strano. panzini, ii-342: « gnaffe! » dico io. « ti gira
mattina anzi dì. sacchetti, 98-45: gnaffe! io piglierò la tenuta doman da
ha'tu tanto fatto? *. « gnaffe! * dice costui « non so
io testardello pensava fra me: « gnaffe! ch'io voglia sbandarmi! tocca
si vedesse mai. dice il contadino: gnaffe! io porto quello che m'è
domani il medico monta le scale; / gnaffe, il gastronomo si sente male,
fiocco di lana '. gnaffe (gniaffe, gnaffé), in ter
dispensa? /... / gnaffe, bon prò! tu vuoi che il
immensa? bembo, 2-181: 'gnaffe ', che disse il boccaccio nelle sue
altre. alunno, 1-255: * gnaffe 'è voce plebea e da donne,
nelle lacche / gridaro ad alta voce: gnaffe, gnaffe. lalli, 3-89:
gridaro ad alta voce: gnaffe, gnaffe. lalli, 3-89: ma tu,
. lalli, 3-89: ma tu, gnaffe, onde vieni, e per qual
? parini, 338: ma gnaffe, messer no, tacer non voglio.
usuraio io. pascoli, 1490: gnaffe: con queste grinfie / non presi,
mia '. gnaffo (anche gnaffe), sm. (f. gnaffa
: con gran vergogna è rimaso lo gnaffe / di lapo di zanobi e de la
romagna). = deriv. da gnaffe. gnafióne (gnaffìóne), sm
dal milan. gniff. gniffe gnaffe { gniffe e gnaffe), sm.
. gniffe gnaffe { gniffe e gnaffe), sm. gerg.
che voleva darmi un * gniffe gnaffe 'e appendermi dietro i tricchi tracchi.
/ tu non potrai scampar da gniffe e gnaffe. = etimo incerto, forse
e puzzolenti tenèbre. pascoli, 1490: gnaffe: con queste grinfie / non presi
., 9-5 (367): gnaffe! tu le dirai imprima imprima che io
dee., 9-5 (367): gnaffe! tu le dirai imprima imprima che
per il naso. azzolini, 115: gnaffe, non m'infinocchi, o ser
buon giorno, socrate. / - (gnaffe, che questi son pollastri lattei)
. occhi. pataffio, 3: gnaffe, tu se'un nuovo pagolino / a
di breme, corte., ii-255: gnaffe messer bastiano; sei tu ch'io
. tesauro, 7 -sogg.: gnaffe, vedi mo'colà quel rigattier di
pinco. tesauro, 7 -sogg.: gnaffe, vedi mò colà quel rigattier di
dee., 9-5 (367): gnaffe! tu le dirai imprima che io
di frase con valore fortemente espressivo; gnaffe, maffe. machiavelli, 12-32:
rimorchi, / rimbrocci, / gnaffe ed occi. 2. locuz
: con gran vergogna è rimasto lo gnaffe / di lapo di zanobi e de la
per lo naso. pataffio, 3: gnaffe! tu se'un nuovo pagolino.
/ unta e storta su la testa / gnaffe! sembri una civetta / che a
orecchio dialetti rusticani e travolti vocabuli: gnaffe per a fé, vicenda per facen
, ser ciacco, informe zucca / gnaffe! fé il colpo che in alpestre rocca
buon giorno, socrate. / - (gnaffe, che questi son pollastri lattei)
genovesi, 5-69: ci vuol altro che gnaffe, sere. che? vi
varlo dal veleno. parini, 662: gnaffe, marito mio, e'si par
/ rimorchi, / rimbrocci, / gnaffe ed occi. s. bernardino da siena
/ rimorchi, 7 rimbrocci, / gnaffe ed occi. fiorabraccia e ulivieri,
quilli rimbocci. de'mori, 1-98: gnaffe, chenti si siano questi miei non
offende la natura. azzolini, 115: gnaffe, non m'infinocchi, o ser
a ricercare. tesauro, 7-403: gnaffe, vedi mò colà quel rigattier di
in lei fissando il ciglio: / « gnaffe », esclamò; « che bel
sciar- pellati. pataffio, 3: gnaffe, tu se'un nuovo pagolino / a
su lo stomaco...: « gnaffe! grande uopo » dicevano « ci ha
unta e storta su la testa / gnaffe! sembri una civetta. jahier, 265
/ rimorchi, / rimbrocci, / gnaffe ed occi, / e non a que'
lei fissando il ciglio; / « gnaffe, esclamò, che bel tocco di carne