8-254: aviamo mescolato coll'acqua pura qualche giulebbe, come... di lamponi
bevanda eh'è fior di latte con giulebbe, per lo più riscaldato. anche i
solito s'era disciolta in uno smemorato giulebbe. calcolazióne, sf. ant.
54: caramella dicesi un poco di giulebbe ben rassodato e secco, che suole
targioni pozzetti, 8-270: un poco di giulebbe di cedrato, chiamato cedronè.
che richiedendo sistenza di sapa o di giulebbe. stenti insieme due parti, né
frutti incapaci di lunga conservazione stavano nel giulebbe o nello spirito in grandi vasi di
nel zucchero conservate, bollite prima in giulebbe, sono molto buone e disponitive del
banti, 8-40: era un denso giulebbe... di gemiti sul destino della
tr. (giulèbbo). cuocere nel giulebbe, sciroppare; zuccherare, addolcire.
male. = deriv. da giulebbe. giulebbato (part. pass
, agg. reso dolce con il giulebbe; sciroppato. redi, 16-v-132
arance giulebbate. -addolcito come il giulebbe. paoletti, 1-2-132: di questo
riduca alla consistenza di sapa o di giulebbe,... per poterne più o
. sercambi, 141: fe'portare alcuno giulebbe cordiale per conforto e alquanto confetto.
comunemente acqua, et i più ricchi giulebbe. cestoni, 101: ordinava acqua
di limone e zucchero a gusto, ovvero giulebbe di tintura di viole con agro di
acqua pura o addolcita con qualche conveniente giulebbe come di papavero o di pomi.
frutti incapaci di lunga conservazione stavano nel giulebbe o nello spirito in grandi vasi di
sue mani... i frutti in giulebbe. -per simil. e al
che il sangue mi si cambiava in giulebbe. pratolini, 4-47: all'indomani e
babbo uscì solo; ebbi medicinali dolci come giulebbe. 2. per estens.
legata con refe, e impappinata in un giulebbe di sugo nerastro. 3
poesie di alberto (il che gli è giulebbe a un poeta) e dimandàvagli continuamente
calduccio del suo nido, nel giulebbe del suo villaggio e della sua famiglia,
mesi dopo la guerra, volli riassaggiare il giulebbe: il 'cuore 'riletto dopo
polline delle sue tenerezze sarebbe naufragato nel giulebbe. c. e. gadda,
5-214: la piva nuotava a rana nel giulebbe delle rimemo- razioni nostalgiche.
: la santa in casa era un giulebbe, / una lingua da dar di molti
a dar giulèbbo lungo. -rimanere giulebbe: estasiarsi, essere beato. dossi
che dàvagli in tutto ragione, rimase giulebbe. -sorridere giulebbe: sorridere leziosamente
, rimase giulebbe. -sorridere giulebbe: sorridere leziosamente. dossi, iii-319
e dal roseo visoccio, che sorride giulebbe. = dall'ar. ffulab
'. = deriv. da giulebbe. giulécco, sm. (
né un gocciolo di vino o di giulebbe da immollarti le labbra. cicognani,
. bevanda molto dolce; sciroppo, giulebbe. serapione volgar., i-226
coriandrata. = var. di giulebbe (v.). juliana
. f. rondinelli, 29: giulebbe gemmato, magistero di perle, contraierba
vuol col dottore, / che il giulebbe è caloroso / e lo stibbio è velenoso
qualità di zucchero quasi nello stato di giulebbe. = deriv. dallo spagn.
questionar vuol col dottore, / che il giulebbe è caloroso / e lo stibbio è
non si staccherebbe mai, l'aiuto col giulebbe e lo succhia come un moscino.
, 10-69: o stemperato inchiostro col giulebbe, /... / con una
: lo stomaco era tutto messo in giulebbe, e andava dietro come un disperato ameboide
, sempre vi metta qualche porzioncella di giulebbe periato. tramater [s. v.
acqua pura o addolcita con qualche conveniente giulebbe come di papavero o di pomi.
; e subbito mandano a comprare il giulebbe dì radicchio allo speziale per dare in
alloppia i sudditi rimpinconiti / col pio giulebbe de'gesuiti. imbriani, 5-171: 1
inebria e tocca, / qual ruscel di giulebbe che veloce / sgorga dalle sue labbra
ed eleganti e le sciroppa con un giulebbe liquido di sorriso prelatizio, condito di ironia
non si staccherebbe mai, l'aiuto col giulebbe e lo succhia come un moscino.
vuol col dottore, / che il giulebbe è caloroso / e lo stibbio è velenoso
viole mammole. cestoni, ioi: giulebbe di tintura di viole con agro di limoni
a bere un poco di acqua raddolcita con giulebbe violato. de bottis, 46:
, violèppó), sm. ant. giulebbe, scivioletta. ojetti, ii-298:
pregiata. = probabile alter, di giulebbe (v.). 2. che
il baciamano è 'nu franfellìc tutto miele e giulebbe che si crede di poter fottere il