fiore, 49-2: com'era gito il fatto ebbi contato / a motto
dimme en che forma c'èi tu gito, / perché lo viaio a me
che m'hai, sì m'è gito / lo tuo dolzore dentro dal core.
accade, oggi alla banda / sei gito, e l'elmo polveroso il mostra.
del monte taborre, dove non saria gito matusalemme per le leggi, lauderesti chi maledice
approvazione / sostenuto, instigato, incorag- gito, / derise i bronci della volpe irata
4-208: difatto il cappellan dal prete è gito; / il prete coll'abate fece
, poi che vede il giorno esserne gito, / e che non è tornato il
che il spirto al tutto se n'è gito. firenzuola, 553: e guardandomi
frate! / ché tanto t'ho gito chedenno, che me ce manda '
, / e ruinatto con lui era gito / verso agrismonte, a lor consolazione.
/ per gire a roma, e gito era a corneto. bandello, 1-5
dulcissimo frate! / ché tanto t'ho gito chedenno, che me ce manda 'l
ei rinculasse un po'dond'egli è gito, / e potesse al sepolcro dar di
, 4-211: a marfisa il zendale è gito a terra: / tre suore in
rubata la veste, e che si fosse gito con dio, e giurò, se
, ch'amadigi solo /... gito se n'era alla gran terra a
ordinata, per le nevi alla più diritta gito, audacissimamente s'affrontò a battaglia.
da che m'hai, sì èmi gito / tuo dolzor dentro dal core, /
e rallegresi il cielo, ov'ello è gito. bembo, 209: dico che
ulisse insieme ad ilio l'equestre / gito se n'era. e. cecchi,
iii-1-626: marzo è giunto e febbraio / gito se n'è col ghiado. /
a far l'instanti ferie altrove è gito, / ma d'avantaggio andò sei
croce, ii-24: per cortigiane è gito al fondo. parini, 413: ha
sopra 'l mie questo al ciel n'è gito a volo. bandello, da
de'mori, x-941: più anzi era gito crescendo in ma niera l'
iii-1-627: marzo è giunto e febbraio / gito se n'è col ghiado. /
, girésti; part. pass, gito; ger. géndo). ant.
girebbono. ne'preteriti ha: io son gito o gita, ec. nell'infinito
ec. nell'infinito gire, esser gito e avere a gire... in
suave tosco, / sin qui sperso son gito pel tuo bosco / col core offeso
di punto in punto come ch'era gito, / tal che bernardo fu tutto
signore; / tanto li son drieto gito, / sì come ha voluto amore.
come afflitto pellegrino stanco, / che, gito attorno e certe girelle di perle con balasci
gitarella in automobile. = da gito (part. pass, di gire *
: giocherei... che si sia gito ad incavernarsi nelle più oscure caverne della
, 4-211: a marfisa il zendale è gito a terra: / tre suore in
s'ei rinculasse un po'dond'egli è gito / e potesse al sepolcro dar di
da un fier fulmine ardente, è gito a male. carducci, ii-2-330: venne
, 4-4-32: dove do- min'è gito quel mariuolo che m'ha truffati i panni
, in una barchetta tostamente alla nave gito, perciocché la menomezza del tempo più
de notari, 16: ove è gito quel felicissimo vivere, quell'età prisca
narrò il tutto e che se n'era gito / il conte e già poteva esser
497: epifanio, vescovo di pavia, gito in borgogna a nome di teodorico,
sovrano / di tutti aviàm perduto e èssen gito: / lui prese buon partito,
/ io son piangendo per lo mondo gito / sdegnato del morir come meschino.
altra parte come una specie di mu- gito ed il cembalo ripercosso risonava. carducci,
e rallegresi il cielo, ov'ello è gito. boccaccio, viii-1-4: non senza
/ e che pel mondo alcun tempo era gito / per fargli alfin lasciar tossa e
afflitto pellegrino stanco, / che, gito attorno già molti e molt'anni, /
, / come già me n'è gito più d'un paio, / tomo e
l comporto! », / prefondo è gito, tal sentenz'à porto.
claritate, / a'padri n'era gito, / che dell'anime loro ebbe pietade
fosse assai meglio dar di mano su- gito a spedienti vigorosi da raccorre alquanti milioni in
, / ché per le poste saria gito al fosso. io. chim.
rallegrasi il cielo, ov'ello è gito. bibbia volgar., x-426: conciosiacosa
, già nudo spirito restando, / gito se n'è dove qua giù sperando /
= comp. da retro e gito, part. pass, di gire (
da che m'ài, sì mi è gito / tuo dolzor dentro dal core,
in piè dricta con furia et impeto gito sottosopra la mensa. -poco interessato
497: epifanio, vescovo di pavia, gito in borgogna a nome di teodorico,
s'ei rinculasse un po'dond'egli è gito, / e potesse al sepolcro dar
magni tanti / lo cui rinomo è gito come vento. = dal fr.
la zagaglia del corpo morto [di gito], l'alzò per dar con essa
quanto gli fosse dispiacciuto l'avere amazzato gito, perch'egli ebbe troppo la lingua
frate! / ché tanto t'ho gito chedenno, / che me ce manda 'l
inn-alto t'à chiavato; / e gito è via filippo e tomasso / da questo
anvito, / ora sapesse ov'ello è gito! 2. disgiunto, non
: io son piangendo per lo mondo gito / sdegnato del morir come meschino. g
dapoi nel campo arato se ne è gito, / sì come il libro nel suo
li tuoi capelli / sonno è gito all'avantaggio a sua comare. g.
: ecco d'improvviso si leva l'ambizioso gito,... sfo- drando la
era soccio del detto mastro antonio et era gito per comparare uno buove. adr
. iacopone, 55-48: tanto so gito parlanno, -corte i roma gir leccanno
l'aparecchio; or pensate s'io sarrei gito in succio, s'io mi vi
lvii-257: li superior giorni il mar gito in terra in questa ixola ne la parte
'ora sapesse ov'el- lo è gito! cavalca, 20-325: come farò io
... vento, lo quale gito più volte la nave a terra, togliere
, 3-20: ei se n'è pur gito, / come un ladro in esilio,
opposito, oltra le quatro quinte / era gito del segno virginale.
fino a le castelle del porto, gito lo prefato duce nel mare uno anello
questa impresa è posto, / non è gito guerriero per provarsi, / ch'egli
. = voce dotta, lat. gito -onis, nome del giovinetto che, nel