abbaglia di splendore. idem, 19-39: gittò 11 battaglio, tanta ira l'abbaglia
abbondantissime lagrime sopra il viso gli si gittò e per lungo spazio pianse. idem,
ad abbrancare. idem, iv-1-913: si gittò contro il cancello, abbrancò i ferri
abito dolente e lagrimosa, / ginocchion si gittò a piè d'ettore. guido
adriani, 4-3-33: molti ne sospinse e gittò dalle mura, parte di dentro e
lento: accostossi. ed ella li si gittò giustamente in groppa, e andaro via
sociali. d'annunzio, iv-1-259: si gittò nella vita, come in una grande
altra cosa dattorno, a'due mastini li gittò, li quali affamatissimi incontanente il mangiarono
bastardo, essendo federigo infermo, li gittò uno guanciale in su la bocca,
intorno dai nimici,... gittò panni e paglia da quella parte che
b. davanzali, i-47: cesare gittò la prima zolla per lo sepolcro;
dimenticandosi di sua vita e salute, si gittò nel fuoco ed aggrappolle. caro,
iv-2-167: una voce soverchiante il tumulto gittò l'allarme, la moltitudine a furia
strido, sopra il morto giovane si gittò. ariosto, 16-56: l'alto rumor
12-205: or che dirai, quand'ei gittò precipite / quella sampogna sua dolce et
mostrossi. idem, 1-1115: e gittò tali [amore]; ed in un
l'avanzo della moneta... la gittò in mare dicendo: io voglio prima
che premea l'arca scavata, / gittò via quel vigoroso. carducci, 847:
quell'era una chiesa che la lava ardente gittò per terra. piazza, 2-10:
ariosto, 37-56: per morir si gittò giù d'una riva / che vi trovò
a un pezzo di legno, che mi gittò a proda. boiardo, 2-9-19:
e quando fu appresso a lui, gittò in terra la bacchetta, e smontò a
suonò. idem, viii-329: ma balilla gittò un ciottolo, / parve un ciottolo
il mare, e di quello si gittò e insieme col figliuolo in braccio affogò.
avari venditori, e compratori, e gittò a terra le mense, e li
foscarini, che si trovava in inghilterra, gittò i fondamenti del famoso banco di londra
sùbito drieto alle spalle gittava, / e gittò via la lancia che portava.
e oltre a questo, chi vi gittò freno, / chi lancia, chi iscudo
e presala per le treccie, la si gittò a'piedi e cominciolla fieramente a battere
. d. bartoli, 40-ii-481: si gittò di braccio l'adultera, e in
445: per bella paura... gittò le bandiere del comune in terra giù
beveraggio consumata, che messer torello destatosi gittò un gran sospiro. giov. cavalcanti
nel mare di sicilia, si gittò fuore sì grande fiamma verso roma, che
con dante. monti, 20-82: si gittò [pluto] dal trono, /
padella a fuoco con acqua bogliente, gittò il corpo di cristo dentro. simintendi,
ad una nave de'romani, e gittò la mano al bordo de la nave romana
il pedone della regina bianca e lo gittò nel bossolo. dossi, 453: la
tutti spaventò agrippina un mal bottone che gittò claudio ebbro. buonarroti il giovane,
settimo fermossi. pascoli, 663: si gittò sugli omeri le pelli / caprine,
. bartoli, 40- ii-480: si gittò di braccio l'adultera, e in perpetuo
desso era, piagnendo forte gli si gittò colle braccia al collo. bibbiena, xxv-1-47
egli per istracco e per disperato si gittò nelle braccia di arnolfo. s. caterina
, di contro all'uscio, gli gittò al collo il nodo scorsoio. cantoni,
e con piene le pugna / la gittò dentro alle bramose canne. maestro alberto,
; di poi fatto così un poco, gittò un gran sospiro. =
: la donna, udendo questo, gittò un gran sospiro e maravigliossi forte, non
alquanto di lunge dalla sponda / la gittò giuso in quell'alto burrato. boccaccio,
nel mezzo alle busse, / e gittò l'erba che détte milusse. cellini,
cadde boccone, / e per bocca gittò di sangue un fiume. guarini, 88
. d'annunzio, iv-1-259: si gittò nella vita, come in una grande
coscia di quello paone e sì lo gittò a una cagnuòla. del tuppo, 489
, si scosse con tanta furia, che gittò a terra i sei uomini e,
nostro campo miete penitenza / chi vi gittò d'errori la semenza. idem,
il maggior canal rispondea, e quindi si gittò nell'acqua. masuccio, 344:
che partìa da un gran pilastro, / gittò alla torre a tale altezza intorno,
e con piene le pugna / la gittò dentro alle bramose canne. idem,
quanto ritornò a'suoi stati, si gittò d'attomo l'abito signorile, e
verso il fondo oscuro del palcoscenico, gittò anche il giornale, in un cantoncèllo
di fare carezze a ciuriaci, gli gittò alla gola, e tirò sì che ciuriaci
mi appelli di fal- lamento; e gittò in terra el cappelletto, ch'avea in
i-119: allora tabor, adirato, gittò in terra un cappelletto di feltro, ch'
suo uccello: / ma per la fretta gittò col cappello. canti carnascialeschi, 1-184
ch'ebbe la letizia di dire, gittò fiori e ramaglietti odoriferi, e cantando come
uomini. d'annunzio, iv-1-259: si gittò nella vita, come in una grande
che vide il cardinale in camera, gittò il libro che aveva in mano drieto una
e correntele incontro riceverla; e quella che gittò, presta a batter le casse su
9-5 (372): in terra il gittò, e saligli addosso a cavalcione.
/ l'immortal benda, e si gittò ne'gorghi / boccon, le braccia per
iv-2-12: mentre la gente accorreva, si gittò in mare contro i cavalloni furibondi,
all'istmo il derelitto / mar vermiglio gittò le rubiconde / spume, e cercò,
, 32-12: se la pietra che si gittò è un sassolino minuto, produrrà,
. malispini, 106: e gittò la prima cesta di calcina.
, due gran cesti e gravi / gittò nel campo, e quelli stessi, ond'
poche lire: il più umano mi gittò un tozzo di pane senza volermi vedere
d. battoli, 40-i-547: si gittò d'una finestra non molto alta..
rezza le monete che il papa gittò nella entrata sua. d. bartoli,
saria carico bene. idem, 4-132: gittò per bocca... ugna d'
fosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori. idem, purg
, / ogni ricco cimier giù ne gittò. g. morelli, 471: donorono
cinta d'armati e lo re balante gittò per terra le bandiere di questa schiera.
caro amico. - / più suspiri gittò molto cocenti. sannazaro, 12-210: e
spaventato / dié un alto grido e si gittò dal trono. / temendo non gli
aretino, 8-55: il pecorone le si gittò al collo, piangendo, che parea
n'ebbe pietà, e gli si gittò al collo, e lo baciò. collodi
(23): fece vela e gittò via i remi e il timone, e
morso si ricise, e nella faccia la gittò del tiranno crudele: e così i
vostro compare. -il conte gli si gittò a'piè, e disse: -padre mio
fatta la predica, con molte lagrime si gittò a'piedi del frate, cheggendo misericordia
, con grande umilitade e compunzione si gittò in terra e adorogli. bibbia volgar
, e con piene le pugna / la gittò dentro alle bramose canne. idem,
si ricise, e nella faccia la gittò del tiranno crudele: e così i tormenti
spavento, torrore che il soprapprese, che gittò un grido. algarotti, 1-20:
frugoni, xxiv- 979: mi gittò un tozzo di pane tratto da una pelle
quale era sorella, / costei si gittò a piedi, e gli conquise / e
'l quarto [chiodo della croce] gittò nel mare adriano, lo qual mare era
. bartoli, 37-36: il santo si gittò a'suoi piedi, e afferraglieli stretto
la predica, con molte lagrime si gittò a'piedi del frate, chieggendo misericordia
, e sé e il fanciullo vi gittò dentro. g. stampa, ix-153:
: la terra naturalmente feconda ricopertala, gittò fuori tallo e germi di comiuolo,
, 1-76: l'informe rottame / che gittò fuor del corso la fiumara / del
del campanile, e assai di lontano gittò le pietre, spargendole. machiavelli, 356
per bene, il coturno, e gittò giù un atto e due scene d'un
. malispini, 56: si gittò a terra a piè di giovanni gual-
g. villani, 4-17: si gittò in terra a'piedi di giovanni gual-
san pasquale! d'annunzio, iv-2-318: gittò un grido, si levò, si
cosa dattorno, a'due mastini il gittò. livio volgar., 3-241: mandò
addosso al figlio in abbandono / si gittò, l'abbracciò, stretto lo tenne /
249): a'piedi di lei si gittò piagnendo e domandando perdonanza, la quale
l'antico nimico lo suo proponimento, gittò per la via per la quale dovea passare
lanciò un dardo, e rondello si gittò oltre con uno lancio sì che il dardo
per difensare i suoi, subito se gittò dal letto, e d'un trotto lupino
giù per le spalle, gli si gittò ginocchioni a'piedi. c. gozzi,
stato dimostratore di questa cosa, si gittò alli piè di sulpicia, e prima
aria come uno stelo di fuoco, gittò in sommo una tonante rosa di splendori
apparve a genova una fontana che largamente gittò sangue. dante, purg., 3-117
troia. pulci, 23-28: rinaldo il gittò nella fontana, / disaveduto, per
l'antico nimico lo suo proponimento, gittò per la via per la quale dovea
. d. bartoli, 2-2-117: si gittò d'una finestra non molto alta;
'l ponte; / sua gente si gittò in disperagione. monti, i-61: la
/ sì ch'in due pezzi lo gittò per terre. bruno, 3-5: se
lungo nel campo, di fuori del corpo gittò il velenoso spirito. bianco da siena
, e via correndo al disteso, si gittò a prostendersi a'suoi piedi.
nella faccia sonando, [pallade] gittò via la piva, di che era stata
, 601: il quarto [chiovo] gittò [santa elena] nel mare adriatico
barberino, 5-1209: ugo allora si gittò addosso al giogante e ferillo nel ventre
, / io so d'un uomo che gittò nel mondo / un seme come il
tu se'buon amico »; / e gittò fuor molti sospir dolenti. bembo,
bello aspetto. e dopo molti dì gittò la donna di putifar gli occhi sopra
: subito le braccia al collo le gittò con amorevoli bada- menti, cercando di
bronzo di che l'antico onàta / gittò l'iddia dal capo di cavallo,
vita l'estremo ardor, / e gittò il nappo a l'onda / il vecchio
.. corrucciatasi e per mettere errore gittò intra costoro uno bellissimo pomo d'oro
mano per un suo coltello, si gli gittò addosso. p. f. giambullari
) / su 'l collo, e lo gittò fra l'erbe al fresco.
re niso che il tuo padre / gittò dall'alta nave, o cressa.
sorprenderglielo, vedutolo così stupidamente attonito, gittò sdegnosamente il manoscritto. negri, 2-114
quarto dì venuti, / gaddo mi si gittò disteso a'piedi, / dicendo:
/ vita l'estremo ardor, / e gittò il nappo a l'onda / il
punto estremo della sua morte, non gittò minor frutto che facessono le parole di
il suo verbo..., ella gittò allegra e superba all'aria il suo
e getta per la via, e così gittò molti ferramenti. 11 fabbro, voltosi
fra giordano [crusca]: si gittò improvisamente a piedi del santo vescovo,
avanti della nave a negra prua / gittò, e fallì tantin che non toccasse /
questo è il primo masso ch'egli gittò, e poi quest'altro, e poi
altre cose di poco peso... gittò fuori. canti carnascialeschi, 108:
si strappò dal collo la fasciatura e gittò ogni cosa in mare, invaso da
, 8-ii-30: quel monaco... gittò in sul fuoco quel fasciculo delle lettere
fatto d'ogni cosa un fascio, il gittò in mezzo alle fiamme ad ardere.
de'fastidi del mondo, che si gittò drieto alle spalle ogni cosa, e cominciò
, fondò una laura di faticanti, e gittò le basi di un'istituzione assai più
e vinse, e in quella battaglia gittò molte fólgori; per la qual cosa
, prese a due mani chiarenza, e gittò lo scudo dopo le spalle, e
andrea da barberino, 1-242: allora troiano gittò lo scudo dopo le spalle, e
aretino, iv-1-241: la satraparia vostra mi gittò in occhio con il favore de le
andò dritto verso di lui, gli gittò come una sultana il suo fazzoletto ricamato
nome di dio uno e trino, lo gittò in mare. ojetti, ti-147:
arditamente sopra il muro, virilmente si gittò giù nella turba. ariosto, 5-52:
per terra, e le loro tavole gittò sottosopra. s. bernardino da siena,
, ch'a valle / armato si gittò per la fessura, / in forse di
arme, e montato a cavallo si gittò nella fessura, mettendo innanzi la salute
ariosto, 37-56: per morir si gittò giù d'una riva / che vi trovò
: cadde di schianto? / non gittò grido? non chiamò sua madre?
). cornazano, 1-76: gittò e sparse lo nome di sapere conciare
, ne prese uno, e gliel gittò nel suo nido perché il mangiasse. lastri
fine. velluti, 87: gli gittò una lancia dietro, e diègli per lo
che l'onda fece, sì 'l gittò a la riva unde s'erano partiti.
. e con uno grande fistiare si gittò giù per quel monte in grande precipizio
, cotale costui attivamente cadendo gli si gittò a'piedi. s. caterina da
i-76: l'informe rottame / che gittò fuor del corso la fiumara / del
1-76: l'informe rottame / che gittò fuor del corso la fiumara / del vivere
grande e ben foggiato incensiere, vi gittò ad ardere del profumo. pindemonte, 13-26
quel che la corona si rivolse, / gittò lippea nella circonferenza; / e 'l
pianti vaneggiando e in folli risa / si gittò dentro alle voragin salse. pirandello,
presa la zappa cavò la terra e gittò un sasso nel fondamento all! 24
siena, iii-137: sapete che egli gittò sangue, ed acqua; l'acqua per
formicolante di cupidigie e viltà nuove, gittò, come una bomba d'indignazione,
non era un pensatore originale, né gittò mai uno sguardo libero su'formidabili problemi
d'una punta nel cuore, che il gittò boccone su quella medesima figura che descriveva
che vedeva e sapeva tutto, gli gittò, passando sotto la finestra, due
dall'altre preso: / morto 'l gittò nelle 'nretite fosse. lorenzo de'medici
veduta tanta franchezza, subito gli si gittò a'piedi in ginocchione, e chiesegli
'l gran francioso da cavallo / gittò a terra, e detto fu torquato
spogliato in camicia, la se gli gittò al collo; e baciatolo alla franciosa
e mi ama. ariosto, 45-83: gittò leone al cavallier le braccia / due
.). simintendi, 1-112: gittò le sue armi in terra...
giudicio di dio con un repentino morso gittò balacio a terra del suo cavallo,
potesse esser retto, e si gittò giù per certe ripe, e morì con
, col quale impeto tutti li si gittò fuor del capo. parini, 319:
capelli, e per una buca gli gittò a terra del suo cielo nel loro orto
nell'aria come uno stelo di fuoco, gittò in sommo una tonante rosa di splendori
nel campo, di fuori del corpo gittò il velenoso spirito. poliziano, st.
stare in esso, ne cacciò e gittò fuori, perciocché egli è dio geloso e
pianti vaneggiando e in folli risa / si gittò dentro alle voragin salse. a.
di prima. fogazzaro, 5-48: gittò via il foglio, strinse i pugni
barberino, i-119: tabor, adirato, gittò in terra uno cappelletto di feltro ch'
in capo... allora ajolfo gittò in terra un altro gaggio, e prese
fece la scorta, / che 'l gittò in piana terra: / quivi sua gagliardia
corrente del fiume molto gagliarda, lo gittò da cavallo. bruno, 3-68: quell'
fece niente, ma pure intronò, e gittò a traverso la coda, e diégli
grossi, ne prese uno, e gliel gittò nel suo nido...;
stare in esso, ne cacciò e gittò fuori, perciocché egli è dio geloso e
vii-251: nelle dure spalle / caterina gittò col suo forte arco / una saetta
manata di erba fresca, e gliela gittò in faccia con un impeto di desiderio,
d. bartoli, 27-70: si gittò indosso [pietro] un camiciotto (
santa,... improvvisamente, gittò le mani alle spalle della guida. beltramelli
apparve a genova una fontana che largamente gittò sangue. guido da pisa, 2-1:
. caterina da siena, iii-137: egli gittò sangue ed acqua. crescenzi volgar.
chi più busse diede, non meno lagrime gittò. p. fortini, i-290:
l'incurvate sanne. serdonati, 10-63: gittò per la bocca e pel naso gran
. maestro alberto, 95: antonino gittò tra i gladii de'soldati papiniano, lungo
per lo disiderio della morte, si gittò da uno alto sasso. a. pucci
: mentre la gente accorreva, si gittò in mare contro i cavalloni furibondi,
meridiana in groppa, / che si gittò di terra come un gatto. ariosto
, 105: con grandi lagrime si gittò dinanzi alla 'mmagine del nostro signore gesù
. monti, x-3- 325: gittò l'infame prezzo, e disperato / l'
quattro case; / giuocò vendè, gittò, nudo rimase. nomi, 1-93
sua mano la prima pietra, e gittò la prima cesta di calcina; e per
e la prima pietra de'fondamenti vi gittò santo salvestro e gostantino. giov. cavalcanti
in molte parti gran danni, e gittò per tutta italia generale carestia di pane
tasso non era un pensatore originale, né gittò mai uno sguardo libero su'formidabili problemi
come fosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori. fazio, v-27-42
non è perfetta. forteguerri, 26-56: gittò strida e urli acerbi e strani.
motto, che uno cavaliere fran- cesco gittò dinanzi a papa bonifazio ottavo. s.
arrigo, il primo di gennaio 1538 gittò la sospesa scomunica. d. battoli,
dagli ateniesi e lacedemoni insieme, si gittò a speranze malagevoli e dubbiose, mettendosi
non essendo dal nostro comune atato, si gittò nelle mani dell'arcivescovo di melano.
decretata la guerra, ognuno vi si gittò coll'impeto che fu il segreto della nostra
da me. carducci, 384: gittò la tonaca / martin lutero; /
n'è venuto a roma, che gittò un bel tratto. instruzioni a'cancellieri
posesi un accatto a'preti, che gittò dimolte migliaia di ducati. guicciardini, ii-203
, 195-13: lo sparveratore... gittò questo sparvero a una pernise, e
mortalità. idem, 40ii- 308: gittò per tutto intorno al paese, e già
, viii-2-212: l'anno cin- quecentosettanta gittò strema carestia. 39. pervenire a
si mosse: / un dardo mi gittò dentro dal fianco. dante, inf.
e con piene le pugna / la gittò dentro alle bramose canne. s.
stare in esso, ne cacciò e gittò fuori, perciocché egli è dio geloso
della polvere, che tutta insieme avvampando, gittò in aria la poppa e quanti v'
iii-24-89: l'anima mia... gittò allegra e superba all'aria il suo
poi che tetis ebbe partorito achille, gittò sorti per vedere che fortuna dovea avere
cadere. simintendi, 1-112: questi gittò le sue armi in terra per tammonimento
giuda grandemente instava puniendo li scelerati e gittò a terra trenta miglia uomini di loro
chiesa, che la lava ardente gittò per terra. -figur. mandare
: come agnolo potè parlare, gittò per terra le ragioni, che aveva detto
le diè uno spintone sgarbato, essa le gittò dietro quella parolaccia del marito della sua
non si distoreere nella faccia sonando, gittò via la piva, di che era
che premea l'arca scavata, / gittò via quel vigoroso. moravia, viii-162
. bibbia volgar., iii-543: gittò via il signore tutto il seme d'
dì venuti, / gaddo mi si gittò disteso a'piedi, / dicendo:
: tratto la subita disperazione, si gittò giù da una torre. guerrazzi,
, la detta reina veggendo, si gittò inginocchioni. s. degli a rienti,
coltello ignudo in mano, e balaam si gittò in terra e adorollo. leggenda aurea
trovato buon terreno, mise radici, gittò un germoglio vivo. 6. ghianda
cellini, 2-70 (421): subito gittò gli occhi a quella cassetta, dove
a capriccio. monti, x-5-183: gittò sulla muraglia un lungo schizzo / delle
il flauto prese il giacchio. lo gittò in acqua e tirò su molti pesci.
i piè. botta, 4-149: si gittò ginocchióne domandando perdono, la vita e
lo braccio / e nel bagno il gittò tutto vestito; / tutto vestito andonne insino
al fondo / per tal virtù il gittò il baron giocondo. cantari cavallereschi,
occhi, e vide isaac, e si gittò giù d'in sul camello. collodi
queste parole, [sansone] sì gittò di mano via la mascella. mariano
dette queste parole, piangendo gli si gittò al collo; né prima abbracciando si
pisa, 2-62: detto questo, gittò quello lanciotto e giunse ne'fianchi a
alquanto di lunge dalla sponda / la gittò [la corda] giuso in quell'
per insino al mezzo del pelaghetto, si gittò giuso, con maggior paura della cloe
lento: accostossi. ed ella li si gittò giustamente in groppa, e andaro via
manata di erba fresca, e gliela gittò in faccia con un impeto di desiderio,
un capestro... gli gittò alla gola, e tirò sì che cimaci
figur. cavalca, 19-207: si gittò giù per quel monte in gran precipizio
207: con uno grande fistiare si gittò giù per quel monte. lenzi,
un tavolato lucido a scacchiera, cui gittò su, di fianco al letto e a
trombetta. cantari cavallereschi, 185: carlo gittò il guanto sanguinoso / e s'acconciorno
suo essercito. da porto, 1-35: gittò a'piedi del duca il guanto insanguinato
quelli che a guardia l'aveano, gittò un gran sospiro. storie pistoiesi, 2-203
sue armi, cedette all'assalto e gittò lo scudo. zeno, xxx-6-125: dulcinèa
botte. f. rinuccini, 1-258: gittò loro una guastada d'acqua, e
gli fece la scorta, / che 'l gittò in piana terra: / quivi sua
bandello, 2-36 (i-10-51): la gittò sovra un lettuccio, e le fece
. gioberti, ii-204: [galileo] gittò le basi di quella parte deh'idrodinamica
era idropisia,... la notte gittò fuori tutto il sangue del corpo suo
leggenda aurea volgar., 342: gittò fuori arsura, la quale, uscendo
scudo della fede e della orazione, si gittò inginocchioni in mezzo le fiamme. siri
. fiore, 213-10: ispada e scudo gittò tosto in terra, / e 'mmantenente
! qual pugno divino o umano gittò ai solchi della terra una semenza più augusta
fede data, / al collo di gabrina gittò un laccio. goldoni, x-770:
pesi de'fratelli. tasso, 11-iii-648: gittò la spongia ne la tavola per disdegno
follia. dossi, iii-337: gittò nel bacino... filtri, nodi
. ottimo, i-219: teseo li gittò la palla della pece nella gola, della
. d'annunzio, iv-2-67: ella gli gittò le braccia al collo impetuosamente e dai
data, / al collo di gabrina gittò un laccio, / e...
come valente e importuno, se gli gittò a'piedi. petrarca, 207-21: or
brusoni, 1053: il giorno appresso gittò l'ancore sotto un padiglione, che
e quando fu appresso a lui, gittò in terra la bacchetta, e smontò a
/ una tal soporifera mistura, / la gittò dentro a le bramose canne. chiabrera
voluto accettare perch'egli era scriba, gittò di presente la tavola incerata.
, 28-69: a'piedi lor si gittò, incerta / di viver più, vedendosi
altro dall'altro e con essi si gittò nel fuoco. ugurgieri, i-592: o
. cesarotti, 1-xv-61: gran vigore gittò nel cuor di ciascheduno onde combattere e
come fosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori. idem, purg
, 18-660: in un commisti allor gittò nel fuoco / argento ed auro prezioso
i-vil-20: con atto dispettoso a terra / gittò lo scettro che splendea distinto / d'
arditamente d'infestare i nimici, si gittò. machiavelli, 337: i
ora. cavalca, 1-11: antonio si gittò appiè dell'uscio e stette infino presso
1-76: l'informe rottame / che gittò fuor del corso la fiumara / del vivere
salamone subito uscio della camera, si gittò in ginocchioni, dicendo ad alta voce:
a un finestrone ingraticolato di ferro, lo gittò sulla via per un vano della grata
che premea l'arca scavata, / gittò via quel vigoroso. massaia, iii-16:
a. dei, 113: vivuccio gittò una sera una conca di fastidio tristo
poi, non essendo interrotto, lo gittò per terra diradicato. oliva, i-3-258:
, / per tutto intarsiando, e gittò intorno / cerchio lucente, triplice,
138: incontanente ad orazione / sì si gittò con la suo buona intenza / e
salvo e intero quel tizzone quale essa gittò crucciata in mezzo il fuoco. ariosto,
poi, non essendo interrotto, lo gittò per terra diradicato. bembo, 10-v-276:
. bresciani, 6-vi-36: le si gittò al collo, baciolla, abbrac- ciolla
e perduta ogni baldanza, gli si gittò ai piedi. leggenda aurea volgar.,
di riconsegnare il già consegnato pinarolo, gittò della polvere ne gli occhi de'ministri di
: cristo iesu..., gittò tanto sudore di sangue che n'era tucto
. d'annunzio, iv-1-401: si gittò nelle mie braccia, sul mio petto
dal festone una camelia bianca, la gittò all'inviato del sol levante.
e non avendo altro rimedio, gli gittò in capo la veste, onde poi
nardi, ii-351: spaventato il duca si gittò drieto al letto, e, inviluppandosi
erasmo da valvasone, 2-240: là gittò in terra telamon ferito, / e
a iosa! aretino, 20-134: mi gittò sul letto; e stataci un pochettino
cavriol dall'altre preso: / morto 'l gittò nelle 'nretite fosse.
in cure del divino redentore, dispettosamente gittò a'piedi del provido cuciniere il principato della
: quel conquistatore asiatico... gittò cinque miriadi di teste umane nei fondamenti
sé la morte. cicerchia, 1-183: gittò trenta danari, e non attende,
, 24-45: al collo di sabrina gittò un laccio / e... ad
a sì bello e grasso partito, ma gittò tanta fiamma ne'petti de'cospiratori che
delimitata. fogazzaro, vi-28: si gittò ginocchioni sull'obliqua lama di luce biancastra
aurea volgar., 870: gli si gittò a'piedi, e con grande lamento
la donzella. pananti, i-393: gittò la ninfa un languido sospiro / e si
di lunge da la sponda / la gittò giuso in quell'alto burrato. idem
la donna, e sì come forsennata gittò le braccia, credendo trovare pompeo lato
, fondò una laura di faticanti e gittò le basi di un'istituzione assai più
: era una chiesa che la lava ardente gittò per terra e ne portò in mare
de la vecchia: anzi le si gittò ai piedi, e non potendo dire il
queste pone il lecco che anco dianzi / gittò nell'acqua. idem, 39-vi-188:
si trovava..., si gittò subito a nuoto. mazzini, 58-338:
, 7-17: parte [delle carni] gittò a lessar nella caldaia.
di farlo morire alla scoperta, si gittò al veleno. pallavicino, 1-333: quelle
6-vi-341: il conte mamiani... gittò tanta fiamma ne'petti de'cospiratori che
ii-217: [maria] da una statua gittò in seno ad un povero un bel
il popolo della città congregato, si gittò in terra ai... piedi
pistoncino alla mano,... il gittò di primo colpo (così erano buone
anco la mattina seguente la terra el gittò fuore, e fu trovato giù per un
gli vòlsi aprire, / questo scheggiai mi gittò con la borsa, / onde a
avarissima era,... subito se gittò dal letto. 7. region
una tal soporifera mistura, / la gittò dentro a le bramose canne. tasso,
riconosciutola, a'piedi di lei si gittò piagnendo e domandando perdonanza, la quale
, dissipò le fiondi, sparpagliò e gittò alla malora quanti pomi apparivano a chi
'l colpo li manca, / e quel gittò lui morto in mezzo il sorco.
sercambi, 1-i-468: per questo modo gittò lemmo il manico dirieto alla scura per
pensando a ciò ch'ella facea, gittò uno grande grido, dicendo: « socorretemi
tant'è mainerò. sacchetti, 195-16: gittò [lo sparviero] a un'altra
a lui e toccato quella mano che gittò a terra la città di troia,
il colpo, che in mantenente lo gittò per terra morto. guido delle colonne volgar
quella isola sono, fece vela e gittò via i remi e il timone e
sul punto in cui il mio dio gittò la maschera / e fulminò il ribelle.
(268): calandrino prestamente la si gittò in bocca e cominciò a masticare.
pensando a ciò ch'ella facea, gittò uno grande grido, dicendo: « socor-
: alberto, veggendo il padre, si gittò alla panca lungo il muro; e
paradiso. bibbia volgar., i-201: gittò la donna di putifar gli occhi sopra
salvini, 22-68: subito nel vino / gittò medicamento, onde bevieno / nepentes,
un repentino morso [il cavallo] gittò balacio a terra... e,
come fosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori. apocalisse volgar.
. compagni, 2-29: ginocchione si gittò in terra innanzi a messer andrea da
desso era, piagnendo forte gli si gittò colle braccia al collo...
g. villani, 10-160: si gittò a'piè del papa cheggendo misericordia e
, piangendo a'piedi di lui si gittò, chiedendogli mercede. monti, x-4-503:
a. pucci, 6-193: la lepre gittò via il cavaliere, / vedendo il
padre e degli altri suoi, si gittò... a'piedi del re.
strido grandissimo e presto dell'arca si gittò fuori. leggenda di s. clemente
sapienza. tavola ritonda, 1-424: gittò una polvere, la quale, per arte
dii popolo non poteva passar, dove gittò molti miara di aspri e nasarini a quel
non forse è la medesima forza che gittò nello spazio gl'innumerevoli soli e che
dal festone una camelia bianca, la gittò all'inviato del sole levante. -trovate una
* monarchia solipsorum 'che guglielmo scotti gittò lor dietro stonacatosi. 3.
si ritraevano... giorgio allora gittò un pugno di monete nella polvere;
riuscendogli, irritato con se medesimo, gittò crucciosamente intorno al freno la spugna,
tutte le 'nte- riora e le budella gittò disotto. sanudo, lviii-308: an-
padre e degli altri suoi, si gittò molto miserabilmente nel cospetto di tutti a'
. aretino, 20-87: le si gittò ai piedi, e non potendo dire il
/ ch'anime molte d'eroi si gittò innanzi nell'hade. -preceduto dall'articolo
avvide che aveva tagliate le mani, gittò uno grande mughio e corse sopra a
, iv-1-927: giorgio... gittò un pugno di monete nella polvere;
un repentino morso [il cavallo] gittò balacio a terra... e,
sicurezza delle cose di fuori e dentro, gittò in tevere il grano vecchio e guasto
, 1-iv-217: da un motto ch'ella gittò uno di questi passati giorni sopra la
ca2- 2-551: per comiato, ciascun gittò in faccia all'idolo pitana, 15-227:
avvide che aveva tagliate le mani, gittò uno grande mughio. leggenda aurea volpar.
dii popolo non poteva passar, dove gittò molti miara di aspri e nasarini a quel
. de sanctis, ii-13-487: vi si gittò il giovanetto con ardente curiosità, pose
un piede / presolo achille, lo gittò nell'onda, / e con scerbo insulto
. brusoni, 1053: il giorno appresso gittò l'ancore sotto un padiglione che avevano
meridiana in groppa, / che si gittò di terra come un gatto, / nimica
mezzo a tanta luce questo corpo non gittò neppur un neo di ombra? fagiuoli,
perdente, / e per niquità sì gittò via li guanti. b. giambullari,
moglie e presala per le trecce la si gittò a'piedi. cantari, 66
dosso, di netto col capo innanzi il gittò in essa. boiardo, 2-4-42:
novello, / poiché la rabbia lor gittò lo scoglio, / messere stefano e messer
pascoli, 1385: il sonno / dolce gittò sulle palpebre a lei tocchi-lucida atena.
avanti sofferire, / fuori furioso si gittò palese. sarpi, i-1-41: quando
roero, 1-i-45: il suo candido vel gittò sdegnosa / sul cener freddo che l'
ercule. bibbia volgar., i-201: gittò la donna di putifar gli occhi sopra
e con una lancia in mano si gittò contro questa gente. giov. cavalcanti
dall'amor delle donne straniere, si gittò dietro la legge di dio, oltre le
italiana abbracciatolo giovinetto oppugnatore di tirannia lo gittò per diversi esigli. 3.
tobia e dìtobiolo, 7: poi si gittò in orazione a dio. oddi,
per un'orca * / la qual gittò dall'orride narici / tal fiume d'acqua
assalto ssbracciarono: bovetto lo [camireo] gittò di sotto e col coltello gli segò
l'orlo a pena / che lo gittò riverso in su l'arena. soderini,
vi raccorda) questo maganzese / la gittò ne la tomba di merlino. falier
biringuccio, 2-161: per più bellezza la gittò [la palla] di materia
-fortificazione. brusoni, 1053: gittò l'ancore sotto un padiglione che avevano
. j. / gaddo mi si gittò disteso a'piedi, / dicendo: «
e lucia, 116: si gittò sul duro suo pagliaccio. ranieri, 1-i-35
dall'obbrobrio di cader loro in mano, gittò fuoco nel pagliuol della polvere, colà
bene, se non un pane che egli gittò per ira al povero. e prendendo
tavola ritonda, 1-56: si gli gittò allora il braccio in collo e sì
, subito le braccia al collo le gittò con amorevoli baciamente cercando di pervenire all'
di riconsegnare il già consegnato pinarolo, gittò della polvere ne gli occhi de'ministri
al pasciménto de l'altro, sì gittò una pietra e ruppe la campanella. leggende
come valente e importuno, si gli gittò a'piedi e tennelo, dicendo e affermando
3-1073: galifer ruppe la lancia e gittò l'altro dardo e non fé peggio che
del 1589 un terremoto che conquassò e gittò a terra bellissimi edifici. tasso, n-ii-274
così che un giorno di uno portico si gittò. beicari, 6-369: andando per
a cotal suono il pecorone le si gittò al collo, piangendo che pa- rea
g. gozzi, 1-287: un'altra gittò via da sé le pianelle, e
udita la morte de'figliuoli, si gittò a terra e stracciossi le vestimenta e pelossi
giosafatte, 87: tantosto gli si gittò alli suoi piedi molto umilemente e con
di tortura. monti, x-3-326: gittò l'infame prezzo, e disperato /
barberino, i-93: subito gli si gittò a'piedi in ginocchione, e chie-
367: eberardo... si gittò ginocchioni a'pie'del giovinetto suo prigioniero
rubino e dopo 30 minuti secondi si gittò in acqua, sebbene e'non si spezzò
del re che lo avea in mano gittò questo sparvero a una pemise, e
, guardandoli entrambi, e poi si gittò fra le braccia della signora. saba
, strie lunghe di fuoco, / gittò le sue turbe / fulvo un eroe,
alcuna cosa per ventura. colui che gittò la spongia ne la tavola per disdegno e
grande età... piangendo si gittò davanti a'piedi dello imperadore e cominciollo
, 2-ii-286: mentre che landra si gittò in nel fiume, uno fratello del povorella
[var. j: con ira lo gittò in terra e ripresa a due mani
dato a cristo, la quale piaga gli gittò poi spesse volte sangue. lanzi,
mano. g. gozzi, 1-286: gittò via da sé le pianelle, e
ventre ondoso / de l'avido nettun gittò, piangente, / de l'arabiche merci
brusoni, 4-ii-31: nello stesso tempo gittò i fondamenti d'una piazzetta angolare sotto
., 33-68: gaddo mi si gittò disteso a'piedi. idem, purg.
, e con piene le pugna / la gittò dentro a le bramose canne.
/ vita l'estremo ardor, / e gittò il nappo a l'onda / il
sempre andò vestito e il corpo lo gittò sopra un pioppio e passando l'anno venente
giuseppe di santa maria, iii-102: gittò egli allora la pipa e 'l cahuè
pira di legni..., gittò sopra a quella vasi d'oro e d'
beveano. a. dei 113; gittò una sera una conca di piscio e d'
con un pistoncino alla mano, il gittò di primo colpo (così erano buone
si levasseno, ii volte la badessa gittò la piumata. = deriv. da
dal mare sbattuto,... gittò in mare la valigia. n. franco
i polli co'quali pronosticano il futuro, gittò loro da beccare, e non ne
, non sappiendo altro che farsi, gittò la sua lancia nel fieno e assai vicin
229: morto [il giovane] il gittò dentro a un chiuso di muro,
12-40: per allegrezza il reggimento / gittò da le finestre un porco cotto, /
rapimento ascetico, certa del portento, gittò via le stampelle e cadde con gran
che un giorno di uno portico si gittò, della qual caduta il ditto turello morìo
tavola ritonda, 1-56: sì gli gittò allora il braccio in collo e sì
/ nettò dai vòmiti i letti, / gittò nel rigagno del vico / le rosse
come un fascio di paglia gli si gittò dietro sopra le spalle. tavola ritonda
. bibbia volgar., i-202: gittò la donna di putifar gd occhi sopra
, ripresolo per la barba, il gittò nel presente fuoco. frezzi, i-5-34:
in cure del divino redentore, dispettosamente gittò a'piedi del provido cuciniere il
insieme con una sua suora lo dimembrò e gittò in del privato e tolsegli quelle vasella
., di netto col capo innanzi il gittò in essa. burchiello, 19:
ma, come fiera sterpe, / gittò veleno ed anodo la coda; / e
voluto accettare perch'egli era scriba, gittò di presente la tavola incerata e giurò che
. poi, di nuovo, si gittò nella conversazione generale, con una vivacità
1 quali annegati per le litora prossimane gittò tonde. francesco da barberino, iii-144:
belle. d'annunzio, 4ti-16: gittò all'aria una di quelle fresche risate scampanellanti
, senz'odio ed amor, subitamente / gittò la vita come cosa vile? /
e con piene le pugna / le gittò dentro a le bramose canne. cavalca,
trasparente. r. borghmi, iii-82: gittò con gran felicità le tre figure del
, quante masserizie potè trovare da ciò gittò giù per la scala, acciò che l'
presenza di tutto 'l popolo quella croce gittò aa prima alcune stille e dipoi largo
come si fu posta a sedere, ella gittò un gran tuono con pussa. uno
arrigo, il primo di gennaio 1538 gittò la sospesa scomunica e soggiunse avere sperato
indipendenza). carducci, iii-7-430: gittò ai venti il canto 'dio e popolo
ser giovanni, 3-52: buondelmonte si gittò del bagno e cerca pe'panni suoi
aversene mai gocciola di pioggia... gittò una eneral carestia e una..
di loro, così lo spinse e gittò che egli cadde nel fango. bernari,
rodiani, che via andavan forte, gittò e quella alla proda del suo legno per
alla persona vostra... la gittò in tanta costernazione che... da
, vago di cambiar paese e stanza, gittò di colasù un uncino in questa torbida
r'esclusivo 'amor della patria, gittò le basi d'una universale giustizia.
uno gemere, uno come appenato soffio gittò, e poi tutte due le gambe
fai non istà. tu dici: orazio gittò lo scudo;... dunque
rubino, e dopo 30 minuti secondi si gittò in acqua. sebbene e'non si
aria come uno stelo di fuoco, gittò in sommo una tonante rosa di splendori;
ilergeti,... piangendo si gittò davanti a'piedi dello imperadore e cominciollo
e giosafatte, 124: giosafatte si gittò sopra lui con grandi sospiri, e con
20-596: lo padre con grande fede si gittò dinanzi alla maestà del nostro signore giesù
le dita; di poi... gittò un gran sospiro e disse a certi
ribatter voce, /... / gittò lungi da sé l'armi e la
, coltolo parimente nella testa, lo gittò morto a terra. quirini, lii-6-21:
potere ricoprire il fallo suo, si gittò per quella cateratta. zanobi da strada [
, 20-265: per parecchie lagrimucce che egli gittò e per non so quanti sospiri,
da monte loro, per disperato si gittò nella corte. serdonati, 12-574: fu
finestra... e quindi si gittò nell'acqua. savonarola, i-58:
nettò dai vomiti i letti, / gittò nel rigagno del vico / le rosse urine
sicureza delle cose di fuori e dentro, gittò in tevere
loro riti. pananti, i-393: gittò la ninfa un languido sospiro / e
d'ogni tesoro grave, / ma ne gittò la chiave l'artefice maligno, /
). d'annunzio, 4-ii-16: gittò all'aria una di quelle fresche risate
e, fattala rinvertire, più tosto la gittò a rompere che la portasse a salvarsi
erba e assaggionne, ed immantinente si gittò nel mare e fu fatto mezzo pesce.
un riscossone. de amicis, 121: gittò sul pavimento un petardo che scoppiò facendo
acceso di buon zelo, arditamente si gittò addosso al giustiziere e levolli la spada
ii-2-79: amulio... i pargoli gittò nel tevere: i quali l'acqua
, i-3-1: il dardo, che gittò, da me si colse, / che
poliziano, 4-104: 'inter cenandu, 'm gittò gli occhi a una vesta di detto
grandissima pira di legni,... gittò sopra a quella vasi d'oro e
monte mppe appresso de la cittade e gittò fuori arsura. chiabrera, i-ll-
, 278: così dicendo, ruppe e gittò a terra l'arco e gli strali
1-iv-456): fece vela e gittò via i remi e il timone e al
debole, ed a capo in giù lo gittò dalle scale, il quale diede così
monte ruppe apresso de la cittade e gittò fuori arsura, la quale, uscendo
in giuso, / maria chiamando, si gittò. sorvennero / gl'in- secutori a
corazza infino al cuore e morto lo gittò in terra rovescio. francesco da barberino,
a caso con esso lui, si gittò nel mezzo a'nimici. brami, 260
... li [i denari] gittò tutti in mare, dicendo: «
.. il cavallo di masistio saettato gittò lui stesso in terra, ed egli
cavatasi alcuni assi d'argento, gli gittò alle spulcellate saltanti, che, lasciatisi
non vedendo via da salvarsi, finalmente si gittò giocchioni a'piè del giovinetto suo prigioniero
salvo e intero quel tizzone quale essa gittò crucciata in mezzo il fuoco. machiavelli,
tutt'i suoi trombetti / e carlo gittò il guanto sanguinoso. 6.
scodella dove era el pesce e la gittò nel mezzo del refettorio, e cadendo
: quando una voce soverchiante il tumulto gittò l'allarme, la moltitudine a furia
professava) e, come sbattezzandosi, gittò il nome di michele e riprese l'
, 5-48: appena uscita la nonna, gittò via il foglio, strinse i pugni
nettò dai vomiti i letti, / gittò nel rigagno del vico / le rosse urine
scacchi, e quelli e lo scacchiere gittò per terra. buti, 3-746: lo
giù per la scala, le si gittò al collo. brusoni, 9-157: si
un mulo vizioso che scalcheggiava, il gittò per terra. pea, 7-145:
. muratori, 4-103: dopo qualche tempo gittò un sospiro, ed accorsi gli astanti
e di luce / che la luna gittò fin su l'assito / della stanza profonda
, mescolata con la vergogna, si gittò ai volti dei sapienti coi vampi dei soliti
scarpicciava la terra. faldella, 6-58: gittò la lettera per terra, la scarpicciò
sul punto in cui il mio dio gittò la maschera / e fulminò il ribelle
vedendosi scongiurare de la risposta, si gittò ne le braccia di quel 'solo
/ sul punto in cui il mio dio gittò la maschera / e fulminò il ribelle
/ che premea l'arca scavata / gittò via quel vigoroso. carducci, iii-4-199
e d'indi per paura degli abitatori si gittò a scavezzacollo. a. f.
i-143: el grasso si schifò e gittò quelli ferri che racconciava per la bottega
su una scola di trama e non la gittò. e f. frugoni, iii-520
che papino nostro... si levòe gittò sul letto uno borsotto di ducati, dicendo
esser voluto accettare perch'egli era scriba, gittò di presente la tavola incerata e giurò
ix-768: paulo, scorlando la mano, gittò e lei con energia, scrollando la
nel pervenire al sospirato lido, ivi gittò, per non salparle più mai, tancore
gioberti, 1-iv-292: il sole latino non gittò mai tanta luce di civiltà come in
suo fatalismo e con lo sguardo scuro che gittò nella storia sulla umanità e la patria
, sdrucciolando dal margine della strada, gittò capovolto il legno nel profondo del fosso.
strada). serdonati, 12-510: gittò pirro in un luogo aspro e sdrucciolo
, 4-386: indi calando, / si gittò sovra tonde e lungo al lito /
, 6-179: ella gli gittò di molte cose / di gran valuta.
la secchia colla fune, subitamente si gittò di casa per aiutarla e corse al
li fece di sopra alla finestra e gittò un gran secchione d'acqua addosso a esso
ogni tesoro grave, / ma ne gittò la chiave l'artefice maligno.
sdegnato seco stesso e con l'arte, gittò la spugna per guastare l'opera.
gioberti, 2-60: non solo l'alfieri gittò i semi dell'italia secolare, libera
era rimaso nel bottaccio, sì lo gittò nello spazzo della nave, dicendo che di
pari dell'acqua che infradicia paludosa, gittò una non so qual malvagia infezione che
, con la madre e sorelle si gittò in un fiume. f. negri,
passollo insino dinanzi, e morto lo gittò a terra del cavallo. storia di fra
nave, un'onda del mare ne lo gittò fuori, e dipoi dall'onda contraria
sera il gobbo delirante... si gittò nelpozzo. precipitato da dieci metri fu bevuto
s'affacciò ad una fenestra e mi gittò addosso un gran paiuolo d'acqua bollente.
dì venuti, / gaddo mi si gittò disteso a'piedi, / dicendo:
una mezz'ora di urla orribili si gittò in un assopimento brutale, rotto solo
ser giovanni, 3-52: buondelmonte si gittò fuori del bagno, e cerca pe'
snarare questi e quelli, si gittò pietosamente piangendo ai piedi di meguolo.
di cuneo. idem, 6-xiv-192: gittò via la tunica militare, l'alabarda e
siilze. manca / e quel gittò lui morto in mezzo il sorco. bersezio
la quale è presso a napoli, gittò grandissimo fuoco per la sua solfanèria, per
: ramondo cupidissimo di tanta dignità si gittò a piedi del re: e summamente lo
di sonno morendo, sopra il letto si gittò a dormire. sercambi, 2-ii-259:
una tal soporifera mistura, / la gittò dentro a le bramose canne. a.
suo nimico, vergendosi soppreso, si gittò in terra a'piè di giovanni gualberti facendo
in giuso, maria chiamando, si gittò. sorvennero / grin- secutori a la
, di netto col capo innanzi il gittò in essa [fossa]. bandello,
poscia una sospinta, con che il gittò stramazzone in terra. f. f.
giorno calare lo pane... gittò una pietra e ruppé la campanella.
, 2-ii-286: mentre che landra si gittò in nel fiume, uno fratello del povorella
giuseppe flavio volgar., i-85: gittò anche se stesso col capo di sotto
quando una voce soverchian- te il tumulto gittò l'allarme, la moltitudine a furia si
. d'annunzio, iv-2-12: si gittò in mare contro i cavalloni furibondi, sparì
, e con piene le pugna / la gittò dentro a le bramose canne. buti
., 65-79: allora il re gli gittò il braccio in collo / dicendo: «
re che lo avea in mano, gittò questo sparvero a una pemise, e lo
subito la veste e... si gittò in mare. magalotti, 9-2-202:
desio accorato, un'attesa vana ^ gittò un richiamo finale, improvviso, acuto come
, coltolo parimente nella testa, lo gittò morto a terra. cesarotti, 1-xvi-1-217
, 1-62: allexandro, mosso affuria, gittò la tavola per terra e pigliò uno
alquanto di lunge da la sponda / la gittò [la corda] giuso in quell'
la fune con le mani, si gittò sopra quella. sacchetti, x-72-9: gli
seguiva poco di lungi una cerva, gittò l'anello in un lago, il che
: cavatasi alcuni assi d'argento, gli gittò alle spulcellate saltanti, che, lasciatisi
sereno. tasso, n-iii-648: colui che gittò la spongia ne la tavola quella
in su la staffa li oratori, si gittò a piacenza. -minacciare qualcuno dette
, i-143: tancredi staffò e'piè e gittò via lo scudo, e prima si
via lo scudo, e prima si gittò in terra che 'l cavallo cadesse.
di schiena, / in piana terra tei gittò di stallo. 10. distanza
. a. dei, 113: gittò una sera una conca di piscio e d'
istà. tu dici, orazio, gittò lo scudo:... dunque orazio
. aretino, 20-87: le si gittò al collo,... e non
nuovo elettro, / sul po la lira gittò febo e 'l plettro.
avea tanto cinta, / onde virgilio la gittò là giue / ove la froda in
, n-i-41: su ravenna e su cervia gittò il valentino uno sguardo di straforo,
b. davanzali, i-97: gittò via la corona, e molto biasimò
vivaci, strie lunghe di fuoco, / gittò le sue turbe / fulvo un eroe
donna... prestamente gli si gittò nelle braccia; e poi che mille volte
riconosciuto, inginocchiandosi a'piedi, primieramente gittò uno grande stupidóre a tutti e'frati
la salute della e atri a si gittò. leonardo, 2-305: baiatri son ancora
... non riconoscendolo, subito gittò un grandissimo strido, e ritornatole alla memoria
divenne subito di un verde cupo e gittò delle gran foglie. poco stante incominciò a
, di lui / che in questo mi gittò tartareo fondo, / che a me
di queste pulcelle, e sì la gittò in casa del suo povero cittadino. s
dante], i-213-11: ispada e scudo gittò tosto in terra, / e mantenente
. cavalca, 20-234: gli si gittò a'piedi, e disse: « tienimi
, e con piene le pugna / la gittò dentro. ottimo, i-96: in
vento poi, non essendo interrotto, lo gittò per terra diradicato. -svellere
vento. carducci, iii-2-384: gittò la tonaca / martin lutero: / gitta
menta sue, e tosatosi il capo si gittò in terra, e adorò. sanudo
, finché il 19... si gittò l'ancora. tarchetti, 6-ii-224:
sercambi, 2-ii-286: mentre che landra si gittò in nel fiume, uno fratello del
avanzava con un pistoncino alla mano, il gittò di primo colpo (così erano buone
negli scacchi, e quelli e lo scacchiere gittò per terra. bandello, 1-2 (
ed a capo in giù lo gittò dalle scale, il quale diede così gran
, / ch'ai sasso, che vicin gittò il pastore, / s'innalza e
come si fu posta a sedere, ella gittò un gran tuono con puzza. uno
letticello con loro insieme a giacer si gittò. -tutt'altro: diverso;
quanto mi fui consolato, ch'a me gittò sopra buona liena. attribuito a cino
frescobaldi, i-19: negli occhi suoi gittò tanto splendore, / ch'e'non ebbe
signor professor rizzi gridando al morbo ci gittò da milano tutti inzuppatidella tabe delle sue scrofole
nettò dai vomiti i letti, / gittò nel rigagno del vico / le rosse urine
che premea l'arca scavata, / gittò via quel vigoroso, 7 quando l'
tutti quei panni che aveva, allora li gittò nel fuoco e sopra di quelli passò
. d'annunzio, i-848: ei gittò il grido a una barca veliera / precipitando
* annunzio, 78: miss claribel gittò un grido acuto di spavento e si volse
, / e d'un veron lo gittò in su la piazza. ariosto, 4-58
altissima voce agli achei, e gran vigore gittò nel cuor di ciascheduno onde combattere,
del giuramento, ferro infocato nel mare gittò. g. bentivoglio, 4-587: lo
del beveraggio consumata,... gittò un gran sospiro. redi, 16-iii-35:
aperta gli si fece incontro, gli gittò in gola una palla di certa composizione
pisa, 1-70: aaron... gittò quelle anelle nel fuoco; e di
direttamenfosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori. te.
). allegri, 170: vi gittò su... una lucernata d'olio
ippomene allor non fa dimoro / e gittò innanzi a lui un pomo (foro
de'nemici spronando il cavallo, si gittò di volontà, andando per morire. miracoli
ii deprimendo la hiesa: ci gittò le palle il volterianismo introdottosi negli alti
. pucci, 6-170: ed ella gli gittò di molte cose / di gran valuta
offensivi. mameli, viii-329: balilla gittò un ciottolo, / parve un ciottolo incantato
/ nettò dai vomiti i letti, / gittò nel rigagno del vico / le rosse
cuzio... entro vi si gittò. non bastava alla detta voragine, e
, per essere tenuto immortale, si gittò nel voragine, d'etna monte di cecilia
e poistrappatomi di testa lo zendado, mi gittò con la schiena attraverso d'una cassa
. sermini, 15: subito le gittò le braccia al collo con amorevoli baciamenti.
trattane una moneta d'oro, gliela gittò in quel suo gramo copritesta. =
, che era un piacere: si gittò il log e domandato quanto cammin facessimo,