nobiltà, non aiutata dall'opere, giuvenale. einaudi, 1-593: uno dei tre
salvini, 6-145: fiacco, persio, giuvenale e altri... correggono i
, iv-242: è così amara, che giuvenale dopo aver esaggerato una compiuta iliade di
hanno punto che fare col verso di giuvenale. 2. figur. imprese,
.. dalla destra dioscoro alessandrino e giuvenale gerosolimitano con li loro vescovi, li legati
dal padrone vien chiamato, come dice giuvenale, atlante, acciò da sproporzion di titol
, v. giovanaglia. giovenale (giuvenale), agg. che si riferisce,
: io continuo interrottamente a conversar con giuvenale che ora mi diverte e ora m'indispettisce
: quella difficoltà di tacere, che provò giuvenale insuperabile per la perversità de suoi tempi
mi sorprenda che si dia comunemente a giuvenale la taccia di monotono. lanzi,
un nuovo capriccio di mettermi a tradur giuvenale, scegliendone però solo otto satire delle
, di seneca, di lucano, di giuvenale, di marziale e d'altri tali
o nulla si discosti da seneca e giuvenale e che anch'egli (per così
, di seneca, di lucano, di giuvenale, jdi marziale e d'altri tali
una forza di sarcasmo degna dello stesso giuvenale. gioberti, 2-73: nel secolo passato
minerva, xl-109: chi vorrà dire che giuvenale, che sì bene ha satireggiato,
b. fioretti, 2-5-138: a giuvenale... quasi tutta la critica
: sarebbe tanto assurdo il pretender che giuvenale fosse leggiero e scherzevole come orazio,
quanto che orazio prendesse il tuono di giuvenale. d'este, 47: lo
vi presento di un esemplare del mio giuvenale, che spero di poter chiamar mio senza
mi sorprenda che si dia comunemente a giuvenale la taccia di monotono. p.
ora- zio, di persio e di giuvenale, essendo questa rimasa in vita e in
persio, di lucilio, d'orazio e giuvenale. bonghi, 1-231: il vero
e di luciano che lo spuntone di giuvenale. 11. dolore acuto.
bucca', che abbiamo in plauto e in giuvenale, da chi trivialmente. c.
una forza di sarcasmo degna dello stesso giuvenale. 8. ant. addestrare