guaire. carducci, ii-9-251: godo a pensare, che, se invece di
in questa genova. idem, ii-263: godo che il famoso regalo alla cugina le
tua gloria io... godo; / ma quest'ambizionetta non la lodo
saraceni. savinio, 1 -77: godo del lampo della dinamite che brilla nella
. ojetti, ii-284: adesso mi godo un altro argento della vittoria, col volto
saba, 155: io ascolto, e godo della compagnia, / godo di non
ascolto, e godo della compagnia, / godo di non pensare a un paradiso,
di me stesso e possedermi, quanto godo quel poco che mi è consentito.
: tu ne ridi, 10 ne godo, ei se n'attrista. brignole sale
e avvegnaché. bar etti, i-63: godo che la poesia della mia satira non
tu scrivimi tutto in dettaglio, perché godo alla gloria del nostro maestro, a cui
l'onor nazionale. giusti, iii-93: godo d'avervi persuaso che l'amore del
, generosa. cornato, 92: godo undici miei nipoti i quali sono tutti
benino. v. bellini, 239: godo assai che la vostra salute vada benino
fra i molti beni della vita che io godo, 10 provi per la prima volta
, 95: e della birra mi godo l'amaro, / seduto del ritorno a
gran carico e fanno 110: godo, approvandola, della tua vita anacreontica e
più che il brevetto d'invenzione, godo che altri l'abbia trovato nel modo stesso
, de'quali alcuno dei minori sempre godo come uno mio buffoncèllo; e veramente
nievo, 5: la pace di cui godo ora, è come quel golfo misterioso
suo onesto e illibato carattere, e godo moltissimo che v'accordiate meco nel pregiar
dal terremoto? giusti, v-13: godo parimente che sia andato a firenze.
cedere. manzoni, 22: sol talor godo con l'innocua mano / piegar l'
gioie invidioso il sole; / cotanto io godo in lusingar me stesso. tesauro,
salute? -grazie al deio, la godo perfettissima. borsieri, conc., i-39
: io leggo, passeggio, mi godo per un paio d'ore gli urli d'
creonte l'amistà. foscolo, xiv-408: godo di avervi abbandonata a tempo..
cielo delle pareti compongono gli avventori, godo di fare la figura d'angolo.
vi dico. io per me, ne godo. sapete che sarà un bello spettacolo
rispose confusétto il dottore: « io godo di questa dotta disputa ». pirandello
/ viddi, ch'a lei pensando godo e tremo. berni, 62-55 (v-152
perfezione dell'insieme. saba, 155: godo di non pensare a un paradiso,
io non ho livia, se io non godo del mio amore, io ne morrò
invidioso il sole; / cotanto io godo in lusingar me stesso. redi,
di roma a me copriva, / svelato godo a le bell'ombre in seno.
sposizioni. imbriani, 2-113: io godo nell'indicare i libri curiosi da'quali tolgo
tutta giubilo per la ricevuta decorazione. godo d'aver riparato a questa non lodevole
alcun fine determinato. carducci, ii-9-225: godo che ella siasi risoluto a dare ai
l'imputazione di cui siete stato gravato. godo di sentire che l'abbiate diluita,
la montagna brulla vedo saltar le mine e godo del lampo della dinamite che brilla nella
disteso. foscolo, xv-77: io intanto godo la bella stagione, e tutte le
10 non posso odiare il suo odio, godo del suo disamore. magalotti, 24-184
e la lodo, ed ora ne godo anch'io per la povera francia dissanguata
distesa. forteguerri, 11-129: più godo campare un giorno o due / ridendo
mi consumi e piaci, / come godo io ne l'amorose faci! foscolo,
sotto l'egida / del presidente / godo il papato / di pensionato. fogazzaro,
quegli ameni / elisi campi mi diporto e godo. dottori, 146: adorna di
cardarelli, 1-128: dopo tanto errare / godo in te ritrovarmi, / terra mia
in questo regno, nel qual io mi godo, / sta la vergogna ovver l'
fatto a parigi. su questo punto godo di poter esser più esplicito e breve
suo onesto e illibato carattere, e godo moltissimo che v'accordiate meco nel pregiar
. caterina da siena, iii-24: io godo ed esulto delle gloriose novelle ch'io
[petrarca], i-130: io godo et esulto per lo canto. beicari
ch'io tratto almen plettro facondo, / godo l'età delle cantate ghiande. moniglia
? monti, v- 102: ora godo di veder anche per la chiosa del venturi
legge agraria. buonafede, 1-i-66: godo e non ancora mi sazio...
ameni / elisii campi mi diporto e godo. -celebre, illustre, immortale
animo). carducci, ii-3-78: godo veramente con tutta l'anima del miglioramento
nostro amico... e anche ne godo perché m'imagino un po'fermata quella
di serbar la tua, stentando, godo. m. leopardi, 1-101: in
quando dal mondo celebrar vi sento / ne godo, qual si gode un elefante,
. manzoni, 22: sol talor godo con l'innocua mano / piegar l'erbe
in un florido qui volto ridente / godo più belli i penduli giardini. bicchierai
vetri a me notissime, e sempre godo, veggendo intingere la forata canna in
dicendo questo, mi sento ch'i * godo. boti, 3-865: *
. m. zanotti [gherardini]: godo ch'ella stia bene sia contenta delle
pulci, 26-105: pur talvolta di vederti godo / e par che e'fugga ogni
fuggo il mio bene e del mio affanno godo. periodici popolari, i-83: fuggite
il suo reame. alfieri, v-1-784: godo in me non poco, / ch'
tiranni vi germoglia. carducci, ii-21-222: godo che ella sia circondato dalla prospera e
e son tutt'oggi ch'io me la godo. -sorprendere improvvisamente (il sonno
decamps, martello de'giansenisti, che godo aver conosciuto. magalotti, 1-154:
iasone. carducci, 11-21-120: io godo davvero questi che tu ben chiami bei
l'anima. lancellotti, 405: io godo, gioisco e senza fine benedico iddio
. caterina da siena, iii-24: io godo ed esulto delle gloriose novelle ch'io
questo, mi sento ch'i'godo. petrarca, 270-95: quel uno è
rotto; e 'n libertà non godo / ma piango, e grido. s
ed ardo, e me ne glorio e godo. parini, 343: ben
petrarca, 105-78: del presente mi godo, e meglio aspetto. boccaccio,
aretino, iv-1-130: 10 per me godo più del vedere scender la neve dal cielo
dell'essere onorati. redi, 16-v-45: godo che in napoli que'miei amici le
che di rado, ed io ne godo ch'esse alberghino meco. manzoni,
meco. manzoni, 22: talor godo con l'innocua mano / piegar l'erbe
tasso, 12-92: quivi io beata amando godo, e quivi / spero che per
me tristo, tale il ben ch'io godo! andrea da barberino, i-292:
son tutt'oggi ch'io me la godo. carducci, ii-9-21: invece dell'adesione
. de'tuoi abbracci, io mi godo un freddo di siberia. -per
hanno dalla natura perfette voci, gli godo ancora, vedendoli e cantare e suonare
mi conquide, / se io non godo tuo gentil figura. bandello, 1-1
costume. monti, i-i: io godo ottima e perfetta salute. manzoni, pr
dovete avere per iscusato, se mi godo i privilegi del dogma e de la
padrone diretto. romagnosi, 4-796: io godo, dicesi, un tal appartamento,
egli. cornaro, 89: per te godo questo bel mondo, che veramente è
.. se mesura in londra a godo. et godo uno fa braza veneziani 2
mesura in londra a godo. et godo uno fa braza veneziani 2.
327: s'alzò. prese in un godo / del soppianello due cucchiai di bosso
/ di niun'altra cosa avrei più godo. = deverb. da godere.
di parlare ostentatamente umoristico e spesso alquanto godo. soldati, 2-453: irma dimostrò
nel branco anch'io mi pregio e godo. foscolo, xv-272: sono molti i
la vita per cristo; sì che io godo e esulto, vedendo la disposizione santa
angoscia a rimirarti. michelstaedter, 501: godo della curva graziosa che le foglie fanno
., 5 (81): io godo di questa dotta disputa; e ringrazio
: accetta questo libercolo, e godi come godo io limitare la nostra carità a chi
., 5 (81): io godo di questa dotta disputa; e ringrazio
è una quiete accesa, / e la godo diffusa / dall'ala alabastrina / d'
la verità. pallavicino, 10-i-214: godo ben sì che v. p. e
sento ancora un poco, onde ne godo, / che mi par d'esser
un'amicizia. guerrazzi, 16-97: godo che tu abbia impreso un'amicizia.
, che io serenamente ammiro e mi godo, quando non s'inacerba contro i
. i. frugoni, i-8-203: godo abitar la valle e la foresta, /
a tal segno. alfieri, 7-20: godo infinitamente di vederla star meglio, e
serbavano incorrotte le antiche tradizioni 2-18-41: felice godo, in queste piagge agresti, / bellezze
sporgo un poco dal mio davanzale, godo il bello spettacolo paesano del nido incrostato
cagione onde nascono. monti, vi-72: godo di avere in lei un sì valente
, 6: la pace di cui godo ora, è come quel golfo misterioso in
è questo, del quale infinitamente ne godo con dimostrargli il modo che vi è
vetri a me notissime, e sempre godo, veggendo intingere la forata canna in
., 5 (81): io godo di questa dotta disputa; e ringrazio
fu innestato. goldoni, xi-515: godo io stessa innestar sul prun selvaggio,
, signore, a cui servir sol godo, / per cui la terra e l'
. spallanzani, ii-153: godo nel sentire che siete occu
carducci, ii-8-248: sto così bene, godo così intellettivamente e sensibilmente la pienezza dell'
scriveva versi. gozzano, i_i343: godo... preventivamente del giusto omaggio al
vetri a me notissime, e sempre godo, veggendo intingere la forata canna in
propri interessi. marinetti, 2-iii-306: godo una bocca di donna intrufolatasi per darmi
regolare. pavese, n-ii-23: godo a sentirti intrufolato [nella redazione]
, 1-6-30: non vedi che sol godo quando dori / apre quelle sue labbia
più, sto più con me, e godo di questa mesta e santa tranquillità che
è una quiete accesa, / e la godo diffusa / dall'ala alabastrina / d'
vetri a me notissime, e sempre godo, veggendo intingere la forata canna in
moro. bruni, 248: io sol godo e gioisco, / mentre del riso
dicendo questo, mi sento ch'e'godo. caro, 9-577: « assai di
petrarca, 270-98: in libertà non godo / ma piango e grido: -ai nobil
, 9-73: oh, quanto / godo di rivedervi e sani e lesti! algarotti
isola di sangemes. sergardi, 340: godo, amico, in vederti dal profondo
petrarca, 270-95: in libertà non godo / ma piango e grido: -ai
sporgo un poco dal mio davanzale, godo il bello spettacolo paesano del nido incrostato
fare ad ognuno pienissima fede che molto più godo di quello che ora scrivo. chiabrera
grazia e per mia bon- tade, godo de l'amore di talanta, e non
per piacere ». lanci, 1-88: godo adesso del spasso del magnolino, che
le mani. carducci, ii-3-217: godo delle nuove scoperte di mastro bartolin tristo
decamps, martello de'giansenisti, che godo aver conosciuto. lupis, 3-51:
. tasso, ii-379: ne godo fra me stesso per molte cagioni,
caterina da siena, 2-2-469: io godo ed esulto in me della buona fortezza che
(112): io per me godo. leopardi, 987: ma queste [
.. / del presente mi godo e meglio aspetto. figiovanni, 31:
cattivi princìpi. bresciani, 2-i-81: godo che abbiate gradito quella mia memoriuzza.
. saba, 95: della birra mi godo l'amaro, / seduto del ritorno
/... / oh quanto or godo, abitator selvaggio. campailla, 1-6-5
, 6: la pace di cui godo ora è come quel golfo misterioso in
simile. nappi, xxxviii-202: io godo ch'io ti rendo a la misura
quarto modo / è questa ond'io godo, / ch'ad ogne creatura / dispuose
su via diversa? carducci, ii-9-256: godo che tu fintemi nei canti del leopardi
m'infiltro nella vita,... godo dei suoi dolori differenti che la rendono
, 95: della birra mi godo tamaro, / seduto del ritorno a
cultura intellettuale. carducci, ii-21-40: godo che vicchio abbia il suo monumento.
... compongono gli avventori, godo di fare la figura d'angolo: sorniona
riguardevoli. torricelli, 66: io godo per munificenza della regia toscana i sussidi
eri digiuno. sanudo, 87: godo, compar, e godiamo ogni uno /
matrimonio]. /... / godo già che da jove ài cotal muno
amor me costrinse, io servo e godo / e cerco pur, se natura
nievo, 6: la pace di cui godo ora è come quel golfo misterioso in
, struttura. moretti, ii-537: godo a vedere il mio mulino in riposo
dicendo questo, mi sento ch'i'godo. doridi, 268: la sacrosanta carità
giacomo leopardi. carducci, ii-2-127: godo nel confessarmi novamente con affettuosa riverenza suo
n'abbia potuto godere il frutto. godo nondimeno d'averla veduta così pronta ne'
e non con altri ho goduto e godo l'onore di carteggiare. g
mi fa tenera l'erba, / felice godo, in queste piagge agresti, /
mezza sfera. guadagnoli, 1-ii-30: godo degli amanti le scenette, / che fanno
mio supposto? redi, 16-iv-472: godo che le sia giunto alle mani il
che si può. pirandello, 7-584: godo fama di mal pagatore, eh?
energia eolica. moretti, ii-537: godo a vedere il mio mulino in riposo
delle viti. battista, vi-1-150: godo qui al rezzo de'pampinosi smeraldi d'
de pisis, 1-200: mi godo un mondo a pensare di essere..
tua mercé, or lieto in libertà mi godo / con sì tranquilla e riposata pace
pur far piacere a ogn'uomo sempre godo. groto, 2-27: sto peggio co
in un florido qui volto- ridente / godo più belli i penduli giardini. dotti,
del pontefice. cesarotti, 1-xxxix-134: godo di sentirvi ben accolta e pensionata come prima
: sotto l'egida / del presidente / godo il papato / di ensionato. cavour
conti, 86: nelle perdite mie godo il piacere / di meritar da te prove
. scaramuccia, 23: io molto godo... in udirti parlare così
con mia moglie e mia povera famigliuola mi godo la mia povertà in pace e attendendo
, 1-vt-511: fin che c'è sole godo a pigliarmelo per intonarmi bene la carnagione
al passo lungo e uguale, mi godo il sole a piombo di mezzogiorno,
inumana / donna, ond'io penando godo, / che darotti or ora il modo
) de'tuoi abbracci, io mi godo un freddo di siberia. -casto e
non curo, / ma ben io godo di levar dal mondo / un mostro tant'
, 181: l'ozio già tanto disiato godo, / qui, antonio, in
alla fine. spallanzani, ii-108: godo che i vostri lumaconimignatte si portino bene
che già pur del pensier tutto ne godo. -calma maestosa di un animale
da lei, di nullo altro ben godo, / se non ch'io spero che
né trala- scerò di accennarle ch'io godo infinitamente d'aver prima ammirato e praticato
al mio signor a lato, / godo il lampo degli occhi e 'l suon dei
potesse resistere. loredano, 2-36: godo che 'l merito di vostra signoria abbia
/... / del presente mi godo, e meglio aspetto. f.
vinto e preso e ne la rete godo. g. stampa, 69: s'
eccelsa, a lei ne vegno / e godo in ferrea età le ghiande d'oro
voi non dite nulla? - io godo lo spirito di queste graziose dame. -via
giunta novissima. alfieri, 0-114: godo che tu scema / in questo affare il
meretrici. muratori, 14-200: io non godo privilegio alcuno nella compra di tal opera
mi dovete avere per iscusato, se mi godo i pri vilegi del dogma
c. bini, 1-246: io pure godo d'una prodigiosa salute. carducci,
l'inumana / donna ond'io penando godo. d. bartoli, 2-4- f
onore alla poesia italiana, ed io godo di essere stato il profeta di questo nuovo
superficie. spallanzani, iii-18: godo che vi sieno giunti i modelli in
mia moglie e mia povera famigliuola mi godo la mia povertà in pace e attendendo
: a caterina tron... mi godo delle sue grazie del palco..
della fiera fabula. lubrano, 1-30: godo che le rose tramutassero il parco d'
mia moglie e mia povera famiglinola mi godo la mia povertà in pace. giorgio dati
o climatica. segneri, 5-303: godo di ricevere la prima lettera di v.
contento del tenue provento del canonicato che godo nella nostra collegiata. b. del
psammio) e dal tema di / cupo£ godo, mi rallegro '. psammòdio
no, no, / qual 10 godo e godrò. b. corsini, 12-51
. burchiello, 2-45: di questo mi godo / perché da te si fugge tutta
virgilio, gli volle dire: quanto ne godo! gozzano, ii- 331: quanto
: sonno soave. da qualche tempo godo del miglior segno di salute ch'i m'
qualche secolo? carducci, ii-3-217: godo delle nuove scoperte di mastro bartolin tristo
vostro rigore. cesarotti, i-xxxix-17: godo di sentirti rasserenato rispetto a me.
re suo regio stato, / io godo i cari amici e mi consola / che
i re suo regio stato: / io godo i cari amici e mi consola /
, organico. pallavicino, 10-i-214: godo ben sì che v. p. e
-assol. nappi, xxxviii-202: io godo ch'io ti rendo a la misura
: or mercé lor co'l nome / godo del tuo, che già di far
in una cosa sola, e non godo più del passo della persona che in quel
pallido sì ma come un re, io godo / sentir nel core l'anima ridente
francesco ridolfi. algarotti, i-vii-166: godo senza fine, signor marchese, che da
preso una vignetta a frascati, dove godo e mi rifò di quell'aria molto.
. / tu patisci, io non godo, e mi rincresce: / riformiamoci un
stagione autunnale. algarotti, i-x-360: godo senza fine in sentire che...
convalescente. carducci, ii-2- 234: godo, godo con tutta l'anima mia di
carducci, ii-2- 234: godo, godo con tutta l'anima mia di sentirla rilevata
e orrore / chi mira (nel ridir godo e pavento) / tremolar sparso il
, / della nuova, ch'io godo, alta fortuna / sento gli effetti.
-con metonimia. baldini, i-98: godo di ritrovare tranquilli i volti che in
incontinente a ripatriare. genovesi, 115: godo ch'ella stia bene,..
, ottenuto. forteguerri, iv-195: godo, padron, che tu hai una
ogni disio. monti, ii-38: io godo senza fine nel veder che in te
un'azione. carducci, iii-28-293: godo che la mano della legge almeno conturbi
son discreti; e con questi mi godo / quai non mi tengon [la ricchezza
/ -signor fratello, perdio che vi godo, / se voi pensate farmi il paladino
uno degl'innocenti divertimenti, dei quali godo in questo mio silvestre ritiro, si è
io lasci tanti beni che io mi godo così felicemente in questo stato senza pensiero
martello, 6-ii-438: amico, io godo nel mirar la gran mole / riverberar
il mio bene e del mio affanno godo, / chiamo tranquilla pace il mio dolore
gruzzolo f. argelati, cxiv-3-158: godo dell'arrivo de'fogli e gli bonificarò
[petrarca], 44: io mi godo un lungo e non mai rotto sonno
, i-56: ciascun dirà: « io godo », / quando udirete la ruvina
più rumorose di spettacoli scipiti, mi godo pur del pensiero dell'andare a chiacchierare
ciel, spirto beato, / anzi ne godo, perché uscito sei / di questo
p. e. gherardi, cxiv-20-473: godo che abbia il prelato salisburghese accettata la
glorio; ecco il gaudio del quale godo quando sanamente godo, signore iddio mio,
il gaudio del quale godo quando sanamente godo, signore iddio mio, vita e
loro vanno operando. loredano, 28: godo di castigare con l'onore e col
ciel, spirto beato, / anzi ne godo. -santo monte: nella 'commedia'
darvi seguito. manzoni, v-3-352: godo che il vocabolario sia principiato. io
delle femmine. lanzi, i-28: godo di scrivere in una età m cui alla
non mi piglio scese, / e godo del piacer di non far nulla. cantù
sciabordare di schiuma. borsi, 1-16: godo se arditamente pascoli, 662:
. p e. gherardi, cxiv-20-421: godo io intanto di vedere confusi e gastigati
quanto mai mi duolsi, in ciò mi godo, / che a piaggia di più
pascoli, 1-692: del pettirosso, godo. ecco, checché possano dire gli scioli
e, disteso fra i mentastri, mi godo, aventre sciorinato, la soavità delle mutazioni
» rispose alquantosconcertato il dottore, « io godo di questa dotta disputa ». carducci
cotal modo / che ancor nel cor ne godo, / pensandomi come el feci scorozzare
gioia in una cosa sola, e non godo più del pascoli, 1267:
non curo, / ma ben io godo di levar dal mondo / un mostro tant'
, / de l'antica prigion libero godo. 3. ant. ira che
anche di me. marinetti, 2-hi-3: godo nel- l'evocare significativi eccitanti stati d'
/ (e quest'è ond'io godo) / ch'ad ogne creatura / dispuose
militanti di telesio ed agli bene, godo così intellettivamente e sensibilmente la piesensoriali.
grillo, 1004: vorrei, sì come godo d'esser tale ch'abbiapotuto provocar l'amor
/ dicendo questo, mi sento ch'i'godo. boccaccio, dee., 2-8
di quella facendo fango, di quella godo e di quella mi vivo e in quella
colpa dela invidia. martello, 6-ii-386: godo in sentir maggiori degli anni i tuoi
villano amore. monti, iv-354: godo che conosciate adesso l'errore in cui
: uno degrinnocenti divertimenti, dei quali godo in questo mio silvestre ritiro, si è
2-229: in questi giorni... godo intensamente di essere amico tra amici,
,... io me ne godo. verga, 8-213: si tirò indietro
luogo. pallavicino, 10-ii-13: ora godo in veder vostra eminenza tanto sodisfatta di
con perpetua luce. savinio, 1-77: godo del lampo della dinamite che brilla nella
vetri a me notissime, e sempre godo, veggendo intingere la forata canna in
solecchiatura degli uccelli va bene e ne godo. = nome d'azione dal lat
pascoli, 327: prese in un godo / del soppianèllo due cucchiai di bosso
perfezione spirituale. giovio, ii-83: godo di vedere il signor duca d'alva.
, anzi beato; / così in inferno godo il paradiso. a. braccesi,
surgente. grillo, 747: pur ne godo in me stesso, massime vedendo la
, gli volle dire: « quanto ne godo! lì scuopro io? »
già vostra signoria aveva penetrato, e godo di avere incontrato il suo gusto.
/ per me, che 'n ciel mi godo. fagiuoli, vi-161: nel foro
sottane e i piviali, io me la godo un mondo? 11. region
tuo nato, / per cui tutto mi godo, / che 'n tutto 'l mondo è
[petrarca], 44: -io mi godo un lungo e non mai rotto sonno
12: io stimo il vostro ingegno, godo della vostra erudizione et ammiro lo stile
. magalotti, 9-1-96: stasera sì godo del privilegio di non rilegger la lettera
fondo. muratori, cxiv-4-173: più godo in vedervi così ben animato a visitare
fama indiscussa. metastasio, 1-iii-46: godo che non tralasciate i vostri studi e
io di serbar la tua, stentando, godo. bacchetti, 2-165: quando si
anzi fo stento: / questa vita non godo, e po'non spero / a
parini, 995: se io non la godo migliore, non è certo dipenduto
odore suave. spallanzani, iii-227: godo e stragodo nel sentire che vi è
resto, ammirato la tua lettera; e godo che di spirito e di eleganza tu
alto intelletto, il qual durando, godo / che non son quelli studi ancor dispersi
significato). spallanzani, ii-402: godo che quei di casa nostra sieno tollerabilmente
essere proprio eloquente, e veggo, e godo, di trascinar l'udi- torio.
nome all'oltralpe. idem, cxxii-106: godo del resto che il trentino si dimostri
un sogno: di come ogni notte godo ammazzando il re in una maniera diversa
, / della nuova, ch'io godo, alta fortuna / sento gli effetti e
di lei. monti, ii-38: io godo senza fine nel vedere che in te
/ dicendo questo, mi sento ch'i'godo. citolini, 17: platon mi
le mosse. foscolo, xv-262: godo intanto che benedetto abbia varcati gli appennini:
carducci, ii-4-181: molto godo che il poliziano, prosegua velocifero.
/ pur, far piacere a ogn'uomosempre godo. albertazzi, 25: i falsi socialisti
. alfieri, 8-104: a comollìa mi godo il polverone; / e in su
di diderot. rebora, 3-i-212: godo un'ebbrezza magnifica d'intelligenza che vulcaneggia
mi lagno, anzi, che sommamente ne godo. d'annunzio, v-2-16: la
voglio godermela paciosamente, e me la godo tra amabili amiche vecchie e con qualche nuova
cameroni, 59: qui sento, godo, provo qualche emozione, senza dover