, 6-iii-26: come s'uman pensier di giunger tenta / al luogo, oltra cui
la ruina / altrui la sua medesma a giunger viene; / ché 'l pagan
e in aria s'alza / per giunger di quel monte in su la cima,
, / s'aggira, e al giunger d'espero rinchiude / con la man fresca
, uno sbarbazzare di questi signoretti, un giunger d'improviso per tutto, uno accennare
tanto amano le buone lettere, per giunger nondimeno ad essere un grande avvocato solo
, e in aria s'alza / per giunger di quel monte in su la cima
tanto amano le buone lettere, per giunger nondimeno ad essere un grande avvocato solo
: or quivi i baci e il giunger mano a mano / di matre e di
, 381: perché non vi vorrei giunger, pacifico, / improviso, fra
/ né il lieto dì pareami giunger mai / di vederle mature e corle anch'
. boccalini, i-303: per giunger nondimeno ad essere un grande avvocato solo
23-24: or quivi i baci e il giunger mano a mano / di matre e
381: -perché non vi vorrei giunger, pacifico, / impro- viso,
espansione, mi avrebbe dato lena a giunger con quel carico se non al cataio o
desiato amplesso / del gran padre adrian giunger m'è dato, / se grazia
ogni bellezza fosse effigiata, / che poco giunger vi potea coltura. 6
/ o fioriti, / passa per giunger sino a me / la tua mano leggera
repubblicano: potremo per la prima volta giunger le destre sciolte dalle catene dell'oligarchia.
, diffonde. milizia, ii-256: per giunger a quest'approssimazione il pittore ha in
lingua mortale al suo stato divino / giunger non potè: amor la spinge e tira
2-48: già già mi par ch'a giunger estendesse la ruina del mio patrimonio e rimediarvi
iii-79: l'ideale più alto a cui giunger possa l'eroismo cristiano è qui drammatizzato
lingua mortale al suo stato divino / giunger non potè: amor la spinge e
mortale: / ma certo sii di giunger tosto al passo / d'entrar
escuso, / perché non si potea giunger più in suso. caro, 12-ii-200:
orrore per cotesti masanielli ragionatori non può giunger più oltre, né mi consola che
ariosto, cinque canti, 1-52: giunger mira in tempo ch'ai focosi / destrieri
avea l'anima torta, / per giunger colpa a colpa e fallo a fallo,
par giamai veder quell'ora / di giunger col suo amor petto con petto. sassetti
quadro. milizia, ii-256: per giunger a quest'approssimazione il pittore ha in
offerse, come / tu, di giunger pregandolo a tranquilla / vecchiezza e un prode
ariosto, cinque canti, 1-52: giunger mira in tempo ch'ai focosi /
11 santo vecchiarei ne la sua stanza / giunger gli ospiti suoi con nodo forte /
30-107: le mie forze frali / giunger non ponno a celebrar gli eroi.
anche in africa, qualora vi potesse giunger fresca. -non bene fermentato (un
miserie il peso, / qui di giunger gli avesse il fato arriso, / ciò
: ecco improviso in abito funesto / giunger un cavalier. reina, i-150: toglie
quell'avanzo della strada / gagliardamente e giunger con fracasso, / a'suoi rozzoni
a seguirla amor gagliardo / sì che giunger mi parve ale a le piante.
di vedere un corriero; che per giunger tosto al luogo, trottando su per una
la vedrai; / in forse al giunger del tuo giorno a sera. manzoni,
, 16-15: feroce leon, che giunger sente / tra le coste o nel
xiv-46: potremo per la prima volta giunger le destre sciolte dalle catene dell'oligarchia
poderosa il re d'egitto, / e giunger seco tarme, e la fortuna /
avea l'anima torta, / per giunger colpa a colpa e fallo a fallo,
, 71: o fortebraccio, / non giunger onta ad onta. 8
lunga così, che sull'adriache rive / giunger ti può. carducci, iii-25-229:
sovrana lode alla pittura, / il giunger la natura. -riuscire a intendere
altro significhino, è cosa da non si giunger mai, conciossia che la croce istessa
un tempo. caro, 12-i-176: un giunger d'improvviso per tutto, uno accennare
d'un ballo / giunsamo e 'l giunger nostro a co tal gente / riuscì.
singu- lare, s'io credesse potere giunger laudando, stringerìeme talento a 'ncomensare.
, aminta, 402: a pena / giunger potea con la man pargoletta / a
1229. s. ferrari, 594: giunger dobbiamo all'imprevisto varco / come la
miei tormenti e 'l lungo strazio / giunger, quasi gran fregio; e non impruni
o qual nimica stella, / per giunger peso a le mie gravi some,
catenelle. sacchetti, vi-104: ecco giunger con pulito viso / itta vezzosa.
da te questa possente / lena, che giunger teco a dio già piacque. delfico
mazzini, iv-6-362: possa... giunger presto il giorno in cui si cancelli
in guisa tale, / che al giunger suo dovranno suscitarsi / sconvolgimenti assurdi,
al nuoto, e spera / di giunger presto all'opposta riviera. chiari, 1-i-38
strada non diruposa a coloro che bramano di giunger con pie'invacillato all'erto colle della
involti fra le abominazioni dell'idolatria, giunger a tanta altezza. 18.
benché in loco assisa, / ove giunger non può quest'aere impuro, / e
lingua mortale al suo stato divino / giunger non potè: amor la spinge e
lingua mortale al suo stato divino / giunger non pòte. 2. figur
o qual nimica stella, / per giunger peso a le mie gravi some, /
così, che sull'adriache rive / giunger ti può. manzoni, fermo e
già già mi par ch'a giunger qui goffredo / oltra il dover indugi
23-24: or quivi i baci e il giunger mano a mano / di matre e
montone. ariosto, 3-5: per giunger colpa a colpa e fallo a fallo
colà le speranze che aveano prese dal giunger che fecero in porto a roca- nive
altre turbe, / l'adito avremo al giunger della corte. cesarotti, 1-viii-308:
: si può chiamar felice / chi giunger non potendo all'alta meta, / giunge
, che a la meta / di giunger troppo tosto m'apparecchi, / perché
, 1-viii-298: alzò quel porco al giunger nostro il grifo / tutto vergato di
più che ancor di lui, / per giunger fuoco all'ardente sua face. f
f. pallavicino, 1-26: per giunger al possesso di questa [libertà]
. cariteo, 39: se giunger ponno al ciel prieghi mortali / e se
quand'ei vedde colla sporta piena / giunger al fine il suo gatto frugato: /
voi non sarete naufraghi, s'io giunger posso al lido. / anche nuotando,
bruno, / simile a quel ch'ai giunger de la notte / si sparge in
qualche poco di ragione di lamentarsi del giunger della notte, ma essendo egli nubilo
sangue vostro. garopoli, 18-95: giunger del viver mio deggio a l'occaso
repubblicano: potremo per la prima volta giunger le destre sciolte dalle catene dell'oligarchia
. frugoni, i-9-78: vedi al tuo giunger come / sorgono a farti onore /
, 18-39: ecco al fine / giunger al campo un uom, che poco lieta
corsini, 18-39: ecco al fine / giunger al campo un uom che poco lieta
non intende, o che all'intento / giunger mai non potria, ben si conviene
. d. bartoli, 2-3-184: giunger loro le mani distese palma con palma
mettonsi 'n mar, cre- den giunger a porto; / poi s'è che
io fanciulletto, sì che a pena / giunger potea con la man pargoletta / a
e fuggitiva / fé il punto del partir giunger sì presto, / mi volsi ai
e quasi composta di cose contrarie e giunger a certi termini a punto, ma non
l'altre turbe / l'adito avremo al giunger della corte. -reggere i passi
furie formidauro e sollecitato dalla tema di giunger tardi, studiava il passo. -tenere
colle dori giunse: / al suo giunger la felice / amenissima pendice / parve
, 20-35: fece indi partenza / per giunger al suo regno che periglia. monti
santo vecchiarei ne la sua stanza / giunger gli ospiti suoi con nodo forte /
io fanciulletto sì che a pena / giunger potea con la man pargoletta / a
farà, viso di cazzo, / giunger d'una ranocchia una pisciata / la
a sperar dal pio conforto, / giunger dell'amor suo confida al porto.
che aveva il principe di piemonte di giunger qua impensatamente. metastasio, 1-iv-222:
sua fortuna non fia conceduto il poter giunger al segno. -di potere (
fatai! come mai trovo / al primo giunger mio su le mie soglie / il
presagio di quel nobilissimo stato al quale giunger dovea, né giunger vi si può se
stato al quale giunger dovea, né giunger vi si può se non per aspra
dai mangani delle torri m'impedivano di giunger vi. d annunzio,
io, benché in loco assisa / ove giunger non può quest'aere impuro / e
, tutto 'l danno / che può giunger, è giunto: / gloria vita e
breve a voi spiegar vogl'io / di giunger dolcemente a unirvi a dio.
altre turbe, / l'adito avremo al giunger della corte. g. b.
/ fia come a donna bella un giunger fregio. -strada regia: v
adusti, ecco dai neri / popoli giunger veggo auriga esperto, / che a gli
che sopraprese gli animi degli apostoli nel giunger giesù ne torto, ricerco tutto il
colle dori giunse: / al suo giunger la felice / amenissima pendice / parve tutta
i. frugoni, i-2-84: al tuo giunger colà vedi / dal ricurvo algoso letto
mai suspiri. canteo, 30: se giunger ponno al ciel prieghi mortali, /
ogni mortale: / ma certo sii di giunger tosto al passo / d'entrar o
... non potesse così tosto giunger turno, e ritessesse cinque lunghissimi giri
sbar- bazzare di questi signoretti, un giunger cpimprowiso per tutto, uno accennare in
al nuoto, e spera / di giunger presto all'opposta riviera. sacchi,
, / che da straniero lido / giunger dovesse peregrino errante. verga, 8-28:
il reo e elegger l'ottimo con giunger a quella vaghezza e leggiadria di stile
cieli e non potendo la lingua nostra giunger alla espression di quello se non (dirò
. /... ch'io dovessi giunger la mia faccia / là dov'io
uno sbarbazzare di questi signoretti, un giunger d'improvviso per tutto, uno accennare
mortale: / ma certo sii di giunger tosto al passo / d'entrar o in
di quella parte del reale che doveva giunger liberamente alla sua naturai perfezione. gozzano
tutti a tormento, che fu di giunger loro le mani distese palmacon palma e fra
è stato in grandissima aspettazione del mio giunger e questo credo perché li parea poter
terra singulare, s'io credesse potere giunger laudando, stringerieme talento a 'incomensare
diedi contezza a vostr reverendissima signoria del giunger dell'altro estraordinario spacciato dal magnifico quirino
vita consorzio a lor parea / che mai giunger dovesse il giorno amaro / che ricondurle
di un autore in qualsivoglia tempo non può giunger fin qua. = comp.
lippi, 6-47: si rallegra al giunger d'un cibreo, / fatto d'interiora
terra singulare, s'io credesse potere giunger laudando, stringerieme talento a 'ncomenzare
furie formidauro e sollecitato dalla tema di giunger tardi, studiava il passo. manzoni,
. arrosto, 10-39: tempo di giunger dato avria ad alcina, / che
terra singulare, s'io credesse potere giunger laudando, stringerieme talento a 'ncomenzare
. d. bartoli, 2-3-184: giunger loro le mani distese palma con palma
avea l'anima torta, / per giunger colpa a colpa a fallo a fallo,
speme / le lusinghe soavi / chi giunger tenta insieme / con mano angusta l'
che aveano intorno, che mal poteva giunger l'occhio a discemere quel che si facessero
non può eguagliarne i passi, / né giunger de i ripari a l'alte cime
oppresso, avvertite a non vi lasciar giunger fuori di casa dopo le ventiquattro.
lippi, 6-47: si rallegra al giunger d'un cibreo, / fatto d'interiora
machiavelli, 1-viii-298: alzò quel porco al giunger nostro il grifo / tutto vergato di
dare un solo morso per anno, giunger potesse a divorar tutti i boschi? forteguerri
che farà, viso di cazzo, / giunger d'una ranocchia una -che privilegia
vedere un corsiero, che, per giunger tosto al luogo, trottando su per una
/ e scapigliata e battendosi tanche / giunger la madre trista e vedovella / e