barbuglióso, agg. che barbuglia, che gor goglia. c
amorose inferire. allegri, 130: sottilmente gor gheggiando al delicato suon del
gorgièra (gorgèra; ant. anche gor ghièra), sf. parte dell'
. = forma per aferesi da (gor) gozza. gózzo2 (dial.
, sm. verso sordo, gutturale e gor gogliante, proprio del porco
una torre parea, / che fol- gor, non che forza umana, sprezza:
mdcccxviii albergò e per la libertài congiurò giorgio gor c don lord byron
ricorron [i cavalli] come fol- gor ratti. idem, 5-36: codesto misero
rintrona / il torrente col roco fra- gor. massaia, v-117: il lugubre suono
pagliavano come stormi d'angeli lasciandosi dietro il gor schioccata, sf. colpo
folata di vita: frulli d'ala, gor gheggi, festosità di penne