; fiori gialli e piccoli; legumi glabri (detta volgarmente fior galletto, veccia
, piccoli, in ombrelle; frutti glabri, con semi sferoidali, rosso-bruni, d'
, talvolta velluti, ma d'ordinario glabri. il cumino è più grosso,
specie poliennale, ha fusti eretti, glabri, foglie picciolate con 3-5 foglioline,
o grigi attraversati da venature chiare, glabri, a coste, lunghi da 5
rami all'ascella delle foglie; legumi glabri; eretti, cilindrici, strozzati fra
di peli e di foglie produce polloni glabri. = deriv. da glabro.
di avere intorno molti di questi paggi glabri, che attoscavano di odori. pascoli
. panzini, iii-564: i volti glabri allora non erano di moda, e la
piccoli capolini globosi e densi; rami glabri; spine ascellari; foglie caduche
di metz, piccolo arbusto con rami glabri e foglie leggermente seghettate e appuntite,
visione binoculare; muso e orecchie quasi glabri di fronte a un corpo per lo più
quasi diafane; femmine attere, bruchi glabri. = voce dotta, lat.
in italia in due specie a tegumenti glabri; il solo rhamphus pulicanus, che depone
stivata entro un carro bestiame: visi glabri, teste rapate a macchina rasa.
ha fusti prostrati tetragoni, ramosi, glabri, con due stipole fogliacee, fiori piccoli
coltivato in serra, con fiori rossi glabri; rosa di gerico: anastatica {
rado erbe, con stelo e rami glabri, spesso tetragoni, a nodi articolati
rami spinosi o inermi, pelosi o glabri, foglie persistenti o caduche, semplici
inermi, o muniti d pungoli, glabri o pelosi, a foglie intere o rintagliate
essere stivata entro un carro bestiame: visi glabri, teste rapate a macchina rasa,
flanelle, bei volti, o rasi o glabri, avevano sostituito l'antica clientela femminile