movimenti. ariosto, 2-35: et avea gli occhi molli e 'l viso basso,
inverno. e fila, e fila, gli uomini tutto il giorno alla muratura,
case]. tecchi, 2-160: gli strani gridi a vocali lunghe, gutturali,
al cadì. leopardi, 867: -chi gli ha uccisi? -il padrone tutti e
. busone da gubbio, 30: ma gli marinai affaticandosi, e valentemente, i
tarsi e in questo modo gli guasta e nidi. = voce
colore ha i capelli? -e gli occhi? -saranno foschi, immagino, -disse
ancor tutti raccorre / in nobil massa gli onorati sassi, / e fame un
e, quando furon giù nel fondo, gli ebrei erano già usciti fuora. a
da parte, conciò sia cosa che gli egizzii non possano mangiare con gli ebrei:
che gli egizzii non possano mangiare con gli ebrei: percioché ciò è cosa abbominevole
. gemelli careri, 1-iv-229: quantunque gli egizi si vantino di essere stati i
egli è però certo che i cinesi gli hanno avuti molto tempo prima. leopardi
ii-566: le nazioni più civilizzate adoravano gli animali più utili, domestici, mansueti
domestici, mansueti ec., come gli egizi il bue, il cane, o
tose, preferisce la forma con aferesi gli, spesso anche per il plur.
forme atone lo per l'oggetto e gli per il compì, di termine; il
: ne le fiamme così ardenti / gli elementi / de l'amore e del
preposti alla vocale, si giugne e a gli, e dicesi: 'egli andò
: e però s. paolo ammonisce gli uomini spirituali e dice: fratelli miei,
suo; desta la moglie, ed ella gli fa accredere che egli è la fantasima
egli iddio, comandandola insiememente a tutti gli apostoli, la propuose sopra tutti i
veder io come non sa- pesser questo gli altri scrittori, e teopompo solo il sapesse
', usato non poche volte da gli antichi, è continuamente in bocca d'alcuni
, promesse solenni? carducci, iii-24-411: gli altri più dilettevoli critici sono eglino nel
i-193: per te germogli l'ecloga a gli ozii / del pomeriggio, tra la
aranci in fiore. piovene, 5-407: gli aspetti evocati dai canti di leopardi vi
di propriamente scrivere, conosca bene gli elogisti, i fa- bulisti,
elogisti, i fa- bulisti, gli egloghisti antichi e moderni di varie nazioni,
morale e al proprio desiderio di dominare gli altri. b. croce,
ostacoli facciano il loro fanatico programma sono gli anarchici o egoarchici. viani, 13-303:
egocentrico, e lo avrebbe segnato tra gli elementi non produttivi nel lavoro.
zione tra l'io embrionale e gli oggetti. saba, i-104:
con vivenza, di tutti gli esseri. egli crede di poter vivere solo
ed altero (ogni pianta che gli si avvicina la isterilisce e l'uccide
cova 30 dì e quasi tutti gli uccelli maggiori. e minori venti, come
fantasticai di un'egologia -distrussi in me gli affetti della famiglia, i legami della patria
della famiglia, i legami della patria, gli ultimi freni dell'abitudine borghese della condotta
5-211: mutatosi in uomo d'affari gli era rimasto l'egotismo del letterato.
: chiamati due suoi fami- gliari, gli mandò alla donna, la quale egli egregiamente
. (44): già erano gli anni della fruttifera incarnazione del figliuolo di
tasso, 1-54: ruggier di balnavilla infra gli egregi / / la vecchia fama ed
fanciul porgiamo aspersi / di soavi licor gli orli del vaso. marino, 4-196:
/ quest'etere vivace, / che gli egri spirti accende, / e le
... consalvo... » gli disse, sottovoce, ma quasi all'
, / di me, che son de gli anni miei nel fiore, / t'
e rivi. tasso, 6-iv-1-167: restavan gli egri abbandonati in guerra, / né
abbandonati in guerra, / né morti gli copria l'estrania terra. filicaia,
altra avidità e desiderio veniamo noi e gli altri egrotanti e oppressi da vari morbi
'nfonde marte, / e dal volere eguar gli antichi illustri. = variante sett
e nell'azione quarta insieme co'vescovi gli archimandriti e gli egumeni (che tanto vale
quarta insieme co'vescovi gli archimandriti e gli egumeni (che tanto vale quanto *
tavola ritonda, 1-380: tristano vedendo gli due cavalieri entrare tanto privatamente, sì
che fassegli incontra il medesimo iddio, e gli dimanda: - che vai facendo sì
, 8-76: « può accadere che gli ammalati qualche volta non siano in grado
meglio ch'io vegga da me se gli è in casa. panciatichi, 28:
pietroburgo che riceve ogni sera e fa gli onori di casa divinamente. 2
due anni alla capitale, dimenticava interamente gli affari pubblici per badare ai proprii.
via ogni cosa, m'avrebbe cavato gli occhi. - oh, oh, oh
davanti? verga, i-417: questa gli passò accanto sotto il portico senza vederlo
il cocchiere, impellicciato sino al naso, gli andava quasi addosso coi cavalli, senza
éi2, pronom. pers. latin. gli, le (come compì, indir
ei son le porte, / e gli beni gli so estorte, che nulla parte
le porte, / e gli beni gli so estorte, che nulla parte i sia
dai filologi umanitari. carducci, iii-25-394: gli ammiratori mi salutavano cretino, vigliacco,
dimesso. de luca, 1-14-1-121: gli eietti si dicono quelli, li quali,
un testo), trasformando e perfezionando gli elementi peculiari. galileo, 5-142
in occasione della prima esplosione termonucleare; gli isotopi conosciuti sono compresi fra i numeri
voce. tesauro, 2-174: circa gli obietti noiosi, molto patetica è la
, il nesso sui generis che regge gli elementi rappresentativi. = deriv.
alcuni elementi, quali la vite e gli alberi da frutto, il paesaggio lombardo
eletta invece di * cómpito ': « gli elaborati di italiano ». landolfi,
l'« ottimo » chieregatti a ritirare gli « elaborati di lor signori »: bisognava
c. e. gadda, 7-82: gli operatori ed elaboratori del materiale estetico,
come taluni profeti del campanile, come gli apostoli e martiri delle porte della sagrestia
proprie terre,... assottigliano gli splendidi patrimoni. d'annunzio, iv-2-176
. d. bartoli, 11-36: gli altri l'attribuiscono [la cagione di
poi quali / siano i corpi diafani, gli esprime. v. riccati, 82
indosso la tremarella pensando al momento che gli avrei esposti al pubblico nelle sale di
fantasia elastica, mi pareva, se chiudevo gli occhi, di vedere i miei poveri
corrugò e fremette quando il vecchio padre gli affidò l'inattesa scritta. bartolini, 15-49
: attraversò le vie della città con gli sconci polpacci delle gambe scoperti, le
di cotone grosso e le scarpe con gli elastici sfiancati. soffici, iii-61: il
in maniche di camicia bianca legate con gli elastici. piovene, 5-122: barbetta bianca
verità, scorrendo ad uno ad uno tutti gli effetti sì della gravità, come degli
elastri; da cui sogliono principalmente trarsi gli argomenti a dimostrare la forza viva.
famiglia di insetti dell'ordine coleotteri: gli adulti hanno corpo di forma ovale molto
, 529: su infiniti spilli, davanti gli occhi sgranati de'due bimbi, il
, il povero carlo aveva meticolosamente infilzato gli scarabei e i ditischi infiniti della natura
i cerambricìdi, i bupres- sidi, gli elatèridi. = voce dotta, lat
elati da platonica ala e prescienza, gli appare amore nel sonno, ed è
più elati colli, / e volgo gli occhi stanchi in quella parte, / ov'
e infelici, / e ogni forza con gli aspetti elati. felice da massa,
d'animo che la superbia istessa; se gli fai riverenza come lo vedi, se
lo vedi, se l'onori, se gli cedi, se lo levi lodando al
già di stendere il sùo imperio sopra gli altri miseri avanzi, che restavano in
nella consueta dazione, minacciava di assaltare gli inimici. paruta, 2-2-180: ma quanto
; di poi la fame cresciuta aveva prodotto gli sbandamenti, e il vagabondare di molti
1 cerri, / l'elci frondose e gli alti abeti e i faggi. marino,
greci messi alla guardia della contrada acradina, gli condusse e vigorosi e freschi contra'barbari
talora con piacevoli e oneste novelle recreare gli animi de'faticati, e confortargli alle
dal dolore della ventura la quale perduta gli pareva avere, non poteva raccogliere lo
, propose al re che, se gli piaceva, darebbe per moglie al duca
cammino aspro e selvaggio, / e gli anni miei già faticati e bianchi / tolser
avemo il fatigato ingresso, / ma non gli vien permesso / di sciorre il pie'
famiglia ci vogliono i soldi faticati. gli altri, invece, servono per altre cose
nei giudici] dovrebbe regnare, solleciti gli farebbe, e pronti, e vigilanti,
, e coll'angoscia dei tormenti che gli preparava l'instancabile crudeltà d'un giudice
e con ciò sia cosa che tutti gli uomini, piccoli e grandi,..
pigliarsela sotto vita, a trascinarla, fra gli applausi e le risa, faticosamente seco
crescenzi volgar., 1-5: ciascun vino gli grava, perciocché i loro capi e
verri, i-426: allora fu che usciti gli uomini dalla ignoranza si occuparono faticosissimamente nell'
affatto nuove. carducci, iii-7-406: gli spaventati dalle furie della rivoluzione, gli
gli spaventati dalle furie della rivoluzione, gli sbigottiti dalla rovina del quindici, si
vollero faticosamente coi rottami che avanzavano riconstruire gli antichi templi e gli antichi dèi.
che avanzavano riconstruire gli antichi templi e gli antichi dèi. pirandello, 5-283: perché
i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce, /
ma tesser costante ne la calamità de gli amici, è virtù degna di memoria eterna
, i-io: nel principio della via gli pare fadigoso; ma poich'eli è
e dell'amore, ogni cosa amara gli doventa dolce. folengo, ii-144: se
, e di se stesso, tanto più gli è difficile e faticoso il vivere,
chioma e curvo il tergo, / gli occhi stanchi chiudea / de'bronzi intorti
. pascoli, 1237: là su gli alberi pensosa / chiedi forse, o
fece alla fine intendere che non per gli altri soltanto, ma anche per lui sarebbe
e cortesia vicendevole a ciò fare non gli inviti, dee il mastro di casa o
prendere nuova lena, e chiudere ultimamente gli occhi per ischifare gli incontri maligni,
e chiudere ultimamente gli occhi per ischifare gli incontri maligni, che ti si faranno innanzi
, il capo languente, macra, gli occhi cavi: ha tutte le apparenze di
l'aria il silenzio dei temporali; gli uccelli marini dalle larghe ali volavano basso
capellano volgar., i-319: povertà gli valenti tutti in vergogna somma conduce e
i secoli / la faticosa storia de gli uomini, / dal parthenon grande a la
'l mostrarono / tal, ch'io gli vidi nel mio ben veridici. equicola,
il grande augurio, e intende già gli oscuri / oracoli di febo, e de
famoso autore d'oracoli e fu noverato tra gli antichissimi dèi fatidici. alfieri, 8-236
gr., i-13: nella convalle fra gli aerei poggi / di bellosguardo, ov'
in quel dì che un divino spavento / gli affannava il fatidico cor. settembrini [
col mondo dei fantasmi e a cui gli spiriti buoni dicevano tutte le verità nascoste
. f. frugoni, iv-306: hanno gli uni e gli altri [gli alchimisti
frugoni, iv-306: hanno gli uni e gli altri [gli alchimisti e i poeti
hanno gli uni e gli altri [gli alchimisti e i poeti] bellissime idee,
morti i genitori quand'era bambino, gli era stato consegnato, allo scoccare dell'
, imboccò la stretta rue ftirstemberg, alzò gli occhi al casamento fatiscente in cui era
determina il corso dell'esistenza di tutti gli uomini e ai cui decreti sono soggetti
uomini e ai cui decreti sono soggetti gli stessi dèi. simintendi, 3-124
poteano fatare e sapere quello, che gli dovesse intervenire nella vita sua. simintendi,
eroico] i fauni rendevano i fati ovvero gli oracoli nell'italia. parini, 279
attribuito il potere di dirigere le azioni e gli eventi umani; condizione, stato passato
che annodi tutte le azioni e tutti gli eventi sotto la forza e aspetti delle stelle
miei / mi prescrive il destin, voglion gli dèi; / e son sì sventurato
. monti, 18-608: avverso fato / gli dinega il ritorno; ed io non
plebi, i romani e i latini non gli apparivano ormai che come accidenti; di
di tiberio imperatore, se ben verso gli estremi anni della sua vita, come anche
,... il fato da gli stoici fu dif&nito. vico, 249:
degnità allontana dalla scuola di questa scienza gli stoici, i quali...
e per quella naturai modestia, che gli aveva permesso, insieme con le altre
di sopportare senz'avvilimento e con rassegnazione gli avversi fati, onde dalla spensierata agiatezza
cui sono per necessità naturale votati tutti gli esseri; fine della vita; morte
più tranquillo i suoi sonni una volta che gli era stata messa nell'orecchio una pulce
fatta e giovine, e non ora che gli ci sta appiccicato con la cera.
con più risparmio dell'opera, avendo gli uomini in un tratto in su la
che la moglie e 'l marito, gli due o tre fratelli, o il padre
giovanni, i-227: nel dimorar quivi gli venne veduta la dionigia, la quale gli
gli venne veduta la dionigia, la quale gli entrò sì fattamente nell'animo, che
: quel bacio è il segnale per gli sbirri che non conoscono le fattezze del
, i-379: ora ve la dipingo: gli occhi vivaci: i capelli neri gentilmente
allegra fronte, / a quel che gli sognò disse: « pon mente: /
gli alloggiamenti romani, si dice aver preso
naturali. leopardi, ii-167: anzi tutti gli scrittori e tutte le opere escono,
sola fisonomia, una sola attitudine, gli stessi gesti e movimenti, le stesse
iii-14-86: come i cantastorie di firenze gli avevano poi ridotti alle proporzioni e alle
ciompi; così l'ariosto vide e ritrasse gli eroi del boiardo. dossi, 262
di natura e d'arte, non gli mancano paesi e ville piacenti, né
boccaccio, v-54: ella nel suo avvento gli piacea molto: ma ora vie più
piacea molto: ma ora vie più gli piace e giudica in se medesimo, se
umano, per quel riso che continuo gli ardeva nella pupilla, per quel continuo
quel continuo tremolìo di luce che pareva gli inalzasse la statura ponendola nell'ombra.
sera non era men bianco del suo, gli occhi solamente meno vivi e le guancie
albero). soderini, iii-331: gli aranci insetati sopra i pomi d'adamo
. b. segni, 4-12: gli instrumenti adunche di sopra detti sono instrumenti
esclusiva- mente composto da un uomo per gli uomini, si contrappone il moderno principio
: né sarebbe meno a desiderarsi che gli uomini d'un gusto non tradizionale e
dettato dalla filosofia delle lettere, esaminando gli antichi esemplari sì della persuasiva che della
. per le arbitrarie fattizie voci che gli scenziati e i fabbri delle arti v'introducono
tutti i prodotti; a diminuire e restringere gli sbocchi ed il mercato; ad incagliare
de sanctis, iii-145: la natura gli dà [al parini] il modello
, nel quale vede espresso tutto ciò che gli appar ragionevole nella mente: onde nelle
ammirato, 1-148: fece intendere a tutti gli abitatori del contado fiorentino che per tutto
onomatopeico. buommattei, 105: assegnano gli autori oltre a questi [aggiuntivi imperfetti
dinari, i fattizi, i generali, gli speziali, gli ordinali, i temporali,
fattizi, i generali, gli speziali, gli ordinali, i temporali, e tant'
proprio. rosmini, xix-67: non tutti gli universali sono fattizi, ma ve n'
non sia fatto; e difficilissimo che gli scritti che si sono già divulgati, si
quello. gherardi, ii-10: [gli edifici di babilonia] colli orti in sulle
ogni sementa fatta, abbattendo e divellendo gli alberi. libro della cura delle malattie
. trinci, 1-272: si colgono gli aranci dolci da serbare, purché siano compiutamente
): il re e 'l conte e gli altri che servivano, avevano molto queste
ha fatto tutto bene il creatore. / gli disse un gobbo: guardami le rene
àmavi isforgiatamente. frezzi, i-16-4: come gli uomini sono dentro fatti, / nell'
un uomo come hanno a esser fatti gli uomini. tommaseo, i-398: io son
: io son donna; e conosco gli uomini che son fatti come gli altri uomini
e conosco gli uomini che son fatti come gli altri uomini: ma i letterati,
scultore, stette all'orefice insino che gli era uomo fatto. b. davanzali,
cuore e fegato per quattro, con te gli è un altro par di maniche.
sa cosa vogliano dire e ub- briacano gli uomini. alvaro, 14-11: la creazione
giov. cavalcanti, 281: questi sono gli otto, fatti a mano. guicciardini
notte possono stare, posciaché il nemico gli assegga. f. villani,
: se marco e lodovico / non apron gli occhi a giustar questa soma, /
, pronto. magalotti, 7-4: gli elefanti nascono d'un braccio mezzo in
credendosi saziare ed empiere, ma non gli vien fatto. g. villani
frodi e con bilance adulterate, / gli venne fatto d'esser milionario. serra,
volgar., 57 (67): gli uomeni non sanno fare altro che cacciare
banchetti. marino, vii-186: bisogna che gli spet tatori di cotal pittura
, dammi il cuor tuo, e gli occhi tuoi guardino i fatti miei.
, né fatti del cielo o de gli uomini. -conseguenza. alvaro
tra se medesimo molte volte pensato come gli era impossibile che fuggisse l'ira del
diodati [bibbia], 2-90: essi gli dissero: 11 fatto di iesu nazareno
. ciò che accade a qualcuno, che gli sta a cuore, che lo riguarda
1-1 (68): sentendo egli gli fatti suoi, sì come le più volte
come un che ode il bargello che gli dice: acconcia i fatti tuoi, e
, vi-200: forse venuti sarebbono / de gli altri, che manco parole datoci /
re di quelli d'atena, e gli odii d'atreo e tieste, e gli
gli odii d'atreo e tieste, e gli avol- terii che tra loro fuoro,
che la fantasia calda come di fanciullo gli offre pieni e sensibili; è nelle cose
non può mai rappiccare i pezzi donde gli leva, né racconciare gli stroppi senza
pezzi donde gli leva, né racconciare gli stroppi senza accusarsi per inetto. lanzi,
. giusti, 3-140: ultimo di tutti gli si staccò anche carlo bini..
verisimile, ciò è a dire che gli auditori possano credere quelle cose, e
di condannare l'ingiuriatore; ma il pubblico gli darà sempre ragione; e così l'
tutte per partito prese; / poi che gli amici e 'l stato fatto da un
/ che non ci uccise a fatto, gli contese. dichiarazione, ma mediante un
dinanzi in sul cavallo, e va per gli fatti suoi. certo modo l'
trovò l'ire in maschera, gli antichi popoli si sottomettevano * col fatto '
di santa maria nuova di firenze. gli ingannati, xxi-1-223: -oh! vói mancar
, 2-218: tutta la sua carità per gli uomini consisteva, di fatto, nel
, di fatto, nel dar ai mendicanti gli spiccioli che si ritrovava nel taschino della
e menepossente, e non sa chi gli fa male, non considera nulla:
quando udì le parole con cui quella donna gli diceva il fatto suo, non ne
molto persuaso dall'estreme novelle che quella gli disse; cioè che per il meno la
che per il meno la signora vittoria gli arrebbe donato tutt'il suo.
: calandrino, udendo queste parole, gli pareva essere a'fatti, e andava
una faccia da grullo, che le corna gli stavano bene davvero. moravia, xi-371
-fare i fatti di qualcuno: curarne gli affari, gli interessi; agire in
di qualcuno: curarne gli affari, gli interessi; agire in suo nome; prestargli
messer lottieri non si sia accorto che gli è pazzo. monti, iv-138: le
e cader le grandi torri, cioè gli uomini molto gran fatto. g. m
in sua gloria di quelle lodi che gli sono state date dagli altri. b.
se il calore o la vampa o che gli umori si svegliassero, fatto sta che
l'imbrogliato e il mentecatto, / te gli abbonì che non parve suo fatto.
l'ambizione de'grandi e per ricoprire gli interessi di stato. leggi, bandi
molte brighe, e dalle parole vengono poi gli uomini a'fatti, sicché guerre e
, scriveva, la repubblica francese tollerare gli assassinii e le vie di fatto di ogni
venne a vie di fatto, e gli fece ruzzolar le scale. 11
e'fatti suoi, che 'l savio gli altrui. f. d'ambra, xxv-
felicità, a costruir la quale anche gli uomini sono strumenti che adoperati bisogna rompere
ariosto, 43-162: prima che con gli angeli beati / fossi lo spirto al suo
al suo fattor converso, / detto gli avrei: « va in pace ».
casa, e sobna scrivano, e gli antichi sacerdoti, vestiti di sacco,
, ma fattore / del popol che gli è dato a governare. botta, 5-406
; per mare e per terra tutti gli davano trebuto, e non era terra
mercanzie, da loro comprate, vendere a gli altri. 5. servitore (
marmerucole, quando io stava per fattore con gli stufa- iuoli. galileo, 3-4-504:
in valigia chiama 11 fattore, e gli dice: guarda che diamine ha quel cane
, secondo la scienza economica classica, gli agenti naturali, come terra, acqua,
bmnarroti il giovane, i-559: sì gli percuotono come i vostri fanciulli fanno colle
sul cassettone in quella paniera, come gli portò la fattoressa. manzoni, pr.
amministratore in proprio dei beni) e gli edifici annessi. -fattoria collettiva: ove
sassetti, 366: la fattoria e gli ufiziali del re, che sono fattore
dipoi il verbo di dio compose de gli elementi di dio, in giù cadenti,
del putridume. -donna che cura gli interessi degli altri. leggenda di lazzaro
ovil, distinto un loco / abbian gli agnelli, e le fattrici, e i
, che, mentre promette di trasformare gli uomini in dei, a guisa di circe
in dei, a guisa di circe, gli trasforma in bestie. forteguerri, 11-98
l'agrifoglio] ne rimuova le fattucchierie e gli incanti e le malìe. boterò,
l'adulterio. tassoni, vii-358: gli antichi particularmente a scongiurare l'anime de'
e quello ch'ella fa per guidare gli animali a tanta dimestichezza. pellico, cono
. buonarroti il giovane, 9-312: gli era venuto... infor- mator
com'egli sappia frequentissimamente condurre di seguito gli otto i dieci e gli undici versi l'
di seguito gli otto i dieci e gli undici versi l'imo dall'altro dissimili
, nella precisa e definitiva misura, gli elementi della merce a cui si riferisce.
sostegno ad uomini aitanti della persona, gli addormenta nella infingardaggine, privando il comune
al punto di dimenticare che quel che gli sta davanti è una finzione, la
. leopardi, 823: avevano usato gli dei negli antichi tempi... visitare
corporale fattura. cicognani; 1-107: gli eran sempre piaciute donne pienotte e allegrocce
, 5-48: il naso sottile, e gli occhi svelti e ironici, la magrezza
le piaceva osservare i suoi simili più che gli omiciattoli fatture di altri omiciattoli.
a cottimo. pecchio, ii-1-79: gli artigiani quando sono liberamente pagati a fattura
mestiero del fatturargli [le droghe e gli odori], così se n'è fatto
bevanda fatturata, e che così chiamasi per gli ebrei, e che imbriaca. magalotti
e con la parola sua, hanno liberato gli indemoniati e fatturati. pasolini,
alla sposa di fauno: fauna. gli antichi riferiscono il nome all'agg.
con quel castigo che merita, poiché gli acciecati padroni lasciano talora anche dopo morte
bello spirito, un ornamento, come gli errori di ortografia nella sua trascrizione dei
santi quegli ch'è voto, siccome sono gli stolti, ché dice l'uomo dello
più da bene e il più fatuo fra gli uomini. giusti, iv-21: mi
, e le donne per prenderle, e gli uomini per ingannarli. pratolini, 1-81
isaac volgar., 1-102: per questo gli sopravviene che lo spirito si diparte,
, e se pur talvolta sforzavasi richiamare gli antichi spiriti, non gli veniva affatto
sforzavasi richiamare gli antichi spiriti, non gli veniva affatto di nascondere interamente l'artificio
gli segò le fauci, e la parola /
5-615: in esse [grotte] gli studiosi possono leggere la vita preistorica del
come avveniva a quelli che potevano frequentare gli zoo delle grandi città prima che le
in piedi, dietro la tavola; gli occhi ed il naso, quel naso carnoso
con le mani più calde / e gli occhi più lucenti, / come un pettine
in loro [in alcuni busti] gli orecchi faunini, che appariscono chiaramente,
che appariscono chiaramente, e perciò non gli ha potuti interpretare per quei satiri.
] i fauni rendevano i fati ovvero gli oracoli nell'italia. foscolo, xv-113:
di cristo,... sì gli scrisse una lettera in questa cotale sentenzia.
proferta accettar di doralice; / ma fren gli farà aver per altra via / fortuna
di giudicio, tenendo in poco quelle che gli hanno fatto onore ed in molto quelle
del puccianti. gozzano, 1053: gli stati del nord, partigiani della libertà,
: ne'... solchi si vedeano gli alti papaveri,... e
maggiori più grossi e più carnosi di tutti gli altri legumi. lastri, ii-84:
parlò marinier, dopo aver esplorato con gli occhi... una zuppa di fave
colore brunastro, amarissimi, e contengono gli alcaloidi stricnina e brucina; trova impiego
telefio, quantunque veramente non poco si gli rassomigli. -fava greca: bagolaro
: come vide che le fave no gli riuscivano, e'cominciò a umiliarsi.
molta forza d'amici che si trovarono gli aretini tra le fave, si sostenne che
quella autorità suprema che hanno, secondo gli ordini nostri, le sei fave, le
, e lunedì mattina sì l'ebbono innanzi gli otto, per farvi su el partito
ben quella che si degni mirare se gli mette meglio... il mandarmi a
. moneti, 347: in ambedue gli amori fomentava / col prender due colombe
pene. aretino, 8-79: non gli bastando l'animo di notare, ne
facoltà di esprimersi e di comunicare con gli altri per mezzo di parole.
, acciò che esse alquanto la favella'gli 'mpedissero, sì che egli a quella dalla
fama. aretino, 1-192: fingendo che gli fusse ritornata la favella, contò il
disuguali... sono pur tutti [gli uomini] nei gradi e nelle misure
la favella. landolfi, 3-212: gli esseri dotati di favella ridiventeranno muti e
favella, il dimandò perché e'non gli aveva ubbidito. grazzini, 2-83:
che l'affliggeva, [la donzella] gli manifestò a favella di lagrime i suoi
suon primeggia. verga, 2-29: ella gli parlava con quella dolce favella della fanciulla
ch'è sì sciocca / nel manzonismo de gli stenterelli, / canora discendea, co
avesse perduta la favella per infermità, chi gli mettesse una foglia di questa erba sotto
questa erba sotto la lingua, la favella gli ritomerebe una grande ora, se ella
velluti, 25: rendemmi favella quand'io gli bisognava, e per questa cagione niente
discorso il bel garzone / la favella gli tronca. = voce dotta, lat
veder pulzella /... / bassare gli occhi suoi quando favella, / poche
un lavorante: « t'avanza » gli diceva solenne: « odi »,
perché con la lingua liberamente favella, con gli occhi fulmina, col gesto s'adira
favellavano, e quante altre più belle io gli tacqui! viani, 14-38: i
ariosto, 17-40: la donna umanamente gli favella. grazimi, 4-199: favellare
; e... ancora non gli ho potuto favellare. g. capponi,
figur. fra giordano, 1-190: gli fu veduto visibilmente lo spirito santo in
santo in ispezie d'una colomba, che gli favellava nell'orecchie la sapienzia. bibbia
. fra giordano, 86: [gli angeli] possono anche favellarsi per boce
io ci favelliamo qui ora sinceramente: ma gli altri alla nostra fortuna favellano, e
muscolo] obliquamente l'occhio, e gli dà quel muto favellare che suole essere più
senato o in pubblico, che gli antichi nostri dicevano 'fare una diceria
in favellando ha fatto qualche scappuccio e gli è uscito alcuna cosa di bocca, della
che questo acquisto delle liberali arti fa gli uomini molesti, pieni di parole, favellatori
11-77 • essendo ora usciti fuora [gli scritti] così disordinati e stravolti (
si riempiè di faville, ma non gli fè altro male. caro, 3-873
prudenza, e molto uso a legarsi gli animi degli uomini, quali sono,
grandissimo odio, minimo lustro di virtù gli abbaglia ad amarci. pulci, 28-141
/ in te le fiamme, in me gli ardori spenti. chiabrera, 165:
soffuso di stille / di nebbia, e gli occhi vibranti faville. d'annunzio,
di faville. saba, 310: ha gli occhi grandi e freddi, da cui
destarla non sospira. alvaro, 9-19: gli occhi di quella donna...
se avessero favilla di giudicio, saprebbono gli scrittori esser pittori: ché pittura è
smorta di luce immago, / non gli allumati obbietti alle pupille. foscolo,
foscolo, sep., 119: rapian gli amici una favilla al sole / a
a illuminar la sotterranea notte, / perché gli occhi del- l'uom cercan morendo /
faci. marino, 2-109: amor gli ha punto il cor di dolci strali /
e mille / anni correvan, quando gli ubaldini / voller firenze mettere a faville
rucellai, 4-67: accostandosi più o manco gli uomini al fuoco, dove qualcosa più
nei pressi dei templi, destinato, presso gli an tichi romani, a
, 9-103: quando son pieni [gli alveari] di pecchie e vi sentiamo
d'amore. achillini, 45: 'da gli orti del mondo il cor diviso
/ ch'oltre le bestie, parlino anche gli alberi, / sappia che in fin
più termini di paragone: il paradiso, gli angioli, il sole, la luna
pietre, come nell'antica favola, gli uomini si batterebbero tra loro appena espressi dalla
valido, non riuscisse ad imperar su gli altri. ungaretti, xi-26: la favola
le avole... empiono loro gli orecchi e la fantasia di favole e
la palma / che tu appuntavi, con gli spilli, al muro.
lui ornò allora di storie e di favole gli armadi, le casse, le spalliere
, le spalliere dei letti, e gli altri mobili delle stanze. giordani,
. b. cavalcanti, 2-526: gli esempi finti senza favola siano il più
per quattro lire può fare escomunicare chi gli piace. e'se ne dà a chi
/ ch'oltre le bestie, parlino anche gli alberi, / sappia che in fin
io m'intirizzerei, / oltre a gli altri disagi, ch'io discerno.
morte! salite il tramite / de gli inni, e con citara d'oro /
forza, della pazienza. corre tra gli uomini dell'oggi un'acconcia favola di
: è diventato, questo viaggio, per gli isnel- lesi, una favola, e
che vogliate dire che voi amate più gli studi e la libertà, che la servitù
la libertà, che la servitù e gli fastidi della corte, al qual fondamento aggiunte
/ e fornito il mio tempo a mezzo gli anni. alamanni, 7-ii-160: ma
ma questa vena e questi estri non gli sarebbero bastati, né gli bastava l'inventiva
estri non gli sarebbero bastati, né gli bastava l'inventiva e l'ordine narrativo
crocicchi una favola morale, che svergognasse gli invidiosi in assisi. 14.
, come 'n su la persona / gli stanno ben le gambe, e pare
fettuccine alte come un montarozzo, e non gli riusciva di intorcinarle intorno alla forchetta:
con alcuno per lo modo che più gli è piaciuto, n'ha parlato.
e centurioni in tutte le cariche e gli uffici. 16. prov.
; / né sì vii pastorei guarda gli armenti, / che se vuol la sua
poesia forma i suoi favoleggiamenti con osservare gli universali. vittorini, 5-320: ogni
: sono i bràmani ima schiatta fra gli indiani, la più nobile per nascimento,
leopardi, 811: narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra
i filosofi per esortare e istruire, tolgono gli esempi da cose vere; i poeti
certo il cattivo genio di cui favoleggiano gli uomini non avrebbe sorriso più tristamente,
versione fantastica, non dire quello che gli accadeva veramente, vivendo in una realtà
sorgente ibera, / toglie, scendendo, gli ultimi congedi / da lusitane sponde,
bembo, 1-20: furono essi [gli amori di priamo e tisbe] almeno
] da quella isola scandinavia, che gli antichi favoleggiarono, tenendo per isola tutto
favoleggiata, articolar più ima voce, perché gli era tramontato il suo sole. moneti
fra giordano [crusca]: dicono gli antichi favoleggiatori, che [ecc.
cose da nulla delle quali si adomano gli attimi perduti. favoleggióso, agg
che parevano i favolosi liofanti, calpestare gli esangui cadaveri. bocchelli, 9-78: allora
esangui cadaveri. bocchelli, 9-78: allora gli avviliti cittadini credo che si ricordarono delferoina
nannini, 165: secondo la diversità de gli dei introdotti da favolosi poeti e poi
/ e d'alcinoo e d'adon gli orti a le stelle. bettinelli, i-216
9-19: per mezi favolosi intesi non solo gli episodi che servono per far grande il
, fiabesco. cuoco, 2-35: gli esempi di leonida, di senofonte, di
favolose ci rende mesti e romantici come gli spettri d'amleto. d'annunzio,
i daini spiavano puliti e teneri tra gli alberi grondanti, si trovavano da miglio a
, con la lingua già impedita, con gli occhi già natanti nella favolosa gioia del
come crede alcuno, piace oltra tutti gli altri istorici. garzoni, 1-199:
e vero il porre i tempi eroici tra gli antichissimi. fracchia, 654: chi
emanuelli, i-118: frequentando il casino con gli americani, si era fatte amicizie,
sorti, così come furono ancora appresso a gli antichi li quali aveano le superbe,
, iii-66: di primavera cominciano tutti gli arbori a impregnarsi di umore nuovo e
, 10-226: qualunque maestro o prelato gli recava alcuna autorità o detto di santi,
oppinione, il vedea volentieri, e gli faceva grazia d'alcuno beneficio. ugurgieri,
audacia perché uno così solo tante volte gli aveva, con danno e con vergogna
dalla fiducia e dal favor sovrano / eran gli affar politici e di stato, /
ii-60: coll'efficacia onnipotente delle idee gli ordini religiosi possono procacciarsi il favore della
del matrimonio; ma viceversa poi diminuivano gli introiti e il favore popolare. soffici
il consiglio della plebe, furono rivoltati gli animi di tutti più per la coperta
cavalieri, che non per l'ardimento che gli uomini avessero di fare quello che al
cioè roma, lo favore della fortuna gli esaltò e magnificogli. aretino, iv-1-153
ed augusto oltra il costume: / gli empie d'onor la faccia e vi riduce
purpureo lume, / e ne tatto de gli occhi e de le membra / altro
tuo favore. / deggio star con gli dei / carco sempre di pianto e
di dolore? giordani, i-45: qualora gli antichi per memoria di felici avvenimenti fabbricavano
fare, quando uno tumulo semiaperto a gli occhi se me offerse. machiavelli,
muse, onde sia degno / ch'io gli faccia varcar tonda di liri. serdonati
dello stomaco giovane, favori naturali che gli hanno dato favore al montare; ma che
pensier molesti, un favellar soave / gli percote gli orecchi. egli v'accorre
, un favellar soave / gli percote gli orecchi. egli v'accorre / scorto
, 2-134: piacciavi per dio chiuder gli occhi e gli orecchi a favori, aprendoli
piacciavi per dio chiuder gli occhi e gli orecchi a favori, aprendoli solamente al
. cornelio scipione: e per compagno gli fu aggiunto p. licinio crasso pontefice massimo
il duca valentino] al partire, e gli ha fatti brevi ad vostre signorie per
e de le grida, / con che gli dier le genti animo e forza;
e 23 di marzo, e de gli xi d'aprile. rolli, 584:
il crin dorato. leopardi, ii-265: gli antichissimi popoli... stimavano che
antichissimi popoli... stimavano che gli dei non compartissero i loro favori,
e de'begli occhi 11 sole / gli volge per temprar quel foco acceso, /
-le distanze sono inapprezzabili e le dimensioni, gli oggetti perplessi nello spazio -dove tutto spiana
b. davanzali, i-i7: gli squittinì si ridussero allora dal campo marzo
dal campo marzo al senato: perché gli ufici sino a quel dì s'erano
favorevoli. machiavelli, 11-4-292: se gli ha tre quarti del favore, egli
/ pochi momenti: in tuo favor gli adopra. c. gozzi, i-158:
cose a favore di qualcuno: essergli gli eventi favorevoli. g. b.
malispini, 1-204: contrasto fu grande intra gli elettori della magna a eleggere un re
pittore. tasso, 1-1: il ciel gli diè favore, e sotto a i
16: i visconti a milano, come gli altri signorotti, davano favore al commercio
boccaccio, ii-278: africo, sempre gli occhi a lei tenendo, / piacevolmente
; e fiso mirandola, tal contento gli pareva sentire, che cambiato non l'avrebbe
aveva data la sentenza in favore, e gli disse: -tu non sai quello che
gratuito o a prezzo ridotto) per gli spettacoli, i servizi pubblici, ecc
a male, che altri dica che gli omini siano di maggior dignità.
/ stuolo scompigli, e 'l capitan gli uccida. foscolo, v-59: or fatemi
si posava sulla mano di clauss quando gli domandava: « per favore, un
, 4-34: vasari, ii-34: gli venne un parosismo messaggiero della morte,
e dimostrarvi grato; / e poi gli è sì gentile e sì discreto,
: oltre alle guide, in gran favor gli venne / che la partita fu per
, 11-199: dico che ne lo avvedersi gli scribi ed i sacerdoti, che il
donna, che loro sovrastava, rivolti gli occhi, parea che... attendessero
favoreggiante fortuna sa porre il freno a gli impeti della felicità. 2.
passioni più vive, dall'altro nutrendo gli smisurati desiderii ed i sospetti del direttorio
favoreggiare confraternite e congregazioni religiose ridusse tutti gli studi sotto la gerarchia ecclesiastica. stuparich
: avvegna dio che la fortuna favoreggia gli arditi, e nimica i timidi,
andò la petizione, la favoreggiò con gli amici suoi tantoché si vinse. nievo
aretino, 8-233: il resto favoreggia con gli sguardi e col chiuder de l'occhioletto
le mirano che da quella parte che gli favoreggia, quando guardate dall'altra servono
e contadini, accusati tutti di favoreggiare gli ultimi banditi nuoresi. 11.
e da altre persone di stima, [gli albigesi], avean preso molto potere
, ii-79: col proteggere e promovere gli studiosi è tenuto, e a ragione,
favorevoli agli empi / sempre non son gli dèi. baretti, 1-372: non
dio si rivela favorevole, pregate che gli uomini la sappiano bene ordinare in ogni
favorevolissimo principio, così al presente da gli esteriori sensi, cosa corrottibile, comincieremo.
una favorevolissima tramontana, alla quale tutti gli otto cortigiani spiegarono subito le vele delle
gonfiarsi e far felice viaggio, mentre gli altri cortigiani punto non si movevano da'
turba, parlò in maniera soldatesca; e gli fu risposto con grida liete e favorevoli
dame incipriate; strizzavano il favorevole occhietto gli arcadi untuosi, e tutta quella artistica
giulio cesare lasciò scritto ch'erano soliti gli dei dare favorevoli successi e conceder lunga
pace, ed avrebbono fatti odiosi e detestabili gli autori della discordia, e resi disfavorevoli
provo, eguaglia l'amor grande che io gli porto. mazzini, i-193: martedì
sintomo favorevole. gozzano, 1201: se gli esami sono favorevoli, questa state,
predecessori, né come ce lo presentano gli storici dediti a'nemici di lui.
lettera al commissario d'arezzo, che gli facci espedita ragione del credito che pretende
e imprigionarlo; e favorevolmente operando, gli fece dare dei tormenti. 2
caccia; poi i denari per favorire gli amici e far baldoria. comisso, 7-288
, ii-38: favoriva il papa e favorivano gli altri potentati d'italia lo stato di
firenze una dieta, che vi furono gli ambasciadori del re e del duca,
falsa notizia della morte di corradino, gli prodiga funerali, si dichiara indipendente,
n'era intendentissimo; e molto favoriva gli scultori e tutti gli artefici degni.
e molto favoriva gli scultori e tutti gli artefici degni. g. b
. serdonati, 10-519: a tutti gli abissini, che pareva che favorissero la verità
principi di quell'età cominciarono a pascere gli uomini letterati sotto nome di favorirli,
19: il marchese podestà attraeva a sé gli ultimi trovatori in lingua d'oc,
suo modo di celebrare i normanni e gli svevi si atteneva [la storiografia settecentesca
si dichiara per quella legge medesima che gli amici di virginio mettono innanzi alla loro petizione
subito, con quella rapida complicità che gli uomini hanno favorendo i primi incontri,
mentre un gruppo di signore osservavano con gli sguardi delle escluse quel colloquio che si
favorirmi la sua buona grazia, e dio gli conceda di / passare allegramente le feste
concavi e alcuni istromenti matematici, che gli erano stati donati. marino, 5-53
casca, /... / gli componeano in mille forme e strane / su
di ciò hanno parlato, così rivolgere ancora gli occhi benigni all'estremo sforzo di questo
, o ad accettare il cibo che gli si offre). imbriani, 1-83
naso le lenti fortissime da miope che gli rimpiccolivano gli occhi, chiamò: -venga
lenti fortissime da miope che gli rimpiccolivano gli occhi, chiamò: -venga avanti, favorisca
botta, 4-447: serbò i primi [gli spagnuoli] a napoli per isperanza di
si possa. boccalini, ii-72: gli occhi miei non mai hanno veduto altro
) o a promuo vere gli interessi di quelle persone che si distin
ha la classe operaia italiana, tra gli uomini suoi di fiducia,..
con i favoritismi e con l'indifferenza per gli interessi popolari? = deriv
mena senza partecipazione sua né d'altri gli elesse a gusto e a soddisfazione propria,
, e il buon vicario derham fra gli altri non sarà stato uno de'suoi
più contento e favorito uomo del mondo, gli diè per mille volte il ben venuto
adatto. di costanzo, 1-277: gli replicò che stesse di buon'animo,
suo proposito. varchi, 18-3-206: gli altri che desideravano la libertà, i quali
schiette bellezze [della geometria] senza gli occhiali di quelle precedenti notizie ch'ella
. b. fioretti, 2-2-12: se gli stessi barbari per la prefata venerazione s'
pochi chilometri da quito, quel medesimo liquore gli fu offerto dal padrone di casa.
! -essere fra fazio: pagare per gli altri. lippi, 2-6: tu
secoli di servitù, e i prelati e gli abati e i frati e la falsa
contrarietà che ha il soggetto emulato con gli emuli son varie le passioni de'fazzio-
mutazione, in cui i pretendenti rovesciano gli odii nel re caduto, trasferiscono gli
gli odii nel re caduto, trasferiscono gli ossequii nell'inalzato. denina, iii-323:
un giuraddio ad ogni momento, e che gli occhi sopra, se gli avvicini,
e che gli occhi sopra, se gli avvicini, ti pongono a stracciasacco.
, che sia ben fazzionato, / che gli abbia il collo giusto, e ben
, oggi? sagredo, 1-141: gli ungheri all'incontro, che avevano perduto
. che ben conobbero i turchi essere gli assedii un mercato, dove chi ha tempo
, strane, strambe, strampalate, gli davano fastidiosi capogiri. 3. per
: la scultura... non rappresenta gli affetti dell'animo, se non con
5-224: annibaie creato pretore comandò che gli fosse chiamato dinanzi il questore. costui mise
presa; tenendola affamata, e non gli distribuendo il frumento. ariosto,
siena] a quella parte la quale secondo gli accidenti de'tempi e i favori de'
alla concordia comune d'una nazione: gli oppressori e gli oppressi. giusti,
comune d'una nazione: gli oppressori e gli oppressi. giusti, 3-177: era
ii-270: io debbo soddisfar non solo gli eruditi di professione (impresa che basta
che difficilissima è la gloria e scarsi gli emolumenti della letteratura. bartolini, 5-271:
: le donne stavano per tilde; gli uomini, per leonora. baldini,
, le nuove competizioni intestine, ravvivando gli antichi istinti toscani della fazione e dell'
1-144: non si dimenticano mai [gli arabi] né perdonano l'in- giurie
giov. cavalcanti, 141: in tra gli altri uomini che dai cittadini si volevano
alle fazioni della detta arte sì come gli altri matricolati della detta arte..
parte, mandata subito a guardia de gli approcchi, vide cader due volte il sole
valore, e fecero tanta retta, che gli assalitori non tardarono a mettersi giù dalla
tale... mi pregò che gli cedessi il mio turno di fazione avendo
fazione e di rispetto, / per gli cento orator cento n'elegge. g.
. croce, 99: subito gli fece slegare, e parendogli essere bestie
avere tanti piedi e tante braccia, gli accettò e subito gli fece passar la panca
tante braccia, gli accettò e subito gli fece passar la panca. -essere
giov. cavalcanti, no: tutti gli artisti che vivevano di mercede si recarono
già in fazione. si trattava di abbattere gli ultimi pini in alto.
d. bartoli, 7-3-230: sì gli venne fatto d'aveme una fazioncèlla di
per spirito di faziosità non ignoto fra gli studiosi, uomini degnissimi sotto tutti i
insegne dei partiti spiccano sulle pietre come gli stemmi dei casati in antagonismo: si
le braccia da'suoi medesimi che calcati gli erano intorno, gridò con alta voce
villane parole de'faziosi, poi che gli imperiali mi tengono per troppo francese e
fu niente. foscolo, iv-411: gli uomini balzati da'trivi al trono hanno
* non era destinata a punire che gli ostinati e i faziosi nell'errore.
relazione che le fosse fatta generalmente de gli uomini e del fazioso vivere di civitanuova.
ricuocere il cinabro minerale, si serrano gli artefici la bocca e 'l naso con
, i... i asciugandosi gli occhi al fazzoletto, / proruppe in
ma don giammaria, il vicario, gli aveva risposto che... questo era
. cellini, 1-23 (64): gli donò in un fazzoletto cento scudi d'
in cui si sperimentano le tinte, gli accostamenti di colore, i disegni che
regina andò dritto verso di lui, gli gittò come una sultana il suo fazzoletto
un fazzo- lettone, se ne coperse gli occhi. sbarbaro, 1-127: vien
colorato. bersezio, 363: dietro gli veniva la moglie tutta arrossata col fazzolo
d'ester, ch'è chiamato da gli ebrei digiuno di sorte. chiabrera,
ragion, caro orzalesi, / par che gli alari ed i bicchieri accozzi. f
di ch'egli era nato, ogni anno gli veniva un ribrezzo di febbre; e
; e tanto continuò, che un anno gli si convertì a mortale accidente. varchi
venule sanguigne. pavese, 6-99: gli andò vicino e gli pigliò la fronte come
, 6-99: gli andò vicino e gli pigliò la fronte come si fa per tastare
operai tessili e viene così denominata perché gli operai tornati al lavoro il lunedì o
, e semplici e doppie, sicché se gli uomini fer pace delle loro guerre,
pace delle loro guerre, non dimanco gli elementi per li peccati sconci degli uomini
quando, ressa di nebbia, escono quatti gli spettri dal cimitero, lenti fiottando con
guance. -come personificazione. -presso gli antichi romani, divinità venerata in tre
dea orbona sacrificavano, perché non gli facesse orbi; alla dea febbre,
pareva consumarsi. piovene, 5-359: soltanto gli scienziati dell'osservatorio si fanno calare nel
più la febre del peccato, né gli stimoli della conoscienza. tasso, 13-i-256
arebbe bisogno, perché i suoi costumi non gli piacciono. pallavicino, iii-717: ferdinando
, chinato nelle mani scarne, che gli tremavano. aveva una febbraccia che non lo
aversene cacciate in corpo due staia, gli saltò addosso un febbrone. a
febbre '(di origine incerta). gli antichi ne congetturavano un etimo poco probabile
artrite, febbricitanti di tubercolosi, con gli occhi gonfi di tracoma. -anche
nella quale sotto ai cigli aggrottati luccicavano gli occhietti febbricitanti. stuparich, i-204: immergo
di sete e di fame, se non gli avessero portato, senza ch'egli la
ch'era ancora un ragazzo non distoglieva gli occhi infossati e febbriccianti da martino e
citante. viveva al campo, seguiva gli eserciti, faceva piani, impegnava battaglie
. si stringerà col papa e con gli svizzeri, noi col nostro femminile animo e
bocchelli, ii-112: l'idea di mettere gli abiti fra i pruni era stata d'
: certo, l'acqua li strega [gli alberi]; è fattucchiera.
vita sustengano perché da loro passione eradicata gli passa in nutrimento. = deriv
prima impressione è così micidiale, che gli dimezza e gli turba l'ammirazione e
è così micidiale, che gli dimezza e gli turba l'ammirazione e l'entusiasmo anche
/ s'accosta ai vetri e il pianto gli ristora i deboli occhi. levi,
dipinture più semplici. ojetti, iii-402: gli avevo pubblicati alcuni « corrieri » da
non seppe far altro che guardarsi, bella gli occhi lucenti, stentando a riconoscersi,
egli parlava con enfasi febbrile, le parole gli si affollavano sulle labbra confuse e smozzicate
: afferrandogli il capo per le tempie gli avea avventato in faccia un bacio caldo
. de roberto, 4-51: con gli occhi accesi, febbrilmente, andrea disfaceva
piovene, 1-83: mi accolse con gli occhi lucidi, mi strinse quasi febbrilmente
, fissamente. boriili, 1-27: gli occhi aperti nell'oscurità, vigiliamo come
, i-41: la donna accovacciata, non gli staccava ora gli occhi di dosso,
donna accovacciata, non gli staccava ora gli occhi di dosso, febbrilmente.
febbrilmente, la notte, mentre gli spiriti del giardino entravano dal balcone
di nolo, prima che altre scremino gli avventori. 4. figur.
alloro. chiabrera, 168: gli spirti avviva; il cor stanco ricrea,
in una città, l'argomento o gli argomenti da assegnarsi prima erano materia a
converse e trovò l'arte, / onde gli audaci pin dal lido ibero / dipartendo
, i-106: accorser pronti a spalancar gli opposti / schermi a la luce, e
festa si cangia in vituperio. tutti gli odii ribollono. la feccia torna a
questo nostro vivere, se dio non gli provede. mazzini, ii-431: non avete
... serbargli quella feccia per gli ultimi giorni, da ingoiare nel bicchiere della
odorosi, ch'entrando nel ventre all'uomo gli confortano l'odorato, uscendone poco dopo
, 5-197: tanta feccia non han gli scolatoi / d'ogni più immonda e
anno passato. tassoni, vii-112: gli stoici giudicarono che la luna d'un
della terra alla sovrana regione dell'aria, gli converte in vaghe e lucide impressioni.
e conseguente più difficile da passare per gli angustissimi canali e andarivieni del nostro corpo
. tasso, 8-2-119: altri de gli elementi il sommo e 'l puro /
odore, la quale è probabile essere gli escrementi dei vermi; da'quali escrementi
-figliuola, se così ti dispiaccion gli spiacevoli, come tu di', se
in istile non intieramente a quello de gli altri miei libri somigliante. diamo dunque
e serena. settembrini, 1-152: gli austriaci stavano minacciosi al confine, e
di polizia e della sbirraglia di tutti gli uomini della reazione e del fecciume dei
anche al sing. fèce). gli escrementi umani, che costituiscono il prodotto
, loro uccidessero. 2. gli escrementi degli animali. bibbia volgar.
utili al trasporto fecondante del polline, gli insetti che si nutrono, essi o
il flusso in quello, fa crescere gli umori, feconda i pesci, empie l'
: / onde poscia n'adomi / gli altari tuoi ne'festi alteri giorni.
premi, / mirar da lunge e preveder gli estremi. battista, vi-4-149: poiché
, 6-178: le diverse offese ricevute gli torturavano la mente; si accavallavano l'
pel loro canale. cesarotti, i-76: gli ebrei avevano due termini, l'uno
era raccolta: / una fra lor ne gli anni suoi men fermi / imeneo,
: in quanto ai fiori, se gli abbia, o altro equivalente agli apici maschili
con le braccia stese nell'erba; gli pareva d'esser diventato egli stesso humus
conobbe, come oggidì si conoscono, tutti gli strumenti e i modi di quella fecondazione
fiore. d'annunzio, v-2-862: gli efimeri non hanno bocca; non mangiano,
. tozzi, 3-135: in quel tempo gli si rivelò che la fecondazione è il
egli era lieto del figlio, quando gli alberi cominciavano a coprirsi delle piccole gemme
una vastissima applicazione allo scopo di migliorare gli allevamenti e di limitare o eliminare le
; facondia. leopardi, i-171: gli orientali aveano ed hanno più rapidità,
, fecóndia, ec. di spirito che gli europei. papini, 26-354: quando
che non sia superfluo a lui, e gli dànno sovente ciò che di per sé
che l'uomo ha da vivere, gli anni della pubertà, i mesi della gravidanza
pubertà, i mesi della gravidanza, gli anni della fecondità, il tempo d'una
tutto disseminate e sparse, per render gli elementi fecondi, non già d'una
terribile a vicenda egli ha secondato fedelmente gli impulsi della natura, la quale non è
marino, vii-104: è creatore di tutti gli enti, e, per esser d'
, 2-13: non solo dice che gli fussin tolte l'asine, ma che erano
4-341: bianca ostentava la fecondità, tutti gli esterni segni affettandone. 4
amore lo stesso / pacifico imeneo fausti gli augurii. baruffaldi, xxx-i-ii: alza
, aminta, 998: si pascon gli ampi armenti e l'ampie greggie / da
di fecondissime campagne, / e per gli alpestri dossi d'apennino. redi, 16-i-23
quello che fossero per ossian, e gli presentavano molto maggior copia d'oggetti di
, 6-253: in quei posti ritrovavo gli amici di gioventù...,
: cade la feconda pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e
la fede di questa cosa rimanga appresso gli autori affricani. manni, 2-75: del
ancorato, in pace vivi / con gli uomini e gli dei. discorri scrivi /
pace vivi / con gli uomini e gli dei. discorri scrivi / agevole,
i nostri stimino far un sacrificio a gli dèi, quando arranno oppressi, uccisi,
oppressi, uccisi, debellati e sassinati gli nemici de la fé nostra; non meno
soldati, iii-174: i padri gesuiti gli avevano insegnato... che si deve
detto della sua resia fece molte crudeltadi contra gli fedeli e cattolici e religiosi uomini.
? bocchelli, 5-10: un gesuita gli fece osservare che il vino fu inventato
, lett. it., ii-201: gli fa difetto [al chiabrera] ogni
che ha uno ammalato nel medico, gli giova bene spesso molto più che le medicine
della libertà. tenca, 1-152: gli vacillò spesso nel cuore la fede dell'avvenire
veneziana affidati ai corrieri di venezia, che gli portavano sino ai confini austriaci.
rote, / le mani armate, e gli occhi avolti in fasce, / sue
unqua non tace. colletta, i-154: gli stranieri presenti riconobbero il novello re,
il novello re, e que'del regno gli giurarono fede. viani, 14-412:
volere, trasportata dalla volontà, gli impegnò la fede sua, e
reai manda in obblìo / le promesse e gli amori; e che lo scettro /
la fede. botta, 4-356: non gli era oscura la fede degli spagnuoli,
tesoro, / nutrito i mesi e gli anni / di promesse e speranze vane
o del principe regnante vizii l'istromento e gli tolga la fede. s. maffei
: molte più [leggi] trattano de gli atti stessi, titoli interi avendosi della
insieme con la copia del testamento e gli eredi del tale, che, portando
cento e l'altra di ducati dugento, gli venne imposto di depositarle presso la polizia
su'diti, e se i corsari non gli han tolti, penso che debba avergli
con gli ori, / che dice mia la donna
di cui si fa uso per misurare gli angoli di un cristallo, segna la
ordine religioso-militare istituito durante la crociata contro gli albigesi e fuso poi con quello della
taglia, e lasciaronlo alla fede che gli andasse a procacciare. bisticci, 3-409:
. v. borghini, 6-i-56: non gli aggiusterei un'oncia manco di fede.
/ e credo che sia salvo chi gli crede. ariosto, 43-93: che questa
per usanza continua, sempre s'adattano gli accidenti nocivi, e, molto disideranti,
m. cecchi, 1-ii-147: i * gli ho data la fede mia di torla /
, il cantù, il lambruschini e gli altri sono uomini pii e religiosi, amanti
. g. gozzi, 1-59: tutti gli vedrò per fame miserabilmente distrutti: se
uno ne vendo, con qual occhio gli altri più mirerò, vedendomi fra loro
di dionisio, mentre che in fede gli fu. -fare fede di qualcosa:
di ciò non le mie parole, ma gli occhi tuoi voglio ti faccian fede
buona fé, che io comincio ad aprire gli occhi ed avvedermi di quello che prima
per la tua fé: chi mangiò gli emioni del cavretto? boccaccio, iii-10-29:
: ma per le stelle, / per gli supremi dei, per quanta fede /
erminio, del quale, se ben noi gli abbiamo a lasciare la roba nostra e
puglia vittorioso. domcnichi, 5-118: gli oratori napoletani... lo pregarono ch'
fare l'uno delli amanti se l'altro gli rompe fede. bandello, 1-19 (
? / che nieghi andar, quando gli sia oportuno, / all'altrui donna,
. nieri, 170: il ragazzo gli voleva levare la preda di sotto, ma
fede di gentiluomo, ma nel dimostrarne gli effetti con l'animo e con l'ingegno
un fatto incontrastabile,... noi gli avremmo negata ogni fede quando lo avessimo
figliuoli... eredi universali, gli impose che pagassero molti suoi legati e fideicommissi
applicò a proteggere i fidecommessi (per gli quali, con la puntualità degli eredi
sprudenti. c. gozzi, i-118: gli dissi che mio padre era infermo da
non han seguitati in ogni lor parte gli esempi lasciatici, come in retaggio e
. cattaneo, i-2-128: si abolirono gli inciampi fedecommissari. d'annunzio, iii-1-955:
filza a filza / ci si logora gli occhi / ah, se ritrovasse l'istrumento
il valsente di fiorini vili®, ne gli toccò più di ml; per lo
altra legge, abolite le sostituzioni fedecommessarie, gli attuali godenti divennero franchi padroni delle già
filangieri, i-446: con istupida venerazione gli antichi errori e i vecchi pregiudizii si
/ che dice più di quel che gli conviene, / ricerca quel ch'io sono
affresco, ha nelle mani il dono per gli ospiti. levi, 2-266: era
rattrappii un poco nei ginocchi per lasciar passare gli altri meno incomodamente. fogazzaro, 5-16
ad andarsene a spasso col lenzetta e gli altri... e si portava
, e fece ordinare tutte quelle cose che gli pareva che appartenessino alla salute dell'anima
. ariosto, 45-110: ma se gli è stato inanzi che cristiano / fosse
dei dissimili, ed i domestici che gli stranieri. moneti, 40: di sue
34: l'allegro inno seguirono [gli angeli], / tornando al firmamento:
imposta / mi fu la servitù verso gli intrusi / sempre più dura. montano,
: nel cane è molta fede sopra tutti gli animali, imperocché egli è fedele ed
i fedeli servi sempre sono servi, e gli uomini buoni sempre poveri; né mai
; né mai escono di servitù se non gli infedeli e audaci, e di povertà
per reggere quel viso che pregava, gli occhi fedeli, l'anima che aleggiava
, 5-18: la poco fedele pace verso gli etoli serbata, e verso gli altri
verso gli etoli serbata, e verso gli altri compagni ed amici de'romani esistenti
l'adorno dipingendo, il seguo, / gli applaudo e l'ammaestro. alfieri,
grandezza e ardente natura, però che gli basta riceverle secondo la capacità de la natura
io tuoni. baretti, 2-43: gli uomini in casa delle donne debbono sempre
segregati dalla comunione dei fedeli, [gli scomunicati] erano stati posti nella condizione
giovanni dalle celle, 4-1-79: possono gli 'nfedeli d'una fede contraere cogli fedeli
ragione positiva. bruno, 3-859: gli fedeli di giuda e de le genti /
31-134: « volgi, beatrice, volgi gli occhi santi » / era la sua
feudale dal vincolo del vassallaggio; chi gli aveva giurato fedeltà e obbedienza.
con lui tutt'i fedeli, van gli abati ed i baroni; / quanta
sempliciotto. aretino, iii-45: -non gli mando de le pezze per le piaghe
con le promesse fatte, con gli obblighi assunti; lealmente; diligentemente,
o in che modo la cosa gli sia comandata, ma deesi isfor-
fedelemente si faccia quello che per amore gli è comandato. francesco da barberino, i-4
quel segno nel quale il nostro salvatore gli sconfisse. bibbia volgar., iv-285
tutte le lecite grazie che noi fedelmente gli domandiamo. a. f. doni,
le cose che sono tosto dette, gli animi ricevano e fedelmente ritengano. boccaccio,
intensamente ogni giorno goduta, qui dove gli uccelli hanno il loro regno, e cantano
ad un dovere difficile e pericoloso tempra gli animi e li rende atti a far bene
fame. alvaro, 7-13: ho veduto gli uomini sotto gli stessi pesi come sotto
, 7-13: ho veduto gli uomini sotto gli stessi pesi come sotto una dannazione;
, 27-181: con le facce e con gli occhi al cielo, perché sicuri d'
avessi preso il battesimo... gli dissi francamente che questo non potevo farlo
ch'ogni altro passa / in sopportar gli affanni, e in fedeltate / ogni
donna tipo, eroina, come impastocchiano gli sfaccendati nei romanzi. d'annunzio,
vita comune e nella reciproca assistenza che gli sposi devono prestarsi fino alla morte,
rapirgli la fedeltà d'una donna che gli sarà d'ora in poi la sola e
loro mestiere ed arte delle armi, gli obblighi e la disciplina, l'obbedienza,
del suo dipingere, che poche pennellate gli bastano, o pure una sola, a
di un attore; e spesso i fatti gli rivengono innanzi con l'antica commozione.
fedeltà da selvaggio tracciò sul terreno tra gli aghi, tutta la costa e i
e alla dura necessità delle rime, gli fece talora con poca fedeltà, sovente
suo paleografo dottor enrico frati a raffrontare gli originali in ravenna. serra, iii-472:
quale punto e con quale efficacia e fedeltà gli avvenimenti e le sensazioni del giorno abbiano
e la moglie e'figliuoli, carlo magno gli fece fare la fedeltà a santa chiesa
a santa chiesa, e simile a tutti gli baroni e città d'italia. fiore
non sono obbligatorii. pisacane, 111-109: gli stati soccomberanno in una lotta parlamentare in
: nella prima delle quali sono inclusi gli stati federali, ed in questi i senatori
di ferrara, piccolo, scuro, con gli occhiali. 5. teologia federale:
precisamente determinate. einaudi, 1-62: gli stati uniti d'america, che pur sono
, 1-68: chi invece sia convinto che gli stati dell'europa occidentale hanno interesse,
cuoco, 2-ii- 178: ove gli ordini politici sono federativi, ivi rimane
monetario intemazionale. gramsci, 7-159: gli stati moderni tendono al massimo di accentramento
e di mutua assistenza, che fra gli altri privilegi garantiva anche quello di mantenere
degno e si tenga pronto ad abbracciare gli altri popoli e a stringersi loro nella
la sovranità degli stati, di tutti gli stati, e lavorare per una federazione
.. rendere quella tal data opera che gli è commessa ognora più efficace e più
del mare. gramsci, 9-169: gli operai metallurgici devono oggi, per referendum
meschinamente fedifrago, inetto, che minacciava gli schiaffi e non li dava.
gran sala. oriani, x-16-71: gli pareva di rivedere quell'uomo, alto,
son chiodi / coi quali amore il cor gli punge e fiede. parini, giorno
. mordere, pungere, colpire con gli artigli, coi denti (un serpente,
agguato, / con puntura mortale il sen gli fiede. 2. assestare un
etra, / inclita saffo, ancor gli almi splendori, / e così dolce ancor
spronare, incitare con la frusta o con gli sproni. - anche al figur.
tasso, 3-3: quando il sol gli aridi campi fiede / con raggi assai
8. figur. colpire, impressionare gli organi di senso, la fantasia o
rare / son viepiù dell'immagini che gli occhi / fiedono. parini, giorno,
/... / tacito in sen gli serpe, ed al governo / de'
. / né meno il cor gli fiede / contr'al rubello ognor sdegno severo
corsero sopra li nemici, e dirompono gli ordini, e forano le schiere in qualunque
andrea da barberino, i-75: borcut gli faceva onore: e stette quie tanto celato
, quanto ne sarieno a tal fedita / gli argomenti esculapii buoni e sani! ottimo
rapaci. giamboni, 8-i-218: tutti gli uccelli feditori sono di tre maniere,
meco mille ghiottoncelli, / e dicono che gli uomin di quel piano / prendon per
. -fegatella, ghiotta, traditrice. gli ingannati, xxi-1-204: vatti po'fida di
vatti po'fida di bagasce! ben gli sta. non è maraviglia che 'l fegatello
spalancate, le so- gile rotte, gli stipiti fracassati, gli arpioni cavati de'gangheri
gile rotte, gli stipiti fracassati, gli arpioni cavati de'gangheri; e 'l
lunga dimora / poi che partiti furo gli occhi belli / di colei che passato
fìl di spada, trapassarlo. gli ingannati, xxi-1-254: volete che, insieme
m. cecchi, 1-i-73: -ah io gli aveva / promesso queste calze, e
l'organismo umano e di tutti gli animali vertebrati del peso di 1
egli è fanciullo e instabile, e'cava gli occhi, le fegate e il cuore
ma si lasciava prendere dai consigli che gli venivano dal fegato morboso. pirandello,
eh? viani, 10-178: nelle sofferenze gli s'ingrossava il fegato, e gli
gli s'ingrossava il fegato, e gli s'empiva di bile, anzi la bile
importante viscere da cui si potessero trarre gli auspici, considerati più o meno favorevoli
marchi, i-854: fu lui che gli toccò staccare suo padre dal portone quella
pestalozzi, uomo di fegato, aguzzò gli occhi, ma con le gambe si ritrasse
con il viso giallo di fegatoso e gli occhi di carbone. 2.
di feldspato che si trova sovente tra gli schisti primitivi, mescolato con particelle di
cuoco, 2-ii-232: allora avean gli ateniesi colli altissimi; i campi,
felice sarei stato anch'io / come gli antichi, / se accostandomi all'esultante
comandante taceva forse felice che questi emissari gli avessero fatto conoscere l'incerta devozione dei
forte / sei mesi tien senza mai gli occhi aprire! della casa, 5-i-14:
offerse, e il santo velo / sovra gli occhi posò, pria di fissarli /
belli, ma così felici / che gli angeli vorrebbero morire / per diventare in terra
fingallo, è 'l tuo! tu gli sei fregio e schermo! tommaseo [s
grazia / d'aprire alla dottrina / gli stati felicissimi. levi, 3-100: le
bibbia volgar., v-154: prèdica anco gli eretici e scismatici essere iscacciati dal dono
duce il corpo ascoso, / mentre gli spirti amando in ciel felici / godon
, 1-102: ferma credo / che gli estinti de'vivi / sian più felici,
cum altra avidità e desiderio veniamo noi e gli altri egrotanti e oppressi da vari morbi
villani, 6-58: ciò fatto per gli fiorentini, la detta felice e bene avventurosa
, i-95: canzon, riconosciamo contra gli empi / l'autor dell'universo,
felice fantasia son le due ali che portano gli uomini all'eccellenza della poesia; ma
proprietà. carducci, iii-n-39: virgilio gli educò l'anima, già di per
della corrispondenza secreta fra la natura e gli affetti umani. sbarbaro, 1-274: ancora
/ che facci la sua greggia e gli altri armenti / fecondi sì, che
.. spesso tanto adombrano e suffocan gli animi nostri che fiorir non gli lassano né
suffocan gli animi nostri che fiorir non gli lassano né produr quei felici frutti che
: nei colli più che altrove vengon felici gli ulivi e le viti. tasso,
: quello che singolarmente contribuisce a confermare gli uomini nella opinione dell'esistenza di quest'
, più regolare, più tranquilla, smesse gli schemi e il brontolìo, si mostrò
felice fine. giulio dati, 1-50: gli aveva assicurati d'ogni felice successo.
avesse felice incontro, dovrà esagerare contro gli attori, che non la rappresentano conforme
il direttore sperava di averlo presto tra gli insegnanti del corso superiore.
dal bicchier. tenca, 1-50: gli eruditi trovarono aperto un nuovo campo a
, e sull'uso tramandatone dai romani. gli ammiratori del secolo d'augusto poi ne
sera il primo / suo dì felice gli fuggia dal guardo. nievo, 1-351:
iscema i dolci anni, ciò sono gli anni de la prosperitade. serdonati, 9-58
novo e quasi / divin consiglio ritrovàr gli eccelsi / spirti del secol mio:
augurio. d'azeglio, 1-267: gli si lasciò un fascio d'erba [al
, è forse che la soverchia pace gli può rallentare la circolazione del sangue, al
accecati al nostro proprio bene, combatteremo gli uni contro gli altri,...
proprio bene, combatteremo gli uni contro gli altri,... essi regneranno felicemente
de'medici, i-34: nascono tutti gli uomini con un naturale appetito di felicità
desiderio s'ottengono non truovano quasi mai gli uomini né la giocondità né la felicità
una o in più delle quali tutti gli uomini volgarmente stimano consistere la felicità.
di beni con forza di corpo, che gli conservi e che gli usi. delfino
corpo, che gli conservi e che gli usi. delfino, 1-252: la felicità
è solo nelle bestie, il norcino che gli stava dietro in agguato, lo trafisse
loredano, 1-8: che la felicità de gli amanti consista nel ricever in dono e
incomodo / felicitade, e spesso / su gli origlier di porpora / langue la voluttà
a similitudine della felicità ». e gli invocati la ricacciano nelle formule. valeri
l'imperio suo su la terra, gli resta subordinato in questo, che la
avesse piuttosto avuto in animo di vantaggiare gli interessi privati di lui medesimo. algarotti,
novo e quasi / divin consiglio ritrovàr gli eccelsi / spirti del secol mio: che
ricevere la mala meccianza, e così gli avvenne. boccaccio, dee.,
chi suo scettro onora, / orlando e gli altri in gran felicitate. nardi,
vera / che far d'ostriche scempio infra gli amici? / sallo santa lucia,
tempi passati ristorarvi. getti, iii-62: gli uomini valenti si conoscono nelle avversità,
che ognuno par che giuochi bene, quando gli dice buono. b. davanzali,
invidiò per la parte che in esso gli era simile prima: nella felicità; e
e volle che l'altro non gli fosse dissimile dopo: nella sventura.
suoi fatti, ma della fortuna che prestato gli avea tanta felicità che le cose sue
si difese, ma afflisse in modo gli avversari che mai più...
.. ebbe né da contendere con gli angioini né da temerne. tasso,
a cui nessun moderno e pochi fra gli antichi son pervenuti, giudico nondimeno che
vecchia forma della quartina... gli si presta come una misura fissa,
di echi e di sorrisi, gli consentono di trovare delle felicità d'occasione,
il colore e l'altre qualità che gli fanno desiderare. redi, 16-vi-44:
felicità minor fede. -nella felicità gli altari non fumano: è facile dimenticare
proverbi toscani, 132: nella felicità gli altari non fumano. -nella
felicitanti. leopardi, ii-43: tutti gli uomini più o meno (secondo la
16-viii-304: iddio feliciti... gli eccellentissimi sposi con prosperità di vita e
con quella vitalità un po'felina che gli permetteva di sfiorare la terra.
respiro mi si faceva affannoso, e gli occhi mi si dilatavano come quelli di un
felino. di giacomo, i-360: gli occhi giallastri del dottore m'interrogarono,
sornione. bocchelli, 2-265: aveva gli occhi tagliati come quelli dei felini, stretti
1-7: « i contadini poveri, gli uomini che fanno fruttificare la terra e
; e non solamente abbiamo in odio gli effetti, ma ancora il nome di questi
fui quello che insegnai a cirene impura gli scorci nefandi, le sconce lesbiate,
il felleo impara amaro / e per gli effluvi / aconito sanabile a fatica. g
. frezzi, iii-2-85: a tutti gli altri vizi ella cammina / e va
sposata l'ebbe per anello, / gli diè per dota la contea d'angiò,
dal dì che ferraù li prese, / gli ha ognor tenuti in loco oscuro e
e in mille guise di turbar ritenti / gli occhi sopra 'l mortai corso lucenti,
, stuprata e fella, / ma gli orsi almen t'avran per buona e bella
se ben pensate, / e tutti gli uomin di questo aspro ostello, / c'
34-6: non andò molto inanzi, ché gli offese / il naso e gli occhi
ché gli offese / il naso e gli occhi un fumo oscuro e fello, /
di me, che ingrata / morte gli diedi, e tormenti aspri e felli.
paladin. marino, 1-31: contro gli armò crude influenze e felle, /
osservando, attendea che netto il colpo / gli riuscisse, e da fellone intanto /
felloni. segneri, iii-1-64: ancora tra gli uomini vieta gravemente la legge farsi intercessor
d'onor, più che il fellon tra gli agi / e gli amici. scalvini,
che il fellon tra gli agi / e gli amici. scalvini, vi-94: libertà
, vedendo tanta gente, quanta capitata gli era a casa, dubitando che fellonescamente non
, 7-65: lo re carlo insuperbito non gli volle torre a misericordia, che di
né con nullo capitano, ma fellonescamente gli disfidò lo re a morte loro e'
potrai schifare e cacciare se tu schiferai gli uomini scellerati, cioè coloro che fan
più favella che non si conviene, non gli sta bene. libro di sydrac,
che via trascina / 'de profundis 'gli utenti e li ha in balìa
dosso, / del mio manto felpato / gli cingo il freddo lato. pecchio,
pelliccia grigia e le scarpe felpate, gli occhi allegri dal freddo. moravia,
di un gatto, quelli eran proprio gli ultimi tocchi per chiudere le palpebre al sonno
fischiò con una sirena nasale e lamentosa destando gli echi infuocati del mezzodì, e lentamente
f. achillini, 172: fra gli altri i gran patricii han l'excellenzia
portici s'aggira / in forti rime gli strali dell'ira / temprando sull'incudine del
distillazione. cestoni, 95: gli ho detto, e gli tomo a dire
, 95: gli ho detto, e gli tomo a dire, che l'acqua
scuopresi nel rovescio l'impressione del pannolino: gli fu sostituito il feltro, che di
assiso vedi / del notturno caffè fra gli obbliati / seggi, con largo feltro
amazzone, con un feltro nero e gli stivaloni. montano, 176:
come la gatta mansia nella dispensa con gli orecchi bassi e col piè di feltro.
le fila e cieli meno corporei che gli elementi. daniello, io: 4 e
illuminato da un fanale di galera gli parve immenso. un felse posato sul pavimento
ebreo, 62: in tutti gli animali irrazionali che generano si truova amore
parenti. ariosto, 25-35: né tra gli uomini mai né tra l'armento,
l'amore è esclusivo, quasi tutti gli animali non si accoppiano che con una
bartolini, 1-19: si riuniscono [gli orsi] soltanto nel periodo quando vanno maggiormente
i maschi alle femmine: far accoppiare gli animali. crescenzi volgar., 12-3
, verri e troie, e fare gli armenti e le greggi, e mettere i
nome merla, la quale lo nemico gli ridusse alla memoria e forinogliene nella immaginazione
: e la sua bellezza con tanto fuoco gli accese l'animo che la fiamma dell'
l'animo che la fiamma dell'amore appena gli capeva nel petto. pietro de'faitinelli
alle donne. serdonati, 10-129: gli stessi bonzi ancora vestiti da femmine si
delle donne], quando molto sopra gli uomini si vogliono levare, dicono
maschio. fiamma, 506: ebbero gli egizzi per ferma opinione, che gli elementi
gli egizzi per ferma opinione, che gli elementi fossero maschi e femine. garzoni
ella vi farebbe dimenticare le medicine e gli argomenti e ogni impiastro. getti, iii-13
, che una di queste femminaccie non gli avesse fatto qualche malìa. goldoni,
. pirandello, 8-1138: essi [gli alti fusti d'acacia del mio giardino
una cappa nera, con un cappellaccio su gli occhi, venire dal corso di porta
di coloro... che sottomettono gli altissimi animi a volontà di feminelle, impudiche
spargere novelle e novellette, / hanno sempre gli orecchi nei segreti.
applicano alla poppa delle imbarcazioni per sostenere gli agugliotti del timone. 7. miccia
i pensieri che coi feminei sguardi furtivi gli aveva letti in fronte... avevano
un mio vitello era cresciuto bene, gli altri già avevano la testa modellata femminea
si era fatto più cereo e ne spiccavano gli occhi nerissimi, scaltri, femminei,
: questo fece che per la lussuria gli uomini divenivano fieboli e feminei. tommaseo,
da un violoncello...; gli stava accanto un giovanetto piccolo e femmineo,
: - vigliacco, - gli disse, ma femminescamente. = comp
barda non solo vi confermerà ciò che gli occhi vi spiegano, ma eziandio vi farà
beata, della sua immortale / alma gli affanni espone. leopardi, 24-14: l'
dove ho letto che l'austria riempie gli ospedali ove stanno feriti e morenti,
italiano rinnegato, di vendere all'incanto gli oziosi, i femminieri,..
si vede, per isperienza, che gli stimoli della carne ed il concupiscibile desiderio
e una voce femminile fresca e allegra gli rispose. piovene, 5-593: altro carattere
femmine. landolfi, 3-159: soltanto gli spillatici, che sono... apporti
femminile. bartolini, 1-60: alzai gli occhi e vidi ragazze d'un educandato femminile
di confidenza. levi, 1-204: gli attori erano tutti uomini, anche quelli
lei, vestitosi d'abito feminile e lasciati gli esercizi caval lereschi, si
, le suppellettili, le armi, gli ornamenti femminili..., allora vidi
., allora vidi ch'erano tutti gli spettri compresi da inesplicabile maraviglia. alvaro
due onde affettuose e brune, gli occhi pudicamente rivolti in basso, commovente in
da gubbio, 41: alla fine essendo gli barbari e arabi indeboliti per molta fatica
piè giunsero a quelli da cavallo, gli diceano ingiurie, e chiamavanli femminini e
i savoiardi in ciò consisteva, che gli ultimi sostenevano, che il monferrato
giuridico, politico (accesso a tutti gli impieghi, uguali diritti civili, diritto
sessuali..., tutti insomma gli elementi che paiono tanto essenziali alla letteratura
intelligenza, 225: évi come sconfisse gli albanoni, / e come tutti a
e, dove le timide femminucce e gli uomini vili ne attristiscono, io ne piglio
o di piccoli fanciulli, combattendo laudiamo gli altri, i quali udiamo essere forti
alcuni animali. caldesi, 1-23: gli ossi delle tartarughe marine, cioè il
e mal si regge / sopra a gli arcati femori, e vacilla.
. l. bellini, 5-1-164: gli ossi del femore o della coscia che
. calvino, 1-91: nel sonno gli pareva che una bestia, una specie di
di scorpione, o di granchio, gli morsicasse una gamba, sul femore.
il cavallo, con le briglie e gli sproni, addosso all'avversario, e menando
, 5-i-1: né tampoco farò scuse per gli errori ch'io senza essere sforzato ho
ceppi, e legava fastegli secondo che gli faceva bisogno. fed. della valle,
l'affronta, / e la sinistra man gli fiede e fende; / sì che
cateratte, le quali in più luoghi fendendo gli argini del medesimo fiume si aprivano e
sempre. d'annunzio, iv-2-872: gli stridi delle rondini su per gli stagni
iv-2-872: gli stridi delle rondini su per gli stagni le fendevano l'anima come il
i-145: concia lanciò uno strido acuto che gli fendè le orecchie. -figur
è da tenere per certo che tutti gli innesti che si fanno fendendo il tronco
cittadi, e senza tema / starsi gli arabi armenti in riva al reno?
giason dal pelio / spinse nel mar gli abeti, / e primo corse a fendere
per lo mezzo, e l'uomo chiude gli suoi occhi per dormire. fazio,
aspetto, robusto, con una cicatrice che gli fendeva la fronte quant'era larga.
lunga ciocca... da destra gli fendeva obliqua la fronte e ricadeva sulla
guardando alla sfuggita la piccola mano che gli pendeva inerte sul braccio. d'annunzio,
velocità fulminea, superando o abbattendo tutti gli ostacoli; scatenarsi, sbrigliarsi; menar
e scavezzare e fendere, / divellere gli albori e l'erbe, / e '
che'colpi non fien tardi a chi gli aspetta. cantari, 323: cerbin con
. piccolomini, 86: il freddo gli aveva fatte livide le carni e risecco
e risecco l'empiastro, tal che gli era forza, a la poveretta,
: fremere / sentomi d'intima vita gli spiriti: / il gelo inerte fendesi
, 7-360: come questo pensiero odioso gli balenò, martino lori sentì artigliarsi le dita
circassi in due si fende / e gli fa strada al seggio, ed ei v'
fendi tori con grosse mazze, e gli rompono. fenditura, sf. il
il nuovo rampollo, uscendone fuori, non gli sia negato e tolto. s.