. / a rinfrescar l'aspre saette a giove. / ed una allor n'avean
353: qual colpa tanto abominanda, o giove, / a ciò ti move?
23-59: giurò: non sia per giove ottimo e sommo / che lavacro mi tocchi
leda. la quale fu fecondata da giove sotto forma di cigno, onde ella generò
suo abside tempera [il pianeta giove] la malizia di saturno,
arici, 79: le sorrise / giove, e il capo accennandole, concesse
? galileo, 920: marte, giove e saturno colli loro appressamenti e discostamenti
oserei cotal presente prendere, però che a giove saria grandissimo e accettevole simile dono
; e il saettante / figlio di giove rispettate *. al prego / tutti
di natter è anco la danae accogliente giove in pioggia d'oro, intagliata in corniola
. salvini, 13-219: di giove la figliuola, accoglitrice / di preda
han ferma fede aver veduto / qui giove stesso balenar sovente, / e far di
2-41 (374): aveva il ditto giove nella sua mano destra accomodato il suo
e fate che 'l nome anco udir mi giove ». segneri, i-165: quando
favole che acquario è ganimede rapito da giove; è detto acquario perché induce piove,
, 4-944: se decreto / è di giove e del cielo, e fisso e
, 42: quando adirato il pluvio giove / fea d'abitanti l'universo muto,
indi non fia chi più dica e favoleggi giove per carnale e voluttuario; perché al
ridotto. caro, 5-978: onnipotente giove, se de'teucri / ancor non
fu la congiunzione di saturno e di giove a gradi venti del segno dell'aquario.
18-447: ahi che non tutti / giove i disegni de'mortali adempie! manzoni
, i-50: a me commise [giove] / ch'a paride...
dio. n. franco, 2-20: giove, vedendosi adulterato il pudico letto,
agostino volgar., 1-4-25: costui [giove] è chiamato adulteratore delle mogli altrui
122: li suoi innamoramenti [di giove], non solamente matrimoniali con iunone,
man sui cembali sonori / dicean di giove adunator di nembi, / e di nettuno
, iii-317: non sì tosto ebbe giove terminato il suo comandamento, che l'una
: l'adunator di nubi / olimpio giove. monti, 2-544: glorioso de'nembi
: glorioso de'nembi adunatóre / massimo giove abitator dell'etra. idem, 6-340:
stando essa serrata in una torre, giove si trasformò in aere pluvio ed ebbe
: il carro, / grave carro di giove a noi sul capo, / tonando
tuo aiuto ci porgi [o sommo giove], senza il quale indarno s'
, dicendo che tutto ciò che egli [giove] col capo accenna, indietro tornar
.. / de'popoli a te, giove, i condottieri, / e tu
salvini, 15-1-93: non volle [giove], esser facile / la via di
: a tai parole, / enea di giove al gran precetto affisso, / tenea
forti selve, / amor di giove e di la tona vanto, / diva
: qui pone il colore della stella di giove, che è albeggiante. o.
/ com'io vidi calar l'uccel di giove / per l'alber giù, rompendo
gli ossi delle albicocche. deledda, giove, (albero di) saturno. iv-214
vèr l'illustre ed augusto imperio di giove. -alla stanza dell'aligero quadrupede.
512: più veloce che l'ucello di giove, più vago che l'alite di
, ne lo allegato libro, che giove è stella di temperata complessione. sacchetti,
terra e per l'acqua, e giove per l'aere e per il fuoco.
, inf., 14-60: se giove stanchi 'l suo fabbro... /
ciel mai vidi alluminarsi, / quando giove dimostra le sue armi. leonardo,
detta congiunzione [di saturno e di giove] a di 20 del detto mese
lima, ma eziandio venere, e giove, e talora anche le stelle fisse
altri dèi di disputar con momo, giove, avendolo con un mezzo ed alquanto "
d'a scoltar dello dio giove / la volontà da quercia altifron
una, e dicesse altitonante, epiteto di giove. marcellino, 2-140: e noi
non cederebbono uno zero a l'altitonante giove. salvini, 16-17: dovea l'olimpio
. salvini, 16-17: dovea l'olimpio giove altitonante / darmi onoranza. baruffaldi,
regni sconosciuto ancora, / altitonante messicano giove. -anche sm. giove.
altitonante messicano giove. -anche sm. giove. maestro alberto, 168: con
, lat. attitdnàns -antis, epiteto di giove formato sul gr. ù4a3psp-éty] <
se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra per noi crucifisso
, 2-15: scendi, gli dice [giove al sogno], / scendi,
ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. marsilio ficino, 2-58: costui
ricordano l'ambrosia bevuta alla tavola di giove. carducci, 817: un sereno
sue chiome stillavano ambrosia come quelle di giove. 3. per simil. e
irrorato il seno / della figlia di giove. manzoni, 27: le muse
augusto] stillavano ambrosia come quelle di giove, con la mano pontificale segnava l'
l'oracolo di deio, il tempio di giove ammone, ed altri celebri oracoli.
egli un tenerissimo episodio dell'ammuinamento di giove, tratto per via di finissime carezze
nei pressi del tempio di 'giove ammone '(in libia) nell'antichità
onde è venuto il nome ancora a giove ammone, presso a cui nasce l'albero
nasce in libia, al tempio di giove ammone, questo liquore stillante, da arbore
arbitro de la notte, / ammonito da giove, il camin piglia. gozzano,
viani, 14-59: avanza, come giove, entro un nuvolo di polverone
; non lo colgono sanza licenza di giove... quando l'hanno ricolto ne
angosciosi amori. bruno, 3-608: quel giove che ivi celebra il trionfo del rapito
. monti, 1-98: amor di giove, generoso achille, / vuoi tu che
le stelle. idem, 824: giove compassionando alla nostra somma infelicità, propose
di fare esso l'ufficio proposto da giove, e scendere dal cielo. riccardi
come voi sapete, né il sommo giove, né il risplendente apollo,.
comune delle quali è l'amorfa barba di giove, volgarmente smorfia barba di giove,
di giove, volgarmente smorfia barba di giove, indaco bastardo: è originaria della
amorini alati. fanzini, i-693: giove aveva istituito un ufficio speciale con a
/ non fulmini sdegnoso / sovra me giove, come irato suole, / ma fulmini
, i-35: noi [o sommo giove] ci apparecchiamo di muovere nuove battaglie
/ pur come ci terna nata di giove. tesauro, 81: l'una [
sovra le sonanti ancudini batteno i tuoni a giove. cellini, 2-64 (413)
questa cosa a core, / rispose giove. g. m. cecchi, 121
lagrime e d'angoscie, quanto ha giove mostrato che la tua natività non gli
di quelli, che pongono abitatori in giove... sia falso e dannando,
più spesso sieno ferite dalle saette di giove le sommità degli alti templi e le cime
tu annoveri, se'quinto discendente da giove. paolo da certaldo, 378:
/ l'ambrosia ch'alcun dice pascer giove. leonardo, 2-319: sarà annegato
fare un viaggio nella gran stella di giove. rosmini [tommaseo]: tutte
sotto questa mentita e falsa imago / giove son io, che posso / apparir ciò
varia etade. leopardi, 823: giove mandò tra gli uomini la verità,
fiammelle. idem, 13-1: poiché giove appressati ebbe alle navi / con ettore
che vogli essere la mia avvocata appresso quel giove: che t'è marito e fratello
degl'iddii il voler compiessi, giove approvante. approvare (ant.
la fede del quale approvò quel sommo giove, per la mia eccessiva beltade mi
rifl. girolamo leopardi, 1-33: giove lo porta [il brachiere] ed
. l'aquila era il simbolo di giove, trasformata in costellazione dopo il ratto
ma presso / a lui di giove la gran messaggera / aquileggia.
arbitro de la notte, / ammonito da giove, il camin piglia. idem,
/ nella testa di lui s'alloggia giove. leopardi, ii-1130: chi lo sente
. leopardi, 7-25: fu giove arcanamente giusto. pallavicino, 3-454: avea
/ si figgeano nell'alta arce di giove / le sue dodici tavole. d'
il portico di metello nel tempio di giove statore, architettato da ermodoro. d'annunzio
pena? carducci, 112: e parea giove / quando ne l'areò- pago discende
dante, conv., ii-xm-25: giove è stella di temperata complessione, in
non tornò mai; e quella di giove, d'ariento, fu migliore che quella
, re numa, che richiesto da giove d'un olocausto di teste, decapitò
paiano i ciclopi fabbricatori del fulmine di giove, che ingannano la loro fatica con quell'
in sì novo colore / ch'avrebbe a giove nel maggior furore / tolto tarme di
come voi sapete, né il sommo giove, né il risplendente apollo,..
ladrone. monti, 10-366: di giove invitta armipotente figlia, / odi adesso me
piomba la grifagna / degli strali di giove arrecatrice, / tal si scaglia per mezzo
passo ove oggi risiede il tempio di giove statore, che è quanto a dire
egli non mostra il dovuto rispetto verso giove. = metaplasmo dotto di arrogare,
. f. doni, 31: così giove e gli altri dei gli diedero una
favole, in queste propinque stelle transfigurò giove calisto amata da lui, la quale
l'artiglio / fu pronta la satellite di giove / a combattere contro il feditore /
del soave licor del doglio avaro / giove, poi che perir gl'inganni e il
, 6-23: dimmi, al nunzio di giove adon converso, / dimmi, disse
villani, 11-2: [la pianeta di giove] si trovò nel segno dell'aquario
/ per rinfrescar l'aspre saette a giove. arrighetto, 239: tu sai bene
a partire. boccaccio, i-9: giove... a lui e a'suoi
3-1-42: facendo assistere alla bilancia di giove da una parte tethis, e dall'
i simboli ambigui: l'aquila di giove e il leone di cibele assoggettati agli evangelisti
, 16-i-13: splenderai luminoso intorno a giove / tra le medicee stelle astro novello.
(come probabilmente venere, marte, giove). 6. fis. unità
industria a quel fanciul s'attese [giove], / ch'unito un tempo a
breve tremoto. vico, 378: giove co'fulmini... aveva atterrato e
2-41 (374): aveva il ditto giove innella sua mano destra accomodato il suo
. attribuiscono più a lei che a giove stesso, anzi che a tutto il concilio
battere dell'armi attutarono i vagiti di giove bambino. 4. intr.
che altro non vale che vita di giove; nome venuto dal gentilesimo, quasi
vèr l'illustre ed augusto imperio di giove. boccalini, i-22: credeva che i
aumentatóre. salvini [crusca]: giove saturnio portator di scettro, /..
: oh felice il mondo, se giove mai non avesse cacciato saturno, e
portò al cielo, ove egli fu da giove locato e adomato di nove stelle,
portò al cielo, ove egli fu da giove locato e adornato di nove stelle,
passa il fulmin celeste, allor che giove / ver noi l'awenta entro le chiuse
, i-iio: tu forse [o sommo giove] per fare con gli avversi casi
simintendi, 1-122: gli uomini dicono che giove, forse avvinazzato, lascioe le gravi
e meglio fa [omero] quando introduce giove a lamentarsi di noi, che ravvisiamo
: in una dura e perigliosa impresa / giove m'avvolse, iddio crudel, che
: gli oratori antichi solevano invocare particolarmente giove, come mostra cicerone nella prima sua
troppo usato pasto, / a te, giove tiranno, oggi l'azzecco.
pucci, ii-176: marte fu figliuolo di giove, e perché fu uomo d'arme
ed ha fatti suoi dei / non giove e palla, ma venere e bacco.
, sm. divinità mitologica, figlio di giove e di semele, dio del vino
ha fatti suoi dei, / non giove e palla, ma venere e bacco.
: perché saturno, apollo, marte e giove / fatto hanno spesso prove / più
.. / quattro nuove stelluzze intorno a giove / ruzzar con nuove tresche e nuovi
. monti, 8-582: ei [giove] sotto il carro / storpieravvi i destrieri
pancrazi, 2-224: le capre ottennero da giove di avere anche loro la barba.
panzini, iii-763: oh, giove barbanera, del sublime ironico omero,
. pulci, 2-1: o sommo giove per noi crucifisso, /...
inganno di temere la falsa divinità di giove, perché poteva fulminargb; e sì
b. croce, iii-23-22]: rispose giove: -orsù, troppo cammina /
ordine a gittare la basa del ditto giove, qual feci di bronzo. palladio,
in questa sentenza: « orazione di giove ». campanella, i-25: che l'
di questa sedia, mostrò momo a giove ercole, e gli disse: -or,
: e non basta ch'egli sia giove: dia pegno d'amore s'egli sia
: dia pegno d'amore s'egli sia giove. crescenzi volgar., 3-15:
miei scolaretti l'inno di cleante a giove:... il che importa
le sonanti ancudini batteno i tuoni a giove. ariosto, 2-8: il martel
dove / battea all'incude i folgori di giove. galileo, 290: d'un
del ladro sottile, / che a giove fe'la barba già di stoppa,
/ prende le forze a beffeggiar di giove. bùgnole sale, 371: la
, 16- 53: ma se quel giove iddio non si difese / da questo amor
vostra. firenzuola, 473: giove, che si teneva da lei bene servito
tu giovanzello non imparasti, nel sogliar di giove giacer due dogli, l'uno pien
. aretino, iii-210: chi sa che giove, ch'è somma bontade, /
/ ch'ambrosia e nettar non invidio a giove; / ché sol mirando oblio
que'faccendo bica, / s'appressarono a giove, minacciando, / per torgli il
m. adriani, 3-1-62: giove bilanciator de'fatti umani / ne l'
biscia. marino, 5-140: di giove intanto il colorato lampo / listando il
ha detto ch'egli era bisnipote di giove, giove è autore del nostro sangue;
ch'egli era bisnipote di giove, giove è autore del nostro sangue; e altretanti
ahi, bella donna, più degna di giove / che d'uom terren, se
marino, 325: avea l'eterno giove / per bocca de l'interprete volante /
aretino, iii-210: chi sa che giove, ch'è somma bontade, /
: se io perseo, figliuolo di giove, domandasse costei...,
stelle si vedranno fare il contrario quando giove ha latitudine boreale, di quello che
latitudine boreale, di quello che faranno quando giove sarà australe. guiducci, i-270:
tassoni, 2-40: col cappello di giove e con gli occhiali / seguiva indi
pindemonte, 6-150: scherzan, prole di giove,... / le boscherecce
, 4-406: prega il figliuol di giove, ed ei minaccia; / al fin
stato contrarissimo inimico e sprezzatore di giove: e perciò voglio che sia
/ ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. 9. sm. attore che
/ né fa tremar 11 cor di giove il telo. sannazaro, 9-136: venuto
le ghiande e il brodo, come un giove de l'ambrosia e nettare.
bruco, / luccica al buio, giove è sotterrato. 2. figur.
lagrime irrorato. prati, ii-307: giove, al divin concilio, / sente il
nati. marino, 6-59: [giove] tutto candido il pel, la fronte
. panciatichi, 29: ora messer giove vedendo questa bruzzaglia, per dar sesto
terra e lo tirò in cielo a giove, che fu poi da quella frasca di
poco onore di quella sua impresa: giove ricompensò il bufolo in questo, che le
cielo, e inginocchiati, / pregavan giove a piover in buondato. ¦ =
creti..., fu cacciato da giove suo figliuolo. simintendi, 2-2-227:
o ettemo monarca, / o sommo giove per noi crocifisso, / che chiudesti
. bruno, 3-216: è un giove, che da l'alta specula, remira
». monti, 24-668: stansi di giove / sul limitar due dogli: uno
di divinità come demetra, gea, giove, serapide, ecc.)
, a simiglianza / del baleno di giove. 3. punta (della
arbitro de la notte, / ammonito da giove, il camin piglia. d.
ed erigone. -quarto satellite di giove (scoperto da galileo).
dalle leggiadre piante, figlia / del gran giove e di giuno oro calzante.
, 3-824: per farti piacere, o giove, voglio credere che una manica ed
par., 27-15: qual diverrebbe giove, s'elli e marte / fossero augelli
e fumicare i cammini che sono in giove o in qualche altro de'pianeti.
torse del vero cammino / tira di giove per ventosa pioggia. boiardo, canz.
de la notte, / ammonito da giove, il camin piglia. forteguerri, 4-15
oh! se, nel nome di giove, d'atena, d'apollo, pur
trovano la rocca e il tempio di giove ottimo massimo. -per estens.:
il quale dicono alcuni che era di giove tonante. milizia, ii- 197:
e forti difenditori della legge del figliuolo di giove. anonimo, ix-820: e1 siniscalco
cigli / sovente insieme fa venere e giove, / e con vermiglie rose i bianchi
la stella sarà assai più piccola di giove, di splendore molto fiero e vivo,
è la decima parte di quel di giove, nulla di meno la sua irradiazione
irradiazione è poco minor di quella di giove. marino, 5-39: s'avien
vedeva la luna, bassa, vicina a giove, e gli pareva di sentire come
/ l'ambrosia ch'alcun dice pascer giove; / né sol vince le canne
ahi lassa! un duro fato / giove m'impose, e tal ch'anco ai
trimalcion da l'occupata mente / di giove e da l'inglorio ozio del caos /
anco essi stessi facevano, credettero esser giove, ed a tutto l'universo di
più spesso sieno ferite dalle saette di giove le sommità degli alti templi e le cime
ficino, 2-49: e per questo giove segò per il mezzo ciascuno di loro
; chiomato. caro, 12-iii-213: giove si fa capillato e barbato, ma
facesse li giuochi capitolini, però che giove il grande avea guardato la rócca e
o a'morti, onde quegli di giove si dicono olimpi, i quali in roma
rame indorate; e nella cella di giove sopra la sommità della cappella, dodici scudi
ardesse nella cappella maggiore del tempio di giove capitolino, un'altra parte nella curia
minerva, castaidi di mercurio, magnarii di giove, collattanei di apollo, manuarii d'
: finalmente fulminò il cielo, e giove diede principio al mondo degli uomini dal
mio figlio, vostro fratello e padre giove, a donargli quelle otre o barilli
quanto a dar più sviluppo al parallelo di giove con napoleone, ciò non dovevasi fare
i regni di nereo, / e come giove in que'toro notava, / carico
814: fu per questi provvedimenti di giove ricreato ed eretto l'animo degli uomini
ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. prezzolini [in soffici, v-i-xx
vuole. b. corsini, 10-56: giove adirato il capo mio saetti, i
le corone / su le tebane corde a giove sacre. monti, iv-423: il
ganimede rapito in cielo dall'uccel di giove, un tizio che l'avvoltoio gli mangia
, / sta sopra pesci e sagittario giove: / aver si veggon due case ciascuno
, e venere bianca, e marte e giove e cassiopèa. = voce dotta
minerva, castaidi di mercurio, magnarii di giove, collattanei di apollo, manuarii d'
un trofeo fra le corna di quel giove castrone. garzoni, 1-178: fece apparer
per imitare la catena con la qual giove aveva incatenati i giganti alle prime terre
di lacciuoli innumerabil carco / vèn catenato giove innanzi al carro. boccaccio, 9-273:
la più cattiva. campanella, i-324: giove tiene due botti di vino: una
ebbe l'uomo e la donna, giove disse a ermete di condurli sulla terra,
intanto: / cedi, figlia di giove, alto gridava; / cedi il piè
11 celabro *. leonardo, 1-214: giove fece che il beuto vino da maumetto
in que'solenni dì che del gran giove / i sacrifici e i giochi / si
, commosse... la volontà di giove sopra tanta infelicità. de sanctis,
, / e così disse volgendosi a giove ed agli altri celesti. 6.
di giuno la reina nella cella di giove. palladio, 4-19: questo tempio
., 1-3-93: l'hanno chiamato [giove] vincitore, non vinto, aiutatore
, poco si stima / minor di giove, e spaventarmi crede / con la
disco reale, per essempio, di giove occupar sopra la nostra luce un cerchietto
cerrina scorza / sopra l'altar di giove ogni alma dasse. cèrro1,
e dirà: -questo è il mio giove. cattaneo, iii-4-12: perché mai la
vedeva la luna, bassa, vicina a giove, e gli pareva di sentire come
ch'ebbe l'uomo e la donna, giove disse a ermete di condurli sulla terra
11-211: né ch'altri abiti qui giove comporta / sotto corporeo vel che ganimede
tento? marino, 324: tu, giove, che miri / dal sommo
/ santa madre d'amor, figlia di giove, / bella dea d'amatunta e
de la preda / gli dei chiamiamo e giove stesso a parte. -chiamare
amorose panie invescava, ma il sommo giove averebbe potuto far giù discendere da l'alto
: più addentro è il tempio di giove olimpio, il quale con la chiarità
m'andò a gusto il trasfigurarmi in giove, però che nel rimescolarmisi de'suoi
più spesso sieno ferite dalle saette di giove le sommità degli alti tempi e le
disco reale, per essempio, di giove occupar sopra la nostra luce un cerchietto,
salvini, 17-575: meravigliando vo, di giove figlio, / questo, come tu
navi / chiudonsi domi dal flagel di giove, / e paventosi dell'ettoreo braccio.
ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. s. caterina da siena, i-36
ciclopi facevano i fabbri per conto di giove nell'officina dell'etna. erano piuttosto idioti
monte, e che vi si riunissero giove, marte, venere e tutti gli altri
le prime leggi furono le divine di giove. dalla qual antichità dev'essere provenuto
nati dall'uovo di leda, amata da giove sotto specie di cigno.
vedi là il cigno, in che trasformò giove. bruno, 3-884: fui assumpto
: sulla vòlta c'è pitturato un giove da offembach, il quale fulmina fetonte.
, sep., 239: ed a giove dié dàrdano figlio, / onde fur
se non fosse che la volontà di giove mi sforza di stare qui fermo, e
differenza tra voi e il fabro di giove e marito della ciprigna dea. bracciolini,
334: nascendo il sole, [giove] si perde del tutto: nulla dimeno
. ojetti, i-255: mi mostra giove che s'alza adesso, circonfuso ancora dal
compie la propria orbita intorno al pianeta giove (una stella).
. f. doni, 3-86: giove commisse, che si chiamassero tutte quelle
, e quali costano poco, vagliono e giove ranno assai. pulci,
, / quai costumano i re di giove alunni, / la veneranda dispensiera pose
44: non permetter, ahimè, giove, ch'io muoia / col cocomero in
, x-2-273: cognato al tonante egioco giove / non ti vantar, ché l'
3-825: per farti piacere, o giove, voglio credere che una manica ed
intendere l'importanza de la previdenza di giove, e del studio di noi altri
minerva, castaidi di mercurio, magnani di giove, collattanei di apollo, manuarii d'
tua salvazione. bruno, 3-702: giove ordinò alla sua primogenita minerva, che gli
ciel si muove con benigno foco, / giove s'allegra e piagne proserpina / veggendo
colorata. marino, 5-140: di giove intanto il colorato lampo / listando il
5-5 * 3o: un colosso di giove, grande come una torre,.
salvini, 15-1-93: non volle [giove] esser facile / la via di coltivare
i-462: poi cantando della nutrice di giove, e del suo pincema, e de'
eglino chiamano la combattitrice minerva, con giove e cogli altri iddei. fiore di
della terra devota, / quando fu giove arcanamente giusto. s. degli
egli ci è pure in quello di giove. nievo, 1-132: colla separazione
dell'unzioni. leopardi, 816: giove... spinse le comete in giro
e care, / la sua giunone [giove] ha seco: intanto attende /
lo abbia introdotto presso la maestà terribile di giove capitolino. egli implora il perdono del
, 3-628: instituisco, dunque, giove soggionse, che con questa occasione a
contra costui / ella stessa vibrò di giove il telo / giù dalle nubi:
navi / chiudonsi domi dal flagel di giove, / e paventosi dell'ettoreo braccio.
come egli fa, i compagni di giove (credo che voglia intender de'quattro
intr. leopardi, 823: ora giove compassionando alla nostra somma infelicità, propose
achille: / o madre mia, ben giove a me compiacque / ogni preghiera:
corti. marino, vii-242: quello [giove] è stella di temperata complessione in
. bruno, 3-557: sa giove che non è verisimile né possibile che
ii-211: né ch'altri abiti qui giove comporta / sotto corporeo vel che ganimede
vegna il vago aligero, nuncio di giove, fido interprete della voluntà de tutti
, o che diogene era da più che giove, facendo eziandio l'impossibile. baretti
quale favolosamente testimoniaro li poeti, che giove era giaciuto colla predetta leda. baretti,
nell'animo di quell'ampiezza del tempio di giove, che fusse degna del re degli
] / d'un dio maggior di giove, a cui salire / distinto non sapeva
curio, saturno, venere e giove, provocati della invidia del loro essere
minerva, castaidi di mercurio, magnani di giove, collattanei di apollo, manuarii d'
vietati concubiti con le donne: arde giove di nefandi amori per ganimede; né
: eccede finalmente alla bestiale, e giove, trasformato in cigno, giace con leda
ed assistenti, e che lui [giove] è ben disposto verso la giustizia,
i beati iddii, / sovra tutti di giove la figliuola, / la condottiero delle
cesare parlò di rifare il flamine di giove... e riformarlo; usandosi per
del sommo sa cerdote di giove, pronunciando le formule di rito
d'arte. panzini, i-480: giove quando creò la creatura umana si pensò
sieno di movimenti contrarii e vicinissime a giove, si congiungono puntualmente, sì che
, i-813: chi non sa che giove, con tutti quei suoi congiungimenti, con
piano collocati, accade che qualunque volta giove non averà latitudine, ma si troverà
far senza sangue. bruno, 3-615: giove..., messa in punto
, n-ii-70: se la potenza di giove si manifesta particolarmente ne la sua beneficenza
drizzarono molti tempi e molti altari a giove: e in ogni età e in ogni
, per imitare la catena con la qual giove aveva incatenati i giganti alle prime terre
non quando sono nelle massime digressioni da giove. 9. ant. teoria
: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare i termini del creato
/ lor salme abbandonò (così di giove / l'alto consiglio s'adempia).
, e tu, o gran sentenziator giove, che, dove parlano e possono
x-1-390: di sé mandar quaggiù prese [giove] consiglio / la conoscenza alfine e
sempre usato. leonardo, 1-214: giove fece che il beuto vino da maumetto elevò
essere infetta. forteguerri, iii-81: o giove, adesso è il tempo certamente,
terreno. leopardi, 813: [giove] rinforzò e con temperò più diversamente
. alamanni, 7-i-204: quel sommo giove, / quel che di nulla fe'
per un'aquila rapito in cielo da giove ch'a'poeti severi volle dire il
volle dire il contemplatore degli auspici di giove, fatto poi da'tempi corrotti nefanda
poi da'tempi corrotti nefanda delizia di giove, con bell'acconcezza egli [platone
appella « unitiva », siesi unito con giove. baretti, 1-44: quella singolarità
drizzarono molti tempi e molti altari a giove: e in ogni età e in
ghiande e il brodo, come un giove de l'ambrosia e nettare. sarpi,
de'vietati concubiti con le donne: arde giove di nefandi amori per ganimede; né
: eccede finalmente alla bestiale, e giove, trasformato in cigno, giace con
sieno di movimenti contrarii e vicinissime a giove, si congiungono puntualmente, sì che
sensazione ottica bruno, 3-557: sa giove che non è verisimile né possidiversa che
abbia potuto la natura contribuire al corpo di giove, subito creato, il suo moto
quai nuvole il cielo ampio inghirlanda / giove, ed il mar conturbai e come
: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare i termini del creato,
formoso e bianco tauro / si vede giove per amor converso. ariosto, 34-12
chiamar beato iddio ben si potea / giove, s'è ver che d'amor fusse
allora, né parlavano adesso, si converse giove a loro, e gli disse,
convesso del tempio, / che pare giove irato quando tuona. caro, 2-1129:
convivanti uniti / cominciare a gridar: giove e giunone, / ecco la prole tua
tra i teucri tutti ettorre, e a giove in prima. / ostie elette mai
, 6-703: se grazia ne farà giove benigno / di poter lieti nelle nostre
[l'aquila] avea portato a giove il frigio coppiere. caro, 12-ii-281
1-15-50: di sul piatto a giunon giove ha rapito / con la destra tonante un'
pindemonte, 2-90: per l'olimpo giove, / per temi, che i
col quale a permutar tesser divino / giove per tiria donna indusse amore. vallisneri,
al corno d'ammone, cioè di giove ammone, che ne'deserti della libia era
2-136: tu carnale amica del grande giove, la quale per gelosia fosti sospetta alla
. algarotti, 2-60: sappiamo che giove ha intorno a sé una corona di quattro
monti, x-2-8: vien, di giove dicea l'astro lunato: / qui riposa
cenci! povera gente! bru- cerete giove? brucerete saturno? leopardi, 852:
/ per legge de la dea figlia di giove. davila, 569: fece fare
. / quegli è il corner di giove, e 'n terra scende / che de
paresse loro di non essere ascoltati da giove, o essendo propria natura delle miserie
simile in vista / alla corrusca folgore che giove / vibra dall'alto a sgomentar le
, a'quai le leggi / diè giove in guardia delle danae genti, /
sette pianetini che corteggiano la stella di giove. foscolo, 1-171: forse perché
suo errore riceve degna scusa dal sommo giove, il quale vestito di piuma sotto
liberal fu loro / dei tesori di giove, e così larga / quella sua stolta
tu, che pigro / dal fulmine di giove offesa ancora / porti la coscia,
1-337: così 'l consiglio s'adempia di giove / da quando arse il furor che
/ perch'un mondo fu cosmo: e giove, e marte, / e l'auree
, come egli fa, i compagni di giove (credo che voglia intender de'quattro
si ritrovano costituite nelle massime digressioni da giove. l. bellini, v-215: lo
, / quai costumano i re di giove alunni, / la veneranda dispensiera pose
: / « o sacrosanta dea figlia di giove, /... / soccorrimi
mio figlio, vostro fratello e padre giove, a donargli quelle otre o barilli pieni
la dal pie'leggiadro / ebe, di giove figlia e di giunone, / che
. arino, 2-149: lasciò giove di leda il ventre greve / di
a. f. doni, 3-86: giove poi che egli ebbe fatto, accoppiato
813: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare i termini del creato
/ del poverino, e dicon che fu giove, / che 'l portò in cielo
/ di fermar le saette in mano a giove. tasso, 4-83: ma se
sgorgar liquida e calma la luce di giove, avvivarsi appena la luna diafana e
europa], / e verso lui [giove trasformato in toro] va paurosa e
se n'è testimonio il culto del giove crètico in gaza. 2.
se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra per noi crucifisso
o ettemo monarca, / o sommo giove per noi crucifisso, / che chiudesti
'l verno e la tempesta / di giove irato sopra noi non croscè. d'
/ con furia senile. / è giove che si cruccia / di non poter
o 'l minacciar del cielo / o giove irato in vista più crucciosa. tasso
c. bentivoglio, 7-4: mirolli giove con turbato ciglio, / e crollò il
macchie del sole, i satelliti di giove erano tali scoperte a breve distanza, che
, stimano che questo povero gran padre giove sia molto sollecito, occupato ed impacciato
e ministro, o figlia, disse giove. manzoni, 38: noi t'im-
caro, 3-181: è del gran giove / creta quasi gran cuna in mezzo al
ti dei per esser appellata città di giove,... per le tue cento
. marino, 11-185: tolse a giove lo scettro e non fu molto; /
/ anzi ch'a te, di giove alunno, ognora / cascato esser di cuore
ilio la ripida, ché sopra lei giove il vasto-tonante / ha la sua mano distesa
/ ma che curar dobbiam che faccia giove? sarpi, i-195: nel fine di
ne'suoi nascimenti saturno potente sopra di giove, è dannificatóre di quegli e fa
re così dappoco, e rimandarono a giove che inviasse loro un vero re.
solo a dimorar costrinse, / dappoi che giove a me per tonde oscure / la
discosto [dalle eccelse cime] / è giove nel vibrar gli alati dardi.
vele. 12. dardo di giove: particolare sistema di collegamento di travi
d'alquante donne che 'l gran giove onora / intendo di cantar con dolce mossa
, / ch'almena partorì del sommo giove, / la peggiorata sua lagrima sorte
. algarotti, 2-29: marte, giove con gli altri pianeti furono un tempo altrettanti
le bianche braccia / della nata di giove inclita elèna / combattesti un decennio. carducci
, ii-1-261: e come stella / di giove che in sereno aere declina, /
. bruno, 3-574: [il tonante giove] ora, come domo dal tempo
la decrepità, nella quale è finto giove in cielo ricevere un vecchio decrepito ignudo
con gran divozione, dedicandolo a giove. ser giovanni, ii-55: la chiesa
un nobile trofeo, dedicollo a giove, a marte e ad augusto.
gentili un tale albero fosse dedicato a giove, e tenuto per simbolo dell'immortalità.
li son padre, quando il fato e giove / nèl privilegia. l. salviati
, / venus pregando e l'alto giove poi / elena viva tornerà con noi
sorriso su 'l terribile sopracciglio di barba giove. cantoni, 761: il suo
da queste parti e cercavano di detronizzare giove, perché ogni età ha i suoi deicidi
fu adorata isis; in creti, giove;... a nasso, bacco
augusto, che era stato deificato da giove per considerazioni che si dovettero avere alla
punte. ottimo, iii- 592: giove, innamorato d'europa,...
ii-319: gli antichi avevano il sommo giove; ma popolavano il cielo e la terra
tribunale / della natura e citar fatto giove, / ei si deliberò per minor male
: ulula il bosco / sacro di giove, e del delubro antico / sudano i
deprecati altari di lacinia / e di giove. e. cecchi, 3-116: anziché
inetta è la nostr'ira / con tra giove, o celesti, e il faticarci
, / col fulmine dentato, emulo a giove, / tormentando la terra, il
1-229: e l'insegna il gran giove, / che col fulmine irato arma la
deprecati altari di lacinia / e di giove. deprecatóre, agg. e sm
depredar precorse. marino, 6-94: giove che vide il forsennato e sciocco / giovane
intendere a la santità del beatissimo padre giove, come i corsali, che vanno
nel luogo santo per quello idolo di giove, che noi leggiamo che fu posto nel
, 1-229: e l'insegna il gran giove, / che col fulmine irato arma
i sensi. pancrazi, 2-196: giove, ammirato dell'intelligenza e della destrezza
; e lui detenuto, sacrificarono a giove salvatore, e prepararono uno splendido convito.
, 12-41: ancora nota, che partito giove dalla congiunzione di saturno e di marte
da queste parti e cercavano di detronizzare giove, perché ogni età ha i suoi
bruno, 3-655: ha ingionto [giove] al giudicio la defen- sione e
gr azzini, 130: onde a giove cascò la diadema, / e mandò
. monti, x-2-101: il diadema di giove del pari che l'alloro di marte
flamini, come addetto al culto di giove. - anche sostant. livio
da dies 'giorno 'in quanto giove, detto anche latinamente diespiter, personificava
: forse marte è in quadratura con giove, e saturno è diametrale al sole?
118: ma poi ch'io non son giove / almanco, sempremai presto e veloce
a mercurio, a marte, a giove, / ed altre deità celesti e diavole
volendo seguire, in un dibotto / giove cogli altri subito fu volto / per quel
che 'l verno e la tempesta / di giove irato sopra noi non croscè. tasso
contentarmi. bruno, 3-655: [giove] ha ingionto al giudicio la defensióne
dà senza la paglia, / e giove è solo in ciel senza difetto. c
1-9-54: troppo a madonna giuno e messer giove / vent'anni ho fatto qui diformi
quando sono nelle massime digressioni da giove. gui ducci, i-3-4-48
il male qui s'arresterà: ma giove / a telemaco pria franga ogni possa
tribunale / della natura e citar fatto giove, / ei si deliberò per minor male
nostri non è ignaro / il sommo giove, che l'aria serena, / e
età verde ancora. lalli, 10-2: giove a dir cominciò: diletti miei,
non siate ingrati di porgere divote laudi a giove e al nuovo autore. tasso,
provare piacere. anguillara, 2-135: giove come sarà, ch'incontra e guarda
discendenza). simintendi, 3-99: giove è autore del nostro sangue; e
lagrime. marino, 381: se fossi giove, / sì che mi fosse dato
: è bene, dunque, disse giove, che se gli dia da bere l'
: d'alquante donne che 'l gran giove onora / intendo di cantar con dolce
, / che vantan dimorar nel seno a giove, / sol più degli altri san
sacre. delfino, i-236: o giove, se una pietra / dimostra a noi
bada, non aver paura. sono giove. montano, 145: gli dei
pose la sede. bruno, 3-575: giove, dico, comincia ad esser maturo
/ che mal negò la sua promessa a giove. / questa ai troian dicea lor
mossa da b in c, e giove da b'in c'nell'istesso tempo;
c'nell'istesso tempo; ci apparirà giove esser venuto nel zodiaco in q, e
poi la terra in d, e giove in d', si vedrà nel zodiaco in
zodiaco in r, e da e giove arrivato in e'apparirà nel zodiaco in s
, che viene giù dal cielo come giove con quelle due pupe eterne per mano
a un bel fiume sceso / da giove io giunsi. 2. non
salvini, 16-397: e sì levato [giove] stette / fermo, e troiani
salvini, 16-397: e sì levato [giove] stette / fermo, e troiani
, / sì che 'l foco di giove in parte spense. tasso, 1-4-54:
. boccaccio, iv-116: o sommo giove, contro a me giustamente adirato,
firenzuola, 904: le figliuole di giove / scherzan cantando l'amorose pruove:
degli dei su l'olimpo, accanto a giove / mesto s'assise, discoperse il
or l'aer discorda, / di giove il foco d'alta nube piomba. tasso
cadmo... domanda dono a giove, non dicendo il nome. alla quale
/ l'ira del ciel quando 'l gran giove tona, / non m'avesse disdetta
: parte delli dei lodano i detti di giove... e domandano che forma
si dice dardano essere stato figlio di giove, che ciò è favola, de la
a. adimari, 2-68: o giove difensor, ch'in alto siedi /
mai che la saetta / non bestemmi di giove, e a mio disgusto / sua
sotto quel monte, rovesciatogli addosso da giove. nievo, 1-222: si fece
altri, lo vedrebbe cimabue, / giove, che tu n'hai fatto delle
voler portare / il suo dispaccio a giove quel mattino. giannone, 1-iv-512:
quando i pianeti dispensò a'celesti / giove padre, il più splendido ei s'
pecore. caro, 1-71: vibrò di giove il telo / giù dalle nubi:
torto, e parla del cruccio di giove e della vendetta di lui; ha la
: i furti commessi d'europa da giove erano occulti allora che 'l sollecito
40-4: ogni mondano evento / è di giove in poter, di giove, o
è di giove in poter, di giove, o figlio, / che giusta suo
e con senno contro il despotismo di giove. carducci, iii-24-92: satana non
e torto, e parla del cruccio di giove e della vendetta di lui; ha
. quasimodo, 2-54: io che disprezzo giove, il cielo / e il fulmine
foco / che con sì orrendo suon giove disserra, / e penetrare ove un richiuso
adornò di quella. testi, ii-87: giove irato del ciel disserra i fonti,
marino, vii- 498: qualor giove i fulmini disserra / molti atterrisce sì
. simintendi, 1-119: la moglie di giove si duole che semele è gravida del
che semele è gravida del seme del grande giove, e dissolve la lingua alle tencioni
: poscia ulisse, nel senno a giove pare, / dissonnò il grave cavalier
. salvini, 16-385: quegli [giove] dissonnato si crucciava, / sbatacchiando
, 813: ben gli parve [a giove] conveniente di propagare i termini del
patto. caro, 12- 1380: giove poscia iutuma da l'aìta / distor pensò
primi rivi, / che il sommo giove di vita mi privi. equicola, 340
, i-194: dunque è ben caro a giove e caro al sole / chi a
, / distrinse. tesauro, 2-522: giove sopra'nuvoli distrignente il fulmine, col
bruno, 3-655: ha ingionto [giove] al giudicio la de- fensione e
terra / disutil peso, ed al gran giove in ira, / che dal vento
senza frutto alcuno. bruno, 3-655: giove al giu- dicio ha messo in mano
saturno e di opi, fratello di giove e aveva come compagna proserpina (corrispondente
e questo nome aveva egli per averselo giove cucito alla coscia, e indi scioltolo
/ e da la destra a noi giove e saturno, / contra 'l giro diurno
/ l'ira del ciel quando 'l gran giove tona, / non m'avesse disdetta
celeste, imperio espresso / fu del gran giove... / che da te
il carro, / grave carro di giove a noi sul capo, / tonando,
la tebana semele, quando divinamente conobbe giove. savonarola, iv-7: vedi quando
l'arti ch'adopra umana vita. / giove il regnar, il divinar preclaro /
di giustizia, dissero esser figliuolo di giove; eolo di marte, per la
scienza della... lingua [di giove] credettero universalmente le genti essere la
rivi, / parte mirando ora saturno or giove, / venere e marte e gli
347: documento più chiaro / diè giove appunto a'regi, / quando '1
come la deità dell'olimpo intorno a giove. d'annunzio, iii-1-52: la
beni, che stavano presso il trono di giove e da cui il dio attingeva per
/ del soave licor del doglio avaro / giove, poi che perir gl'inganni e
mia fanciullezza. pancrazi, 2-184: giove rinchiuse tutti i beni in un doglio,
dogliamci insieme: tu di grembo a giove, / qui in questo viver io
/ del poverino; e dicon che fu giove / che 'l portò in cielo:
tu domi gl'iddei di sopra e giove medesimo; tu domi le deitadi del mare
). parini, xi-21: a giove altri tarmata / destra di fulmin spoglia
di lacciuoli innumerabil carco / veri catenato giove innanzi al carro. boiardo, canz
i-16: compagni, voi sapete che giove non dovutamente degli alti regni, i
altar orrido un drago, / creatura di giove, uscì repente, / sanguigno a
la dragonessa uccise il sire / figliuol di giove con la forte coda.
6-25: dunque degli empi / siedi, giove, a tutela? e quando esulta
, che non pur del sommo istesso giove / vittorioso e trionfante sei, /
. baruffaldi, ii-101: giove, giove supero, / al diletto
baruffaldi, ii-101: giove, giove supero, / al diletto garzon frigio
nebbie, come la testa cogliona di giove nel guazzabuglio olimpico delle sue nuvole.
dove / i numi eccelsi fan corona a giove. -celeste, soprannaturale, divino.
41-1: o grazie infuse dal superno giove, / accompagnate il mio ingegno che
de'loro cerchi, entrando nell'ombra di giove, restano prive della vista e perciò
genere umano, così rida fu cuna di giove. 2. figur. luogo piacevole
uno edificioso altare al nome del sommo giove, di maravigliose gemme e di desideroso
che i poeti favoleggiarono dell'educazione di giove. svevo, 6-473: dovetti promettere che
della grande dea diana e del suo figliuolo giove? efesiano, agg. e
fedele della grande diana e della prole di giove? efesino, agg. e
24-319: unigenita pallade, del grande / giove prole, adorabile, divina, /
assiduo calcolava quelle effemeridi dei satelliti di giove che dovevano salvare innumerevoli navigatori, erranti
qual cosa giudice nella loro quistione elessero giove; davanti al quale ciascuno per sé pòrte
: 'egide'o 'egida'. scudo di giove, e più sovente di minerva, ornato
noi quaggiù da cielo, o del gran giove egidarmato figlia? m. c.
allegra: / ma cognato al tonante egioco giove / non ti vantar, ché l'
note oscure / intagliati vedrai per man di giove / i vaticinii de l'età future
cadmo... domanda dono a giove, non dicendo il nome. alla quale
, o senza odore come il fior di giove, o con rami e foglie odorati
eleuterie ', feste in onore di giove liberatore: dal gr. [x<4]
male, pregai lo ottimo e sommo giove. -innalzamento di livello (delle
, 42: lo scoprimento de'satelliti di giove deb- besi pure al galileo; l'
le immersioni ed emersioni dei satelliti di giove. = voce dotta, lat.
iddio. boccaccio, iv-66: o spergiurato giove, che fanno le folgori tue?
mio stellante aprile. testi, ii-24: giove il re de le sfere, /
che della mente / fu concetta di giove, / vi mandano i più illustri statuari
« unitiva », siesi unito con giove. varano, 55: l'ente appien
luciano], iii-2-346: tu, o giove, lo dici uomo entrante e persuasivo
alla celeste sponda, / fece a giove saper questo strapazzo, / esclamando sdegnata
/ esclamando sdegnata e furibonda. / giove entrò in bestia e fece un gran
quell'età si porti / all'oracol di giove, ivi adorato, / fu il
caro, 16-52: o del terreno giove altero figlio, / padre di tanti
o l'empio capaneo, che bestemmia giove sotto la pioggia di fuoco punitrice,
che esistesse in bologna un tempio a giove statore: anzi tutta la epigrafia romana
romana è a dimostrare che di tempii a giove statore non ne sorse che uno né
, in cui con piena intera / giove de'doni suoi versò l'eccesso; /
iscrizione. boccaccio, iii-9-31: da giove nel po fulminato / cadde, e
ond'è che a ragione omero rappresenti giove con tutto il gran collegio degli altri dii
antica roma per celebrare il banchetto di giove, un sacrificio in forma di banchetto
di banchetto in onore della triade capitolina giove, giunone e minerva.
di denunziare le vivande per onor di giove, e degli altri dei ancora, e
anguillara, 1-44: fe'[giove] che quei monti equati affa pianura /
le sue equazioni empiriche pe'satelliti di giove, e tre anni dopo fu scelto
.. can- terem l'equoreo / giove e il virente crin de le nereidi.
/ con sacrilega fiamma il tempio a giove? / amo alfine un eroe, di
erratica vecchiezza pensò essere stato figliuolo di giove o di niobe. buti, 3-406
vengon questi prodigi; e loro ha giove / de le lor forze esausti. garzoni
amministrazione. bruno, 3-575: [giove] non admette oltre nel conseglio,
: a lui e a'suoi seguaci [giove] diede i tenebrosi regni di dite
tutto l'opposito. anguillara, 2-310: giove ha gran piacer d'udire / quando
occhi il sole / per decreto di, giove, e a mezzo gli anni,
ebbe a vile grandemente la divinità di giove romano, il quale così spesso vedea
grande, in cui con piena intera / giove de'doni suoi versò l'eccesso;
alletti? tivi / i tuoi, giove sa quali. manzoni, pr. sp
: se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra per noi
. castiglione, 460: ordinò [giove] una legge che tutti quelli che erano
con una lagrima estingue in mano di giove la vampa del fulmine. foscolo,
la tebana semele, quando divinamente conobbe giove; ma queste tutte, nell'animo
3-726: l'opera che estrusa / da giove fu. 3. tecn. fabbricare
: apollo..., scacciato da giove, esulando in terra, servì gran
6-27: dunque degli empi / siedi, giove, a tutela? e quando esulta
quell'età si porti / all'oracol di giove, ivi adorato, / fu il
non tornò mai; e quella di giove, d'ariento, fu migliore che quella
ebreo, 99: perseo, figliuol di giove (per finzione poetica) amazzò gorgone
16- i-13: splenderai luminoso intorno a giove / traile medicee stelle astro novello,
medicee stelle astro novello, / e giove stesso del tuo nome adorno / girerà
, 352: etematrice dea, di giove figlia, / ch'ai gran canto tebano
caro, 16-59: vedea l'eterno giove, / che di queste gran dee
: già era stato cacciato saturno da giove, quando gli euboici giovani, lasciata calcidia
voglio esser ingrata, / eziandio se giove il comandasse. b. cavalcanti, 2-418
impenetrabil smalto. monti, i-759: di giove in tutta la magion le fronti /
divino fabbro infallibile? -come appellativo di giove. delfino, 1-470: de'fulmini
trattati antichi, 132: fabulosamente [giove] fue inti tolato iddio
bruciar de'cenci! povera gente! brucerete giove? bruce- rete saturno? [ediz
bruciar degli stracci! povera gente! brucerete giove? brucerete saturno?]. alvaro
è nella battaglia / questo gigante che giove minaccia; / e'ci divora, non
venere scaltra che seppe approfittarsi d'un giove in apogeo, soleva dire che s'
. batacchi, i-243: veggo che giove a'nostri dann è indotto / e
il vero e scientemente fallisco, prego giove ottimo massimo che metta a pessima morte
: sì disser le figliuole del gran giove, / che dicon cose che non vanno
dal cecero, mi diede per padre giove. la quale puramente riscaldò nel suo
sotto questa mentita e falsa imago / giove son io, che posso / apparir ciò
io divisassi. bruno, 3-655: [giove] ha in- gionto al giudicio la
livio volgar., 2-250: giano, giove, marte padre, quirino, bellona
settembrini [luciano], iii-1-159: [giove] si sdegna con amore che si
pur dianzi, il fanciullin crudele, / giove di nova fiamma acceso avea. diodati
rozzo pastorello eletto per giudice dal gran giove vendè per vilissimo premio d'una fangosa
quella battaglia fu votato il tempio a giove statore, siccome romolo nel tempo suo
fatto voto di fare un tempio a giove statore, come già era stato fatto da
con una scure fendette il capo di giove, onde nacque minerva. bettinelli, i-216
. anguillara, 1-64: la sentenza di giove ogn'un conferma, / altri con
sole, l'impulsiva a marte, a giove la naturale, a saturno la ricettiva
bianca. bruno, 3-575: giove, dico, comincia ad esser maturo,
l'alta farragine / raccoglie il padre giove a concistoro. 3. materiale
sì tosto che diresse il telescopio verso giove, vi distinse varie fascie, prossimamente
tale il sacro incunabolo / fiorìa di giove in ida: / ed ei, crescendo
tutta lasciando la montagna idèa, / giove in man la fiammante egida prese,
i-638: avendo in fastidio filippo, prese giove per padre. boiardo, 2-20-42:
descrive pausania nel fastigio del tempio di giove olimpico. a. cocchi, 8-379:
fastosetta e superba, e tosto a giove, / al gran giove additolla.
e tosto a giove, / al gran giove additolla. redi, 16-ii-72: s'
, e son quest'acque / a giove istesso orribili e temute. delfino,
al cielo, ove egli fu da giove locato e adornato di nove stelle.
inetta è la nostr'ira / contra giove, o celesti, e il faticarci
sospesa da aureliano imperadore nel tempio di giove in campidoglio. 13. rivolgersi
, imperio espresso / fu del gran giove, e quella stessa forza, / che
, / per questo apollo, a giove caro, io giuro. 6
sarpi, i-1-122: la stella di giove, che molte volte è stata osservata,
si dice dardano essere stato figlio di giove, che ciò è favola, de
mai se ne finsero appresso, cioè giove, re e padre degli uomini e
al quale favolando alcuni dissero essersi giaciuto giove con europa. carducci, iii-20-41: in
che i poeti favoleggiarono dell'educazione di giove. b. croce, i-1-176:
: sendo perseguitato il gigante siceo da giove, dalla dea tellure sua madre favoleggiato
, a nettuno il mare e a giove il cielo. caporali, ii-17: l'
.). gherardi, 1-ii-414: giove il secondo pianeta più benigno, il
sapienza un atlante, in prudenza un giove, in facondia un mercurio, in
, 5-4: ma chi, figlie di giove, a cotant'uso / cotanto amor
fetida cloaca, / quanta, o buon giove, esti sodali tuoi. p.
'l suo favor; che 'l sommo giove / tenga per qualche dì le pioggie a
sé aver ucciso la matrigna giunone e sgravato giove suo padre del fedo et indegno giogo
dice, / venus pregando e l'alto giove poi / elena viva tornerà con noi
del villano garzon la gran fellia / giove deride. = deriv. da
/ così pregando: dammi, o padre giove, / sovra costui che m'oltraggiò
visibili, circa la sola stella di giove. campailla, 4-30: occulta a
ferètrio, agg. epiteto di giove, a cui il condottiero romano che
. nardi, 4: o giove feretrio, io romolo re vincitore t'
1-66: il trofeo fu dedicato a giove cognominato allora feretrio dal ferire, per
carducci, iii-7-366: su la deserta vetta giove feretrio tacea. = voce
dotta, lat. feretrius, epiteto di giove a cui si dedicavano le spoglie dei
i rei dovevan esser catturati; / ma giove si burlò di un tal decreto,
. petrarca, 155-2: non fur ma'giove e cesare sì mossi / a folminar
). caro, 8-996: di giove anzi a l'altare un tener tazze
/ com'io vidi calar l'uccel di giove / per l'alber giù, rompendo
popolo. boccaccio, i-154: o sommo giove, il quale con le tue mani
alla mia destra mano dalla tua, fermi giove in cielo con quello effetto che iside
si dice dardano essere stato figlio di giove, ché ciò è favola, de
nostra età sorge sì chiara / di giove alti incrementi. alfieri, 1-63: ah
varchi, v-833 (7-8): giove irato e le tempeste acqueta, / e
, 1-54: così rinunzia l'armi a giove, e stima / d'essere il
saria da più de la bacchetta di giove. lemene, i-376: ne la
disse vulcano, / il fulmine di giove a la tua mano. / questo picciolo
lungi, a simiglianza / del baleno di giove. -figur. dante, purg
ferro e 'l fuoco, e giove, contro alle navi de'greci. delfino
/ voce fervea tra lor nunzia di giove. prati, i-126: fervean di canti
; gl'iddii mi spaventano, e giove che m'è diventato nimico. petrarca,
pietra dicendo: così venga ferito da giove chi romperà questa santa pace, com'
non son svegliato. marino, 1-156: giove talor fiacca e percote / de l'
carta: vedremo il disco del medesimo giove spogliato dei raggi, ma così piccolo
, / sì che 'l foco di giove in parte spense; / ma fui ben
discenda / la fiamma ultrice del gran giove irato, / e in faccia a gli
: dunque degli empi / siedi, giove, a tutela? e quando esulta /
: contra costui / ella stessa vibrò di giove il telo / giù dalle nubi:
(iris foetidissima). -fiamma di giove: una delle specie di clematidi (clematis
veduti molti alberi dalle fiammifere folgori di giove percossi, ivi a pochi tempi pieni
monti, 2-176: già del gran giove il nono anno si volge / da
ed i suoi strali / temprasse a giove, appena sentirebbe, / sì forte dorme
un chiodo nella parete del tempio di giove ottimo massimo per segnare l'anno.
dittatore dal destro lato del tempio di giove ottimo massimo, da quella parte dove
alto, assai mi fido / che con giove sia vinta ogni altra stella. carducci
: chi giura, verbigrazia, per giove, vuole che giove sia testimonio e quasi
verbigrazia, per giove, vuole che giove sia testimonio e quasi fideiussore dell'osservanzia
se d'un ercole o di un giove fulminante, e datogli con mirabile artifizio
: onde rancor si fiero, / giove, contra lui dunque in te s'alletta
vulcano con una scure fendette il capo di giove, onde nacque minerva. giannone,
di quello rimangono i pianeti, e dico giove, e venere stessa, come un
/ si figgeano nell'alta arce di giove / le due dodici tavole future. d'
: a mettersi con simili sgualdrine / giove faceva delle figurucce. -acer.
insieme dintorno a una figurina antica di giove, formata di terra cotta. dossi,
diversa forma la cosa amata: come giove si mutò in toro per europa,
lana e dice così: odi, giove. d'annunzio, iii-1-316: ella
i tavemari s'espone al giustissimo padre giove come non possono più vivere per la
diversissima dall'altre, il disco di giove e quel di marte, e massime quando
ferita mortalmente; tengo per fermo che giove, marte e venere, faranno la fine
ardimento. salvini, 16-24: padre giove, se mai tra gl'immortali / o
con fronte umana, da far arder giove. boccaccio, dee., 3-3
se ne finsero appresso, cioè giove, re e padre degli uomini e degli
: egual fingersi tenta / salmoneo a giove allor che tuona ed arde. l.
., 2-167: sacrò il tempio di giove ottimo massimo per legge, l'anno
, / tosto appresso il saturnio padre giove / assisa, si querela dell'ingiusta
ci possono mostrare gli amori finti di giove, il quale non nella propria forma,
, 99: perseo, figliuol di giove (per finzione poetica) amazzò gorgone
che, allora che la nutrice di giove tiene apollo, si vegga fioccare di bianca
così co'fiocchi le comparve davanti [giove a semele], e la spaventò di
(kniphophia uvaria). -fior di giove: licnide (lycnis flos iovis)
ov'è fondato 'l gran tempio di giove, / o star lungo 'l bel fiore
317: [i giganti] chiamarono giove, il primo dio delle genti dette «
il fissare bruno, 3-585: giove, avendogli alquanto fissati gli turbidi
destino e se decreto / è di giove e del cielo, e fisso e saldo
fiumale cecero, e non mi lamenterò come giove. s. agostino volgar.
fu semelé con la quale ebbe a fare giove, onde nacque bacco iddio del vino
è la vite, e impregnandosi di giove cioè dell'aere, fa al tempo le
dì combattendo alle mura di tebe biasimando giove, giove lo flagellò d'una folgore
alle mura di tebe biasimando giove, giove lo flagellò d'una folgore che subito
flamine diale, addetto al culto di giove. - anche per simil.
si fece legge che la flamina di giove fosse in podestà del marito nelle cose
chiedeo l'asia, benché flamine di giove, dicendo: « non esser vero il
più importanti erano addetti al culto di giove, marte e quirino e prendevano il nome
pelle di una vittima bianca sacrificata a giove, sormontato da un ornamento composto da
io le laude in tale dì a giove per la spogliata dite rendute, cantandole'
i quali s'appartengono al sacerdote di giove, chiamato flamine diale. garzoni, i-733
al capo ha l'aurea benda di giove, / ma nel crin florido l'aura
nel cielo al tuo natale / o giove sul centauro / o sul florido tauro /
si pone, / faccendo delle braccia a giove croce, / con umil priego stando
sogno udisse / colà nell'antro del cretense giove / gli eterni numi, il disse
intorno. cieco, 16-10: ma giove folgorando in un momento / di vita
cagion di mano / esca il fulmine a giove, / che i propri tempii folgorando
e, in partic., giove). -per antonomasia, il folgoratore:
. -per antonomasia, il folgoratore: giove stesso. anguillara, 6-196: il
17-533: la tona sola resta appresso giove / folgorator. 3. sm
divinità e, in partic., giove). bonarelli, xxx-5-120:
bonarelli, xxx-5-120: la fé, cui giove ha scritta / con la sua man
divinità e, in partic., giove). g. gozzi, i-22-54
e tempo che vi mostriate figliuol di giove. = deriv. da folle1
tronchi. manzoni, 28: vedea / giove da l'alto serpeggiar già folta /
. caro, 9-979: onnipotente / giove, tu l'ardir mio, tu la
ov'è fondato 'l gran tempio di giove, / o star lungo 'l bel fiore
a foraggiare: / ed il foraggio giove loro dona. guerrazzi, 9-ii-61:
foresto / fan sacrificio i sacerdoti a giove. 5. figur. rustico
perché la sua forma gh piacque [giove] per isposa si prese. caro
diversa forma la cosa amata: come giove si mutò in toro per europa e in
. boccaccio, i-154: o sommo giove,... con le tue mani
milizia, ii-243: la statua di giove olimpico d'oro e d'argento, formata
mutevole nell'aspetto (come attributo di giove). salvini, 24-295: giove
giove). salvini, 24-295: giove, odi me, o formivario, e
dio che fa- bricò le saette a giove. magalotti, 9-2-241: s'ha a
, figlio di latona, prole / di giove, io non t'obblierò giammai,
[crusca]: biasimandosi le donne a giove che i loro mariti non eran fomiti
vico, 379: il fulmine trisulco di giove... solca fortissimamente l'aria
/ che mal negò la sua promessa a giove. / questa ai troian dicea lor
veggono, non si possono negare. giove e venere sono le due fortune felici
(così da gli antichi chiamate), giove la maggiore e venere la minore.
dato alle navi dal re delle nuvole giove, / e un fortunale terribile; e
. villani, 12-84: il pianeto di giove, ch'è fortunato e di vita
5-509: ercole, che fu figliuolo di giove, seguitò anche il padre nelle metemsicosi
quel gran forzuto, gli bisogna [a giove] lavorare tre giorni. bacchetti,
le mie dua forme in mezzo il giove. baldinucci, 64: * fossa '
/ se fia giammai che tentino, da giove / inanimati, più superba guerra.
domenico da prato, 1-ii-353: scampommi giove da tanto tormento, / ché tutto
vedo già nove / interi del gran giove anni fuggiti, / fracide vedo ornai le
nozze, framezzando lor canzone col coro di giove. zucchetti, 149: per tessere
: lo scudo in cui era scolpito giove... avea virtù di francheggiar roma
né il male qui s'arresterà: ma giove / a telemaco pria franga ogni possa
. volendosi frapporre in una contesa tra giove e giunone, con un calcio da
e giunone, con un calcio da giove è precipitato dal cielo e restonne zoppo
, 4-237: un tanto bene / giove c'invidiò, cui del ritorno /
dante, conv., ii-xm-25: giove è stella di temperata complessione, in
, 1-51: plinio chiama la stella di giove salutare, e tra l'ardore di
/ che spesso scende alla dolce ombra giove. tasso, 13-i-768: ove a l'
quai nuvole il cielo ampio inghirlanda / giove, ed il mar conturba! e come
piove, / gelaro i fiumi, e giove / gran turbin ci mandò. graf
bandiere. alamanni, 5-3-136: il sommo giove / tenga per qualche dì le piogge
onore e canto / fisso sacrato a giove il ricco vello, / dove si fece
fronda / senza il voler di giove. -una fronda non fa primavera
arte venne, / o l'alto giove per pietà spirasse / tutta la sua virtù
scoprir tanti segreti. / dicon che giove era uno scapestrato. giordani, iii-37:
. buonarroti il giovane, i-234: giove a sparabicco va la notte / e
mani. bracciolini, 1-2-36: da giove egli saria ben custodito / nel ciel
siate ingrati di porgere divote laudi a giove e al nuovo autore. s. caterina
del ladro sottile, / che a giove fè la barba già di stoppa, /
. monti, 13-4: volti indietro [giove] / i ful- gid'occhi,
insuperbiti gli uomini e fattisi intollerabili, giove al di sopra co'fulmini e plutone al
una divinità e, in partic., giove). -anche: che è accompagnato
se d'un ercole o di un giove fulminante,... esso ancora
/ tonante, fulminante, piantatore / giove, odi me, o formi-vario, e
sanità senza taccia. milizia, iii-523: giove fulminante... ci fa fremere
. -sostant. - per antonomasia: giove. bracciolini, 1-1-14: dov'è
prima favola divina,... cioè giove, re e padre degli uomini e
petrarca, 155-2: non fur ma'giove e cesare sì mossi / a folminar
mai fulminato. pulci, 14-63: giove il fulminava della ròcca. caro,
quali folgori, quali tuoni potè mai giove fulminare, che da temere fossero come la
(una divinità, in partic. giove). -al figur.: colpire con
di saettare. tasso, ii-63: quando giove tuona e quando fulmina nel cielo,
tempo, / che tu fulmini, o giove. lemene, 455: qualora avvien
avvien che fulmini / il rigor di giove irato, / il ciel turbato / mi
. delfino, 1-110: quante volte giove, / che disarmò la mano /
(una divinità, in partic. giove). granucci, 1-129:
primo, che edificasse il tempio a giove fulminatore sopra dell'acque statarie tre miglia
. delfino, 1-170: il fulminante giove / te [ciro], che
e, in partic., a giove); l'essere colpito dal fulmine.
della divinità (in partic. di giove). giovio, 1-37: e
: e così fu dipinto il fulmine di giove in quel modo che si vede nelle
non potendo ella soffrire la maestà di giove armato di fulmine, se ne morì
. garzoni, 1-858: omero attribuisce a giove il fulmine. d. bartoli,
in escandescenze. batacchi, i-38: giove a questo parlar détte nei fumi,
n'era ito il fumo al naso di giove. il quale mezzo geloso della sua
fu più che mortale, / irato giove far vendetta volse. tassoni, vii-27:
com'io vidi calar l'uccel di giove. simintendi, 3-24: ancora tormentano [
, qualor l'aer discorda, / di giove il foco d'alta nube piomba.
nessuno foco più scagli / tirata man di giove; / portino borea ed austro /
il vin da le coppe auree di giove, / tal da que'cerchi il suon
calamita). gelli, 15-i-416: giove suo padre la fulminò [cariddi]
vivo inferno, / o dall'ira di giove arso e percosso / infame scoglio,
furibonda, / facendo con nettuno a giove guerra. = deriv. da
parte delli dei lodano e detti di giove con voce, e aggiungono furore a lui
. simintendi, 1-74: poi che giove vide costei lassa e sanza alcuna compagnia
avverb. salvini, 16-352: con giove irato era gagliardo. -costante, inflessibile
galileiani: i quattro satelliti principali di giove scoperti da galileo. -terna galileiana:
la forma. / e, perché a giove il suo fuggir dispiacque, / non
luogo più a proposito dove metterlo [il giove d'argento], che nella sua
e son quell'io, creduto esser di giove / figlio. l. adimari,
parevano morti. dottori, 1-337: giove alzò il volto, onde fè l'aria
nome del terzo e maggiore satellite di giove, che ha un diametro di 5
fole e favolette avea / del sommo giove il messaggier sagace / persuaso il garzon
simil. simintendi, 3-220: o giove, l'acqua della fonte che tu
composto. segneri, iv-86: giove,... mentre sta nell'ultimo
, /... / dicon che giove era uno scapestrato. c. e
siate ingrati di porgere divote laudi a giove e al nuovo autore. zanobi da
presto per far delle brigate assai, giove non la guardò così nel sottile,
che provveggono alla generazione, saturno, giove, venere, e a'romani,
erbette. panciatichi, 29: messer giove, vedendo questa bruzzaglia, per dar sesto
alla corrente giunti / del genito da giove ondoso xanto. d'annunzio, iii2-
/ sculte su la corteccia, accorger giove. forteguerri, 6-87: con bel
e indietro e volgeva la ditta statua di giove. giraldi cinzio, il-no: il
/ giunto a madonna, che il tonante giove / lasciato avea del ciel la gerarchia
muove un germe, minos prole di giove, e qui in creta lo maturerai
e tu il chiamavi un dì germe di giove; / e in lui certo splendea
grande che io avevo fatto per il giove d'argento. vasari, i-71: la
saggio è colui / ch'ai sommo giove l'anima dirizza, / e sempre serve
marino, 319: non fu da giove fatta / navigabil la terra, /
regni sconosciuto ancora, / altitonante messicano giove; / e voi del giapponese / rigido
ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. magalotti, 9-1-190: quando volli
li orribili giganti, cui minaccia / giove del cielo ancora quando tona. bibbia
ardire di richiedere giunone, moglie di giove, di lussuria. l. frescobaldi,
sotto quel monte, rovesciatogli addosso da giove. de sanctis, i-137: quando la
monti, 19-110: giura, o giove, il gran giuro, che nel
. -vavvenire giace sulle ginocchia di giove: il futuro è incerto, imprevedibile
avvenire giace 'su le ginocchia di giove ', cioè è incerto. è frase
(dall'agg. jovius 'di giove '); cfr. giovedì.
pagano, con don rosario che, col giove in mano, aveva sbagliato la giuocata
creta / giuochi rinnova e sagrifizi a giove. giordani, ii-37: ancora i giuochi
-giochi capitolini: in onore di giove capitolino. livio volgar.,
: quelli celebrati in onore di giove nemeo, in nemea, villaggio dell'argolide
, 1-122: gli uomini dicono che giove, forse avvinazzato, lascioe grandi cure e
della giocosa briga, afferma il detto di giove [essere la lussuria delle femmine maggiore
gioviale ', volgendo con sapiente errore 'giove 'in 'gioia'. collodi,
non mi si spieghi la porpora di giove gioellata da'fantasmi poetici e già rosa
se febo partorì costei / quando da giove fu mostrato al giorno.
, le lieve, i mazzuoli, le giove, i manichi e le pile.
.., di mazzuoli, di giove, di pile, di crocciole. carena
. bruno, 3-574: u tonante giove, dopo che tanti anni ha tenuto
ad usurparsi i regni / lo stesso giove, e nutrir gare e sdegni.
morto t'avesse, alla divinitade di giove 'ospitale 'non potrebbe essere celato
de gli altri, e costui fosse giove, chiamato per ciò padre de gli uomini
al capo ha l'aurea benda di giove, / ma nel crin florido l'aura
di statua, che una volta rappresentavano giove o mercurio, non erano oggi che
o di vilucchi. -barba di giove: v. barba di giove.
-barba di giove: v. barba di giove. -uccello di giove: l'aquila
. barba di giove. -uccello di giove: l'aquila. dante, purg
com'io vidi calar l'uccel di giove / per l'alber giù, rompendo de
a voi deve il grande augel di giove, / che, col favor di vostre
/ di sua potenza contro 'l sommo giove, /... ond'elli ha
che tu non vuoi tacere, / giove mi strugga se più te riguardo. carducci
carducci, iii-4-33: noi radduciamo a giove annone un figlio / ch'ei riconosca;
'l mio conforto; / tu mi se'giove, tu mi se'apollo, /
: se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra per noi
d'ogni buon frutto, se l'ettemo giove / de la sua grazia sopra me
3-37: stefano, vicario del sommo giove. 3. iron. giove
giove. 3. iron. giove terreno: personaggio autorevolissimo, onnipotente.
mortali: domandate, dico, un tal giove terreno com'ei sia contento: mirate
serti: / la nipotina al terren giove è nata. 4. astron
sesto [cielo] è quello di giove. g. villani, 12-41: fu
fu la congiunzione di saturno e di giove a gradi 20 del segno dell'aquario coll'
, 25: allora regna pianeta benivolo cioè giove: el quale è amico della natura
dai tre pianeti superiori, marte, giove e saturno, dal ritrovarsi sempre vicinissimi
. segneri, iii-1-279: quel candore di giove e di venere ci assicura di facil
, 16-i-13: splenderai luminoso intorno a giove / traile medicee stelle astro novello,
medicee stelle astro novello, / e giove stesso del tuo lume adorno /
la luna, venere, mercurio, giove, saturno e marte. manzoni, pr
, quella fatale congiunzione di saturno con giove. 5. ant. stagno
dell'arte del vetro, 147: questo giove non stridisce, suona, e è
6. con valore di inter. per giove! corpo di giove! tommaseo
inter. per giove! corpo di giove! tommaseo [s. v.
: esclamazione familiare di celia. per giove! corpo di giove! 7
celia. per giove! corpo di giove! 7. locuz. rendere
7. locuz. rendere le armi a giove: abbandonare la carriera militare, cessare
, 1-54: così rinunzia l'armi a giove, e stima / d'essere il
1-86: * renunzia l'armi a giove *. si dice volgarmente * render
dice volgarmente * render l'armi a giove '; e viene dal latino 'iovi
. prov. quando il sole insacca in giove, non è sabato che piove:
lat. iovis diès 'il giorno di giove '(dal nome del pianeta che
nessuna. = deriv. da giove. giovévole, agg. (
, agg. mitol. che appartiene a giove, dio supremo dell'antica religione romana
come in una mascherata gioviale (da giove). -sm. sacerdote di
). -sm. sacerdote di giove. b. davanzali, i-144:
plur. solennità religiose in onore di giove. tommaseo [s. v.
]: * gioviali ', feste di giove in roma, alle quali corrispondono le
che riguarda, che appartiene al pianeta giove (e nel paradiso dantesco nel cielo
e nel paradiso dantesco nel cielo di giove hanno sede le anime dei giusti).
. -abitante (immaginario) di giove (e, in partic.,
... ascendere nel cielo di giove e delli gioviali trattare in questo capitolo.
, 705: ma a chi fusse in giove si mostrerebbero [le lune] tutte
ma nelle parti inferiori... da giove si scorgerebbon falcate; ed in somma
sostant.): satelliti del pianeta giove (e i primi quattro, scoperti
benefico influsso esercitato sui viventi dal pianeta giove. -anche sostant. ottimo,
nella nostra mente la felice influenza di giove sui mortali. = voce semidotta
lat. tardo joviàlis * appartenente a giove '(dal tema di jovis),
nato sotto il fausto influsso del pianeta giove '. gioviale2, agg.
. astron. che appartiene al pianeta giove. -anche: che nelle forme e nelle
oroscopo, porta il segno astrale di giove. 2. sm. nei
: abitante (immaginario) del pianeta giove. 3. plur. stor.
, non imparasti, nel sogliar di giove giacer due dogli, l'uno pien di
ciglia. delfino, 1-110: quante volte giove /... disarmò la mano
« io non credo che il vostro giove venga, perché voi non gli avete
di mano / esca il fulmine a giove, / che i propri tempii folgorando abbatte
e volse che la mia opera del giove fussi valutata ancora essa dumila ducati.
lat. iùnó -6nis, dea moglie di giove, rappresentata dalla mitologia classica come
promesse e giuramenti fatti intra gli amanti, giove se ne ride quando si rompono.
monti, 19-108: giura, o giove, il gran giuro, che nel vero
inclinazione. caro, 1-358: il gran giove / da l'alta spera sua mirando
: ogni mondano evento / è di giove in poter, di giove, o figlio
/ è di giove in poter, di giove, o figlio, / che giusta
... almeno il comando di giove e l'esortazioni di sua madre tetide.
anguillara, 4-413: o sentenzia di giove, o sommo padre, / come
grazia '; come i romani, nominando giove, preponevano 1 ottimo 'e '
. 13. mitol. figlia di giove e di temi, custode delle leggi
se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra per noi
, o ettemo monarca, / o sommo giove per noi crucifisso, / che chiudesti
(che dalla solennità degli auspici di giove furono detti * giusti '),
tempo / che tu fulmini, o giove: / e non vibrar con avveduta
radore, sagrò un gran tempio a giove custode, con sé in grembogli.
22-65: sappiam noi, menelao, di giove allievo, / chi mai sien questi
zenone da pistoia, 1-33: o giove, che mi fai / orbo di
salarin, se vuoi i viver di giove nella pia paura. = deriv
de'moti irascibili; delle facoltà vitali giove; delle gnostiche, cioè cognoscitive facoltadi
e per italia allegra / tornò vitellio come giove in fiegra. bettinelli, 1-ii-7:
che sazio. boccaccio, iii-12-34: o giove pio, che con con la
gradazioni suc- cedevoli, il tempio di giove tonante e quel di saturno. bocchelli
de'regi e un tempo accetta al sommo giove. g. raimondi, 3-205
loro. algarotti, 2-29: marte, giove con gli altri pianeti furono un tempo
ha detto ch'egli era bisnipote di giove, giove è autore del nostro sangue;
ch'egli era bisnipote di giove, giove è autore del nostro sangue; e altretanti
parlar pien d'affanno e rotto a giove. baretti, 2-139: quando si vien
tutti gli altri formaggi del mondo come giove olimpico alla marmaglia degli dèi minori.
, / che dir parevon: « giove, altro non voglio ». valerio massimo
che [i confetti] fur da giove, / non so bene a che cena
caro, 8-658: una [saetta di giove]... n'avean parte
si dà senza la paglia / e giove è solo in ciel senza difetto.
presenti. monti, 1-758: di giove in tutta la magion le fronti / si
boccaccio, i-21: io giammai, o giove, non ti spogliai sì come costui
terror, che d'alto infuso / da giove avverso, anche dei cor s'indonna
il nume de'traci allor che irato / giove lo manda ad ingannar l'orgoglio /
voi sacrificio d'elle / facciate a giove ». serafino aquilano, 120: che
ed ingiuriosamente è chiamato pecunia colui [giove] di cui sono tutte le cose