moravia, viii-123: mi sentivo oltremodo goffo dicendo queste parole; come è goffo
goffo dicendo queste parole; come è goffo uno storpio che cerchi di accennare un passo
scrollone: ciac! tombari, 1-68: goffo, pesante..., con
, e chi non accoltella è stimato goffo. verga, i-135: era di
2-999: i volastri dal corpicino tondo e goffo, dal corto fiato, altalenavan su
. bettramelli, iii-442: tale imbarazzo goffo e gentile [lo] commosse..
far altro, rideva divenuto debole e goffo, ammansito...; lui che
, quanto mai poco satollano il non goffo uditore! manzoni, pr. sp.
arfasatterìa, sf. iron. l'essere goffo, confusionario; goffaggine, sciocchezza.
): rappresentava il servo ignorante, goffo, balordo, ma non privo di
secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante. peregrini, xxiv- 118
azione, discorso da asino; comportamento goffo, villano, da ignorante. f
sale un ch'abbia pregno / il goffo capo d'àsinesca fava, / che un
e capo d'assiuolo: stupido, goffo, balordo. lippi, 3-25:
della scienza, sì anco perché ogni goffo vorria essere astrologo, per indovinare e svergognar
farvi tale, basta il consiglio d'ogni goffo pre- toccolo, e bastano l'esortazioni
ch'io facessi la caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano
tellando; ballare in modo rustico e goffo. tozzi, ii-397: allora
stucco ovver di sambuco, tanto è goffo e balordo, ch'io non so
insieme: bambino grassottello, un po'goffo e impacciato, privo ancora di parola
di stucco ovver di sambuco, tanto è goffo e balordo, ch'io non so
11 quale, per esser sempliciotto e goffo, tiene fra tutti gli altri il
(iv-64) definisce beante come « goffo francesismo ». beare, tr
beoti, il più pagato è il più goffo, il quale mai non soddisfa.
1-94: io son buffon, non però goffo tanto / da poter darmi a bere
si dice anche di un uomo brutto e goffo). fagiuoli, 3-3-211: ah
bagheroni, / dirà bravo al più goffo, alla più sciocca. manzoni,
dare, e né meno il legno assai goffo e bistorto della edizione detta delle testine
io facessi la caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano che
, / in vece lor provò, goffo, il bastone, / volendo contraffar le
una botta: in modo sgraziato, goffo. burchiello, 230: la mula
-sembrare una botta: essere grasso, goffo, sgraziato, con le gambe corte
non so che di misto tra il goffo e il bravaccio. 5.
; un robone candido scendeva, deliziosamente goffo, sino alla caviglia. -
michelagnolo in pubblico gli dicesse ch'egli era goffo nell'arte. g. m.
persona di mente ottusa; stolido, goffo; ignorante. - anche: bue di
per simil. e al figur. uomo goffo, stolto, grossolano; ignorante.
ch'io facessi la caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un
crederebbe ch'io facessi la caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano
una cosa sporca 0 fare un dicitore goffo, si framettono. b. fioretti,
una cosa sporca o fare un dicitore goffo, si framettono. = voce
. scherz. panzini, iv-100: goffo bisticcio; calligrafia per dire i calli
. c. dati, 3-12: un goffo poco uso a portar guanti, se
il cappotto da viaggio, un cappottino goffo e stinto, che le si era fatto
, scempio di riccio sopra riccio e goffo di ventiquattro carati diventi il più favorito di
3-67: [l'uccello spennato] goffo come un manichino aveva ancora un po'
. 3. figur. uomo goffo e insulso. brancati, 4-219:
crederebbe ch'io facessi la caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano
da qualche immagine o paragone, ora goffo, ora egregio di concetto e di
: ha figura di uomo grasso e goffo e viene bruciato l'ultima notte di carnevale
9-58: non m'abbia / per goffo e mal creato, / s'io 'l
ridicolo, pieno di sciocchezze, comportamento goffo e stupido. aretino, 8-65
frati il più cattivo, / il più goffo, 11 più schifo minestraio, /
avevo usato loro. 10. goffo, grossolano. goldoni, vii-1162:
* tirabuscione 'e * tirabussone', goffo e ridicolo francesismo, in luogo di '
! -si appese... che goffo! moravia, xii-122: che distratto sono
etti, 1-335: si lascia come un goffo rapire e portar via da quella chimerica
tozzo e come rattrappito; pesante, goffo. redi, 16-vi-118: non so
). chi si affacenda in modo goffo e inabile, senza combinare nulla;
. chi fa le cose in modo goffo e sbadato. varchi, 8-2-95
gigantesco. - anche: rozzo, goffo, deforme. vico, 674:
: molti gallicismi contengono alcun che di goffo, perché richiamano alla mente nostra un altro
messo in circolazione una simile storia, nel goffo tentativo di giustificare una floridezza che contrastava
, 2-87: o sia il citrullo e goffo lagomarsini: o sia il maligno e
, 1-10: cosa credi di fare, goffo, con la gente civile? volevo
, scempio di riccio sopra riccio e goffo di ventiquattro carati diventi il più favorito di
: si chiama coglione un uomo sciocco, goffo e ridevole; servendosene, per ingiuriare
, perché mi pareva esser trattato da goffo, ma io sono uomo ragionevole, e
sempre cavoli. ma e per questo sarà goffo chi m'insegna in qual terra,
del convitante... gravano egualmente il goffo e il non goffo, a'quali
gravano egualmente il goffo e il non goffo, a'quali né mangiare, né bere
{ corbàcchio), sm. grosso e goffo corvo. ariosto, vi-219:
in corbona, e potè gracchiare il goffo, che non gli riebbe mai più.
, 1-61: né è niuno oggi sì goffo maestro, che non faccia che le
: le cornacchie, animale non tanto goffo, credendo vere certe tegole ivi dipinte
il corrivo ': fingersi corrivo, goffo, semplice, baseo. botta,
caratteristiche singolari, di aspetto sgradevole, goffo, rozzo, strano, stravagante, o
dalla ciarlataneria, il purgato criterio dal goffo pensare, e la scienza dall'ignoranza
unica cosa che ti frastona è quel goffo commento che ti ronzano all'orecchio i
, se vuole, per ignorante e goffo e che so io, ma per falso
, in sede di saluti. cattivo e goffo, il giuoco di anna; addirittura
con un ragna- telo di vestito goffo e lungo. comisso, 1-143: sono
danari a chiamarla zecca, o che goffo trovato, sarebbe pure una cosa reale
dente, si diverte a far il goffo buffone, e a deridere la mia affezione
campanella, i-400: il soldato deve parlare goffo...; le donne
/ che insegnava a smenticare, / goffo sì, ma però destro, / ed
2-1-196: è stato in firenze un goffo dicitore, che si è rimesso a detestare
sagace, ed inganna l'uomo facendo il goffo ed il balordo. -il
sciagurato zuzzerellone, quel coso brutto e goffo, vestito dio sa come...
, e perciò dinota un cattivo, un goffo avviamento ad un affare). tommaseo-rigutini
a muoversi, ad agire rapidamente; goffo, sgraziato, impacciato; deforme, sproporzionato
e così disadatto; / anzi sì goffo, donne, e tanto a caso,
sa comportarsi con scioltezza e disinvoltura, goffo, a disagio. faldella, 3-120
ne fu giovambattista dati, detto il goffo, uno de'cinque desertori della fiorentina
. 2. che ha aspetto goffo o ripugnante, sformato, orribile.
intorno quei terrori che fecero infelice e goffo l'evo mezzano. 3.
padri. leopardi, 194: del goffo stranier, ch'oggi presume / lei [
insensati mussulmani, che si fanno un goffo pregio di passare per disprezzatori del bel
mio figliuolaccio, il qual è più goffo che lungo e ogni giorno farà qualche
beccuti, 189: star sur un goffo, femminil decoro, / e far
avria pericolo / d'un accidente. / goffo il soggetto, / ladro il libretto
insolito del fratello vendicatore, e le parve goffo ed esagerato come un cattivo attore di
6-167: qualche tentativo, timido, goffo e tardivo, di pubblicità commerciale e
o di grado rafforzato, come in goffo, quando si trova fra due vocali
, furbo che sa fingersi ingenuo e goffo. pataffio, 6: or
abbia, se vuole, per ignorante e goffo e che so io, ma per
camuso sparso di efelidi, col suo goffo corpo di fanciullóna quattordicenne già violato dalla
(e anche buono a nulla, goffo, balordo). - anche: soldataccio
versi. / qualche pedanteria di qualche goffo / guastamestieri, o qualche innamorato
fatticcio ma pieghevole, tozzo ma non goffo, egli mi suscitava sempre il sentimento
legnate. pavese, 1-35: quel goffo non era prosciolto e lo mandavano a casa
suo animo, la sua mente); goffo. fra giordano, 1-60:
sale un ch'abbia pregno / il goffo capo d'asinesca fava, / che
. franco, 2-30: e sei un goffo [esculapio], perdonami, che
grazzini, 643: tu hai pur, goffo, ser frosin lapini / cavato fuor
sanctis, 12-52: divieni timido, goffo, perdi ogni fidanza in te.
col marito, l'altra col fidanzato, goffo tanghero, che rassomiglia assai bene al
così le proprietà nostre appella con barbarismo goffo e suo). muzio, 1-34:
quanta messe d'errori! oh il goffo fiutasepólcri! tramaler [s. v.
ch'io facessi la caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano
stolti fanno dietro alle faccendacce di questo goffo mondo? 2. che dimostra
né fa perdermi il cervello / ogni goffo e sconcio fusto. 14. recipiente
baretti c'è dell'eterogeneo, del goffo, del gaglioffaccio. -gaglioffonàccio.
disinvoltura) un incrocio di gagliardo con goffo (oppure di gaglio per gaio con il
2. figur. uomo grande e goffo. firenzuola, 658: — i'
iv-19: così quand'un fa il goffo e il babbuino, / che per
, xi-348: è un giocherellare sottile e goffo di lucettine sopra una piatta e dura
il poema [del tasso] era rimasto goffo e greve, ma l'intenzione non
equicola, 204: colui che è goffo e vanaglorioso, diciamo che vuol parere nelle
. -in senso attenuato: giovane goffo, inesperto, confusionario, rumoroso (
goffàggine, sf. l'essere goffo; ingenuità, balordaggine, stoltezza.
azione, idea, discorso, uso goffo, insulso, sciocco. monti,
. goffaménte, avv. in modo goffo, impacciato. - anche: sguaiatamente
i-83: fece goffamente cadere ad un goffo proposito una sua goffa esagerazione di disprezzo
). ant. comportarsi in modo goffo. b. fioretti, 2-3-199
secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante: de'quali l'insipido non
, il sordido è parimente insipido e goffo, ed il goffo non è men sordido
parimente insipido e goffo, ed il goffo non è men sordido ed insipido che
non è men sordido ed insipido che goffo. garzoni, 2-34: ritroviamo un'altra
idea, atteggiamento, discorso o uso goffo, sciocco. muzio, 1-37:
ant. gioco di carte simile al goffo. panzini, iv-301: * goffétto
, simile alla primiera, diminutivo di 4 goffo 'o 4 goffi ',
sa fare, / perde i quattrini e goffo rimane. albertazzi, 753: ti
concreto: azione o idea o uso goffo, sciocco, volgare. aretino,
età. baretti, 1-69: quel goffo lodava per poeta ognuno ch'egli trovava
850: in somma, tu sei goffo insieme e tristo. t?. c
, e d'un dotto un ignorante e goffo. goldoni, iv-467: animalaccio!
. goldoni, iv-467: animalaccio! goffo! ignorante! felice te, se
del prologo e dell'argomento ad un goffo, ad un bue, ad un moccicone
di far così, di far il goffo per ingannar gli astuti. rosa, 155
il santo in apparenza, / e col goffo egualmente e coll'accorto / parlar sempre
mi giova di credere che problema sì goffo e inetto sia stato da qualche pedante
/ tinsesi il viso e fecesi ben goffo. algarotti, 1-250: che se ne'
uomo... rimaneva indietro, goffo, mortificato, con tanto di muso.
della sua nomina, temeva di riuscir goffo annunziandola alla giovane come l'avrebbe annunziata
città, che però lo rendeva più goffo. -di animali. berni
del vitello s'alzava e si abbassava goffo, giostrando col corpo dell'uomo che
ancora: l'amore è timido e goffo. di giacomo, i-648: le
mi piaceva; ma ell'hanno del goffo e aria di villa, secondo m'
galantino, e al viso tra il goffo e l'iracondo che faceva il barisone
numero di quelli, / da un goffo pittor senza valore / cavato a'pennell'
1-1-196: è stato in firenze un goffo dicitore, che si è rimesso a detestare
/ parlo de l'eccellente, non del goffo: / chi non sa far stupir
vite di santi..., diviene goffo e contorto al pari degli altri,
, i-92: sentendo il parlar sì goffo e pieno / di parole affamate,
: così naturale è il suo parlare goffo al contadino, come il suo polito al
solo mostruoso, quanto rigonfio, quanto goffo stile, tutto ciò che si andava
più grazioso ed anche meno irregolare, meno goffo e meno storpiato e barbaro degli altri
il poema [del tasso] era rimasto goffo e greve, ma l'intenzione non
panzini, iii-756: oh, il goffo accento bergamasco! pirandello, i-423: scusa
la colpa? brutto nome, sì, goffo, specialmente per un piccino..
incominciava a dar qualche poco nel goffo. -privo di eleganza, brutto
brutte però a vedere, per lo goffo vestire. d'annunzio, v-3-145:
squallido cortile, nell'abito misero e goffo del forzato. manzini, 8-55:
vo'vivere alla goffa. -fare il goffo: fingere di non capire, fingersi
era inventore; / ma facea 'l goffo, e si tenea col papa, /
proprio di tutt'i villani) fa il goffo, ma pur troppo è accorto e
e scaltrito. -rimanere, restare goffo: rimanere confuso, stupefatto. -
berni 5-52 (i-140): rinaldo resta goffo e si dispera. grazzini, 2-118
trovarono insieme da farlo trarre e rimaner goffo. buonarroti il giovane, 9-651:
giacqué tela bottana; / e resto un goffo. 8. dimin. goffétto
-entrarci, contare come lo sbirro a goffo: non avere nessun valore. zena
rapallin& c'entrava come lo sbirro a goffo, ché... giacomino non l'
posto contava quanto lo sbirro a goffo. -fare, giocare a goffi
tra pachino e peloro, sopra il goffo / che riceve da euro maggior briga
di cicilia e arrivò in italia nel goffo di baia. marco polo volgar.,
: gli ha in questo mare un goffo, ch'è tra risole e la terra
mattina innanzi giorno... vide un goffo di mare con un bellissimo porto.
rosa, / che ciò ch'io più goffo / è voi veder sovente. mostacci
valore attributivo o predicativo: antipatico, goffo, sgarbato. castiglione, 127:
. grazianata, sf. atto, goffo, discorso sconclusionato (da marionetta)
grossolanità. -anche: atto goffo, discorso grossolano e sciocco. castiglione
, agg. zotico, materiale, goffo, ignorante (una persona).
, 13-47: un grosso, un goffo, pretendeva di fare gesti d'amor cortese
/ send'il mio non professo, goffo e grosso. pallavicino, 7-13: veggiamo
di delicatezza; grossolano, tonto, goffo (l'indole, il carattere, l'
6. privo di grazia, goffo, brutto (una persona).
grossolano: comportarsi in modo villano, goffo, ingenuo. bandello, 1-34 (
agg. dial. ant. zotico, goffo, ignorante. straparola, 8-5
sproporzionato nelle sue parti; sgraziato, goffo, ripugnante (una persona, una
varchi, v-742: d'uno che sia goffo e malcreato, non si dice '
versi. / -qualche pedanteria di qualche goffo / guastamestieri. broggia, 165:
di essere chiamato illetterato o barbarico o goffo o di cattivo gusto. 2
si comporta in modo poco sensato, goffo, rozzo o irritante; sciocco, stupido
smacchiargli la giubba che ieri un soldato goffo gli imbrodolò servendogli la pietanza. cicognani
simile a un mascherone; far diventare goffo e deforme (il volto, l'aspetto
scacchi. -imbastito in modo goffo e maldestro. mazzini, 26-181:
mattone nel buio. -maldestro, goffo. carducci, iii-30-312: pien de
. gozzi, i-26-65: fu giudicato un goffo, e gl'incominciaste tutti intorno un
incomodato dall'aver continuo per casa un goffo smoccolatore di ceri e di lucerne,.
altri dice * incompletamente 'che è goffo. = comp. di incompiuto.
3-261: diceva che eri inelegante, goffo. vedrai vedrai come saprò fare di te
, dappoco; sciocco, stolto, goffo; debole, fiacco. savonarola,
adattano alla persona; rivestire in modo goffo e inelegante. - anche al figur
male alla persona; vestito in modo goffo, ridicolo, inelegante, malvestito.
una larva e nacque fuori tempo un goffo farfallone. sfrecciò il primo volo contro il
grosso ingegno: spesso a un aspetto goffo o corpulento si accompagna una certa ottusità
di ingoffare2), agg. reso goffo, ingoffito. gozzano, i-434
opera ingoffire? 2. rendere goffo, deforme, sproporzionato; imbruttire.
di ingoffire2), agg. reso goffo, impacciato. e. cecchi
sbarbaro, 1-134: se tale, a goffo inteso o zecchinetta, dicessemi « siimi
della porta, 8-78: è così goffo che in esso si può inestare ogni
intendevo già di restaurare l'inquinato e goffo paganesimo della vermi- naglia cittadinesca e cosmopolita
sollevazione. -infilarsi in un abito goffo e inadatto alla persona; infagottarsi,
mezzo sorriso propiziatorio, ma già alquanto goffo e insicuro. 5. malsicuro
lì, un complimento insulso, e goffo. cassola, 2-316: anche tu sei
1-146: fu il calmeta... goffo, e sebbene s'interteneva nella corte
altra. -privo di agilità, goffo. cicognani, 1-87: che volete
rigido nel muoversi, nel camminare; goffo, impacciato; impettito. -anche:
, stralunato e sanguinoso, lo sguaiato goffo fu condotto a far il giro degli
, bugiardone più sfacciato e odioso che goffo. = voce dotta, lat.
testé » gli pare piggiore e più goffo che « issa », dice che gli
xvi-157: d'un tratto ella fece un goffo inchino e con un grassie! e
. potrebbe far credere a un popolo più goffo e * lavaceci 'del certaldese che
il leoncino stava in piedi per miracolo, goffo, puntellato sull'enormi zampe.
bastimento costiero, a scafo gonfio e goffo: porta due alberi di vela latina
. calabr. e sicil. lollu 4 goffo, balordo '. lólo,
si dice a uno che fa il goffo, quando per altro è accorto e
v.]: 'un macacco': uomo goffo e stupido. anche di bruttezza.
maccheronica e saporitissima. 4. goffo, spropositato, involuto, contorto (uno
'maccaronico ': ogni discorso e ragionamento goffo e spropositato. b. croce,
panteismo in parodia maccheronica. — goffo, ridicolo, privo di grazia (la
una persona). - anche: goffo, sgraziato, maldestro. pirandello,
: inesperto, inetto; impacciato, goffo. ca'da mosto, 214:
maladórno, agg. letter. goffo, sciatto, disadorno (uno scritto
meno. -per estens. impacciato, goffo. -anche: timido. cicognani,
7. in modo brutto, goffo, inelegante; in maniera non conforme
: un soldato grasso si lamenta, goffo, quasi senza voce, seduto per terra
più mal messo, più scontraffatto e più goffo d'un voto. de amicis,
e pianti. tesauro, 2-446: goffo, scemanito, smemorato e mal parlante.
agg. stupido, stolido, sciocco; goffo, balordo. fagiuoli, viii-166:
goffo, desideroso di passare per esperto e astuto
: colui che nelle sue azioni è goffo e sgarbato, perché i contadini sono
el parentado, e il magnifico, goffo al possibile, si ritrova con una
-non sapere dove tenere le mani: essere goffo, impacciato nei movimenti o negli atteggiamenti
a milano. -donna di aspetto goffo, mal fatta, con tratti volgari
per rinverdirlo. la ragazza provocava il goffo marcantonio armato di coltelli, sfidava,
; enfatico, esagerato, affettato; goffo, grossolano. papini, iii-797:
dei suoni. 5. goffo, incerto nei gesti, nei movimenti.
2. figur. innaturale, goffo, impacciato (ungesto). arbasino
soldato, in partic. una recluta, goffo e sprovveduto, incapace di adeguarsi alla
martignóne, sm. ant. contadino goffo e robusto. pataffio, 4
: uomo qualunque, per lo più goffo e presuntuoso. dante, par.
di fronte all'amor suo era impacciato e goffo quasi dovesse risolvere un oscuro problema impostogli
eccessivi; agghindarsi vistosamente, in modo goffo, grottesco, ridicolo. roberti
.: persona di aspetto sgraziato, goffo, deforme. f. f.
fogna: persona dal viso sgraziato e goffo. - anche come ingiuria. fagiuoli
: uomo di grosse -forme e più goffo che forte. de amicis, xiii-201:
, 5-91: rendè quell'ornato alquanto goffo e mastino. temanza, 445: ingrandì
per abito spensierato o per altrui impulso. goffo negli atti esterni, quasi materia senza
4 ma- terialone ': anche il goffo, lo sgarbato, il pedante. 4
, concitatamente. -anche: in modo goffo, ridicolo. boccaccio, iii-10-83:
39-136: con tante tradizioni di goffo mecenatismo e di vanaglorioso amore...
d'intelletto; privo di energia; goffo nel contegno; lento e impacciato nei
, 194: melenzo nelle operazioni, goffo negli andamenti, sconcio nelle maniere.
insolitamente paffuto. 3. sgraziato, goffo. d'annunzio, 1-236: alla
, nel suo abbandono melico, insieme goffo e agile, duro e allegro.
delle quali ogni ascoltatore, anche ignorante e goffo, suol essere buon giudice. botta
profitto dallo studio, rimanere ignorante, goffo, stolto. boccaccio, dee.
. tose. incapace, inetto, goffo, maldestro. = var.
bocchelli, 2-199: da presso, quel goffo, sguaiato e veloce mozzicone di donna
/ parlo de l'eccellente, non del goffo: / chi non sa far stupir
un merendone / qual è marchionne, goffo, unto, bisunto. baretti, 6-64
, nel suo abbandono melico, insieme goffo e agile, duro e allegro.
firenze]... in modo assolutamente goffo e plebeo. lanzi, iii-193:
avere un concetto meschino dell'arte e goffo della natura. d'annunzio, iv-
lo più scadenti e che denotano un goffo dilettantismo poetico). borsieri,
d'intorno quei terrori che fecero infelice e goffo l'evo mezzano. -che è
. moravia, 14-145: patetico, goffo, volontaristico, pieno di supplichevole,
il più cattivo, / il più goffo, il più schifo minestraio, / d'
per lo stupore: accostossegli un certo goffo e interrogollo perché ne facesse tanti miracoli
di un bastardo. -ridicolo, goffo, esagerato (un atteggiamento).
. -in modo banale, goffo, impacciato. d'annunzio,
: che voi siate tanto debole, tanto goffo e tanto dappoco, che voi non
. -per estens.: sciocco, goffo, stolto. boccaccio, v-235
, diventava pieghevole, da impacciato e goffo che era. -conferire un'espressione
mondizia elegantissima della roma augustea quasi il goffo aspetto di un villano di mantova pur
ogni montan disegno. 7. goffo, impacciato. leopardi, 207:
notte, tutto quel viluppo di panni, goffo e pietoso, issato con sbuffi e
, / in vece lor, provò goffo il bastone, / volendo contraffar le morbidezze
; egli, esile, gracile, goffo nei modi da vero maestruccio qual'era
359: il tommaseo lo riprende come goffo parlare e lo riprende anche quando '
di uomo. bacchelli, 2-199: goffo, sguaiato e veloce mozzicone di donna galoppante
dietro una sedia. -testo poetico goffo, grossolano, volgare. monti,
insensati mussulmani, che si fanno un goffo pregio di passare per disprezzatori del bel
son nafanto, né son figliola del goffo tuburzio, spia del bargello. 2
beccuti, 189: star sur un goffo, femminil decoro / e far la
fare il nanni: comportarsi in modo goffo e impacciato, fare lo stupido.
* facendo il nanni ': facendo il goffo. 'nanni 'è diminutivo del
manico troppo esili rispetto al tronco grosso e goffo. -farsi nano: umiliarsi davanti
uomini di faccende 'fare la narrativa ': goffo e superfluo, se abbiamo narrazione,
io sia troppo, al naturale, goffo e brutto. -in modo realistico
un artefice, e falso anche e goffo, quello a cui paresse che di curve
singolari, per lo più di aspetto goffo, rozzo, strano, stravagante.
mente e dispregiativamente, dicesi per uomo goffo, sciatto e simili.
poco senno, stupido, sciocco; goffo, rozzo, zotico. varchi,
varchi, v-472: d'uno che sia goffo e malcreato non si dice 'noddo
-parere un barbagianni sulla nona: risultare goffo, ridicolo, sciocco, pedante.
, nel suo abbandono melico, insieme goffo e agile, duro e allegro.
conrica della molla è completa. quell'atto goffo e male inteso. bresciani, 6-x-185:
potrebbe far credere a un popolo più goffo e 'leva- ceci 'del certaldese
della lesina, 1-86: un altro servidor goffo e novizio, chiamato a vestire il
per lo stupore: accostossegli un certo goffo e interrogollo perché ne facesse tanti miracoli
. uomo di grande corporatura, talvolta goffo, ma che, per lo più,
o che ha aspetto bonario anche se goffo e suscita allora simpatia (anche con
, che aveva fatto in pruova del goffo e dello stolto sotto l'imperio di
18): che più? fin quel goffo che 'l francioso / s'ha comprato
, volgare, sgarbato, rozzo; goffo. ammirato, 1-ii-115: è risposta
beccuti, i-143: star sur un goffo femminil decoro / e far la donzella
finezza e di eleganza, disarmonico, goffo, mancante di elaborazione, grezzo.
ha aspetto (anche solo accidentalmente) goffo e ridicolo. luna [s.
. -giovane dall'aspetto sgraziato e goffo o molto selvatico. d'annunzio
la lentezza dei movimenti dell'orso; goffo, sgraziato. carducci, iii-23-128:
. papini, 39-204: il goffo e brutale amante respinto prova gusto a
gli è come l'orso, e'par goffo e destro. faiuoli, 1-6-48:
: egli è come 'orso, goffo e destro. mazzini, 45-34: io
.]: 'otre cogli occhi': uomo goffo e grossolano. a. boito,
burocratiche. -pretenzioso, ma goffo, grossolano, volgare (uno
grazia nelle fattezze e nella fisionomia; goffo e brutto. della porta, 4-95
. baldini, i-245: un popolo goffo e fanciullo, sentimentale e noioso,
ragazzo o giovane robusto e un po'goffo. caro, 11-136: con questo
fu il calmeta, con pace sua, goffo. tasso, 10-51: se più
. che ha un aspetto massiccio, goffo, sgraziato (una persona).
don chisciotte.. scherz. goffo, lento (un veicolo).
, / tinsesi il viso e fecesi ben goffo. romoli, 159: pigliate la
-con uso aggett.: impacciato, goffo. venduti, 1-39: tollerare d'
muovono in modo sciocco, ridicolo e goffo. c. e. gadda
. figur. scherz. persona di aspetto goffo, che cammina con i piedi larghi
papero (con valore aggett.): goffo, sgraziato. bocchelli, 1-i-320:
'pappagnocco'o 'pappagnoccoro ': goffo, balordo, lavaceci...,
pappalardo, sm. uomo sciocco e goffo. -anche come epiteto ingiurioso.
attraverso l'asfalto quel suo magro e goffo cavallo bianco dalle alte zampe e dagli
secento, assorto nell'ampolloso e nel goffo, parve insensibile alle grazie di questa
allegro e pasticciano. -grossolano, goffo, rozzo. n. villani,
, / fatto destro e gentil di goffo e brusco, / la patina perdé di
2. per estens. persona di aspetto goffo e di modi rozzi, grossolani.
: una dama ballava la pavana con un goffo cavaliere. tramater [s. v
2. figur. volgare, grossolano, goffo. arbasino, 8-97: lei all'
2. vantarsi in modo sciocco e goffo. carducci, ii-1-272: rispondere bisogna
versi. / -qualche pedanteria di qualche goffo / guastamestieri, o qualche innamorato /
, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno isbaia-fattore, d'uno
col reggicoda tutto imbottito di grasso; goffo come un manichino aveva ancora un po'
angoli della bocca. -in modo goffo, maldestro, inopportuno, o,
: taglio di capelli mal riuscito, goffo (con riferimento alla vecchia abitudine domestica
si muove con difficoltà, in modo goffo. tommaseo [s. v.
perfettamente inutile', francesismo moderno improprio e goffo. visconti venosta, 171: tutto era
orgogliuzzo da dozzina, quel ticchio permalosamente goffo che è pure la caratteristica di tanti bei
. poco agile nei movimenti; lento, goffo, impacciato. - anche: pigro
vite. 3. in modo goffo, rozzo e faticoso, privo di
nuovo pesce e alcuno che sentisse del goffo anzi che no, gli facevano di
4. lento e impacciato nei movimenti, goffo. tommaseo [s. v.
« gaglioffo, furfante, spilorcio, goffo, ignorante », gli diedi della porta
agg. che si comporta in modo goffo, lento e maldestro. -anche sostant.
caporali, i-92: sentendo il parlar sì goffo e pieno / di parole affamate,
pietrame, ma troppo grave e quasi goffo. fanfani, 1-74: 'pietrame': tutti
e chi non le resta servitore è un goffo. -violento, pieno di rancore.
l'idea di un incedere lento, goffo e pesante). d'annunzio
la lentezza dei movimenti dei plantigradi; goffo, sgraziato. bocchelli, i-258
. rebora, 2-69: l'abito goffo e la stanchezza sforma / il sangue
troppo densa. -essere lento e goffo nei movimenti. zena, 1-140:
e ingenuo, facilmente raggirabile, oppure goffo e inesperto nelle faccende amorose.
- pollo novello: principiante inesperto e goffo. - pollo freddo: persona pavida
ridere i polli: comportarsi in modo goffo, sciocco, ridicolo. e.
tavolo, in vaso verde, deliziosamente goffo, erano strette in un gran mazzo
e violento. - anche: essere goffo, maldestro. svevo, 8-310:
lampo era bastato. -rozzo, goffo, stentato; di scarso valore.
città, che però lo rendeva più goffo. -con valore recipr.
sale un ch'abbia pregno / 11 goffo capo d'assinesca fava, / che un
, lo tratta da maligno e da goffo e particolarmente appassionato contra i galli,
buzzati, 5-11: trascurato nel vestire, goffo nei movimenti, ismani sembrava un tipo
/ che insegnava a smenticare, / goffo sì, ma però destro, / ed
farvi tale basta il consiglio d'ogni goffo pretoccolo. c. gozzi, 4-115:
parlare è misto di pretensioso e di goffo. -che ha pretese (di
linguaggio prezioso, lezioso, pedestre e goffo, da 'demi-monde 'intellettuale,
, xi-348: è un giocherellare sottile e goffo di lucettme sopra una piatta e dura
divino ignorante, così arruffato, così goffo, così primitivo, col tuo vestito di
.. troppo dell'uggioso, del goffo e del barbaro... quelle laude
vecchio / fo io profession sempre di goffo.) / -che ciarli tu da te
) / -che ciarli tu da te di goffo? - dico / ch'io son
? - dico / ch'io son goffo, abbozzato, e non m'intendo /
tunica prolissa. lucini, 11-180: goffo era l'aspetto dei volti e delle mani
caporali, i-92: sentendo il parlar sì goffo e pieno / di parole affamate,
2-353: ah, ah, mira il goffo con quanta grazia e prosopopèia ragiona.
dotta prosopopea cominciai a deridere il modo goffo del responso e a spiegarne in modo ovvio
9- 139: il padre, così goffo e zotico e provano conoscendolo, dispose
, antiquato nei costumi e un po'goffo e volgare nei gusti). cagna
secondo piano); fuori moda, goffo (il gusto). e.
io sia troppo, al naturale, goffo e brutto. di giacomo, 11-517:
subito puntando però l'indice in modo goffo verso alessandro, « ci conosciamo da ragazzi
beccuti, xxvi-2-54: star sur un goffo puttanil decoro / e far la donzelletta
, 27-442: l'uomo era un anfibio goffo e gaglioffo a mezza via tra gli
pesanti; vestire una persona in modo goffo, inelegante, sgraziato. emiliani-giudici,
3. locuz. raffardellare un goffo: giocare un brutto tiro.
maggior voglia / che di raffardellarmi qualche goffo. = comp. dal pref.
e lascivi, / d'uno stil goffo e gonfio d'arroganza, / gergoni
giovane coloniale ', così com'è un goffo ammiratore ed un derivato del mondo intellettuale
. -che ricorda l'aspetto tozzo, goffo e sgraziato delle rane.
di scarsa qualità espressiva, di stile goffo e maldestro. metastasio, 1-iii-627:
, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante. sarpi, vi-3-80: poteva
rasoio. papini, 39-204: il goffo e brutale amante respinto prova gusto a
: alla rauca voce, allo stile goffo e stentato, all'avvedutezza marziale, alla
politici italiani ritengono sovente un che di goffo e di 'provinciale 'a confronto
i vari antonio aliante, povero fantoccio goffo nelle mani di esperti e misteriosi burattini
-scendere da un veicolo in modo goffo e maldestro e precipitosamente (e ha
cordovano, da ribuoi e generalmente il goffo. idem, 24-38: questa mi par
: talino rideva dentro la barba, da goffo. -ridere sotto le basette: v
veste in modo inconsueto, stravagante; goffo (una persona, i suoi gesti,
: povero ragazzo! io mi sentivo goffo e ridicolo. un bambino di sei
che fa ridere perché si muove in modo goffo 0 sconveniente (una persona) o
troppo della rientrata dà al bastimento aspetto goffo, alla tolda poco spazio, alle
-per simil. impacciato nei movimenti; goffo. gozzano, i-1260: la mia
nottolone che un angelo con quell'atto goffo e male inteso. -trasportato mediante
3. rivestire una persona in modo goffo, con panni voluminosi, pesanti,
. -indossare gli abiti in modo goffo e inelegante. jahier, 179:
imbacuccato. -anemie: vestito in modo goffo; avvolto in abiti sgraziati, che
anche con riferimento al modo impacciato e goffo di muoversi di chi è vestito in tale
per rinverdirlo. la ragazza provocava il goffo marcantonio armato di coltelli, sfidava, si
il giovane, 9-296: fa''l goffo, sì! quel tuo rinvolto bianco,
, non mi rivelino attore un po'goffo che s'è or ora ripassata la parte
eran unte: ripiego che par da goffo, ma fu da tristo. giordani,
passa a descrivere il ripugnante, tripartito nel goffo, nel morto e vuoto e nell'
volerlo rendere letteralmente, bisognerebbe coniare il goffo 'controruolatore'. ma 'riscontratore', più
a non vedere, in uno sciocco e goffo sorriso da bellimbusto in ritirata.
molto fine, ma il taglio è goffo ». che te ne pare? pratesi
cie. « capisco », disse goffo il soldato; « e l'ho detto
certo suo stile tra il robusto e il goffo, saltando di palo in frasca e
, il re d'epiro, così goffo come corebo, c'avea per favorito un
... / udite questa: un goffo mi s'accosta, / dicendomi pian
un artefice, e falso anche e goffo, quello a cui paresse che di curve
18. privo di leggiadria, goffo, sgraziato (il corpo, una
,... è semmai un goffo 'naif'rozzone e toccone privo di esperienza
denuncia come scrittore rude, solenne e goffo, buono per i suoi tempi incolti
non vidi a'giorni miei il più gran goffo, / cotanto dimenar fatto ha sta
chi si muove in modo impacciato o goffo. calvino, 2-34: fortuna che
persona impacciata, incerta nei movimenti; goffo, imbranato. c. e.
sambuco (con valore aggett.): goffo, semplicione, di poco senno.
di stucco ower di sambuco, tanto è goffo e balordo, ch'io non so
da far ridere un sambuco: essere goffo, sciocco, ridicolo. goldoni,
così le proprietà nostre appella con barbarismo goffo e suo) censurerebbe così: 'confortavanlo
e tutto lo stile diventando tozzo e goffo. il quale poi ritrovandosi tra'sassoni
caratteristiche. baretti, 3-90: quel goffo spasimo s'esprime poi troppo sovente con
pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno isbaiafattore, d'uno
facili ragazzacce del paese, è semmai un goffo 'naif'roz- zone e toccone.
2. figur. rendere meno rozzo e goffo, fare diventare più esperto; scaltrire
rigettano l'assistenza dello scalzo ignorante e goffo né quella del sontuoso nobile. foscolo,
2. azione o comportamento scriteriato o goffo e maldestro; sciocchezza, stupidaggine.
azione o comportamento assurdo, insensato o goffo, maldestro; stupidaggine, sciocchezza.
comportamento, affermazione o componimento insensato o goffo, maldestro; sciocchezza, scempiaggine.
argomento privo di senso o sciocco, goffo, sconsiderato; stupidaggine, sciocchezza.
atto o comportamento sciocco, inopportuno o goffo, maldestro. fiore [dante]
che trattato a mo'di idillio diventa goffo come un'arcadia plebea. -per
certo suo stile tra il robusto e il goffo, saltando di palo in frasca e
non mi dà noia se 'covelle'è più goffo che 'nulla'. sansovino, 2-124
... / né d'ogni goffo cura voglio avere / ch'io son come
e a contraffare, anche in modo goffo e maldestro, il comportamento o l'operato
imitare, riprodurre in modo ridicolo, goffo, pedestre e anche umiliante
scimiottato). imitato o ripetuto in modo goffo, maldestro o ridicolo.
merletto bianco. lucini, 228: goffo era l'aspetto dei volti e delle
volgare, poco dignitoso o sgraziato, goffo; scompostamente, sguaiatamente.
, 51: il merletto riusciva sudicio e goffo, spesso intrico di nodi e di
agg. (superi, sconcissimo). goffo, scomposto, poco dignitoso, sguaiato
, 194: melenzo nelle operazioni, goffo negli andamenti, sconcio nelle maniere.
scorretti e lascivi, / d'uno stil goffo e gonfio d'arroganza. -che
. buonarroti il giovane, 9-231: goffo scusator delterror suo, / sempre 'l ponpiù
, bensì un artefice, efalso anche e goffo, quello a cui paresse che di curve
che per esser egli così semplice e goffo non vi rompesse il collo e ne ricevesse
, colla randa al palo, grosso, goffo e lento. il nome derivossi dalla
... lo speroni, il gorla goffo pre 3. notevolmente,
e franco -in modo pedissequo e goffo nell'imitazione di un costume, di
avessero molto sformata. 7. goffo, trasandato (la foggia del vestire)
una larva e nacque fuori tempo un goffo farfallone. strecciò il primo volo contro il
. p. foglietta, 176: il goffo si è partito senza darmi unsolo bacio,
, accennando in modo per lo più goffo e approssimato passi di danza.
8. tr. eseguire in modo goffo e approssimato un ballo, una marcia
-che si muove in modo scomposto, goffo e maldestro. nannini [ammiano
superi, sgraziatissimaménte). in modo goffo, inelegante, impacciato. soffici,
muro. 2. scomposto, goffo, scoordinato (un gesto, un
: il secento, assorto nell'ampolloso enel goffo, parve insensibile alle grazie di questa sguaiate-
il nostro linguaggio non è per se medesimo goffo e scipito, ma né meno per
pallone con le mani con un gesto goffo e scoordinato per deviarlo dallo specchio della
latore. d'annunzio, v-3-91: un goffo smoccolatore di ceri e di lucerne.
e creanza / spegnere i lumi, o goffo smoccolièro. = deriv. da
da chateaubriand in poi sino a quel goffo di montherlant, e cioè che il cattolicesimo
, apparisce agli occhi di giorgio un goffo personaggio al quale non si può pensare senza
, iv-27. guittone d'arezzo è un goffo magistro pedante e poetante che non fu
all'inchino sostenuto di questo, restò goffo, arrossì, trincio in aria con la
buonarroti il giovane, 9-296: fa''l goffo, sì! quel
. monti, 5-24: tale un goffo borghese alto una spanna, / di
o anche chi per il suo comportamento goffo, insensato o bizzarro è occasione di
qual si conosce il maestro eccellente dal goffo. uiloa [guevara], iii-23:
121: è [il pittore] sì goffo, secco e stra- f
cesari, iii-301: dante non era sì goffo da volerci dare l'anno della nascita
via caccia con fretta / il piovan goffo, gaglioffo e da poco. -alternamente
indumento. cicognani, 1-50: era goffo, era vecchio e la stiracchiatura della
-ripulsa estetica per ciò che appare rozzo o goffo. in questi piatti mi stomaca.
g. brera, 4-55: è un goffo stradaiolo senza esperienza. però straccia malamente
. mi strapom- biava, mi rendea goffo, intollerabile a me stesso. =
che son vani: un gli par goffo, un largo, un altro stretto.
nel suo fare lento, strullo, goffo,... sentii dire: «
20. gerg. ant. uomo goffo, impacciato. g. m.
persona, è tutt'altro che dir goffo; e invece vale cattivo anzi che
e le budella / sempre dietro a quel goffo dell'onore. 5. energia
mantellone, / facendo ad altre il goffo e il piaccianteo. muratori, 7-iii-254:
. tozzo, tarchiato e spesso anche goffo, babbeo. - anche sostant.
il calabr. tanguozzu 'tozzo, goffo, zotico'o l'otrantino tanga 'babbeo,
se voi non mi tan- sate per goffo. = voce venez., denom
. uomo piccolo, tarchiato e anche goffo. paolieri, 269: era
capelluto, barbuto e imbacuccato, estremamente goffo per la sua stessa bassezza e tarchiatèzza
pelliccie. « capisco; » disse goffo il soldato: -e l'ho detto subito
'tempellóne': uomo grosso, che faccia il goffo; ed anche si dice di chi
, di disinvoltura; impacciato, goffo. sercambi, 1-i-352: al tempo
michele... è semmai un goffo nai'f rozzone e toccone privo di esperienza
, tuttoché invisibile, in quel modo goffo a gambe all'aria sulla sabbia, che
oggi del mondo / chi si sia più goffo e tondo / gran cervello mostrerà;
bassa statura, tozza e di aspetto goffo. tonfanare, tr. (
mademo, e rendè quell'ornato alquanto goffo, e mastino. temanza, 304:
lo scarpel dà nel quadro e dà nel goffo. l. pascoli, ii-206: né
all'inchino sostenuto di questo, restò goffo, arrossì, trinciò in aria con la
era da ognuno mostro a dito per goffo e per corrivo. de sanctis, ii-15-69
manico troppo esili rispetto al tronco grosso e goffo. 7. corso d'acqua
uomo di bassa statura o di aspetto goffo (nell'espressione tronconcino d'uomo,
di tuta giallastra che gli dava l'aspetto goffo di un orso. no nelle necropoli
, e bada e indugia; / e goffo scusator dell'error suo sempre 'l
voglia. -in modo maldestro, goffo, impacciato (cavalcare). castiglione
intendevo già di restaurare l'inquinato e goffo paganesimo della verminaglia cittadinesca e cosmpolita bensì
attraverso l'asfalto quel suo magro e goffo cavallo bianco dalle alte zampe e dagli
e cacasenno, 13-10: era più goffo adorno, / che co'suoi cenci
tavolo, in un vaso verde, deliziosamente goffo, erano strette in un gran mazzo
non mi dà noia se 'covelle'è più goffo che 'nulla'. serdonati [tommaseo]
. moravia, 14-144: patetico, goffo, volontaristico, pieno disupplichevole, promiscuo e
scatti la testina. -muoversi in modo goffo e sgraziato, dimenarsi (una persona
sciagurato zuzzerellone, quel coso brutto e goffo, vestito dio sa come...
. = comp. da arci e goffo. arcigongolante, agg. molto contento
, sm. dial. uomo sciocco e goffo. r. campo, 2-123
(1563) un 'uomo di campagna, goffo, rustico'(probabilmente dal latino 'colonus'
(un atteggiamento). 2. goffo, impacciato (l'aspetto, il modo
assimilazione, anche se un po'sgraziato e goffo:... 'formattare'.
scarso successo a causa dell'aspetto fisico goffo e insignificante e per lo più sublima
], 13: non c'era il goffo, ritroso disagio dei suoi esordi (
, anche se un po'sgraziato e goffo: 'softwarista'. = deriv.
che viene dalla provincia, di aspetto goffo e antiquato (ed ha valore spreg.
attorno alle tecnologie aeronautiche bywire, un goffo crossover che nasconde tre brevetti innovativi.
sf. ant. e letter. atto goffo, discorso sconclusionato. castelletti,
negrigura, sf. atto o comportamento goffo, inopportuno, indiscreto; comportamento ineducato
imita, per lo più in modo goffo e grossolano, i modi e gli atteggiamenti
directa, gianni calò, « un goffo paladino del doping sondaggistico pro segni,