rivedo così la solitaria
-di sogg. inanimati: contenere. gozzano, i1-234: per alcun tempo qui,
aria al passeggio pubblico delle mura. gozzano, i-252: lei guarirà: coi debiti
di 'riguardo'sono già sparite dalla festa. gozzano, i-50: giungeva lo zio,
di napoleone i, rilegati alla bodoniana. gozzano, ii-261: 'carlotta'.. vedo
tecnica o del materiale usato. gozzano, i-872: la logora rilegatura di cuoio
-con valore aggett.: sporgente. gozzano, i-1157: appare la dentiera sordida sotto
amore i suoi fiori più belli. gozzano, ii-199: così totò merùmeni, dopo
apparir nuove? -assol. gozzano, ii-217: 'i colloqui'...
stima e sarà contentissimo che rimanghiate. gozzano, ii-176: ah! rimanere qui,
da poter rivaleggiare con lo stesso banville. gozzano, i-207: qualche volta / piacevale
che non rimano e non tornano. gozzano, ii-304: perché non tenteremo la fortuna
nostro risorgimento sono quasi affatto dimenticati. gozzano, ii-223: convien però oen che tu
-rispedito da un luogo all'altro. gozzano, i-568: ecco giungere di corsa il
telo tenuto teso dai compagni. gozzano, i-894: -si gioca? -giochiamo!
tra l'altre cose, qualche indirizzo? gozzano, i-1329: carissimo, ho ricevuto
. impacciato nei movimenti; goffo. gozzano, i-1260: la mia salute va,
come solo rimedio alla sua violenta passione. gozzano, ii-oo: l'amore come un
ad un qualche scopo men reo. gozzano, i1-100: il sonno., il
-il lasciare traccia di sé. gozzano, ii-314: error prudenti e senza rimembranza
tese le immense ali d'argento. gozzano, i-805: lo portarono nel cortile dell'
-con riferimento a immagini segnatempo. gozzano, ii-268: noi ci diremmo le cose
. e poi il tempo si rimesse. gozzano, i- 1313: meditavo una gita
negro, fa paragone della sua bianchezza. gozzano, tì-246: leda che si rimira
morti rimorti. -inanimato. gozzano, ii-459: pendula, immota, senza
: rimpiango le belle giornate romane. gozzano, ii-150: oh! come, come
: -dormi: che giova il rimpianto? gozzano, ii-192: il mio sogno è
che era impiegato in una azienda privata. gozzano, i-1184: una dama morde un
rimprovero, tutti i suoi commensali. gozzano, i-54: la clausura dei tralci
, a un centesimo l'una. gozzano, i-1105: dirigere la falconeria reale
, volge intorno gli occhi smarriti. gozzano, ii-227: sul divano è un guanto
un fiore nella vostra piccola mano. gozzano, ii-78: tutto è fittizio in noi
delle villette gotiche, rococò o rinascimento. gozzano, i-1162: l'ingrandimento..
momento così tragico della sua storia. gozzano, i-1027: la città di torino.
marci e di fatte di vacca. gozzano, ii-169: fiabe defunte delle sovrapporti /
si destò e rincrudelì molto maggiormente. gozzano, i-1292: conosco anch'io il dolore
ballatoio diviso da tramezzi a grate. gozzano, i-109: mi piego al balcone
accendeva tutto agli ultimi fuochi del tramonto. gozzano, i-1340: oltre la ringhiera in
riva sì felice scorti n'have. gozzano, ii-160: di ciò che tu mi
colmare nuovamente di gioia di vivere. gozzano, i-219: resupino sull'erba / sento
/ gli voglio rinnegar la fede mia. gozzano, ii-78: così ragiona quegli che
gli ha somministrato un tristo rimedio. gozzano, ii-178: ah! con te,
membra, già presso a morir. gozzano, i-920: al re fu come se
3-155: rinnovò il tabacco nella pipa. gozzano, ii-460: loro [dei bruchi
giusta prestanza sonora della 'strofe lunga'. gozzano, ii-79: come dal tutto si
(un organo interno). gozzano, ii-457: ecco il sangue che scorre
che tanto io quanto anche molraltri gozzano, ii-98: dalle panciute grate secentiste /
, gli posero della drammatica. gozzano, i-989: non sono l'artificiosità
rinovellò l'infelice condizion de'prencipi. gozzano, ii-331: tutto tace / verso
-reso più vivace, rianimato. gozzano, ii-249: anche portava, contro il
-raccogliere fra le proprie mura. gozzano, 1-186: surgesti [castello d'agliè
quanto fornito di particolari caratteristiche. gozzano, i-1121: ripetono infinite volte l'esperimento
rinunzia: il distacco dalla vita. gozzano, i-253: sposa che senza nozze hai
dal fatto da spiegare per ispiegarlo. gozzano, ii-206: sono felice. la mia
egli e gli altri ne avean rapito. gozzano, 11-88: come una sorte trista
dimostrasse così in tanto rio tempo. gozzano, ii-223: convien... ben
armoniosamente tra ripe selvagge e solitane. gozzano, 88: le dita liberai da quelle
riparare a montdidier senza esser visto. gozzano, i-458: da zanzibar sono fuggite
da carmi nella stanza del soave odore. gozzano, i- 120q: la madre stessa
un mezzo miglio dietro di noi. gozzano, i-881: s'attardò per un
cui è aivisa una costruzione. gozzano, i-446: le chiese cristiane sono divise
le mie braccia palpitante / d'amore. gozzano, ii-77: ripensa i giorni deh'
/ ripensa ella; -e sommergesi. gozzano, ii-104: penso e ripenso: -che
delle frasi dette dal suo interlocutore. gozzano, ii-315: « dite e traducete /
sviluppo segnato da qualche palazzina barocca. gozzano, ii-171: ogni giorno salivo alla
contro il muro ella tenea la mano. gozzano, i-841: egli avanzò, guardando
ripiegate assisa su i suoi tarsi. gozzano, 1-177: la farfalla tutta, se
cosa la ragione o sia la filosofia. gozzano, ii-215: guarda gli amici.
quale riposò garibaldi ferito ad aspromonte. gozzano, 784: - consolati, maria
caldo, l'anima dall'erudizione. gozzano, 13: forza e che prosegua /
al quadro del suo amore squisitamente provinciale. gozzano, ii-172: bellezza riposata dei solai
di tenere il padre in riposo. gozzano, ii-243: lieto più che mai ti
senza riposo / protendete le braccia. gozzano, ii-515: si libra sulla folla,
una parte del corpo comprimendola. gozzano, ii-274: lo sguardo abbarbagliato da quel
che suo servente -aggia sì meritato. gozzano, ii-150: non curante l'affanno e
modo da suscitare ribrezzo, repulsione. gozzano, i-1274: sono spettinato, barbuto,
donna la repugnanza fisica per un uomo? gozzano, i-1259: non pensate male,
della natura a cento altre cose. gozzano, i-989: la letteratura, ancora
né repugna per noi la clementina. gozzano, i-1318: ditemi, voi, col
ferisse qualcuno che egli non vedesse. gozzano, i-850: è di profilo,
molto mosso (il mare). gozzano, i-420: la nave, ancorata su
della feretra gli ripunse il petto. gozzano, ii-73: lesta! / ché soffre
solo al principio di dicembre del 1878. gozzano, ii-339: noi risaliremo / all'
la sua aria vanitosa di pezzente risalito. gozzano, i-1167: quest'awenturiera e cortigiana
, invece ne sono lentamente risanato. gozzano, i-175: dilegua il sogno d'
riflessivamente. -riassaporare. gozzano, ii-204: vidi le nari fini,
fosse pagato fino all'ultimo picciolo. gozzano, i-1222: alla visione francesco due grazie
/ cupe. gozzano, ii-227: due lumi sopra un cofano
scritto. ora aspettiamo il riscontro. gozzano, i-1288: carissima mamma, la
, forse fra mille e più anni. gozzano, 1-171: ara sacra alla riscossa
. -cessato, venuto meno. gozzano, ii-249: non sempre fu sola:
/ rimpetto al pulpitino della mensa. gozzano, ii-557: la giovinetta più pallida
metalli / le risentite rane interrogando. gozzano, i-320: dolce parrasio! dileguati
né 'l tempo anco il consente. gozzano, i-1307: ora i morti sono stati
: nelle bandite sono le pesche reservate. gozzano, 1-44: un palo rosso a
: 'polvere di riso': la cipria. gozzano, 1-85: rientro qui, dove
stridulo quasi simile a un nitrito. gozzano, ii-139: oggi pur la tristezza si
con l'aggiunta di quell'eredità vistosa. gozzano, i-118: meglio dormire, meglio
situazione di dubbio, di incertezza. gozzano, i-809: il mattino dopo, quasi
dunque d'avermi per moglie? ». gozzano, ii-498: sostate appena sopra una
o addormentato di nuovo. gozzano, i-62: son nato ieri che mi
s'estinguevano; non risorgevano più. gozzano, i-1122: nulla è piu misterioso di
elettrica (un animale morto). gozzano, ii-445: se all'argentea benda altra
persona). - anche sostant. gozzano, yl-200-tit.: una risorta. idem
rivivere (un periodo felice). gozzano, ii-235: ed ecco il re che
del vino, tutta quella umanità. gozzano, i-724: lidia gli mozzò la parola
^ ingoiare una decozionaccia o un clistero. gozzano, i-1374: mi accompagnò ovunque,
risplendean tacque, risplendean le lande. gozzano, ii-151: l'azzurro infinito del
torrenti; / e risplendere il cielo. gozzano, ii- 357: la notte
in cielo a caterve passando. gozzano, ii-286: cantava un gallo in
cui lunga da'sepolcri eco risponde. gozzano, i-1121: ripetono infinite volte tesperimento
automatica la ribellione dello spirito laico. gozzano, i-1027: per più di un millennio
un luogo (un oggetto). gozzano, 795: per alcun tempo qui,
trovata una sorgente di acqua viva. gozzano, i-1089: l'acquario suscita in questi
s s 'orno offerse. gozzano, i-37: come cadde la tua fede
ristrettezze finanziarie e difficoltà della vita. gozzano, i-522: triste casa, dove fin
come si dice, del primitivo. gozzano, i-1323: de paoli pubblicherà nell'anno
tonfi, seguiti da profondi risucchi. gozzano, i-1277: ogni dieci, giunge un'
-servire a rinnovare organismi viventi. gozzano, ii-79: come dal tutto si rinnovi
continuamente bisogno di risuscitare bellezze morte. gozzano, ii-188: carlotta! nome non fine
nel giardino il latrare ozioso dei cani. gozzano, ii-319: ci acqueta il pensiero
soffocata dalle biblioteche e dai professori. gozzano, i-170: è questa...
finale della metamorfosi di una farfalla. gozzano, ii-513: il bruco vive, cresce
riferimento a capi di abbigliamento). gozzano, i-407: portano in giro sigari enormi
ancora poggiate sulle spalliere delle seggiole. gozzano, i-579: poi, con il
-migliorare, fare progredire. gozzano, ii-244: o benedetti siate voi,
fiore, il fior della fede. gozzano, 1122: non divina e perfetta
, quasi ritmico, parve calmarlo. gozzano, ii-147: e ancora mi negasti la
sorrideva socchiudendo gli occhi e le labbra. gozzano, ii-353: la bionda fata sollevò
strumento che accompagna il canto. gozzano, ii-339: noi risaliremo / all'origini
dolce delle lunghe serate in famiglia. gozzano, ii-143: 1 greggi, sparsi
il vento lo stesso respiro sonoro? gozzano, ii-80: sentì il ritmo macàbro
corrotto vocabolo si dice in rima. gozzano, ii-290: fanciullo formidabile: soldato
dell'andivieni in un dato tempo. gozzano, ii-327: vede una schiava, al
grembo i bei roteili e l'accia. gozzano, ii-570: si celebra tra il
chiudere le palpebre a un cadavere. gozzano, i-89: vieni a piangere la cara
del ritocco (una fotografia). gozzano, i-1165: ecco il mento raso,
e ingres un ritoccatore di fotografie. gozzano, i-1163: mancanza assoluta di poesia,
-per estens. sfumatura di colore. gozzano, i-29: bellissima [la farfalla]
i difetti del materiale impiegato. gozzano, i-1165: ecco il mento raso,
. -non mantenere le aspettative. gozzano, i-157: la vita si ritolse tutte
immaginazione o per suggestione del ricordo. gozzano, iii-258: tra quegli aromi acuti,
ritornò periodicamente senza alcun episodio notevole. gozzano, ii-79: ritorna il fiore e la
presto pienotta, una manina di velluto. gozzano, i- 921: la corte acclamava
, mi ritornerai anco in polve. gozzano, i-504: tutti i più crudeli
dopo il crepuscolo: corazzini, civinini gozzano, martini, moretti, e non
vedendo in cielo far l'alba ritorno. gozzano, ii-151: l'azzurro infinito dal
sono dei 'ritorni'o della copie. gozzano, ii-161: non ha ritorno /
in contatto immediato con la natura. gozzano, ii-163: era la vita semplice degli
più bella / di febo la sorella. gozzano, i-168: o cuci i lini
: nel regno dei morti. gozzano, ii-346: il figlio tuo..
un nuovo limite di demarcazione. gozzano, ii-514: quando vede rotta l'armonia
. fare di nuovo la scriminatura. gozzano, i-728: prese a ritracciare la scriminatura
-per estens. raffigurare in fotografia. gozzano, i-53: quel giorno - malinconia!
colpevoli che le vengono in mano. gozzano, ii-213 -toglie di sul piano - /
robbiano sembrasse vanità sopra tanta purezza. gozzano, i-1119: la decadenza degli ornati
guardò di schiancio quel petto esuberante. gozzano, i-557: l'ospizio (nemmeno l'
cesto d'assenzio e di cicuta. gozzano, 1127: il cielo che riempie /
avide del pantan saltan le rane. gozzano, ii-198: i suoi compagni sono:
d'oro appannati di macchie verdi. gozzano, i-1269: a sfondo una tapizzeria a
, il polso del mio vigore. gozzano, i-529: nel silenzio udivo il battito
4. dolore fisico persistente. gozzano, i-412: sento in cuore una trafittura
e dell'agave con quella del rododendro. gozzano, i-343: non tollerate il volo
, ricoperto intieramente di foglie rosse. gozzano, i-507: il rogo avvampa, e
esercito, lo stato romano. gozzano, ii-233: il romano uccello lo stendardo
ma di moda allora tra gli studenti. gozzano, ii- 189: stai come rapita
romantico la- ghetto col tempietto rotondo. gozzano, ii-187: romantica luna fra un
per tessere un dramma e perirvi. gozzano, ii-182: io fui l'uomo d'
albergo capocabana di rio de janeiro. gozzano, i-50: carlotta canta, speranza
cioè della riflessione e del pensiero. gozzano, 11-26$: sposare vorremmo non quella
amore e si raccoglie nell'anno. gozzano, ii-138: un bel romanzo che non
malinconia. -assillo. gozzano, i-1339: cara amalia, ti parlo
campana (un'ora). gozzano, ii-179: mezzanotte scoccò, lenta,
una fabbrica, una città). gozzano, ii-303: conduce un filo il moto
romba 1 al ringorgo dei porti. gozzano, i-1324: l'onda..
-frastuono del traffico cittadino. gozzano, i-349: nulla è strano, come
il rombo d'altre vene ritrovasse. gozzano, i-825: nel silenzio meridiano ella sentiva
10. stato d'animo ossessivo. gozzano, i-1259: io non l'ascolto:
spirito l'unica assoluta legge ritmica. gozzano, i-1269: con a sfondo una tapizzeria
in una pace anche più sicura. gozzano, i-55: o casa fra l'agreste
, / le stelle e i fiori. gozzano, i-96: egli pensò le cose
dal suono d'un pia- no-forte. gozzano, i-1340: sono un po'triste.
chiamavano le carte rompevano il silenzio. gozzano, i-35: rompe il silenzio immobile di
lui cento tempeste senza rompersi mai. gozzano, i-123: rotto ha la nave contro
prime, con uno stridìo d'allarme. gozzano, ii-218: il fanciullo sarò tenero
, e ronzante e punzecchiante zanzara. gozzano, i-348: s'invola non
sottile, infinito ronzio di trattrici. gozzano, i-511: in ogni stanza dell'albergo
che la gente istruita chiama macroglosse. gozzano, i-134: come lo vellicai [
slargandosi in guisa d'un giglio adamantino. gozzano, ii- 142: la bicicletta accesa
pendevano sulle persiane come per origliare. gozzano, i-717: un mattino, forse due
rose e fior dipinta e d'erba. gozzano, ii-184: il cerchio ampissimo increspa
roseo dato dal belletto alle guance. gozzano, i-329: l'orobia pastorella impallidiva /
raggruppamento di api intorno alla regina. gozzano, i-359: l'operaie non pungono l'
napoli: voci volgari dell'attinia. gozzano, i-1090: crostacei e zoofiti,
cappello storto, premuto, calcato. gozzano, ii-202: mi stava ad ascoltare /
fiori rosati (un albero). gozzano, ii-146: salivi per la bella strada
e la mia coppa è vuota. gozzano, ii-303: il tuo parente più
ombreggiata d'una lanugine a pena visibile. gozzano, ii-265: sposare vorremmo..
tre dì, vanno perdendosi gradatamente. gozzano, i-549: una mia sorella s'ammalò
. -alterazione di breve durata. gozzano, i-ioii: questo stile dà agli edilìzi
, col naso pieno di coagulo rossiccio. gozzano, i-848: grandissima sottigliezza si
torri fumanti e tossirne delle officine. gozzano, i-619: la bella maschera sembra un
quasi di un'ombra di capelli. gozzano, i-871: avevano barbe lunghe e
calze rosse, i tacchi altissimi. gozzano, ii-295: dalle finestre medievali e
va'straniero! -con metonimia. gozzano, i-289: nessuna sorte è triste /
la superiore più ossea, dura. gozzano, i-1090: pesci dalle forme inquietanti
rotaie sembrano feretri fasciati di gramaglie. gozzano, i-85: varcammo di tra le
capo e sparge all'aria il crine. gozzano, i-1307: anche quel mendicante incontrato
sovra i merli de la torre. gozzano, ii-274: tendevo l'orecchio ad
cerchi (il braccio). gozzano, i-382: compare siva, al quale
ora l'altro dei suoi interlocutori. gozzano, i-741: alle nove dell'indomani madamigella
mare erano state tolte molte tavole. gozzano, i-562: spinse il cancello socchiuso
, straripava in larghe pozze fangose. gozzano, i-453: le mura ciclopiche e
vecchio, logoro; cianfrusaglia. gozzano, i-132: il nostro passo diffondeva l'
custode steso sulla soglia / rotta. gozzano, ii-101: dopo vent'anni,
ci siamo levati con possa rotte. gozzano, ii-356: oste del moro, avete
aperta, ella osò avvinghiarsi a lui. gozzano, i-135: disparve il sole fra
da suoni più forti e cupi. gozzano, i-1307: l'aria risuonava di canti
a grossi fiocchi, col rovaio. gozzano, i-167: sotto il verso che sai
esercitava contro i tronchi delle roveri. gozzano, ii-107: il gigantesco rovere abbattuto
a che presumo io di custodirla? gozzano, i-54: da quanto tempo non
viti selvagge / su per la ripa. gozzano, ii-352: il ciel di pioggia
e avvezzi a due poltrone eccellenti. gozzano, i-024: « vieni nelle scuderie
sedili di pietra addossati al muro. gozzano, ii-190: ho rivisto il giardino
. -basso, volgare. gozzano, ii-223: diss'ei: « convien
sono i latinismi troppo rozzi e greggi. gozzano, i-1059: queste belle fantasie non
amici e scrivimene il parer tuo. gozzano, i-253: imaginate con che rime rozze
le mele / giù dal ramo gravato. gozzano, i-245: le pesche gialle a
rubini infuocati, al cappello tirolese. gozzano, i-51: e questi orecchini! che
a sentirsi in bocca il latino. gozzano, i-761: i due apparvero. la
di costor soffrirai barbari e rudi? gozzano, ii-147: ti scossi, ti parlai
fattura (un abito). gozzano, ii-200: sono un po'smarrito /
/ tutte oscurando l'altre forme ignude. gozzano, i-378: ci sono donne tra
la spalla sinistra e torcere il busto. gozzano, ii-160: adolescente forte, quadre
dei pilastri la sua radezza guerriera. gozzano, i-656: come si conciliava il
un discorso o di uno scritto. gozzano, i-1251: badate che il mio modo
in un mattino piovigginoso questi ridicoli versi. gozzano, i-1022: se la vergine gli
tempo di riordinarsi né potè essere soccorso. gozzano, i-186: surgesti [il castello
, che lo fecero balzare in piedi. gozzano, i-853: avverto...
/ strato corrono senza remore. gozzano, ii-143: dalle mie mani..
conocchia si fila veramente lo stame. gozzano, ii-119: tira, pilla, accocca
] le ruote / torve, infocate. gozzano, glia ruota e forca per la
inglese; è moneta d'argento. gozzano, i-434: molte panche, zeppe
preparare tutto dal- l'harris bar. gozzano, i-104: ricordo -o sogno? -un
rustico e l'eroico che essi menavano. gozzano, i-244: ma a sera,
(un modo di vita). gozzano, i-138: oh! questa vita sterile
tra la 'z'e la 's'dolce. gozzano, 1-535: la carta era ampia
ma singolare e riconoscibile da lontano. gozzano, i-193: il picheumano mesto /
del sacrilegio e riaccompagnarla a casa. gozzano, ii-335: non glie li dico
quanto vi era di sacro nella famiglia. gozzano, ii-210: meglio / vivere al
[di cristo] cancelli l'error. gozzano, ii-293: d'oro si fanno
figlio è sempre venerabile e sacrosanto. gozzano, lf-348: o tu, che
,) iù sagaci i miei. gozzano, i-164: vidi le nari fini,
-efficace (una medicina). gozzano, ii-179: il farmacista nella farmacia /
incontentabile di grande conoscitore andò raccogliendo. gozzano, i 231: nessuna forma dà
-sperimentare una condizione ambientale. gozzano, i-345: ecco la bella principessa alpestre
del proprio governo e della libertà. gozzano, ii-80: rei sereno illune / spazi
voi, nelle creature che amate. gozzano, ii-213: lungi dai letterati che detesto
, né il carcame della salamandra. gozzano, ii-184: 1 fratellini alla sala
da studio o nella sala da pranzo. gozzano, i-244: la sala da pranzo
un sale a traverso una fiamma. gozzano, ii-202: « e questi sali gialli
grigia acuminata che pareva erigersi al cielo. gozzano, i-1164: qualche ora di conversazione
-riemergere (un ricordo). gozzano, ii-325: ma perché tanti ricordi /
religioso (un amore). gozzano, ii-181: questo puro / amore nostro
studi, su gli attestati di vaccinazione. gozzano, ii-314: mis ketty fuma e
, che venivano su dall'adriatico. gozzano, i-1277: c'è un buon
o salamone / manda per lo postiglione. gozzano, i-1016: ecco le aragoste,
. - anche con uso aggett. gozzano, i-484: dalla veranda dell'albergo guardo
degli immensi quadri dalle gigantesche comici. gozzano, ii-201: nel salone ove par morto
più intellettuali ed ospitali di parigi. gozzano, ii-209: quante volte già,
salsa che fa rugosa la pelle. gozzano, i-1016: ecco i pesci annunziati da
un'altra volta. / quindi uscì. gozzano, ii-179: « c'è il notaio
dal tuo f. t. marinetti. gozzano, ii-540: sopra l'astuccio nitido
essere guarito o libero da malattie. gozzano, i-504: gran parte di questa folla
chi le aveva in sua possessione. gozzano, ii-243: lieto più che mai ti
di parlarti di ciò che avviene. gozzano, 1129: un mio pallido fratello
chi sente ravvicinarsi della morte. gozzano, i-859: quando sentì vicina l'ora
o una parte o tutto il carico. gozzano, ii-166: virginia è là!
s'è potuto salvare da quella seccatura. gozzano, 1-1277: la vita è ancora
della sua infelice compagna di escursione. gozzano, i-123: il san germano affonda
genti / mi chiameran beata ». gozzano, ii-348: tu che combatti per
sul limitare di molte case moderne. gozzano, ii-183: un qualche raro balocco,
salvezza. il tempo potrà sanare. gozzano, ii-161: salvezza. vivere cinque ore
. -immune dalla seduzione. gozzano, ii-325: taluna -intatta ci attirò furtiva
monte / ch'eridàn lambendo va. gozzano, i-203: tu pur malato / fosti
molto vecchio. -erroneamente sf. gozzano, 1-182: la sancta sanctòrum della nostra
colle fragranti essenze del sandalo celeste. gozzano, 1-163: alberi delle manne e delle
10. magma incandescente. gozzano, ii-457: il sangue dei vulcani /
taglieremo due dita di fegato ». gozzano, i-280: ketty zufola e fuma.
le aure divine del mio spirito. gozzano, i-1254: tosse, insonnia,
la nudità di un popolo marmoreo. gozzano, ii-286: le felci arborescenti contendono
guizza sui flutti la sanguigna luna. gozzano, i-418: lo scenario interno s'
un perpetuo calore di vitalità carnale. gozzano, i-581: quel fanciullo bellissimo e sanguigno
colpevole di stragi, di eccidi. gozzano, i-1149: una poesia...
avete aggredito con volgari e sanguinosi insulti. gozzano, 1-182: difficilmente giungevano alla frutta
col volto arsiccio e gli occhi lucenti. gozzano, ii-114: queste / bellezze,
era divenuto livido, come imputridito. gozzano, ii-124: il canto più divino
contrario nudrimento al cor non sano. gozzano, ii-240: il cuore che sano e
. / -è questo un sognar sano. gozzano, ii-145: gaie figure di decamerone
e dei 'cavalli dell'àu- rora'. gozzano, i-430: nata, cresciuta nel tempio
che mai bisogno di una sanzione religiosa. gozzano, i-442: per casta -è risaputo
tue vene sopra la tua tempia. gozzano, i-158: le mine che già
arsiccio, e grida come un invasato. gozzano, i-1323: sentite la mia carta
pratici che dalla mano dei teorici saputissimi. gozzano, i-241: sposare vorremmo non quella
mani a tanti tagliavano la testa. gozzano, ii-294: minacciano i tuoi beni
quale scorreva l'imposta a saracinesca. gozzano, i-411: a sera si abbassa una
qualcuno, sembra beffarlo crudelmente. gozzano, ii-292: nessuna sorte è triste /
/ ma il pesce non s'arrischia. gozzano, i-387: due bimbi indù.
che la flotta sarda se ne vada. gozzano, ii-77: ripensa i giorni dell'
perché quei letti occorrevano alla famiglia. gozzano, i-1243: e la signorina appassionata
raffinata, di gran moda. gozzano, i-781: per lui -intristito d'anima
che esse per istrachezza si abbassassero. gozzano, i-122: ti chiamavo; nei
diceva romantico, decadente e satanico. gozzano, i-1233: ho molto letto e mi
rispetto / al tuo sangue regai. gozzano, 1-29: la felicità, bambini
di foglie aromatiche di diverse specie. gozzano, i-1037: ogni giorno, per
lasciò prendere da un subito languore. gozzano, ii-353: venite, o tieni,
con una gentile aria di cruccio. gozzano, ii-212: sì, dici bene,
loro savia tutela le case dei fuggiaschi. gozzano, i-1270: che lettera savia,
-immune da eccessi passionali. gozzano, i-1316: oggi sono, per voi
« sta'savia », disse lui. gozzano, i-1271: voi mi sollevereste la
un sonno tranquillo privo di sogni. gozzano, ii-81: ora, o vecchio,
piacciono e pascono e non sazian mai. gozzano, ii- 284: sola bellezza
sospingeva le navi alle due rade. gozzano, ii-77: gli leggo le notizie
a chi della terra è sazio. gozzano, ii-192: oltre le sbarre il tuo
, già comincino definitivamente a prevalere. gozzano, i-477: un gran vassoio d'argento
: la pelle rasata del volto. gozzano, i-1165: ecco il mento raso,
precisione dell'accusa sbigottì il prete. gozzano, i-438: la donna tarda a comprendere
la po vera gente. gozzano, i-128: capiva poi che non capivo
): stracciato, lacerato. gozzano, i-376: velieri panciuti, d'una
un'opera lunga, inutilmente prolissa. gozzano, i-1343: malfattori che sbrodolano in due
si vanno notando i miei trionfi. gozzano, i-1195: silvestro è alla scacchiera
11. vezzegg. scadentùccio. gozzano, i-1241: i suoi [di amalia
due mila zecchini pella autunnale stagione. gozzano, ii-186: « la scala non
i fuochi che lo scaldarono nella notte. gozzano, h'357: " ecco una
ti precipitavi per le scalee a incontrarlo. gozzano, i-473: una teoria di pellegrini
scalftggi). scalfire, incidere. gozzano, i-732: eleanor s'alzò, tolse
, che mal si possono riconoscere. gozzano, i-687: la gelosia vigilante di
lo stile di un artista). gozzano, i-289: quale arte iscaltrita / può
a terra, ed il muro rovinava. gozzano, i-593: le vanghe scalzavano i
nel concavo d'ambe le mani. gozzano, ii-198: quando la casa dorme,
gozzano, i-1344: passando alla cultura, consulta
giorno te ne tomarai a casa tua. gozzano, i-691: a ito verri che
di sopravvivenza (una malattia). gozzano, i-1345: pensa ai giorni spaventosi che
acanti corrosi, vedova del simulacro. gozzano, i-593: tutto fu abbattuto e
giaciglio, coperto di cuscini scarlatti. gozzano, 1-476: il direttore, seduto su
xanthium strumarium e spinosum). gozzano, ii-610: l'ampolla chiusa, i
rustico cancello fra le tamerici scapigliate. gozzano, i-418: lo scenario interno s'
sovana, che mi volle clonare. gozzano, i-904: un altro giorno piuma-
giuramenti le narrò il miserabile caso. gozzano, ii-223: « di pari come buoi
gozzano, i-308: son là presso il camino
s'incantasse. caricò l'arma. gozzano, ii-456: concavo un labbro chiude
con qualche mobile curioso e raro. gozzano, ii-257: signore e signorine - /
loro vita sulla strada da scegliere. gozzano, ii-198 non ricco, giunta l'ora
nel campo delle lettere e delle arti. gozzano, ii-270: il re di tempeste
, l'orchestra, gli scenari. gozzano, i-602: il cinematografo utilizzava ora
delle facciate lungo la strada appiattita. gozzano, i-422: il giorno tramonta; il
-ricadenti (i capelli). gozzano, i-49: entrambe hanno uno scialle ad
de'suoi capelli profumati d'ambrosia. gozzano, ii-353: spiriti eterni, geni sovrumani
del rostro / sparnazza gl'infelici. gozzano, ii-501: giunge dall'alto [la
piè del vedovato / albero si raccoglie. gozzano, ii-212: dalla profondità dei cieli
cineree scendevano da montecomo sulla pescara. gozzano, ii-168: signorina felicita, a
orizzonte sembra unirsi con il mare. gozzano, ii-347: egli dove il cielo di
rotondo torrione che hanno a ridosso. gozzano, ii-140: tra bande verdigialle d'
vicende [quelle della oesia di gozzano] che si distendono nel tempo,.
nell'espressione scheggia litica). gozzano, i-1159: la donna che vedo.
non so che angoscia del futuro. gozzano, i-476: il direttore seduto su
dopo il crepuscolo: corazzini, civinini, gozzano, martini, moretti, e non
colpi e i fragili tuoi schermi. gozzano, i-129: tu civettavi con sottili
un apparecchio fotografico. gozzano, i-1163: mancanza assoluta di poesia,
suo fare e ne'suoi discorsi. gozzano, ii-335: mi pare che soltanto al
l'altre luci co 'l raggio. gozzano, ii-557: si libra [l'ache-
l'ingegno che onora la patria. gozzano, i-1238: a parte lo scherzo,
una scherzosa / falange di farfalle. gozzano, ii-338: non quella [sirena]
/ viene il dolore che schianta. gozzano, ii-325: desideri e stanchezze,
non puoi e non devi dirti mia? gozzano, i-1374: s'interessò schiettamente del
io mi pungo appena appena il dito. gozzano, i-1142: il poeta non può
, non corro alcun pericolo ». gozzano, i-1056: i navigatori...
vendetta. gozzano, i-714: apparve la sorella più giovane
poco, silenziosamente, quella porta. gozzano, ii-98: dalle panciute grate secentiste
nel sepolcro che troppo presto si schiuse. gozzano, i-1020: la basilica candida
schiuse / al favor della muse. gozzano, ii-185: carlotta canta. speranza suona
chiedendomi come avessi passata la notte. gozzano, ii-455: dalle schiuse finestre entra l'
(il palmo della mano). gozzano, ii-207: so che sei bella e
scoverte. ojetti, i-785: era gozzano, con quel pallore dorato e la
). - anche sostant. gozzano, 1-165: il san germano affonda.
alla divinità zoomorfa egizia anubi. gozzano, i-615: un negretto annunciava in inglese
che mi sono necessarie a questo lavoro. gozzano, i-382: tasso, aminta
in neglette trecce, su la nuca. gozzano, ii-241: sopra lo sfondo scialbo
nella città per mezzo di scialuppe. gozzano, i-618: ci sedemmo presso una scialuppa
scendono, in ricchi sciamiti velluti. gozzano, i-1180: tra le colonne tozze s'
ischio sinistro. da schiatóre. gozzano, i-799: una graziosa figurina femmi
nostra moderna. -pedanteria. gozzano, i-274: un giorno, al chiuso
non si sa trovare il giusto mezzo. gozzano, i-989: la letteratura, ancora
mestier del poetar fallito ». gozzano, i-235: invece che farmi gozzano /
. gozzano, i-235: invece che farmi gozzano / un po'scimunito, ma greggio
cantico divino. -inopportuno. gozzano, i-1246: buon dio! in che
scintilla celestrina l'acqua dell'arno. gozzano, 1129: sopra l'astuccio nitido dilacca
parvero sempre un po'sciocchine. gozzano, i-256: io la rivedo / bionda
è mancato il tempo di farla legare. gozzano, i-1336: a cena poi invierò
/ finti tormenti e non perfetto amore. gozzano, ii-344: tuo figlio non è
l'onda numerosa di vincenzo monti. gozzano, ii-447: forse / dal vostro
giunger liberamente alla sua naturai perfezione. gozzano, i-1093: mai lo sciupìo delle ore
.. scoccava letre in quel punto. gozzano, i-320: il campanile scocca /
le palle colle sue risate del pinco. gozzano, f_i335: o che la tua
tediarsi; non poterne più. gozzano, ii-329: stanco d'essere il fantoccio
lasciando / spolvera il badiale calepino. gozzano, i-235: buon dio, e puro
scollate, le calze di seta. gozzano, i-1004: guardo le scarpette luigi xv
riscosse e frale tende alte di rosa. gozzano, ii-241: sopra lo sfondo scialbo
/ socrate i veri invidiosi apriva. gozzano, ii-294: tolsi i marmi d'oltremare
poste l'una di fronte all'altra. gozzano, i-633: le berline di casa
». -di animali. gozzano, ii-556: nelle sere illuni / fredde
che da lei discesero. gozzano, ii-270: parlare dei nostri de
capelli che egli le aveva scomposti. gozzano, ii-261: svesti la gonna d'
vita sua si sentì brutto e sconfitto. gozzano, ii-116: tragitti / un popolo
e ha valore scherz.). gozzano, 1-666: il tuo mazzo? un
il trentacinquesimo anno della morte di guido gozzano. -per estens. il lasciare
si scovrono soltanto le già esistenti. gozzano, 1140: il genio della terra
il cuore le batteva forte forte. gozzano, ii-175: tacqui. scorgevo un atropo
il pesce scorge / fra tonde errar. gozzano, ii-514: la cavolaia predilige gli
ed era stato udito dal curatone. gozzano, i-1251: si fu in barca,
con tali segni il suo ritorno! gozzano, i-1120: in una clessidra scolpita scorre
che la carne scorreati ardendo. gozzano, i-300: ti rendo il figlio,
uomo della sciensi fa scorta sincera. gozzano, i-1237: nella tua missione nonza)
, scortesemente ributla mia figlia offese? gozzano, i-1282: dopo le cortesie avutetando questa
aveva recato dai suoi viaggi. gozzano, i-39: ci venne incontro; scese
screanzato! » lo schiaffo risonò forte. gozzano, i-1254: io da due pagine
vocastorium'; e così fu scriba. gozzano, i-460: un ufficio di bolario
semiaperti su le interne gemme agglomerate. gozzano, ii-91: il caminetto un po'tetro
tante gioie che sovrumane lo riempirono? gozzano, i-241: quella che porta le
ingommata, scriminata a perfetta metà. gozzano, i-815: i capelli scriminati in
bianca come un raggio di luna. gozzano, i-721: camillo entrò nella sala da
corsivo a zàffara nera esametri d'ovidio. gozzano, i-1277: è per me uno
mai quello possa esser ammazzato violentemente. gozzano, ii-261: « carlotta ».
sforzato che tienfatica non potrei rifare adesso. gozzano, i-625: uno scri
trovati dello scrocco e della bindoleria. gozzano, i-730: eleanor aveva fiutato lo scrocco
su le stoppie precipita / obliqua. gozzano, i-i76: cade l'acquata a
sculacciato il signor padrone nelle fascie. gozzano, i-760: la signora, poiché
grandiosi del terreno nei paesi nobili. gozzano, i-208: la camminatura / lenta
riesce a vederne le sculture più belle. gozzano, ii-224: quivi posava un vaso
mandato a scuola dalla signora francescnina. gozzano, ii-211: l'infanzia remotissima..
facoltà di emettere carta di circolazione. gozzano, ii-215: guarda gli amici.
fina, sdegnandone la povera mercanzia. gozzano, ii-160: adolescente forte, quadre
seggiole piene, coperte sui aue tavoli. gozzano, 1-136: bel fiore del carbone
legge, naturalmente fu per sempre'. gozzano, ii-259: poi le poche robe aduna
sé: strascinano chi vuole arrestarle. gozzano, ii-74: verrà da sé la
fino alla ca viglia! gozzano, ii-325: salgono, col profumo del
quadri secenteschi di sopra gli altari. gozzano, i-1004: il profilo secentesco del
eolo nell'esercizio delle sue funzioni. gozzano, 1-93: col suo giardino incolto,
primi capi di questo suo trattato. gozzano, i-45: come una sorte trista è
egoismo e la più stupida ferocia. gozzano, i-1127: la guerra disecessione non aspetta
no le fina di merzé cherere. gozzano, ii-139: dolce tristezza, pur t'
, secolare abitazione dei suoi maggiori. gozzano, ii-172: bellezza riposata dei solai
viltà e alle passioni del secolo. gozzano, ii-106: nulla s'acquista e nulla
poi il giorno della festa al diavolo. gozzano, i-1189: per obbedienza francesco ritornò
il mio maestrodella seconda, sempre allegro. gozzano, ii-178: hai fatta la seconda
, / madre per me. gozzano, ii-234: il torresan, secondo attila
o quella nota si debba nominare. gozzano, ii-237: la bruna sposa sede alla
, rivede il proprio volto sedicenne. gozzano, i-296: visse la vita d'una
trono e altri corpi ina gozzano, i-1343: chissà... chi
luogo. -anche di animali. gozzano, i-1104: quando i levrieri alzavano le
finché non volessi segnalarmi da me. gozzano, i-1324: nella lettera di lei,
qualsiasi usato per tale funzione. gozzano, i-1185: mette la spada nel gran
colle labbra ancora piene di avemarie. gozzano, i-954: si segnò con un lento
caratteristico di una specie animale. gozzano, i-134: scorgevo un atropo soletto /
continui erano i frati a roma. gozzano, i-946: ad ogni colpo che dava
sieno tenuti accusare e dire secretamente amori. gozzano, i-103: allor che viene con novelle
ancora palese (una malattia). gozzano, ii-239: la donna amante il biondo
su quella donna comporrem col ferro. gozzano, ii-140: « ci segui
segue da più di due secoli? gozzano, ii-138: un bel romanzo che
volo o la pioggia che cade. gozzano, ii-175: le fronti al vetro,
; e sallo amore, ed io. gozzano, ii-342: mille mani plebee cercavano
con voglia, ma con ardore. gozzano, i-1328: e tu? che fai
animale nelle varie fasi dello sviluppo. gozzano, ii-203: medito un volume / su
sei, terza colonna, ultimo verso. gozzano, ii-65: il campanile scocca /
accrescevano la vecchia tetraggine della sala. gozzano, ii-339: il seicento rivive con
letto di selci terse e bianchissime. gozzano, i-i77: l'achenio del cardo che
che il telescopio avvicina alla terra. gozzano, i-356: questa bellezza [della
grattacieli, i grattacieli di new york. gozzano, 1124: vola [la farfalla
intra una gente / zotica, vii. gozzano, iii-210: non soffre. pensa
s'accordi col suo selvaggio carattere. gozzano, i-1289: la mia vita di qui
nacque sdegno tra le due casate. gozzano, i-663: se mancate anche questa volta
chino, senza inghiottire il boccone. gozzano, ii-250: ha l'iridi color di
incandescenti. -ritratto. gozzano, i-1077: filippo il buono inviò in
comin- ciamento e seme di scienzia. gozzano, i-396: i nostri sentimenti di
, ma ci sta per se stessa. gozzano, ii-271: non si può vivere
più riguardo e compassione delle seminagioni. gozzano, i-479: uno degli indigeni fa visitare
-preannunciare le nebbie autunnali. gozzano, ii-181: vedendo il bel fiore malvagio
sorgeva un'abitazione: la ca'vurlana. gozzano, ii-326: sparve, come tante
di foglie (una pianta). gozzano, il108: primavera non è che s'
in grigio,... egli [gozzano], meno dell'orsini, del graf
largo. montale, 12-266: i precedentidi gozzano sono noti; jammes, i poeti fiamminghi
condizione di moderata ebbrezza. gozzano, i-1354: cara erina, cara mamma
furor non arrovella / per la nera. gozzano, ii-339: dice il sofista amaro
sulla vegetazione che ne derivano). gozzano, ii-163: alberi delle manne e delle
buio vede o crede di vedere. gozzano, ii-169: tu vivi sola / con
, ordinario (un oggetto). gozzano, ii-171: era una cena / d'
l'anima tua puretta e semplicetta. gozzano, ii-319: ah! fanciullesca è veramente
soprattutto per la sua lucida semplicità. gozzano, ii-169: penso l'arredo squallido esevero
-ripetuto, con valore intens. gozzano, i-1345: la sua salute..
'classicisti', pur sempre passato. gozzano, ii-152: stupito diche? delle cose
ballonzolando, caldi odori di carne. gozzano, ii-179: la signorina è brutta,
che si arriccia e si contorce. gozzano, i-1309: raccogliete per me una foglia
senso? autosuggestione, caro mio! » gozzano, i-853: il sesto senso,
è tutt'insieme la poesia petrarchesca. gozzano, ii-267: compita la favola umana
il suo senso ne era acceso. gozzano, ii-148: non fu l'amore,
che fanno anche durante la puerizia. gozzano, i-1269: temo anche di perdere
richiamando un'associazione d'idee. gozzano, ii-191: co-co-tte.. la strana
te strapperà a l'èrebo. gozzano, ii-108: o madre terra buofra
, umidiccia, sparsa di foglie màcere. gozzano, ii- 171: ogn giorno
come la casa d'un parroco. gozzano, ii-255: m'avanzo pel sentiero
quell'acqua io amai temprare i polsi. gozzano, ii-142: cuore che non fioristi
accanto a fermina memma la 'mascula'. gozzano, ii-182: m'ap- aristi
nome di angiolina non gli piaceva. gozzano, i-1293: da un legame come il
anche, a conformismo etico. gozzano, ii-164: era il tempo dei nestori
questo non mi sento di crederlo. gozzano, i-1371: ho bisogno di averea collaboratore
viventi, dotati di sensibilità. gozzano, 1-818: tu credi ch'io consideri
, / non in tubi sepolta. gozzano, ii-211: i miei ricordi più teneri
ciò che viene buttato via. gozzano, ii-251: pace alle rose in fondo
-mandare alla sepoltura: far morire. gozzano, i-300: o morte, dàmmi l'
rappresentato o per un avvenimento mondano. gozzano, ii-324: le incontrammo dovunque: nelle
cui visse il serafico d'assisi? gozzano, i-1227: l'anima del serafico
serafini, più luminosi del giorno. gozzano, i-1179: in uno sfondo celeste.
tu mi serbassi a tali cose? gozzano, i-26: ho detto che non voglio
resa vana dalla violenza altrui, brutale. gozzano, i-1040: il mio amico mi
-presentare un segno visibile. gozzano, i-195: la lieve incrinatura [del
anche il dì della sua ultima battaglia. gozzano, / quel sol, che
si sa che tinte serene e molli. gozzano, i-41: nulla fu più sinistro
letter. che seceme la seta. gozzano, 1-175: sotto queste maggiori altre minori
serio per mettermi a corteggiar signore. gozzano, ii-213: invecchio! e ancora mi
3. linea tortuosa, allungata. gozzano, i-434: il teatro...
e sorrise fremendo all'èrcole trionfatore. gozzano, i-196: il cuore che sano
di ghiacciaio antico, ora scomparso. gozzano, ii-174: ivrea turrita, i colli
carne, la carne sorda e inerte. gozzano, i-468: sono due 'cristiane'rapite
serrato, 'o'aperto, 'o'serrato. gozzano, i-624: si parla francese o
cinta d'un serto di pungenti spine. gozzano, i-1097: la fronte altissima [
clienti di locali pubblici, di gozzano, i-422: mancano alberghi a madura;
numero in cifre arabe). gozzano, 2-48: il piacere di vedere uscire
detto forellino sotto forma di seta. gozzano, ii-457: questo - benché più
fatica nel corpetto nero ricamatoi seta gialla. gozzano, ii-151: l'azzurro infinito del giorno
sorregge l'urna dei muschi. gozzano, i-903: primadoro ghermì, a mezzo
fatto di setole di cavallo annodate. gozzano, i-489: sull'unito del fondo
che porta a meraviglia i suoi settantanni. gozzano, ii-180: bacio lunare, fra
settanta, non pareva invecchiato tutto. gozzano, ii-267: sarei -sui settanta
-in forma composta con l'unità. gozzano, 1-184: ho ripensato al conte fiorenzo
che una parte del mondo orrida fanno. gozzano, ii-80: guardi le stelle attingere
e mi mandassi a dir vieni! gozzano, ii-356: il campanile scocca / lentamente
scene campestri molto gustose, settecentesche. gozzano, i-1161: la fotografia così disposta
, dell'educazione allora dominanti. gozzano, ii-444: la galanteria settecentesca. bacchelli
testa come in certi ritratti settecentisti. gozzano, ii-268: non villa. ma vasto
settecento veneziano sono aperte in questi giorni. gozzano, ii-339: s'eterna il settecento
gli stazzi e vanno verso il mare. gozzano, i-57: le iogge di settembre
principalmente del clero della metropolitana fiorentina. gozzano, 122: giurasti e disegnasti una
altapparire del sole le nebbie settembrine. gozzano, i-127: viltamarena! dolce la tua
/ traevan forse e più gioconda sfera. gozzano, ii-i6q: penso l'arredo -
larghi spazi allo sfaccendare dei servitori. gozzano, i-1080: la seguiva nel suo
condizioni fìsiche o è molto imbruttita. gozzano, i-642: - che disastro! il
nuvole; il fumo). gozzano, i-448: veli tinti pur ora e
framontagne le quali si lasciano sfaldar facilmente. gozzano, i-471: il tempo che sfalda
bocche da sfamare, in casa! gozzano, i-953: era la vigilia di natale
e del fango dalle vie cittadine. gozzano, i-1030: le sfangatrici elettriche dai cilindri
valige, de'panni suoi si vestìo. gozzano, i-1355: sto sfacendo bauli e
accioché veda il fuoco in viso. gozzano, i-1018: una signora dal cappello piumato
/ ignudo fuor della gonnella tesa! gozzano, ii-150: le piacque, alfine,
la pace / de 'l verde! gozzano, i-523: rivedo... la
aere che ti circonda inchina gli occhi. gozzano, ii-353: spiriti eterni, geni
2. letter. sfera armillare. gozzano, i-491: nel cortiletto interno, in
cui si affliggono i cavalli dai cocchieri. gozzano, i-514: intorno alle grandi piramidi
-assillato dalle necessità economiche. gozzano, i-138: oh! questa vita sterile
tonati si calpestino con orme di sasso. gozzano, i-1374: mi accompagnò ovunque,
/ girano intorno una lanterna accesa. gozzano, i-359: l'apicultore sa che
buon'ora non ha prevenuto il momento. gozzano, ii-222: la dolente / pensa
fiorirono e sfiorirono / nell'arca. gozzano, ii-255: da cento anni un folto
/ sfiorì nel primo tempo giovanile. gozzano, ii-266: sfioriti sarebbero tutti i sogni
, sm. letter. sfocatura. gozzano, i-1162: questo 'ritornare all'antico'non
diverse maniere che facevano bellissima vista. gozzano, i-1023: un attico, sforato
superamento dei limiti umani). gozzano, ii-280: l'ale! si muoia
gli acciacca la nuca e la sfracella. gozzano, i-498: i bruti uccisero senza
o per rinnovare la lingua. gozzano, i-1357: senza contare lo sfruttamento letterario
personale cui potrebbe sfruttare legittima- mente. gozzano, i-1259: la sua voce mi giunge
uomo magro, il violento, è un gozzano, ii-459: le diurne mutansi in crisalidi
sfuggente indietro e rocchio pecorinamente opaco. gozzano, i-1262: io ho tormentata per anni
tocco, che sfugge alla presa. gozzano, ii-932: la messaggiera della primavera /
giorno e non visita mo. gozzano, ii-288: palpiti esausta [colomba]
, che non gli sarebbe sfuggito. gozzano, ii-354: la bionda bimba coi capelli
a me non mi sfugge davvero. gozzano, ii-73: il colpo chenon falla /
sfugge l'anfora e lenta si sprofonda. gozzano, ii-324: sfugge la sabbia tra
ruminare dei progetti futuri, vaneggiando. gozzano, ii-324: ogni giorno l'anima delusa
si erano veduti bellamente messi alla porta. gozzano, i-1040: ai giorni nostri l'
mi piace quello che dite ». gozzano, i-862: il capo sghignazzò,
ingiunzione o a una minaccia, da un gozzano, i-1109: le forme di cacio colossali
i lontani confini della laguna azzurrina. gozzano, ii-291: il cielo era di smalto
retorici (uno stile letterario). gozzano, i-1245: se passo dal vostro volume
tomossi a sgretolare quattro gia. gozzano, i-54: dalle panciute grate secentiste /
la 'discorsa'facilità della sua frase. gozzano, i-1183: gaio decamerone, non sguaiato
esuvie larvali (una crisalide). gozzano, i-337: un giorno intero / [
siri, vl-92: approvò capponi per molto gozzano, ii-225: in van d'in tomo
/ fermar lo sguardo di costanza pieno. gozzano, il-no: ohimè, fratelli,
alla pena e prendersi la cicuta. gozzano, ii-76: forza è che prosegua
possa. gozzano, ii-72: sandra, simona, pina
picchiandosi e mordendosi come i cani. gozzano, ii-452: s'ammusano [i bruchi
/ talami dell'eu- menidi avemali. gozzano, ii-78: ah! già i capelli
sison visti morire tutti gli altri figliuoli. gozzano, ii-209: il poeta, tacito
sol ridea, sì dolce palpitando. gozzano, ii-167: ah! se potessiamare!
quel che è divino in lei. gozzano, ii-178: io mi vergogno, /
conscie fur le sibilanti selve. gozzano, ii-162: o soave contrada! o
ed i fischianti i più rapaci. gozzano, i-908: le persone sorridenti si
riferimento al volo di un uccello. gozzano, 1-32: l'aquila esitava roteando sulle
pe 'l mio cammin con passo ratto. gozzano, ii-112: il vento cresce,
-in relazione con il discorso diretto. gozzano, i-108: mi protese / la mano
corpi commossi dal soffio delle profezie. gozzano, i-593: tutto fu abbattuto e
un senso di non velata ironia. gozzano, 31: « speranza! » (
-rumore sibilante prodotto dal fuoco. gozzano, i-131: sotto l'immensa cappa del
le foglie morte volano e stridono. gozzano, i-457: la immensa pianura fulva
angelo / iddio mi diè una figlia. gozzano, ii-248: divisi i bei capelli
, 12-59: le sue [di gozzano] poesie più sicure... hanno
nude / bacche delle rose canine. gozzano, i-211: nel florido sudario /
cadenzato e pesante del proprio passo. gozzano, i-510: ecco, sono le
posto afl'ingresso dellavilla del conte giuliano. gozzano, i-130: era una cena /
lettera. -murare una porta. gozzano, ii-218: allo sfiorire della sua stagione
si levava nei crocchi delle signore. gozzano, ii-143: sostammo accanto a un
signora aspettar troppo ch'io vada. gozzano, ii-265: io penso talvolta che
, se molta non è la confidenza. gozzano, i-449: mi presenta la sua
a comandare i preparamenti per la cena. gozzano, ii-145: ella m'irride,
di fare quello che vuole. gozzano, ii-314: cerulo-bionda, le mammelle assenti
... una messa grande. gozzano, ii-358: è nato! è nato
.. aveva un figlio signore. gozzano, i-971: la panca d'aspetto.
e monte / signoreggiata da'nemici siede? gozzano, 1-171: solo con te stesso
letica il soldo dall'altra. gozzano, i-1374: mi accompagnò troppo bene avere
sono di uno splendore incomparabile ». gozzano, ii-85: sostammo accanto a un prato
, io sono la signorina gilsi ». gozzano, ii-168: signorina felicita, a
di un componimento poetico di g. gozzano incluso nella raccolta t colloqui'(1911
t colloqui'(1911). gozzano, ii-168 (tu.): la
alacre galatea da 'l piè silente. gozzano, ii-235: su tacque in tempo eguale
, di sotto taceva la strada. gozzano, ii-228: notte e silenzio intorno.
tosse aggravavano l'attesa della morte. gozzano, ii-771: tu tacevi, tacevo,
gridò: « silenzio! ». gozzano, ii-184: silenzio, bambini! le
mentre tu invece ti lagnavi del mio. gozzano, i-1291: cara eri- na,
raccolta di versi di meravigliosa bellezza. gozzano, ii-218: col mio silenzio resterò
virtù conviene dunque vivere nel dolore? » gozzano, ii-347: la madre s'accascia
chiuso, duro, tetro e silenzioso. gozzano, ii-72: sandra, simona,
de'neri aligeri / in schiera silenziosa. gozzano, i-1120: in una clessidra scolpita
contenere forse un gruppo di semi. gozzano, i-167: sotto il verso che sai
e serie strofiche e via discorrendo. gozzano, ii-172: maddalena con sordo brontolio
come frutto di tale attività. gozzano, i-56: o nonno! e tu
la poesia, l'arte poetica. gozzano, ii-339: ad evocare il sogno che
adesso? dodici maggio 1852 ». gozzano, i-142: vidi la tua bocca sillabare
, il che chiamano alcuni sillabare. gozzano, i-436: nessuno canta, ma
odio non tengo, di spregiar contento. gozzano, i-283: ah! difettivi sillogismi
dal leone e in india dall'elefante? gozzano, i-633: le berline di casa
de'pesci, perché simbolizavano il silenzio. gozzano, i-1120: ripenso al grande angelo
modo vivo senza l'idea simboleggiata. gozzano, fl-554: natura volle tacherontia atropos
viene chiamata la palma nel salmo xci. gozzano, i-1097: nelle mani teneva [
dal tristo affanno alquanto la alontana. gozzano, ii-178: ah! con te,
in un luogo prossimo a montecitorio. gozzano, ii-204: vidi le nari fini,
il luogo d'una simpatia virile. gozzano, i-1368: quanta simpatia ho con
versa occiderse. rocco in gesso dipinto. gozzano, i-37: come cadde la tua fede
/ de l'uomo la spolpata architettura. gozzano, i-1107: non gli si abbandona
de'lampi / irrequieti il guizzo. gozzano, ii-275: ti piegasti sulla tua panchetta
giungerà mai a simulare affetto non suo. gozzano, ii-291: quale arte iscaltrita /
bene scrivere la più vera norma. gozzano, ii-304: perché non tenteremo la
sincera, senza pieghe malinconiche o amare. gozzano, ii-171: rivedo la tua bocca
francia, 'mayor'in inghilterra. gozzano, i-243: da me converrebbero a
deflagrazione, soggiacciono a questa malattia. gozzano, i-1039: la malinconia si
giungeva un vasto singhiozzar del mare. gozzano, 1-165: il mio singhiozzo /
. scoppio intermittente di risa fragorose. gozzano, i-1123: sulla piattaforma del rifugio d'
mi dava quasi un singulto di gioia. gozzano, i-106: poi che nel tuo
. imbruttito; che suscita repulsione. gozzano, ii-142: nulla fu più sinistro che
e caratteristiche di diverse culture. gozzano, i-1119: in quel gran quadro sinottico
una vicenda (un dipinto). gozzano, i-1075: questa vista sinottica di varie
cause e i fatti che ne discendevano. gozzano, i-1349: la raccolta adunerà il
la terra alzar tuo soglio? » gozzano, ii-25: sono un piccolo randagio,
uva e i fichi in grembo. gozzano, ii-255: ma quanti frutti! cadono
d'una tovaglia d'altare logora. gozzano, i-230: uscite, o capre,
vola in cielo, e canta. gozzano, i-1200: le sirocchie rondini, le
amore / de le vergini farie. gozzano, i-221: quando fui ministro / d'
generale ammonirà pietosamente i figli amatissimi. gozzano, ii-306: noi penseremo, o
. lanciare all'attacco un esercito. gozzano, ii-234: il bassignana sua coorte slancia
, più sobria, più austera. gozzano, i-1151: l'invettiva prosegue con quella
era tutto smagliante di antiche stoffe. gozzano, 1-44: costui gettò presso il
è di colore vivace, brillante. gozzano, 1-171: il cielo era di smalto
, di rubini o di smeraldi. gozzano, i-874: il giorno dopo il re
smarrimento delle lettere con valori anche piccoli. gozzano, i-1285: è inaudito quello smarrimento
le azzurre èsili vene / languìano. gozzano, i-130: maddalena con sordo brontolìo
. liberare dal cappuccio un falcone. gozzano, i-1104: quando i levrieri alzavano le
noci de la camia, addio! gozzano, i-1340: oltre la ringhiera in legno
prosatori di un colore verdognolo insaponato. gozzano, i-109: guizza un bagliore / d'
duo forni, che egli avea. gozzano, i-1214: campo crociato. orizzonte limitato
e si mise a sminuzzarlo in silenzio. gozzano, i-946: sminuzzò il pane per
quel genere non si smontano facilmente. gozzano, i-1320: quasi tutti i giorni abbozzo
cuscini le palme d'oro smorto. gozzano, 159: sola col tempo, tra
che costei sia la più bella? gozzano, ii-303: il tuo parente più leggiadro
, per capriccio, per moda. gozzano, i-723: per civetteria, per prudenza
che i portatori curvi rendevano stranamente gambuta gozzano, ii-197: s'arresta un'automobile fremendo
e ti voltavi dall'altra parte. gozzano, ii-286: cantava un gallo in
novo / suo venir nella vita. gozzano, ii-217: meglio sostare a mezzo del
la stesse contenta della mia compagnia. gozzano, i-1333: la dolce creatura,
come quacchere, una sola di nero. gozzano, i-1357: alla sera..
, socratéggi). proporsicon socratica bonarietà. gozzano, i-1254: appunto alla serenità socratica
-atteggiato a serena gravità. gozzano, i-410: è un puro ariano,
cui era salito da me solo. gozzano, i-1244: nel mare, nel treno
soffiar nella tromba come un arcangelo. gozzano, ii-338: supina ascolta / il tritone
la sofficità alma e profonda dell'oceano. gozzano, i-476: tappeti inimitabili, dove
: leontodon taraxacum, taraxacum officinale. gozzano, i-903: un altro giorno piuma-
. -stropicciarsi gli occhi. gozzano, i-800: fiorenzo guardò l'una,
assoggettare la fede a nuove dottrine. gozzano, i-365: a tante meraviglie il nostro
la purezza di coscienza in puritanesimo. gozzano, i-159: totò non può sentire.
filosofastro o meglio ancora un sofista. gozzano, i-138: io non voglio più essere
, ma con la bocca sogghignante. gozzano, i-462: ogni balaustro, ogni
un uomo fino, sogghignando crudelissimamente. gozzano, i-176: tu non credi e
e la natura, sogghignano alcuni. gozzano, i-125: l'anima corrosa /
espressioni funebre o muto soggiorno). gozzano, ii-346: il figlio tuo ti verrà
.. fa soniare de buoni sonii. gozzano, ii-336: a lui soltanto,
in forme altere e vive! gozzano, ii-350: ognun, chiudendo gli occhi
); ma penso a te vegliando. gozzano, ii-20a: vidi le nari fini
atto di operar per diritta ragione. gozzano, ii-i: non agogno / che la
, lo strappavano ai suoi ideali. gozzano, ii-191: subito mi lasciò, con
, che dava luce ad un solaio. gozzano, i-131: bellezza riposata dei solai
, più là, frascati solatia. gozzano, i-223: chi vede le tue prime
/ lucciole vanno per i solchi bruni. gozzano, ii-237: freme la messe pei
sole da'cieli deserti le fiamme saetta. gozzano, ii-187: il sole si sveste
il sole / in fascie polverose. gozzano, ii-176: volavano le pieridi nel sole
aia bianca e soleggiata / eri. gozzano, i-129: ogni giorno salivo alla tua
come la più solenne delle sue crisi. gozzano, i-1237: in questo giorno solennissimo
movimento di un animale). gozzano, ii-501: giunge dall'alto scende con
-nobilmente elevato, sublime. gozzano, ii-80: ancora sento al tuo cospetto
volte l'ampia fronte rischiarata dal lume. gozzano, ii-341: così parlava il padre
1-421: una dolce solennità domestica. gozzano, i-650: quando fu per entrare nelle
? » -di animali. gozzano, i-134: scorgevo un atropo soletto /
dove vai, ricciolina », deliziosamente. gozzano, i-1251: dissi e ridissi,
a volta a volta li investono. gozzano, 1-192: delle tre edizioni del mio
lettere. -compiutamente, perfettamente. gozzano, i-1073: l'artista d'allora aveva
le maniere d'un 'dandy'. gozzano, i-40: adolescente l'una nelle gonnelle
sono, al solito, malinconico. gozzano, i-1251: si fu in barca,
anima ad amare solitudo e silenzio. gozzano, i-1197: 0beata solitudo, o sola
tira innanzi sollazzandosi con le proprie idee. gozzano, i-174: avrò tosto venti- /
-sostant. gozzano, ii-145: non dopo voluttà l'anima
. arbasino, 10-216: anche guido gozzano sembra quasi un poeta stimolante attraverso le
auree làmine e costellata di pietre incise. gozzano, ii-353: la bionda fata sollevò
gli solleva la testa, lo guarda. gozzano, ii-177: « piange? »
alcune donne facevano corone per morti. gozzano, ii-257: io sono innamorato di
era d'improvviso sollevato il vento. gozzano, i-123: or ecco sollevarsi la
amore e stima nel paese proprio. gozzano, i-1233: ho molto letto e
sogni, ai carmi, ai voli. gozzano, ii-216: essa [natura]
, / ove le languidi racconti. gozzano, ii-149: sullo specchio subdolo e de
fa l'ipocrisia m'è d'uopo. gozzano, ii-192: da quel mattino dell'inche
abbiamo abilità: non dico quelle sole. gozzano, ii-325: tanto l'amammo per
forte che lascia libero soltanto il pollice. gozzano, ii-76: quei che ritorna a
lo vedi? un rosicchiolo secco. gozzano, ii-336: a lui soltanto, o
le somiglianze e relazioni più ingegnose. gozzano, ii-239: una assai trista simiglianza
morganti » diceva egli con orgoglio. gozzano, i-32: con la barba prolissa come
somiglia al vostro quando s'oscura. gozzano, ii-76: il buon custode parla:
di grado in grado fino a 1500. gozzano, i-651: la casa dei secoli
parlava così, sommessamente, a pause. gozzano, i'955: proseguiva il lavoro
= deriv. da sommesso1. gozzano, ii-167: il mio cuore è laggiù
altitudini somme ci avvolgeva sinistra- mente. gozzano, ii-283: tra fiori mai veduti svettano
fiume precipite dal sommo della rupe. gozzano, ii-168: pensa i bei giorni
accorato « è troppo buono ». gozzano, i-1233: ho molto letto e
relazione con il discorso diretto). gozzano, ii-353: nel chiaro mattin di primavera
, l'ottava / melodiosa del poliziano. gozzano, ii-98 (tit.):
cui adagiarsi, sonnecchiare è impossibile. gozzano, i-1344: ti scrivo sonnecchiando (tu
tesser essa sepolta, senz'esser morta. gozzano, i-139: il farmacista nella farmacia
con oblivione e continuo som- no. gozzano, l-1359: ci fece fare in automobile
e m'aveva rifatto fanciullo sonnolento. gozzano, i-76: già s'accendono le
e sonnolenti son divenuti svegliati e vivi. gozzano, i-170: meglio
l'aspetto del cielo e del lago. gozzano, i-1344: tutto questo mi dà
rimormora / dal suo gorgo sonnolento. gozzano, i-173: dalle profondità dei cieli tetri
respiro sonnolento, uno srocchettare dirotto. gozzano, i-1151: l'invettiva prosegue con quella
s'inarca / la pura luna. gozzano, ii-347: appagherò mie [della
-con riferimento alla morte. gozzano, 1-89: vivere cinque ore?.
pozione che provoca il sonno. gozzano, i-861: egli siede ogni sera alla
mastelloni, al largo della carità. gozzano, i-320: tutto l'albeigo ho pieno
della sua bocca si contrassero vivamente. gozzano, i-129: rivedo la tua bocca vermiglia
severo (l'occhio). gozzano, i-403: fu un diego lajenez?
jela con una muta ed inalterabile devozione. gozzano, i-589: nell'interno l'assenza
dischiudere una specie di primavera soprannaturale. gozzano, ii-541: mistero intraducibile ch'emana
vivere che la morte gli sopravviene. gozzano, ii-160: adolescente forte, quadre le
portavano intorno un viso di sopravvissuti. gozzano, ii-212 (tit.): in
secondo alcuni rimanda al pul- mone. gozzano, i-1156: appare la dentiera sordida sotto
soccorrerlo, non lasciasse mai di rimproverarlo. gozzano, 1-161: sullo specchio subdolo e
aveva foggiati con le sue mani periture. gozzano, i-1119: in quel gran quadro
ronzio dell'ascensore, su e giù. gozzano, ii-172: maddalena con sordo brontolio
i più mastodontici veicoli del globo. gozzano, i-173: turbina la neve densa in
/ s'affonda nell'aure sorde. gozzano, ii-98: da quanto tempo non
la gran soavità di quei momenti! gozzano, ii-200: in quella famigliare / mitezza
ministrati i cavalli e la guida. gozzano, ii-336: tu pensi che impallidirebbe
che avvolge i corpi e li solidifica. gozzano, ii-153: n'è dolce cosa
a una ventaia le olive cascano acerbe. gozzano, ii-572: altri fiori depongono gli
anche, con impegno operoso. gozzano, ii-230: eretta sullo stelo, /
uomini, sorreggono la folta / cupola. gozzano, ii-324: sembra che il collo
sospeso, trattenuto da un filo. gozzano, ii-512: curiose crisalidi sorrette / alla
mille odori / a 'l gran maggio! gozzano, ii-263: seguo tra i baci
là, tra cipressi e sicomori. gozzano, ii-138: io piansi e risi per
labbra (una statua). gozzano, ii-256: vedo teoria / d'erme
intorno la gaiezza mite dell'aprile. gozzano, ii-331: nulla spera / ormai la
parire del sole, cominciavano a sorridere. gozzano, ii-108: domani si morrà.
estens. compiacersi in una speranza. gozzano, i-1345: forse, in quest'istante
e il desiderio dell'amico lontano. gozzano, ii-259: il buon re sorride:
che ne velava l'acuta indagine. gozzano, ii-77: ti scintilla / nella profondità
natura e al fervore del vostro temperamento. gozzano, i-1242: una nuova coorte di
la sorte de l'umane genti? gozzano, ii-178: unire la mia sorte
. sorti delle nostre partite cambiarono. gozzano, ii-269: permesso un istante / per
3-38: delle scenate. gozzano, ii-292: nessuna sorte è triste /
deve svolgere una parte determinata. gozzano, ii-69: nel fare il giro a
figlia / di mago, svergognata sortiera. gozzano, i-910: medici, sortiere,
un presagio sul proprio futuro. gozzano, i-50: già nell'animo ascoso /
là della strada, nei campi. gozzano, ii-260: ma le palle nell'assalto
si vanta, a vostro riguardo ». gozzano, i-1112: è noto che l'
e colonna splendono le lampade numerose. gozzano, ii-279: una crisalide svelta e
nerastro, rugginoso, sembrava abbandonato. gozzano, ii-121: biancheggia sospesa / in fondo
in quello / tenea dell'infelice. gozzano, ii-267: sarei -sui settanta -tornato nella
e con cui siasi e dove. gozzano, ii-188: « sognamo così, tra
e i bambini, tanto sospirati. gozzano, i-345: la rivedo con gioia ad
momento, e quel rattenere i sospiri. gozzano, ii-213: « che sospiri amari
è calco del piemont.). gozzano, i-321: « la neve! »
valendo a ciò le forze della natura. gozzano, ii-573: il genio della terra
là per là, bel bello. gozzano, i-162: frusciò nella cornice / severa
. meditò un suo sottile inganno. gozzano, i-129: tu civettavi con sottili
ma non spento. cuoce sotto. gozzano, ii-173: la brutta effigie incorniciata
autorità della sottocuoca dell'ambasciatore americano. gozzano, 1-61: un cuoco panciuto presiedeva
nello svolgimento delle sue mansioni. gozzano, i-641: la sotto-governante...
che pigliava luce da un sottoscala. gozzano, ii-356: o voi del cervo bianco
conoscere lo stato de'suoi affari. gozzano, i-559: nada passava al marito le
vive a firenze, sovraccarica d'ornamenti. gozzano, i-459: diligenze barocche sovraccariche di
rettitudine e la bilancia e la spada. gozzano, ii-358: è nato! è
le soprafinestre rappresentavano frutta e fiori. gozzano, ii-169: fiabe defunte delle sovrapporte
dalle spalle / gobbe la ronca. gozzano, ii-160: adolescente forte, quadre
, / che il cercarono un tempo. gozzano, ii-221: sorella, opulente un
cuore battesse e gli occhi lampeggiassero. gozzano, 1-95: oh! guido! fra
le sparecchiare la mensa. gozzano, i-246: or mentre che il dialogo
correrebbo- no tutti ad unirsi insieme. gozzano, 572: un enimma più forte
i bianchi bovi a coppie sparsi. gozzano, ii-143: i greggi, sparsi a
e integrati nell'unità dello spirito. gozzano, ii-142: tu senti che non giova
ingombrato di pel, fece mirarsi. gozzano, i-129: rivedo la tua bocca vermiglia
una donna tale non la potrei soffrire. gozzano, i-760: non pretendo che tu
simil. appendice di un insetto. gozzano, i-363: nell'addome sfuggente affusolato,
cerotto alle piaghe del suo prossimo. gozzano, i-489: sull'unito del fondo l'
spaventosa non pensò più alla guerra. gozzano, i-1260: che nostalgia spaventosa ho delle
vi ha dimensioni distinguibili ed enumerabili. gozzano, ii-180: giova che si viva
di chinetosi che colpisce gli astronauti. gozzano, ii-117: o che l'eroe [
come un vuoto nella vita propria. gozzano, ii-160: questa speranza sola m'
dimensioni imponenti di una persona. gozzano, i-779: non so che cosa provo
mora. -in una metonimia. gozzano, i-1323: ho ritrovato gli stessi luoghi
. 2. immondezzaio. gozzano, i-397: oggi sono sceso nella stiva
e lasciati passeggiare per le vie. gozzano, i-510: se gli avvoltoi sono i
i capelli, si levò dalla specchiera. gozzano, i-127: penso l'arredo squallido
larga faccia camusa e gli occhi caprini. gozzano, ii-149: l'incrinatura / il
conoscerne la vita e i costumi. gozzano, ii-443: la varia grazia delle varie
d'una volta in presenza di lei. gozzano, i-643: la francia esercitava sopra
di canne a ricovero di armenti. gozzano, i-132: la marchesa dal profilo greco
il terreno circostante. gozzano, i-471: verso il fiume la mole
anatomico, per cavar quello di più. gozzano, i-713: -il dottore dice che
.. ogni speranza era spenta. gozzano, ii-205: solo in disparte della
. montale, 12-56: se [gozzano] avesse seguito fino in fondo le
dove amore speravasi odio improvvisamente s'incontri. gozzano, ii-207: ma (tu sei
/ le tasche piene di melucce acerbe. gozzano, ii-273: tendevo l'orecchio ad
colpi dei loro speroni de'piedi. gozzano, i-1106: gli sono rivestiti [al
uso piemont.). gozzano, i-1239: sono troppo sperso di mamma
può fare di grandi spese per me. gozzano, ii-213: tra saggie cure e
subito avere al signor pietro giordani. gozzano, ii-334: tornò, sì, morta
ivi abbattuta / da tempo antico. gozzano, ii-283: è l'isola fatata che
ai tuoi affari o alle tue stampe. gozzano, i-243: verreste voi pure di
lode, né spetta tanta riconoscenza. gozzano, i-1059: queste belle fantasie non
: altre con gli occhi imbambolati. gozzano, i-1274: sono spettinato, barbuto,
i nostri ameni e sereni paesaggi. gozzano, ii-149: fatto lieve così come uno
eclissi lo spettro d'un secolo passato. gozzano, i-401: la nostra malinconia ritrova
poeta come proprio doppio). gozzano, i-96: io piansi e risi per
servono a mantenere il credito alla bottega. gozzano, 1-88: forse che dallo speziale
quanto scontra contorce e spezza e sparge. gozzano, ii-166: spezza il vento governi
tenerezza? -allentare un abbraccio. gozzano, ii-313: io ti chiedo perdono nel
, di una trama narrativa. gozzano, i-1154: accetto il 'la', la
/ né men ci si spezza sonno. gozzano, i-28: la bella filastrocca /
c'è modo. spiaccicata in nota a gozzano, in nota a montale.
mi diede / qualche ora di dolcezza. gozzano, ii-176: tutto mi spiace che
infelicissimo e glorioso morto quest'oltraggio. gozzano, ii-146: quella tua muta corrugata
mia casa d'esilio laggiù nella landa. gozzano, ii-271: visse a bordo d'
una malattia mediante l'auscultazione. gozzano, ii-157: mi picchiano [i dottori
/ i misteri che chiude a spiar. gozzano, ii- 138: a ciascun
franco contor- bia, rautosequestro debenedettiano di gozzano. = nome d'azione da
fango di maggio, spighe d'agosto. gozzano, i-251: la spica rivive per
! eravamo alla soglia della guardaroba. gozzano, i-241: un nome che è come
mese a uno spigolo del villino. gozzano, ii-458: i bruchi...
si dovrà correr loro dietro colla spingarda. gozzano, i-891: al mattino seguente,
sommo prima di spandersi in palme. gozzano, i-402: il cortile è circondato
-serpentino di un alambicco. gozzano, i-1036: un congegno complicato di storte
-costituito da colonne tortili. gozzano, ii-224: dal pavimento di musaico,
quattrini di sale ed il pane. gozzano, i-877: gli spiritelli benigni facevano
dunque l'anima umana è uno spirito. gozzano, ii-320: forse ci giunge il
fecondator, / noi t'invochiamo! gozzano, ii-572: un enimma più forte
dei desideri dello spirito è cosa certa. gozzano, ii-199:
ammiriamo nel romanzi di giorgio sand. gozzano, i-1372: ti spiegherò poi a voce
, a traverso i capelli disciolti. gozzano, ii-291: il cielo era di smalto
fra i tronchi splendere il mare. gozzano, ii-349: splende come acquamarina / il
spalle bianche splendevano i riccioli d'oro. gozzano, ii- 324: le chiome
rosa vermiglia e l'odorato / croco. gozzano, ii- 458: sul velluto
/ ambigue dai grandi occhi sibillini. gozzano, ii-162: splende nel sogno chiaro /
borioso, pieno di sussiego. gozzano, ii-118: ciaramella la comare / con
era nel cuore di clitemnestra ». gozzano, i-348: il bruco vive ancora,
nel nostro cammino, a gara. gozzano, i-1103: a perdita d'occhio,
forma elegantemente popolare, popolarmente toscana. gozzano, i-1235: io credo che solamente dante
veste da spiaggia, molto sportivo. gozzano, i-iioi: tra le figure sportive il
bramavo altro che di essere sposa. gozzano, i-778: claudia era andata sposa
era sposar te, bionda maria! gozzano, ii-177: « mia cara signorina,
cert'aria di confidenza benevola. gozzano, i-608: l'arroganza anglo-sassone, sposata
il dolce sposo è a lei vicino. gozzano, ii-276: poi lascia gli studi
la colomba. -insetto fecondatore. gozzano, ii-571: degli sposi gran parte nasce
uno degli sposi avrà il domicilio. gozzano, ii-75: nascere vide tutto ciò
un bravo giovane che ella ama. gozzano, ii-341: - verso il promesso sposo
di spossare il nemico con guerra guerriata. gozzano, i-69: bene sai l'arte
bianca fanno un po'di sprazzo rossigno. gozzano, -screziatura di diverso colore.
ugualmente rotondate da amendue i capi. gozzano, ii-280: ti riconosco. profilo
ignoto spande di sua vita. gozzano, i-514: 1 passeri bengalini,
, leggera, gasosa, spumante. gozzano, i-719: peccato! partita! che
a te la scena popolar si cria. gozzano, ii-314: rie! »
squaglia. -andare perduto. gozzano, 1-192: delle tre edizioni del suo
covi squallidi / la sconsolata prole. gozzano, i-1278: l'albergo è '
-essenziale, povero (rarredamento); gozzano, ii-169: penso l'arredo -che malinconia
, e tua, e tua. gozzano, ii-216: essa [la natura]
al tempo delli amori, l'attraevano. gozzano, i-378: qualche zattera vaga ancora
spesso iridescenti di alcuni insetti. gozzano, i-827: prima tolse alle ali della
potrà bene e stabilmente saldare. gozzano, i-1030: nelle pompe il comburente