la specie tanto lodata dai vecchi medici gotto il nome generico di agarico attualmente fuori
scavare. = deriv. da gotto (v.). aggottatóio
acqua. = deriv. da gotto (v.). aggottatura
16-i-u: se giammai n'assaggio un gotto / dite pure, e vel perdono /
altra con le mani sporche sollevano il gotto per un evviva alla vita. bartolini
alcole, gli vedemmo d'inverno trangugiare gotto su gotto di birra, per toccare
gli vedemmo d'inverno trangugiare gotto su gotto di birra, per toccare una felicità
fuori i tavolini in cortile. qualche gotto biondo bagnerà la penna e suggellerà la stima
sol per poterlo dir, gustarne un gotto. g. m. cecchi, 7-4-3
-fi... vagamente lor giungete. gotto della compagna, sempre colmo, eccolo là
. che arditamente eleggessero messer ramondo del gotto arcivescovo di borri ella, sì come
ragazza, centellinando di conserva un secondo gotto di birra. barilli, 1-41: ci
ragazza, centellinando di conserva un secondo gotto di birra. e. cecchi, 6-301
1-164: gli vedemmo d'inverno trangugiare gotto su gotto di birra, per toccare
: gli vedemmo d'inverno trangugiare gotto su gotto di birra, per toccare una felicità
altra con le mani sporche sollevano il gotto per un evviva alla vita.
/ d'orcin, d'orciuol, di gotto fondoluto, / di piattell'anche,
, / nella cantina mucida, dal gotto / massiccio. -in senso generico
e brucavano... taluno glugolando alcun gotto. = deriv. da giu giu
(o versarla in un apposito recipiente detto gotto). guglielmotti, 815:
simili. = deriv. da gotto, n. 4. gotteràgnola [
sedendo allo letto, comandò lavare el gotto o tassa, e pieno de acqua
illustri botti. redi, 16-i-134: gotto vale lo stesso che bicchiere; ed è
piena ha una fiasca, empiendo un gotto, / di soppiatto vi mesce e vi
non avevano che un piatto e un gotto in undici. sbarbaro, 6-114: bevvi
carrettiere, / nella cantina mucida, dal gotto / massiccio. 2.
vino o birra). -bere un gotto: bere un poco di vino (
dà a lo 'nfermo a digiuno un gotto in del bagno, e gue- risce
: diceva dopo aver bevuto: « gotto molto grande risponde bene ». l.
16-i-n: se giammai n'assaggio un gotto / dite pure, e vel perdono,
/ sarà ben cominciar da un grosso gotto / del suo vermutt, che è
scendeva in cantina gli dava un bel gotto di vino, dicendogli: -tè!
bere del brodo... e mezzo gotto di vino che la fecero
all'osteria della guarda a bere un gotto. pratolini, 10-73: ceravamo seduti
..., io avevo preso un gotto di birra. 3. antica
impanca al tavolino / e un buon gotto si bee di vin pretto. nievo,
strangolata. = denom. da gotto (v.) col pref. in-con
che mi in cambio de io, gotto in vece di bicchieri e caraffa in
romani, 74: lo re teodorigo gotto [era] insozado de la resia arriana
, che cadevano fra gli altri presentemente gotto la lima. 8. ciò
scelta operata in « fiore in to gotto » stabilisce già l'immagine di una metallica
d'orcin, d'orciuol, di gotto fondoluto. -spreg. orciàccio.
là dentro a bere il trani dal gotto massiccio; poi ebbro
pubblici discorsi a barcellona, pozzo di gotto... esponendo in modo chiaro
ha tolto. redi, 16-i-134: 'gotto 'vale lo stesso che 'bicchiere
impanca al tavolino / e un buon gotto si bee di vin pretto, / dichiarando
. ci dice che sordello nacque a gotto presso mantova nel 1189... ce
tenuti a castroreale, barcellona, pozzo di gotto, milazzo, con discorsi rapidi che
loro intendimento a prendere messer ramondo del gotto arcivescovo di bordello. busone da gubbio
punta del viso che sporge da quel gotto di miseria. de giudice, 2-38:
di quel bellissimo suo cognato in redin- gotto. = adattamento del fr. redingote
sbarbaro, 1-183: è quello, il gotto della campagna,... che
bere del brodo di trippa e mezzo gotto di vino che la fecero risuscitare.
non si può negare che il redin- gotto che porta la donna qui raffigurata non prenda
degli studi legali, pigli qualche buon gotto di acqua castaha. carducci, iii-14-149:
con l'influsso di bi gotto (l'accostamento a bigotto è tuttavia da
/ d'orcin, d'orciuol, di gotto fondoluto, / di piat- tell'anche
inlandolfi, 14-62: agguantava il proprio gotto e stivaleggian- teresse che al mare ancor
là lento a bere il 'trani'dal gotto massiccio. ungaretti [in lacerba, iii-149
mettea veramente sossopra lo stomada un grosso gotto / del suo vermutt, che è tanto
/ sarà ben cominciar da un grosso gotto / del suo vermutt, che è