uomini ch'ivi stanno punto saldi / giungon tanto all'estremo dell'agghiado, / ch'
nei disagi, / meglio s'ag- giungon d'amicizia i petti, / che fra
l'elefanzio e l'ammodite quanti / ne giungon, tanti convien che n'assidri.
curate de'furor plebei, / perché non giungon del parnaso in cima; / voi
profonda. / comincian le dame che giungon da lungi, / discendon silenti dai
casi, o zoppicando / vi giungon molto stanchi, e di sembiante /
dante, inf., 5-35: quando giungon davanti alla ruina, / quivi le
, ricercato. marino, 8-44: giungon vaghezza ai vaghi membri ignudi / consigliati
tal tre cose in lui produtte / giungon le dispietate e strane belve / maraviglia
mugghi e la sua gran fierezza / giungon deformità, forza e grandezza. castiglione
più le fragorose / acque dei fiumi giungon desiose / di confondere lor voce sonora
l'altre cose in lui produtte / giungon le dispietate e strane belve / maraviglia
/ vanno in quel verso, e giungon finalmente / là, dove usciva la
/ come oh come a quest'animo / giungon soavi e belle. gioberti, iii-182
annunzio, i-865: a tratti a tratti giungon su la raffica / larghe onde di
, ii-29-49: i forestier, che giungon freschi / ne l'altrui terra, denno
viaggio intrapreso. pananti, iii-120: giungon di notte improvvisi, sorprendendo i poveri
come oh come a quest'animo / giungon soavi e belle. fantoni, i-213:
a cagion delle perpetue nevi, che giungon talora ad indurirsi in cristallo.
come oh come a quest'animo / giungon soavi e belle. foscolo, sep.
dante, inf., 5-35: quando giungon davanti a la
oh, quanto i forestier, che giungon freschi / ne l'altrui terra, denno
-alla dritta. tasso, 15-20: giungon quinci a biseta, e più lontano /
sola vista. tasso, 14-611: giungon poi dove un fiume al mar confina
di asse le voci mollemente rimbombano e giungon piene all'orecchio e soavi.
; onde si dice di loro, quando giungon a tal termine: elle incominciono a
e solitaria villa /... giungon gli accenti queruli e sommessi / d'
d'armati. pananti, iii-120: giungon di notte improvvisi, sorprendendo i poveri
sul pavimento. aleardi, 1-360: giungon carri cruenti, / carichi d'agonie
, 5-644: da una negra peota / giungon voci lontane. d'annunzio, iv-2-642
freddissime a cagion delle perpetue nevi che giungon talora ad indurirsi in cristallo. algarotti
gli augei: perch'ivi appena / giungon volando, che scordati affatto / del vigor
di asse le voci mollemente rimbombano e giungon piene all'orecchio e soavi. de sanctis
suono prodotto. graf, 5-513: giungon gli accenti queruli e sommessi / d'
ch'io non vorrei: / né giungon pria che 'l bel viso di lei /
sanguinacci, xxxix- 1-297: quivi ne giungon spesso li istriani / con lor barchette
asse, le voci mollemente rimbombano e giungon piene all'orecchio e soavi. ojetti,
e percotendo li molesta. / quando giungon davanti a la ruina, / quivi
carri e da le salme / che giungon sopra i cocchi? vengan preti, /
veder marfisa langue. / in questo giungon due dame del sangue. -principe
prona, tu, ai cien ardenti, giungon le maremmane / pinete; e il
: ivi appena / [gli uccelli] giungon, che d'improvviso a ciascun d'
troia si piange, all'ellesponto / giungon gli achivi e spargesi ciascuno / alla sua
». de bosis, 179: mi giungon le parole / vostre al mio buio
dell'arcadico pane. graf 5-513: giungon gli accenti queruli e sommessi / d'
i casi, o zoppicando / vi giungon molto stanchi, e di sembiante / travisato
dante, inf, 5-36: quando giungon davanti a la mina, / quivi le