29): in modo che io mi glorio d'avere passione,..
: ciò fac- cendo, io mi glorio d'un pregio ch'è comune a qualsivoglia
resistenza, parvi crudele; e io mi glorio della mia crudeltà. nigra, 17
storia del giornalismo italiano, ed io mi glorio del- l'avergli dato, quale che
, 16-v-241: io... mi glorio di essere stato uno de'primi
storia del giornalismo italiano, ed io mi glorio dell'avergli dato, quale che fosse
hai vinto! redi, 16-v-241: mi glorio di essere stato uno de'primi fondatori
sua. petrarca, 131-13: mi glorio / d'esser servato a la stagion
, figliuolo di amadat, bugeo, era glorio sissimo nel cospetto del re
son preso ed ardo, e me ne glorio e godo. parini, 343
nel laccio d'oro ond'io mi glorio e vanto. fogazzaro, 4-82: si
e latro, ruffiano, putanero, glorio, lopo ingordo, leccatore, bisca <
, 4-2-7-13: pertinacia è quando mi glorio nella malizia infigendomi in essa, acciocché
, 4-2-7-13: pertinacia è quando mi glorio nella malizia, infingendomi in essa, acciocché
none la statua, e me ne glorio. -correre nuovamente. giorgini-broglio
rilevo, or giaccio, / or mi glorio, or mi pento, or cresco
a un mio maestro, al quale mi glorio di essere unicamente debitore del mio riscatto
ami. battista, yl-i-ded.: mi glorio d'averla servita, perché vanto d'
la gloria, per la quale mi glorio quando sanamente mi glorio; ecco il gaudio
la quale mi glorio quando sanamente mi glorio; ecco il gaudio del quale godo
: io che vi son santol mi glorio. petruccelli della gattina, i-38: la
manganelli, 18-9: io al presente mi glorio, o almeno ambisco con tutte le
rincresco a me stesso, anzi mi glorio / d'esser servato a la stagion più
di r mense sfoggiate non mi glorio, / e mi piace più tosto ilpoco
149: -se son campanilista, me ne glorio! -ma guardi quanta roba,
sopra triunfante), agg. ant. glorio minore di due parti,
rincresco a me stesso, anzi mi glorio / d'esser servato a la sta
rincresco a me stesso, anzi mi glorio / d'esser servato a la stagion più
rincresco a me stesso, anzi mi glorio / d'esser servato a la stagion più
vituperio. foscolo, iv-411: non mi glorio come vituperèvole (ant. vitiperévole
[tommaseo]: volontariosissimamente iù mi glorio nelle infirmità mie, acciò che dentro a