-aver boria, metter boria: vantarsi, gloriarsi (con ostentato orgoglio).
(bàrio). vantarsi con ostentazione, gloriarsi in modo eccessivo, fastidioso; darsi
chiamano vane; ma dicono che bisogna gloriarsi solamente in non so che tragedia caballistica
, i-32: e non poteva egli giustamente gloriarsi nella sapienza del suo signore..
detto tante volte... di non gloriarsi dell'avvenire, perché l'invidia ha
appio claudio... era solito a gloriarsi che, benché
giusto giudizio di sé, avrebbe di che gloriarsi, e che, per poter esser
8. ant. e letter. gloriarsi, vantarsi; darsi delle arie,
, i-22: quelli che voleva signoreggiando gloriarsi, certamente meno veniva a signoreggiare,
perdente, / l'altro de la vittoria gloriarsi. dotti, 29: competitori già
foscolo, xviii-152: quanto a gloriarsi della marchesa per la sua devozione alla
e credito quello che è debito, e gloriarsi di quello che è da temere.
? non ci sarebbe neppure da gloriarsi! pirandello, iv-15: eppoi non
regia. 12. lodarsi, gloriarsi, vantarsi, inorgoglirsi. lacopone,
oppugnazione, dalla oppugnazione al vantarsi e gloriarsi del male. -a escusazióne,
esperta in tutto che ben poteva ella gloriarsi della propria miseria. pascoli, 561
verso l'alto. -al figur.: gloriarsi, insuperbire; mostrare la propria superiorità
opera alcuna esteriore di che ella potessi gloriarsi. firenzuola, 338: io sono un
acuto. -rifl. vantarsi, gloriarsi. -anche: dichiararsi, dimostrarsi,
fiero. -andar fastoso: insuperbire, gloriarsi. ariosto, 27-121: non
hanno anco delle mortificazioni, e non possono gloriarsi di vittoria. metastasi'o, i-108
sue formalità? estogliere le sue ampliazioni? gloriarsi ne'sofismi? avere superbia in due
, insignirsi. -al figur.: gloriarsi, darsi lustro, andar fiero.
-menar vanto, far pompa, gloriarsi. magalotti, 1-33: plinio di
-recarsi, reputarsi a gloria: gloriarsi, vantarsi; ritenersi onorato.
glorianza, sf. ant. il gloriarsi. bibbia volgar., vi-164:
capitani e eserciti nostri che non potranno gloriarsi gl'inimici d'averlo acquistato per propria
bella gloria, per certo, il gloriarsi nella malizia propria. buonarroti il giovane
saffo... persisteva nondimeno a gloriarsi che non mai sarebbe divenuta serva di
la lingua francese che certo non può gloriarsi di vastità..., si
che accade al sofista... gloriarsi ne'sofismi? 2. ant.
: però che quelli che voleva signoreggiando gloriarsi, certamente meno veniva a signoreggiare.
esclami tappostolo di non volere in altro gloriarsi, che nella croce del suo signore
quella [gente] che aspetta di gloriarsi nella eterna vita. nannini [olao magno
grecità bizantina, ancor viva, potea gloriarsi di alcuni scrittori che per la maestria
mi gfòlio). dial. ant. gloriarsi. buonarroti il giovane, 10-933
volgar., 1-5-228: è libidine di gloriarsi che si chiama iattanzia. 5.
italia. -rifì. vantarsi, gloriarsi. fallamonica, 112: gonfian le
gente / lecito ad un ignoto è gloriarsi. g. gozzi, i-18-154: uno
. 4. ant. vantarsi, gloriarsi. aretino, 10-54: coteste invenzioni
pronom. (m'imbòrio). gloriarsi, vantarsi. g. visconti
, i-16: io stesso sentiva molti gloriarsi, della circoncisione non solo, ma
segno che alcuno dei più domestici può gloriarsi di una parola di parzialità. vico
14. figur. ant. esaltarsi, gloriarsi. s. bernardo volgar.,
. -in partic.: insuperbirsi, gloriarsi; dimostrarsi soddisfatto, appagato.
con ragione [la nazione egiziana] gloriarsi di essere l'istitutrice dell'umanità.
a giornata. 6. rifl. gloriarsi, vantarsi; proclamare i propri meriti
3. rifl. figur. vantarsi, gloriarsi, esaltarsi. lucini, 9-112:
riti. essere orgoglioso, andare fiero; gloriarsi, lodarsi, vantarsi; proclamare i
fantasticamenti di vaneggianti e millantature d'inesperti gloriarsi di congiungere entro l'animo spirito e
dei più, sentiva il bisogno di gloriarsi da se stessa. = deriv
8. figur. vantarsi, gloriarsi. d'annunzio, v-3-430: lode
a mobile quello che è debito e gloriarsi di quello che è da temere.
avvede, perché non ha di che gloriarsi in questi tempi: e sono mostrate
che l'uomo non ha di che gloriarsi per l'altrui conversione, in cui gli
stati non potranno mai di vera civiltà gloriarsi finché una porzione d'umanità sarà perpetuamente
/ che tanto è degna ancor di gloriarsi. crescenzi volgar., 2-13: l'
persone; sentirsi onorato e fiero, gloriarsi, vantarsi a giusto titolo. -anche
l'altre cose non può tanto gloriarsi quanto di questo solo, che dio l'
tender lacci e panie di parole per gloriarsi poi di facili vittorie. arbasino,
pallavicino, 3-i-74: deve... gloriarsi la republica di lucca d'essere pareggiata
fioretti, 2-2-115: veramente cicerone potea gloriarsi di questa perfezione patetica senza sospetto d'
nella vittoria è lecito anco ai vili di gloriarsi, dove all'incontro nelle rotte eziandio
vestirsi con le penne del pavone: gloriarsi dei meriti altrui; voler apparire in
in modo apertamente esibizionistico; boriarsi, gloriarsi. -anche: incedere con portamento dignitoso
che non son quelle di che potrebbe gloriarsi. casalicchio, 70: tutto questo sentiva
, 11-157: pochi sono che possano gloriarsi d'avere tutto percorso il * galateo '
desidera? panzini, ii-337: era come gloriarsi di una perversione sessuale. calvino,
se vuoi anco chiamarla poltroneria. il gloriarsi dell'ozio è una pigra ambizione.
se vuoi anco chiamarla poltroneria. il gloriarsi dell'ozio è una pigra ambizione.
. 4. rifl. vantarsi, gloriarsi; andare orgoglioso. -anche in relazione
che presumono di sé e confidansi di gloriarsi nella sua virtù, tu gli umilli.
andare fiero di qualcosa; compiacersi, gloriarsi. fazio, i-7-18: ispento ogni
del resto, dove il boccaccio toccò del gloriarsi di firenze nel nome di dante,
certo compiacersi d'aver tenuto duro e gloriarsi d'averla spuntata e cantar vittoria.
i cenni di cristina vivente, può gloriarsi di aver fedelmente adempiuti i rescritti di
ha venenato. fiori difilosafi, 194: gloriarsi in riposo è soperbia sanz'arte.
certo compiacersi d'aver tenuto duro, e gloriarsi d'averla spuntata, e cantar vittoria
mondo, / ma debbasi più presto gloriarsi, / pensando che di là sarà giocondo
consumi? s'egli è lecito di gloriarsi: io mi glorierò delle mie infermità
è al tutto straniero e sconvenevole di gloriarsi di tituli. frachetta, i-105:
fantisticamenti di vaneggianti e millantature d'inesperti gloriarsi di congiungere entro l'animo spirito e
. fanzini, ii-337: era come gloriarsi di una perversione sessuale. l.
3. figur. vantarsi, gloriarsi. nieri, 151: li compran
miste / mi pinsero un tal giustamente gloriarsi nella sapienza del suo signore...
ad ogni vocabolo, troverebbe poco da gloriarsi. -in linguistica, secondo la
millantare, intr. ant. vantarsi, gloriarsi oltre misura e in modo ingiustificato.
volgar., 1-2-268: come presumerà di gloriarsi della volontaria povertà il cristiano, acciò
: non debbe anche il buon religioso gloriarsi d'aver tolto abito in monasterio stretto overo
superbie. fiori di filosofi, 194: gloriarsi in riposo è sopèrbia sanz'arte.
- farsi un vanto, gloriarsi (in relazione con una o.
, sm. garzoni, 7-149: gloriarsi delle proprie felicità; godere del possesso
che l'uomo non ha di che gloriarsi per l'altrui conversione, in cui gli
mondo, / ma debbasi più presto gloriarsi, / pensando che di là sarà giocondo
pargoleggiare). 2. vantarsi, gloriarsi senza fondamento. anonimo, i-605:
particella pronom. ant. vantarsi, gloriarsi. passavanti, 209: l'altra
, v. -aver cattivi vicini: gloriarsi delle proprie azioni. varchi, v-44
, magnificarsi da sé; lodarsi, gloriarsi, vantarsi. l. tornabuoni