. nievo, 847: non gli giovò per nulla lo aver portato nell'infanzia
. targioni tozzetti, 12-8-181: né giovò ai buondel- monti suoi antichi padroni [
. a dimari, 2-539: questo pitea giovò grandemente a filacide nello schivar le percosse
. ariosto, 11-22: ma poco ci giovò, che 'l nemico empio / dell'
ii-480: all'istruzione de'nostri artefici giovò sommamente la scuola d'ornato eretta in
. carducci, 84: che ti giovò su le fallaci carte / sfiorar gli anni
natura, non solo quella virtuosa legge non giovò ma nocque. di giacomo, ii-782
su il loro palazo; benché niente giovò perché la gente sbigottita non trasse.
lei. fagiuoli, 3-1-148: né giovò l'aver io luogo primiero, / stando
referto del pronto soccorso non bastava. gli giovò soprattutto la deposizione del suo caporeparto,
la sua podestà, e a'senatori poveri giovò. imbriani, 2-226: né potrò
al dover suo, non poco / giovò l'avermi cattivato io pria / così il
e pregare e dolersene, punto mai gli giovò a cessar né tutta né in parte
nella testa; / e a nulla poi giovò la chiara d'uova.
alla gravità dell'argomento, piacque e giovò, perché le querele si addicono agli oppressi
, 232: il riservato contegno di lucilio giovò ad addormentarla nella sua commoda sicurezza.
rasoio. carducci, 84: che ti giovò su le fallaci carte i sfiorar gli
) diedero grande importanza, la quale giovò a estendere e rafforzare il loro dominio
al dover suo, non poco / giovò l'avermi cattivato io pria / così il
casa;... che finalmente giovò tal diligenza, che tutto fu eseguito in
. vasari, i-331: a costui giovò molto quella difficultà che avevano avuto nella
torce accese, la qual cosa ci giovò molto ad alleggerire la difficoltà del viaggio.
di lei, che morì idolatro, giovò ad un altro della medesima vicinanza,
462: né a piero degli albizzi giovò la grandezza della casa, né la
1-139: il quale mio scrivere poco giovò; ma i signori, per dotta
durante un mese o più non gli giovò trovarsi col marito, come quella che
dava a questa rinnovazione eccitamento, anzi giovò co'suoi disegni alcuni musaicisti. longo,
che il tutto vedi; / e che giovò porre nel capo il senno / se
., 1-383: dicesi che assai gli giovò la memoria de'grandi fatti di cincinnato
fallaci. carducci, 84: che ti giovò su le fallaci carte / sfiorar gli
fanghi, acque, vapore, ci si giovò per cura fino al seicento. cassola
or di triste novelle, / che non giovò con tutte le sue fercole / costei
idem, 4-151: l'esempio paterno non giovò a gianluigi, postosi del tutto al
la forza deltarmi forestiere,... giovò sopra tutte tal tre cose a'romani
galea. guicciardini, v-204: giovò molto a filippino il liberare i forzati
lasciva città senza amore! / ma che giovò, se l'aria mi fu tolta
: largo il re, di latte / giovò gl'ignoti, e loro appose i
tiziano, siccome la gara con michelangiolo giovò a raffaello. alfieri, 1-316:
: largo il re, di latte / giovò gl'ignoti, a cui di ben
. monti, x-3-161: ma che giovò d'un truce empio tiranno / scampar
: un mese o più non gli giovò trovarsi col marito. boiardo, 2-26-28
. simintendi, 2-26: nolle giovò troia... che la fatta
. cattaneo, iii-1-50: né giovò sempre alla flotta più debole tessere imbozzata
. b. davanzali, i-130: poco giovò al publico e rovinò molti, a
le membra e le consuma, / giovò levar gl'incendiosi caldi, / e nel
poppe delle navi, né punto ci giovò il muro ben fabbricato, né il fosso
. boccaccio, vii-256: non li giovò [al capriolo] perché in que'pareti
ed 'acquistato ', che tanto giovò a maggiormente intralciar la materia,..
né l'ostinato e duro / sforzo giovò de i difensor. fantoni, i-82
coi popoli antichi e coi moderni che giovò tanto al nostro incivilimento e più al
erano di fuori da essa, che non giovò la loro innocenza. 3
altra cosa. beccari, xxx-4-293: mi giovò l'aver gettato / via l'arco
b. croce, iii-27-300: niente giovò a impedire che si andasse innanzi in
zerbin, poi che 'l parlar gli giovò poco. -legare, annodare,
filicaia, 2-1-114: ahi, che giovò di reai sangue augusto / l'ampia chiarezza
ben è vero che questa malsanìa gli giovò [a luigi gonzaga] a quello che
un'aria medésima. bellori, i-219: giovò senza dubbio il caravaggio alla pittura,
i padri abitavano, nulla mai loro giovò l'esercitar con essi ogni possibile ufficio
cresciuta la fama della clemenza sua, giovò non solamente a'marittimi popoli, ma veramente
della luna che era tuttavia piena e giovò a dante nell'uscir dall'oscuro e
del male della spalla, che niente giovò, per non esservi chirurgici che sapessero
cresciuta la fama della clemenza sua, giovò non solamente a'marittimi popoli, ma
il dardo. segneri, 3-549: giovò grandemente a'regi il baloardo occupato,
troppo lunghe provocazioni; e la cosa giovò. ella ora s'è rimessa al buono
: a distrarmi dalle orrende fantasticherie, giovò... quell'istesso salotto ove,
. livio volgar., 3-85: giovò [scipione] non solamente a'marittimi
e non temevano. a'cinesi non giovò 'la gran muraglia ', ché
. c. campana, i-1-1-75: né giovò al gritti l'esser andato ad affrontare
cesarotti, i-x-1-285: questa scoperta felicissima giovò a spiegar l'origini ignote e le
ariosto, ii-22: poco ci giovò: ché '1 nimico empio / de
cento. botta, 4-459: gli giovò più del proprio merito... la
. guerrini, 2-573: che gli giovò l'altracotante possa / del pugno audace
, 1-24: professionalmente la campagna gli giovò. ebbe inviti a conferenze anche fuori
. botta, 6-ii-564: se ne giovò rodney incontanente, e con mirabile rattezza
: a distrarmi dalle orrende fantasticherie, giovò la stanza, nella quale mia madre,
. boccaccio, vii-256: non li giovò [al capriolo] perché in que'
troppo lunghe provocazioni; e la cosa giovò. bacchelli, 18-ii-34: a te ettore
secondaria. faldella, i-i-ded.: giovò, o non giovò ai suoi stu-
, i-i-ded.: giovò, o non giovò ai suoi stu- dietti, accrebbe o
il nome di machiavelli; onde non giovò molto all'intento. fidandosi nella sua
perfetto. ariosto, 1-62: ben giovò che fur buoni e perfetti / gli osberghi
g. gozzi, 1-188: questa moltitudine giovò, perché, la furia delle parole
g. gozzi, 1-188: questa moltitudine giovò, perché la furia delle parole essendo
arturo. filicaia, 2-1-114: che giovò, lasso, tra l'idaspe e 'l
possanza è tale / che alla vita giovò d'un arione / per via di questo
tortora, iii-417: l'acquisto di marsilia giovò molto al duca di guisa per divenire
del colore. idem, 2-229: giovò senza dubbio il caravaggio alla pittura, venuto
questa occasione sostenne, ma non gli giovò, che per regola di buon governo
ovidio volgar. [tommaseo]: giovò aver posti i cavati scannelli, cioè
. bartoli, 2-4- 200: giovò in gran maniera ad umiliar gl'idolatri,
proemio. tasso, n-iii-727: né mi giovò il replicare che il proemio non è
borgese, 1-23: professionalmente la campagna gli giovò. ebbe inviti a conferenze anche fuori
alcuno non fu donata la vita. né giovò la professione di setta schismatica a procurare
troppo lunghe provocazioni; e la cosa giovò. ferd. martini, 1-i-387: è
del male della spalla, che niente giovò, per non esservi chirurgici che sapessero
e uso civile. tortora, ii-36: giovò grandemente l'opera di costoro, perché
. d. bartoli 1-4-108: né giovò punto mai a sanarlo o a ravvivarlo quanto
: né tanto gli [a minosse] giovò esiodo a cognominarlo realissimo né omero a
. davanzali, i-217: tanto più ne giovò di vederli presi alle reti loro.
. delfico, ii-107: punto non gli giovò l'aver giustamente riflettuto che spesso gli
per liberarsi dalla corda, ancora che giovò poco, per essere stato già eseguito
infamato e villaneggiato; né tanto gli giovò esiodo a cognominarlo realissimo né omero a
. delfico, ii-107: non gli giovò neppure l'aver osservato che il quadro
: a distrarmi dalle orrende fantasticherie, giovò la stanza, nella quale mia madre
tortora, iii-417: l'acquisto di marsilia giovò molto al duca di guisa per divenire
: per rimediare i suoi amori poco giovò tagliargli la lingua, perché non cavarono il
dagli avversari intorno a questo tempo, giovò non poco agli affari loro presenti.
promesso, se rinfreddirono; al che giovò assai li sinistri portamenti di lorges.
stuparich, 9-39: indirettamente la glottologia giovò pure alla riorganizzazione e al rinsanguaménto della
del bene, 1-355: sovente ancora giovò risecare e tagliar via sin al vivo con
loquela... alla quale ristorazione giovò mirabilmente la virtù di carlo imperadore:
la podestà, e a'senatori poveri giovò. c. campana, iv-104: rossiglione
questa occasione sostenne, ma non gli giovò, che per regola di buon governo si
in dialetti lombardi,... giovò a presso che tutte le prime edizioni
nel primo vigore, e punto non giovò quella rotta: forse fu di danno
assai meno rubesto; / pur non giovò, ché tosto che le apparse, /
fenoglio, 5-i- 691: gli giovò, combattendo e battendo quel corrugato,
ulloa [castagnedaj, i-229: gli giovò molto essere il paese tutto sabbionale,
mando i suoi, non gli giovò però punto, percioché lo tenevano d'
questo accorgimento e diligenza usata da noi giovò alquanto per impedire il saltellìo e lo
soggiogare quella provincia [cartagine] molto giovò la singulare santità del capitano, perché egli
andarne a spalle intere. / pur ti giovò a sbolzonar ragazzi, / pulcin dal
maccio con lieve e adorna mano, e giovò avere fatto aura con leggiere ventola e
avere fatto aura con leggiere ventola e giovò avere porti i cavati scannelli sotto i
: il sedere sopra tanti scanni non giovò mai. g. c. croce,
giacomo leopardi... il pallore giovò, e byron, musset...
ricorderemo. ariosto, 11-22: poco ci giovò ché 'l nimico empio / de l'
né l'ostinato e duro / sforzo giovò dei difensor, né schermo / feo la
vispa famigliuola di lire di cui si giovò per provvedere d'un qualche ristoro il suo
non fu donata la vita. né giovò la professione di setta schismatica aprocurare l'indennità
che aveva la sfortuna in favore, giovò anche una seria affezione alla vista,
. giraldi cinzio, iii-26-3: non giovò a beringario aver gran possa, /
ritenne la podestà, e a'senatori poveri giovò. lemene, ii-248: amore?
italiana critica. lanzi, ii-376: si giovò molto delle stampe di stefano della bella
. carducci, iii-2-84: che ti giovò su le fallaci carte / sfiorar gli anni
come da un segreto disagio, si giovò a un tratto della libertà riacquistata..
tiberio. tortora, iii-405: niuna cosa giovò tanto a questa impresa, quanto la
una dottrina. giannone, 1-iv-634: giovò non poco allo spargimento di questa nuova
contra perseo. giorgio dati, 1-17: giovò a'nostri l'avarizia de'nemici,
di monaci greci ben povero, che ci giovò assai per ricoverarci da una pioggia spietata
el primo giorno; / ma mi giovò la bocca un poco istretta, / ch'
: infelice m. antonio! che ti giovò la tua virtù, i tuoi studi
, 3-2-206: niuna parola detta tanto giovò quanto molte taciute; perché il taciuto
, ma un tal pretesto / poco giovò, né gli giovò il rifugio.
pretesto / poco giovò, né gli giovò il rifugio. 3. dimin
. g. gozzi, i-16-223: giovò la sua confusione a tenerlo celato poiché
nella testa: / e a nulla poi giovò la chiara d'uova. / così
cocchi, 8-83: forse non le giovò esser nata in forma di conferenza, che
fosse condotta salva. faldella, i-4-303: giovò ognora la patria de'suoi studi,
morte. varchi, 18-3-225: né giovò a cammillo carafantoni tesser cognato di mento
machiavelli, 1-i-167: la religione usata bene giovò e per la espugnazione di quella città
stato promesso, se rinfreddirono; al che giovò assai li sinistri portamenti di lorges.
qui inanzi versificherò; ma così piccola giovò ella a molti, tra'quali io
cn'essi provavano del tanto combattere gli giovò forse in parte; comunque sia,
nardi, 148: la qual venuta giovò assai più tosto per la prestezza:
govoni, 18-206: l'autoaccusa non gli giovò affatto. autoaffètto, sm. letter