porta l'abito ecclesiastico o a chi gode di un beneficio ecclesiastico; sacerdote secolare
fa una zuppettina, e se la gode. idem, 1370: in altri dialetti
: di quelle membra candide e leggiadre / gode la dea gli abbracciamenti a l'ombra
. passeroni, ii-770: quivi si gode un ciel più chiaro e aperto: /
quasi in aboliménto gli editti, e si gode quella libertà che può bastare in materia
serbava il contegno d'un giovine che gode d'imparare da chi ne sa più
uffizio. 3. figur. che gode una fama da tempo riconosciuta; che
accettata. 2. approvato; che gode del consenso generale. bembo, 2-27
il poeta... / si gode quell'accolita di gente / ch'à la
(superi, accreditatissimo). che gode credito, fiducia, autorità.
alberti, 177: la capra gode ne'luoghi difficili e sterili, la bufola
con festa a l'aria uscito, / gode, addobbato di purpuree fasce, /
d'oro. grosso, iii-377: colei gode in sacrarsi a vera vesta, /
, il saggio / tacita gioia inesplicabil gode / nel riandare il suo terren viaggio,
michelstaedter, 181: della propria potenza gode in confronto all'impotenza altrui, e dei
dagli organi de'sensi esterni, e gode o patisce secondo le placide o le violenti
case o altro stabile, di cui si gode l'uso, e se ne paga
ministro residente, incaricato d'affari). gode, insieme con la famiglia, i
altro metallo, dicesi che l'oro gode un aggio di 1 / 100 sull'argento
de le cose del mondo, sempre si gode d'interrompere i pensieri e i disegni
manco nessuno se ne duole, ma gode d'esser ben gravato. soderini,
inghilterra mi pare una testolina aguzza che gode al fresco del nord. negri, 2-756
... abbino ciascheduno il privilegio che gode il caporale... qual privilegio
si scorge la forma, ma si gode il pacato chiarore. deledda, ii-805:
ramente gode e ammira nella coda gli occhi d'argo
stesso, a indicare la persona che gode delle stesse prerogative e facoltà di un'
de la notte un dì secondo / gode. alfieri, 52: più su,
e chi procaccia, / l'un gode e l'altro 'mpazza, / chi piange
il terren lieve, tal altro / seme gode nel forte, e tal nel secco
la briglia alla mia ambizione, che gode dentro di sé quando io mi mostro più
col peccato scherza, / o di quel gode. vico, 274: l'an-
amore eroico è un tormento, perché non gode del presente, come il brutale amore
poco buon frutto, come quella che si gode nell'anarchia. mazzini, ii-205:
pervengono dagli organi de'sensi esterni, e gode e patisce secondo le placide e le
4-24: come gioisco io! come mi gode egli l'animo! oh notte!
, 9-1-156: sa iddio se mi gode l'animo di vederti legato a vivere
). 4. dir. che gode di certi diritti, non per ragioni
, 128-112: così qua giù si gode, / e la strada del ciel si
molto più bene desidera, che non gode. salvini, 30-1-7: viene ad essere
su l'ara dei diòscuri tranquilla / gode in grembo alla dea di lunga face.
). soldani, 1-50: gode dell'aria aperta, e le ritrose /
, ariosissimo). aperto, che gode di aria e di sole, che domina
scoprir, che grave al suon si gode e guata. idem, x-2-48: l'
asciutta sede. beccuti, 35: gode il cultore, e sé felice appella,
anzi la cerca e la sfida, e gode del trionfo. gentile, 3-244:
se spero, / s'altri gioisce e gode, / a voi [donne] s'
sta alla pecunia miseramente attaccato, non gode egli, né lascia godere altri di quella
propria volontà, non attedia, ma gode ed esulta con grande giocondità. s.
. ant. e dial. attersi gode. gozzano, 517: e nella dolcezza
, tanto più l'uomo ne gode e n'è superbo. in questo appunto
morte l'alma, / che del mal gode e del suo ben s'attrista.
che per merito suo... gode il titolo di gentiluomo familiare aulico dell'
i princìpi dell'autarchia, che gode di autonomia amministrativa. einaudi, 1-148
autonomismo. autònomo, agg. che gode di autonomia, che si governa da
emanato, istituito da un organismo che gode di autonomia. leggi amministrative, 1-33
deriva ad alcuno dalla stima di cui gode; credito, prestigio. m.
ragioneria, che sa anche il latino e gode di molta autorità nella nativa ravenna.
e varietà della nostra agricoltura la quale gode l'avvantaggio di operare sui terreni e
si tiene conto del credito di cui gode, come di uno degli elementi del suo
atto militar se stessa doma. / gode amor, ch'è presente, e tra
, e finanche la preistorica. e gode del tesoro, ciò è de la beatitudine
., 23-135: quivi si vive e gode del tesoro / che s'acquistò piangendo
bianchi: è insettivora (e perciò gode di protezione), nidifica d'estate
la lingua da una banda, e gode del fresco dell'aria. redi, 16-iii-380
stato in bando un pezzo, or gode / l'ereditate in pace, e chi
. de amicis, i-455: egli gode delle nostre soddisfazioni come di soddisfazioni proprie
basto primizio, / e 'l vecchio gode e fa poche parole, / fuor dell'
(superi, beatissimo). che gode la visione di dio (perciò fruisce del
lieta / volve sua spera e beata si gode. petrarca, 56-14: che 'nanzi
da siena, iv-4: l'anima gode e ingrassa, quando si vede fatta
-bella vita: di chi se la gode senza faticare (e, anche,
in cima delle case, onde si gode bella veduta. verga, i-147: dal
2. agg. e sm. che gode d'un beneficio ecclesiastico. pirandello,
lorenzo de'medici, ii-12: dove si gode il ciel con gli altri santi,
sufficiente per vivere agiatamente; che gode di una ricchezza moderata ma sicura.
(bèn veduto), agg. che gode la simpatia e la stima di persone
disse; e però ch'el si gode / tanto del ber quant'è grande la
per arte, fingendosi stizzosa per verso, gode briganti di boryes. piovene,
a. cocchi, 8-24: pisa gode d'un'acqua bevibile, che in
farvi rider sul muso? chi si contenta gode. rutilio fece bocca di biasciasorbeacerbe,
prosperare. soderini, i-350: si gode [la vite], vien bene e
borgo o in una città (e ne gode il diritto di cittadinanza); cittadino
, 3-5-403: di sua salita boriosa gode / la zucca in alto, e le
vecchi] se sanno o pensano che alcuno gode ne l'amore, ed aiutansi col
di san marino è proprio quella che si gode dall'angolo e alla distanza di verucchio
la briglia alla mia ambizione, che gode dentro di sé quando io mi mostro più
ma nel furor più bolle e intorno gode / bruttar la reggia sua di sangue umano
vista, allor che dentro di sé gode. d. bartoli, 25-21: [
tra il senso e la ragione, gode. bandello, 1-29 (i-227):
crusca, questo reverendo oracolo della lingua, gode egli al presente di quell'alta riputazione
/ e benché pur dall'un canto ne gode, / pargli mill'anni mostrar la
? ». pascoli, 1030: ma gode in cuore, ché vedrà le
mali; che nell'annoverare i beni che gode, ne lascia molti fuor della lista
, 2-296: il buon frate se la gode, e trionfa, e si ringalluzza
xxv-1-165: perché il grande iddio più gode de la fervida volontà dei cori che
in carrozza chiusa, non si gode niente dei cavalli; ma all'incontro nel
groppa di essi, e si gode moltissimo anche della vista del paese.
e specialmente le sue ferree zane / gode ne le fortezze esercitare. verga, 3-98
34-2-13: come la canna salvatica [gode] del limaccio, così la lussuria ama
secolare che oltre all'ufficio sacro, gode del beneficio connesso col canonicato. -
in capitolo. -canonico giubilato: che gode del beneficio, ma è dispensato dal
crudeli, 1-80: e '1 ciel gode benigno / alla sua morte, e
ogni ora / le cantate beltà tacendo gode. 5. figur. spontaneo
del cui sembiante il ciel s'allegra e gode, / de l'antro venerabile e
s'addatta al delfino, che ne gode così appellato, quando galleggia nell'onde,
di governo, di responsabilità; chi gode di autorità sugli altri; chi ha
mali; che nell'annoverare i beni che gode, ne lascia molti fuor della lista
2. dial. persona che gode di autorità. puoti, 63:
malvagio, perverso. -in particolare: che gode di far soffrire, malefico, crudele
ma, quel che è più, ne gode ancora il labro. salvini, 39-i-9
/ l'austero nome: fra'celesti or gode / di cento troni; e con
2. scient. punto che gode di particolari proprietà, affini a quelle
onde chi sente più, più ama e gode; / io, che son teco
custode, assai tribola e poco gode. certificato2, sm. atto
ovvero pianta che è lieta, che gode delle sue foglie *).
un racconto si risale alle premesse e si gode di ritrovare delle ragioni, delle chiavi
al figur. fagiuoli, 3-1-87: gode nel vero lume quella luce / la
, film. ojetti, i-71: gode ad inventare architetture per la cinematografia e
. milizia, viii-94: la quercia gode una età delle più lunghe: ella non
onde chi sente più, più ama e gode; / io, che son teco
. (femm. -a). chi gode della cittadinanza; soggetto giuridico legato
geme la barca. algarotti, 2-530: gode la ciurma in rimi tu
, 2-296: il buon frate se la gode, e trionfa, e si ringalluzza
pesci, il cobio, / che gode della rena, e quel che in scogli
acanto, / che alla soave colocasia gode / intrecciar le sue fronde. pascoli,
, / e lui colono tranquillo si gode. muratori, 7-i-236: anche a'tempi
colto / terren fra voi possiede, e gode un rivo, / un pomo,
peccato scherza, / o di quel gode, o per la prima sferza / da
commendatàrio, agg. e sm. chi gode di una commenda ecclesiastica. -abate commendatario
verun modo con quel ch'ei gode. leopardi, 970: la sera è
ringraziare dio se almeno qualche volta si gode. prati, i-83: [vidi]
. teol. che contempla dio, che gode della visione beatifica di dio (un'
, 2-296: il buon frate se la gode, e trionfa, e si ringalluzza
memoria. michelangelo, i-92: la si gode e racconcia / nel suo fidato specchio
condizionata: lo stato del condannato che gode della libertà condizionale, dell'imputato a
. pindemonte, ii-24: là 've gode uno stuol di folti piante / ramo
incomodarla. 2. ant. che gode della confidenza, della fiducia di qualcuno
di dio; perocché d'ogni cosa gode, ed è contenta di ciò che le
di congaudere), agg. che gode, gioisce insieme. gioia, 1-i-234
i-37: siccome quel grande re celestiale gode sopra un peccatore convertito più che sopra
ha memoria d'oltre a due secoli. gode d'alcuni privilegii concedutile dai governatori di
godrai quel che nel mondo altri non gode, / saprai dovunque d'or si fa
, xvi-64: e quei mutar non gode / il consueto a te ordin vetusto;
esce dalla disponibilità del soggetto che ne gode (denaro): in contrapposto a cosa
mille. -per estens. che gode di vasta popolarità; destinato a fini
vantaggi di ch'ella [l'europa] gode sopra le altre parti del mondo,
della buona coscienza, la quale si gode fra se stessa segreta- mente, contentandosi
di piacere che si ha quando si gode. la contentezza è più propria dell'anima
di dio; perocché d'ogni cosa gode, ed è contenta di ciò che le
. felice (una persona); che gode la beatitudine celeste (uno spirito,
. michelangelo, i-4: quanto si gode, lieta e ben contesta / di fior
tanto è giovane quanto di quegli si gode; e dii stesse innamorato del continuo
di tutto. 2. che gode di notorietà, di fama, di prestigio
contraffare da altri gli oggetti pei quali gode l'esclusività, può scegliere due vie
, i-37: quel grande re celestiale gode sopra un peccatore convertito più che sopra
voluttuosa; e il tuo desìo si gode / d'ogni piacer quand'ella ti convita
due elementi o grandezze fisiche, che gode di particolari proprietà. 6. elettr
avente personalità giuridica, e che perciò gode dei diritti secondo le leggi e gli usi
e l'altro non avere. -quando gode il corpo, tribola la scarsella:
borsa. -ella va così: quando gode il corpo, tribola la scarsella.
a perturbargli quel tranquillo ch'egli si gode mal vostro grado. dovila, 712:
-corriere diplomatico: la persona, che gode tere, dispacci, ordini, notizie
dimonio, né per obedienzia; ma tanto gode, quanto si vede sostenere. e
quanto si vede sostenere. e tanto gode ed esulta, quanto si vede più
, crivelliamlo, / ch'ei ne gode; / più non ode, / più
, di spezzatura concoide, e che gode di grande splendore metallico allorché è di
ogni ben di dio, dove ognuno gode liberamente dei piaceri della tavola vivendo lietamente
, xxv-1-165: il grande iddio più gode de la fervida volontà dei cori che
-amante, amico del cuore: che gode i favori amorosi (e indica,
una cura (e comporta per chi ne gode il compito del governo pastorale di una
, xvi-64: e quei mutar non gode / il consueto a te ordin vetusto;
non custode, assai tribola e poco gode: le colture richiedono cure assidue per
non custode, assai tribola e poco gode '. e ciò tanto più avviene alle
oltremodo a colonia, è il diritto che gode di fare scaricare, pesare, daziare
peccato scherza, / o di quel gode, o per la prima sferza / da
il malevolo non sente dolore, ma gode de l'altrui male. bruno, 3-156
degnandovi come a nobile, a chi gode appena la sorte di mercatante. 10
/ se le sue prime gesta illustrar gode, / e commendabil per virtù si rende
lieto il ciel, che la si gode. carducci, 26: e degno è
. sinisgalli, 9-61: qual cuno gode nell'orto / la sua ora di delizia
il fenomeno di qualche fanciullo che si gode a denudar la farfalla delle sue ali
quale, se impiaga i mortali, gode eziandio, che ne piangano.
da siena, iv-4: l'anima gode e ingrassa, quando si vede fatta
pace poi; / e 'l villanel la gode co'suo buoi. guicciardini, 145
essere sempre e prontamente obbedito; chi gode di un ascendente incontrastato (e per lo
, la stima, l'autorità che gode una persona, diminuire il merito di
, nell'àmbito della propria competenza, gode di un'autorità indiscussa e può decidere
non si dica molto; ma a chi gode delle proprie lodi, panni poco.
vista verace /... e gode / trar taciturna e solitaria vita?
le regie mura, / l'ombre gode abitar de'sacri chiostri, / e dalla
se della varietade è ver ch'uom gode. 20. matem.
. finanz. rendita differenziale: di cui gode il proprietario di terreni più fertili di
bruna, molto deliquescente, amarissima, e gode le stesse proprietà della digitale. de
il cibo e quella, si rallegra e gode, / e dentro al nido suo
della natura umana); che non gode dei piaceri dei sensi (avvertiti come
vite, onde ogni ben distilla, / gode in veder digrap- polata ed orba.
quando un ramo [di fiume] gode continuamente delle condizioni più vantaggiose al di
dall'universale. 7. che gode delle comodità procurate dall'agiatezza, dal
8. ant. e letter. che gode le gioie dell'amore; che ama
la sorelletta, onde fedele, che ne gode ad ogni parola, diluvia giù le
ne ha più del necessario, se la gode. proverbi toscani, 108: chi
distesa, spiegato; come suole allorché gode della libertà tra i rami degli alberi
giuridica, 0 di cui un soggetto gode in forza di una condizione particolare.
agg. ant. che non gode più di una situazione privilegiata (
di cui pria si accese, / gode di riunirsi; e quel ch'ei prese
vostri pari, ne la maniera che gode una fanciulla mentre scherza con una saracina
buonarroti il giovane, 9-539: non gode dell'aurora e del suo lume /
, ix-220: né l'italo vicin si gode solo / l'aura benigna del felice
239: perché, se seco / ei gode ragionar, tu dispettosa / il fuggi
cameriera. 6. che gode nel fare dispetti, malevolo, maligno
un racconto si risale alle premesse e si gode di ritrovare delle ragioni, delle chiavi
. alvaro, 11-116: il mezzogiorno gode ancora, presso qualcuno, la fama
per le ben disposte alme pendici / gode minerva rigirarsi. e. cecchi
va rendendo conforme a quanto gli succede, gode in un certo modo anche delle cose
. pavese, 8-51: distinguere se si gode voluttuosamente o tragicamente pare impossibile.
di privilegio, di cui una persona gode per qualità personali o per la posizione
traslato in maggior tempio, allegro or gode / americo de'suoi ch'in terra ei
-che è prossimo a dio (e gode della sua presenza). dante
che ha il sopravvento su altri; che gode di maggior seguito, di più vasta
situata in qualche eminenza. così ella gode e si fa godere: domina, e
fonti in vari scherzi ondeggia, / gode la terra in villa, e ricca mole
che possiede un considerevole patrimonio, che gode di una cospicua rendita (una persona
economiche e di attività commerciali; che gode di un elevato benessere (un materiale
vallisneri, i-365: nicolò tanari nostro principe gode all'estremo di veder le cose farsi
. ant. che si distingue, che gode di una condizione di privilegio.
eccezionato, agg. raro. che gode di un trattamento eccezionale, privilegiato
guardia il rio castalio, / richiamar gode da un mendico esilio, / che d'
, intellettuale, ecc.; che gode di una preminente importanza. gioberti,
-in partic.: il cittadino che gode del diritto di partecipare alle elezioni dei
del mio bel sol la luce altri si gode, / ed io qui piango nudo
ai quali furono allora abolite le cattedre, gode dell'annua pensione di lire mille.
/ è che negletto è qui quanto si gode. / casa sì signoril non ha
e l'irrozzimento dei tempi, si gode lo spettacolo di una civiltà divenuta endemica
54: siccome nessuna persona in individuo gode l'epilogo di tutte le perfezioni, così
tra le braccia deh'eitore, e gode in sacrificare a quegl'idoli che ha
187: chi deve eredare poi ci gode al doppio, perché alla fine può ficcar
vista, allor che dentro di sé gode. aretino, iv-1-123: o turba errante
9-15: rammentator, che s'ei non gode, ei terra, / per far
se ne esalta ella e se ne gode. della casa, 576: non dee
universale. 3. che gode della gloria celeste; trionfante, glorioso
3. agg. e sostant. che gode di un'esclusiva. = deriv.
ganellone si gratta la pancia, / che gode di veder carlo in periglio / di
., 23-134: quivi si vive e gode del tesoro / che s'acquistò piangendo
altri, perché venutovi compiuta- mente non gode, a questo apparente male v'aggiugne
mio l'onnipossente / che del fulmine gode, e ad esorarlo / d'olimpo
per le ben disposte alme pendici / gode minerva rigirarsi, e passa / ivi la
nelle parole. foscolo, xvii-278: gode da sé della propria bellezza; ha
avvedrai. redi, 16viii- 200: gode qui un'ottima salute, e con l'
l'agricoltura vive sul suo campo, gode delle sue proprietà, ha da conservar
. e sm. raro. che non gode diritto di cittadinanza; apolide. -per
divieti o limitazioni di capacità legale o gode di una particolare protezione da parte della
leopardi, 23-169: nerina or più non gode; i campi, / l'aria
oggi non piace. manni, i-io: gode ora ognun di noi, ed esulta
giustificato per la fede, e conseguentemente gode la pace della coscienzia. pallavicino, 7-114
senso gene rico: che gode di determinate immunità, prerogative e garanzie
(superi, facoltosissimo). che gode di grandi ricchezze, largamente provvisto di
ipocrisia / che della vana gloria si gode / voltando l'intelletto a fantasia.
ne disse; e però ch'el si gode / tanto del ber quant'è grande
festa a l'aria uscito, / gode, adobbato di purpuree fasce / a
ogni spirto beato in bel contegno / gode per vista, e nulla speme il
festa a l'aria uscito, / gode, adobbato di purpuree fasce, / a
periodo storico). -anche: che gode di alte rendite, prospero, agiato
: una fatica diventata facile, che si gode del suo lavoro e anche delle sue
sia fatichevole e duro, nondimeno si gode d'averlo rotto, avendo speranza del
non accade più il disputare. gode ella, si duole: ride, piange
donne ». 3. che gode deflagrotezione e del favore di un potente
pareggia, / le lusinghe d'amor gode e vagheggia / le meraviglie del celeste
da un fedecommissàrio, il sovventore non gode più la garanzia della totalità del fondo,
/ terren fra voi possiede, e gode un rivo, / un pomo, un
beata e tranquilissima patria. -che gode la beatitudine dell'oltretomba (conforme alla
: e1 fenerator, che sua usura / gode del capitale, el qual credendo,
fermasi nelli occhi dell'amata, cioè gode le esteriori bellezze e con esse si
più n'ha più stenta e manco gode. vico, 189: ed in tutte
che di san pier la vesta / gode d'esservi addosso: e per dir tutto
zone de le incaute vergini / scherzar gode festivo. settembrini, [luciano]
-per simil. qualsiasi classe sociale che gode di supremazia e di particolari privilegi nei
187: chi deve eredare poi ci gode al doppio, perché alla fine può
, mette al principio della primavera, gode nei monti, aggiugnesi nei ficheti.
dispetto. michelangelo, i-92: la si gode e racconcia / nel suo fidato specchio
assaliti. 9. che gode del diritto di fida (una persona)
. stima, credito, pregio di cui gode una persona nei rapporti sociali, grazie
classe. -di fiducia: che gode di credito morale (con uso aggettivale
gli umani voti, e di risponder gode / con doni a piene man sparsi dintorno
felice chi trovò sposa fedele / e gode al fianco suo dolce ristoro, /
sento / ne godo, qual si gode un elefante, / allorché è fimbriato d'
cosa: che la possiede, ne gode, ne usufruisce. tasso, v-223
/ dico: nerina or più non gode. carducci, 580: o tu che
specialmente di una persona illustre, che gode di vasta popolarità. carducci, ii-8-17
col credito, col prestigio di cui gode. - per estens.: la
drasticamente a qualcuno i benefici di cui gode. botta, 4-123: andava
. piovene, 5-158: la comunità non gode ancora pienamente dei suoi privilegi legali,
tanto alle ciarle, che se la gode senza tante fisime. soffici, iv-
il danno è maggior, più regna e gode. g. gozzi, 214
formoso, pieno di energia; che gode di perfette condizioni fisiche e spirituali (
saporosissimo. 5. figur. che gode di favorevoli e felici condizioni di vita
maturità (l'età); che gode di condizioni di vita fortunate e felici,
... / uno che immensamente gode dell'aria buona / e, come attraverso
il miglior suo incremento sotto elisabetta, gode invero di una riputazione europea. pecchio
non essere eretto in persona giuridica, gode di una più o meno ampia autonomia
resurge: chi ha potenti protettori, gode di straordinari vantaggi. proverbi toscani,
tredici legni. 5. che gode di grande prestigio, di gran lustro
ch'è pieno di speranze, e che gode perciò sommamente benché barbaramente della stessa disperazione
foro nelle società civili non sottrae chi lo gode dalla sopraeminente giurisdizione del sovrano.
prendendo carne umana. -che gode di importanti appoggi, che ha un
11 vocabolo per avventurate. -che gode la felicità dell'oltretomba (secondo la
ugge / schifa, e del vero sol gode l'aurora, / quanto più dentro
questa gente che si diverte, che gode, che viaggia, che fotte,
; immunità. -anche: luogo che gode di immunità; rifugio. giovanni
. -dir. trib. che gode di un privilegio per cui le merci
, punto franco, terra franca: che gode del diritto di asilo, di franchigia
= comp. da franco2 * che gode di franchigia * e bollo (v.
/ e tu calcagna col suttil te gode. / di bolla in bolla le
argenti / seriche spoglie di fregiar si gode, / sa ben con egual lode /
. che prende il fresco, che si gode il fresco. -anche sostant.
vivo ricordo; che da poco tempo gode di una determinata condizione. -anche raddoppiato
bocca la lingua da una banda, e gode del fresco dell'aria. baretti,
tutto quel vantaggio di spiritosità, che gode questo componimento sopra la frigidità de'morti
versa ed armati. il buon sinone / gode della sua frode, e d'
ve'come l'altra con purpuree frondi / gode in vedersi piena di rubini. alamanni
138: la casa de'conti maffei gode raro vantaggio dal sito, occupando la
è felice, ma quando fruisce e gode de l'intelligenzia è felice. imitazione
! giulio strozzi, 23-63: qui gode l'intelletto in fruir dio, / che
per amore il capo frulla, / gode di molti amanti aver corteggio.
oltremodo a colonia, è il diritto che gode di fare scaricare, pesare, daziare
la lotta tra chi lavora e chi gode il frutto del lavoro altrui. comisso,
vorticosa rapidità. algarotti, 2-530: gode la ciurma in rimirare il lido /
a tempo salvarsi. parini, xv-13: gode assalir del porto / la contumace venere
nannini [olao magno], 260: gode [la foliga] delle fortune del
6-231: la gelosia è un furore e gode di distruggere
ricetto amore. soldani, 1-50: gode dell'aria aperta, e le ritrose
4 merluzzo'; cfr. fr. gode (nel 1788). gadolèico,
dominio (un sovrano); che gode di grande autorità e prestigio, di
fatica diventata facile, che si gode del suo lavoro e anche delle sue difficoltà
, / lui del pianto mortai si gode e galde. 2. tr
. redi, 16-vi-477: la natura gode del poco e buono, e si
epuloni. -per estens. chi gode il favore di un alto personaggio.
di gaudere), agg. che gode di un'intima soddisfazione, colmo di letizia
2-60: una via alta da cui si gode un gaudioso tramonto di sole. d'
), voce verb. latin. che gode, che si rallegra; lieta.
fa un gelo e il collega lo gode / più di me che lo guardo,
trovata la sua pace, e la gode gelosamente. baldini, 5-164: teneva gelosamente
ente che in un insieme di enti gode delle proprietà comuni a tutti. 13
chi esercita un'autorità elevata; chi gode di un'alta posizione di comando.
di tempo s'abbraccia, e si gode, e si gusta giocondissimamente. s.
beni è corredato dal cielo... gode la facultà di poter lieto giocondare in
pronom. cavalca, 9-185: maria gode e giocondasi nel convito che gli dà
(superi, giocondissimo). che gode di una gioia piena e serena; allegro
credo il pensare alla beatitudine che dio gode, fosse una dolcezza. lubrano, 1-280
/ dico: nerina or più non gode; i campi, / l'aria non
-con l'indicazione del motivo per cui si gode e si esulta. getti,
né esprimere in tutto colui medesimo che gode. colombini, 60: dàrcisi
siena, 123: di tal giudicio gode / di vero godimento: / nulla riceve
non custode, assai tribola e poco gode -diventano aspre, rozze, squallide e quasi
regno, / ch'e'[cristo] gode in cielo e tosto farà in terra
lodato, tenuto in grande onore; che gode di grande fama; glorioso.
al nostro gloriato. -chi gode dell'eterna beatitudine. sacchetti, v-20
glorificate poi. 2. che gode dell'eterna beatitudine del paradiso; innalzato
quattro attributi della perfezione, in quanto gode dello stato di beatitudine (il corpo)
valore e per vittorie riportate; che gode della supremazia, che occupa una posizione
e glorioso di lunga tradizione. -che gode di una posizione eminente per tradizione e
dar restasti essangue. -che gode della beatitudine del paradiso. -anche sostant
la stima esagerata di cui il de mena gode. cantoni, 808: il solenne
. di godere), agg. che gode, che trae piacere o soddisfazione da
cum gaudentibus »: godete con chi gode. 5. che fruisce di un
ritto, almeno / ride, e gode tuttavia. nannini, ix-352:
che 'l cor sostene / che l'alma gode, e pur s'affligge e
onde chi sente più, più ama e gode. marino, 15-64: son
, 22-168: nerina or più non gode; i campi, / l'aria non
. guerrazzi, iii-81: il banchiere si gode a ruzzolare la propria sostanza come lo
lucenti. imperiali, 4-502: qui vincer gode 11 lepre, il cervo e
fontanella, iii-350: [il garofalo] gode... / a la rosa
popolo compagno. un grande dolore / gode spargersi in molti. parini, giorno,
il gentil motteggio /... / gode di mirare in questo sposo / rider
: il passero saputo in cor già gode, / e il tutto spia dai rami
, [l'amore] trionfa e gode, /... / sempre inteso
/ volve sua spera e beata si gode. bibbia volgar., viii-289: io
petrarca, 128-111: così qua giù si gode, / e la strada del ciel
questa gente che si diverte, che gode, che viaggia, che fotte, che
circe del sol la ricca figlia / gode felice. carducci, iii-6- 385
, -disse improvvisamente anna. -almeno si gode un po', povera diavola.
., 34-2-13: l'arbore platano si gode di rivo, e...
rivo, e... il pioppo gode dell'acqua. alamanni, 5-1-617:
soderini, iii-30: il nespolo si gode nei luoghi temperati e nei caldi.
io goder voglio / quel diletto che gode / il cuor uman, quand'esce /
felice chi trovò sposa fedele / e gode al fianco suo dolce ristoro. giusti,
uno stato d'animo e se lo gode. piovene, 5-94: ho modo.
: [ii] mio spirto / già gode i rai de la superna luce.
sole, ond'io vivo, altri si gode / la luce. baldi, 5-15
sempre, / e cibi poco preziosi gode. bizoni, 201: quivi è acqua
fermasi nelli occhi dell'amata, cioè gode le esteriori bellezze. tansillo, 32:
il poeta, tacito ed assente / si gode quell'accolita di gente / ch'à
e lasciagli a persona che se gli gode sanza fatica. machiavelli, 89: baisit
... niuno più sensibilmente ne gode l'uso, che tanta gente a voi
di lui e ei de l'altra gode. caro, 2-947: impunita e trionfante
goldoni, iii-467: mia madre non mi gode; vengo a star con mio zio
/ terren fra voi possiede, e gode un rivo, / un pomo, un
4-267: terra aperta, ma che gode uno de'migliori porti di tutto il settentrione
. metastasio, i-116: è di chi gode / del principe il favor questo il
professore di ballo e di calligrafia e gode grandissimo credito presso le mammine. alvaro
mammine. alvaro, 11-116: il mezzogiorno gode ancora, presso qualcuno, la fama
s'alcuna parte in te di pace gode. tolomei, i-58: né di maggior
i-58: né di maggior lode si gode la lingua greca, che d'esser lei
, 61: il borgo... gode del più pittoresco fra tutti gli orizzonti
piovene, 5-158: la comunità non gode ancora pienamente dei suoi privilegi legali.
li-6-361: il marchese di livorno ancora gode due reggimenti. -prendere possesso (
in rapporto a quella cosa; ma gode nella proprietà dell'atto tutto se stesso.
o dieci anni sono! -mi gode vanimo: gioisco, sono molto lieto.
macinghi strozzi, 1-454: me ne gode l'animo quando veggo vostre lettere.
: come gioisco io! come mi gode egli l'animo! oh notte! mazzini
notte! mazzini, i-369: mi gode l'animo in udir la cifra degli esemplari
. 25. prov. -chi gode una volta, non stenta sempre:
mai. sassetti, 401: chi gode una volta, non istenta sempre.
godere. -chi si contenta, gode: chi sa limitare desideri, necessità
non custode, assai tribola e poco gode: per trarre frutto da un lavoro
e non custode, assai tribola e poco gode. proverbi toscani, 25: chi
e non custode, assai tribola e poco gode. -delle ricchezze male acquistate non
. -delle ricchezze male acquistate non gode il terzo erede: i profitti disonesti
proverbio che delle ricchezze male acquistate non gode el terzo erede; e se questo
-tra i due litiganti, il terzo gode: c'è sempre qualcuno che trae
un proverbio usar, che il terzo gode / infra due litiganti. magalotti, 7-12
gloria. 4. ant. che gode di un determinato bene materiale o spirituale
-in senso concreto: condizione di chi gode ed è felice (in contrapposizione a
(femm. -trice). che gode di un bene spirituale e materiale, e
: negli applausi ciascun si gonfia e gode. guerrazzi, i-103: gonfiava di vanità
. -che ha un'alta tiratura e gode di notevole prestigio (un giornale,
, / che di vantarsi spesse volte gode. = deriv. da grattare.
molle. michelangelo, i-4: quanto si gode, lieta e ben contesta / di
a spese d'altri, o chi gode cose d'altri senza pagarle. il medesimo
. molto potente per l'autorità di cui gode, per il censo di cui dispone
vengono solitamente indicate con notazione moltiplicativa; gode di quattro proprietà: secondo la prima
mondo, che guadagna, se la gode. -sostant. giamboni, 172
a perturbargli quel tranquillo ch'egli si gode mal vostro grado. pisacane, ii-106
, un al montone, / e gode ogn'un, com'il guazzetto viene.
come un gufo. fagiuoli, i-94: gode nel vero lume quella luce, /
figur.: che apprezza; che gode, si diletta. salvini,
la volontà morta, come debbe, egli gode, e stando nell'amaritudine sente la
in vista, allor che dentro di sé gode. scaramuccia, 196: mai
alla direzione e alla guida; chi gode della massima autorità '(v.
questo regno... al presente non gode altra quiete né altra felicità che quella
l'orgoglio, per cui l'uomo gode di levarsi sopra la sua condizione e
un pensiero ignobile. 3. che gode di scarsa fama o considerazione, ignoto
. 2. figur. che gode di grande fama; celebre, rinomato
trasecolare gli spettatori. parini, 503: gode, innanzi a libere / genti
tativamente con lui, con lui soffre e gode. gatto o il canto del gallo
cerimonie dalla cantoria stabilisce in chi lo gode una superiorità fra le più invidiate. è
, che non sarà mai dimenticato; che gode fama perenne (un eroe, le
. 2. dir. che gode di immunità (una persona o una
157: la chiesa e tutto il recinto gode l'immunità; però chiunque a lei
che si riferisce all'immunità, che gode del beneficio dell'immunità; che si
l'unità, smembrata il punto, / gode in gemino sol le glorie sue.
, per degradar cimabue dal posto che gode nelle storie degl'imparziali. foscolo, viii-42
, e chi procaccia, / l'un gode, e l'altro 'mpazza. gir
gli è avviso, si compiace e gode. fogazzaro, vi-291: l'erbe imperlate
in fretta e con mezzi disonesti, gode per poco il frutto delle sue disonestà
opinione quella parte di felicità che si gode. mazzini, 3-317: il federalismo.
dell'altrui martiri / e tormenti si gode. molza, 1-302: il colpo loda
impopolare1, agg. che non gode il favore e l'appoggio delle
la crudeltà d'imporporar la sabbia / gode del sangue de l'uccisa gente.
una felicità pari alla felicità che dio gode, dovreste francamente rinunziarla, per non
improduttivo. melosio, 2-81: gode il suo vasto regno / veder nettuno
il calore di chi... gode a dimostrare la propria competenza e anche
per usare veramente da traditore, egli gode di cogliervi improvvisissimo. metastasio, 1-i-13
impu bere garzone allato, gode. fagiuoli, 1-8-181: mi biasi
ii-7-60: sento con dolore che ella non gode di intiera salute. l'anima ardente
. 2. dir. che gode della garanzia dell'inamo- vibilità (un
deve forse la lombardia quel grado che gode di felicità e popolazione. =
/ sempre dolce e sempre buona, / gode in pace la padrona. a visi
d'inchiostro. fagiuoli, i-37: gode mia penna, se per voi s'inchiostra
e lega. bergantini, 121: gode in riscontrando / la disvelta cuticola,
, inclitissimo). letter. che gode di grande fama, che merita stima e
. reai signora,... non gode mica sopra l'incoltezza del mio stile
nel- ramministrazione. muratori, 10-ii-10: gode che non manchino fra loro giudici e
stato mai il semplice incosciente, che gode le sue soddisfazioni e se ne infischia.
sostant. tesauro, 4-371: gode adunque l'indegnabondo della prosperità de'
. borsieri, 377: gioberti ora si gode del suo ministero democratico. lo hanno
-linearmente indipendente; funzionalmente indipendente: che gode delle proprietà dell'indipendenza lineare o dell'
mia superiorità morale restava indiscussa. -che gode di prestigio e di fama universalmente riconosciuti
, intangibile. 2. che gode di prestigio o di fama tali da
operai e contadini v'è uno strato che gode di maggior benessere. -prevedibile
che ha ottenuto un indulto; che gode di un privilegio o di un'esenzione.
; quando una minima frazione della popolazione gode di una massima percentuale di reddito si
e della disonorata onestà. -che gode di cattiva reputazione, di dubbia fama
vergogna, di pubblica riprovazione; che gode di pessima fama, di cattiva reputazione
che noce più quant'uomo più ne gode. monti, x-4-642: scarche d'infame
tra l'ombre caliginose delle sue iniquità gode il lume della pietà divina che le mostra
diventare infermo, ammalarsi; contrarre una gode ancora una grande autorità nel confermare o in
2-1-99: delle ricchezze male acquistate non gode il terzo erede; e se questo nasce
addolcire. lemene, i-396: ei gode de'miei carmi, e loro poi /
. che esercita una grande autorità, che gode di un grande prestigio. mazzini
regna nel ciel ed ivi lieto gode, / e 'l suo valor in terra
. s. ferrari, 143: gode inforcar le zampe di galletto / dentro
firenze, 4- 247: rallegrarsi, gode, dilettasi veramente lo spirito, ciò è
luogo). salvini, 39-v-250: gode... in vedendo quell'accademia,
inganni, e lieo già la si gode. oddi, 1-107: pote- vasi
ingannosi piaceri e beni, che altro gode o spera quaggiù? papini, vi-675
le sue sponde. groto, 1-120: gode l'agricoltore nel veder verdeggiare i campi
ant. ingrazato, ingraziado). che gode del favore, della benevolenza altrui;
tra l'ombre caliginose delle sue iniquità gode il lume della pietà divina. muratori,
in cui si trova l'uomo che gode della grazia santificante concessagli da dio all'
circostanti in grazia dell'autorità di cui gode il centro irradiatore; evoluzione. -anche
, 588: ahimè: come si gode a insanguinare / amor gli artigli nei
sempre dolce, e sempre buona, / gode in pace la padrona. -tose.
vantarsi del nome di paradiso in quanto gode della vostra presenza che ha forza d'
, / stassi quieta e tutta di sé gode, / intesa al ben che più
staffe. -al figur.: che gode le grazie di qualcuno, che è
ebbe da dio. -che gode del privilegio dell'inviolabilità; che non
: chi nel recesso del suo cor si gode / intatta pace? 5
integrità: insieme di enti matematici che gode di proprietà analoghe a quelle dell'insieme
d'arme è scinta. -che gode di buona salute, sano; gagliardo.
che anzi bene lo stima e ne gode. carducci, ii-9-246: riprende a parlare
tue; poiché 'l mio spirto / già gode i rai de la superna luce.
dove si vive intensamente, dove si gode, si ama, si grida.
la mente tanto più si conforta e gode, quanto l'intelligibile è,..
di indipendenza nei confronti degli stati, gode della soggettività giuridica internazionale, cioè
al cor più fiacco ed iracondo, ei gode / la sicurezza e la vendetta.
? 2. figur. che gode di una posizione di potenza o di
esercita grande autorità, o delle quali gode l'affetto, la venerazione; accompagnato
cristianità? bùgnole sale, 2-434: gode in estremo abradatte d'una intrepidezza così
che quando egli il vede o il gode in un altro suggetto. 5
mie vere dottrine introdotte. -che gode di una vasta notorietà (un autore,
in milano sin dal vensei; e mi gode l'animo ricordando che l'introduttore fui
dottori, 220: un gran dolore / gode spargersi in molti. ah, non
porta del palazzo del re, e gode d'un capo-soldo. d'annunzio, iv-2-273
, / che fra due litiganti il terzo gode. c. gozzi, 4-327
che merita di essere invidiato; che gode di una felicità e di una prosperità
inviluppo): curva 0 superficie che gode della proprietà di essere tangente in ogni
-per estens. iron. che gode di altre protezioni, intoccabile.
s'ingrassa nell'altrui disgrazia / inviolento e gode? = comp. da in-con valore
populo invischiato; e però il dimonio ne gode e diride, landino, 3:
d'arme improvise. conti, 479: gode / il zappatore / d'aver percorso
/ l'austero nome: fra'celesti or gode / di cento troni; e con
in guisa che a le aurette estive gode de lo amore di invoglia, facendo
chiuso, in monacali abiti involto / gode, prima che morto, esser sepolto.
60: sento con dolore che ella non gode di intiera salute. l'anima ardente
di poteri e virtù straordinarie; che gode di una condizione di privilegio tale da
di più nobili mete, inebriarsi / gode a fonti non tocchi. tecchi,
8-145: persino la sicurezza di cui si gode in famiglia addormenta, irrigidisce e avvia
: il passero saputo in cor già gode, / e il tutto spia dai rami
codarda gente, / [la morte] gode il fanciullo amore / accompagnar sovente.
afflitto langue. castiglione, 263: gode di vedersi inanzi una persona che languisca
, 1-iv-4: amo d'un leone / gode a'titoli egregi, / onde son
locuz. sano come una lasca: che gode di perfetta salute. poliziano,
., 23-135: quivi si vive e gode del tesoro / che s'acquistò piangendo
il crin diffuso / toglie, or gode in mirar quando alle stalle / teso,
ceco viaggio e latebrosa scorta, / chi gode al mondo, chi contento resta?
uom soggiorna, / e or sotto questa gode, or sotto quella / latitudine star
vedo nel mondo il ladro che si gode in pace il ricavo dei suoi ladrocini
feste. bronzino, i-60: non gode tanto l'occhio d'un ch'a ronfa
i-1-454: piglia olio laurino, tre gode, e olio commune, dramma una,
ha a mangiare, la lavi: chi gode i vantaggi di una situazione deve anche
l'austero nome: fra'celesti or gode / di cento troni; e con più
un altro la piglia, se la gode: gli ingenui capaci e intraprendenti sono
la lepre, e un altro se la gode. l. salviati, 19-36: odi
laggiù da voi l'ha tolta, / gode di starle prigioniera a'piedi, /
cielo, ch'una donna che gode de le regaglie lettifere, mai rimoreggiasse
7. che non è prigioniero, che gode della libertà personale. zanobi da
; sollevato da un malessere; che gode di buona salute; sano, florido
libera. 10. stor. che gode dello stato giuridico della libertà (in
. -dir. civ. che gode della piena capacità di agire; non
giustizia pia del lavoro. -che gode di autonomia culturale; indipendente, creativo
un territorio). -anche: che gode di autogoverno, di ampia autonomia interna
signoria ecclesiastica; che è indipendente e gode di governo popolare o comunque costituzionale (
in regime di libertà politica; che gode di uno specifico diritto di libertà politica
svolge secondo le leggi del mercato, che gode di regime liberistico (un'attività o
-libero scambio: commercio internazionale che gode di regime liberoscambistico. di costanzo,
. libera fiera, libero mercato: che gode di franchigia doganale o di esenzione o
. conto libero: deposito bancario che gode di un basso tasso d'interesse, ma
all'ordinamento giuridico e alla società, gode pienamente della personalità giuridica, senza limitazioni
-condizione di una comunità politica che gode di indipendenza e di libere istituzioni, non
popolazione che vive in tale comunità e gode sia di determinate forme di partecipazione alla
si trova il singolo e la comunità che gode di tali possibilità. casti
dal punto in cui si libra, / gode, se alfine trionfar sei vede.
amministrazione per attestare che il loro titolare gode di una determinata autorizzazione o concessione (
, una divinità mitologica); che gode della beatitudine celeste (un'anima).
i-503: quale un dio lieto che gode / in sua via sparger viole /
classe di numeri reali: numero che gode della proprietà di non essere superato da
che dopo il verno al sol si gode e liscie. tasso, 7-71:
lode di colei / che tra voi gode senz'alcuna lite / quanto di grazie
. prov. fra due litiganti il terzo gode: v. godere.
lanci, 5-108: perché la fortuna gode dei nostri mali, litigando, per
la donna sua è qua, e gode; che s'ha fatto di nuovo un
, cioè detiene tale bene e ne gode in forza di un contratto di locazione
reciproco o solamente accostate, il quale gode di una propria autonomia lessicale (come
: il giovenetto cor s'appaga e gode / del dolce suon de la verace lode
. lorenzo de'medici, i-275: gode lo smerlo che dal basso suolo / la
3. classe di persone che non gode di buona reputazione; ambiente screditato,
. 7. figur. che gode di alta riputazione, di fama singolare
paradiso e alla beatitudine che vi si gode). iacopone, 24-179: o
. a. sagredo, li-6-335: gode il primo luogo della stima. 5.
, 1-293: dell'orecchia / di lepre gode e del lupol la siepe.
crede) / internamente si compiace e gode. casti, i-2-333: folle colui
pompa et avarizia / de ti se gode e studia in tuo quaderno. giov.
lutulenta in braccio / sorte tripudia e gode. rovani, 2-221: io ti ho
gramsci, 1-123: antonio bruers se la gode un mondo perché quanto più la matassa
6. suora professa; monaca che gode di prestigio e autorità in un monastero
qual mandò en terra prestigio di cui gode; grandezza morale, autodisciplina / per
alcun cinquecentista che conosceva cesari, ii-310: gode ammirando la maestria del poeta assai teleganza
alla scultura. manni, i-2: gode [la lingua nostra] sul- l'
-feudo maggiore: quello il cui titolare gode di tutte le prerogative sovrane; feudo
a grandissimi fatti, e rallegrasi e gode in fare grandi fatti. g.
pia: / se 'l mondo el gode, el ciel, che più il disia
maledetti già dal mordini, si gode con questa leale monarchia, quanto in qualunque
il malevolo non sente dolore, ma gode de l'altrui male. bisaccioni, 3-317
che ha cattiva fama, che non gode di buona reputazione; famigerato. pascoli
sulla iniquità, se non perché la malignità gode così? brusoni, 2-86: morì
]: 'mangiapagnòtte ': di chi gode, inutile, stipendio pubblico. de
la metafisica astrazione della intelligenza mangiativa non gode quello si crede. = agg
personale, ogne ben dentro vi gode / l'anima santa che 'l mondo
tordinamento ecclesiastico attuale, religioso che gode di un beneficio minore e che nei capitoli
non potendosi macchiar per quelli, ma gode della propria
ascenda / e risplenda / guarda e gode, e più non vuole. lucini,
a crepar quand'ogn'un sollazza e gode / ed a marcir di pianto in
in qualunque modo,... gode veder arricchiti e incoraggiti dalle fortunate prede
marino, / che di perpetua libertà si gode »... la plebe mariniana
essendo situata sur una collinetta, certamente gode quasi sempre un marino tanto fresco. pananti
albero). fantoni, ii-271: gode, e guizza in folte algoso / lo
. / [ippalca] approva e gode / d'aver marito ogn'or novello e
, li conosco. albertazzi, 310: gode a insultarmi, a trafiggermi, a
amor con bella frode / mascherarsi talor gode? gnoli, lx-254: se badate
glia o lui vicin rimiri, / gode e larghi produce autunni miti. rajberti
pubblico governo. 13. che gode di grande prestigio, che è degno
, se ella consente, se la gode e posta la lancia innanzi al tucul
la matricità è una preminenza che si gode sopra l'altre chiese parochiali o semplici nel
con le mazze dorate nelle funzioni, gode molti privilegi. giannone, 1-iii-514: istituì
, che quando egli il vede o il gode in un altro suggetto. g.
n'ode, / e 'n se medesma gode / d'udire e ragionar de l'
cappelle medicee: « ecco chi se la gode la vita. girano l'universo,
già vidi a l'are, / che gode cirra alzarmi, / cinte di medich'
ne freme il tuo livor maligno / o gode in sé dei meditati inganni / contro
male o se ne compiace; che gode nell'ingannare subdolamente; perfido, malvagio
dispone di un patrimonio, che gode di una ricchezza superiori alla media;
o parrocchiali, padronati, de'quali si gode il semplice usufrutto. manzoni, pr
è denaro meglio speso; e il cuore gode anche de'debiti che si fanno per
giustiniani, lxxx-3-404: sua maestà non gode altre rendite, che quelle assegnazioni che
, / e qual messo starnone / gode per esser solo in boschi o in selve
capitale. -per estens.: città che gode di particolare preminenza in un determinato
2. agg. dial. che gode di una buona posizione economica; agiato
di beltà l'altro); che non gode di un particolare prestigio mezzana..
lo vede a mezzo »: non gode la vista di lui alla metà di
hanno depresso, ed altri se ne gode. petrarca, 6-11: poi che 'l
è chi si affatica, altri chi gode i frutti del lavoro. mielite
c. bini, 1-244: mi gode l'animo a sentire le notizie della
, sm. letter. disus. chi gode della protezione, del favore, dell'
dio il suo mignone. -chi gode della speciale protezione di una divinità.
anche sostant. 2. che gode di minori diritti rispetto alla maggioranza dei
in questo mese mirride dell'aure / libere gode a pieno. 0. targioni tozzetti
armonizzare. canteo, 222: or gode eternamente / e mischia il canto suo
¦ la libertà, che qui si gode, invita ogni forastiere a stanzarvi, non
la quale nell'ora molto più si gode, quando empie il suo testamento di biasme-
e misera l'anima nostra. -che gode di scarsa considerazione (una persona)
. pananti, iii-4: il poeta gode errare all'ombra misteriosa dei solitari salici
o la privativa di quella sola sapienza che gode del buio e della pubblica ignoranza.
della strada da quella parte, non si gode con l'occhio nell'originale: tutto
il bene ed ama di trovarlo, gode dell'altrui gloria come della propria.
di gioia, che spira da un paesaggioche gode di tali caratteristiche, o la suggestione
, mitrato costituzionale. -che gode del privilegio di portare la mitra ed
d'ogni speme ei [altifone] gode / ch'altri non ne abbia: sua
einaudi, 1-406: il meccanismo economico-sociale gode di una certa elasticità, di una
può disporre di molto denaro; che gode di un notevole benessere economico; agiato
della balera di moda. -che gode di una fama o di una popolarità
povertà della vita contadinesca... gode tesori... di sincerità, d'
la informava. thovez, 1-198: si gode beato la sua volontaria ignoranza della letteratura
intendo che la signoria vostra non si gode de la vital sanitade, ne ho
descrivibili con un determinato diagramma e che gode della proprietà distributiva; è nel contempo
diversi periodi storici: nelle società matriarcali gode di una preminenza sul coniuge e sulla
danno mio / di sua preda si gode, e me schernisce. -che
involto, / [carlo v] gode prima che morto esser sepolto. palazzeschi,
impiegati; b) della stima di cui gode il governo. giordani, iii-12:
addietro? ora con poca moneta si gode al teatro, ai caffè gli spassi
ii-82: nella monomania l'ammalato gode della sua intelligenza, può essere dotato
non meno schiavo che nella mono-tirannide, gode nondimeno di una certa apparenza di libertà.
dall'appetito, monta, cavalca, gode, né senza altro riscontro s'obliga al
scacchi tace, parla invece chi non gode in ogni mossa in proprio piano, ma
di quelle parole in cui la commozione gode di mostrarsi nuda, tra noi,
: quei mu tar non gode / il consueto a te [o vicenza
la vaccherella in quella falda piana / gode di respirar dell'aria nuova; / le
succede: per indicare che il primogenito gode di maggiori privilegi. giov.
: il viaggiatore d'altra nazione non gode facilmente di questi favori domestichi; al
località o che, essendo forestiero, gode del diritto di cittadinanza in un determinato
impongono in capo d'uno che ben gode la naturalezza. de luca, 1-3-2-197
guarda il suo eroismo e se lo gode come un oggetto nuovo, comprato in
vibrare scherni e false accuse contro chi gode qualche riputazione. 5. divenuto
che di tale officio vive e si gode. tozzi, vi-571: non so
e sociale. emanuelli, 2-14: gode fama di uomo deciso, abile,
parpaiole e quattrini nazionali. -che gode di particolari privilegi sanciti dalla legge in
reale). -per estens.: che gode di particolari proprietà, analoghe a quelle
di riprovazione per un bene che qualcuno gode senza esserne degno o senza averlo meritato
: quello in cui il sistema nervoso gode della massima forza. pratesi, 1-231
persona di scarsa importanza, che non gode di alcuna considerazione né di stima,
i romori e in santa pace, / gode se stesso in solitaria cella.
, i-71: brasini, si capisce, gode ad inventare architetture per la cinematografia e
nobilissimo). che si distingue, che gode o che è giudicato degno di
. che appartiene al ceto della nobiltà e gode della particolare condizione giuridico-sociale spettante ai
causa o di un alto ideale e gode di stima, di rispetto, di
o di privilegio di cui una persona gode per qualità personali o per la posizione
dei privilegi di chi è nobile e gode della dignità nobiliare (anche nelle espressioni
che felice entro le braccia / avvinto gode di colei che adora, / prima che
gioco. -mal nomato: che gode di scarsa considerazione. pascoli, i-558
l'austero nome: fra'celesti or gode / di cento troni; e con più
degli altri eventuali vantaggi materiali di cui gode il lavoratore e che gravano anch'essi
stava provando. 8. che gode di una vasta fama (o, anche
servile o di subordinazione, non gode di piena libertà ed è solita
ha molta autorità e influenza, che gode di notevole prestigio (una persona,
una comunità, in un'organizzazione, gode di notevole prestigio e occupa una posizione
che esercita una notevole autorità, che gode di un grande prestigio. 1.
ha molta autorità e influenza, che gode di grande prestigio (un personaggio,
dell'ignoto. 3. che gode di grande fama per doti non comuni
qualcosa per lo sconosciuto. -che gode di pessima fama, famigerato. boccaccio
appunto la vita. nencioni, 2-197: gode [tolstoi] a districare certe complicazioni
parola conciliante. 5. che gode di fama o di rinomanza; assai
'l male, / a afflitto mortale / gode mostrarsi nubilosa e incerta.
di quelle parole in cui la commozione gode di mostrarsi nuda, tra noi..
e il buon giors nuota e se la gode in tutta questa freschezza, aspirando a
alma chiara: / chi sol la moglie gode, al resto casto, / avrà
a se stessa e di se stessa gode. = nome d'azione da
, ed ella è così ambiziosa che gode di averlo in mano se ben dipinto
de'grandi, fa d'occhio e gode. ghislanzoni, 17-13: compare buona-
istesso talvolta nelle menti estatiche dei profeti gode d'improntare una verga occhiuta, un
donna, se ella consente, se la gode e posta la lancia innanzi al tucul
acqua né tutto terrestre, ma gode dell'uno e l'altro elemento, non
delle biblioteche. 8. che gode di una buona fama. -in partic.
qualche ombrìa. soderini, ii-295: gode dell'ombria del fico [la ruta]
numeri, / che l'almo pan gode ne i faggi incidere, / e nudi
distruggere la stima di cui una persona gode, di cancellare in tutto o in
burchiello, 97: l'animo mi gode / quand'io veggo una donna che
di livello stilistico non sublime; che gode di una certa grazia ma è privo di
onnigodènte, agg. letter. che gode di tutto e in modo sfrenato;
arbitro onnipotente della guerra italiana. che gode piena indipendenza e sovranità. mazzini
ant. e letter. condizione di chi gode della stima, della considerazione favorevole,
; superi, onoratissimo). che gode o è giudicato degno di stima,
, per le proprie ricchezze; che gode di buona fama per l'onestà, la
, fiducia, buon nome di cui gode una ditta, un'impresa, un'organizzazione
opere degne della fama ai cui si gode (un artista). lueini,
). -in senso generico: che gode di una condizione sociale elevata; notabile
, per la considerazione di cui si gode (un riconoscimento, un premio)
insieme / operante,... gode del suo vivere. nia,
i-io: volgesi a'tempi che passaro e gode / spaziarvi operoso il pensier mio.
tessenti fantasie multicolori. -che gode di un elevato benessere materiale, prospero
le cerne. foscolo, vi-36: gode che questi due patrioti piemontesi sieno scappati
-che, rispetto alla condizione sociale, gode di un notevole benessere. baretti
male, / sereno interno non si gode un dì. giuliani, ii-327: se
gr., i-34: fra'celesti or gode / di cento troni, e con più
azione o titolo ordinario'. quello che gode di tutti i diritti previsti dalla disciplina
, / mentre costui di noi trionfa e gode. della casa, 5-iii-132: non
1-291: dell'orecchia / di lepre gode e del lupol la siepe.
dir. disus. diritto riconosciuto a chi gode della cittadinanza fin dalla nascita e acquisibile
a famiglia di antica cittadinanza e che gode dei diritti politici nella loro pienezza o
d. sestini, 79: l'occhio gode di un vasto orizzonte. foscolo,
o per la condizione sociale; che gode di buona fama e di stima,
nominanza. 2. che gode di una condizione sociale elevata, ragguardevole
ii-51: natura... / spesso gode accoppiar l'orrido e il bello,
oscura. 11. che non gode di notorietà, di fama, di
: alcun dicea: più che altri gode il prete / che qualche donna vedova qui
impelaga nell'oste e si conturba, / gode egli di mirar quel moto e quella
vive in un ambiente ostile, che gode delle sue privazioni e mette in burla
chi [ad avignone] vi sta gode el suo sicuramente, sanza essere gravato
ha trovata la sua pace e la gode gelosamente. penna, 1-131: il vento
che in un determinato ambito o attività gode di autorevolezza e prestigio o che si
-in senso concreto: ecclesiastico che gode di tale titolo. contile,
di nomi pagani! - ambra non gode né la mia simpatia né la mia stima
religiose e giuste e pie ond'ella or gode felicissimo pago. -con valore antifrastico
deturpato da chioschi e pa gode. d'annunzio, iv-2-919: egli rivedeva
niero di stalla od un barcaiuolo le gode. luna [s. v. palafreno
regina amalasunta. 2. che gode di privilegi imperiali, reali o del
palato dell'orecchio, che mirabilmente ne gode, non per istudio d'arte, ma
altri, mantien corte da pari sua, gode giardino con un altro picciol palazzo in
palesi. 8. che gode di fama, di notorietà; famoso.
a. casotti, 1-1-30: tant'ei gode in veder colmo lo staio / che
una connotazione spreg. per indicare chi gode in maniera egoistica e ipocrita dei propri
dove si sta tanto bene e dove si gode un panorama incantevole. nievo, 539
. donna potente e influente, che gode di particolare reverenza (o che conduce
figura. tesauro, 4-256: ogn'un gode e ride a mirar negli specchi parabolici
vive in modo estremamente piacevole perché si gode di un clima mite, di una
ven sdegno ancora / che quel lussurioso porco gode, / e le toe alte lode
vive di rendita, vive di ozio, gode il lavoro altrui, è il vero
augure ciascuna. campofregoso, 4-6: dio gode del numero non paro. fiamma,
. s. foscarini, li-2-524: gode laude di puntualità e di disinteresse e
di una flotta avversaria o straniera e gode, secondo il diritto internazionale, di immunità
n- 136: il 'parlamentino'non gode buona popolarità in sicilia: le masse
monti, v-159: il core mi gode nel veder sorgere nel nostro parnaso una
parrocchiali, padronati, de'quali si gode il semplice usufrutto. mamiani, 3-34
piacer parimenti hanno: / ciascun vi gode come in paradiso. m. soriano,
, anche negativo); che ne gode; partecipe. giamboni, 33
onor al vero porto: / or lassù gode in dio l'alma contenta, /
seco un cotai senso intellettuale, col quale gode delle stesse essenze o concetti del bene
passudo, passato, posato). che gode di una ricca alimentazione, che
il crin diffuso / toglie, or gode in mirar quando alle stalle, / teso
; pascola l'ulivo, che ne gode. 4. figur. aiutare
i-io: volgesi a1 tempi che passaro e gode / spaziarvi operoso il pensier mio.
nata si vive? ove passeggia e gode? panzini, i-821: zefiro passeggiò
, non corre, ma passeggia e gode ancora che tutte le cose gli facciano
quello in cui il sovrano, che gode di potere assoluto, considera e tratta
a levarne [uovoli]; anzi gode d'essere rinnovata. soderini, iii-284:
cui discende una numerosa famiglia e che gode da parte dei fa- migliari di particolare
diocesi importante, arcivescovo; prelato che gode di una posizione eminente nella gerarchia cattolica
distingue particolarmente o eccelle sugli altri o gode di determinati privilegi, per lo più
una determinata comunità o collettività (e gode, per lo più, di determinate
dell'aristocrazia di un determinato paese e gode dei privilegi giuridico- sociali spettanti a tale
suo ginnasio,... non gode alcuna prerogativa nell'uso dello stabilimento stesso
, 13: la fortuna... gode di minare pazzamente quanto dall'umano conseglio
se tu noi godi, altri noi gode? -queste son cose da pazzarelle;
-con valore aggett.: che gode di scarsa considerazione, di poca stima
, 83: a l'amata di dar gode l'amante / di stima e confidenza
pagarne il fio? parini, xv-14: gode assalir nel porto / la contumace venere
doloroso, / la terra straniera ti gode, e io mi struggo di te.
industre dipintor da umano volto / vivo gode tirar spirante immago, / e in
). pensionàrio, agg. che gode la pensione derivante da un ufficio civile
di pensionare), agg. che gode di una pensione; che riceve un sussidio
una felicità pari alla felicità che dio gode, dovreste francamente rinun- ziarla per non
3. per estens. chi gode di un reddito; chi riceve un
fine; o sia che l'occhio gode di certa proporzione, vedendosi scritto con
, al pari del goethiano wagner, gode gioie celestiali nel percorrere e consultare volumi.
o di vantaggio; che non ne gode piu. latini, i-468: per
tutta l'umana generazione, del quale gode ognuno che crede all'evangelio. muratori
tra l'ombre caliginose delle sue iniquità gode il lume della pietà divina che le
. l'uomo, al contrario, gode d'una verdezza perenne. aleardi,
il neonato, che insieme alla mamma gode di una salute perfetta. barilli, 5-20
222: ben ch'io creda ch'or gode eternamente / e mischia il canto suo
stato perfetto delle nazioni, che si gode quando le scienze, le discipline e
tra l'ombre caliginose delle sue iniquità gode il lume della pietà divina. forteguerri
della peripeteia d'un dramma, ma gode ancora di tutte le altre parti.
/ perman sicuro e in se stesso gode. scala del paradiso, 463:
. persona nota, conosciuta, che gode di popolarità (anche nell'espressione personaggio
bemari, 3-17: chi si contenta gode... pace a voi, questo
pervengono dagli organi de'sensi esterni e gode e patisce secondo le placide o le
bandello, 2-10 (i-766): si gode... l'amenità del piscoso e
mondo, unita dall'amor della conservazione e gode del freddo per contrastare al sole caldo
colpo e la sposava. -chi gode di notorietà e di prestigio; chi ha
tra strilli acutissimi, solo / ti gode a sola. e. cecchi, 8-59
, 18: uomo di buona coscienza gode e in dispregiare fortuna e in consigli
., 23-134: quivi si vive e gode del tesoro / che s'acquistò piangendo
l'altra parte della città... gode d'una bellissima veduta della campagna,
lui piantatore / e lui colono tranquillo si gode. g. averani, iii-150:
, minimi e minimissimi. -che gode di poca notorietà; che ha una
manifesta tutte le implicazioni; che ne gode o ne soffre profondamente. -in partic.
petra / perman sicuro e in se stesso gode. -per indicare insensibilità, indifferenza
uomo oppresso dalla servitù che altro non gode del mondo che vivere miseramente; l'
, iii-290: in questo passaggio si gode il curioso spettacolo di vedere 4000 gianizzeri
, i-71: brasini, si capisce, gode ad inventare architetture per la cinematografia e
audace / le molli piume di calcar non gode. grillo, 748: sono stracco
fra l'auree talor placide cure / trar gode ore sicure. -vissuto, trascorso
34-2-13: siccome l'arbore platano si gode di rivo..., così la
ma pronti. -col poco si gode e coll'assai si tribola: la
monosini, 334: col poco si gode e coll'assai si tribola.
di non poderosi. -che gode di grande stabilità politica, potenza militare
istesso talvolta nelle menti estatiche dei profeti gode d'improntare una 'verga occhiuta', un
per vederla buttare sangue), ma gode della sua autonomia e corposità, può
. 22. matem. punto che gode di particolari proprietà in relazione con un
noi contentò l'altera voglia: / or gode in ciel la più onorata palma.
. -che ha primaria importanza e gode di notevole solidità economica (un'azienda
aggrada: / e la poltroneria si gode in pace. vignali, 53: non
. -che ha larghissima diffusione e gode di ampi consensi. gioberti,
o in un determinato ambiente; che gode di una certa fama o notorietà per
-anche: il favore stesso che si gode presso il popolo. alfieri
deve forse la lombardia quel grado che gode di felicità e popolazione. così essa
, 1-398: quando il regno si gode o per legittima eredità o per volontaria
porta, dell'avido poppare / si gode l'uomo incolpevole; è pago.
, / spende, tribola e poco gode. -con riferimento a dio o
considerata di buon augurio, o che gode di affettuosa considerazione nell'ambito di una
/ le molli piume di calcar non gode; / tanto è nel crudo petto odio
possibili coniugati secondo le lor convenienze, gode la perfetta armonia del tutto non ostante la
onor al vero porto: / or lassù gode in dio l'alma contenta, /
generalato delle poste, tra le quali gode louvois in proprio quelle delle nuove conquiste
porzione che dio gli ha dato e la gode come feudo, pronto a lasciarla ad
e la sicurezza di cui talvolta si gode possono scomparire all'istante, sol che
si possiede senza timore, non si gode senza peccato, non si lascia senza dolore
che non scrive, ma solo si gode in seno? -fruire totalmente,
la lascerei nel possedimento deb'autorità che gode da tanto tempo. -partecipazione alla
per la ricchezza che possiede; che gode di una notevole autorità, di vasta
mia mente. 2. che gode di grande stabilità politica, potenza militare
-disus. possesso legittimo: quello che gode della tutela della legge e, in
lo più con una donna; che ne gode carnalmente; amante. boccaccio,
e goder più gioia che di fatto non gode, mentre non riceve tutto l'amore
generalato delle poste, tra le quali gode louvois in proprio quelle delle nuove conquiste
. faldella, i-2-37: se la gode [farmi] a stare in giardino
più o meno notevole che una persona gode nell'opinione altrui. g. grimani
crede) / internamente si compiace e gode, / quanto più facil chi sovr'altri
superi. a postissimo): che gode di un soddisfacente tenore di vita;
, gli mancherebbe quella gioia ch'ei gode, allorché, rappresentandoglisi questo con altri
l'influenza politica o il prestigio di cui gode nella società. testi fiorentini,
distruzione, ma d'amor proprio che gode di sentir la sua forza, e se
dominio, a chi gode di particolari privilegi o, anche,
. tansillo, 3-224: la gode [una pillola] ogni gengiva ed
potulénto, / bocca e mento / tutto gode e si disfama. a.
. tansillo, 1-304: un poverello gode il mondo a doppio / vie più che
soggetto). -in partic.: che gode di preferenza rispetto ad altri (un
che è titolare di una prebenda, che gode di una prebenda (un canonico o
nell'ambito del proprio lavoro, non gode di garanzie di continuità e di stabilità.
precaria '. -per estens. che gode di tale tipo di concessione o di
anche se di fatto in tale ipotesi gode di notevole autorevolezza e prestigio, special-
gli affetti a dio quando l'anima gode una tale unione che il suo respiro
danno mio / di sua preda si gode e me schernisce. garibaldi, 3-149
più n'ha più stenta e manco gode. / ché noi fuggiamo? -ogni
affetto da parte di altre o che gode di un trattamento di favore; beniamino
e pregiati professori nostri. -che gode di alta e buona fama; illustre.
, agg. letter. ant. che gode innanzi tempo. salvini, 24-397
di norme di natura giuridica o di cui gode in forza di una posizione particolare all'
si concede sempre ad un nazionale e gode molte preeminenze. moscheni, 238:
la matricità è una preminenza che si gode sopra l'altre chiese parochiali o semplici
: questo zucca- ro... gode finora il privilegio dell'esenzione dei dazi e
altrettanto che in germania. -che gode del più largo favore di pubblico; che
michiel, lii-4-387: i quali stati egli gode con tutte le prerogative e privilegi di
e privilegi. de luca, 1-14-1-203: gode anche in roma questa religione la prerogativa
4-640: la nobiltà... gode prerogative particolari nelle pro- vincie vallone.
inceppata fra lacci de'barbari ottomani; gode questa città in prerogativa la conservazione di
produrlo, quasi pressaga del dominio che gode. s. maffei, 7-74: ben
conosciute... ad ogni modo mi gode l'animo di presentarmi qui sana,
atto militar se stessa doma. / gode amor ch'è presente, e tra sé
/ l'alma all'error presente / gode c'un di lor mora / per gire
presenza [dio] possiede, vive e gode, ed in un presentissimo indivisibile stante
essa natura. boterò, 67: niuno gode meglio la vita presente che un religioso
. attenda a preservarsi quella sanità che gode di presente. oliva, i-3-492:
ericina. tansillo, 1-302: si gode il mondo un coco, / che,
prevosto, che suol tesser nobile, gode due mila de'nostri scudi di entrata
21-225: alle battaglie [la pazienza] gode esser avvezza: / va 'nanzi con
r. longhi, 441: si gode allora con agio del prezzo dei minimi
] i nessi dei vari mestieri e gode il lavoro specializzato delle macchine, siccome conosce
napoléon le petit '. -che gode di un determinato possesso prima di tutti
, la fama di cui una persona gode). m. zane, lii-14-424
e difenditeli gli dèi. -che gode del maggior favore di un potente.
capo. -in partic.: chi gode di largo prestigio in una comunità;
che eccelle in un'attività o che gode della più alta stima (e ha
per la considerazione e la stima di cui gode, per autorità che esercita o per
camina sotto il genere di mendicanti e gode i loro privilegi. f. f.
.]: 'prioritario ': che gode di priorità. pasolini, 17-364:
più alto della privanza e d'arbitrio gode l'eccellenza sua appresso il re, che
, con un signore di cui si gode la confidenza, il favore, la
la privativa di quella sola sapienza che gode del buio e della pubblica ignoranza.
all'intemo di un esercito, che gode di una certa indipendenza d'azione.
s s -che non gode della grazia divina; che non può
concessione del papa o del vescovo, gode, perpetuamente o temporaneamente, dell'indulgenza
meditato dolore. 4. che gode di un particolare vantaggio o privilegio o
di s. caterina da siena, 123 gode quel regno un privilegio antico, di
... ha molte franchezze e gode grandissimi privilegi. giacomo soranzo, lii-3-51
posizione sociale o la considerazione di cui gode. -anche: situazione favorevole o
la privativa di quella sola sapienza che gode del buio e della pubblica ignoranza.
dalla persona amata, di cui non gode più la vista e la presenza. -anche
condotta morale, onestà, valore; che gode di bassa reputazione. petruccelli della
sta e chi procaccia, / l'un gode e l'altro 'mpazza. giamboni
e non dove hymeneo s'allegra e gode. b. sangiorgio, 1-120: come
/ che fra due litiganti il terzo gode. -ant. rilevare, notare
s'alcuna parte in te di pace gode. idem, par., 19-61:
produrlo, quasi pressaga del dominio che gode. -rifl. mettersi in vista in
misteri di lei (la quale veramente non gode di essere a tutti, e massime
ne: medico specialistico che gode di particolare prestigio professionale.
, per degradar cimabue dal posto che gode nelle storie degl'imparziali. -figur.
dal paese: si profitta e si gode / e poi, quando si toma,
furto a giove, che di fulmin gode. vico, 4-i-986: vesta..
di studio e di pace, lo stato gode a provarsi di iar arretrare verso la
di lei (la quale veramente non gode di essere a tutti, e massime alti
, ch'ha credito con l'imperatrice e gode propenso il genio di cesare.
campi della chiesa, ma di chi li gode. de luca, 271: segue
cane] e brandisce le zampe e si gode a veder gli schizzi andar lontano,
e non ritrova gli antichi accenti né gode i nuovi. -opera letteraria che
tutte le lingue primitive alla melodia, gode di protrarre le modulazioni delle vocali.
dell'angiolo. 8. che gode di grande benessere economico e sociale (
parte. 9. che gode di buona salute, di una condizione
insulti e dalle minacce barbariche. -che gode più direttamente della protezione e della grazia
: la quale [natura] veramente non gode di essere a tutti, e massime
onesto, dall'accusar di prostituzione chiunque gode il privilegio della bellezza. tarchetti,
fregata inglese. 3. che gode della protezione divina. g. moro
cui la fabbricazione dello zuccaro indigeno gode presso il governo francese. dizionario politico
. f. marsili, 29: salò gode il primato, essendovi un nobil veneto
e d'onorario assai si studia e gode. guicciardini, 2-1-143: ho veduto spesso
. ricco, colmo di ricchezze; che gode di una buona posizione economica e finanziaria
fugge per virgogna, e antonio publico gode con la muglie. castiglione, 309:
l'abbattimento degli sguardi, i quali gode mirare gettati a terra conoscendoli per armi
renitenti. lorenzo de'medici, 8-39: gode lo smerlo che dal basso solo /
questi siti amenissimi, non solo continuamente gode di vedere i suoi cani braccare,
una varietà algebrica, quello che non gode di date proprietà definenti un sottoinsieme di
quello che, in una curva algebrica, gode di date proprietà rispetto a quello generale
, in contrapposizione allo spirito, che gode dell'immortalità). de jbonis,
converta: / così qua giù si gode, / e la strada del ciel si
quel tempo, nel qual tempo sempre si gode. -a quattrogambe (con valore aggett
delle sue foglie, una vecchia querce gode la vita slanciando al sole di maggio le
nel linguaggio ascetico e mistico, che gode della quiete dell'animo per l'assenza di
composto / quietamente, or lo si gode in pace. m. soriano, lil-4-141
fagiuoli, xiv-3: or dolce quiete / gode in ciel l'alma, i lacci
. 11. che ha o gode condizioni di pace e di tranquillità,
. -al figur.: che gode di prestigio economico. c. e
stima, apprezzamento, reputazione di cui gode un persona o un valore sociale.
più del decembre, quando la famiglia / gode raccolta dell'annata i frutti. quarantotti
-poco, meno raccomandabile: che non gode di buona reputazione, che non merita
/ il marchese partir, esulta e gode. / di quell'eterno dì raccorciar tore
trionfale delle meccaniche facoltà sul quale ella gode gli applausi e le glorie che tributa alle
/ che spesso truova cosa di che gode / e onde si raffrena e si corregge
meritevole di stima, di considerazione; che gode di notevole prestigio per le qualità e
professione cristiana. muratori, 11-45: gode l'uomo questa ragione, voglio dire
su princìpi etici e politici; che gode di legittimità (un governo o i
a digrossarsi de'luoghi gabellabili, non gode. -rame piriticoso: pirite cuprea
di tutte le arti, onde tal gode la simmetria di un edilìzio e la
questo regno, che al presente non gode altra quiete né altra felicità che quella che
rammentata, molto rammentata ': che gode fama. 3. prov.
sudato, / rammentator che s'ei non gode, ei l'erra, / per
si rampica in cima a un campanile gode una bella vista. emiliani-giudici, 80: