ii-41: l'aglio cotto col grasso vecchio giova molto alla tosse, nuoce alla vista
alto? che vale combatter? che giova / amare? il fato passa ed
: memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe
quelle industrie, delle quali maggiormente si giova tanto il lusso pubblico quanto il privato
su le teghe di terra cotta, giova, ponendolo nel luogo affetto da interna doglia
i-381: socrate dice che la geometria giova molto ne'bisogni di guerra, sì
ne l'accocchi, / se non giova tra duo questa tenere, / e stretta
legno gentil bene accostante, / lavorarla ne giova. 2. ant. e
fagiuoli, 3-4-192: accotonar non giova no il crespone, / che la
è usato né necessario; ma l'avverbio giova a significare * in modo da
intorno la dea loro accudisce e giova. fagiuoli, 3-7-101: a tutti
accusatore, to / che non gli giova ombra di pino o d'acera. animi
st., 1-108: né gli giova a sanar sue piaghe acerbe, / perché
per fascino, / che non gli giova ombra di pino o d'acera.
chiama comunemente acqua pettorale, che molto giova e opera per certo; onde,
ovvero uno torrentello d'acquicella, come giova loro. 2. pioggerella.
. dati, i-392: se la geometria giova alla medicina del corpo, non è
tuttavia non essere adatto. a ciò giova l'esercizio e l'esperienza. talvolta que'
come aveva già. rigutini-cappuccini, 171: giova notare che, per l'aritmetica,
v.]: addomestichevole... giova a denotare maggiore disposizione e facilità all'
forma di voce ai toscani ignota. giova forse presceglierla negli scritti: se non che
che niun altro adornamento gli bisogna né giova. dante, conv., i-x-13
castiglione, 163: ma questo che giova? se molti, anzi infiniti son
che giova? se molti, anzi infiniti son quelli
offizio d'amico, il quale dispiacendo giova, che di adulatore, il quale nuoce
, 2-36: adunque il tanto lamentar che giova? leone ebreo, 328: è
o ciechi, e 'l tanto affaticar che giova? cantari, 183: e,
. nievo, 1-355: e che giova copia, sincerità, giocondezza di commensali
: ogni approfondimento e affinamento di concetti giova alla migliore cognizione dei fatti.
nel vortice de'ricchi, che non giova se non a darmi il capogiro,
gli aggrada, / ch'a me sol giova adoperar la spada. marino, 374
nel ballo vuol bene adattarsi, / giova esser magro e scarno, acciò più
], i-1776: dicono che l'aglio giova molto per medicine di contadini. prima
: l'aglio cotto col grasso vecchio giova molto alla tosse; nuoce alla vista et
5-16: molto si loda quel che giova grandemente al rassettare e al riporre le
. impers. aiuta: è utile, giova. soderini, i-469: per fare
all'anima umana; il che giova avvertire, perché tra essi se
taglinsi da piede a rinnovare; e giova l'alletamargli e scalzargli intorno.
bello. per tenere il capo ritto / giova la cara buona povertà!
, i-381: socrate dice che la geometria giova molto ne'bisogni di guerra, sì
alma sorprende, e di voler le giova. idem, par., 32-110:
pozzo. meninni, iii-436: che giova schernir gli altri che alzare / trono superbo
amaro, ma guardate se il mio amarore giova o nuoce. petrarca, 360-92:
lamento e lagrimosi lai. / che più giova amicizia o giova amore? monti
/ che più giova amicizia o giova amore? monti, iv-351: la nostra
ma perché sappi che di te mi giova, / un corollario voglio che t'ammanti
imitazione di cristo, i-23-2: che giova a vivere lungo tempo, quando così
. bencivenni [crusca]: giova lo applicarvi sopra il cerotto ammoniacato
della cura delle malattie [crusca]: giova lo applicarvi sopra il cerotto ammoniacato e
ma con maggior forza essendo acceso; giova a chi ha l'asima, e
ammonisco, che arte senza uso non giova molto. panzini, ii-409: lo ammonì
s'annida. tesauro, 81: non giova il bere a'i dilicati; se
gran pegno. monti, iv-63: giova tessersi presentato per tempo onde antivenire le
offuscarsi. bencìvenni [crusca]: giova a quella appannatura, che nell'arie
nel vortice de'ricchi, che non giova se non a darmi il capogiro, e
di sapore amaro, la qual bevuta giova mirabilmente alli patienti. redi, 1ó-ix-352
fitta più di stelle, / a me giova appo tonde entro il bel verde /
iii-421: bravi ardire, il quale giova molto ad ottenere quello che si disidera
è comune nel linguaggio parlato, ma giova a significare ornato d'argento; inargentato
peso della duodecima parte d'una oncia, giova ai malinconici e a tutti coloro che
.., però ch'ogni bene giova arrecare a casa. breve dell'ordine del
sanità, sempre è piacevole, sempre giova. tommaseo [s. v.]
procaci. michelstaedter, 364: che giova quando uno è schiavo d'una porta
l'arte. boterò, i-113: giova assai la dissimulazione, nella quale lodovico
dottori, 158: ma deluder mi giova arte con arte. / policare, tu
, ma nel proprio, almeno, non giova anticarlo. pascoli, 381: s'
[crusca): il molto orinare giova agli ascitici. redi, 16-ix-69: l'
! domenichi [plinio], ii-356: giova [l'ammoniaco] a chi ha
l'amore, ama la difficoltà e si giova di terre avare e dei climi che
lorenzo de'medici, 237: che vi giova un far morire, / sol per
« biblioteca italiana » una critica che mi giova e m'as senna.
assentatori in tuo biasimo, che non giova molta testimonianza in tua comendatione. nardi
pontefice. caro, 15-ii-253: non giova dire che non sia così come crede
ariosto, sat., 2-156: che giova a me seder a mensa il primo
79: te [o diva] giova il grido che le turbe assorda / e
disecca. alberti, 72: molto giova l'exercizio: la-natura si vivifica,
/ fuligine combusta al terren lieve / giova ed al freddo. manzoni, 13:
fermo. alberti, 72: molto giova l'exercitio: la natura si vivifica,
se uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori classici così lontani
3-1-328: sottilissimi indagatori vedendo quello che giova o no per lungo esperimento, hanno coll'
: a me già nel dolermi aviato giova il favellare bene in lungo de'miei
cui si pone. soffici, v-1-212: giova... riconoscere che questi due
, tanto più mollifica il ventre; e giova a provocar l'orina. ancora si
36: adunque il tanto lamentar che giova? / a che di pianto pur
serve più rapid'ale, / né giova proposito baldo; / non du
è un urto, ma non mi giova; ogni urto affonda nella bambagia d'un'
contraffatta. michelangelo, 81-84: che giova voler far tanti bambocci, / se
patisci una certa infermità, a cui giova et è apropriato rimedio lo stare con li
, e intera bestialità de'sudditi, giova l'ignoranza, e nuoce definitivamente e
figur. petrarca, 264-82: che giova dunque perché tutta spalme / la mia
che ci bazzica, / e'non gli giova punto. primi vengono / i
7-5 (182): egli mi giova molto quando un savio uomo è da una
un intruglio. gozzano, 132: non giova il tuo belletto / e il cosmetico
, / tal che di rimembrar mi giova e dole, / ché quant'io miro
. alfieri, vii-64: assai mi giova, / se a tebe giova, il
assai mi giova, / se a tebe giova, il tuo regnare: andarne /
, i-2378: perciò s'a te ne giova, / cèrcati fra lo petto /
dell'intelletto! vorrei sapere a che giova d'imparare a fare il pane, quando
. f. doni, ii-63: che giova saper partire i conti e raccórgli delle
loro famiglie. foscolo, vii-120: giova dunque ripetere che s'hanno a considerare
ci bazzica, / e'non gli giova punto. primi vengono / i leccazampe
». d'annunzio, ii-428: giova a te avere la tua madre / che
piano. tesauro, 81: non giova il bere a i dilicati, se non
e le berghinelle, a discorrer con due giova nacci. goldoni, iii-977
c. gozzi, 4-276: e perché giova in così fatta tresca / cambiar paesi
provoca la betonica i mestrui, e giova al mal caduco, sanai rotti e
). patini, 828: qui giova avvertir di passaggio che, fra gli
e rispetto per i libri, e giova alla loro conservazione); amatore, collezionista
ci bazzica, / e'non gli giova punto. primi vengono / i leccazampe;
saperseli scegliere ed educare... giova aver lavoricchiato in campagna durante le vacanze
che niun'altro adornamento gli bisogna né giova. francesco da barberino, 254:
i-381: socrate dice che la geometria giova molto ne'bisogni di guerra, sì
. f. doni, ii-63: che giova saper partire i conti e rac- córgli
/ ineffabile. o ippolito, non giova / lottar con lui. blandiscilo.
bonificus 'che fa del bene, che giova '). il significato del n
oligarchia solitaria e boriosa, e non giova, formandola di tal genere, neanche ad
bencivenni [crusca]: a questo male giova portare al collo la botrite nera.
facilmente si struggano. idem, 4-1-155: giova ancora tal pendenza perché, venendo battuta
tanta è la sua viltà che ìon ne giova: / e i bottegai de'titoli
, xiv-16 (185): or che giova a neuno... avpre quella
? giusti, ii-238: se ve ne giova, stampate pure quel brano di lettera
iride mollifica il corpo, e con vino giova contra il morso de la vipera.
quali scarabozzoni e nelle quali breviazioni non giova il sapere umano per cavarne senso
. cornaro, 100: né a me giova brodo di cappone consumato, né altro
: usata la brassica ne'cibi giova al tremore delle membra... i
giorno, i-134: s'oggi ti giova / porger dolci allo stomaco fomenti, /
gran valor, che ci avviva e giova a tanti: / sol brutta all'ombra
, / e a far sorte talor giova non poco. rajberti, 1-64: [
de la guancia, / dice -a me giova tra un bicchier di broglio / e
gran valor, che ci avviva e giova a tanti: / sol brutta all'ombra
= salumai], panzini, iv-93: giova e piace notare come gli italiani,
nella creatura. alberti, 171: però giova, bap- tista, pregare iddio che
in molti modi... ma massimamente giova la cadmia: né niego che
l'aspra cagion di strage tanta / ti giova, o madre, udir, nulla
. bencivenni [crusca]: giova la calamandrina bevuta alla freddezza de'
buti, 1-265 • niente giova a contrastare all'ordine delle cose provedute
di tutto capaci e, quando loro giova, avviliscono il loro grado e mettono in
ed altri intagli. garzoni, 1-670: giova [la pittura] a saper giudicare
smagra i grassi et i corpulenti, giova a i difettosi della milza, a
di tutto capaci e, quando loro giova, avviliscono il loro grado e mettono in
s'è rotto. / rinnovarlo non giova. orvia, tralascia! / per flagelli
poliziano, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta /
di caprifoglio, messo negli occhi, giova molto a ogni malattia degli occhi.
, che nessuno porta, che non giova a nessuno e che non serve a
, carciofaia. soderini, ii-91: giova assai ai carciofeti, siccome agli sparagiai
4-426: ivi il saìme saporar vi giova / delle carni arrostite, e a
ed io dovemmo sostenere con bianco giova agli scrivani. d'annunzio, ii-799:
dell'orzo, la qual compiere mi giova / anzi che mi comincino a cascare /
xxiv-31: la natura, in quanto giova, si chiama benigna madre; in quanto
tutti, e ad attutire gli urti niente giova quanto un cuscinetto di carta monetata.
354: -che vi profitta, o giova a questa causa / il tribolarvi come
certi fatti che di volta in volta giova riprodurre o sapere per quali modi e vie
ditemi, / che vi profitta, o giova a questa causa / il tribolarvi come
la sua concavità cauterizza, e molto giova. 3. figur. applicare
[crusca]: se questa medicina non giova, fa di mestiere servirsi del cavadenti
dolce. sbarbaro, 1-252: a poco giova [il ficodindia]: da lui
imbroglio. monti, iii-289: mi giova sperare che, uomo cattivo ed accorto
cecaggini degli alleati,... giova che l'anagnoste ricordi come nel quarto anniversario
guarini, 240: oh, quanto spesso giova / la cecità degli occhi al veder
ariosto, 44-45: ma che mi giova, / se 'l mio ben fare
/ per distruggermi in foco / questo mi giova poco; / che da maggior fornace
caso dei censori incaricati della vigilanza. giova che questi si mutino di frequente e
f. frugoni, xxiv-960: che giova aver una grande circonferenza di libri,
/ qui sol quella ottener gioia mi giova / che ciascun va cercando e nessun
, i-2377: perciò s'a te ne giova, / cèrcati fra lo petto /
e diversi altri fiori: / nulla te giova ch'ancor si risenta; / ballante
io già: guerra non vo'; ma giova, / più certa pace ad ottener
infingardo. carducci, 79: te giova il grido che le turbe assorda /
fare. marino, vii-395: che giova a chi è contaminato di sozzi costumi
chiamerete contento. parini, 816: giova inoltre di commendare la giustizia e la
colpo di cannone], / non giova la chiarata né la fascia. leopardi,
, mescolato con olio e con mele, giova molto a chiarificare l'occhio. crescenzi
fa girare l'intiera chiave, e giova a volger l'albero della piramide,
del mio contegno a vostro riguardo, vi giova il far mostra della presente, ve
il perieoi del parlare. / che vi giova un far morire, / sol per
la cicoria rinfresca,... giova al fegato, alle reni e allo stomaco
ch'offende, / a pietà che non giova? alfieri, i-15: io avea
foglie, e la di lui radice, giova alle oppilazioni delle viscere, all'artetica
4-427: ivi il saime saporar vi giova / delle carni arrostite, e a piena
. f. frugoni, xxiv-960: che giova aver una grande circonferenza di libri,
/ a che l'arco ti giova, e la di strali / piena faretra
del resto, bisogna dirlo, non giova illudersi, mi sembra... esser
. monti, x-3-62: che ti giova aver beltà, / aver garbo e civiltà
: se uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori classici così lontani
). marino, vii-427: che giova all'una di noi la clemenza dell'
, tubercolosi ossea; il clima montano giova in casi di anemia ed esaurimento ed
bencivenni [crusca]: questa unzione giova alle cociture del fuoco.
, 417: il petroselino... giova alle ventosità e dolori colici, e
. de sanctis, i-45: che giova che voi mi presentiate dinanzi cose orribili,
. sbarbaro, 1-252: a poco giova [il ficodindia]: da lui è
m'è piaciuto di preferire, quanto che giova a smentire una calunnia, che la
anche a me, ma che non giova a nulla. c. e. gadda
interessa sia tedioso per altri, mi giova assicurarli che né bramo la loro attenzione,
d'alicarnasso. parini, 816: giova inoltre di commendare la giustizia e la
assentatori in tuo biasimo, che non giova molta testimonianza in tua comendazione. marino
giuocan di sopra sì ch'altrui ne giova. de jennaro, 70: sì ch'
ad alcuno è concesso, / ad altri giova più quella figura, / senza comparazione
iacopo da leona, xxxv-ix-365: non giova che la moglie l'amonisce: /
, ma, in compenso, non giova a nulla. -con valore di
/ dell'orzo, la qual compiere mi giova / anzi che mi comincino a cascare
è previsto. l'indugio non ci giova più; ci logora. serra,
lungi dalla figura; ché molto ti giova in nel comporre. bembo, 2-7:
i guardi / tempra qual più ti giova; e a te sorridi. alfieri,
, 162: in ogni compera e contracto giova informarsi e consigliarsi, domandarne più e
nostra dirti, o buona, anco ti giova, / del gener tristo e de
razza conculcata e ignava / cui nulla giova tesser bella e forte, / se null'
metallo / e ben condutta tempra poco giova / contro la spada che non scende
, iii-128: a voi confassi / e giova molto ancor tesser da bene. alfieri
dine '(favor) verso colui che giova l'oggetto amato. = voce
888: a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'universo, conservata
debito. marino, 6-171: non giova a fargli schermo arte o consiglio,
tastasio, ii-260: che mi giova l'onor della cuna, / se,
regna. cavalca, 9-229: poco giova il predicare parole, quando la vita contradice
, 162: in ogni compera et contracto giova informarsi e consigliarsi, domandarne più e
cadaveri dell'altra. gioberti, 1-i-328: giova che ci siano diverse scuole, che
quest'acquaccia qua... non giova a nulla, creda pure. ce la
[crusca): lo grasso della volpe giova alle convulsioni de'nervi. redi,
fusto, le braccature, tardone, la giova, le coppe, le bardelle
ma perché sappi che di te mi giova, / un corollario voglio che fiammanti.
militare è in prussia, né mi giova di. starmene qui neghittoso quando
prua. ariosto, 13-16: non giova calar vele, e l'arbor sopra
ch'occor pentirsi adesso? / non giova a quel ch'è fatto un tal
, 132: oimè! da che non giova il tuo belletto / e il cosmetico
/ ben costrutto lavor più ch'altro giova / ne'suoi recinti imprigionate tonde /
betocchi, 5-84: e soltanto gli giova, / di quel lavoro inutile, /
, con pace altrui, creder mi giova, / che non senza ragion temi e
monti, x-2-25: di saper ti giova / se fia scevra d'affanno e senza
, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le
dante, inf., 9-97: che giova ne le fata dar di cozzo?
al fato non vai collera, non giova dar di cozzo. de roberto, 102
fagiuoli, 3-4-192: accotonar non giova no il crespóne, / che la
, x-2-25: di saper ti giova / se fia scevra d'affanno e senza
amor povere e sole, / che giova aver di perle e di rubini / la
ne le luci il sole? / che giova l'ambra e toro ai crespi crini
rida spumante. tesauro, 81: non giova il bere ai dilicati, se non
iacopo da leona, v-357: non giova che la moglie l'amoniscie: /
regge. metastasio, ii-260: che mi giova l'onor della cuna, / se
militare è in prussia, né mi giova di starmene qui neghittoso quando gli altri
. ariosto, 13-7: mi giova sempre avere in fantasia, / ch'io
tutti, e ad attutire gli urti niente giova quanto un cuscinetto di carta monetata.
ant. in senso concreto: cosa che giova, che previene il male.
che niun altro adornamento gli bisogna né giova. dante, inf., 10-61
d'opinione. varchi, 23-147: giova la buona coscienza ancora negli stessi martori
martori, quando si tocca della fune, giova nel mezzo del fuoco, quando si
e a'destini dell'umana natura, giova accettarle con un certo riguardo. aleardi,
, i-162: molto più alle volte giova alle composizioni la penna, quando danna
. anguillara, n-190: ma che giova al nocchiero haver salvato / dal mar
b. davanzali, i-51: non giova gridare, non confortarsi, perché quando
fuoco sanza la carità, non mi giova cosa alcuna. ariosto, 1-1-128: che
nella malinconia; che a me non giova. giusti, iii-350: nei giorni addietro
/ ma perché sappi che di te mi giova, / un corollario voglio che t'
un pezzo il babbuino: oggi gli giova di far l'indiano per non pagare
i primi a pagare, dove non giova il replicare: non posso adesso, o
vuol, poco gli nuoce o giova: / sì ne la fatagion si rassicura
calabria. pascoli, i-379: a me giova pensarlo sul carro di guerra con accanto
tommaseo, 3-i- 102: nelle tecniche giova che il professore delle lettere sia uomo
domenichi, 1-644: al dolore delle reni giova il seme secco al sole, dipoi
nel codice della buona favella; né giova il dire che abbiamo * denudare '
unicamente alla derisione, castigo che nulla giova quando è perduta l'erubescenza. giusti
corsini, 13-7: ahi che mi giova / l'aver teco comune avuto il desco
/ giocan di sopra sì ch'altrui ne giova. / e così si rinnova /
alberto, 155: deh, or che giova tanti movimenti / d'odio destare,
poliziano, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta /
446: sa che vostra eccellenza molto giova / col favor, collo zelo, e
. b. croce, iii-27-9: giova osservare... che la filosofia di
cosa sappiano non è una cosa che giova o non giova loro, ma messa sotto
è una cosa che giova o non giova loro, ma messa sotto la tal classe
i-4-46: a noi... non giova... quell'infinito che si
appena lo tocchiamo, ma solo ci giova il povero finito, il determinato, il
che niun altro adornamento gli bisogna né giova. giov. cavalcanti, 404:
bencivenni [crusca]: e tal latte giova a'diabetici, a'tisici, agli
e per quanto si dibatta niente li giova, sicché rimane in poter del cacciatore.
s. c., 4-3-11: neente giova avere apparato ben fare, se da
l'usato, truovo che molto mi giova la dieta. non mangiare se tu
ch'offende, / a pietà che non giova? marino, vii-71: fanno gran
/ nuove discordie. il differir non giova? / sempre incerta sarei.
sapere, la pratica? questo ci giova a guardarci dal male e ad acquistare
girolamo volgar. [tommaseo]: che giova a non usare olio, e cercare
giorno, i-133: s'oggi ti giova / porger dolci allo stomaco fomenti, /
nostre. baldi, i-141: che giova esser tra libri un tira- quello,
/ ammalato. anzi questo / mi giova meglio che la digitale. = voce
emulazione. mamiani, 1-345: a cui giova sopraffare i pregi dell'intelletto col bagliore
o è sol virtù quel che diletta e giova. bertela, 45: quanto
ha da essere sposato con questo vero, giova alla volontà. bettinelli, i-138:
, i-2378: perciò s'a te ne giova, / cèrcati fra lo petto /
crusca]: lo 'mpiastro della salvastrella giova al mal del dilombato. burchiello, 50
scoppi per la pena, / più gliene giova; e dicesi: ella muore.
è male, e non nuoce e talora giova; ma l'oblivione e la dimenticanza
dimezzato dominio che abbiamo di essi, giova ad altro che a svegliarci nell'animo nobiltà
si può e non gioverebbe, come non giova nessun dimidiamento dell'uomo, e spezzerebbe
varchi, v-69: egli non mi giova né difendere alcuno o mostrarlo grande
propria angiolella. manzini, 8-119: giova talvolta mettere le cose usuali al paragone del
, 2-51: a macon recar mi giova / il miraeoi dell'opra; ed ei
che il soldato convertito con le orazioni giova più alla republica che nella milizia.
imparato che la opposizione e contenzione non giova loro, ma mette li altri in vigilante
.. / in servitù che pur giova e s'ammira / cresciuto a'giorni di
/ ch'un molto giova e l'altro poco offende. di morra
., ii-745: con tanto maggior calore giova raccomandare ai moderni scrittori tragici che si
vuol esser chiamato cavaliere, perché non giova ad altro che a mandarti a man dritta
: la previdenza! a che ti giova? si è sempre esposti, sempre
132: oimè! da che non giova il tuo belletto / e il cosmetico già
nodriscono e stabiliscono di maniera che non vi giova poi sorte alcuna di rimedio o di
non puoi l'affetto: / dunque che giova un disperato amore? bonarelli, xxx-5-104
quanto diletta a l'uom talvolta e giova, / che cosa cara e disperata trova
: per questa e per altre ragioni, giova non disperdere la pazienza e il tempo
ella più forte noccia, più disperevolmente giova. = comp. di disfierevole
: l'opera esteriore senza la carità non giova niente; ma ogni cosa che si
ancor governava. manzoni, 317: giova / che dispogliato altri ti creda e
giovine audace, or l'innasprir che giova / gli animi già non ben disposti
dalla loro bocca. ciò almeno mi giova perché sono certo di non perdere un
avvenire, dato ad aziende dissestate, giova a mantenere una certa tranquillità e ad
. metastasio, ii-156: dissimular non giova: / già mi tradì l'amor di
imparato che la opposizione e contenzione non giova loro, ma mette li altri in vigilante
stupore dell'animo. roberti, i-215: giova ricordarvi, che la modestia degli occhi
, disperazione. boterò, i-i 76: giova la clemenza, che non paia dissoluzione
ogni piacer ch'agli altri aggrada e giova, / par ch'a costui più l'
nominare gl'italiani che poetarono in provenzale giova distintamente notare le regioni onde furono.
3-60: allacciarci coi bracci non ci giova / se distinti restiamo ai nostri occhi.
e le parole nello scrivere, se non giova alla brevità, almeno non lasci sentire
il popolo lombardo all'alemanno, / giova a chi regna dividendo, e teme
). alfieri, 1-343: ti giova, il so, ch'altri pur reo
vii regni. foscolo, 1-346: giova ben più di pompeggiar per l'ampio
negativo in tutto; ma il negare non giova quando ci sono molte pruove e questi
grado di doge; che tal mi giova di nominare il nostro gonfa
sia. sbarbaro, 1-252: a poco giova [il ficodindia]: da lui
avvegnaché duri fatica assai, sì gliene giova molto e non gli pare amaro, ma
alberto, 155: deh, or che giova tanti movimenti / d'odio destare,
ne favelli. metastasio, i-31: che giova / rinnovar co'sospiri il tuo dolore
inperiava. epicuro, 58: che giova a me tesser d'infinitissimo / gregge
e riverito. machiavelli, 880: giova, a dare riputazione a uno dominatore
piacer donava. cattaneo, iii-4-12: giova additare una delle arti colle quali l'austria
memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe
. d'annunzio, iii-2-301: mi giova forse il tracio [vento] /
/ provate le vertù a ch'ella giova. landino [plinio], 806:
sugo della cotogna e della piantaggine giova al dringolaménto de'denti. =
alla vista. spolverini, xxx-1-28: giova indagar più volte ove sovrasti / fiume
dupla dei membri onorari, e mi giova sperare che sua maestà non vi metterà
: ma sopra tarmi sue poco ancor giova, / però ch'orlando tale avea armadura
stile /... e pur mi giova / la ricordanza, e il noverar
vide. ariosto, 183: quanto più giova in sì suave effetto, / pascer
, per cui eccelle, per cui giova. mamiani, 1-385: mai non mi
i-2-69: l'essere educato alla pazienza giova a sentir con men travaglio le avversità.
ricordo. frezzi, ii-12-61: che giova all'uom la vita, se l'effigge
mattioli [dioscoride], 185: giova [la pelle del riccio] a
ad ottener l'uniformità nell'istruzione, giova, più che ogni altra istituzione,
. manso, 1-183: a me giova... interpretar più elevata- mente
. rovani, ii-194: qui però giova tener conto di una cosa, anzi
comunalmente. fra giordano, 1-62: che giova pur mettere in sacco rotto? tu
[tommaseo]: alla enchi- mosi giova l'unguento della biacca lavato con aceto.
un poco dell'enigmatico; ma se giova a far detestare i franzesi sarà sempre secondo
abitate da uomini più belli e grandi: giova fremere, piangere, entusiasmarsi con loro
allora * che importa vivere, / che giova amar? '. dossi,
[crusca]: al male de'pondi giova la bollitura dell'equiseto, per altro
un sugo che distrugge i porri, e giova nelle volatiche. ha la proprietà del
immortali. alfieri, 1-439: che giova un regno / a chi erede non
bencivenni [crusca]: a cotali allentature giova l'erniaria pesta e impiastrata sopra.
: traendo un gran sospir: che giova, amico, / il can riprese,
il can riprese, il rammentar che giova / irreparabil erramento antico? cantoni,
. lorenzi, 1-109: né men giova il nitroso che si cava / salso terren
, i-2379: perciò s'a te ne giova, / cèrcati fra lo petto /
, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le
« vera » chiamata morte: / che giova ansimar forte / per l'erta faticosa
unicamente alla derisione, castigo che nulla giova quando è perduta l'erubescenza.
: la sua radice [del silfio] giova alle arterie esasperate. redi, viii-335
mente. rovani, ii-253: ben giova riferire... l'imprigionamento e
privilegi esclusivi. genovesi, 3-313: giova egli al commercio esterno avere un porto franco
dupla dei membri onorari, e mi giova sperare che sua maestà non vi metterà fra
la coda sempre nuoce e mai non giova. moravia, ii-48: il rospo
regnare. guicciardini, 2-1-176: più ti giova e più esemplo ti fa appresso agli
ché ciò difende dall'esorbitante calore e giova assai a far nascere e tenere il terreno
e disingannato, la lontananza degli oggetti giova infinitamente a ingrandirli. d'annunzio,
caro, i-97: ma che mi giova d'avervi allegati questi tanti autori
il seme. soderini, i-408: giova assai l'alleggerirle di pampani,.
giovane, 9-542: ma non ci giova il ritirarci indietro, / ch'ei
io son un di quei che 'l pianger giova. boccaccio, dee.,
interne e per tutti i mali a'quali giova lo zolfo. 2.
spazio. rosmini, 2-81: giova... che distinguiamo l'estensione
e puossi dir che 'l suo aspetto giova / a consentir ciò che par maraviglia;
sopra ogni altra erba, il sugo giova / a la vista de l'uomo e
al corpo nuoce, a l'alma giova, / o che all'alma è dannoso
avrà probabilmente letto l'evangelio di nicodemo: giova conoscere anche gli evangeli apocrifi. d'
fisso il guardo; / che nulla giova il rallentar la corda, / quando l'
personaggio era tutto d'invenzione; e giova credere che il mora abbia preferito il ripiego
ispese / andrà; ché meco loica non giova, / e per casone ch'io
fallo. -dopo il fallo pentirsi non giova: le colpe e gli errori bisogna
ii-75: misera a me! che mi giova esser figlia / di chi regge e
francesco da barberino, 248: più giova al fanciullo colui che 'l corregge che
periodici popolari, ii-638: a chi giova illudere e illudersi? ah fanciulloni!
amor così mi guidi, / mi giova sempre avere in fantasia / ch'io non
, 365: a farsi riputare molto giova quello che io dissi alla donna mia facesse
2-5 (169): ma che giova oggimai di piagnere? tu ne potresti così
questa sporca farina. e di ciò mi giova che il pubblico sia avvertito, onde
e calettata colle gambe o piedi, e giova specialmente in quelle tavole che hanno una
qual si vuol, poco gli nuoce o giova: / sì ne la fatagion si
castigazione, né preghiere, né consiglio giova. 3. che ha proprietà
/ che 'l pentirsi da sezzo nulla giova. tasso, 13-i-370: quanto di
alberto, 155: deh, or che giova tanti movimenti / d'odio destare,
alto? che vale combatter? che giova / amare? il fato passa ed abbassa
volte v'ha cresciuta doglia? / che giova ne le fata dar di cozzo?
giuramenti il germe: / l'usurpator sen giova, e dall'op -in
che concerne, che occorre, che giova, che interessa qualcuno. guittone,
a favore, a profitto, che giova all'interesse di qualcuno o di qualcosa,
che non convene / e quel che giova aborre e ha in dispecto. buonarroti
ha uno ammalato nel medico, gli giova bene spesso molto più che le medicine.
, ai vostri re mai sempre / giova compagni ne'consigli avervi. carducci, 503
/ i doni stessi che serbar mi giova / pur a'te nel felice tuo
e lieta pasce quanto / miele le giova: il tuo nettare ignoto, / fiore
e spietato core alberghi, anzi mi giova credere che da così gentil e bel giovine
manca; e forse è meglio così; giova a stordire, a incatenarvi a un
vino avampa e ferve; / e giova a gli ebri; in cotal guisa ammorza
si corica in terra incontanente, tanto gliene giova; e quegli è ammannato col coltello
mattioli [dioscoride], 29: giova [il nardo celtico] alle infiammazioni
ed è gloria del forte, / quando giova il morir, darsi alla morte.
il guardi e canaletto dei quali, giova dirlo subito, era degno continuatore con
ad un'operetta; la qual operetta giova sperare che debba poi esser prodromo ad una
schiette di seta. lambruschini, 5-182: giova che le scope siano in dovuta quantità
usi di linguaggio, che qui non giova andare raccogliendo e ricordando. -per
. o rosa, siediti; ché giova. / dormono alfin la grossa i filugelli
. reina, ì-15: che ti giova portar le fimbrie di color celeste,
l'insidiosa dea, / se ti giova scansar tragico fine, / ch'una
vii-394: in capo delle fini (se giova a dime il vero) l'uomo
metallo / e ben condutta tempra poco giova / contra la spada che non scende
onore. tolomei, i-17: mi giova credere, che 'n quella guisa egli [
fisso il guardo; / che nulla giova il rallentar la corda, /
; e forse è meglio così; giova a stordire, a incatenarvi a un reale
. visconti, 1-85: a che perfida giova usar tante arte? / tanti ficti
purga 'l ventre; risolve la flemma; giova a coloro che senton della milza.
. ariosto, vi-191: ma poco giova che l'etade neghino, / quando
: « che importa vivere? che giova amar? ». d'annunzio, i-652
). parini, 509: talvolta giova / finger di secondar l'impeto folle
, giorno, i-131: s'oggi ti giova / porger dolci allo stomaco fomenti,
bencivenni [crusca]: se questo non giova si apra col fuoco vivo una fontanella
della volontà, della personalità; che giova ad addestrare e temprare le facoltà dei
per distruggermi in foco / questo mi giova poco; / che da maggior fornace
dell'intelletto! vorrei sapere a che giova d'imparare a fare il pane, quando
se uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori classici così lontani
fortissime fossero. tasso, 3-44: né giova ad algazarre il fino usbergo, /
). caro, i-285: mi giova di sperar bene, ma sia che
'torrenti'. malatesti, 1-182: che giova, o tina, andar giù nel
un mal preso principio, e non giova? varchi, 18-2-172: a loro [
letto. bembo, 1-271: che giova posseder cittadi e regni, /..
miei onori. ma questo in che ti giova, o fortuna? ti giova si
ti giova, o fortuna? ti giova si bene a isfogare la tua rabbia contro
francesco da barberino, 248: più giova... al frenetico, over
, agli uomini tutti presenti e futuri giova e gioverà. foscolo, viii-123: la
, 276: questo è certissimo che molto giova alle pitture per conservarsi fresche e vivaci
193: pesca talor, ma non gli giova al vitto, / che, se
che ne'campi / nella cittade accattar giova: un frusto / chi vorrà,
. tasso, n-iii-575: -non molto giova fuggir la moltitudine del popolo esteriore,
dette... a dimostrare quanto giova la fuga e 'l dilungamento del secolo
d'annunzio, iii- 1-757: che giova stagnare alcuna goccia / se il cuor
beni / celebrar con gran suono / giova e con versi pieni. serra, i-30
come meritava. rovani, i-116: giova sapere com'egli, nascesse da una
parta infame: e sia! se così giova / all'alto re, che già
; / tal che di rimembrar mi giova e dole, / ché tant'io miro
[dioscoride], 764: giova... molto il continuare per alcun
e nobile. gioberti, i-224: che giova all'onore del bossuet, se nelle
memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe,
d'ambra, xxi-n-65: oh come mi giova far natte a simil persone, che
, le bracciature, l'arcione, la giova, le coppe, le bardelle.
: l'acqua... alle marze giova per gagliardezza del legno che ha caro
183: cotto il gallio nell'acqua giova alle lassitudini dei piedi, e degli
grosso delitto, a quali rare volte giova aver buone gambe. pananti, i-31:
.). gioberti, 317: giova bensì l'avvertire, che secondo la
6. prov. il garbuglio giova ai malestanti: la confusione e i
, 77: gargarizzare il latte giova alle piaghe della bocca. -figur.
gar- garizata [telatine] con vino giova a l'ulcere putride della bocca.
: nella casa di dio quella garitta che giova, di quercia sculta e massiccia?
, o di àjegria balorda: ma giova astenersene. negri, 2-260: e fu
. maria maddalena de'pazzi, ii-104: giova più all'anima una piccola operazione fatta
. saccenti, 1-1-215: quel che giova a temperar l'arsura /...
buonarroti il giovane, 9-17: né giova / tale apertura delle mura ad altro
dai consigli militari continuamente. ma che giova, se i giudici sono, compri
il levarne i mezi di publicar quel che giova al generale, non può riuscire che
le mani di zanobi operato fu, mi giova credere non si esser mai tralasciato a
nelle solitudini. cattaneo, iii-4-12: giova additare una delle arti colle quali l'
tal, del mio ben non vi giova. - / un'altra in piazza,
altri. d'azeglio, 1-35: giova ormai gettare uno sguardo sulla via corsa.
è detto 'fungo porcino 'mi giova il credere che sia stato chiamato ghezzo
addosso, che non nuoce, anzi giova; ma se ghiacci, scotendo, guardando
. b. croce, ii-5-300: giova talora... piuttosto errare con hegel
parlar, anzi doler con voi mi giova. bandello, ii-1179: alte e frondose
al parto. -ginnastica ritmica: si giova del libero movimento per rendere più armonioso
sanità e nell'arte ginnastica quello che giova alla buona disposizione del corpo. giacomini,
giocan di sopra, sì ch'altrui ne giova. siri, 55: fu risoluto
dimezzato dominio che abbiam di essi, giova ad altro che a svegliarci nell'animo
preso il posto e il suo luccichio discreto giova all'aspetto della strada.
1-171: 'coperta 'e * giova ',..., così chiamano
, le braccatine, l'arcione, la giova. = voce veneta e lombarda.
di giovare), agg. che giova, che aiuta, che muove a fare
luogo di questa proposizione: l'esercizio giova alla sanità, dicono [i loici
non tanto la moltitudine quanto la virtù giova. fiore di virtù, xii-51:
lasso io pur piango, e non mi giova il pianto. delfino, 1-87:
e quand'è retto il fine e quando giova, / è il finger giusto,
è sol virtù quel che diletta e giova. leopardi, 23-75: tu sai,
studia e poi matto diventa! / giova il sapere al corpo che ti langue?
menti il germe: / l'usurpator sen giova, e dall'oppresso o morale)
me di due mal scampa o se ne giova. d'annunzio, iv-2-254: arzigogo
; / null'altra medicina / ci giova, si ci tendo. crescenzi volgar.
/ ch'ei faccia, erba non giova od arte maga. durante, -ant.
369: il polio... giova a i morsi delle serpi. gemelli sfazione
malamente sbigottito e isma- schissimo, che giova a malori del petto. gato, che
è, o caro padre, quel che giova. toccare una cosa (in partic
non si giovava di niente, aspetto giova / a consentir ciò che par maraviglia.
porta il lume dietro, e sé non giova, a farci passar il tempo bellamente
, a ridarci nome. cardaorazione non giova e non converte chi ha disposizione
gemelli fra giordano, 1-62: che giova pur mettere in sacco careri, 1-v-175:
dante, inf., 9-97: che giova i simili, quando... avrà
che giovi e sollevi gli uomini oppressi giova all'uomo, se egli guadagna l'universo
di resta l'orecchio, / non giova, senza grazia, tesser vecchio. circostanze
. marino, 195: che mi giova, ohimè, se 'l tuo bel ciglio
dono gradito. il rammentar che giova / irreparabil erramento antico? fazio
ignoti, a cui di ben far giova. sennuccio del bene, ix-44: tu
. se'colei ch'a ogni cosa giova; / in te ogni vertù fa suo
un di quei che * 1 pianger giova. cezza ch'ai mondo si truova
, aminta, 102: me questa vita giova. leopardi, pensare, o pietro
le balze e le profonde valli / natar giova petrarca, 119-24: io
5. locuz. -fare, giocare a giova giova: aiumi giova. boccaccio,
. locuz. -fare, giocare a giova giova: aiumi giova. boccaccio, dee
, giocare a giova giova: aiumi giova. boccaccio, dee., 7-5 (
, 7-5 (182): egli mi giova molto tarsi a vicenda.
in beccheria. l'altro a giova giova, / e stia ognun nello stato
beccheria. l'altro a giova giova, / e stia ognun nello stato che
sermini, xv-763: co'vostri pari mi giova ritrovarmi. trova. giusti,
, 2-214: nel mondo va giocato a giova giova, ariosto, 183:
2-214: nel mondo va giocato a giova giova, ariosto, 183: quanto
ariosto, 183: quanto più giova in sì suave effetto, /
. -bisogna scrivere la qual mi giova di chiamar più tosto celeste fare
chiamar più tosto celeste fare a giova giova. che terrena. panciatichi
più tosto celeste fare a giova giova. che terrena. panciatichi,
che terrena. panciatichi, 205: mi giova... credere che col supposto
- solleticare qualcuno dove se ne giova: dire consolazione. alfieri, x-21
che desidera; invogliarlo. mi giova / che tu saprai meglio stimare, e
le / padrone, appunto dove me ne giova. giovava / errar col fiume,
scoli, i-379: a me giova pensarlo sul carro di guerra giovàtico v.
latini, i-2376: s'a te ne giova, / cèrcati fra lo petto
giovative s'avvisano, di te mi giova, / un corollario voglio che t'ammanti
giuocan di sopra, sì ch'altrui ne giova. boc = deriv.
favorito. del mio ben non vi giova. caro, 2-2-220: dell'onore e
fu la vi dirò solo che mi giova più del vostro che del mio. prima
ricerche negli archivi francesi. ve ne giova, doletevi di me. giovatóre
superi, giovevolissimo). che giova, che reca giovamento, utilità; efficace
altrove giovola. = dimin. di giova. giòzana, sm. invar
non lontano dalla quale, così mi giova credere, vive lo spirito vostro,
razionale. d'azeglio, 1-35: giova ormai gettare uno sguardo sulla via corsa
prieghi? grazzini, 4-488: che giova a me tesser giudice e giudicare li
[astrologica], per vostro amore mi giova ora di crederle, dove prima non
: la cognizione di una lingua non giova per ciò che spetta al ritrarre giudiziosamente
chiama comunemente acqua pettorale, che molto giova e le giugiole sue, e bianche e
tozzetti, 2-207: se ciò non giova, se gli aprirà una delle vene giugulari
muti. e. cecchi, 6-387: giova qualche volta toccare con mano che il
metastasi, i-149: a che mi giova / innocenza e virtù? si opprime
è gloria del forte, / quando giova il morir, darsi alla morte. parini
, iii-2-1028: per disarmarti, non giova neppure spremersi dal cuore l'ultima goccia
magre cruscate? zuccolo, 1-84: mi giova di credere che problema sì goffo e
e mondani. machiavelli, 662: giova veramente assai a qualunque uomo, e
bencivenni [crusca]: l'agnocasto giova alla gonorrea. citolini, 269:
: a cotale gorgogliamento delle mi- nuge giova il cennamo. g. del papa,
dante, inf., 9-99: che giova nelle fata dar di cozzo? /
/ il tuo consiglio di seguir mi giova. b. corsini, 8-65: bella
caldo e secco in terzo grado, giova ai vecchi. d. bartoli, 3-16
vedere. tolomei, 2-282: non mi giova l'aver stanze grandi e con mura
ella rappresenta nel mondo, e che giova al mondo, ed il mondo l'accetta
sopra graticci / di vimini, ne giova alla campagna. g. gozzi,
pronunzia. marino, 196: che giova a te la grazia del bel viso
grazia del bel viso? / che giova il grato suon de la favella? g
corica in terra incontanente, tanto gliene giova. francesco da barberino, 184: nel
quella vedovetta? marino, 196: che giova a te la grazia del bel viso
grazia del bel viso? / che giova il grato suon de la favella?
qui perderebbe, e di tentar non giova. g. bentivoglio, 5-i-46: vo
incrollabile eternità t'entra nel carattere, giova a dare alle parole e al core
l. martelli, 1-72: che giova star sovra i porporei letti / quando
.. o rosa, siediti; ché giova. / dormono alfin la grossa i
. risolve impiastrato le grossezze de nervi, giova alle contusioni et infiammagioni delle orecchie.
arte grossa. pel vittorioso / ornarlo giova. jovine, 2-150: non faceva
e si dolea (ma tal dolor che giova?) / d'aver indosso una
bene il terreno. idem, iii-681: giova loro [alle vetrici] essere intorno
fuori. certo che per accorgersene non giova far la vita dei gufi che fate voialtri
apparente iato tra compassione e giustizia, giova forse notare che la compassione non è
pesce idro, pesto e bevuto, giova a chi ha il male della pietra.
. 2. per estens. che giova alla salute, salubre, sano;
l'ignobilità. battista, vi-2-41: non giova a te la nobiltà de'tuoi,
] s'imbarazza, / e gli giova adattarsi alla fatica, / al vespro no
soderini, ii-9: sempre giova che ella [l'acqua piovana]
]: il fien greco... giova a'cavalli imbolsiti. 2
debba farci essere ritrosi a un invito che giova ai nostri fini. foscolo, xiv-231
de'torrenti e d'imbrigliarne la possa, giova rac- corli, per non imitarli allorché
che t'imbrocca /... forse giova il curvo errore, imbrillare, tr
innocente. canteo, 107: che giova armare i negri, acuti denti /
gioberti, ii-3: a niuno tanto giova l'immode- ranza civile delle opinioni,
uomo. g. capponi, 1-i-326: giova pure che l'uomo dalle cangianti dottrine
ariosto, sai., 2-156: che giova a me seder a mensa il primo
bardi, 1-1-47: deh che ci giova la tua forza immensa, / s'al
l'ale, / tesser agii non giova: in quel viscido licore / già
che avete letto,... non giova a nulla. gentile, 2- ii-148
le bestie savi, / ch'a me giova impazzar con mio figliuolo. a.
retorica dominante dei nostri destini imperiali non giova ad allontanare queste mie preoccupazioni.
la mirandola. alamanni, 7-ii-108: che giova oro e terreno? / che
[crusca.]: il suo unguento giova agl'impetiginosi. = voce
21-21: agli uomini [il timo giova] contra la ventosità, col mele e
rondini di nido alla scheranzia, cui giova anche il medesimo loro nido disfatto in
. vallisneri, ii-267: quando nulla giova, s'intruda dentro la vagina,
ed escludergli dal pubblico ministero. mi giova il credere che se pensiero sì saggio e
superba sempre? manzoni, ii-634: e giova / che... altri ti
che il sonatore impoverisce, / né giova a chi l'ascolta: anzi talora /
savonarola, 1-23: a la impregnazione molto giova il sonpno facto da la dona drieto
piace / le vivande, 0 non giova, allor tu stesso / il bel lavoro
tale / ben costrutto lavor più ch'altro giova / ne'suoi recinti imprigionate tonde /
s'ella più nuoce a te che non giova a colui a cui è fatta la
alla coscienza una inalterabile calma: ti giova degli ultimi impulsi con che la divina
idem, inf., 9-97: che giova ne la fata dar di cozzo? simintendi
isplendidissime. bembo, 1-271: che giova... / di porpora vestir
nulla. carducci, iii-5-37: qui mi giova avvertire, dispregiare io la letteratura vuota
nozze. cesarotti, 1-xxix-21: se dunque giova a tutti che i malvagi coll'esempio
. monti, i-28: non mi giova procedere con un metodo di vita che io
. b. croce, ii-9-43: giova non smarrire la coscienza che il progresso
da svogliata; / s'ella non giova, almanco ella diletta. buonarroti il
ad essere morsi così fattamente, non giova loro veruno aiuto de'santi incantamenti.
ii-9-33: il lavoro... giova a stordire, a incatenarvi a un reale
ii-260: ai difetti del fegato umano giova la decozione delle sue radici [del
vostra inclita virtù, dite, che giova? salvini, 13-212: le gambiere d'
basta il veder l'ammalato, ma giova molto il discorrere ancora con esso, fargli
], se presentano qualche affinità che giova rilevare, sono diverse e, in quanto
/ quel tristo pentimento, che non giova! contile, ii-26: l'avere a
negl'im- piastri da rintenerire, e giova all'incordato, alla squi- nanzia.
da la tosse. a questi tale giova e conferisse fuore uno puoco de draganti,
potenziare. ceresa, 1-2408: che giova dunque? dal pulmon la lena /
gambe incrociate. batacchi, 2-33: non giova al falso bacchettone / aver braccia
e assai prodi, a cui morir più giova i che patteggiar la vita ed incruente
i. frugoni, i-7-81: che giova / con tale indegnità tanto oltraggiarmi? papi
per esser compatito o per interessare, giova indirizzarsi a chi abbia provato le stesse
crollar le basi della pubblica sicurezza che non giova l'opporsi a un'ingiustizia parziale;
il vento, né più l'arte le giova. -che sembra opporsi o ribellarsi agli
m. doria, 65: né pur giova ciò che dicono gli atei indolenti:
g. gozzi, 1-21-140: che mi giova l'arco / e che queirindomabile saetta
in amor troppo infelici! / che giova a te, cor mio, tesser amato
cor mio, tesser amato? / che giova a me l'aver sì caro
di gesù cristo, xxxiv-382: che mi giova esser principe infernale, / avendo perso
aspetto di cose il quale al fìsco giova, lasciando all'accusato la cura di
formicolìo. bencivenni [crusca]: giova allo 'nformicolamento delle membra. redi,
cui fortuna è cónta, / né giova senno ad omo infortunato. bonichi, no
loro ilari ammicchi. massime se nulla giova infran lingua, morta,
, lxvi-2-8: ogni vino... giova bevuto copiosamente... alle ponture
. foscolo, vii-165: chiunque si giova utilmente benché ciecamente della pratica, diffida
son un di quei che 'l pianger giova; / e par ben ch'io m'
i. frugoni, i-2-286: che giova su le ingiurie / di fortuna implacabile
; inibire. tommaseo, 8-213: giova dunque tramutare il bambino di posto;
delle mascalcie, 1-222: cristiere che giova alle ventosità del corpo,...
g. gozzi, i-22-26: che giova, ad innalzar palagio eccelso, /.
a spiegare questo secondo quadernario, mi giova fermarmi alquanto sulla considerazione della sua natura
se medesimo sivoglia trarre innanzi, poco gli giova. -emergere sugli altri, ostentare grandezza
. ariosto, 16-25: religion non giova al sacerdote, / né la innocènzia
, / né la innocènzia al pargoletto giova. cellini, 2-61 (408):
1-27: quel ch'ell'umore / giova dell'un, a quell'altro è insalubre
/ col mio vecchio importuno almen mi giova, / perché mi trova in dubbio
: sventurato scamandrio, e che ti giova / tesser caro a diana? essa dell'
275: la scienzia nello insensato niente giova. straparola, i-25: certi insensati,
. disus. che serve, che giova, che è destinato a un determinato
, i-329: a migliorare un popolo giova l'insinuazione di saggi principi.
1-i-313: l'umiltà non solamente non giova ma nuoce, massimamente usandola con gli
notte, la maschera e sento che mi giova veramente; soltanto credo di dovere a
quando sieno frolli con arte, la quale giova più di tutte le altre cose che
oso i interamente, pur creder mi giova: / e crederò ciò che desio
, ciò è diradare e rami, giova a gli alberi, ma tagliare ogni anno
bambini e l'estate. ma qui giova forse intermettere un'osservazione. 3
, v-5-96: oggi più che mai giova all'artista figurativo, e massime al
e unificabili? tutti possono, quando giova, richiedere questa trattazione. buzzati,
firenze, 12-36: se sua interposizione giova, bene è; e in caso di
, 81: la corteccia loro costrettiva giova, trita e impiastrata, alle intertrigini,
). balbo, 5-67: non giova gridare ingiustizia, tirannia, diritto di
, iii-229: contro al freddo, giova coprirgli [gli alberi] con covoni di
teste travi. menzini, ii-6: non giova l'alternar poggia con orza, /
. algarotti, 1-ix-287: teco mi giova i modi / tentar del lazio sulla tosca
insufficienza e necessità del finito; il che giova ad ogni tratto di ricordare. de
6-2-121: intorbidar quest'acque / mi giova col mio pianto, / piuttosto ch'
osteggia le novelle invenzioni, e gli giova d'attutire le
: allo scorticato della lingua e deirarteria giova gargarizare 11 brodo dell'omaso, ciò
tommaseo, 10-i- 456: qui giova distinguere consuetudini da costumi: le prime
la spuola. lorenzi, 4-58: giova il dolio tentar col mosto intruso, /
meno sono risanabili e meno alcuna medicina lor giova. sarpi, vi-1-142: ha [
essendoci pur troppo persone vendibili, giova alla lingua concedere la speranza che ce ne
incudine il suo pensamento. tutto a lui giova per il suo fine; il latinismo
. segni, 9-54: nei giudici / giova assai che la parte de'giudici sia
agnello mettesi sotto due nutrici, nè giova scemar niente a quei che s'allevano,
rito i mortali, e più le giova / l'inno che bella citerea la invoca
oso / interamente, pur creder mi giova: / e crederò ciò che desio
son un di quei che 'l pianger giova; /... e a ciò
c. i. frugoni, i-10-89: giova che un altro tenti: / sempre
contratto inserisce lesione o no e quando giova al prossimo o in qualche modo il
volto. perelli, ii-9-127: poco giova lo scavare canali e il formare argini,
è un ottimo emetico e purgante e giova nelle diarree e dissenterie ostinate. rosmini,
come emetica. è contro stimolante; giova nelle dissenterie, nelle tossi convulsive,
. e massime fa gittare la pietra. giova alla vescica con vino leggieri e a'
: / o ingrata, che mi giova ir lamentando. poliziano, 1-616: meglio
culto. machiavelli, 880: giova a dare reputazione a un dominatore nuovo
: la persecuzione contro pochi individui non giova al papa; la di lui salvezza
la riforma non è buona o opportuna, giova che l'uomo o la nazione,
. -ci). medie. che giova a chi soffre d'iscuria (un farmaco
, lxvi-2-8: ogni vino... giova, bevuto copiosamente, a coloro che
scriverne. tasso, ii-iv-ii: mi giova di non istender la lingua ne'principi
naturale, che debbiano seguir ciò che giova e fuggir ciò che nuoce, ma
l'errore de'tuoi quando altro non giova, e questo non solo dove egli errino
.. impiastrata l'erba con farina, giova alle fistole lagrimali, risolve le durezze
. e il medesimo bevuto co 'l vino giova al fegato e alla vescica, e
paludosa lama. spolverini, xxx-i-28: giova indagar più volte ove sovrasti / fiume
e il sonno, affannoso anche, gli giova. -di animali. cassola,
sì forte vólto, / che mi giova seguir quel che mi duole. boccaccio,
dalla tua croce. gozzano, i-36: giova il sapere al corpo che ti langue
alessandria. parini, iv-102: mal giova illustre sangue / ad animo che langue.
felice amore. graf, 5-849: più giova / incenerito qui cader che solo /
giova riferire che le ossa di lui furono rinvenute
deve essere avara / di ciò che giova altrui, non noce ad ella,
, ii-257: quello che non poco giova, la presenza degli omini degni di riverenza
sepolcrale del vescovo enrico della fratta, giova riferire che le ossa di lui furono
lamenti storici, iii-367: non giova bel parlare o scienze dote, /
parlare o scienze dote, / non giova fanciullo o pregna latata, / non giova
giova fanciullo o pregna latata, / non giova a lor pietade dimandare; / ché
ii-260: ai difetti del fegato umano giova la decozione delle sue radici [del
, ii-2-107: prima di mettersi ne'latini giova avere un'idea dello stile di quella
più comune 'portatrice '; ma giova notarlo perché fa parte dell'uso nella
agli speziali. guerrazzi, 10-27: giova che voi sappiate come la clarissima principessa
lauro: -e queste -disse -goder mi giova. soderini, iii-449: il lauro fu
giovano sovente all'ammonito come al bicchiere giova essere risciacquato). ibidem, 321:
su dante. tommaseo, 3-i-212: non giova sperare rinfranco dai lavori dell'ingegno,
. bembo, iii- 668: che giova posseder cittadi e regni / e palagi abitar
dan rito i mortali, e più le giova / l'inno che bella ci- terea
: questo uomo di buon gusto si giova per dar risalto, una a destra una
, ma non la comanda; si giova della sua sostanziale moralità, ma non
, giorno, i-132: s'oggi ti giova / porger dolci allo stomaco fomenti,
358: se la lena / spinger ti giova e i passi su per l'erta,
ne mova. trissino, xx-1-137: non giova quasi mai lenta pietate. conti,
vinegia in periglio, e non le giova / esser... /..
[crusca): alle scrofole del capo giova la lepre marina impiastrata. landino [
trita con aceto et olio et applicata, giova ai lettargici, a'frenetici, a'
: memoria -non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe
presenza, / ché litterato esemplo spesso giova. tasso, n-iii-779: torniamo a'
.]: * leva ogni mezzo che giova a muovere potentemente forze sociali. *
provincia al suo germano usurpa: / così giova sperar. 8. che si
alle fiamme. tommaseo, 15-296: giova... che i libricciattoli non meditati
alberti, 365: a farsi riputare molto giova quello che io dissi alla donna mia
di dubbio), la schiavitù non giova. de roberto, 65: il giovane
95: poiché a voi più non giova il tener pompilio in prigione, non sendo
licenziosa. poerio, 2-214: mirar mi giova con assiduo sguardo / licenziose nubi andar
, del quale si fanno le ghirlande. giova il suo seme, bevuto nel vino
di scaldare, mollificare e aprire, e giova a i malori de'luoghi secreti delle
del corallo] con l'acqua, giova a chi orina arenelle. soderini, iv-88
guarini, 240: oh, quanto spesso giova / la cecità degli occhi al veder
, che sia per sinonimi, la qual giova agli inesperti nel linguaggio, ed usasi
stesso. romagnosi, 17-59: giova osservare... quanto la perfezione
di maggio rovina il grano, ma giova al lino. proverbi toscani, 187
. fazio, iv-10-102: quivi non giova aver fiorin né livere. statuto dell'
. proverbi toscani, 19: la lode giova al savio e nuoce al matto.
teatro. conti, 69: che giova uscire in aureo cocchio assise / o
di osso. magalotti, 23-72: giova assai a quel grosso « beef- eater
. domenichi [plinio], 26-8: giova ancora... la ra
lo conosco; / ma che mi giova s'altrimenti piace / a quel fero
frappone / che di vederlo a ogni cieco giova, / e lucciole sì fisse d'
/ con sterpi tal ch'entrarvi non ci giova; / pur se farne la prova
porta il lume dietro e sé non giova. buccio di ranallo, v-577-124: lumora
mondo, [il cheli- donio] giova a'lunatici e pazzi. gatlani, 49
petrosemolo, lupinella. paoletti, 1-1-252: giova alla lupinella medesima mantenendola fresca. lastri
la barba del macerone, beuta, giova a'morsi delle serpi. soderini,
pavesaio, lxxiii-292: dunqua che giova combat termi 'n ira?
tommaseo [s. v.]: giova a distinguere le varie età di fanciulli
magiche note di pai- siello, mi giova sperare che la medesima non sia indegna
quella veemenza variabile secondo i bisogni che giova tanto al popolo. soffici, v-5-360
. a dimari, 1-3: mi giova di nominare il nostro gonfaloniere, per
. de bosis, 5: giova tue pure forme [dell'arte] costringer
arte] costringer maldocili, o giova / te perseguir con lacrime / su su
, quanto il ben che non mi giova: con riferimento a chi è del
/ quanto è 'l ben che non mi giova. -tutto il male non vien per
, vi-496: a rintuzzar la malignità molto giova la facondia. g. gozzi,
quaresima. d'annunzio, i-438: giova, o amico, ne l'anima profonda
che me n'angustio, e se ne giova! questa è malizia è stortura,
non sono buoni, e riprenderti non giova nulla: che mi dà mal segno e
. montigiano, 302: la malva giova assai a impiastarla su le punture delle
poi che di mal oprar tanto ti giova. boccaccio, dee., 3-6
e rime spirituali antiche, 65: giova a chi ti nuoce, per vincere la
2-3-263: di grande aiuto e sicurezza giova la teorica ai fabbricatori d'altri strumenti
cavalli. grisone, 1-24: molto giova in ogni sorte di maneggio, tanto
suo dolce affanno. cesarotti, 1-xxix-377: giova special- mente ai poveri che le leggi
a che ti ha giovato o giova agli uomini la virtù?...
preziose e destavano la paura, che giova non destare, nei governi e negli
notte, la maschera e sento che mi giova veramente: soltanto credo di dovere a
nella casa di dio quella garitta che giova, di quercia sculta e massiccia? comisso
. fagiuoli, xv-137: ve ne giova, e d'andar sull'asinino,
a darla poi sì fa prò e giova. boccaccio, v-159: quello medico è
anima col muovere il corpo. ma giova ascoltare il sig. ledere, che ha
., 3-2 (76): poco giova di porre al naso del morto
in su le teglie di terra cotta, giova, ponendolo nel luogo affetto, a
ma senza prò. il leggere non mi giova. d'annunzio, iv-1- 414:
. capuana, 15-217: la scienza si giova di quelle osservazioni e di questi studi
a medicare, a risanare; che giova a guarire. simintendi, 1-84:
/ ver cui sol lontananza ed oblio giova. tasso, 4-92: ahi crudo
venir tardi in aiuto e quando più non giova. anche si dice allusivamente 'il soccorso
suo primiero. boterò, 9-75: giova anche alla conservazione della pace di venezia
meditare. d'annunzio, i-438: giova, o amico, ne l'anima
. in questi tempi di vergognose miserie giova ricordarvi. l'anima rivolta a voi
le salamandre e le rane sì mutilate giova meglio lasciarle in terra che in acqua.
poveri. marsilio ficino, 4-28: giova, e con l'odore e col mangiarla
. e pertanto alla donna più ne giova che a l'uomo. crescenzi volgar
: memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe
: / ché la memoria rinfrescar gli giova / dei quattro mesi che 'n irsuta
, 7-5 (182): egli mi giova molto quando un savio uomo è da
. tebaldeo, 1-19: che ti giova, crudel, dinante a dio / pentita
o mendicante? pascoli, ii-659: giova ricordare che gl'invidi sono figurati come
sostentamento. periodici popolari, i-51: giova pure rimediare ad un vecchio difetto radicato
vale, / di neutralità titol non giova. manzoni, pr. sp.,
. lavandosi con essa la bocca, giova alle gengive e fa buon fiato.
il suo seme, bevuto nel vino, giova a chi orina a gocciole, al
prode [alle piante di olivo] e giova molto al crescere, se quando si
. algarotti, 1-ix-287: teco mi giova... / parlar di nulla e
dante, inf., 9-99: che giova ne le fata dar di cozzo? /
. pisanelli, 43: [l'indivia giova] mangiandosi con la nepeta o
peradore la sentenza, ch'a lui giova di credere che debba esser graziosa.
mercanzie. poliziano, 2-28: non giova far mercanzia, se spesso non si
nova / onta mercarci da costor ne giova? b. croce, iii-10-9: james
/ de'mercatanti, qui creder mi giova / ch'e'sieno in fiera, ovvero
nuocere all'altr'uomo, e non gli giova ancora o fa del bene,
supremo / affaticar li disiosi passi / giova a colui cui turba e mesce il petto
fa la pugna, e spada oprar non giova. arici, iii-438: ognor più
genti / onde facil menar preda ti giova: / son forti mille; e teco
congiungersi. bencivenni [crusca]: giova alla fiebolezza di coloro che soverchio si
, mestruazione. dolce, 6-42: giova [l'ematite] alle maroelle, a'
che amo e che temo a che mi giova quel- l'umil principio di potenza?
torrenti e d'imbrigliarne la possa, giova raccorli, per non imitarli, allorché dannosi
è lo strigolo delle budella, con oglio giova a'cociori delle nascenzie; la midolla
a significare che la pioggia di agosto giova molto alle viti e mantiene in fiore
tutto avvien che morte mieta, / nulla giova esser poeta, / matematico, oratore
m'ha il creder mio giovato, e giova: / che poss'io megliorar per
3-265: quando un fatto è, non giova il dissimularlo: giova ammetterlo anzi tratto
è, non giova il dissimularlo: giova ammetterlo anzi tratto, poi moderarne le conseguenze
e più pronti a migliorarli. questa miglioria giova a render più ricca tutta la nazione
delle mascalcie, x-241: il fieno greco giova a tutte le malattie che sono nel
scoprire. mascardi, 2-79: mi giova di sperare che la fortuna minacciante al ben
del corpo. poerio, 3-361: mi giova... /... dominar
]: l'unguento fatto col minio non giova. cennini, 40: rosso è
, / questo al misero cor gli giova poco, / perché apristi al nemico suo
portar via subito il terreno, non giova molto;... arisi con tutto
). faldella, 1-212'a ciò giova altresì, dirò io, la prodigiosa
bembo, 1-99: madonna, e'mi giova molto che in sul vostro oggimai passi
il tutto ascolta, e le ne giova, / credendo far, come farà per
poliziano, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta /
concesso, / né mirar se mi giova o se mi offende; / licito fòra
iacopo da leona, xxxv-n-365: non giova che la moglie l'amonisce: /
la miseria di noi mortali, mi giova di tener sempre gli occhi della considerazione fermi
. croce, iii-10-229: « a che giova? » diranno i soliti misocritici e
croce, iii-10-229: « e a che giova? » diranno i soliti misocritici e
divenuto era signore. magalotti, 23-72: giova assai a quel grosso beef-eater, dopo
consorte, tra sterili rocce, non giova: / e misurare e pesare le leggi
verrem, fratello: liberi, se giova / mitrar se stessi d'un oblio superbo
, v-3-430: lode papale di cui mi giova mitriarmi contro le ingiurie di quei litteratissimi
mocci. michelangelo, i-128: che giova voler far tanti bambocci, / se m'
. caro, 12-iii-167: non mi giova di far profession di modestia, né
. varchi, 23-136: a voi giova, o epicurei,... seggen-
riponsi. scalda, mollifica e risolve. giova al tremore ed al freddo che precede
, per mollificar le durezze del ventre, giova di medicina,... debba
9-148: la notizia di tali caratteri giova molto all'indagine della provenienza immediata o
metastasio, 1-i-347: a che mi giova / più questa vita, ogni momento
, 3: la mondizia della città giova grandemente a mantenir sani gli abitatori. de
l'alma sorprende, e di voler le giova. buti, 2-505: 'de
). cavalca, 9-238: poco giova se l'uomo guadagnasse tutto il mondo
trafficherai poi / con quel fren che ti giova avere in mano / per tenerti alle
, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le
stumi de'loro tempi, e molto giova a'posteri per tramandare la storia della
cristiana, e la morale di quel libro giova anche a chi dice il pater noster
morale, civile, patriottica, sociale, giova alla moralità, alla civiltà, alla
ed è un morbo sonnolento / cui giova non trovar medicamento, / uno stupor
cortigiani. fiamma, 123: quel che giova or mordi or fuggi e quel ch'
: guardatevi dalla mormorazione, perocché non giova nulla, lisopo volgar., 4-36:
bevanda, modera il flusso moroidale e giova per molte altre cose. 3
. p. cattaneo, 6-10: giova ancora assai [l'acqua marina],
. monigha, 1-i-588: a che giova prudenza, ove gli audaci / impeti
c., 30-9-3: niuna cosa più giova contra l'ira che 'l pensiere della
d'una gente morta / non si giova la storia! de sanctis, ii-15-312:
né agitata, perocché non opera e non giova, ma si corrompe e tristi effetti
; e poi quest'aria morta le giova. giacosa, 65: un luogo stupendo
r. bertini, xxvi-3-227: che ti giova / esserti già cinqu'anni affaticato?
. rosa, (yj: che giova aver plettro d'avorio, / se quasi
trafficherai poi / con quel fren che ti giova avere in mano / per tenerti alle
all'arte, per vostro amore mi giova ora di crederle, dove prima non
, xiv-16 (185): or che giova a neuno... avere quella
che unito al nome generico acido, giova a denotare un prodotto particolare, di
bronzino, 1-114: un cagnuolo / ti giova allor che tu abbia con teco,
, 8-101: la copia de servitori non giova ad altro che a cavare il pane
compunge. ceresa, 1-2408: che giova dunque? dal pulmon la lena / mungerme
murice africana. muscettola, i-357: non giova a me di melibei murici / stender
posto sopra la cavernola dell'umbilico, giova molto contro le strangolazioni della vulva e,
la tiene aperta, non solo gli giova, ma lo corregge. v. borghini
si rendea sensibile in tutte le geste del giova netto neofito! misasi,
in lauro -e queste -disse -goder mi giova. tartara, 278: fu favoleggiato
secul perduto. cavalca, 9-85: che giova questo strepito di labbra, se il
bibbia volgar., viii-285: che giova allo idolo scolpito, per che lo
, ma fa sconciare le gravide. giova a'suspirosi e a quegli che hanno sparso
nari allarga in alto e sì le giova / aspettar l'acqua che non par lontana
lo strigolo delle budella, con oglio giova a'cociori delle nascenzie. liburnio,
scoperto a evidenza dentro la storia romana, giova a spiegare la storia favolosa dei greci
natalizia non è tutta fantastica, perché giova all'esercizio di qualche diritto. faldella
balze e le profonde valli / natar giova tra'nembi. carducci, iii-1-144: vita
/ senza una stella. allor l'anima giova / natar tra le procelle, e
d'ambra, 23: oh come mi giova far natte a simil persone, che
naturalizzare. algarotti, 1-i-22: che giova aver derivato con la industria e co'
animo troppo dilicato ha nausea di ciò che giova, con oggetti, elementi,
. cattaneo, 6-10: la navigazione giova molto a'tisici o a chi sputa
conoscere alquanto a fondo le cose straniere giova a non disprezzare le proprie e a
nova, / 'qui di posar ne giova ', / senza seguir la scorta
. giamboni, io-io: non mi giova di manicare né di bere, né
generalissime. v. colonna, 1-329: giova... l'andar per varie
il bene che tu fai non ti giova, perché è iudicato forzato, e non
. cantoni, 459: neanche bere giova, quando il cuore sia gonfio di
proprietà terapeutiche nelle malattie renali; che giova nei casi di nefrite. a.
.. negletta divien, ne altrui più giova. di giacomo, ii-628: la
signore. machiavelli, 362: quello che giova al nimico nuoce a te, e
nuoce a te, e quel che giova a te nuoce al nimico. brusoni
faciloneria. m. bartoli, 1-100: giova ripetere che la neolinguistica è sgorgata sopra
tristizia, è di dolce sugo e giova agli ortopnoici. c. durante,
sua è dentro bianca e dolce e giova agli ortopnoici bevuta a digiuno con acqua
pisanelli, 43: [l'indivia giova] mangiandosi con la nepeta o con le
da un polo all'altro, secondo le giova, infrena 0 allenta l'ire e
6-28: intra le medicine la camamilla giova molto, mollificando e risolvendo: a
de'monaci, 78: nulla giova la nettezza della carne, dove non è
nelle vigne... che giova a disradicare le gramigne e cattive barbe e
albuminose. lorenzi, 1-109: né men giova il nitroso che si cava / salso
quelli che non à savere poco li giova nobilità. la nobilità vuol savere con potenzia
rufolare nelle vigne,... ché giova a disradicare le gramigne e cattive barbe
quella molto vi guardate: quale vi giova, e voi quella seguite. sermini,
insano, / che da qual che gli giova a tutte l'ore / si parte
nella necessità di fare quel che a noi giova o piace. -sciogliere,
nolo i petignoni. imhriani, 6-161: giova al tedesco farsi volontariamente schiavo,
iacopo da leona, xxxv-n-365: non giova che la moglie l'amonisce: /
della cultura di una età... giova a dare forma concreta ed afficace al
. = letteralmente: * non giova, non conviene '. non
oratorie. leopardi, i-163: non giova che il buon gusto sia promosso e
vestita dalle magiche note di paisiello mi giova sperare che la medesima non sia indegna
gliano '. savinio, 1-131: giova... trascrivere il notabene
che porta il lume dietro e sé non giova, / ma dopo sé fa le
manni, i-122: toglier qui mi giova ogni rifugio a simili novatori col fare
, 621: te la coppa ora giova: ora tu lodi / più vecchio
marchetti, 5-37: a me diletta e giova / coglier novelli fiori, onde ghirlanda
. leopardi, 14-11: pur mi giova / la ricordanza, e il noverar
credono. tansillo, 1-131: che giova che mia donna in sé raccoglia /
suo vescovo. fantoni, i-225: che giova un soglio? che signor dei flutti
che, se non che co'pazzi nulla giova, / arei gridato un tratto:
alquanto non nuoce, ma straccarsi non giova. leonardo, 2-95: se ti
tanto nuoce 'l mal quanto 'l ben giova. grazzini, 4-423: io voglio
quando gridate ai notatori: « non giova volere e contrastare: lasciatevi andare!
/ passai contento; e 'l rimembrar mi giova. lamenti storici, i-73: nel
seguette come a cui di ben far giova. leonardo, 2-100: io ti
da sì duri pensier, che al viver giova. pasqualigo, 136: ricordatevi,
di quella sapienza che alle lettere tanto giova e alla poesia aà nuovi sensi e
vinto cade, e lontan pur gli giova / mirar la terra dolce che il
muto di passi, ed i pensier mi giova / nudrir di melanconica dolcezza. gozzano
m. adriani, 3-1-21: nulla tanto giova, a generare e nutrire il sapere
piaga / ch'ei faccia, erba non giova od arte maga. a. tiepolo
dell'obietto amato / al cor misero giova / interrogar di lui tutto il creato
. antonio degli alberti, 1-31: giova, né nuocer può, la buona
menzini, ii-46: a ciò che giova / io stendo l'adiutrice occhiuta mano
. m. cecchi, ii-234: molto giova, signora, conferire / gli affanni
* voluminose spugnosità ', di cui si giova l'olfatto dei cani,..
. un'eccezione reale..., giova anche agli altri obbligati o mallevadori delle
tosto disparve; onde '1 cangiar mi giova / la poca vista a me dal cielo
310: per la prosperità di un popolo giova che da pochi siano coltivati gli studi
(i-iv- 137): ma che giova oggimai di piagnere? sercambi, 1-i-34
la densità rispettiva degli olii grassi, giova a riconoscerne le mescolanze fraudolenti.
infermi, si rimettono le peccata veniali e giova alle infermitadi del corpo. savonarola,
g. averani, iii-134: qui mi giova l'avvertire il costume d'olorare cogli
amor si fa. tommaseo, 15-296: giova... che non si perda
avverso è il fato ed a noi giova / l'oblio perenne e i gravi pesi
: piglia dell'idea quella faccia che giova all'argomento e gitta nell'ombra le altre
pellico, conc., i-475: giova pure in siffatti casi essere provveduto d'
lo strigolo delle budella, con oglio giova a'cociori delle nascenzie. redi,
come non lo è quello dei proletari. giova, almeno, tra i capitalisti separare
esser onesto ciò che di sua natura non giova a nessuno. algarotti, 1-iv-265:
condizione di persona nosta miseria: qui giova intendere non solo ornata di bile;
etico-giuridica. garzoni, 7-203: che giova la legge di natura? che l'
268: onor di bocca, assai giova e poco costa. -bandiera vecchia
le man in mano. -che giova alla buona reputazione, alla pubblica stima
usato. branca, i-4: poco giova aver pietre buone e calce eccellente,
e altro,... che molto giova e opera per certo. giorgio dati
. manni, 2-378: osi mi giova credere..., lasciando che ognuno
fegato oppilato. pisanelli, 43: giova la domestica [indivia] molto al
oppio il sonno allice, / ma giova ancora a la virtù languente / de le
ragioni adduce, e quel che noce o giova / con più forti argomenti oppugna e
trova in un dato istante. questa giova a riconoscere l'andamento dei cronometri regolati
in gemma della istessa virtù, dicesi che giova a dare la vittoria.
gozzi, 390: a che ci giova / che le grazie, di venere compagne
, quanto a me, che assai giova al poeta l'aver sentita a qualche tempo
loco orrido e strano, / non giova erba né incanto a questo male [l'
poliziano, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta /
/ quel tristo pentimento, che non giova! ariosto, 23-7: spesso di cor
-il pentirsi da sezzo nulla o poco giova o vale, non è a tempo
/ ché 'l pentirsi da sezzo nulla giova. = voce semidotta (diffusa dal
l'acqua marina scaldata... giova infondendola al cervello percosso. vasari,
distillerà. serra, ii-544: si giova di tutto [ferrerò], fruga da
, 5-37: a me diletta e giova / coglier novelli fiori, onde ghirlanda /