del petrarca (360-24), cfr. giovenale, vi-181: « plus aloes quam
rajberti, 1-153: sfido persio e giovenale a fare una più viva satira al mondo
terreno ', che lo scoliaste di giovenale dichiara termine celtico (e nel bretone e
come un calamaro, spezzò un braccio a giovenale, ruppe la ganassa destra al berna
xv-562: ricordomi d'una satira di giovenale, ove loda l'amico suo che lasciò
gloriose di virgilio di orazio e di giovenale, che, ringraziatolo del culto onde
un calamaro, spezzò un braccio a giovenale, ruppe la ga- nassa destra al
di squarci d'orazio, virgilio, giovenale. bacchelli, 16-150: così, quasi
dotto / in tibullo in properzio in giovenale. moneti, 172: spesso rimane di
voce dotta, lat. epimènia -orum (giovenale) * razione mensile ', dal
falsificati. giusti, ii-149: il giovenale falsificato non lo voglio e non voglio
che la venustà satirica in esso [giovenale] sia aspra e temeraria. testi,
'sacchetto per i soldi '(giovenale), passato poi a significare moneta
commento che il prati voleva fare a giovenale... non hanno riscóntro possibile
alcuna invettiva che sia calda dell'ira di giovenale. carducci, iii-10-49: agli spiriti
le sopporta che nel verso di giovenale o dell'alighieri, fulminante d'
non le sopporta che nel verso di giovenale o dell'alighieri, fulminante d'indignazione o
i-341: 'festa... giovanile'o giovenale, era una festa di famiglia che
giovenàglia, v. giovanaglia. giovenale (giuvenale), agg. che si
i-341: festa... giovanile o giovenale, era una festa di famiglia che
che è proprio del poeta satirico latino giovenale; che si ispira alla sua satira,
vera non le sopporta che nel verso di giovenale o dell'alighieri, fulminante d'indignazione
e sera come il persio e il giovenale o l'aristofane del suo tempo.
dotta, lat. incèràre (celso, giovenale), comp. pati, di
da in-con valore intensivo e gluttire (giovenale) * inghiottire '. inghiottito (
arde e innamora. pallavicino, 1-337: giovenale, in quella satira dove pose in
medesime non è invasato dalla bile di giovenale, che mena lo staffile a due
tu, che dietro a lucilio e giovenale / prendi arrabbiata irraffrenabil foga. cesarotti
segno di superbia e di matteria, giovenale dice: cogli asini si dee accompagnare
giochi giove- nali (v. giovenale). tasso, n-ii-460
biasimatore severo. liburnio, 81: giovenale, acerbo laceratore d'uomini arroganti e
mente / spogliando fiacco, persio e giovenale, / latinizzare il secolo presente?
medesime non è invasato dalla bile di giovenale, che mena lo staffile a due
e mi racconti ciò ch'egli [giovenale] ha visto. bocchelli, 1-i-512:
in gerusalemme, governando allora il beato giovenale quella metropoli. panigarola, 93:
, lat. miscellanèa 'intruglio '(giovenale) e 'raccolta di scritti diversi
vile. filangieri, ii-501: lucrezio e giovenale piaceranno ugualmente per la loro mordacità contra
d'una trave un nottolino, filando giovenale in ottave per iscoccarne l'epigrammuccio alla
. dipinsero in roma stessa, un giovenale e un salii di celano e simili già
carducci, iii-5-420: la donna di giovenale di marziale di petronio ti mette orrore.
noi discese / nel limbo de lo 'nferno giovenale, / che la tua affezion mi
si scorgano tolti di pianta ad orazio e giovenale, all'ariosto e talvolta a régnier
dall'espressione lat. pollice verso (in giovenale), propr. 'con il pollice
il termine, di orazio e di giovenale, lo scherzo e la chiacchiera da
]: serpente pontico fu detto da giovenale quello che custodiva il vello d'oro
mente / spogliando fiacco, persio e giovenale, / latinizzare il secolo presente?
il termine, di orazio e di giovenale, lo scherzo e la chiacchiera da una
gli aurei lor versi [di persio e giovenale] della prosasticità de''sermoni '
, di plinio il giovane e di giovenale. quintilianésco, agg. (
di una biblioteca, da demostene a giovenale, da carlo goldoni al giusti,
uccello raro '(con riferimento a giovenale, satire, vi, 165: «
d'elei è una copia moderna di giovenale, anzi giovenale redivivo, dal genio
una copia moderna di giovenale, anzi giovenale redivivo, dal genio in fuori.
o privilegi. libumio, 81: giovenale, acerbo laceratore d'uomini arroganti e
compagnia di cicerone, d'orazio, di giovenale. b. croce, ii-3-vii:
sua espressione più alta con orazio, giovenale e persio; nella letteratura italiana del
o- razio, di persio e di giovenale, nella quale si nominano le persone
di autori quali orazio, persio, giovenale e, nella letteratura italiana, dell'
iv-xxix-5: a la prima questione risponde giovenale ne l'ottava satira, quando comincia quasi
latini autori di satire, orazio e giovenale. tesauro, 2-5: il satirico
tesauro, 2-5: il satirico [giovenale], volendo dire che la moglie
che chi dicerà, dice esso [giovenale] poeta satiro, nobile per la buona
benvenuto da imola volgar., i-24: giovenale poeta satiro. grazzini, 180:
satiro d'orazio o di persio o di giovenale, con quello de'quali quello di
fiorentina facead'una trave un nottolino, filando giovenale in ottave per iscoccarne l'epigrammuccio alla
b. croce, ii-8-248: egli [giovenale] sotto specie di sermoneggiante e di
: le setole nelle braccia, dice giovenale, dànno segno 'd'atroce animo'. montale
tommaseo, 11-227: noi citiamo orazio e giovenale con molto piacere, per dimostrare che
osservata una certa mia occulta predilezione per giovenale a fronte degli altri due. tarchetti
, iii-9-79: la femmina di petronio di giovenale e marziale mette orrore, tanto spaventosamente
di catullo, virgilio, tibullo e giovenale, e specialissimamente di orazio e delle eroi-
di demostene o il pennello ardente di giovenale o l'eloquenza filosofica del sig.
medesime non è invasato dalla bile di giovenale, che mena te staffile a due
e interi carmi d'orazio e passi di giovenale. 11. lineamento del volto
tu, che dietro a lucilio e giovenale, / prendi arrabbiata irre- frenabil voga
si riferisce al poeta satirico latino decimo giunio giovenale (c. 55-130 d. c
intimo di giusti, il nostro inemulato giovenale. = comp. dal pref.