inganni di maniera ch'essi non distinguono gli obietti propri. mascardi, 2-329:
le offese nemiche, in ispecie contro gli sbarchi. pioverle,, 5-454:
l'anime de'morti desiderano sopra tutti gli altri beni che per loro si possono
della predestinazione, che alli predestinati ogni cosa gli coopera in bene. bacchetti, 5-35
qual argomento egli stima tanto, che gli par ch'esso solo possa esser bastante
condizioni proprie naturali di lei ch'a gli altri idiomi per niun modo convengono: il
l'efficacia,... non gli fa difetto la melodia e l'eleganza,
; capace di produrre l'effetto che gli è proprio. -causa efficiente: quella
. peregrini, 1-128: raccorrò dunque gli eccitanti generali di questo fonte in sei
: riporterò... alcune riflessioni che gli udii fare più volte intorno alla disperazione
, e un'altra del littore che gli portava i fasci delle verghe innanzi, di
distinguesse la grinta di un demonio quale gli scultori di quell'epoca erano soliti effigiare
[lo stimolo della gloria] ha sollevato gli obelischi, effigiate le piramidi, fondato
in mano uno anello, gli si fece sposare. giraldi cinzio,
effigiato così naturale, ch'altro non gli mancava che lo spirito ad esser vivo.
è un gran specchio veramente per mortificare gli occhi de i grandi il vedere tra
del dire, forme e colori che gli bastassero ad esprimerla [la vergine addolorata
come lume reflesso, / da gli occhi miei alquanto circunspetta, / dentro
? chi mai l'avrebbe creduto, avendo gli atti tutti, i gesti, i
effigie di una bellissima tosa, bevuta con gli occhi quel dì. montale, 1-49
.], 31-47: apparvono [gli evangelisti] in effigie e forme d'animali
. tassoni, 8-63: accecato de gli occhi e de la mente, /
la mente, / brutta effigie, gli disse, anima nera, / va',
ogni animale, / venuto a udir gli alti concetti e rari, / sculto con
95: non è da maravigliarsi che tutti gli altri pittori, come se fosse stato
di mestieri, lui seguitarono in ritrarre gli dii e gli eroi, l'effigie da
lui seguitarono in ritrarre gli dii e gli eroi, l'effigie da esso fatte imitando
belle del paese / qualche suo amico gli mandò le effigie, / poiché altre tali
lagrime, le quali non poco dubbio gli porsero. sannazaro, 10-151: si
ritratto. d'azeglio, 1-284: gli altri condannati, collegno, ca- raglio
livio volgar., 3-58: ora gli è solamente rimaso l'effigie, o vuoi
sì trista effigie / i passeggieri han gli occhi alle valigie. alvaro, 8-152:
e bronzo si manchi; ma perché come gli umani volti, così i loro ritratti
vituperi e loro effigi / chi tutti gli vuol dir, dica luigi. paruta,
conversare, affabilità e cortesia nel favorire gli amici e conoscenti. cantini, 1-9-181
all'aureola di profeta martire della quale gli avevano irradiato l'effigie i 4 piagnoni
il peccato veniale, che non guasta gli umori, non ve lo nego. de
foglie del efemere a'bitorzoli e a gli enfiati. impiastronsi ancora mentre che si
trisavoli. d'annunzio, v-2-861: gli efimeri non hanno bocca; non mangiano
, i-426: siamo dunque i consiglieri, gli ammonitori, cioè i veri amici,
di questa mole più volte secolare con gli edilìzi effimeri, sorti per incanto. corazzini
nerone dava, i più di quelli che gli ricevevano, spesi aveano e logorati;
d'annunzio, i-1051: nessuno tra gli immortali può fuggirti / e nessuno tra
immortali può fuggirti / e nessuno tra gli uomini efimeri, e chi ti ha è
furente. saba, 420: noi gli effimeri siamo, e siamo quelli / cui
l'utile che arrecherebbero, sì per gli ostacoli superati, un tal secolo letterario sarebbe
7-886: prevedeva che tra breve tutti gli sguardi si sarebbero rivolti con simpatia al
che nei periodi pre-elettorali funghiscono in tutti gli stati. = voce dotta, lat
in quella [opera], quanto più gli è stato possibile, d'imitare ed
muri degli edifizii, le terre salnitrate, gli schisti alluminosi ec. l'ossidazione che
-figur. salvini, 43-1-197: chiamava gli oratori schiavi del popolazzo; le corone
chi alla contagione de'spiriti effluenti da gli occhi. narducci, 1-79: dati due
non è la terra grave più che gli altri elementi, e le particelle tutte
il corpo, quando l'influsso de gli atomi è maggior che l'efflusso, e
efflussi sparti / dal gelo acuto per gli aerei campi / salir del zolfo ad
bastevole a tener lontani o a correggere gli effluvi pestilenziali. baruffaci, no:
delle amorose pupille della nipote hanno attratto gli effluvi dell'acceso mio cuore. p
cuore. p. verri, i-13: gli effluvi filosofici per lo più trapelano malgrado
, 4-275: su via, attossicchiamo gli avversari nostri con l'effluvio dei nostri pensieri
effluvi giovanili. deledda, i-1028: gli pareva ch'ella spandesse un caldo effluvio
ambra e alle gioie trasparenti per eccitare gli effluvi della virtù elettrica. g. del
dunque per ora aver totalmente determinato tutti gli effetti che per effetti del caldo si riconoscono
altro e l'un sull'altro impotenti gli effetti di questi gran riche colorazioni, le
: l'un vino, austero per gli austeri, ed abbia / lode dai
... si direbbe effondere su tutti gli atti e i pensieri del poeta quel
femminile. carducci, 298: parea per gli occhi effondere / il sorriso de l'
indicavano la graziosa vita efflare, et malamente gli calcei sopra gli caduchi corpi firmantise,
efflare, et malamente gli calcei sopra gli caduchi corpi firmantise, furibondi e effreni.
metallurgi, effumazione di rame, che gli scrittori chiamano coeruleum, e pongono per
con grande effusione di sangue di cristiani gli cacciò colla sua gente. m
e tanta, da poterne pressoché disgradare gli annali del gentilesimo. s. spaventa,
scirocco. bocchelli, 10-189: [gli occhi] tagliati in nitida forma d'
. bocchelli, 13-679: la voce gli era nota, ed anche il tono,
da i lini sparsi / effuso rivelossi a gli occhi altrui. carducci, 916:
volo solenne. valeri, 1-87: alzando gli occhi, vidi nei cieli / effusa
/ di luna, o mistici come gli incensi, / altri scialbi e ristretti ed
tornato alla patria fu punito agramente da gli efori. alfieri, 1-711: gli efori
da gli efori. alfieri, 1-711: gli efori udirlo, giudicare il denno /
efori udirlo, giudicare il denno / gli efori: nulla io per me sol non
a danno suo. cuoco, 1-256: gli efori, si dice, debbono invigilare
che questo stato si assumeva di dirigere gli affari economici e militari della confederazione.
città guelfe. gioberti, 9-i-2-203: gli antichi chiamavano egemonia quella spezie di primato,
avevano impedito in italia la lega tra gli stati. comisso, 12-37: meditava
gioberti, 1-iii-279: che se ciò gli è negato assoluta- mente dalla sorte,
soffrire a suo marcio dispetto, non gli resterà altro da fare di meglio che
che l'uccidersi di propria mano, come gli egesiaci. egestà, sf
nel libro del 'remedio d'amore 'gli attribuisce l'egide che fu lo scudo
], 599: vedesi l'egilopa tra gli orzi, e tra la spelta abondantissima
testa, e parimente all'infiammagioni de gli occhi e delle poppe per cagione del
del parto, alle posteme fresche de gli angoli de gli occhi che chiamano egilòppe,
alle posteme fresche de gli angoli de gli occhi che chiamano egilòppe, et al fuoco
lascia la sinopia gocciolare l'egilope de gli occhi. serdonati, 11-362: dolori
settembrini [luciano], iii-3-44: gli mettono un obolo in bocca per pagare
e procaci satiri... cum gli caprei e bisulci pedi procedevano. tasso,
balli i satiri e i sileni, / gli egipani inquieti e i fauni osceni.
corser da tutte le propinque rive / gli egipani protervi, e, saltellando,
: l'epoca, di cui [gli arabi] si servono per numerare da
] si servono per numerare da essa gli anni, è la fuga di maometto loro
dì 15, ma, secondo che suppongono gli stessi arabi e turchi, il dì
tasse l'ira, / né cominciasse gli anni dall'egira. 2. in
19-iv-1-301: certi amorini attorno... gli rubano fanciullescamente alcuni strali. boine,
: il mio tempo lo passavo con gli occhi per ore! fanciullescamente a seguire
mio, vedendo lui, che inganna gli altri, esser così fanciullescamente ingannato.
la vita del fanciullo... gli è prolungata, acciocché egli si corregga
so che al vento / sen van gli affetti de'prim'anni acerbi; / troppo
prete pigliava sempre più fiducia di rallegrare gli amantissimi genitori con molti e vari piacevoli
la pelle era di un roseo fanciullesco e gli occhi parevano vedere come attraverso un velo
nella fornace della divina carità; sì che gli venga in abominazione l'opere fanciullesche,
della vita umana, che comprende gli anni fra l'infanzia e l'adolescenza
, e credetti colla perdita di tutti gli altri piaceri, di tutti gli altri beni
tutti gli altri piaceri, di tutti gli altri beni della fanciullezza e della gioventù
l'adolescenza, e parte della giovinezza fra gli stenti e la fatica. -in
delle genti sue il mandò ad assediare gli stretti, che a pelagonia sono.
, aiutando anche la terra tua e gli amici tuoi e la gioventudine tua col
meglio che con calipso. non sono gli amori, non sono le donne,
facemmo tante fanciullezze / nel fiore de gli anni più fresco e adorno. s
, d'una fanciullezza non disfatta, gli scherzavano sulla fronte e sul collo.
. paicotti, l-11-176: se bene gli ebrei, ch'ebbero antichissima la notizia delle
son fatte mature e corrotte, (come gli uomini di mezza età viziosi) invecchiando
porta cacciate, acciocché non periscano di fame gli uomini da battaglia, per li quali
ha fanciulli e fanciulle a maritare, sì gli amoglia insieme e dà loro onde possano
fanciul porgiamo aspersi / di soavi licor gli orli del vaso: / succhi amari
/ mentre il maestro o il padre gli bastona. parini, 314: perché sono
un bel fanciullo coi capelli castagni, con gli occhi celesti e con un'aria allegra
non sa, ma 'l più tacer gli è noia. boccaccio, dee.,
guardava, quasi temendo che tolta non gli fusse. machiavelli, 713: voi vi
la leggerezza del voler galleggiare o sopreccedere gli altri. cuoco, 1-107: a
sapienza? de sanctis, ii-15-491: gli amici, ne'quali ha avuto fede
ne'quali ha avuto fede, ora gli tirano il calcio dell'asino. lo hanno
è detto globo della terra, con gli mondi, che con gli corpi degli altri
, con gli mondi, che con gli corpi degli altri astri; e che
, anticamente gentili e gagliardi; e gli comandò che facesse ciò che 'l conte
che facesse ciò che 'l conte aldobrandino gli dicesse. castiglione, 289: i signori
altri che non può aver fine, gli volgesse in basso gli angoli della bocca,
può aver fine, gli volgesse in basso gli angoli della bocca, gli spegnesse lo
in basso gli angoli della bocca, gli spegnesse lo sguardo, e gli avesse,
, gli spegnesse lo sguardo, e gli avesse, fin da fanciullo, imbiancato
è desto! saba, 357: come gli anni passarono... / l'
disse al re, però che il cuore gli era commosso per lo suo figliuolo:
come si fa al fanciullino: tu gli mostri la sferza e la virga. marino
saggio, appare. borgese, 6-21: gli antichi che di poesia s'intendevano,
anche popoli meno antichi, non rappresentarono gli aedi e i bardi come fanciullini, o
. fanciullóne. grazzini, 103: gli è ben ver che i poponi / non
sgrideranno i sapienti della sinistra parlamentare, gli uomini pratici della democrazia monarchica; la
: il cieco fanciulluzzo / ne trastulla gli amanti, e spassa spesso. g.
il piè fuor di casa, che non gli fosse dietro uno stormo di fanciullacci,
son fatte mature e corrotte (come gli uomini di mezza età viziosi),
mi si distende, / e me gli abbraccia; e 'l fanciullétto iulo / m'
bellissima e devota in tanta venerazione appresso gli aretini. baldi, 5-16: leucòtea,
gran festino; /... / gli sposi un bel fandango insiem ballarono.
sentieri dei boschi, strappavo giù dalle frasche gli archetti che i valligiani v'avevan appeso
un pappagallo, in corte hanno sorte; gli acanti, gli alcioni,..
corte hanno sorte; gli acanti, gli alcioni,... le fenici hanno
sm. paleont. termine che designa gli ominidi di forma attuale, sia fossili sia
altre specie o ne imitano in apparenza gli atteg giamenti.
fanerogame ', aggiunto delle piante di cui gli organi del sesso sono visibili ad occhio
di rado scurrili, come quando descrive gli amori e le abitudini fanerogame dei falansteriani.
. l. salviati, 19-72: -de gli altri assai ci sono stati, /
.. » una fanfaluca fanciullesca, che gli tornava sulla bocca per un travaso di
: non avvedeasi che sogghi- gnavangli addosso gli stomacati dall'udirlo fanfarronare e fanfalucare in
vista del nemico, al suono delle fanfare gli artiglieri cantavano e danzavano freneticamente; se
mai cane lupo con l'appetito che gli canta la fanfara nello stomaco, e
la manina che il bimbo del contadino gli immerge per gioco sin giù in fondo
/ errabonde fanfare / o per gli ampliati interluni / il bruno lucente mistero /
: non avvedeasi che sogghi- gnavangli addosso gli stomacati dall'udirlo fanfarronare e fanfalucare in
, xxiv-921: diversi fantaccini gregari han gli eserciti di pallade, che non servono sol
che a far numero. il castigliano gli appellerebbe 'soldados bisognos ', come
gadda, 6-13: in cuor suo gli rimproverava certa mascolina grossezza, certe fanfaronate,
(e soprattutto per stupire e impressionare gli altri); chi fa grandi progetti
gadda, 89: il mondo del dopoguerra gli pareva troppo sciatto, troppo volgare,
ferma... 'le fangature non gli giovarono '. = deriv.
a. adimari, 2-14: e perché gli atleti tra l'unzioni, la polvere
trova nel- l'affisarsi al cielo con gli occhi della mente e corporali. onofri
parevan di ferro, tutto il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo
, tutto il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli
gli lasciò in capo capello che ben gli volesse, e convoltolo per lo fango,
fango, tutti i panni in dosso gli stracciò. crescenzi volgar., 11-13:
i nimici freschi, i quali facilmente gli poterono vincere. ariosto, 20-109: portarla
, 1-474: i greci e i troi gli uni vèr gli altri / venìan,
i greci e i troi gli uni vèr gli altri / venìan, chiedean de'loro
loro morti, e spesso / dal fango gli to- gliean negri di sangue, /
nostre. niccolini, 2-2-1: -han gli spagnuoli / occupato il castel. -fango
si rimescolano nel fango fra le fischiate e gli urli e lo schiamazzo d'un ozioso
ad un avversario di destra il quale gli rimproverava -tu sei nel fango fino agli
dito la sottosporgenza del labbro inferiore onde gli cola la barba veneranda. verga,
hai, e tanto più quanto più gli hai sozzi. dante, purg.,
senza te parrian di fango, / che gli fai risplendenti e pien di grazia!
. stuparich, 5-5: sono stato fra gli uomini più avventurosi, anch'io sballottato
cielo, sono state quelle di tutti gli uomini che bramano sollevarsi dal fango.
. de marchi, ii-987: gli scandali non sono che il teatrino dei
, 37 (645): alzò gli occhi a quella figura così inzuppata, così
ediz. 1827 (647): alzò gli occhi a quella figura così guazzosa,
i suoi scarponi fangosi: forbiti che se gli abbia, passerà avanti, e pesterà
rincasò a mezzanotte, fracido intinto, con gli abiti talmente fangosi come se si fosse
di fango fuori dell'acqua del palude gli si dimostra: appresso scrive come virgilio gli
gli si dimostra: appresso scrive come virgilio gli facesse festa per lo avere egli avuto
egli avuto in dispregio il fangoso che gli si dimostrò; oltre a ciò pone come
sul terreno vi erano delle orme fangose che gli stivaletti delle ragazze vi avevano lasciate.
, né la fangosa ulva, né gli giunchi con l'auta punta. varano,
... -oh, oh -furono gli uomini a dire. -come, non ci
3. stor. re fannulloni: gli ultimi re merovingi, che per incapacità
, di rubini e smeraldi, e gli intermedii erano di finissimo cristallo, che faceva
piena di monete d'argento, che gli indiani chiamano fanoni, e non vagliono più
bassa condizione. fagiuoli, 1-6-133: gli ho fatto subito provveder una parrucca,
catta- briga chiamati e fallalbacchio; / gli uomin parean fantaccini di ceri. aretino
luce, chi li chiama / (gli uomini miti) / nell'accordo di brezza
alla fantascienza, che non disdegnava ma che gli davano minor soddisfazione anche perché erano libretti
rappresentare, tanto l'intelletto in quel calcagno gli intenderebbe, non essendo egli obligato a
a parte alcuna corporea, pur che gli oggetti gli sieno rappresentati in qual si
alcuna corporea, pur che gli oggetti gli sieno rappresentati in qual si voglia maniera
immaginativa o immaginazione; e ci rappresenta gli oggetti eziandio spirituali sotto immagini corporali,
, perché ogni bestia che lui vede gli è rappresentata manco forte di sé, e
cosa, e introdurre nella mia fantasia tutti gli effetti che fussino atti a muovere me
muovere altri. ariosto, 2-68: tanto gli occupò la fantasia / il nativo odio
1-259: amor con un uncino / gli strascinava disperatamente / qua e là la
è una fantasia, e fantastici sono gli arabeschi, e i grotteschi. parini
specchio mal costrutto, la fantasia spoglia gli oggetti de'loro colori naturali, e
naturali, e li tinge de'suoi; gli altera, gl'ingrandisce, gl'impicciolisce
, gl'ingrandisce, gl'impicciolisce, gli difforma e trasforma in mille diverse guise
fantasia son le due ali che portano gli uomini all'eccellenza della poesia; ma per
del meccanico. carducci, iii-17-283: gli effetti altamente estetici dell'arte di verseggiare
fantasia. rovani, i-926: tra gli architetti poi sedevano il prospettico bibiena sessagenario
si ricorda, e a chi spera, gli conseguita una certa fantasia di quello ch'
parmenide già, e dopo lui aristotele e gli altri peripatetici dimostrano. galileo, 1-2-345
volta in modo di nuda femmina esso nimico gli soprastette. giovanni da samminiato [petrarca
perché ne riceve angoscia, e 'ndeboliscono gli spiriti. e, per questa fantasia
nuova lena si rimise al lavoro che gli si offriva così ricco di dilettosi dettagli e
a eleggere, dormendo in questa fantasia, gli parve che papa eugenio gli apparisse.
fantasia, gli parve che papa eugenio gli apparisse. poliziano, 2-68: né ho
. doni, 21: avendo tutti gli astrologi, con numeri, punti, misure
, dedito alla cultura d'una scienza, gli insegna- menti della quale non sono opinioni
ogni altra cosa, / di correr gli tornò la fantasia, / che mulinando mai
la donna, facendo un ghignetto, gli rispose: la mi pare una pazza cosa
e dell'acque e dell'aria, e gli cieli. 19. ant. natura
: ma pur immaginando che maestro alberto gli l'avea accattato, e che valente
d'eccellenza, mi divertirò a osservare gli sguardi dei miei visitatori, fissi con
a fantasia. soderini, iv-165: gli sia data [al cavallo] com-
uomo, mezzo cavallo, sì come gli piace, secondo sua fantasia. g.
che le medaglie erano bellissime e che gli erano molto grate, e che arebbe
stiri le membra nel risvegliarsi: non gli manca che lo sbadiglio. bontempelli, 8-83
fare di rilievo, come cose che gli andavano a fantasia più d'al- cun'
fanfaluche. garzoni, 1-533: assumono [gli eretici] da credere quel che gli
gli eretici] da credere quel che gli cade in fantasia e quel che gli
che gli cade in fantasia e quel che gli detta il capriccio del cervello. gemelli
berni, 9-80 (i-258): orlando gli dà tanta fantasia, / quanto se
che qualche ciavattino per la strada non gli appuntasse i calcagni o le suole per
disgrazia. l. bellini, i-90: gli orecchi, oibò, / né men
'mboscata / da essi ben serrata, / gli par cosa da strani nascondelli / di
canto a caterina, quale più non gli pareva aver veduta, e, se pur
se pur veduta l'aveva, non gli era altrimenti entrata in fantasia.
fidarsi col mandare a dirlo, e gli venne adocchiato un brutto gobbo, come
di carcere. -lasciarsi mettere al naso gli occhiali della propria fantasia: abbandonarsi alla
buon secolo leggiamo 1'* abituro 'e gli 'abituri ', elle sono ducento
emendare, scrivendo 1'* abitare'e gli * abitari '. tanto stravede un uomo
uomo che si lascia mettere al naso gli occhiali della sua propria fantasia.
tutti e due sopra fantasia, atterrati gli sguardi. -sorridere alla fantasia di
cose de'cieli come le stavano, se gli erano più mondi e se ci era
ch'io mi voglia dire, con gli academici peregrini. -tenere fantasia,
xxi-11-952: -tu la conosci? -sì, gli è tutta mia. / -da che
. ni. adriani, v-205: gli venne alcune volte fantasia di venir celatamente
chiodo, e a furia di pensarci gli venne la fantasia di voler tentare la
dicendogli che con un poco d'ozio gli scriverò una esperienza, che già mi
, ripeteva fra sé: « oh, gli è arrivato il sor adolfo! »
: e giù, attraverso la selva, gli ostacoli oltrepassando, che le spesse ombre
andrebbono di notte, ché dicono che temono gli spiriti, l'anime e le fantasime
lampi ti fanno impallidire, le fantasime, gli spettri, i vampiri e le chimere
; che le persone che ci parlano, gli obbietti che ci compariscono siano pure ombre
... il fantasima della carbonerìa gli stava sempre sugli occhi. pascoli,
e inerme andava nella notte e incontrava gli spiriti, le belle signore cattive che
martello, / vede un palco, e gli par quello / un altare espiator;
, poeti fantasiosi e sognatori, e gli altri no? cicognani, 13-242: tu
le parole fantasiose del nostro popolo e gli atti e l'acceso comento e la visione
lo universale in se stesso, come gli altri intelletti fanno, ma lo specula
p. verri, i-177: prevengono gli errori nostri altresì dai limiti ristretti della
ed assorbita da un solo fantasma vincitore, gli altri non vede che appannati e con
or dunque che cosa sono i fantasmi? gli effetti in noi cagionati dall'azione de'
... tutti co- testi fantasmi gli turbinavano confusamente nella mente, gli scorrevano
fantasmi gli turbinavano confusamente nella mente, gli scorrevano per le vene col sangue acceso di
, ego sum'. ariosto, 12-59: gli parve, come io dico, ella
mistero. la preghiera, candido fantasma, gli edifica il ponte, sul quale dee
chi mi tiene che non ti cavi gli occhi dalla testa con queste dita, e
. rovani, i-20: l'avvenire gli si svolge dinanzi [all'uomo] in
protesto, il pignoramento, i creditori, gli uscieri... riapparivano dalle porte
il contatto di maddalena lo stordivano e gli ardevano il sangue. campana, 91
sarebbero scomparse. vittorini, 5-140: gli scrittori... sembravano conoscere soltanto
ho visto la notte infernale. e tutti gli orrori e le mostruosità di queste fantasie
lo universale in se stesso, come gli altri intelletti fanno, ma lo specula
annegato nella sua beatitudine; e appena gli fanta- smeggiava davanti un aspetto grandioso,
qual che si fosse il fantasmo che gli si stravolse nella fantasia, onde quel
fantasia, onde quel sì degno atto gli parve atto indegno, levò alto la
boiardo ha trovato un agostini, che gli andò molto presso nello stile, comeché gli
gli andò molto presso nello stile, comeché gli sia rimasto assai dietro nella bella fantasticaggine
in suo metro, alla stagione che gli uomini, ligi alle loro leggi tetragone ad
di diverse fantasie di cose spirituali che gli pare ricevere alla mente, e delle
su certa erbaccia, / ed ecco a gli occhi un sonno sì profondo /
[il diavolo] fa quello che gli uomini immaginano fantasticando, e quello che
b. davanzati, i-360: fantasticò chi gli fusse più di tutti sospetto, e
identificarsi idealmente. svevo, 5-249: gli pareva che l'unico ostacolo per fantasticarsi
di ripagarsi su me della pena che gli avevo fatto soffrire, facendomi soffrire. e
voglia di lavorare. soldati, iii-28: gli pareva di ricordarsi... di
il calore. ma, come spesso gli succedeva in simili fantasticherie, non era
faccia un quadro de la invenzione che gli piace, pur che non ci sien su
, quali i poeti amano imaginare fossero gli occhi delle nereidi, l'ardore forse
le virtù morali, temperative di tutti gli atti sensuali e fantastichi d'esso uomo
quello intellettivo, che non solo non gli può aggiungere alcuna perfezione, ma riesce
. gozzano, 888: io fissavo gli attrezzi di ginnastica, / gli olmi gemmati
fissavo gli attrezzi di ginnastica, / gli olmi gemmati, l'infinito azzurro /
. g. villani, 12-90: per gli savi e discreti si disse infino allora
milizia, ii-67: sogni son certamente gli arabeschi, e il voler dare leggi ad
avevano talmente scosse le calabrie, che gli abitatori, credendo essere giunto il giorno
1-132: voci strane, voci fantastiche gli giungono da ogni parte dell'universo..
castello fantastico di nuvole / finché non gli cade di mano / friggendo nell'acqua
medio evo era naturale allo spirito. gli uomini vivevano in ispirito in un altro
fiabe..., facendo svegliare gli uomini in un mondo affatto nuovo e
e vi cantano fantastiche storie cui sorridono gli occhi dei vostri cari, raccolti intorno alla
ultimi discendenti de'vecchi fantastici che su gli alti trampoli varcavano stagni e pantani del
: nella piazza polverosa tre caroselli girano con gli specchi e le lampadine elettriche, con
i fantastici dei fantasimi delle fantasie dolcemente gli fan le carte, gli aprono i libri
fantasie dolcemente gli fan le carte, gli aprono i libri, e rammentano le
27-9: un fraudolente vecchio incantatore / gli de'(come a principio vi si disse
pareva degna d'alcun disprezzo? perché tutti gli incanti, fatti per impedir le machine
che il valente uomo di ser alesso gli ha annoverato cento scudi; e di sopra
linguaggio così fantastico ed aereo, che gli effetti e le cagioni fisiche dell'animale
stic'umore, / che possa dare a gli uomini sospetto / d'esser cagion di
buco è fantastico'. cicognani, 3-186: gli sforzi dell'ingegnere per reggere, come
il treno andava a una velocità che gli parve fantastica. -esagerato, eccessivo
: la distinzione / che 'l ricco sopra gli altri oggi pretende, / i fantastichi
attaccò e lasciò retaggio al secolo che gli venne dopo i languori del suo sentimento
dopo i languori del suo sentimento e gli eccessi del temperamento. verga, 2-17:
poesia... perciocché ella gradisce gli artefici molto, e di loro mostra
bottesini] fu uno dei più geniali fra gli artisti del secolo verdiano, e fra
/ quind'è che i nomi lor sono gli oziosi, / gli addormentati, i
i nomi lor sono gli oziosi, / gli addormentati, i rozzi e gli umoristi
/ gli addormentati, i rozzi e gli umoristi, / gl'insensati, i fantastici
/ gl'insensati, i fantastici e gli ombrosi. e. cecchi, 5-374:
che mai da tal furore infiammato, gli occorse far non altramente che i fanti
... e datogli quello anello, gli disse che se ne andasse dalla fanciulla
dee essere; poscia che ad esso gli elementi tutti e tutti i cieli servono
imbasciata in fretta. svevo, 1-221: gli raccomandò, per il caso che diventasse
tempi che messer mastino signoreggiava verona, gli capitò alle mani uno, ch'era
, 92: cento passi innanzi a tutti gli squadroni erano i fanti perduti,.
aggiunsono imo con la medesima balìa che gli altri, il quale chia- morono gonfaloniere
mazze in via nuova, per cui gli amici lo chiamavano il fante di bastoni
e'non nasca un figliuolo / che gli faccia restar be'fanti. sassetti, 96
. sassetti, 96: egli non gli disse veruna cosa, ma guardatolo da capo
: -ella è più bella che gli agnoli. -scherza co'fanti,.
[quella cieca cupidigia] tutti gli fa simili a quello fantesino ch'è
/ mando al banchiere, e sì gli faccio intendere / che, venendov'alcun
caretta, che fra la mischia de gli stradiotti vanno facendo alla sassaiuola. -acer
dal viso pallido, i capelli morati e gli occhi di smalto nero, in certe
maestro alberto, 48: le ricchezze, gli onori e tutte cotal cose son di
. varchi, 22-20: le ricchezze, gli onori, e l'altre cose somiglianti
lor, certe fantacce / da fare sbigottir gli asini in frega. gelli, iv-58
senza tetto. vai, 22: se gli sta la rosa accanto [al gelsomino
.. vi abbiate ora così lasciati appannare gli occhi alla lascivia, nella matura vostra
faustolo pastore del re, il quale gli ricolse e portogli a laurenzia, sua
laurenzia, sua moglie: e quella gli allevò e nutricò. dante, par.
innocenti. boccaccio, ii-272: venere iddea gli venne da- vante, / e 'n
essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si dice: * egli è
fantino, / le brache in fatti gli eran poi cascate. note al malmantile,
/ e van che par il diavolo gli cacci. note al malmantile, 2-703
coi palafrenieri, coi fantini, con gli allenatori,... ella aveva
de'fanciulli, rispetto a'negozi de gli uomini attempati e assennati. = deriv
, libertà. pea, 1-284: gli schienali delle due sedie stavano come da capo
strappargli testa, braccia e gambe sotto gli occhi stessi dell'aio. di giacomo,
, un altro fantoccio dietro a quello gli cadde in testa. tozzi, i-347:
.. vuol riformare il mondo, ammonendo gli uomini per bocca dei suoi fantocci,
buona opinione, che di te abbiano gli uomini... questo non è fuor
campi maturi, 1 soliti fantocci, gli spaventacchi. 2. pianta rimonda e
il padre di dargli donna né mai gli era venuto fatto; pure, avendone una
; pure, avendone una appostata che gli piaceva e gli pareva a proposito, pensò
avendone una appostata che gli piaceva e gli pareva a proposito, pensò di farla
le mani a cintola? / e non gli è dato il cuore di sforzare /
i libri della scuola e quante carte gli venivano tra mano. alfieri, 5-117:
lippi, n- 13: infra gli altri piaccianteo, il quale / s'era
/ volgeva ad or ad or timido gli occhi / all'aspetto del padre. nievo
evasivi che a forza di tacere rendono gli inglesi così leggeri e fantomatici. govoni
robusto; /... / tra gli ufiziali è il primo a mormorare.
; a voi non piace di studiare né gli uomini, né le cose,
tanto mondo, / e dovreste aver gli occhi nella nuca, / come, un
assassinanti, di mandatari, per ispogliar gli uomini di quella vita, alla cui
ripigliar fiato. carducci, iii-25-336: gli scrissi e gli replicai ammonendolo non esser
. carducci, iii-25-336: gli scrissi e gli replicai ammonendolo non esser quello il modo
era un farabutto; e altre cose gli dissi che potevano e possono essergli utili.
e con grida e risate e motti gli danzarono a tomo una folle farandola. savinio
segni / del suo giudicio, e gli affidò la verga / che si fa serpe
'ha messo la sua posta, gli altri puntano una somma a loro scelta
, a seconda del punto uscito, gli fa vincere la posta degli altri giocatori
l'ho cercata [la principessa] dietro gli aceri color di sangue malato, le
143: a mano a mano / suscitando gli andranno ora il fugace / rapido beccaccin
aggettivi e d'avverbi, coi quali gli scrittori di questa rivoluzione ambirono piuttosto mostrarsi
di curiosa e superficiale erudizione, sì bene gli scrittori originali, gli storici, gli
, sì bene gli scrittori originali, gli storici, gli oratori, i poeti antichi
gli scrittori originali, gli storici, gli oratori, i poeti antichi ricerca.
: di fresco e pulito, dentro gli involucri di buon canovaccio che chiamavano scarpigliere
speranza e il desiderio di vivere, gli ridava il fardello più grave della vita
a così gran tempesta, / stropicciandosi gli occhi alzò la testa. / e disse
e con tanta fortezza, che, empiuti gli spazi di mezzo, di terra,
sopra tutti gli altri della lingua si vede pregno di significati
convenevolmente con esso si risponde a tutti gli altri, come che e'vaglia in
da altrui, che non voleano dire gli fatti d'altri. fazio, iii-7-83:
, nuda, vittoriosa. così parlano gli uomini i quali più nel fare che
più nel fare che nel dire pongono gli studi loro. de sanctis, 7-408:
un'azione; sbrigare un affare, curare gli interessi propri o di altri.
fare economia, bisogna che rinunziate », gli sembrava una di quelle cose impossibili che
lei rivolge impetuoso i passi, / con gli occhi molli e con le trecce sparte
85): col capo alzato, con gli occhi fissi, con le labbra strette
una cosa nel suo essere; conferirle gli elementi essenziali alla sua natura e al
da s. c., 18-4-5: gli amici, quanto fare si può,
non volete mangiarla? » mia madre gli dice. « fate liberamente se volete
, 28-10: pur per ubbidir lui che gli è signore, / disse d'andare
facciano a loro modo, o non aspettino gli ordini suoi, non è eroe da
resto della grandezza, mentre il pennello gli gocciolava sopra il viso e il ventre gli
gli gocciolava sopra il viso e il ventre gli s'appiccava sotto il mento? moravia
che il frate e la balia. gli ingannati, xxi-1-215: se venite con me
non fare, / non fare. gli vo'dar, non mi tenere. grazzini
quando ebbe fatto il mondo e tutti gli altri animali, fece anco l'uomo.
operò natura qui su'arte, / che gli omeri le fece con diletto, /
gravide, molto vi si pon cura, gli erano appunto come quegli del parto dinanzi
3-189: pareva che fossero stati sempre gli uomini più onesti e più moderati che
d'altri uomini eccellenti, ai quali gli antichi usavano di far statue di bronzo e
colori. giov. cavalcanti, 252: gli disse che andasse a fare de'panni
, i-488: dirai all'anziano che non gli detti a fare il panciotto perché me
tutto al gioco. dessi, 6-90: gli gnocchi li faccio lo stesso; il
seco, ché oltre al prezzo, gli darebbe da far colazione. note al
. g. villani, 9-188: gli usciti stavano ne'detti borghi con loro famiglie
frodi e con bilance adulterate, / gli venne fatto d'esser milionario. carducci,
illuminare il mondo, / né il buffon gli vo'fare. /...
molta fortuna. comisso, 15-27: gli anni passarono, mio padre morì, mi
mostra di tutte le merci delle quali gli uomini hanno necessità maggiore. note al
ii-484: fo versi e prose, come gli uccelli fanno il nido; chi di
vanno insieme a li giardi nialora / che gli auscelletti fanno dolzi canti. dominici,
fanno dolzi canti. dominici, 1-47: gli orecchi stendi a udire...
loro idoli d'un pezzo solo e gli scettri reali. rosa, 1-129: concludo
, facile, copioso, nato fatto per gli ornamenti. pascoli, 957: di
non paghi: forza maggiore », gli risposi subito. « e anche se
stanno venendo tutti i pruriti di chi gli è stravivo, -gemè quasi michele.
ma si bucò una gengiva, che gli fece sangue. -dar luce,
. grazzini, 4-80: il riccio gli era innanzi, come suole a voi,
l'uccellatore, infino che vuole ingannare gli uccelli, e mentre che lo stormento
lo stormento fae dolce verso, tradisce gli uccelli. poliziano, st.,
gente. tavola ritonda, 1-393: gli due cavalieri, non si salutano già niente
. marino, vii- 79: fra gli altri giuochi celebrati da enea in onore delle
sacri boschetti, ov'amorosi balli / fan gli augel- letti, quand'amor gl'inspira
giornata per affastellare un paio di fascinole gli era di grande accoramento. pascoli,
: qualunque persona fia sopr'a chiamare gli oficiali dela compagnia, non possa essere gravato
volgar., xix-4 (239): gli occhi miei né l'orecchie mie non
miei né l'orecchie mie non facevano gli uffici loro. crescenzi volgar.,
contende / da lei, poi che non gli usa ventate; / quando l'ha
cavalca, 19-236: la qual cosa vedendo gli longobardi ch'erano in quella contrada,
è ognor discordia; / sempre guerra perciò gli uomin si fero; / che fra
uomin si fero; / che fra gli stessi dei stabil concordia / esser mai
lo raccorranno, e con solenne rito / gli faran sacrifici, esequie e tomba.
figliuolo. tasso, 19-110: apri gli occhi, tancredi, a queste estreme /
, li digiuni e le vigilie e gli altri simiglianti beni fae con menimamento di
in sei colpi. giannotti, 2-2-215: gli altri innamorati, per amore delle donne
. c. bartoli, 1-297: gli altri [edilìzi] finalmente, ne'quali
, 3-54: fu tanto lo stupore che gli si dipinse sul viso, che tutti
in pregione più tempo, e chi gli faceva colpevoli e chi no. boccaccio,
ci fosse, evitava financo, per quanto gli era possibile, di salutarlo venendo e
di fare novità, si fecero caso gli uomini di senno. nieri,
): io riconosciuto quello giannotto, gli volsi fare motto. tasso, 4-38:
in uno sfogo accorato e umanissimo, gli fa la storia della sua vita solitaria
al menefes per suoi ambasciadori, che gli rendesse aialo suo figliuolo. tasso,
preso, alla richiesta / che noi gli facevamo, alfin rispose. redi, 16iv-
, omo, un saluto? / che gli dico del bimbo? eh! gli
gli dico del bimbo? eh! gli vuol detto / ch'è savio, che
, i-289: fatte le cordiali salutazioni e gli auguri di buona festa risalgono tutti e
noia tanti salamelecchi fecero, e gli ospiti avevano con loro un figlio zerbinotto,
, 6-9: l'invito... gli era stato fatto per telefono due giorni
. nievo, 1-169: « ah gli è proprio oggi che deve tornare la
veletta dissimula il minio e il minio gli anni -non sono stata la patronessa,
del voi. -senti, - gli feci, - devi darmi del lei o
, contento. tozzi, i-50: niccolò gli faceva cenno di sì con la testa
mal fare, e ordinò d'uccidere gli consoli e parte de'sanatori. bibbia volgar
non negare simili attestati a chi realmente gli meriti, e di non fargli all'incontro
quantunque egli si curasse poco de'lasciti che gli erano fatti da i testatori. i
la promessa, s'indegna se non gli è attenuta. bibbia volgar., ii-320
ne pentirà. davila, 744: gli abitanti facendo giuramento di fedeltà sariano trattati
, almeno, fatti i voti, per gli anni stabiliti dalla regola. alvaro,
te, che... tu gli ti facessi incontro per amore del grande parentado
... far tutto quello che gli piacesse nelle cose veneree. c. dati
condannare a morte i rei, non gli aveva dato pur quello di far la
a ognuno. serdonati, 9-285: gli diede bando di ribello, e fece processo
fatta l'esecuzione ne'due fratelli, gli altri ch'erano stati arrestati prigioni, furono
padre, che riparò la chiesa dipo'gli apostoli, che cadea. cristo la
fece, ma molto rovinò; poi per gli apostoli fu grandemente rifatta. s.
barberino, 3-1018: in presenza de'baroni gli diè piena licenzia di fare o disfare
altri dui. alfieri, 7-191: gli autori delle composizioni, a cui fo una
al concetto. baldini, 3-258: gli avevano fatto un monte di feste,
giardino e prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la
si voleva dipartire da lui, anzi più gli s'accostava e più gli faceva buona
anzi più gli s'accostava e più gli faceva buona festa. pulci, 14-52:
colui cui io farò pietà, sì gli sarà fatta; e a colui cui io
colui cui io farò misericordia, sì gli sarà fatta e a compimento. petrarca,
favore de pontefice, quantunque dal noncio gli fosse fatta grandissima instanza. goldoni,
bimba? manzini, 12-24: giovanni faceva gli onori di casa,...
: ma diciamo pur il vero, gli uomini per li più sono sensuali e
né io siamo così austeri, che gli scherzi e le soavità poetiche ci abbiano a
come se non bastassero le tirannie che gli hanno fatte ieri; a un signore
i-139: la sua stessa albagia buonacciona non gli permetteva né meno di temere che giulio
/ senno de'detti e maestà ne gli atti, / nova aspasia la fan,
non fanno le vili ricchezze, né gli antichi regni,... gli uomini
né gli antichi regni,... gli uomini gentili né degni posseditori de'grandi
, / ai diletti inclinato ed a gli amori, / legator d'alme e feritor
malnate genti tacessero. ariosto, 14-104: gli passa la riviera entro le mura,
/ per morir ciascun giorno, e gli occhi fersi / duo fonti. tasso,
24 (414): lucia fece gli occhi rossi, e sentì in cuore una
con facendogli veduta... che gli prestava tutto il favore dei patrizii. grazzini
, ii-104: egli è tempo aprir gli occhi, e parer cieco, /.
ad esser grande e d'aspetto terribile. gli ingannati, xxi-1-196: tutti gli spagnuoli
. gli ingannati, xxi-1-196: tutti gli spagnuoli che vengon qua si fan signori
porìa giamai / immaginar, non che narrar gli effetti / che nel mio cor gli
gli effetti / che nel mio cor gli occhi soavi fanno. c. rinuccini,
che ne l'ultimo del verso percuotono gli orecchi. diodati [bibbia], 3-40
] nel resto è commoda da farsi de gli amici. baldinucci, 9-xiv-148: a
a quanta miseria non è ridotto se gli altri non gli fan parte delle loro scoperte
non è ridotto se gli altri non gli fan parte delle loro scoperte e della
, ma dal presente, -di che gli si è fatto gran merito. rovani,
proposito della maniera con cui venivano riscossi gli affitti delle terre appartenenti alla chiesa,
affitti delle terre appartenenti alla chiesa, gli aveva fatta la fama di rivoluzionario.
bagni d'acqua per tutto, e gli si fa unzione d'olio e di vino
, 16-vi-274: direi che vostra signoria gli facesse de'serviziali un dì
barberino, 1-69: tutta la gente gli fece lato. berni, 4-47 (i-105
dare ripetizioni. caro, 12-iii-164: gli farò una lezione de la vostra catena
accattati, non ne potendo comperare, gli pareva male a fare la memoria in sui
scuo- prono. giusti, 3-168: gli ringraziavo dell'affetto che mi dimostravano,
dell'affetto che mi dimostravano, ma gli pregavo a darmene una prova maggiore facendo
vita. tozzi, i-62: ella gli chiese: -perché ti lamenti sempre che la
/ (perché e'fu fin quando gli avea da spendere) / con questo tessitor
davanzali, ii-430: voi avete danari e gli volete cambiare per lione, perché vi
firenzuola, 128: il sabbato la moglie gli facea la barba. g.
rasoio] non fa bene, io gli rispondo di sì, e mi lascio finir
, pon cura / vèr ponente con gli occhi de la fronte, / e con
sa sua voglia coverire, / quando gli avene cosa oltra suo grato, / non
vincere e perdere le battaglie a chi gli piace, non guardando a numero o
ho piacere qualche volta a far disperar gli amanti. alfieri, i-155: forse
verga, 3-19: allo zio crocifisso gli finiva sempre così, che gli facevano chinare
crocifisso gli finiva sempre così, che gli facevano chinare il capo per forza,
de roberto, 105: don lorenzo gli consigliò di partire: solo la lontananza
zavan lampi, e la fean batter gli occhi. pascoli, 466: o
il rimanente, abbiam visto che da fare gli avesse dato la raccolta de'libri e
stato un bel da fare, per gli inservienti municipali, ripulire tutto e mettere
intenderci: chi chiamate voi antichi? gli oratori di qual età? buonarroti il giovane
combatter coi leoni, a lottar con gli orsi et asalir con le capre. rajberti
, e del seguir che fanno / dopo gli avi i nepoti, / sta natura
ben tutta la spalla egli soverchia / gli accolti in piedi al console d'intorno.
a disegnare. vittorini, 3-143: gli si è fatto troppo vicino, e il
: il capponi si fece alla terrazza e gli racchetò alla meglio. dossi, 80
, 1-23: stabilite le distanze che gli premeva di stabilire, oreste poteva tornare
comportarsi con finezza, come del resto gli comandava la sua natura. si era
caro, 1-1210: come prima si fer gli uomini e i bruti; / com'
carletti, 122: vi fanno bene [gli olivi], e il simile farìano
,... sendo maggior de gli altri, e facendo due volte l'anno
. -moltiplicarsi, crescere bene (gli animali, specie d'allevamento).
tortore fanno due volte l'anno; gli altri uccelli non fanno quasi più d'
rasoio] non fa bene, io gli rispondo di sì. -importare,
m. cecchi, 18-5: la gli fa più, vé, che se e'
, 3-45: colui che ha quello che gli fa d'avere, sia contento.
peso. boccaccio, viii-3-213: tra gli altri giuochi usavano [i greci]
: m'era parso / vederti con gli astanti fare a dama. i. neri
è più tempo di legar con refe / gli scarabei! non più, di fare
lassi / porto 'l cor grave, e gli occhi umidi e bassi / al mondo
, da strabone pur e da tutti gli altri antichi per isola nominata, non si
pulci, 10-2: vide le schiere e gli stormenti sente; / non sa che
: l'altro, d'un colpo che gli aveva reciso / il naso e la
era già presso, / e a cantar gli uccelli han cominciato. cellini,
[dante] sta a malincuore, e gli fa mille anni di uscirne.
48-84: annoverando li danari, le mane gli tremavono come verga. dice toste:
fatto un po'di collezione, se gli fece sete. aretino, iii-7: dopo
riprenda i vizii degli uomeni, e io gli truovo tanti e tali, e in
tirsi, s'avrai la fuga e gli occhi / come tu dici. io ti
invenzione. de roberto, 212: gli uomini vogliono far di loro capo.
uno de sua di casa e sì gli disse come quello mercatante guadagnava assai colla
modo. nomi, 5-63: tutti gli riuscivano i disegni, / se far dovuto
li suoi costumi non si facevano con gli loro. ma pure all'ultimo, vinto
altro scricchiolio dello sgabello. « gli avete dato lo sgabello rotto! »
e d'una galleria, / provvidero gli amanti alla persona, / e fecer alto
che ne facesse alto e basso come gli piacesse. beolco, xxi-11-1001: la fa
con pace / l'avversità, che gli convien passare, / mentre che sta
partito, per ciò che accomiatarlo non gli pareva far bene. manzoni, pr.
. pascoli, 780: oltre gli uomini che non aspirano se non a star
, 23-14: vuol che a montalban gli le rimetta [l'armi], /
rimetta [l'armi], / e gli le serbi fin al suo ritorno;
fin al suo ritorno; / che non gli fanno or di bisogno intorno. giraldi
sempre; che / aspettar non dèi gli amici, quando puoi fare da te.
impennacchiati e alle gualdrappate altane, dietro gli effluvi trionfali. jovine, 2-210: disposti
quelli che passavano, credendolo vivo, gli facevan di capo. g. c.
. ma, accortosi che la polvere gli aveva insudiciato le dita, disse: -ho
al certo. rajberti, 2-124: siccome gli imbecilli non commettono che bestialità, il
femmina fa l'uomo viver contento: / gli uomini sanza lor niente fanno. berni
alla peggio, e ch'ella ben gli vada; / perché chi piglia il vizio
esche alla guerra. nieri, 250: gli deve dire che l'altro giorno si
: è riuscito, che buon prò gli faccia, a mettere insieme un libro pieno
oggi in disuso) di disdire gli appartamenti per il 29 settembre.
: diventava più bello fare tardi con gli altri. -fare per tre,
dei preti, dai cani fradici. gli ombrelli non ce la facevano. tecchi,
più per le gambe ne poteva: e gli birri tuttavia drieto gli erano a le
poteva: e gli birri tuttavia drieto gli erano a le spalle. pavese, 6-125
una lezione una volta e da allora tengo gli occhi bene aperti. pavese, 1-20
. appostarono il passaggio nell'erba e gli tesero un fildiferro nascosto. -farla
io non so come mi- chelozzo se gli crederà. -gli crederà fermamente, sentendo
, dicendosi che sarmati e daci assediavano gli alloggiamenti di mesia e pannonia. lancellotti
in mostra. piovene, 5-74: gli avanzi di vecchi quartieri, spesso soltanto
): lascia fare, che io gli darò quello che egli va cercando.
non possono farne a meno; ma gli zingari, mi sa che ci
. boccaccio, i-201: in quella nave gli pareva essere tutto ignudo, con una
degli alberi. baldini, 7-133: gli occhi di tutti restarono lungamente fissati su
dire, a fine di screditarsi, non gli riesce. botta, 4-128:
fronte e 'l capo: al quale atto gli era risposto con un più chiaro sorridere
nel fare del griso il pensiero che gli passava per la mente. tommaseo [
. serpente della libia, di cui gli antichi favoleggiavano che avanzasse lasciando un solco
un rabbino del sinedrio seggio. / me'gli starebbe un vaso d'orvietano, /
(cuoio, legno, metallo) dove gli ar cieri antichi ponevano le
francia! caro, 4-213: da gli omeri le pende una faretra, / dal
non immaginaria faretra di strali e saette gli occhi della sua donna quel poeta spagnuolo
gurra in cuoio di giraffa inciso, gli archi dei gubahin a triplice curvatura, le
ii-1-134: queste [lucrezia e penelope] gli strali, / avean spezzato e la
cui son corde aurati crini, / faretre gli occhi, e strali adamantini, /
, né quindi vótar la faretra; gli amanti sospiravano sol per usanza, o
acciar che la faretra a tergo / gli empie, e gridò: solo regnar vogl'
tassoni, 3-50: cinquanta donne lor con gli archi in mano / avezze al bosco
falcati? / faretrati, / che giovar gli egizi arcieri? d'annunzio, iii-2-263
/ gentil core incatenato: / e gli amor più lusinghieri / fra lo stuolo
231: non meno triema taguglia per gli uccelli, il leone per le farfalle.
(i-214): generalmente gli uomini tante ne appetiscono [di donne
quelle proprie dell'insetto o qualità che gli si riferiscono solitamente, come agilità,
vederla, ella lo chiama, / e gli batte la man sovra la spalla.
e neri. comisso, 12-118: tutti gli intervenuti vestiti... all'europea
, 8-ii-210: né pure bisogna che gli autori di sì fatte scoperte si credano d'
sambuco, e così tutto il cervello gli corse nelle natiche, e gli restò
il cervello gli corse nelle natiche, e gli restò leggera la testa come il sambuco
ossi. proverbi toscani, 367: gli gira d'intorno come la farfalla al lume
e balli, e intrattenga piacevolmente tutti gli altri. pirandello, iii-652: che
alto e stretto la sera dentro fra gli alveari allogheremo, e nel suo fondo
la strettezza del vaso al vicino fuoco gli costrigne a morire. redi, 16-iii-156
affannava, tossiva, spurgava farfalloni che gli uscivan proprio dagli occhi. -persona
un farfallone, che farà ridere anche gli scolari che ascoltano le sue frivolezze,
le sue frivolezze, e taluno forse gli scarabocchierà la sua caricatura. -racconto fantastico
buona memoria ad ogni grosso farfallone che gli sfuggiva di bocca. -avere il
loria, 5-118: dinanzi ai lavori che gli mostrai [al padre pittore],
i miei colori chiari, farfalleschi, gli sembravano più da modista che da pittore.
comportamento delle farfalle, che ne ripete gli atteggiamenti. a. f. doni
, fosse vero il farfalloneggiaménto riferito da gli istorici, non discreti, ragionevoli e
presunta, farfalloneggiata negli spartani) fra gli ebrei leggesi tanta onestà, tanta purità
mai, e, se sputa, gli altri leccano. tecchi, 11-112: «
farfocchiando. ma stavolta quel nome non gli adulava il palato. = variante di
', e non trovava nessuno che gli desse nulla, e non voleva spendere,
sempre più piano, e dalla bocca gli usciva solo un soffio lento. feci
di mezza farina, dicendo che si rovinavano gli stomachi co'cibi troppo delicati.
e che, malgrado della farina che gli piove dalla parrucca, ragiona con gli stessi
gli piove dalla parrucca, ragiona con gli stessi nostri princìpi, e dividesi dalla
se in fatto di cognizioni si mettessero gli accademici ed i non accademici in un
ciò di cui è costituita un'opera, gli elementi che compongono un fatto, gl'
germania, vennero di macedonia, e gli deriva dalle reliquie di alessandro magno.
o ghiandaia che la si fosse, gli disse ogni cosa per filo e per segno
hanno in capo la neve, alla fronte gli solchi, al naso gli occhiali,
alla fronte gli solchi, al naso gli occhiali, al mento la farina.
ben bene in viso, e non gli era parso schietta farina. -anche iron
per farina detta 4 confarreazione ': gli sposi si mangiavano insieme un piatto di
: v. crusca. -per fare gli gnocchi ci vuole la farina: perché
sa trarre vantaggi dalle buone occasioni che gli si offrono. proverbi toscani, 137
, 369: erano quelli i momenti che gli inquilini di sotto, al piano nobile
cascame. soderini, iv-76: gli avanzi dei brodi della cucina et
quelle della professione che sostenea, onde gli bisognava esser anche di quelle varie scienze armato
5-2-121: si rigettano i legumi vecchi e gli altri semi farinacei ed oleosi, se
di certi uccelli, e per sineddoche anche gli uccelli stessi). vallisneri,
gusta, lo trova ottimo e gli mette il prezzo! = deriv
ne mandasti dodici: tristizia! e gli era me'ch'e'fussin buoni e pochi
del carro lo strido, / nella stalla gli apprestan farinate / grane, vinacce,
mosca- delio, / facea tra gli altri una crudel mina; / una zazzera
. abati, 100: per gli altrui falli oggi proviam flagelli. /
la deglutizione; ovvero per aprire gli ascessi nel fondo della gola. questo stru
neve lo infagotta [il fantoccio] e gli occhi si fanno più cisposi, farinosi
della squadracela, che saliva penosamente verso gli sla- vini di roncarolo. migliorini [
migliorini [s. v.]: gli sciatori chiamano * neve farinosa 'la
.. ha luogo quando si pongono gli atti del culto esterno o per fine di
questo fariseo dimenticando i fatti suoi, e gli altrui guatando, gli parea essere giusto
suoi, e gli altrui guatando, gli parea essere giusto, e gli altri gli
guatando, gli parea essere giusto, e gli altri gli pareano peccatori. dante,
gli parea essere giusto, e gli altri gli pareano peccatori. dante, inf,
io ti ringrazio ch'io non son come gli altri uomini, rapaci, ingiusti,
chi imita nell'atteggiamento, nei costumi gli antichi farisei: ostentatore dei propri sentimenti
iii-36: or chi avria mai pensato che gli ipocriti avesser tolto sopra la lor coscienza
vero si chinò sul cieco finto, e gli chiese a denti stretti, sottovoce:
piace. michelstaedter, 704: quelli [gli uomini della facile 'sufficienza'] abbandonerai alla
e'si darebbon co'barlotti. / che gli è caso di ghiotti / e parasiti
disposto col gusto, la polvere, gli stracci e la confusione con cui quarant'
con cui quarant'anni fa si arredavano gli studii dei pittori veramente geniali. deledda
arte pre- stigiatoria che illude e perstringe gli occhi, che fan vedere una cosa
barberina: le disse come si facevan gli sciacqui. papini, 26-166: feci
* farmacia di montecitorio 'sono detti gli ambulatori dove convengono i deputati per discutere
i barattoli e di mandare al diavolo tutti gli speziali, essendo meglio soffrire qualche passata
, i commenti, i trattati, gli aforismi, i pronostici, i libri de'
i pronostici, i libri de'reggimenti, gli intra- duttorii medicinali, acciò si trovino
fatto esami del sangue, e scoperto che gli organi rigeneratori di esso avevano guastato il
e. gadda, 7-102: gli argomentanti dottori e dulcamari d'ogni me
vendita. cicognani, 1-43: tutti gli specifici della farmacopea ufficiale e delle quarte
più è vituperato e percosso, tanto gli ha più misericordia e piagnelo.
fieramente romantiche stregonerie. gozzano, 1151: gli amici sogghignano come ad un farneticante.
barilli, 6-89: quanto a me, gli occhi, li ho chiusi, incollati
beicari, 1-25: giovanni affermava che iddio gli aveva dimostrato e fatto conoscere, che
stava davanti all'antiporto. ma essi gli dissero: tu farnetichi. ed ella
pateticamente. cassola, 2-176: non gli era mai accaduto di sentirsi così disperato
che non vuole una moglie, che gli delibera dare il duca, bellissima e ricchissima
la sciocchezza e mentecattaggine sua, se gli dice in firenze: 'tu armeggi; tu
, ii-15: dicevano che il cervello gli stesse dando completamente di volta e s'
clarissimam a capestri sine rubore, a gli sfacciati cimeduli subiaceno gli erarii delle virgiliane
rubore, a gli sfacciati cimeduli subiaceno gli erarii delle virgiliane littere. -che ferneticate voi
coturno? / ma che farneticate, gli richiesi; / ei mi rispose: certo
imperiosa, che, se voi non gli darete una cagione, se la farneticherà
(il ristretto di tutto ciò che gli uomini avevano, fino a'suoi tempi,
: lo stillato di tutto ciò che gli uomini avevano, fino a'suoi tempi,
un fametichìo interno che verrà fuori con gli stessi versi della faccia e l'arti
bene, quando tu m'hai tolto gli agli miei. g. morelli,
dovete esser l'umore: dio fa gli uomini, e e's'appaiano.
, che non so come i fanciulli non gli tirino i sassi dietro. denina,
affanni / di farnetici tempi / fan tramortire gli anni, / orride al mondo e
, / orride al mondo e minacciose a gli empi. f. f. frugoni,
delirio; quindi la presunzione di alcuni gli rende farnetici. g. gozzi
-sostant. cavalca, 19-250: fra gli altri ci era un gran farnetico,
e sì gran romore, che tutti gli altri infermi molestava. m. villani,
giustamente detta il faro del saggio fra gli scogli nascosi dell'amor proprio, non
una infinita farragine di nuove leggi, che gli uomini vivono in essi in una bruttissima
salvini, 6-171: 'ciò che gli uomini fan, desio, paura, /
farraginose e nuove per le vesti e gli usi longobardici che vi ha espressi.
inesplicabilmente dozzinali. gramsci, 9-442: gli istituti ufficiali dello stato capitalista sono..
aver letto il concettoso tocqueville, che gli eran bastati i ricordi personali e locali
., 9-4: dal qual tempo innanzi gli si suol dare [al cavallo
minestre o alla preparazione di dietetici; gli antichi romani lo abbrustolivano o riducevano
farsaiòlo, agg. letter. che ha gli attributi di una farsa. -anche
quale si foderava l'elmo per attutire gli urti. sacchetti, 159-155: e
/ e la farsata al capo ben gli accosta, / poi che adocchiato ha
19-41: col baston le costure gli assetta. / non domandar se le tro
voglia azzuffare co'calzari, sì male gli stanno i panni indosso. varchi, 18-2-84
osso né carne. paolieri, 219: gli regalai il farsetto a maglia che mi
battaglia oscura. ariosto, 17-131: gli avean levato l'elmo e la corazza,
roseo colore, / bianca fascia la fronte gli cingea. pirandello, 5-590: trovò
cui maniche, sdrucite ai gomiti, gli lasciavano scoperti i polsi ossuti. -acer
grosso petto. bocchelli, 1-ii-467: lei gli fu sopra; aggrappò il farsettóne di
e se torto o ragione / fatta gli fu, non direi per un farso.
c. bartoli, 27: gli architettori lasciarono nel piede delle colonne di
portar con voi quella fascetta per fasciarle gli occhi, acciocché lo incanto vaglia.
sulla fascetta. cassola, 2-357: gli venne nelle mani un mazzetto di lettere
calate della cintura. bocchelli, 3-91: gli uomini indietreggiano l'uno sull'altro,
, 19-44: oh come lieti / faticar gli vedrai sul piano erboso / alla soave
passionato in tutti i sensi, che gli occhi gli fuoron velati con la fascia
in tutti i sensi, che gli occhi gli fuoron velati con la fascia. petrarca
, / le mani armate, e gli occhi avolti in fasce. boccaccio,
boccaccio, i-201: in quella nave gli pareva essere tutto ignudo, con una
cieco, 24-49: certe fasce a traverso gli posero / che la tenean legata molto
gran signore o mandarino condannato a morte, gli manda una fascia di seta dilicatissima,
colpo tocca con fusberta, / che gli ha la faccia insino al collo aperta
colore, / bianca fascia la fronte gli cingea. arici, ii-97: candida
la fascia del barrocciaio che nello sforzo gli s'era allentata. alvaro, 2-67
di cuoio stralu- cida... gli reggeva sulla culatta e sul fianco la cassetta-
raso bianco a traverso, come la portano gli ufficiali in servizio, se non che
sulla piaga. vasari, iii-17: se gli sciolsero una notte le fasce del braccio
al vento. papi, 1-31: gli ammalati e i feriti mancavano spesso di
pertini, quelle cuffiette nel canestro, gli occhi le s'infocavano o le si
. baldini, i-65: una bellezza per gli occhi è la fascia ravvolta e ghiacciata
scendea tra gli olmi il sole / in fascie polverose.
teneris sima, ravvivata tra gli alberi da fasce di pulviscolo dorato.
pure anche esso i suoi membri, secondo gli ordini, che sono le fasce,
poca larghezza e pochissimo aggetto. oltre gli architravi, si collocano fasce negli stipiti delle
l'altra scala, tutte di pietra gli stipiti gli architravi i limitari, semplici
scala, tutte di pietra gli stipiti gli architravi i limitari, semplici e sode
della cornice..., è tra gli elementi ammirevoli del disegno juvarriano.
giro della tavola sotto il piano presso gli orli. la fascia della tavola suol essere
dominici, 1-137: delle fascie e culla gli alleverai con vestimenti onesti, s'arrenderanno
schiavi fai fin dalle prime fasce / gli uomin tutti, e incatenati stanno /
padre e mio fratello, e anche con gli altri miei fratelli e sorelle che morirono
; e non varranno a racconciartele / gli stoppatori. lucini, 1-109: giuocano
, gl'indiani, i negri, gli abitatori della virginia e del brasile non fasciano
, fuor ch'un velo, onde gli fasce / le sue ferite in sì solinghe
di una stoffa. la ragazza tornò e gli fasciò la testa con brandello che aveva
/ di fuor le braccia a grattarsi gli occhi. guerrazzi, ii-37: più
in altro; quando egli t'ha fasciati gli occhi, egli poi fa di te
volere il medico che... gli fasci e leghi gli appetiti e volontà
che... gli fasci e leghi gli appetiti e volontà bestiali con ragione,
bembo, ix-19: speme, che gli occhi nostri veli e fasci, / sfreni
e la striscia gialla della giberna che gli fasciava il petto, si sentiva gonfiare
le braccia e 'l petto in guisa gli ne fascia, / che non può sciorsi
rilasci / il cor di foco e gli occhi d'umor pieni. c. dati
13-i-1066: felice merto, ove in cercar gli onori, / la virtù non si
trovò il dito sano e bello come gli altri. caro, 12-i-155: minerva con
arco tenda, / e di vel fasciato gli occhi, / indi scocchi / ed
che fasciato. foscolo, xv-401: ho gli occhi infiammati, e molto più il
bende le quali lasciano appena aperta per gli occhi una feritoia. -che ha i
la città è piena di fantasmi. gli uomini camminano senza rumore, fasciati di
in casa d'anna là ove ricevette gli sputi e le gotate e la fasciatura
e le gotate e la fasciatura de gli occhi. tanaglia, 2-84: se corso
: odio... i vegetariani, gli sportivi e tutta quella gente insomma che
dispensa. monti, iv-289: sotto gli auspici superiori qui si stampa un giornale
copertina. -fascicolo processuale: quello contenente gli atti di un determinato processo.
di fascini /... / e gli dan foco. bella e luminosa /
vituli agnellini. / e più smagrar gli fan tutto l'armento. = deriv
quelle imagini, che non avevano per gli orecchi trovato adito al cuore, lo trovaron
trovato adito al cuore, lo trovaron per gli occhi, adoprando una sorte di fascino
fanciulli come streghe che sono, e gli fascinano in modo che con dolore estremo
: né egli si rivolge, né solleva gli occhi, quasi che sia fascinato da
: i suoi bottoni iridescenti fascinavano come gli occhi del gatto. = voce
truppe, facessero la fascinata senza negligentare gli accessi. -in senso generico:
! in grembo a frine / lacera gli anni, et al cristallo avante / fa
rimane curvo sul carnaio, ella nuovamente gli getta il grido, più forte.
occhio fascinatore; / ci attira oltre gli spazi, oltre l'ore / la fatalità
a guisa di raggi, mandato fuor de gli occhi aperti che, con forte imaginazion
teneri agnelli dal mal fascino / de gli occhi invidiosi, e ne conserva /
occhio a occhio. rosa, 181: gli occhi son viperini, e giurerei /
: i polsi di mano in mano gli battevano più languidi. stava come sotto
aveva fascetta, i suoi seni grossi gli produssero una sensazione di fascino.
ammalarsi, quando alle dolci illusioni succedevano gli amari disinganni. d'annunzio, v-1-332
per caso che per consiglio, ho volti gli occhi ad un cartaccio che avevo molte
la giustizia che l'aveva appostato, gli mise l'ungnie addosso; gli trovarono
appostato, gli mise l'ungnie addosso; gli trovarono un fascio di lettere; e
di potenza il fascio di cotanta impresa gli era troppo grave. petrarca, 81-1:
la tristezza / l'oro, e gli augusti consolari fasci, / né discacciar
dello stato italiano. spicca in tutti gli edifici pubblici (dicembre 1926).
paese,... che tutti gli operai,... le contadinanze,
con la casa del fascio, visitava gli stabilimenti. 6. gruppo compatto,
cagna, 1-14: l'aria vivida gli rinfrescava la faccia ancora piena di corruccio
g. m. cecchi, 1-2-192: gli venne voglia, dico, / di
ch'era, mostra che sono più tristi gli ipocriti, che fingono santità per ingannare
così com'era avvenuta, perché decaduti gli infingimenti moralistici del fascismo, i giornali non
, 10-180: durante il fascismo in chi gli era contro vedeva facilmente il nemico.
appaia come reazionario e che possa pregiudicare gli interessi del proletariato). panzini,
il rispetto del barbaro per la sapienza che gli è negata. pavese, 7-122:
nutrendosi di foglie e si mimetizza con gli alberi assumendo l'aspetto di bastoncelli o
fendeva ceppi e legava fastegli secondo che gli faceva bisogno. b. davanzali, ii-478
quell'ora la virtù di dio onnipotente gli condannerà. ariosto, 17-32: di
suo capace zaino impissene anco, / che gli pendea, come a pastor, dal
e tre per un presente bello / gli porta al re gradasso in un fastello.
con le pietre che eran quivi dattorno, gli pestò le spalle e tutto ciò che
, le medaglie, le gemme, gli anfiteatri, la geografia, la cronologia.
ricordano con encomio le imprese gloriose, gli atti degni di menzione. cattaneo,
fastidiato per provare il suo desiderio, gli diceano [ecc.]. campofregoso,
croce, ii-6-140: nel fatto, conosciamo gli artisti ossessi di perfezione, sognanti
, e li giudichiamo deboli e impotenti; gli scienziati di compassata e meticolosa esattezza,
li fastidiamo come vuoti e pedanti; gli abili abilissimi, tanto abili che s'
delle volte, el priore del luogo gli faceva cuòciare due uova appoggiate al fuoco,
vaghi spettacoli della creazione; e sotto gli archi della ziza ho aspirato quel fastidio delle
maestrato e signoria, che non facevano gli antichi e originali cittadini. boccaccio,
far cavalieri li meccanici,... gli usurai e rubaldi barattieri. e per
.. ci divelle e trincia / gli alberi e miete alla stagione arsiccia / le
in su la piazza / e dice che gli tiene 'n aventura.
del vestire, che gl'ingegni penetrativi gli veggono la mente fuori del corpo ora
che correva sempre per la strada sbattendo gli zoccoli uno contro l'altro mugolando con la
mentre m'allettate con l'esca de gli onori e delle ricchezze. della porta
furore e zuffe tra frategli e tra gli altri vicini e amici e compagni.
a calen d'aprile da curar sono gli alvei, per modo che si tolga ogni
/ ché de esser fuora mille anni gli pare, / per trovarsi a parigi a
qua i volumi, i saggi e gli articoli che trattano di « classificazione delle
fa danno con le sue gocciole proprie che gli cascano addosso di foglia in foglia
foglia, onde dà fastidio a quelli che gli sieno piantati appresso. magalotti,
la sua patria, ma a patto non gli dia molto fastidio e lo lasci
aveva amato tanto che le donne ormai gli erano venute a fastidio, e non
monti, i-52: basta che abbiate gli attestati di avere sui vostri granai quella quantità
torceranno da altra banda le orecchie né gli sfaccendati con tutta la leziosaggine, che
, che ingenera l'ozio pigro, né gli scienziati con tutta la fastidiosaggine, che
. fastidiosissimo). che suscita, con gli atti, con il contegno, con
. bartolini, ii-254: confessa che gli riesce fastidiosissimo il dover copiare, supinamente,
da quel suono importuno e fastidioso che gli priva d'ogni quiete e riposo d'animo
, 2-21: le maledette sentinelle turche gli rompevano il sonno ogni due ore col loro
impazienza: cacciava mano al mio bossolo, gli dava della bestia e dell'ignorante.
l'incomodo. carducci, ii-3-101: gli uomini dispettosi mi vengono a cercare a
molti sensi sopra questi miracoli: ma non gli dirò tutti per non fastidire gli
gli dirò tutti per non fastidire gli fastidiosi. bocchelli, 13-124: aveva
i fastidiosi... del fondaco, gli fosse minimamente riferito. -col
privo di scrupoli e di riguardi per gli altri (e si può riferire anche
giordani, v-15: anche il temuto vero gli era da que'fastidiosi volentieri perdonato.
: allora son le cagne i creditori e gli usurai?... son tutto
e perseguita e punisce su la terra gli scialacquatori. 3. imperversare,
camminare, guardando dinanzi a sé con gli occhi che il sole fastidiva, non
figlio. c. bini, 1-192: gli piaceva esser buono, le apparenze fastidiva
stomaco fastidito da'cibi, questa gli ritorna 'l gusto e l'appetito.
a i fastiditi dal cibo, a gli stomachi deboli et a gli acidi rutti.
cibo, a gli stomachi deboli et a gli acidi rutti. 3. che
. di costanzo, 1-94: per gli assalti de'nemici era il paese fastidito
domenico; e dormendo lui, san domenico gli apparve, e sparolli il ventre sanza
altrui, ma tutti i beni, che gli altri hanno, riguarda ed ama.
xi-1-51: nel 1766 incominciò a visitare gli spedali con celata, ma sensibilissima ritrosia
monumento, ecc. (e comprende anche gli elementi architettonici o plastici del coronamento
croce, e così le finestre, gli occhi, la piana della finestra,.
arme, il fastigio, le ali, gli sporti. f. buonarroti,
metri incirca. carducci, 849: su gli alti fastigi s'indugia il sole guardando
fastigi dei monti come ardenti / roghi su gli ellesponti ardeano ancóra / al vespro più
neppure delle carezze di speranza, che gli appressava un dito al becco o alle zampe
folengo, ii-266: qui s'occultàr gli apostoli, qui s'ebbe / l'
suo, per lo miracolo del quale nome gli altri mortali si maravigliavano, quello di
oro,... teneva de gli spettatori gli animi sospesi. vico, 545
... teneva de gli spettatori gli animi sospesi. vico, 545: le
adduce / di frementi corsieri; e gli avi loro / e i costumi e le
e i fiori e l'erbe / e gli uomini e le belve. d'annunzio,
c. e. gadda, 336: gli scheletri immani delle terme e d'ogni
/ da la beltà ch'a tutti gli occhi piacque. tasso, 8-2-731:
rispetto / d'onor di riverenza infra gli umani / il caro fior della beltà circonda
degli altri nobili, trattavano senza fasto gli ospiti loro, di qualunque classe essi
giorno natale; 10 voglio celebrarlo tra gli amici, ma senza fasto, con
: con dono tutto gratuito... gli dà comodità di pentirsi, gli dà
. gli dà comodità di pentirsi, gli dà tempo, gli dà stimoli, gli
di pentirsi, gli dà tempo, gli dà stimoli, gli dà aiuti:
gli dà tempo, gli dà stimoli, gli dà aiuti: e l'uomo che
manzoni, 411: i romani erano quali gli aveva preparati di lunga mano la viltà
milizia, iii-287: i ricchi, gli antiquari, i curiosi, i fastosi
, contro un angolo, e teneva gli occhi chiusi. -sostant.
trae lo sguardo. arici, ii-152: gli odorati / calici espande la giunchiglia e
g. capponi, 2-352: né gli ambasciatori loro [dei veneziani] erano
non potendo muovere un passo, che non gli rappellasse la sua prodezza e il sangue
viii-21: poco avean bisogno di stimolo gli elettori dell'imperio, parte flagellati ed
spada e anche la suo lanza / che gli avìe dato la fata morgana, f
potere degli uomini, a dio, a gli angioli suoi, a'demoni, o
. palazzeschi, ii-746: la sifilide gli rode il sangue, e gliel'ha
savinio, 1-80: pronto a domare gli elementi e a scannare i draghi che
/ sia qual si vuol, poco gli nuoce o giova: / sì ne la
abbiano introdotte queste fatagioni e questi incanti gli scrittori dei romanzi che se avessero voluto
la testa contr'orlando si raccoglie che gli arebbe dato la morte, se la fatagióne
morte, se la fatagióne allotta non gli era scudo. note al malmantile, 2-653
cielo muove, e le stelle e gli elementi tra loro insieme tempera, e con
più meco. guicciardini, ii-261: gli turbavano, oltre a'minacci degli uomini
forzar le stelle, / posso forzar gli dei? / dunque, in pace sopporti
ognuna il proprio tondo, / u'gli spiriti sciolti han le lor vie / che
, / quando forza fatale / de gli anni miei congiunse il vago aprile / a
son quelli che l'ànno compiuta: gli spettatori, fin da principio sanno digià
compiuto di cercare le terre che guardano gli liti, trovoe lo fatale nascimento del
non sai, / fatai terra, gli estrani ricevi: / tal giudizio comincia per
figlia liberatrice / additando le colonne e gli archi. gnoli, 1-93: la nave
una famiglia o di un popolo (gli dei penati); che determina lo
pianeti). petrarca, 17-11: gli spirti miei s'agghiaccian poi / ch'
ch'i'veggio, al departir, gli atti soavi / torcer da me le
parche fatali. tasso, 15-3: gli accoglie il rio ne l'alto seno,
, e tonda / soavemente in su gli spinge e porta, / come suol inalzar
giù fu torta, / e poi gli espon sovra la molle sponda. / quinci
). ariosto, 35-3: per gli ampli tetti andava il paladino / tutte
divina arte, apprestate, / fan gli atti e detti tutte a chi son nate
, non tocca la palma che gli viene stesa, ma, dopo averla esaminata
basti che questi non saltino, come gli spettatori de'burattini svicolano, alla comparsa
dinanzi lo dischioma tutto. / trovò tra gli altri quel fatale [capello] a
fine di brandimarte, quando l'ora fatale gli interrompe sul labbro il nome dell'amante
il vento e la tempesta / ne gli occhi a i franchi impetuosa fere, /
15: le donne non pur, ma gli animali, / l'erbe, le
i sassi / farian arder d'amor gli occhi fatali. arici, i-37: di
aveva forse daltalto del suo cavallo posato gli occhi fatali. gozzano, 337:
appresso. botta, 4-456: restarono gli altri protestanti esposti alla furia dei cattolici:
. concezione filosofica che ritiene che tutti gli avvenimenti siano predeterminati e causati da un
il razionalismo teologico e biblico, e gli altri scandali oltramontani, furono quasi affatto
che è propria del fatalismo; che accetta gli eventi senza cercare di modificarli; che
mi lascio guidare dal destino e chiudo gli occhi quando mi trovo in un bivio.
avvenimenti; decreto o legge che guida gli eventi, prescindendo dalla volontà umana.
la predestinazione, o prescienza d'intorno gli avvenimenti delle cose di qua, che
si appella. montecuccoli, i-443: forti gli fa [i turchi]...
, iv-309: quand'io veggo come gli uomini cercano per una certa fatalità le
le autorità trepidavano, i novatori, gli ambiziosi rallegravansi, tutti presentendo non so
82: a chi vuol male, dio gli toglie il senno. antica massima,
eretta sul collo gagliardo era intrepida con gli occhi velati di languori: occhi vivi,
, necessariamente. musso, ii-480: gli astrologhi dicono che alcuni uomini nascono talmente
duplicati, e che fatalmente poi son sempre gli stessi. alvaro, 9-140: le
l'attirava irresistibilmente, fatalmente, ma gli pareva che anche là sotto non avrebbe
successione, come vi aspira, non gli resta che mettere bob in minoranza agli
'1 passera fusse morto, e ciascuno gli facea festa; e chi più era
sacchetti, 152: che ritenso / gli vegna al nighittoso, / ch'
astrologia superstiziosa, fataria, giudiciaria, gli auguri, gli auspici? =
fataria, giudiciaria, gli auguri, gli auspici? = deriv. da
, l'elmo, che aveva fatato, gli si ruppe la cinghia ch'era afibbiata
più tosto per l'une e per gli altri il marchese di pescara, avevano la
: scansafatiche. faldella, 3-11: gli artisti poi anch'essi scappa fatiche..
alla matta, e colle parabole che gli scappavano di bocca ogni momento, divenne
alla donna che l'assisteva, che gli chiamasse beppino. alvaro, 9-450: egli
, e la sorella coi piedi nudi gli teneva dietro a fatica. 4
, e battendo il palazzo vecchio e gli altri luoghi vicini al fiume, aumentassero
c'ho le mie fatiche tante e gli anni / spesi in gradir madonna, e
fatiche il corpo stanco, / né gli anni dome aveano ancor le posse.
: forse sarebbe stata bella, se gli stenti e le fatiche non ne avessero
tutte le fatiche giapponesi, per cagion de gli spessi e orrendi termuoti, che le
luna. bembo, 1-153: mirare gli aspetti della mutabile luna, riguardare alle
e i poli, / i cerchi e gli animai che van d'intorno, /
tirie cene / di carmi inesauditi empia, gli errori / della luna cantando, e
zuola, 279: ella concesse gli umidi occhi ad un breve sonno.
lui godesse della fatica che aveva durato per gli altri. fogazzaro, 2-33: è
donde viene che questi dotti sconfortano così gli altri dallo studiare, mostrando loro che si
. salvini, 30-2-55: il collazionare gli autori co'manu- scritti e 'l fare
lvi-82: secchi oggidì ne son tutti gli allori / ne la provincia dove passa
che andassero immediatamente come si trovavano, gli avrebbe veduti anche più volentieri in tenuta
'werther ', e il loro autore gli pareva affettato e faticante a dir con
[la guerra], condannando fra gli sbadigli delle scioperate persone le risoluzioni de'
propagasse l'arte e la maniera che gli agenti e gli operai della compagnia de'medici
e la maniera che gli agenti e gli operai della compagnia de'medici usavano ne'
vasari, iii-541: la figura che gli aveva il collo sotto i piedi,
faticante rendeva sì le donne, che gli uomini più generativi. c. bini,
il dì fatichiamo. / due ore dopo gli altri a riposare andiamo. carducci,
: sfor- zavasi e faticava di salvare gli altri, e poi morire. de jennaro
teologia è una di quelle dottrine, che gli antichi ben la trovarono, ma non
; percioché tutti (se ne leviamo gli ebrei) faticarono intorno al numero di
loro dal senso; dove il senso gli abbandonò, lasciaron di faticare coll'intelletto
che 'l fondamento farebbe vacante; / gli eccelsi monti schifi, dove i venti
così un « sì » de'labbri gli uscì fuore / pur con vergogna e con
per tutto, prestamente avendo raccolto con gli occhi chiunque v'è, incomincia,
perché mi stanchi di tollerare, e gli renda la libertà? 14.
] per autentiche istorie approbate, ne gli moderni e antiqui tempi travenute, e
, el continovo faticar del sole, gli errori della luna, quai stelle sien le
erranti. baldi, 5-15: s'udian gli accenti / che calipso spargea, perché