tenendo un coltello nudo in mano, gli diede freddo freddo tale una coltellata, che
l'avevano lasciata sola, mentre dava gli ultimi tratti. rientrate le vicine col ramoscello
manzoni, 811: il tesoro che gli avevan trovato era « un baslotto (
quel momento di fervore non ancora guasto, gli avrebbero fornito. jahier, 239:
i concetti erano nobili, bassamente nondimeno gli spiegava. 4. con tono
nuova, 21 (75): ne gli occhi porta la mia donna amore,
il re agramante..., / gli occhi
parini, 293: ella, bassando gli occhi dolcemente, / il volto d'
guardarci in viso senza dover subito bassare gli occhi per l'orrore. d'annunzio
come un montone e dentro l'orbita gli luccicava la porcellana dell'occhio.
il suo, bassatosi in terra, gli s'inginocchiò davanti. palladio volgar.,
caduti], quasi come di altro non gli calesse. alamanni, 4-2-127: poi
forte sospirando, / tacque con gli occhi alla terra bassati, / tacito seco
dei ruffiani] allora che non gli trovon niente in borsa, siamo noi [
alla bassétta, per modo che non gli rimase un quattrino. c. gozzi
142: nel parlare loro dissono [gli oratori] che avevano per cento anni
conveniente al grado suo, che non gli lassasse in parte alcuna diminuire l'autorità
difesa. campanella, i-16: ammonisce gli uomini ch'e'vivano con rispetto dentro
se stessi una bassezza originaria che offende gli orecchi purgati. 4. modicità
vedeva pur mercurio. machiavelli, 164: gli è impossibile, a chi difende una
foco, il quale è altissimo tra gli elementi, è leggierissimo, e la
giva onesta e vergognosa, / con gli occhi bassi, da ciascun mirata,
: e così, col collo torto e gli occhi bassi, spargendo fama di non
-tu hai inteso come tu debbi tener gli occhi. - bassi così? - bene
basso, / ché mi fanno morir gli occhi tuoi schivi. tasso, 1-49:
idem, 10-29: sgombra il mago gli intoppi, e curvo e basso / per
mondo ove la luce alterna, / sceser gli spirti obbedienti, e tutto / ricercàrlo
, chiamò toste con un cenno, gli chiese il conto, lo saldò senza
più antiche son quelle de'caldei o de'gli egizi. vico, 413: da
re di quelli sciti i quali vinsero gli egizi in contesa d'antichità, ch'a
cori tutti li vili e bassi pensieri, gli affanni, le miserie e quelle turbide
cui pensare fosse bassa voglia, egli non gli disse veruna cosa, ma guardatolo da
più. carducci, 493: qual da gli aridi scogli erma su 'l mare /
mondo operato grandissime cose, e intra gli altri della loro età siano stati eccellenti,
ricco genero. vasari, 1-69: soleano gli spiriti egregi in tutte le azioni loro
ceppo a cui s'appiccava il fuoco, gli dava l'incenso e vi spargeva del
, ii-236: chi vuol migliorare moralmente gli uomini di bassa mano dee cominciare a
anima contro le mani morte, non gli quieta l'animo, anzi lo fa
dove... ebbe a patire gli scherzi triviali del basso servidorame. nievo,
pelle chiara. cardarelli, 3-118: gli anconitani sono già a letto o sparsi
i bassi colpi nocciono, posto che gli alti siano più belli. gozzano,
, iii-193: tutti li uomini di cervello gli tiene bassi ed esalta li sciocchi.
viniziani, bisognava la unione di tutti gli altri, come fu nella difesa di ferrara
aspettato, procacciare a colui che dinanzi gli era nimico in vari modi benefici.
soldi tenuti bassi bassi, / ostico gli pareva e molto strano. note al
, 7-79: ella [la zucca] gli disse il nome, e dove al basso
i-764: e traversando il paese rivedi gli oscuri « bassi * d'un'unica stanza
faceva faville; / così de'colpi gli dié forse mille. idem, 14-52:
, fu sì largo il passo / che gli altri ormai seguir ponno sicuri, /
artiglierie piantate da basso, non però gli abbandonavano i pisani. bandello, 3-4 (
701: tomai da basso che aveva gli occhi rossi e la mente allucinata da
-fare alto e basso; avere gli alti e bassi: esser mutevole (
ne facesse alto e basso, come gli piacesse. firenzuola, 137: le avea
soddisfazioni come di soddisfazioni proprie, segna gli alti e bassi del vostro umore. b
rientravano nelle vicende dei bilanci di tutti gli stati. gramsci, 225: volevo dire
. -le parti da basso: gli organi genitali. firenzuola, 200:
di tomba. manzoni, 4: se gli venia talento /... ripetuto
, lett. it., i-209: gli è come nelle rivoluzioni. nel
buon jarro, forse anche un tantino esagerando gli orrori del campuccio, della piazza
dipintura, qualora ne'bassirilievi medesimi ristrigne gli angoli, diminuisce il rilievo, e
rilievo, e ora impicciolisce, ora scorcia gli oggetti che entrano nella sua composizione
pittura suol fare, e restrignendo gli angoli, e smorzando le tinte,
tinte, e rappicciolendo e scorciando gli oggetti, secondo che essa vuol
rarissima, la quale per maggiormente onorarla gli fece fare un tabernacolo di legno per
91: è da questo torbido che gli abili operai cartai traggono la carta.
, ii-468: venite a me! lasciate gli egri / e i vili alla bassura
vili alla bassura. moravia, ii-93: gli sarebbe stato molto difficile scendere da quelle
golconda né dal perù, ma cavavano gli occhi e bastava. -cavare gli
gli occhi e bastava. -cavare gli occhi: strappare gli occhi (in
. -cavare gli occhi: strappare gli occhi (in senso di volgare minaccia
mi tengo che io non ti cavi gli occhi. goldoni, iii-68: mi
goldoni, iii-68: mi vorrà cavare gli occhi... non importa ch'ella
, colla fondiaria, e voleva cavargli gli occhi colle sue mani all'esattore,
affiarò addosso, con le mani sotto gli occhi, come se avesse voluto cavarglieli
l'altre la sua inzuccherata orsolina che gli aveva cavato il cor del corpo,
caro, i-237: o diavolo! che gli vogliate cavare il fiato? votetela voi
basti, cavategli il freno, chiudete gli occhi, e dite: fa'tu,
! -cavare l'oroscopo: trarre gli auspici. giusti, 2-16:
piazza, o sotto la tettoia, e gli diceva: « cosa volete che ci
il vannetti, mortificato, s'inchinò. gli parve che l'orsani, per cavarselo
; e di poi, parlato che gli aveva, lo accompagnava infino a quello
vuol cavarsi di cappello. -cavarsi gli occhi: consumarsi, indebolirsi la vista
, a voltar pagine, a cavarsi gli occhi. -cavarsi il boccone di
cavato el boccone di bocca per pagare gli accatti e l'altre gravezze perché e'
sua ha tante voglie, che appena tutte gli possono essere cavate. manzoni, pr
, 52: perché, cara donna, gli uomini / vengon qui per cavarsi capricci
assolutamente niente. nievo, 201: gli sgherri di venchieredo gli avevano proibito d'
nievo, 201: gli sgherri di venchieredo gli avevano proibito d'entrare, ed egli
. e. cecchi, 6-162: gli arrestati, in tutto, erano venti;
63: 'corvi con corvi non si cavano gli occhi'. le persone disoneste e malvagie
la gamba, l'operazione di levarsi gli stivali risulta più agevole. carena
, e tirando, cavarsi da sé gli stivali. = comp. dall'
cavata di sangue, la poveretta aperse gli occhi come da un lungo profondissimo sonno
plebe, parte della quale sovente gli seguitava ne'loro lavori, i fiorentini cava-
: essendo ieri da lui, vidi fra gli scritti di esso l'inclusa carta.
questa parte io non voglio por bocca. gli ingannati, xxv-1-314: la favola è
in tre tombe cavate di profferito, gli fece trarre di milano e mandargline a
prima sentir neptuno, e'i fiumi / gli arbor cavati, e poi di merce
la vita; un turbamento / dolce gli astri possiede; e delle immani / cavature
circhi romani, lo spazio ove sedevano gli spettatori, fatto a gradini.
grano. bocchelli, 1-iii-506: via gli abbellimenti, via i pioppi! metterete l'
. alcuno di essi, e tra gli altri quest'ultimo, era interamente coperto
. -ven. -emi- liana, gli alari (aret. i capitoni).
: giunto il sanese, e veggendo gli atti dolorosi di borghese, e immaginando che
figliuoli, e molto per ogni caverna gli andò cercando. idem, vii-122: era
. andrea da barberino, 2-203: incelato gli mandava il catellino per la caverna sotto
catellino per la caverna sotto terra, che gli portava pane e vino e di quello
pane e vino e di quello che gli bisognava. boiardo, 2-8-38: poi
né spelunca o caverna è fra gli sassi, / che non rimbombe al mio
, entro alla quale si raccoglievan tutti gli animali di quella foresta, perciocché il lione
lago. bruno, 199: gli erano mozze tali, a fin che non
de l'of- fese esterne, / gli ha dato [all'occhio] in un
ove s'allunga il cèlabro; e dove gli occhi s'incassano, e dove i
tutto a caso, mi vennero messi gli occhi in una lunga e folta striscia
perché si gettano confusi nella stessa caverna gli accusati e i convinti. ojetti,
guardo in queste loro gabbie o tra gli scogli e caverne di cemento di là dagl'
. negri, 2-593: i polmoni gli si scavarono, in capo a poche
cavernette con una ciappoletta, quanti saranno gli smalti. guarini, 140: una,
ottusi cavernicoli che dividono con le mandrie gli ozi e il giaciglio. questo è invece
spada nel pugno. stuparich, 5-464: gli uomini tornavano cavernicoli e le città crollavano
occhi scarsamente sviluppati o mancanti, e gli organi tattili assai sensibili; sono carnivori
sassosa tana / e va fremendo per gli orror più cupi / de le valli
un sorriso sopra il labbro né dentro gli occhi bellissimi in fondo alle ca
, 3-1121: la verità suol aver gli antri e cavernosi ricetti, fatti intessuti de
di grembo al monte, al piè gli balza. d. battoli, 9-3-2-162:
secondo condannato, e il velo nero gli cadde e apparve la faccia cavernosa.
cavità che possono riempirsi di sangue (gli organi erettili, come il pene, la
telefonico di piccole dimensioni, usato per gli impianti interni di distribuzione di luce e
cavalli, e crosciando colle nostre stanghe gli facemmo correre per tutta la città.
lui metteva la cavezza al ciuco e gli doleva il cuore d'andarsene, gli chiese
e gli doleva il cuore d'andarsene, gli chiese: « in- somma, vi
impaccia la libertà personale, che raffrena gli istinti. baretti, 1-57: l'
per istrozzare, per affogare e per istrangolare gli abbandonati da i rimedi. p.
somma non piccola, per dare animo a gli altri di rivelare le congiure a'principi
certa libertà. pratolini, 9-480: gli uomini... tu gli hai allentato
9-480: gli uomini... tu gli hai allentato la cavezza, e loro
faceva molto meglio a morirsi, perché gli è venuto qui a dare in una cavezza
che bene sapeva, che io non gli aveva né gli poteva provvedere così tosto.
, che io non gli aveva né gli poteva provvedere così tosto. magalotti,
, a pigliar la congiuntura, se gli metterebbe con pochi denari la cavezza alla
soli in cavezzana, senza ch'altri gli tiri, e di menargli con carezze,
con carezze, e fargli accostare dove gli piace. cavezzata, sf.
il piccin come un orlando, / gli dà una cavezzata, e il ciuco sbietta
presenti il garzone al cozzone, che gli metta il cavezzóne e la bardella ben cignata
o. rucellai, 2-8-13-438: tutti quanti gli altri di minor talento si lasciano da
poi ch'è tratto dell'armento, gli sia messo in testa uno cavezzuolo; ed
le cavie a pancia aperta, con gli interiori lividi come cera. manzini,
cavia, operata da poco, allungava gli zampini rosa sul giaciglio di bambagia.
itineraio del nostro sguardo, quando alziamo gli occhi al cielo, noi, cavie di
a parigi] si vende, e gli speziali tengono bottega di castagne, di cappari
monti, iv-247: non vi dico gli altri piccoli guasti, né il timone
arnesi superbo e riguardevole, teneva de gli spettatori gli animi sospesi.
e riguardevole, teneva de gli spettatori gli animi sospesi. 5. foro
garzoni, 1-488: fra'tessari si comprendono gli orditori, coi denti loro, con
d'annunzio, iv-2-49: egli aveva gli occhi fissi alle calze di nora,
parte con un cavigliuolo fitto in terra gli possono tenere. boccaccio, dee.,
, quali usure più manifeste? se gli ufici, dove stipulansi i contratti, quai
e autorità del re; io gli avea finalmente risposto con ira una
fra giordano [crusca]: se gli presentò un uomo perfidamente cavillatore. trattati
cavillatore. trattati antichi [crusca]: gli dissero, che era donna stizzosa e
, senza cavilli e trappole per pigliar gli incauti, non potrebbe facilmente esser redarguito
prese le debite precauzioni: da tutti gli uomini di mente sana. g. gozzi
ove abbondano feudatari e legulei, perché gli uni e gli altri odiano la precisione
feudatari e legulei, perché gli uni e gli altri odiano la precisione dei pagamenti e
rimorsi, ma una massima generale che gli aveva armato l'anima d'una triplice corazza
credito mio si finge esser me, gli avevo opposto rivale e concorrente; ma il
b. davanzali, ii-359: persuase gli altri più forti con quella clausola cavillosa
essendo prattica e morale, purché muova gli animi alla virtù, servirassi di figurate
: tutto l'insieme della faccenda, e gli occhi rossi, e le sconsolate querimonie
3-650: egli non faceva che ciò che gli piaceva e, prima di consentire ad
metterebbono in campo [i filosofi] gli spiriti animali che scorrono per la cavità dei
dei cavalli risonando sul terreno duro svegliava gli echi nelle cavità deserte. palazzeschi,
briglia tedesca, perché al tirare non gli uscisse di testa. = deriv.
. marino, 1-88: rende da gli antri cavi eco profonda / rauco muggito a
cuore e qui m'attarda / tra gli alberi, ad attenderti, è un perduto
2. per estens. infossato (gli occhi, le orbite, le occhiaie
e cava. tasso, 6-iv-1-94: volgi gli occhi clementi, / e vedrai dove
sbattuta, ma pallida, svenuta, con gli occhi cavi. de sanctis, i-182
faticoso, il capo languente, macra, gli differenze interne di pressione, determinanti
profondità. -respiro cavitario: che e opachi gli occhi di lui nelle orbite cave.
nel gorgo, un paesano (posati gli zoccoli nel cavo d'un albero) si
di metallo. cellini, 659: gli è di necessità il fargli un cavo di
tutta la figura. vasari, iii-517: gli fece fare un modello d'un crocifisso
appiccano, / senza temer che i cristian gli rabbuffino, / e a qualche
, 19-352: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava sulla murata
che serve a elevare al loro posto gli alberi di gabbia, gli alberetti e l'
loro posto gli alberi di gabbia, gli alberetti e l'asta di fiocco.
gozzano, 1123: la cavolaia predilige gli orti, / l'attira il bianco
de'cavoli fiori non è memoria appo gli antichi. redi, 16-vi-161: le accusai
a una piccola tavola apparecchiata, e gli pose davanti il pane, il cavolfiore
festa; il cortile era spazzato, gli arnesi in bell'ordine lungo il muricciuolo e
di baccalà che saliva dalla cucina, gli dava la nausea. piovene, 3-636:
emozionanti del libro, emozionanti per tutti gli uomini che non sono dei torsi di
: « morto un cavolo! se gli austriaci adoperano l'obice da 105 da montagna
co'ciechi: i mucini hanno aperto gli occhi. -mettere il cavolo:
, 1-41: sono iti pel vino / gli angeli tuoi, ed hanno messo il
io non arei la parte mia: / gli è un cavolon che fummica tant'alto
! tigna! bocchelli, 1-iii-126: gli contava i biglietti di banca, per
un po'accorta. -vai via con gli angioli? stai con gli angioletti, cazzo
via con gli angioli? stai con gli angioletti, cazzo matto? =
. quarantotti gambini, 4-122: come gli sarebbe piaciuto che tre o quattro canottieri
.. / accostossi anton betti, e gli diè sotto / al mento un solennissimo
che al sol di giugno, / e gli schiaffi e i cazzotti replicando: /
a feo. garzoni, 1-692: gli instrumenti et organi necessarii al muratore son
quali, o pure dai lati, gli antichi facevano uscire fumi odorosi, ponendoli
rettilinee, su infiniti spilli, davanti gli occhi sgranati de'due bimbi, il
, il povero carlo aveva meticolosamente infilzato gli scarabei e i ditischi infiniti della natura,
cureulioni, i cerambricìdi, i buprèssidi, gli elatèridi. = voce dotta,
. baldini, i-43: ci mise gli occhi addosso, come su gente della
e denigrano. pasolini, 3-28: gli occhietti celesti quasi bianchi parevano quelli d'
da ceccosuda, /... / gli prega che le dian qualche segreto.
d'ammazzare tutte le erbe cattive che gli nascon d'attorno. garzoni, 1-189:
uno granello. aretino, ii-260: gli è tornato il miracolo che fu al tempo
imperò si credono alcuni che più de gli altri vagliano... a risvegliare
altri vagliano... a risvegliare gli appetiti venerei. bruno, 3-252: un
né in ceci. giusti, v-276: gli austriaci si fortificano in livorno dalla parte
. pucci, cent., 20-13: gli occhi bieci / avevan verso iddio e
vecchi creduto senz'occhi; ma infatti gli ha, benché piccoli. 2
; birbante. saccenti, 1-1-135: gli è un prete come voi, ma l'
bisogno che fra le braccia nel menassero gli suoi uomini al suo albergo. f.
f. villani, i-418: passati gli anni dell'infanzia, privato del vedere,
una persona che ha chiuso di colpo gli occhi, che è immersa in un'oscurità
intendere e giudicare i fatti, valutarne gli sviluppi e le conseguenze e decidere il
questo concupiscibile e mal regolato amore, che gli fa credere esser cosa facil a persuadere
tempo, a quel che pareva, gli uomini conoscevano il loro cammino dai primi
, si riguadagnò subito quella reputazione che gli aveva tolta carlo: genova cedé,
per virtù e per fortuna, che gli altri cedilo. ariosto, 30-2: ma
sa usare bene, spaventa con essa gli uomini più ancora che non sono le
/ crebbe, e invitar sembrò con gli occhi imene, / cessero alfine; e
mandò all'uùiversità di lerida a proseguire gli studi. settembrini, 1-180: i siciliani
vedendo che il ragazzo malaticcio non staccava gli occhi da lei e non voleva cedere
ingrosso, mercato nero e quattrini. gli alberghi lavorano, le ditte lavorano, dappertutto
un giorno pare un secolo. tutti gli affari cedono. monti, ii-142: non
è ragionevole che cedano le speranze a gli affetti e i fiori a'frutti. marino
i nuovi oliveti, e su su dove gli olivi cedono ai boschi folti. stuparich
per dovere, per convenzione sociale, per gli impegni dell'amicizia, per l'età
giovine leggiadro / che cesse al carpentier gli aviti campi / là si scorge tra
che vi son pur sorelle, / gli alteri vostri vanti. alfieri, xiii-87:
/ fulminea voli elettrica scintilla / per gli oceàni. jahier, 122: passano soldati
! svevo, 3-787: la merce gli era stata venduta franco trieste da gente
prezzo ben più vantaggioso di quello che gli veniva offerto a trieste. comisso,
campo ceda, / fa indietro riportar gli egri e i languenti. marini,
lupi battendogli sulla spalla: la macrì che gli aveva ceduto persino il posto. svevo
amore, che non temeva di visitare gli uomini nelle loro case. -cedere in
che fine tanta e così onorata reina gli avesse simili parole risposte, nondimeno a lui
, andremo a lira e soldo con gli altri creditori. fagiuoli, 1-6-390:
: « acquistate rendita pubblica! * gli aveva consigliato il duca, spiegandogli 1
creduto a plauziano che a lui, gli chiese una cedola di sua mano,
questa commissione. guicciardini, ii-182: gli promesse per cedola di sua mano il maestralgo
agli ultimi tempi del papa, o gli assegnati nostri? 3. disus
, le cedole, per le quali se gli intimava la convocazione del concilio. botta
diverse cedole, nelle quali invitava tutti gli dei maggiori e minori, e gli altri
tutti gli dei maggiori e minori, e gli altri abitanti della detta città, che
curia romana per le scomuniche; per gli annunzi teatrali si usano i cartelloni.
tagliò della man manca, / e con gli spron de lor si fu difeso.
. pergolato (per proteggere d'inverno gli agrumi) chiuso verso il nord da un
se il cedrato, che fra tutti gli agrumi è re, è pomo nuovo;
un bosco mira. algarotti, 3-40: gli ricuoprono durante il gelo con grosse tele
in me la mattina, / dopo gli amori dell'alba nelle siepi di nocciuolo,
alba nelle siepi di nocciuolo, / gli aromi tuoi più buoni: lo spigo,
arbore, per scrivere se ne servirono gli antichi. dioscoride italiano, 1-99: il
cedria dissecca i corpi morti, e parimente gli preserva dalle putrefazioni, come cosa che
, iii- 11-23: quivi tagliati cadder gli alti faggi / e i morbidi tigli
ancora in istria, dove son tenuti da gli abitatori per ginepri. domenichi [plinio
ombre e la voce de'profeti, e gli angeli che fanno eccheggiare il golgota dei
lor spesse ombrelle. alamanni, 5-5-772: gli odorati arbuscei, gli aranci e i
, 5-5-772: gli odorati arbuscei, gli aranci e i cedri / mi traviasser sì
, la cedronella. garzoni, 1-686: gli antipasti de'conviti sono ordinati da essi
pause, empiendo di sé tutti gli spazii, pari all'immenso deserto, pari
e l'inappetenza, le cefalee, gli affanni. c. e. gadda,
è in rapporto con la testa, che gli è prossimo. -vena cefalica:
. garzoni, 1-556: l'acconciar per gli altri due ova nell'acqua e
fiumi. verga, 3-64: gli uomini della paranza, seduti sul fondo,
alla manovra, coi capelli che gli fischiavano al vento, mentre la barca sal
il ragazzo, che era buonissimo, gli dava però pensiero, perché, avendo
al più una ceffatina, / poi gli dà un bacio e se lo stringe al
. fra giordano [crusca]: gli diè per ischerzo una burlevole e amica
, 2-84 (448): il duca gli dette parecchi ceffa- toni in quelle sue
, e per levarselo d'inanzi ei gli dette un poco più forte che e'non
di leon velluto ed irto / vestia gli omeri e 'l dorso, e del suo
che, per torsi la sete sotto gli ardori del soffione, cacciò il ceffo in
rio d'acqua; con quale bevi tura gli venne bevuta una ranocchia, la quale
alcuno di questi sbar- dellati, che gli mettono tutti a un colpo, quando si
pel crespo e rosso, / dal mento gli pendean duo lunghi fiocchi; / sgangherato
, / rabbuffato le ciglia e bieco gli occhi, / di sozzo ceffo e di
opere di pirgotele o di glicone, che gli avvenga un giorno di ricopiare. g
gozzi, 1-228: leva per caso gli occhi e vede suh'uscio della sala appresen-
siamo ancora morti di fame », rispondevano gli industriali
di fare ceffo a chi va notando gli andamenti e'costumi delle genti. g.
dal tavolaccio, venni a lui e gli dissi: « se volete che il mangiare
morte, col ceffo pauroso e con gli artigli, aveva sostituito al mio capezzale
marito, dicendo: « che non gli di'tu, che tagli questo cappone per
[il cane], / che gli abbia il collo giusto, e ben ceffuto
di zampette chitinose, nere, rode gli steli delle graminacee (facendo danni
e, quasi col cielabro, dormono loro gli occhi sempre nel capo. sassetti,
sol da questo nel core / si rifanno gli spirti e nel celàbro: / ma
e non del ventre, ancor su gli altari, e tra le venerande cerimonie
non mi voler celare, / che tu gli abbracci con tal tenerezza. boiardo,
, sai., 5-3: da tutti gli altri amici, annibaie, odo,
38-14: niun v'era, che non gli rendesse un fedelissimo conto della sua coscienza
triste intimità di quella casa senza amore gli cagionava. saba, 235: dai miei
né posson nostre menti star celate / a gli intelletti di virtù lucenti. passavanti,
tuttavia il vecchio che cosa era, egli gli disse: -io ve lo dirò
da barberino, iii-327: in celato gli mandava il catellino per la caverna sotto
per la caverna sotto terra, che gli portava pane e vino e di quello
pane e vino e di quello che gli bisognava. guerrazzi, ii-274: eponina
madre che il volto di celato / gli baciava, nascosto egli in un canto,
targioni tozzetti [tommaseo]: fra gli studi matematici del galileo...
alle leggi e virtù della natura sussistono gli accidenti sanza subietto, e cristo uno è
stimasse il vostro ingegno, non onorasse gli vostri costumi, non celebrasse gli vostri meriti
onorasse gli vostri costumi, non celebrasse gli vostri meriti. marino, 1-53:
il suo margite. vico, 324: gli uomini da questo primo punto di tutte
alletta con dimostramento di pietà e poi gli si porge dura oltre il bisogno e
ragione che essi vivono in guerra con gli adulti e sono costretti a celebrare le
vicario il quale celebrava anche quando non gli pagavano la messa. 5.
e magnifiche fatte, colla sua benedizione gli licenziò. guido delle colonne volgar.
, / parenti, amici, e gli altri insieme noti / si cominciaro a convitar
, 11-15: ma, poi che celebrò gli alti misteri / del puro sacrificio:
del paradiso. forteguerri, 20-125: gli andaro molte messe celebrando. algarotti,
, già da'soldati celebrata severità, gli addolorava. bruno, 3-10: vedrete
nostri nomi. pavese, 8-175: gli stilnovisti... hanno inventata la giustificazione
tosone ad ottavio suo genero, che gli aveva donato nella celebrazione dell'asssemblea di
e generosa prosapia disceso, era tra gli altri miei coetanei gioveni forse non il
iii-3-19: archita, ingegner celeberrimo tra gli antichi, fabbricava alcune sue colombe mirabili.
/ cantane alcuna sedendo costì, mentre gli altri in silenzio / bevano il vino.
e celebri / ber belo, e gli altri che da belo uscirono, /
della celebrità sua. baretti, 1-27: gli nomini insigni, celebri, illustri,
, i mistieri e le solennità de gli dei, consecrazioni de'simulacri, gli inni
de gli dei, consecrazioni de'simulacri, gli inni, le pompe e le celebrità
le celebrità, con le quali s'onorano gli dei. 5. ant.
del celebro a gli occhi, che porgono a quelli il sentimento
foscolo, 1-4 * 1: celeri gli araldi / in vestimenti insigni...
far sì che la troppa celerità non gli togliesse le forze, come toglie la
le sopra dette cose, pregandola che gli piacci fare celeremente quella deliberazione, che
, 5-5-95: quando tali pur fossero gli accennati edifizi, non altro che di
celesti chiostri / il vago lampegiar de gli altri segni. aretino, 2-128:
altri segni. aretino, 2-128: gli adultèri, i sacrilegi e gli incesti si
: gli adultèri, i sacrilegi e gli incesti si raggirono d'intorno a l'
al corpo celeste; e tali sono gli elementi, se è vero che la
e la tonda / luna, e gli astri diversi, onde sfavilla / incoronata la
apparsa nna giovane donna bionda bionda con gli occhi celesti celesti. bocchelli, i-121
quantunque celeste sia, ne portano seco gli anni e la devoratrice età. machiavelli,
, con cui la primiera alba salutano gli esuli figli di èva, ma vagiti di
. sm. plur. i celesti: gli abitatori del cielo, gli dei,
celesti: gli abitatori del cielo, gli dei, anche gli angeli. s
del cielo, gli dei, anche gli angeli. s. agostino volgar.
loro. marsilio ficino, 2-42: gli animi nostri desiderano la felicità de'celesti
equilibravi fra oriente ed occidente, fra gli occhi smaltati della cinese e i celestoni
dicer non posso, / come mosser gli astor celestiali. p. alighieri,
giov. cavalcanti, 194: già gli alpestri cucumi più non potevano la celestiale
sotto la selva umida dei capelli in disordine gli occhi avevano una quieta gioia celestiale,
appariva a tratti brevi e radi; gli olivi sembravano allora forme celestiali che affioravano
abitano il cielo: i beati e gli angeli. s. agostino volgar.
sospese. cicognani, 6-224: girò gli occhi intorno. la camera con le pareti
capo della ciurma, che presso gli antichi greci e romani scandiva il ritmo
adunò, grato aspettando / e per gli altri e per sé riso dall'ire /
diede il suo cappotto; di che gli altri ridevano con celie oscene. giusti
113: pinocchio capì che i suoi compagni gli avevano fatto una brutta celia, dandogli
: così sempre celiando, e gioviale / gli è dell'odorerìa la quintessenza. forteguerri
quando poco o nulla / del viso ella gli mostra per celiare / con esso.
essi, non poteva fare niente, e gli andava via la voglia di celiare.
: li padri veggano dove meglio inchinano gli figli, se a lettere, se ad
con d'adulazione che principalmente caratterizza gli arcadi. parini, giorno,
, tutto allegro e giocondo, gli disse frate pietro: -o cèlico,
cielo. - al plur.: gli dei pagani. bruno, 63
dice che per lo sugo della celidonia gli occhi della rondine tratti o magagnati,
che la madre approssimandogli questa erba a gli occhi gli rende la vertù visiva. idem
madre approssimandogli questa erba a gli occhi gli rende la vertù visiva. idem, 2-218
che con quest'erba le rondini curassero gli occhi dei loro piccoli). cfr
lasciai. sacchetti, 198-82: disse che gli volea un po'parlare da sé e
glie le aveva dipinto in assenza, gli fece molte grandi elemosine. tasso, 11-9
. bartoli, 37-74: sol che non gli si rompa il silenzio in casa e
rompa il silenzio in casa e non gli si turbi la quiete in cella,
re e da genti d'arme; gli usci aperti o atterrati, ogni cella sorpresa
vertù, quanta beltade, / chi gli occhi mira, d'ogni valor segno,
: questo tempio da tre parti avea gli anditi intorno chiusi con muri continovi,
, ripostiglio, dispensa ', che gli antichi riconnettevano, giustamente, al verbo
educa la mente ed il cuore, e gli fornisce infine un mezzo onorato per
erano, grinzi come cuoi risecchi; / gli arbori, crudi stecchi; / le
, 2-139: la cellula del precipizio, gli pareva d'impazzire. panzini, iv-124:
cavità e formi e fornita di tutti gli impianti di pubblica 187: dopo
di pietra durissima. milizia, viii-128: gli intervalli o che autosufficiente.
nare in contemplazione i postiglioni e gli impresari dei compassionevoli trabiccoli cellulari,
(cellula 3): nel pancreas, gli elepiente dove un mezzo, in genere
costitutiva irregolari, che comunicano tutti gli imi cogli altri. giusti, (
altre, venendo scoperte col taglio, gli riescono più soggette a fermentazione; e quindi
viani, 10-190: due golettoni di celluloide gli inghiottivano il collo lardato, una cravattina
una cravattina color pancina d'angelo volante gli solleticava l'enorme naso. e
portava un tettino in celluloide, come gli operatori cinematografici e i giocatori di biliardo
della famiglia ama-dizionario di sanità, i-122: gli scorbutici camminano rantacee, comprendente una trentina
giusti, i-55: lo stesso fecero gli ossianeschi, i quali...
f. f. fru gli orecchi che nacquero per sentire i versi di
a'cemboli, a'cartocci, / a gli osti, a'cessi, a'
intendiamo... per le cembanelle gli instrumenti atti alla agricoltura. =
e lo stato a posta di tutti gli altri. pascoli, i-366: vincere,
o di combattimento. cicognani, 9-83: gli anni non fecero che cementare questa comunione
: operazione mediante la quale si isolano gli strati attraversati nella trivellazione dalla colonna di
cemento. silone, 157: se gli operai che lavorano nel cementificio, nella
fornisce un impasto plastico capace di legare gli elementi fondamentali di una costruzione, rapprendendosi
ad alta viscosità, che tiene insieme gli elementi cristallini formanti il materiale.
piena, perché, invecchiando, spariscono gli addentellati e non c'è più colla o
o cemento, che valga a conglutinar gli animi. alvaro, 7-283: che il
letter. cimitero. -in particolare: gli antichi cimiteri cristiani. bruno
far dissoluto san colombino, patriarca de gli gesuati, far impetrar qualsivoglia mercato, smascellar
e aveala già fatta apparecchiare, partire non gli lasciò, pregandogli a rimanervi. castiglione
, 655: 1 signori (conforme gli antichi eroi furon detti 'pastori de'popoli
quelle cene tra lo schiumoso sciampagna, gli arguti motti. savioli, 789: io
/ sian teco, e teco ingombrino / gli aurati cocchi oscene; / sian teco
due anni avuto alle laute sue cene, gli contrastasse il comando d'una provincia.
pigliare; / ch'io so ch'io gli darò le frutte a cena, /
a v. s. illustrissima acciocché se gli goda con gli amici ne'soliti cenini
. illustrissima acciocché se gli goda con gli amici ne'soliti cenini. baldovini, 2-108
i brindisi, né i cenini, né gli inviti, proposte (voglio dire)
de'piani, si dissero cenacoli anche gli ultimi piani dei circhi. pananzi, i-124
intensità del giubilo in guisa, che tu gli avresti reputati tanti apostoli che uscissero dal
rimagnendo, da poi che ebbono cenato, gli missero a parlare di dio. bisticci
non paia che 'l troppo licenzioso vino gli abbia insegnati. tasso, ii-ii-n7:
non di notte, la quale stagione gli è del tutto ignota. d. bartoli
alterna egli col pane, / volti gli occhi all'occidente. montale, 59:
n (206): i vestiti o gli stracci infarinati; infarinati i visi,
di far all'amore con lui, gli risponderesti di sì! dossi, 497:
e la cenciaiola era uscita di bottega con gli occhiali e in ciabatte. bocchelli,
crespo e rosso, / dal mento gli pendean duo lunghi fiocchi. f. f
i loro cenci ancora potessero servire, gli uccisi nelle repressioni. palazzeschi, 3-244:
ma, sempre, padrona di sé, gli accostò,... al naso,
quattro cenci. alfieri, i-188: chi gli avesse ben letti [quei nostri prosatori
farà le spese alla giustizia, mentre gli altri si salveranno. -i cenci sudici
polvere, i ritagli di stoffa, gli avanzi dei falbalà di corilla, le perle
cristo amava i fanciulli, i cenciosi e gli storpii. abba, 1-85: la
s'è enfiata, come fa ne gli idropici, s'infracidisce e ne casca via
s'appressano i colùbri maculosi, / gli aspidi i ceneri e gli angui /
maculosi, / gli aspidi i ceneri e gli angui / e le ceraste e le
smollato i panni per fare il bucato e gli aveva già inconciati; ci aveva accomodato
, stacciata, l'acquerugiola che spolvera gli abiti, scolla le giunture, inargenta
, ii-351: dove sono i pontefici e gli imperatori?... /.
la cenere, con la quale ti serrano gli occhi di modo, che non è
liquefatti et arsi testificano chiaramente a chi gli vede. d. bartoli,
il gran scipio dall'ingrata terra / che gli fu patria e il cener suo non
. idem, iv-1-27: talvolta anche gli pareva d'esser ridotto al nulla; e
di tutto l'incendio della sua giovinezza non gli restava che un pugno di cenere.
le loro tombe affondano nella cenere, / gli uccelli neri, il vento, coprono
della casa, 2-3- 295: gli racconta come ella covava la cenere, sedendosi
prov. a can che lecca cenere non gli fidar farina: di chi si
, 91-212: cane che lecchi cenere non gli fidar farina. marino, i-195
a can che lecca cenere non gli fidar farina ». = dal
, la quale... avea gli occhi al continuo pesti, incavernati, il
9-976: cercò la ceneriera che lei gli indicò alle sue spalle, sopra lo scaffale
, 6-177: ancora senza foglie, gli alberi spiccano nerastri sulla nebbia cenerina che
una nuvola cenerognola. leopardi, 1030: gli astronomi... parlano di quella
cavalca, 8-372: certo iddio gli arebbe potuto mandare ottimo vino, se
arebbe potuto mandare ottimo vino, se gli fosse piaciuto; e così ottimi vini,
con le loro cengie, i canaloni, gli appigli. buzzati, 1-170: proprio
soleva. bruno, 74: guardando gli travi della intempiatura della camera, a'
gesualdo approvando coi cenni del capo; gli altri ascoltavano. svevo, 2-435:
vinse. passavanti, 83: e aprendo gli occhi, fece cenno ad uno de'
vostra signoria reverendissima, e che i cenni gli erano comandamenti. straparola, 3-3:
cenno colla destra: e innante / uom gli comparve di canuto crine. manzoni,
(93): il vecchio se gli accostò misteriosamente, mise il dito alla bocca
bocca, e poi col dito stesso gli fece un cenno, per invitarlo a
cancelliere, se il signor conte non gli facea cenno di seguirlo e si compiaceva
quando vuole, e a cui: / gli altri, già pari, ubidienti al
vinticinque anni e più, col cenno de gli occhi suoi, nel centro de le
patiboli non poteano spingere i saggi, gli accorti e i circospetti popoli loro.
sua soldati uccidere tutti e senatori e gli più ricchi del populo. ariosto, 32-8
; / che quel di ch'ella gli avea fatto cenno, / di volerlo
cenni della natura, ma co'gli effetti delle sue esperienzie hanno esercitati i
e. cecchi, 1-74: gli sconvolgimenti di cui si è fatto cenno
di organismi cellulari, liberi all'inizio gli uni dagli altri, ma poi riunitisi
. pirandello, 5-102: ascoltava con gli occhi bassi e le braccia conserte quell'
un fondo censibile d'onorato lucro per gli uomini che sanno vivere, dispensandoli da
i censiti negarono tutte le imputazioni. gli agenti confermarono tutti i verbali. il pubblico
cristo fu costretto a guardare una moneta. gli chiesero s'era lecito al vero israelita
, cui l'eredità paterna vuoti / gli stipi aperse, ch'io sperava colmi,
immenso. giusti, i-48: questi gli anni più belli e il censo avito
colla volontà de'suoi cardinali ne rinvestì gli ambasciadori... con promessione che ogni
la remissione del censo di napoli e gli altri soccorsi, che riceverono nella guerra
la vita di me benvenuto, detto bindo gli avessi a dare per annuo ovvero censo
chiabrera, 499: il buon parente serra gli occhi intanto, / e lascia allo
frutti di essa: può ben colui che gli piglia, render la medesima somma principale
tempo, 1 lunghi affitti, e gli affitti rinovati a'locatori medesimi; talché
e in pregio di metallo, quasi tutti gli affitti perpetui, i censi, i
la beni- volenzia et contenere familiarità tra gli amici, lasciamo adrieto il tumulto,
adrieto il tumulto, la sollecitudine, gli altri affanni. aretino, 2-48:
col cor, col spirto e con gli occhi dolente? 9. matem
mi pinse tal vagheza, / ubligato gli son di render censo. = voce
nelle accademie, l'incaricato di esaminare gli scritti dei colleghi, al fine di decidere
sbaglia, / così e 'l subito lampo gli abbarbaglia. giusti, ii-441:
che facesse quella del bargellino, commendando gli acti del convenuto, di poi ch'el
grande ingegno *; rispose michelagnolo: « gli è vero, ma gli ha cattivo
: « gli è vero, ma gli ha cattivo giudizio ». bruno, 3-650
fuor del proprio lavoro a far su gli altri / ora il repetitore, ora il
berchet, cono., i-149: gli scrittori nostri... ci sembrano.
tribunali in mezzo, a fine che gli contempli e discorra intorno ad essi. meninni
l'ingegno e il capitale formano lentamente gli argini dei fiumi..., le
: sempre istette fermo, se non gli era dato il luogo suo, che non
, il pretore, e tutti gli altri gradi dell'imperio della città.
prova quanto fosse differente il concetto che gli antichi si formavano della libertà, da
e'pontefici hanno in qualche tempo sforzato gli uomini con gli editti e con le censure
in qualche tempo sforzato gli uomini con gli editti e con le censure a crederla
ufficio affidato ad alcuni accademici di rivedere gli scritti dei colleghi, e di giudicare
quali mi parranno troppo severe; ma gli mostrarò semplicemente, senza dirli altro,
la trafila il passa. / posticci ha gli occhi in fronte e son di vetro
e son di vetro, / or se gli affige, or gli ripone e lassa
, / or se gli affige, or gli ripone e lassa. / nota con
e lassa. / nota con questi gli altrui lievi errori, / né scorge
intorno alle opere de'letterati, perché gli animi si riscaldano subito; e laddove
sulla lingua, come se n'esprimono chiaramente gli autori stessi, i quali la vorrebbero
cuoco, 1-7: pure, tra gli elogi che il libro ha ottenuti, non
iii-23-201: altrettali censure muove a tutti gli altri poeti, al petrarca, all'
, considerò che dalli teologi erano censurati gli articoli con molte limitazioni e ampliazioni,
un suo libro nell'academia, acciò che gli fosse censurato. trattava questo scartabello d'
invidia, perché pensano costoro col censurare gli uomini illustri di rischiarare i lor nomi
quali mi parranno troppo severe; ma gli mostrarò semplice- mente, senza dirli altro
, da me raccolte, poiché me gli avvicinai, piacendomi le sue forme d'
e trassinando le sue saette, una gli ferì el piede. il perché alcuni
tiro dell'arco, violenti e crudeli verso gli uomini, con i quali si trovavano
nuda, le labbra fra i denti e gli occhi fissi all'orizzonte: un centauro
dispetto del cane e del centauro / tra gli ardori e tra i ghiacci / i
avuta la mala abitudine di discutere con gli artisti al caffè. panzini, ii-238:
rendere consapevoli di essa se stessi o gli altri; soffermarsi ad assaporare una sensazione
figur. pataffio, 2: e'gli vuol rasi [i bicchieri], lì
. pirandello, 7-131: guardò attorno gli alberi, con la gola stretta d'
due parti della centesima: di tutti gli altri fecero il terzo grado, alli quali
grado centesimale: unità di misura per gli angoli, che corrisponde alla centesima parte
. i moltipli ed i summoltipli hanno gli stessi nomi che quelli del metro,
, 32-21: le sperienze sono come gli archi, e le centine, che danno
legname, sopra la quale si formano gli archi e le volte, coprendola prima di
corpo e le cèntine delle ali, gli uomini si accinsero a spingerla verso il campo
assistono, e diece centenaia de migliaia gli amministrano. sarpi, i-354: cesare
migliori del regno, ma era come gli altri: una prigione d'un centinaio di
mila lire si può far tutto », gli aveva detto un faccendiere. palazzeschi,
dando ad intendere a molte persone che gli spiriti erano a centinaia nel monastero,
centinaia. caro, i-157: allor gli fur d'intorno a centinaia / e cutrettole
i-468: da una parte il terremoto che gli va screpolando la casa e dall'altra
guasti che la grossa bestia del terremoto gli sta combinando. = dal lat
: le colonne sono tonde, e gli archi semicircolari, ma sono di centinatura
, 140: dove poi le cascate e gli avvolgimenti scendevano, salivano ora ammucchiati ora
1-2-187: più di censettant'anni cultivarono gli iddii senza idolo. cellini, 1-93
3-49: il nido era a pisa; gli addetti principali a livorno, poi qualche
e'paladini a carlo ritornaro: / carlo gli abbraccia cento volte e cento, /
, / che accorti e pronti a servir gli osti fóro. galileo, 447
che n'erano in quella corte, gli accusò d'aver rapiti a forza tre
scrivervi, ma l'avversione concepita contro gli uomini mi aveva fatto risolvere di non voler
convalli / empion le botti e cento canonici gli stalli. verga, 3-53: ne
, non dipende punto da quello che poscia gli avverrà per istrada. giusti, i-443
più lire. nievo, 1-8: io gli chiesi, ove avremmo potuto riparare a
firenze a pigliare piede, perché faccendosi gli accopiatori, che avevano a creare la
cefali d'argento. prati, ii-208: gli scolpiti guerrier sul pavimento, / i
che il ditto valente uomo molto bene me gli pagasse; fu l'un cento maggiore
cui gl'iddii noman briareo, / gli uomini tutti appellano egeone. ojetti
.. bob potè stabilire una distanza che gli apriva sicura la via della salvezza.
: la sua figliuola... gli fa spendere tosso del collo in centomila
han visti centomila paretai, / ammazzi gli zimbelli, altro non fai. giusti,
: io non ho mai capito se gli atlanti e le geografie aiutino l'uomo
cioè che il globo è immenso e gli offre centomila occasioni e piedestalli
più ragionevole riferirla. essa ha gli steli numerosi, la maggior parte de'quali
, 3-1-122: questo che voi e gli altri filosofi bravi farete con i testi d'
centoni, ed esplicando con quelli tutti gli affari degli uomini e i segreti della
breve tempo mi è riuscito di trovare presso gli scrittori. foscolo, xiv-94: reputandola
cece che ammazza tutte l'erbe che gli sono appresso. = voce dotta
a ridere, con un sorriso che gli increspava tutta la faccia gialliccia come il cento-
dell'acqua cadente nell'acqua, dominavano gli scrosci e gli schianti dello zampillo centrale.
nell'acqua, dominavano gli scrosci e gli schianti dello zampillo centrale. pavese,
a questi [commissari] si aggiungevano gli altri fastidi servili delle amministrazioni centrali per
macchine motrici, le macchine elettrogeneratrici e gli impianti accessori. -centrale idroelettrica: stabilimento
navi da passeggeri, ove sono concentrati gli apparecchi per la segnalazione di incendi e
era scaduto e le centraliniste diurne o gli impiegati del servizio notturno dicevano:
alla caccia degl'impieghi, e, centralizzando gli affari, sopprimeva ogni libertà e movimento
. e cinem. inquadrare le figure e gli oggetti in modo che esse vengano a
mescolati ed emulsionati, purché non disciolti gli uni negli altri), che abbiano
eterno » e certa bella ombra che gli passa dinanzi fuggitiva, sono i frammenti lirici
, è il movimento centrifugo che castiga gli egocentrici. 3. attributo di
aveva condensate ancora in altrettanti sistemi ingranati gli. uni negli altri da vicendevoli influenze
ossia di una politica di equilibrio fra gli estremi; che tiene una posizione di
ed è sì come un cardinale di tutti gli altri di fuor locati, intorno al
cancella dall'animo, dalla mente tutti gli altri. marino, vii-101: o
/ e voluntate en centro nel core gli ho miniato. vasari, iii-451: gli
gli ho miniato. vasari, iii-451: gli aveva ordinato che vi facesse, quando
-pur mi hai mostrato che ancor loro [gli elementi e le pietre e metalli]
e muove dalla terra, la quale gli chiama e gli alletta tutti al suo
dalla terra, la quale gli chiama e gli alletta tutti al suo centro. monti
e come il centro non s'apre e gli abissi i aretino, iii-245: or
o dio, che mostruosità saria vedere gli aiutati in gloria, l'ausi- liatore
un quartiere di essa, ove sorgono gli edifici principali. alfieri, i-18
di noi vorrebbe che i patti che legano gli altri, non ci legassero: ogni
costantemente rivolti lo studio, i pensieri, gli affetti, le aspirazioni di una persona
bersaglio fino a quel punto di tutti gli strali, divenne il centro di ogni
fiorentina sarebbe rimasta lingua viva di tutti gli scrittori italiani che ivi avrebbero avuto la
continuò ad esser il centro di tutti gli affari. cattaneo, i-1-152: i principali
semplice rappresentato da un ambulatorio con gli indispensabili servizi annessi destinato a un limitato
questo appoggio dei nazionali-liberali... gli diè modo [a bismark] di
iv-2-416: veementi quant'altri mai erano gli impulsi che partivano dall'uomo, ma breve
muscoli respiratori e regola il respiro secondo gli eccitamenti che gli provengono dalla periferia e
regola il respiro secondo gli eccitamenti che gli provengono dalla periferia e secondo il contenuto
una notizia sportiva del giornale, il barista gli disse: -ah, è contento che
là abbiano centuplicati i rigori specialmente dopo gli ultimi fatti. pea, 1-70: mio
quella corrente di follìa che ogni tanto gli centuplicava la forza e lo spingeva alla devastazione
forse si sdegnerebbe. redi, 16-vi-123: gli auguri che ella mi fa nelle sante
palpitarmi. b. davanzali, ii-94: gli altri nelle lor centurie risplendevano con bella
marino, 16-125: la centuria de gli arbitri... / i concorrenti
di gloria, procede all'assalto oltre gli ordini dell'imperatore. -per simil.
4 ceppaie 'diconsi ancora... gli alberi di un bosco ceduo, che
, ii-515: così i rosai, se gli vuoi bassi, così i salci si
): tagliandone di tanto in tanto gli alberi a fior di terra, in modo
. anco il giro de'rami che hanno gli alberi a diverse altezze. baldini,
. baldini, i-27: a tentoni fra gli alberi trovai una sedia frammessa a una
bei porcini, i ceppatelli, e gli ovoli. 3. disus. parte
legnetto che si chiama il vecchio, e gli antichi lo chia mavano mallo
. bartoli, 1-42: altri vogliono che gli alberi così lasciati in su'lor ceppi
dee., 3-1 (271): gli mise innanzi certi ceppi che nuto non
ceppo a cui s'appiccava il fuoco, gli dava l'incenso e vi spargeva del
bandello, 1-2 (i-49): gli pareva essere con il capo su 'l ceppo
f. d'ambra, 23: gli vidi per insino per pasqua di ceppo
stoica d'impossibilità, comeché pretenda di far gli uomini ceppi. goldoni, vii-1118:
e di pasta paesana affatto; né gli potea garbare quel veder suo figlio bazzicare
. -ceppo dell'aratro: parte che gli serve di base. -ceppo dell'argano
: volendosi tristano e lancillotto dipartire, gli due cavalieri abbattuti gli prendono per lo
lancillotto dipartire, gli due cavalieri abbattuti gli prendono per lo ceppo del freno.
bandello, 1-44 (i-523): gli comandò che alora alora andasse a pigliar
, 10-5: il pretore ordinò che gli sergenti, in ceppi con tenaci catene,
noiosi e lunghi viaggi e spesso gli afflitti prigionieri delle catene e ceppi.
lingua, come se n'esprimono chiaramente gli autori stessi, i quali la vorrebbero
altere / tra i ceppi sanguinanti e gli egri esigli / e gli orrendi martòri in
sanguinanti e gli egri esigli / e gli orrendi martòri in pri- gion nere,
mente fiera / del brando in sulla testa gli misura; / l'elmo gli taglia
testa gli misura; / l'elmo gli taglia come fusse cera / e morto rabbattè
, che n'assembra / i volti e gli atti, e con più vive membra
, la cera de la lacrima de gli alberi, il mele de la rugiada de
cosa per arte diabolica, inducendo anco gli uomini per via d'incanti in pazzi amori
smalto. moravia, iv-22: riabbassò gli sguardi sul piatto dove il cibo si
sciolta nell'olio di mandorle dolci; gli è l'unico cosmetico che renda il
di specchi avevano seta verde per non offender gli occhi col reverbero di tanta e sì
vi veniva il chericato, ed egli sopra gli omeri de'suoi pari con funeral pompa
-avere la cera negli orecchi, tapparsi gli orecchi con la cera: introdursi negli
giusti, i-523: non so tapparmi gli orecchi colla cera, né ho chi
la cera ne la servitù, e si gli fa credere cose, che fino a
arricciati e ridicoli come dipinti sulla pelle, gli occhi attoniti di vetro e i capelli
cera 'per la scrittura): e gli antichi raccostavano giustamente al gr. xrjpó
ii-71: da core mi vene / che gli occhi mi tene -rosata; / spesso
cavelli avea biondetti e ricciutelli / e gli occhi pien d'amor, cera rosata.
rosata. dante, 28-7: de gli occhi suoi gittava una lumera, / la
12-ii-265: secondo che m'avete ricerco, gli ho fatto tutte quelle accoglienze, e
per il suo compagno, fu uno che gli rispose: la signoria vostra mi ha
grossi, la gente la cui ciera gli andava a verso, perché quanti tra i
perché quanti tra i familiari della madre gli parevano iettatori erano stati da lui messi
o se fosser per sussurrarla. gli parvero amare e segrete, quelle faccie
, / io noi so dir; pur gli fe'bona ciera. m. franco
: o sì o no che carlo gli credesse, / non so: un tratto
credesse, / non so: un tratto gli fe'buona cera. varchi, v-37
, 119: da s. m. gli fu fatto cera e volto lieto,
del rimpatriante... ecco, mentre gli facevan cera, e lo salutavano coi
, per la nimichevole compagnia che fatto gli aveva, con tutto potere desiderava valersi
aquila / maschio, in paturnie: gli era presso un gheppio / femmina.
sembianti, fattosi motto, con larghe profferte gli fece grandissimo onore. -aver
usava, e che si trova in tutti gli antichi sigilli avanti all'invenzione della ceralacca
, 512: un medico... gli stava colando della ceralacca sul petto per
su infiniti. spilli aveva meticolosamente infilzato gli scarabei e i ditischi infiniti della natura,
cureulioni, i cerambicidi, i buprèssidi, gli elatèridi: le fuggitive cicindèle odorate di
(di ogni specie, per gli usi più svariati). porzio
e dice come gan le carte bianche / gli manda, e ciò che gli avea
/ gli manda, e ciò che gli avea ragionato. /... /
tanto ben ceramellare, i che carlo gli perdona, e così orlando.
, e spargendo essi il cesto, gli carichi di carne, di pesce,
el resto del corpo, con quelle invitano gli uccelli. boiardo, canz.,
12-60: tacque e crollò, poiché così gli disse, / l'empie ceraste,
: s'appressano i colùbri maculosi, / gli aspidi i ceneri e gli angui /
, / gli aspidi i ceneri e gli angui / e le ceraste e le verdissime
: tavolette spalmate di cera su cui gli antichi romani scrivevano con lo stilo.
). bembo, ii-13: [gli asolani] involgili in carta grossa e
. frazione di peso in uso presso gli antichi greci, dalla forma simile a
altro che mi desse sospetto, io gli lasciava andare due palle di piombo sul
il cerbio e 'l re delle fiere, gli uomini danno pessime ragioni a colui che
ne bee, non ghigna; / che gli è ciprigno, e cerboneca fina,
, e cerboneca fina, / chiudendo gli occhi, mi par medicina. lippi,
quei grandi e spaventosi instrumenti usati da gli antichi furon detti bombarde: gli minori
da gli antichi furon detti bombarde: gli minori, ma molto più lunghi, basalischi
ma molto più lunghi, basalischi; gli altri passavolanti; gli più minori, spingarde
, basalischi; gli altri passavolanti; gli più minori, spingarde e cerebo- tane
con difficoltà, non distinguere chiaramente (gli oggetti e le cose circostanti);
scarsa obiettività (i compiti da svolgere, gli obiettivi, le mete da raggiungere,
= dall'arabo zarbatàna 'tubo per uccidere gli uccelli ', attraverso le forme spagn
influssi d'oro, / s'avvian gli erranti per le cerche nuove.
; e vedutomi dare alla cerca con gli occhi, [sua eccellenzia] commise
l'opera intera, forse cotal impresa gli saria paruta altrettanto eroica e grande,
femmina, / pronto alla guerra / con gli altri maschi. -andare, venire
pistola sullo stomaco, e i calzoni dentro gli stivali, in cerca di contrabbandieri.
i cercamenti che i tedeschi, che gli erano rimasi, facevano,
occhi materni / [il pargolo] intende gli occhi fissi ed il piccolo / corpo
le quali [gemme], che gli uomini con maraviglia desiderando le cerchino,
2-38: tanto imbrigamento di guerra sboglientava gli animi degl'italiani per terra e per
e toltogli i danari, la ribalda se gli sarebbe portati via: né costui era
giusti, i-453: cercagli alloggio che gli convenga, insegnagli quello che è necessario
un'aquila / maschio, in paturnie: gli era presso un gheppio / femmina.
per andare a cercare. rovistò tutti gli angoli della cucina e della loggia inutilmente.
un luogo); seguire attentamente con gli occhi (per vedere bene, individuare
foscolo, sep., 121: rapian gli amici una favilla al sole / a
illuminar la sotterranea notte, / perché gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole
s'affatica molto in cercar quello che gli manca, e il ricco in confermare
e il ricco in confermare quello che gli ha, e il virtuoso in domandar quel
e il virtuoso in domandar quel che gli bisogna. tasso, iii-22: ringrazio vostra
d. bartoli, 36-33: io abbassava gli occhi, e negava loro la presa
facciano necessarie, con ciò sia che gli uomini per certo necessarie non facciano esser
più possente, / e sopra tutti gli altri e'fu valente. andrea da barberino
i panni indosso, volle che io gli consegnassi il danaro che avevo, ritenne
siamo dentro a noi; non meno che gli coltori degli altri mondi non la denno
alberti, 232: et con che ragione gli antichi scriptori arebbono cerco con così lunga
ma noi, molto più severi che gli antichi, imponemo a noi stessi certe
disse per la città la mattina, che gli era stato cercato d'un bandito in
disse loro: chi cercate? essi gli risposero: iesu il nazareno. iesu disse
cinque piè al montone. -cercare con gli occhi da capo a piede: squa
/ va cercando il pagan tutto con gli occhi. -cercare col fuscellino,
conforto anche che, con lo assicurarlo, gli leviamo di bocca quello freno che lo
o del male come i medici o gli speziali: volere la propria rovina, il
della fregata. « che hai? » gli domandava. « nulla ho. ho
boccaccio, 1-4: allor che forse lieta gli rendéo / la cercata euridice. lorenzo
, 7: non son de gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi
che quella tra noi divisa fusse, gli altari de la santa dea non avessemo
petrarca volgar., i-39: de gli uomini famosi e vertuosi sia [il
delle emanazioni sue. tommaseo, i-354: gli era pur bello e lavorato con arte
cercatore vecchio che s'inebbria di vanità gli sorride: « coloro che pensano non sanno
ricchezze, e coloro, che vogliono gli onori, e gli stati maggiori. pascoli
coloro, che vogliono gli onori, e gli stati maggiori. pascoli, i-168:
. cassola, 2-160: niente [gli] piaceva di più che sedere in mezzo
. bartoli, 34-342: empion di sugo gli spazii di quelle piccole maglioline, o
come se giuocasse. s'era procurato gli attrezzi; poteva segare, piallare,
stretto. c. bartoli, 1-105: gli architettori antichi, nel cerchiare le terre
nome attestàr, non di frequente / popolo gli cerchiava onda solenne. d'annunzio,
di un anello livido, infossarsi (gli occhi). beltramelli, iii-179:
occhi). beltramelli, iii-179: gli occhi si allargarono ancora cerchiandosi di ombre
in amor la splendida famiglia; / tanto gli arcangeli, / l'innumerabil coro /
nostro monte cerchia / prima che morte gli abbia dato il volo, / e apre
dato il volo, / e apre gli occhi a sua voglia e coverchia? idem
insieme le mani, cerchiandoli, appena gli abbracciano. 7. accerchiare
gubìe cerchiate di bianco, come gli occhi delle anitre selvagge,...
/ d'or coronata è quella de gli assiri, / d'argento l'altra
4. tinto, bistrato, imbellettato (gli occhi delle donne); circondato di
); circondato di un anello colorato (gli occhi di alcuni animali).
una di quelle femmine proterve, con gli occhi cerchiati di bistro e le labbra vilmente
e le gote rosse di cinabrese, gli occhi cerchiati di tinta azzurra, le
quantunque abbattuta dal viaggio travaglioso e con gli occhi cerchiati, parve, a tutti
viso. pavese, 5-157: tornò con gli occhi cerchiati e con la faccia di
5. fornito di montatura (gli occhiali). ojetti, ii-417:
chiare pupille. palazzeschi, 3-8: gli occhi chiari attraverso le lenti cerchiate d'
, che era in piedi, che egli gli fiaccoe il cerchiello del suo elmo.
in dito un cerchiellino di oro, gli disse: io credo che quel cerchiello basterà
: di ricche gemme un splendido monile / gli discendea dal collo in mezo il petto
che i fiori / vestono i colli e gli arbuscei le fronde, / in verde
con le dita cariche di anelli e gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d'
cerchi di oro... appesantivano gli orecchi d'una creola. montale, 19
tracciare in terra i negromanti per evocare gli spiriti infernali. - anche al figur
col sangue dentro in uno specchio ciò che gli pareva, e rivolgendolo al tondo della
tondo della luna piena mostrava a chi gli era dopo le spalle le cose scritte nel
ed è sì come un cardinale di tutti gli altri di fuor locati, intorno al
, le menzogne, le barbarie, gli adultèri, i sacrilegi e gli incesti si
barbarie, gli adultèri, i sacrilegi e gli incesti si raggirono d'intorno a l'
: strumento geodetico che serve per misurare gli angoli orizzontali. -cerchio d'altezza:
ma anche triste e duro ed austero, gli si spiegava tut- t'intorno fino al
14. figur. periodo di tempo; gli anni della vita. dante,
, diedero principio a'matrimoni, per gli quali con certe mogli fecero certi figliuoli
vedere e udire oggidì che quasi tutti gli uomini e le donne fanno gli astrologhi per
tutti gli uomini e le donne fanno gli astrologhi per sapere quai numeri beneficiati manderà
de'beni. foscolo, vii-82: gli scrittori cominciarono a valersi della lingua del
da soli, siamo sempre a posto, gli uomini; siamo sempre ricchi e poveri
francesco da barberino, 41: lo re gli concedette tutte le terre ch'avea tenute
modo, cogli occhi dolorosi che sembrava gli leggessero anche a lui il cruccio segreto
da roma, per certe insidie che gli avevano fatto contro i romani, ne
certe parole che volevano si ag- giugnessino gli oratori ducali,... el duca
il fazzoletto che le copriva la fronte e gli occhi, scoprendo un viso pallido,
cominciò a dire frate michele che non gli dava il cuore di potere andare.
di lei mettèvansi a chiuccurlare tutti gli uccelli di gabbia del vicinato, crocchiàvano i
che da più gravi negocii li sopravanza. gli instromenti questi sono: il tomo,
, chiuso). accostare i battenti, gli affissi, le imposte di una porta
addio. carducci, 906: e gli sportelli sbattuti al chiudere / paion oltraggi
; e con somma ragione, perché io gli avea promesso che in una festa di
chiedere aiuto al capitano di giustizia; gli altri chiudono in fretta la bottega,
dentro. -chiudere un cerchio: unire gli estremi di una linea curva (e
. 9. tr. chiudere gli occhi: accostare le palpebre. -anche
dante, par., 12-27: gli occhi... al piacer che i
sua avversione per me ed io intanto chiusi gli occhi per non vedere quei piccoli atti
simpatia. pirandello, 7-221: chiudo gli occhi e la vedo per quelle stanze,
scivoli. ungaretti, i-36: chiudiamo gli occhi / per vedere nuotare in un
maruzza non le dimenticò finché le chiusero gli occhi. g. bassani, 1-40:
... le mani di oreste chiusero gli occhi sbarrati di maria mantovani, incrociarono
soffice, e a un certo punto gli chiuse anche la bocca colla mano,
al canonico. 11. chiudere gli orecchi: tapparli, renderli sordi,
, / e il simplice voler che gli credette! d. bartoli, 33-142:
rifl. ariosto, 2-50: quando gli parve poi, volse il destriero,
, li snidava fra le alghe e gli scogli,... li rimetteva in
nelle cittadi eritee di pallas: acheloo gli chiuse la via, e fece dimorare
/ e fra i più saggi suoi gli accolse e chiuse. marino, 342:
chi sa con quanta cura amorosa da entrambi gli sposini, e festivamente disposti in quella
; / però non curo guardar inver gli altri, / ché suo statura mi sta
odi percosse / le compàgi, e gli achei dentro le navi / chiudonsi domi dal
altro luogo) per evitare contatti con gli altri e per lavorare in tranquillità e
dicendo, fiammeggiò di zelo / per gli occhi, fuor del mortai uso accensi;
]: la roba... o gli eredi l'hanno sbranata, o i
la morte. -chiudere, chiudersi gli orecchi o vorecchio: ignorare volutamente o
ignorare volutamente o per comodo ciò che gli altri dicono e non volerne sentire i
sentire i consigli, le esortazioni, gli insegnamenti; impedire a sé o agli
-chiudere un occhio, vocchio, gli occhi: ignorare volutamente o con ostinazione
pace, [i popoli] chiuggono gli occhi a qualunque altro laccio che sotto
'l mostra, né mi vai che gli occhi chiuda. sassetti, 227: io
o chiudere, come si dice, gli occhi. brusoni, xxiv- 843
la moderna ragion di stato ha chiusi gli occhi di molti perché non riconoscano altro
falsa da tutti quelli che non chiudono gli occhi per paura di mirare la verità.
sono affidati; non mai chiudere gli occhi; chiudete l'occhio per non punire
non punire; ma non chiudete affatto gli occhi, se non volete moltiplicare i
dell'ammenda. -chiudere, chiudersi gli occhi per sempre, per veternità,
, / quando mostrai de chiuder, gli occhi apersi. marini, xxiv-795:
, xxiv-795: una lagrimetta sola che gli occhi miei, prima che chiudersi eternamente
un sopore e mi si fuse / su gli occhi, che domati alfin li chiuse
? non lo sapete che se chiudete gli occhi voi, vi portate nella fossa anche
anche degli altri? -chiudere gli occhi della ragione, deu'inteuigenza,
per sé, evitando ogni contatto con gli altri e con il mondo. pirandello
ultima pace, fu riformato, e gli ufficiali si del suo, sì d'altri
mia! ». « taci! » gli gridò il fratello col coltello fra i
a ogni ombra della parola morte che gli passasse per la mente.
la mente. -ungere in croce gli organi dei sensi: amministrare l'estrema
formula sacra del prete ungente in croce gli occhi, gli orecchi, le narici,
prete ungente in croce gli occhi, gli orecchi, le narici, la bocca,
re con braccia in croce / che gli lassi provar s'a quel superbo / può
in croce. leopardi, 839: mancati gli uomini, la fortuna si ha cavato
ha cavato via la benda, e messosi gli occhiali e appiccato la ruota a un
fiaccava e le faceva desiderare di chiudere gli occhi, piegare le braccia in croce
, quale d'altro colore, che gli segnano a'naviganti in luogo di botti,
getto, per tenere al loro posto gli occhi, gli zigomi, le narici,
tenere al loro posto gli occhi, gli zigomi, le narici, la bocca
altra. vico, 374: tra gli stessi sacerdoti regnò cotanta ignoranza, che
vii-26: la forma più comoda per gli ospedali sarebbe una croce di sant'andrea
centro. parini, 742: gli smisurati piloni che formano la croce della gran
del mantice. garzoni, 1-568: gli instromenti de'minerari sono le mazze grandi
ma in croce, in modo che gli assi di questi due fori s'interseghino ad
ad acuti. giusti, ii-360: gli scherzi che ella mi chiede...
aggio le vele. viani, 19-325: gli ormeggi afforcati, i pennoni in croce
scorgiamo le strade, i canali, gli argini, le siepi... tutto
g. m. cecchi, 18-27: gli uomini fan la roba, e non la
roba, e non la roba / gli uomini; e non si può portar la
. /... a complimentargli [gli sposi iccase e zeta] / si
che non riuscivo a dissimulare, né gli valevano, per ingrazionirsi, i pani
però, dal suo sguardo e girò gli occhi intorno. la camera con le pareti
sola crocetta di mezzana su cui si posano gli uccelli stanchi del volo. 7
, 17-76: * crocetta '. tra gli aretini in termine d'agricoltura significa quell'
scansò le vie dell'onore, ch'io gli aveva esibite; e tutti gridavano la
armate inviate dai papi per far cacciare gli al- mohadi dalla spagna o contro gli
gli al- mohadi dalla spagna o contro gli eretici. p. f. giambullari
p. f. giambullari, 274: gli dette [all'almansor] per questo
solo alcuni cattivi cibi che ci vendono gli eretici. carducci, i-359: cotanto amore
pietrone caduto fra i rovi, e levò gli occhi sulle storie scolpite per uso e
estolla, / e i vili ozi gli prosperi / la mal redata zolla. /
in italia s'era provato terribilmente contro gli austriaci, i borbonici, i francesi
a guisa di piegate coma concorreranno ne gli angoli, questa chiameremo noi crociera.
le linee rette,... e gli archi della crociera si disegneranno con diligenza
né a lunette o crociere (come parlano gli architetti), ma in quella particolar
al contrario le volte a crociera urtano gli angoli. soffici, ii-70: s'
storie, dividendole la crociera, cioè gli spigoli delle volte. 6.
colle mandibole, a differenza di tutti gli altri, che in punta s'incrociano.
l'ora d'andar in chiesa a celebrar gli uffizi divini,... quando
il portichetto, con il crocifero e gli infermi, inghiotte e spenge anche l'
un vescovo tra due preti, e gli si forma intorno, dalla chiesa, una
. nome con cui comunemente si indicano gli appartenenti all'ordine dei chierici regolari ministri
... avendo in sicilia proibiti gli spiedi perch'erano arme de latroni,
mezzo di due ladroni? non fu gli questa commissione del giudice, no di
g. m. cecchi, 362: gli è ancor troppo giovane [il figliuolo
e i prigionieri di guerra, a roma gli schiavi, i disertori, i briganti
, nettamente non figurative; getsemani, gli oltraggi, la crocefissione, l'agonia,
e scipione ne videro crocifissi, accioché gli altri s'impaurissero per tal castigo.
e l'europa, onde fulse / a gli ozi barbari luce e vita; /
oh ben pria manda l'aurea persepoli / gli adoratori del fuoco a gl'idoli /
più né meno, com'erano coperti gli altri. piovano arlotto, 148: io
e baci questo crocifisso e che liberamente gli perdoni e che a ogni modo facciate
a compiacenza del priore, 11 quale gli diede comodità di stanze; dove molte volte
: al bizantino crocefisso, atroce / ne gli occhi bianchi livida magrezza, / chieser
su dalla rossa arena fetida e orrenda gli sguardi dei crocefissi e degli offerti alle
il borsone infilato al braccio, e gli occhi umidi di lagrime, come si
discepolo che ti negoe, non anche gli tuoi crocifissori. s. agostino volgar.
perdonò, e pregò il padre per gli suoi crucifissori. vasari, iii-461: nell'
sua croce tira a sé non pur gli altri peccatori, ma i crocifissori istessi,
i crocifissori del petrarca, i quali gli fanno dir cose con i loro commenti,
stava suso uno monticello rilevato, e gli aveva posto nome il calvario, in mezo
deserto. / l'abate il crocion gli fece in fronte: / « va,
mi benediva, e che mi perdonava tutti gli omicidi che io avevo mai fatti e
denti, allargar le mascelle, strenger gli occhi, rugar le ciglia, aprir le
polmone, acciò che con questo riso gli circostanti stimassero che lui la intendeva bene
avervi su sparso del croco, / gli riversò sopra 'l sacrato fuoco. muratori,
ha virtù di nettare le caligini de gli occhi. provoca l'orina, scalda,
. canta per esse, e l'anima gli vola. govoni, 1-173: tra
, 117: a ogni sbocco, alzo gli occhi verso le erode bianche con desiderio
, 1-200: quivi [nella camera] gli lasciano stagionare e freddare appoco appoco,
. menzini, 5-3: ed io gli credo, perché audace e baldo /
, 2-56: quivi [nella camera] gli lasciano [i vasi di vetro]
miniera]. garzoni, 1-476: gli artifici e instromenti da distillare sono fornelli
: quell'industria egli mette a purgar gli uomini dalle loro malvagità, quella sollecitudine
in bronzo un carme; / ma gli occhi sempre in te, carrara, fissi
lume. qui ancora inframetter si vollero gli osservatori delle cose naturali, e porre un
, inf., 30-102: col pugno gli percosse l'epa croia. d'annunzio
forte melampo, / fuggendo accortamente / gli spessi giri e le mortali rote / di
piramidi vedresti / sorger la fiamma da gli ondosi campi, / alzar le punte
duro acciar che la faretra a tergo / gli empie. monti, x-1-431: col
: non il concupiscibile amore, non gli altri capitali nemici nostri...
il vecchio lo stanca di domande; gli chiede se si sente male, se è
carducci, i-936: ricevevano senza crollarsi gli scapaccioni aggiustati alle lor teste. pascoli,
possa, / gonfio il collo le gote gli occhi istrambi. / va il rimbombo
le loppe volano. pavese, 6-295: gli dissi: « parti, disgraziato »
crollo: dal tetto della casa volavano gli embrici: cadevano frammenti del cornicione,
crollai il capo e 'l crollar meco gli altri. / fe'vedercene un'altra [
, senza ch'egli lo avvertisse, gli scivolava dalla ringhiera e dava un crollo
percossa il crollo / che la vita gli tolse e roppe il collo.
disprezzar l'etate e l'arco / che gli diede in tesaglia poi tal crollo.
ricavato trattando l'anidride cromica con gli cerina e con sostanze grasse
accorti che esso, invece che ad attenuare gli scoppi del motore, serviva esattamente
natura, adoprasi per ottenere tutti gli altri cromati. = deriv.
fondata sulla convinzione che i cromosomi sono gli organi essenziali dell'ereditarietà. -mappe o
dei giornali quotidiani in cui si descrivono gli avvenimenti più importanti della vita cittadina nei
, a affezione od a pranzo, gli articoletti di cronaca od i fatti vari,
t'orecchi, il cronachista sa cogliere gli aspetti e gli accenti del suo tempo
, il cronachista sa cogliere gli aspetti e gli accenti del suo tempo innumerevoli.
., iii-276: e adura era sopra gli tributi; e iosafat figliuolo di
, a parte quella certa umanità verso gli infelici in un mondo sofferente, si
garzoni, 1-360: salustio vien connumerato fra gli istorici, ma san ieronimo et eusebio
e i novellatori: toscani poi tutti gli scrittori che più fedelmente e largamente comprendono
i pontefici quando e quanto regnarono, gli autori ecclesiastici quando vissero e scrissero,
, dei privilegi, degli atti, gli statuti delle arti e mestieri; qua gli
gli statuti delle arti e mestieri; qua gli annali ecclesiastici del baronio...
la storia dei popoli come procedente secondo gli stadi dello sviluppo individuale, o dello
cronologia, sf. scienza che studia gli eventi storici nei loro rapporti temporali
riferiscono all'origine del mondo, come gli ebrei, altri all'origine della lor città
quale dal diluvio universale girasi dagli ebrei per gli caldei, sciti, egizi, fenici
[indizione] secondo il pagi, e gli altri più esatti cronologisti, non doveva
hanno fatto i greci bugiardi, lo dimostra gli strumenti che servono a misurare il tempo.
vecronismi, che così chiamano i cronologi gli errori che desse in gressoney. orioni,
nata operazione; controllare con esattezza gli intervalli di tempo delle competizioni sportive.
stesso modo, io con l'orologio sotto gli occhi 3. mus. metronomo
. tutti i miei passi, tutti gli itinerari, la durata dei pasti, 4
sici rivolti non solo a studiare gli strumenti telefonia per la misurazione delle
(soprattutto nelle gare sportive presso gli orientali quella del cronòtopo iranico e caldeo.
in acute piramidi pseudoesagonali in guerra perde gli uomini. o pseudotrigonali, o in masse
/ a quel gigante, che non gli ha riguardo. 3. locuz
'. -far rumore, battendo gli uni contro gli altri (i denti
-far rumore, battendo gli uni contro gli altri (i denti).
che il calido bicchiere / via dalla man gli sbalza tremebonda. / croscian scoperti i
, e dalle nere / pendule labbra gli casca il guazzetto. -scricchiolare,
giussano / « la domenica triste de gli ulivi? / ahi passìon di cristo
cinquanta cavalli, e crosciando colle nostre stanghe gli facemmo correre per tutta la città.
loro uffiziali lo incalzarono colla spada ignuda e gli crosciarono alcune piattonate. botta, 5-294
alcune piattonate. botta, 5-294: gli ussari, crosciando nuove piattonate, sforzavano
ch'eran poste / in mezzo e per gli canti e d'ogn'intomo, /
croste. tozzi, i-250: aveva gli orecchi rossi e gonfi di geloni,
che il loro è un paese come tutti gli altri scelleratamente calunniato. 7
del pane altrui: le umiliazioni, gli avvilimenti che si devono subire quando,
terrestri a respirazione aerea, come gli onisci); hanno la bocca (per
masticatoria) costituita da vari pezzi, gli occhi peduncolati, o semplici, talvolta
pittura degli animali essangui, come sono gli insetti, crustacei, testacei et altri
da sessa, celebre filosofo napolitano, gli entrò in bottega. artusi, 427:
lo ritraeva; con questa lusinga costringeva gli orsi a star ritti sulle zampe posteriori
'di pane arrostito, e con gli uccelli, e co'tartufi; o solo
dell'incoronazione? », il ciantelli gli lascerà finire i crostini e poi 10
un caffè molto grande... dove gli impiegati in riposo e i canonici di
quei bacolini la solita rosicatura son forzati gli uomini a grattarsi, e nel grattarsi.
boccaccio, 8-8x: broccuta, quali sogliono gli uccelli che mudano, grinza e crostuta
l'orgie rinnovano. pascoli, 455: gli mandi un tuo sciame, che scende
oche e le galline e trascorrevano fra gli alti boschi tutto il tempo dell'estate.
beve il vino prendendo il fresco con gli amici. = voce ital.
sia troppo cruccevole, e che non gli duri troppo sua ira. -per
: lascio il gittare via la roba, gli scialacquamenti, i crucciamenti, lo 'mpaccio
il quale si va vantando saper trarre gli spiriti da dosso di chiunque persona..
discordie fuggono la sua corte, come gli ippocriti le carte false. 2.
, che si cruccia / guizzando più che gli altri suoi consorti *, / diss'
pente. della casa, 2-3-306: come gli agrumi, che altri mangia te veggente
suoi due eunuchi... e gli fece mettere in prigione. pindemonte, 2-172
g. villani, 4-1: per gli malvagi romani fu disposto papa leone, e
685: [il vecchio e pirro] gli hanno, sotto ombra che clizia sia
della luce che conosce l'arte di rubare gli effetti ai vecchi teloni del melodramma.
18-3-169: che volesse por giù tutti gli sdegni e tutti i crucci presi col re
venerava da lontano come numi della sapienza gli uomini vecchi accreditati in iscienza di lettere
viaggio l'anno 1785, fervendo allora gli sdegni contro roma, scansarono quel territorio,
vellose, di qua e di là gli ondeggiava. cardarelli, 304: ero pieno
, sappiendo che di questo gran pena gli dovea seguire, oltre modo fu dolente
modo, cogli occhi dolorosi che sembrava gli leggessero anche a lui il cruccio segreto
questo: che in cinquantanni di esercizio non gli fosse accaduto nulla di memorabile.
prime, / e temendo via fuggano gli obbietti / al cruccio e al mormorio
spettito. malispini, 129: gli aretini... entrarono in cortona,
guardia la perderono i cortonesi, e gli aretini disfeciono le mura e le fortezze,
furono molto crucciosi, e recaronsi che gli aretini avessono tolto loro la pace. dante
re, ovvero magi..., gli fece trarre di milano e rnandargline a
cruccioso a cagione della piccola uscita che gli concedono le rupi laterali, onde egli
cosa ée, che mai non gli verrebbe voglia di peccare. = voce
fosse stato uno ricco uomo, lo inquisitore gli averebbe dato tanto ad intendere, che
fare. guittone, xxxii-79: ed entra gli altri mene / biasmato e crociato avete
amore fusse qualche volta affliggere e cruciare gli amanti che affettuosamente amano le sue amate
: la figliuola medesima con tali parole gli confortava: perché cruciate voi l'infelice
essendo cosa ordinaria e quasi naturale, che gli uomini, particolarmente delle corti,.
per l'invidia, che di dentro gli avvelena e crucia, non mai si contentino
, 848: cruciato martire tu cruci gli uomini, / tu di tristizia l'aér
carducci, 848: cruciato martire tu cruci gli uomini. 2. ant.
sua conscienzia che non è alleggerimento che gli dà el cognoscere che non si può
capanne di fuoco e le graticole e gli eculei e le croci et infinite altre sorti
è il ridicolo in cui càpitano sovente gli sciocchi e gl'ipocriti. svevo, 3-588
. svevo, 3-588: mi disse che gli pareva io volessi recidere anche quel tenue
situar tonde tutte le figure per vedere gli sbattimenti, cioè l'ombre che da un
egli abbia al mondo, inanzi tu gli uccida? bruno, 3-1019: e voi