paradossale: tutt'al più un ingegno giornalistico. nulla di sodo, nulla di
autore. collodi, 620: nel dialetto giornalistico, un bell'articolo è quello che
oisogna sentirla! -perché, nel dialetto giornalistico, si dice « far la camera
di ritorno '. locuzione del linguaggio giornalistico: quando per maggior effetto, una
', voce familiare, specie del linguaggio giornalistico, e vuol dire 'gettare nel
sola della pedanteria scolastica o del ciarlatanismo giornalistico. ciarlatano, sm. chi nella
, costituito da brevi servizi di carattere giornalistico sui fatti del giorno.
. 8. neol. nel gergo giornalistico: articolo commemorativo. migliorini [in
panzini, iv-164: voce del gergo giornalistico e politico per indicare gli ambulatorii del
vale anche, nel gergo elegante e giornalistico, * raffinato '.
bandiera ', che puzzava di gergo giornalistico lontano un miglio. = deriv
dizionari francesi, pur essendo nell'uso giornalistico. cfr. panzini, iv-184:
collodi, 631: -perché, nel dialetto giornalistico, si dice « far la camera
, è voce non rara nel linguaggio giornalistico e deve essere un influsso del fr
estemporaneo ». -per simil. giornalistico. montano, 305: che questa
di san giuseppe. -nel linguaggio giornalistico: redigere, un giornale, una
per estensione e simiglianza, nel gergo giornalistico politico * farmacia di montecitorio 'sono
riguardanti un certo fatto (nel linguaggio giornalistico). capriata, 1-8: da
viene realizzata mediante immagini fotografiche; servizio giornalistico che è illustrato e documentato da frequenti
fotografico (ed è proprio del linguaggio giornalistico e fotografico). = voce dotta
temperatura. 4. nel linguaggio giornalistico: schedario fotografico e biografico dei personaggi
valore attributivo. neol. nel linguaggio giornalistico: che non viene pubblicato nella pagina
botteghe... a raccoglier giornalistico. frottole e a dime.
(plur. m. -ci). giornalistico (e vi è per lo più
tutte giornaliere. 5. disus. giornalistico. carducci, iii-24-348: di coteste
= forma sostant. femm. di giornalistico; il termine si diffuse a metà
giornalisticaménte, avv. in modo giornalistico, con tecnica e stile giornalistici (
cose sportive. = comp. di giornalistico. giornalistico, agg. (plur
= comp. di giornalistico. giornalistico, agg. (plur. m.
azioni. collodi, 620: nel dialetto giornalistico, un bell'articolo è quello che
. d'aver molte aderenze nel mondo giornalistico romano. gramsci, 6-218: viene
critica, per lo più di carattere giornalistico e superficiale, non molto brillante,
il suo dialogo è diventato polemico, giornalistico e spoglio di candore.
-traviati come sono dall'imbeccamento scolastico, giornalistico e libresco -che i morti ricordati,
fra il classicismo professionale, il romanticismo giornalistico e scapigliato, e il decadentismo della
]: 'inchiestare '. orrendo termine giornalistico per 4 fare un'inchiesta '(
istruttore. -anche: nel linguaggio giornalistico, che, per compito d'istituto
: 'inscenare'. brutto neologismo del gergo giornalistico, * mettere in scena, preparare uno
. panzini, iv-343: nel senso giornalistico l'intervista è la forma determinata di
.. l'intervista è anche mezzo giornalistico per accreditare certe notizie in modo autorevole
insieme pronta ad albeggiare ha un tono sì giornalistico che m'incurvo per intervistare una foglia
.. rivive questa parola nel linguaggio giornalistico per indicare la dignità e la nomina
costituito da libri (in contrapposizione a giornalistico o teatrale). gramsci,
: locuzione angloamericana, usata nel linguaggio giornalistico per indicare tanto il comitato elettorale,
. -anche: nel linguaggio politico e giornalistico italiano, l'insieme dei movimenti d'
manutenzione di qualcosa (e nel gergo giornalistico indica l'operaio o il personale addetto
e di programmi. -nel linguaggio giornalistico, tutto ciò che costituisce l'oggetto
4. sm. nel linguaggio burocratico e giornalistico, registro sul quale nelle questure e
molti come sgarbata, del peggior uso giornalistico ». meriedricaménte, avv.
iv-416: 'meritare conferma': nel linguaggio giornalistico è usata questa locuzione per dire che una
, il termine è usato nel linguaggio giornalistico; nel passato indicava, in partic
fra il classicismo professionale, il romanticismo giornalistico e scapigliato e il decadentismo della bizantina
panno. 6. nel linguaggio giornalistico, notizia o rubrica di notizie mondane
: si stacca dal solito mucido spirito giornalistico. -tenue, fioco, smorto
politico (ed è proprio del linguaggio giornalistico). -orlo superiore della rete da
. per estens. nel linguaggio politico e giornalistico moderno, qualsiasi ideologia, programma
-valentino ger- vasi, un autentico valore giornalistico, già cooperatore del don chisciotte.
corretta, ma diffusa soprattutto nell'uso giornalistico). 3. figur. grande
cui è suddiviso unobrica o di un programma giornalistico radiofospecchio d'acqua adibito alle gare di
bianco: nel linguaggio politico-sindacale e giornalistico degli ambienti della sinistra, morte di
6. stor. nel linguaggio parlamentare e giornalistico della seconda metà dell'ottocento, l'
';... dichiarò suo organo giornalistico la 'lotta di classe 'di milano
2. neol. nel linguaggio giornalistico, titolare di una piccola azienda o
per il consiglio. -nel linguaggio giornalistico, il potere considerato negli aspetti negativi
. parabancàrio, agg. nel linguaggio giornalistico, che è proprio, che si
parlamentare. -alchimia parlamentare: nel gergo giornalistico, la particolare composizione di una votazione
scritto letterario, giuridico, epistolare o giornalistico, per lo più in relazione con un
. -parti sociali', nel linguaggio giornalistico e sindacale, le categorie dei lavoratori
belli in piazza. -breve articolo giornalistico di argomento frivolo e piacevole.
: -valentino gervasi, un autentico valore giornalistico, già cooperatore del don chisciotte.
pentitismo, sm. neol. nel linguaggio giornalistico, il fenomeno dei pentiti (v
e il termine, proprio del linguaggio giornalistico, suggerisce l'idea di un ripudio a
una rivista o in un giornale; giornalistico. baretti, 2-245: essendo questo
su un periodico (e nel linguaggio giornalistico è denominazione generica). -pezzo di
di cui bruno barilli inaugurò il significato giornalistico (articoletto). =
principe ha creduto di scendere sul terreno giornalistico, io, che all'occorenza fo
: per anton., nel linguaggio giornalistico, la borsa di milano, che
: per anton., nel linguaggio giornalistico, la direzione nazionale del partito della
di piombo argentifero. -nel linguaggio giornalistico, con uso ellittico, l'insieme
-anni di piombo: nel linguaggio giornalistico, il decennio successivo al 1970,
iv-291: eruttazioni pestilenziali del pitoccume scagnozzo giornalistico e letterario infuriato pel bruciore delle nostre
. = voce del linguaggio giornalistico degli anni '6o, registr. da
di praesidium; attualmente, nel linguaggio giornalistico, è usato talvolta in modo improprio
= comp. da politico1 e giornalistico (v.). polìtico-letteràrio
pomposamente fra le alghe del suo lirismo giornalistico, non mai fruscia più riccamente fra le
su l'amo. -nel linguaggio giornalistico, posposto a sost. quali accordo
tali servizi (ed è voce di uso giornalistico o scherz.). - anche
tali servizi (ed è voce di uso giornalistico). - anche sostant.
servizi (ed è voce di uso giornalistico). - anche sostant.
. -nella pubblicistica e nel linguaggio giornalistico: centro di potere e di influenza
ingegno sovratutto aristocratico, ingegno artistico, giornalistico e drammatico. b. croce,
più propriamente tipico del linguaggio ufficiale e giornalistico, a proposito di manifestazioni pubbliche,
. -in partic.: cedere un servizio giornalistico prima che sia di dominio pubblico.
per il mancato lavoro giornalistico in prò della nostra arte, le difficoltà
del 1972 e impropriamente chiamato nel linguaggio giornalistico avviso di reato) con cui l'
è voce per lo più dell'uso giornalistico). volponi, 2-130:
estens. e nell'uso colloquiale o giornalistico: chi svolge la propria attività con
estens. e nell'uso colloquiale o giornalistico: chi pratica tali attività con bravura
politiche e amministrative (e nel linguaggio giornalistico si usa l'espressione basso profilo,
redatto in articoli. -nell'uso giornalistico e degli ambienti politici, seguito dal
politico progressista (ed è voce dell'ambito giornalistico, con forte connotazione spreg.)
protezione. -nel linguaggio colloquiale o giornalistico, attività delittuosa, esercitata da bande
ottenuta in laboratorio (e ha uso giornalistico). b. placido [«
di uno 'pseudo-razionalismo 'del linguaggio giornalistico, di una sua normatività gergale basata
c'è dubbio che il linguaggio giornalistico italiano ha assunto dei veri e
v. strategico. -nel linguaggio giornalistico e commerciale, in espressioni formate con
contingenza (o anche, nel linguaggio giornalistico, punto pesante): quello risultato
quirinàbile, agg. nel linguaggio giornalistico, che si candida alla carica di
rileva. -uomini radar: nel linguaggio giornalistico, i controllori di volo.
radioservìzio, sm. giomal. servizio giornalistico effettuato per conto di un'organizzazione radiofonica
. -ragazzo copertina-, nel linguaggio giornalistico, modello bello e aitante (ed
francese della restaurazione e diffusa nel linguaggio giornalistico contemporaneo. carducci, iii-25-172: oltre
penale; illecito penale (nel linguaggio giornalistico si usa talvolta, in questo senso
, sm. nel linguaggio politico e giornalistico, l'insieme degli indici relativi ai beni
stampa; ideato o inventato da essi; giornalistico. bacchetti, 2-xxii-443: quel che
di montefiorino). -nel linguaggio giornalistico, repubblica delle banane: ciascuno dei
. -nel gergo forense e nel linguaggio giornalistico e comune: l'arringa svolta dal
iv-411: 'resa ': nel gergo giornalistico è voce usata per indicare il numero
'zante '. -nel linguaggio giornalistico, nota di smentita a notizie precedentemente
senso eufemistico, specialmente nel linguaggio politico- giornalistico, dichiarazione volta sostanzialmente a ritrattare o
e già usata nel gergo politico e giornalistico per inaicare i * fondi segretiv
: partì [za- vattini] daltumorismo giornalistico e non dalla letteratura, e questo
-in partic., nel linguaggio giornalistico. rilasciare un'intervista: concederla,
-ripudio del debito pubblico: nel linguaggio giornalistico e politico, ciascuno dei vari espedienti
vergani, pur prestandosi a qualunque lavoro giornalistico gli venisse richiesto e tutti facendoli con
5-239: negli anni giovani il lavoro giornalistico non aveva rallentato il ritmo della sua
trattato. -nel linguaggio giudiziario e giornalistico: dichiarare falsa una propria precedente dichiarazione
della legge consolare. -nel linguaggio giornalistico, in senso improprio: trasferimento di
48-33: spero che allora il rospaio giornalistico e filosofico italiano ringoierà la sua bava
denominazione assunta, nel linguaggio comune e giornalistico, dal contributo annuo all'assistenza sanitaria
oceani passò nel gergo londinese dello schiavismo giornalistico e bancario. -solidarietà scandinava: quella
e. gadda, 23-126: un viaggio giornalistico, estremamente disagiato, mi ha condotto
, passò nel gergo londinese dello schiavismo giornalistico e bancario. 2. etol
, passò nel gergo londinese dello schiavismo giornalistico e bancario. landolfi, 14-177:
v.]: 'scoop': nel gergo giornalistico statunitense, 'colpo': la notizia
onere. 2. nel linguaggio giornalistico, che ha ricevuto una sottrazione di
proporzionale (con riferimento, nel linguaggio giornalistico, alla legge 4 agosto 1993,
. 13. econ. nel linguaggio giornalistico, nome dato all'unità monetaria europea
segreto professionale ». -segreto giornalistico: facoltà di non rivelare le fonti
economici e sociali (ed è neol. giornalistico). p. mieli [«
. cost. semestre bianco: nel linguaggio giornalistico, il periodo degli ultimi sei mesi
notizia o dell'impostazione di un servizio giornalistico che ha l'intento di suscitare forti
una risposta. 14. nel linguaggio giornalistico, articolo o serie di articoli su
, nella sua brevità, un servizio giornalistico superiore. c. e. gadda,
: mi mandarono improvvisamente a torino perun servizio giornalistico, e dovetti andarmene in ritmo di
. -in senso improprio, nel linguaggio giornalistico: iniziative nell'ambito sessuale che ledono
opportunamente notizie d'agenzia per l'uso giornalistico. einaudi, 593: chi scrive
: nel linguaggio criminologico, politico e giornalistico, tipo di carcere destinato ad accogliere
. 7. nel linguaggio giornalistico o pubblicitario, attrice, cantante,
doana. 16. nel linguaggio giornalistico, signori della guerra: governatori delle
la sintesi di una notizia (un titolo giornalistico). buzzati, i-794: come
e che è entrata nel linguaggio politico e giornalistico per indicare un ideale di sistema socialista
chino. 2. nel linguaggio giornalistico, lodare, esaltare qualmette in comunicazione
: confesso che quell'affare del soffietto giornalistico e quella preoccupazione per la simpatia o
-conferenza alla sommità: nel linguaggio giornalistico, riunione di capi di stato.
soffici, v-6-188: quell'affare del soffietto giornalistico e quella preoccupazione per la simpatia o
m. -i). nel linguaggio giornalistico, astronauta, cosmonauta. f
spazionave, sf. nel linguaggio giornalistico, astronave. g.
. spazioplano, sm. nel linguaggio giornalistico, nome generico di veicoli ipersonici progettati
popolarità (ed è proprio del linguaggio giornalistico). - per estens.: che
-penne sporche, nel linguaggio giornalistico: giornalisti corrotti. la repubblica
. che si riferisce -cronaca sportiva: resoconto giornalistico di un avalle attività sportive; che
versi bolsi + immagini spelacchiate + stamburaménto giornalistico. gadda conti [« l'illustrazione
-per estens. nel linguaggio giornalistico, congresso o altra importante assemblea di
dei lavoratori: nel linguaggio politico-sindacale, giornalistico e, anche, giudiziario, la legge
. breve nota o notizia o commento giornalistico contrassegnato o separato da altri da un
], iv-464: 'stelloncino': nel gergo giornalistico vale press'a poco come 'trafiletto':
-stragi del sabato sera: nel linguaggio giornalistico, il grande numero di mortali incidenti
). neol. nel linguaggio politico- giornalistico, che ricorre a stragi o le prevede
strillo. 5. nel linguaggio giornalistico, titolo che attira l'attenzione e
, tipiche in partic. del linguaggio giornalistico e pubblicitario, usate per indicare un
superburòcrate, sm. nel linguaggio giornalistico, alto burocrate.
superburocrazìa, sf. nel linguaggio giornalistico, organizzazione di alti burocrati posta a
. superdecréto, sm. nel linguaggio giornalistico, decreto- legge che, al fine
. superlatitante, agg. nel linguaggio giornalistico, che prolunga nel tempo la sua
supermaggiorata, sf. nel linguaggio giornalistico, donna che ha forme particolarmente procaci
supermìssile, sm. nel linguaggio giornalistico, missile capace di fornire una spinta
. superpentito, sm. nel linguaggio giornalistico, pentito le cui rivelazioni assumono decisiva
. superpoliziòtto, sm. nel linguaggio giornalistico, alto funzionario di polizia incaricato
termine, diffuso a partire dal linguaggio giornalistico, è passato anche a indicare,
clamorose azioni terroristi- che (nel linguaggio giornalistico). il giornale [20-ix-1986]
e f. supertestimone (nel linguaggio giornalistico). p. calderoni [
, presenta prove decisive (nel linguaggio giornalistico). - anche con valore appositivo.
4. gerg. nel linguaggio giornalistico, lista di spettacoli di cinema e
m. -i). nel linguaggio giornalistico, chi pretende e riscuote tangenti per la
tangentopoli, sf. nel linguaggio giornalistico, città in cui si verificano numerosi
in partic. informatici (nel linguaggio giornalistico). corriere della sera [
, 71: l'utilizzazione plurima del materiale giornalistico (sinergie editoriali) realizzata anche con
. desert storm): nel linguaggio giornalistico, l'intervento militare americano alleato (
mezzi'. 4. nel linguaggio giornalistico, interpretazione dei fatti che individua un
poco simpatico degli operatori del ramo [giornalistico], come di chi terziarizzi in saccenteria
un programma televisivo o radiofonico a carattere giornalistico o d'informazione. - anche:
4. tigri asiatiche-, nel linguaggio giornalistico, gruppo di paesi dell'estremo oriente
partic.: nel linguaggio politico e giornalistico, sostenere demagogicamente il malcontento e le
. -sintetizzato nella brevità del titolo giornalistico (una notizia). g
di un testo, di un articolo giornalistico, di un film, ecc.
denominazione, un tempo invalsa nel linguaggio giornalistico, trae origine da una famosa partita
-figur. torcia umana: nel linguaggio giornalistico, persona che brucia, avvolta dalle
disposte in efficace 'tormentone'. -nel linguaggio giornalistico, argomento proposto con insistenza ossessiva da
amici. 2. nel linguaggio giornalistico, che è favorevole alla liberalizzazione della
. gerg. pronostico in partic. giornalistico su chi sarà il nuovo allenatore di
. pronostico, in par- tic. giornalistico, su quali saranno gli assessori di una
pronostico, in par- tic. giornalistico, su chi sarà candidato a una carica
gerg. pronostico, in partic. giornalistico, su quali candidature saranno avanzate per
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, sul risultato delle elezioni (politiche
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, sui vincitori di un festival canoro
invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà il capo di un
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi verrà nominato ministro (
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi verrà nominato a ricoprire
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà il capo di
invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà eletto presidente (della
invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà eletto presidente della repubblica
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà nominato segretario di
via provvisoria dall'estensore di un articolo giornalistico. c. bascetta, 2-116:
suicidio (ed è proprio del linguaggio giornalistico). pavese, 15-404: un
. e f. invar. nel linguaggio giornalistico, transessuale. volponi,
. stor. nel linguaggio politico e giornalistico della fine del secolo xix e dell'inizio
serie (ed è espressione del linguaggio giornalistico, in partic. riferito ad eventi
re di castiglia. 3. spazio giornalistico, radiofonico o televisivo destinato a dibattiti
scudetto tricolore. 3. nel linguaggio giornalistico, formato da tre partiti (una
2. nel linguaggio politico e giornalistico, che è incentrato sul tripolarismo (
2. figur. nel linguaggio giornalistico, organo direttivo, in partic.
2. nel gergo giornalistico, prima deh'avvento dei mezzi informatici
. -legge truffa: nel linguaggio giornalistico, legge il cui vero fine è
ecc. (in partic. nel linguaggio giornalistico e della comunicazione di massa, con
vacanzière, sm. nel linguaggio giornalistico, chi va in vacanza e,
espressione è usata in partic. nel linguaggio giornalistico con riferimento alle trattative in merito all'
ed ecclesiastici. -anche, nel linguaggio giornalistico: città, regione, ecc. in
le armi. -nel linguaggio giornalistico, esponente della destra clericale.
-venti di guerra: nel linguaggio giornalistico, segnali premonitori di situazioni o di
sociale (in partic. nel linguaggio giornalistico). ermano corsi [« la
verdismo2, sm. polii nel linguaggio giornalistico, ideologia e movimento dei verdi;
'rifare la verginità': locuzione di gergo giornalistico e politico: vale rimettere a nuovo,
moderni. -nel linguaggio politico e giornalistico, riconsiderare un'alleanza politica, una
3. nel linguaggo politico e giornalistico, generalizzare, esasperare. 4
vespa'. 3. nel linguaggio giornalistico, titolo di rubriche che vertono solitamente
due importazioni indipendenti dalla francia nel linguaggio giornalistico (e forse burocratico) erano ancora
mcneil, nel- l'ammirare l'impegno giornalistico di collins, io mi dicevo che
osservazione curiosa. 2. nel linguaggio giornalistico, sigla con cui sono firmate recensioni
partic.: te. nel linguaggio giornalistico, sottosegretario di un mi
benché scorretto, è invalso nell'uso giornalistico). ghirardacci, 3-159: le
videocrazìa, sf. nel linguaggio giornalistico, potere, capacità di condizionare l'
. vietnamizzare, tr. nel linguaggio giornalistico, riportare un conflitto di vaste dimensioni
-per estens., nel linguaggio giornalistico e in contesti polemici, allusivi a
servizi ritenuti socialmente indispensabili (nel linguaggio giornalistico anche solo welfare).
valle. -generazione x: nel linguaggio giornalistico, la generazione di giovani a cavallo
<). zoccolo duro: nel linguaggio giornalistico, la partepiu fedele o tradizionalista di un
territori. -zona calda: nel linguaggio giornalistico, territorio in cui è probabile o
e 'zuppificatore': voce umoristica di gergo giornalistico, da 'zuppa'(v.):
'zuppificatore': voce umoristica, di gergo giornalistico, da 'zuppa'(v.):
comunismo (usato per lo più nel linguaggio giornalistico). - anche sostant.
affittòpoli, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, sistema di benefici per gli affittuari
antifame, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che ha la funzione di far
. dal gr. àvri 'contro'e da giornalistico. antigiudaismo, sm. avversione
(usato per lo più nel linguaggio giornalistico). -anche: periodo in cui
, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, bambino inserito nel settore giovanile di
campióne), sm. nel linguaggio giornalistico, bambino o ragazzo molto giovane che
[la stampa, 1992], linguaggio giornalistico, ragazzino dedito ad attività criminali,
avannotti. 2. nel gergo giornalistico, chi compie attentati terroristici servendosi di
bottegóne, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, la sede romana del partito comunista
divergenti (in partic. nel linguaggio giornalistico e politico). e.
. m. -i). nel linguaggio giornalistico e politico, che assume atteggiamenti improntati
5. figur. intervento o mancato intervento giornalistico volto a nascondere determinate informazioni all'opinione
2. per estens. nel linguaggio giornalistico, assorbire una struttura organizzativa in un'
2. per estens. nel linguaggio giornalistico, che si riferisce a una struttura
2. per estens. nel linguaggio giornalistico, assorbimento di una struttura organizzativa in
cattivismo, sm. nel linguaggio giornalistico, presa di posizione costantemente ostile nei
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, personaggio od opinionista che assume abitualmente
(ed è termine usato soprattutto nel linguaggio giornalistico). c. maltese
cerchiobottismo, sm. nel linguaggio giornalistico, il destreggiarsi politicamente per mantenere una
. invar. nel linguaggio burocratico e giornalistico, prestazione di lavoro autonoma per conto di
. invar. nel linguaggio politico e giornalistico, decentramento dei poteri dallo stato alle regioni
. dietrismo, sm. nel linguaggio giornalistico, tendenza a ipotizzare intrighi e manovre
diplomifìcio, sm. nel linguaggio giornalistico, scuola, in partic. privata
doppiopesismo, sm. nel linguaggio politico e giornalistico, tendenza a valutare positivamente o negativamente
ecoattentato, sm. nel linguaggio giornalistico, attentato compiuto in nome di princìpi
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, persona incline a fare previsioni catastrofiche
. ecofurbo, sm. nel linguaggio giornalistico, chi elude le leggi che regolano
. ecoguerrièro, sm. nel linguaggio giornalistico, attivista appartenente a gruppi ecologisti che
. ecoguerrìglia, sf. nel linguaggio giornalistico, azione clamorosa, per lo più
ecoguerriglièro, sm. nel linguaggio giornalistico, ecoguerriero. corriere della sera [
ecomàfìa, sf. nel linguaggio giornalistico, organizzazione criminale che opera nel settore
è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). = comp. da
. ecotassa, sf. nel linguaggio giornalistico, ogni imposta che miri a salvaguardare
ecoterrorismo, sm. nel linguaggio giornalistico, metodo di lotta violenta che
. (plur. m. nel linguaggio giornalistico, chi pratica l'ecoterrorismo.
è usato in partic. nel linguaggio giornalistico). la stampa [22-v-1995
è usato in partic. nel linguaggio giornalistico). la repubblica [9-viii-1998]
, sm. e f. nel linguaggio giornalistico, funzionario delle organizzazioni e delle istituzioni
emocultura, sf. nel linguaggio giornalistico, politica culturale che accomuna tutti gli
europeo (in partic. nel linguaggio giornalistico). la repubblica [29-vi-1998]
, usato in partic. nel linguaggio giornalistico). la repubblica [3-v-1998
, sm. e f. nel linguaggio giornalistico, presidente di turno dell'unione europea
eurosatèllite, sm. nel linguaggio giornalistico, satellite progettato e messo in orbita
. eurostipèndio, sm. nel linguaggio giornalistico, stipendio di un funzionario o di
eurotassa, sf. nel linguaggio giornalistico, imposta pagata per permettere all'italia
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, che si riferisce all'euroterrorismo.
2. per estens. nel linguaggio giornalistico, motivo per non accogliere una richiesta
intr. (gòleo). nel linguaggio giornalistico, segnare molti goal. arpino
], sf. invar. nel linguaggio giornalistico, li nea telefonica diretta
. inciùcio, sm. nel linguaggio giornalistico, accordo informale fra forze politiche di
. lentocrazìa, sf. nel linguaggio giornalistico, lungaggine procedurale che rallenta l'espletamento
interne (in partic. nel linguaggio giornalistico). l'espresso [13-ii-1983
2. redazione televisiva di un programma giornalistico. = voce ingl., propr
dizionari comuni ma abbastanza frequenti nell'uso giornalistico. idem [20-i-1991]: non
; plur. -gì). nel linguaggio giornalistico, chi è esperto di look.
in partic. nel linguaggio politico e giornalistico). il sole-24 ore-domenica [
mafiologìa, sf. nel linguaggio giornalistico, studio del fenomeno mafioso.
(plur. -gt). nel linguaggio giornalistico, esperto, studioso, storico della
malagiustìzia, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, gestione inefficiente o scorretta della giustizia
malasanità, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, la cattiva gestione dell'assistenza sanitaria
maxiaccantonaménto, sm. nel linguaggio giornalistico, accantonamento di una parte cospicua degli
maxiaccónto, sm. nel linguaggio giornalistico, in transazioni finanziarie di una certa
maxiacquisizióne, sf. nel linguaggio giornalistico, acquisizione di un'azienda di notevoli
consistente. -per estens. nel linguaggio giornalistico, trasferimento ingente di denaro o di
aumenti. 2. nel linguaggio giornalistico, rincaro consistente di un servizio.
maxi bollétta), sf. nel linguaggio giornalistico, bolletta eccezionalmente alta. -per estens
maxicóda, sf. nel linguaggio giornalistico, ingorgo autostradale di eccezionali proporzioni.
maxi comméssa], sf. nel linguaggio giornalistico, ordinazione di merce di eccezionale entità
concentrazione), sf. nel linguaggio giornalistico, eccezionale raggruppamento di più imprese industriali
. maxiconcórso, sm. nel linguaggio giornalistico, concorso, in partic. per
. maxicondóno, sm. nel linguaggio giornalistico, condono volto a sanare un elevato
. maxidividèndo, sm. nel linguaggio giornalistico, dividendo particolarmente cospicuo. l'
. maxiemendaménto, sm. nel linguaggio giornalistico e politico, insieme coordinato di emendamenti
maxiesbórso, sm. nel linguaggio giornalistico, pagamento particolarmente cospicuo, con partic
maxi furto), sm. nel linguaggio giornalistico, furto di entità particolarmente rilevante.
maxi fusione), sf. nel linguaggio giornalistico, fusione fra due o più gruppi
. maxiindàgine, sf. nel linguaggio giornalistico, indagine giudiziaria che coinvolge un gran
maxiindennizzo, sm. nel linguaggio giornalistico, indennizzo particolarmente cospicuo. la
maxi ingàggio), sm. nel linguaggio giornalistico, ingaggio, in partic. di
. maxiintervènto, sm. nel linguaggio giornalistico, cospicuo intervento finanziario, volto a
. maxiintésa, sf. nel linguaggio giornalistico, accordo, in par- tic.
maxipiano, sm. nel linguaggio giornalistico, piano di ampie dimensioni volto a
maxipónte, sm. nel linguaggio giornalistico, periodo di vacanza dell'attività lavorativa
maxi raduno), sm. nel linguaggio giornalistico, raduno, in partic. sportivo
. maxiretata, sf. nel linguaggio giornalistico, retata che coinvolge un gran numero
. maxirimbórso, sm. nel linguaggio giornalistico, rimborso di grosse somme, in
maxirincaro, sm. nel linguaggio giornalistico, aumento consistente del prezzo di un
risarciménto), sm. nel linguaggio giornalistico, risarcimento molto consistente, versato in partic
. maxisanzióne, sf. nel linguaggio giornalistico, sanzione eccezionalmente elevata. corriere
maxi tàglio), sm. nel linguaggio giornalistico, taglio, riduzione molto ingente delle
maxitamponaménto, sm. nel linguaggio giornalistico, tamponamento, in partic. autostradale
maxivìncita, sf. nel linguaggio giornalistico, vincita eccezionale al lotto o in
, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, yacht di dimensioni eccezionali e con finiture
spettacolarità (in partic. nel linguaggio giornalistico). la repubblica [4-vi-1995]
megacontratto, sm. nel linguaggio giornalistico, contratto, in partic. fra
megafinanziaménto, sm. nel linguaggio giornalistico, finanziamento particolarmente cospicuo. la
. megafusióne, sf. nel linguaggio giornalistico, fusione fra due o più gruppi
mèga impianto), sm. nel linguaggio giornalistico, impianto industriale di grandi dimensioni e
megainchièsta, sf. nel linguaggio giornalistico, inchiesta giudiziaria di eccezionale rilevanza e
. megaprèstito, sm. nel linguaggio giornalistico, prestito, in partic. intemazionale
. micronazióne, sf. nel linguaggio giornalistico, paese che ha limitata importanza nell'
. polit. in partic. nel linguaggio giornalistico, accordo relativo soltanto ad alcuni punti
minicalo, sm. nel linguaggio giornalistico, calo appena percettibile di un tasso
. minimàcchina, sf. nel linguaggio giornalistico, citycar. la repubblica [
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, teppista giovanissimo. corriere mercantile
. narcoterrorismo, sm. nel linguaggio giornalistico, l'insieme degli atti terroristici finanziati
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, chi compie azioni terroristiche legate al
ed è usato in partic. nel linguaggio giornalistico). l'espresso [28-vi-1987]
ed è usato in partic. nel linguaggio giornalistico). l'espresso [7-xii-1986]
neocardinale, sm. nel linguaggio giornalistico, cardinale di recente nomina.
religioso (in partic. nel linguaggio giornalistico). = voce dotta,
. nostalgismo, sm. nel linguaggio giornalistico, tendenza a rimpiangere il passato mitizzandolo
notiziabilità, sf. invar. nel linguaggio giornalistico e televisivo, insieme di criteri in
. m. -i). nel gergo giornalistico, terrorista, in partic.,
è per lo più espressione usata nel linguaggio giornalistico). - anche sostant.
. e f. invar. nel linguaggio giornalistico, parlamentare che si limita a premere
. arlia, 47: nel linguaggio giornalistico dicono 'il servizio di reportage si fa
plur. reporters). nel linguaggio giornalistico, corrispondente, inviato speciale, cronista.
. riccòmetro, sm. nel linguaggio giornalistico, sistema ipotizzato per calcolare, in
(in partic. nel linguaggio giornalistico). = voce ingl.
uniti, in partic. nel linguaggio giornalistico per distinguerlo dal football americano).
). per estens. nel linguaggio giornalistico, che si riferisce all'avvicendamento alla guida
3. figur. nel linguaggio giornalistico, tempo di attesa che intercorre tra
sceneggiatura. 2. nel linguaggio giornalistico, vicenda in partic. scandalistica di
cura (ed è proprio del linguaggio giornalistico). la stampa [19-vii-2001
(plur. -i). nel linguaggio giornalistico, diploma del corso di laurea breve
superèuro, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, euro particolarmente forte sui mercati internazionali
discografiche. 2. nel linguaggio giornalistico, gruppo di partiti o raggruppamento di
(femm. -tricé). nel linguaggio giornalistico persona (per lo più un funzionario
lottatori da circo, ricorrente talora nell'uso giornalistico: 'celui qui détruit une renommée ou
. vippàio, sm. nel linguaggio giornalistico, la collettività dei vip (e
da tale organo (e nel gergo giornalistico anche solo agenzia, sf.).
azione (ed è voce del linguaggio giornalistico, calco dell'ingl. lame duck)
antispàccio, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, volto o preposto a contrastare la
archeomàfia, sf. nel linguaggio giornalistico, settore del crimine organizzato che sottrae
. polit. balena bianca: nel linguaggio giornalistico degli anni settanta e ottanta del xx
noi abbiamo raggiunto il colmo del barabbismo giornalistico. = deriv. da barabba.
, sm. invar. nel linguaggio giornalistico e borsistico, la borsa valori di new
na biscione, sm. nel linguaggio giornalistico, l'azienda fininvest (con allusione
voce per lo più usata nel gergo giornalistico). la repubblica [5-xi-1992]
. – bomba umana: nel linguaggio giornalistico, chi compie un attentato facendosi saltare
falsa (in partic. nel linguaggio giornalistico). g. bocca [
calciòpoli, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, diffuso sistema di corruzione nel mondo
), sm. invar. nellinguaggio giornalistico, forte aumento del costo dei carburanti.
caroenergìa, sf. nel linguaggio giornalistico, forte aumento dei costi dell'energia
. carogasòlio, sm. nel linguaggio giornalistico, forte aumento del costo del gasolio
), sm. invar. nel linguaggio giornalistico, forte aumento degli interessi sui mutui
. carospésa, sm. nel linguaggio giornalistico, forte aumento della spesa per l'
), sm. invar. nel linguaggio giornalistico, forte aumento del costo dei trasporti
carovacanze, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, forte aumento del costo delle vacanze
ecc. (in partic. nel gergo giornalistico). il messaggero [6-ix-2003
na collétto1, sm. nel linguaggio giornalistico, colletto bianco: per anton.
2. articolo di colore: pezzo giornalistico che vivacizza le notizie, le informazioni
na concertista, sm. nel linguaggio giornalistico, chi agisce di concerto con altri
concorsifìcio, sm. nel linguaggio giornalistico, sistema di assunzione e di promozione
concorsòpoli, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, diffuso sistema di corruzione nei concorsi
stronzate. 2. nel linguaggio giornalistico, alleanza politica finalizzata all'ampliamento del
na còrvo, sm. nel linguaggio giornalistico, autore di lettere anonime.
. nell'espressione cosa rossa: nel linguaggio giornalistico, ogni aggregazione politica di sinistra in
), sm. invar. nellinguaggio giornalistico, insabbiamento diuno scandalo, di un'
, intento a battersi contro un altro mito giornalistico – quello della deadline, della scadenza
2. na nel linguaggio politico e giornalistico, decentramento di poteri e funzioni dallo
-i). nel linguaggio politico e giornalistico, che dà prova di doppiopesismo. –
, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, il giorno delle elezioni (con
eurobaròmetro, sm. nel linguaggio giornalistico, sistema di sondaggi all'interno dell'
eurocratése, sm. ling. nel linguaggio giornalistico, modo di esprimersi tipico della burocrazia
sm. invar. sport. nel linguaggio giornalistico, gol particolarmente spettacolare o importante ai
. euroministro, sm. nel linguaggio giornalistico, ministro dell'eurogoverno. la
. euronormativa, sf. nel linguaggio giornalistico, normativa valida nei paesi aderenti all'
. extragèttito, sm. nel linguaggio giornalistico, gettito fiscale più alto di quello
na faccendière, sm. nel linguaggio giornalistico, chi svolge, per conto di
fantafinanza, sf. nel linguaggio giornalistico, insieme di operazioni finanziarieparticolarmente azzardate,
[bachtin], 155: il carattere giornalistico, pubblicistico, feuilletonistico, la scottante
na finèstra, sf. nel linguaggio giornalistico o burocratico, lasso di tempo,
sm. spreg. breve scritto o articolo giornalistico, in partic. di carattere polemico
-ci). polit. nel linguaggio giornalistico, forzista. la repubblica [
fràngia, sf. nel linguaggio politico e giornalistico, gruppo minoritario di un movimento o
sf. fuga dei cervelli: nel linguaggio giornalistico, emigrazione di scienziati, e in
– fuga di notizie: nel linguaggio giornalistico, divulgazione di notizie che sarebbero dovute
fuga in avanti: nel linguaggio politico e giornalistico, tattica o comportamento che consiste nel
è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). corriere della sera [
. ef. gola profonda: nel linguaggio giornalistico, informatore, delatore (ed è
na icòna, sf. nel linguaggio giornalistico, figura carismatica o investita di
(inciùcio, inciuci). nel linguaggio giornalistico, intrallazzare, fare inciuci.
(femm. -trice). nel linguaggio giornalistico, che mette in atto un inciucio
. infospettàcolo, sm. nel linguaggio giornalistico, tipo di trasmissione televisiva che tende
irriducibilismo, sm. nel linguaggio giornalistico, atteggiamento di chi è fermamente determinato
naro /, sm. nel linguaggio giornalistico, chi indossa i jeans.
m. -i). nel linguaggio giornalistico, chi possiede e guida una jeep o
di latitare), agg. nel linguaggio giornalistico, che non assolve ai propri compiti
maximi), sm. nel linguaggio giornalistico, leader indiscusso di un movimento politico
(in partic. nel linguaggio politico e giornalistico). m. cacciari [
. madrenònna, sf. nel linguaggio giornalistico, donna che diventa madre in tarda
intr. (màfio). nel linguaggio giornalistico, avere un comportamento da mafioso.
è moralmente retto. – nel linguaggio giornalistico, la serie di inchieste cheall'iniziodeglianninovantadelxxsec
, sf. marea nera: nel linguaggio giornalistico, strato di petrolio, fuoriuscito da
na mattanza, sf. nel linguaggio giornalistico, massacro di persone, carneficina.
maxiaccòrdo, sm. nel linguaggio giornalistico, accordo particolarmente importante, in partic
. maxialleanza, sf. nel linguaggio giornalistico, alleanza di notevole rilievo, in
maxievasore, sm. nel linguaggio giornalistico, chi ha evaso un cospicuo importo
indennizzo), sm. nel linguaggio giornalistico, indennizzo particolarmente cospicuo. il
. maxiplusvalènza, sf. nel linguaggio giornalistico, plusvalenza di eccezionale entità.
megaagenzìa, sf. nel linguaggio giornalistico, ente di grandi dimensioni preposto al
megaatenèo, sm. nel linguaggio giornalistico, universitàdi grandi dimensioni e di complessa
megacàrcere, sm. nel linguaggio giornalistico, sede carceraria di eccezionali dimensioni.
. megacentrale, sf. nel linguaggio giornalistico, centrale elettrica o nucleare di grandi
megasanzione, sf. nel linguaggio giornalistico, sanzione eccezionalmente elevata; maxisanzione.
millepròroghe, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che differisce l'entrata in vigore
), sf. invar. nel linguaggio giornalistico, crisi politica di modesta rilevanza.
, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, gang formata da minorenni.
anche plur moguls). nel linguaggio giornalistico, magnate dell'industria, inpartic.
, sf. dolce morte: nel linguaggio giornalistico, eutanasia (e ha valore eufemistico
bufera. – nel linguaggio sindacale e giornalistico, perdita della vita causata da un
. narcomercato, sm. nel linguaggio giornalistico, mercato della droga. la
), sf. invar. nel linguaggio giornalistico, la giovane generazione in quanto ha
sm. e f. nel linguaggio giornalistico e sociologico, chi è affetto da una
– onda lunga: nel linguaggio giornalistico, fenomeno di lunga durata e dagli
, sf. pace armata: nel linguaggio giornalistico, neutralità armata. – anche in
, 2-144: benché il rotschild del pantofolismo giornalistico – torelli voillier – m'abbia
plur. papaboys). nel linguaggio giornalistico, giovane cattolico che partecipa ai raduni del
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, uccisore di entrambi i genitori.
. parrimatricìdio, sm. nel linguaggio giornalistico, uccisione di entrambi i genitori.
americana, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, la condizione di equilibrio internazionale instaurata
2. na nel linguaggio politico e giornalistico, sistema fraudolentoperilquale, nellevotazionielettroniche, unparlamentare
-i). nel linguaggio politico e giornalistico, parlamentare che nelle votazioni elettroniche, oltre
-ci). nel linguaggio politico e giornalistico, che è proprio o relativo al fenomeno
piazza affari, degli affari: nel linguaggio giornalistico, la borsa di milano e l'
tr. (piccono). nel linguaggio giornalistico, investire violentemente, in partic.
na picconata, sf. nel linguaggio giornalistico, critica dura e aspra, in
femm. -trice). nel linguaggio giornalistico, che critica aspramente, in partic.
anton., in partic. nel linguaggio giornalistico: la mafia. la
. m. -i). nel linguaggio giornalistico, uomo politico che cerca di occupare
), agg. invar. nel linguaggio giornalistico, relativo alla fase successiva a una
proglòbal, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, sostenitore, fautore della globalizzazione.
. nell'ambito politico, artistico o giornalistico, smanioso di notorietà clamorosa, teso a
carriera letteraria per darsi interamente al 'reportismo'giornalistico. è vero? comprendo che il
. polit. nel linguaggio politico e giornalistico, che è solito provocare o ha provocato
, sm. programma televisivo periodico ditaglio giornalistico che si occupa di attualità.
salvacòste, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che serve a difendere le coste
ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). corriere della sera
ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). corriere della sera-corriere salute
è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). la repubblica-affari&finanza [8-vii-1996
), agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che ha lo scopo di rendere
2. figur. nel linguaggio giornalistico, chi rende legittimo, lecito qualcosa
sf. invar. sport. nel linguaggio giornalistico, la squadra nazionale di pallanuoto femminile
sondocrazìa, sf. nel linguaggio politico e giornalistico, pretesa di fondare su sondaggi e
sromanizzare, tr. nel linguaggio giornalistico, sottrarre all'influenza di roma,
. breve nota o notizia o commento giornalistico contrassegnato o separato da altri da un asterisco
interesse. 2. nel gergo giornalistico, chi avendo ricevuto l'incarico di
superaccòrdo, sm. nel linguaggio giornalistico, maxiaccordo. la repubblica
. superannunciato, agg. nel linguaggio giornalistico, preannunciato più volte e con molto
. superassessorato, sm. nel linguaggio giornalistico e politico, assessorato con ambiti di
. superbabbo, sf. nel linguaggio giornalistico, padre particolarmente abile nella cura e
r superbanca, sf. nel linguaggio giornalistico, gruppo bancario molto potente, per
ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). la repubblica [15-x-1991
superevasore, sm. nel linguaggio giornalistico, chi è responsabile di gravi evasioni
sm. econ. nel linguaggio pubblicitario e giornalistico, fondo d'investimento che sembra in
supergèttito, sm. nel linguaggio giornalistico, introito tributario più alto del previsto
r superlatitante, agg. nel linguaggio giornalistico, che prolunga nel tempo la sua
r superlaureato, sm. nel linguaggio giornalistico, chi ha conseguito il master o
supermamma, sf. nel linguaggio giornalistico, donna che ha avuto un parto
supermazzétta, sf. nel linguaggio giornalistico, tangente, bustarella particolarmente ricca.
superpentito, sm. polit. nel linguaggio giornalistico, pentito le cui rivelazioni assumono decisiva
. superpianta, sf. nel linguaggio giornalistico, specie vegetale geneticamente modificata, per
il termine, diffuso a partire del linguaggio giornalistico, è passato anche a indicare,
. superspìa, sf. nel linguaggio giornalistico, spia molto abile e pericolosa.
svuotacàrceri, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, di provvedimento che ha lo scopo
, sm. e f. nel linguaggio giornalistico, astronauta cinese. l
telereplicato, agg. nel linguaggio giornalistico, trasmesso ripetutamente in televisione (un
servizio. teleservìzio2, sm. servizio giornalistico trasmesso in televisione. i
telesonnàmbulo, sm. nel linguaggio giornalistico, abituale telespettatore notturno.
na tesorétto, sm. nel linguaggio giornalistico, surplus di cassa (anche con
, sf. tolleranza zero: nel linguaggio giornalistico, severa intransigenza da parte degli organi
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà eletto consigliere di
. invar. pronostico, in partic. giornalistico, su chi sarà elettodirettore di un'
), sm. invar. nel linguaggio giornalistico, pronosticosuivincitoridiunacompetizionesportiva, un festival,
ne /, sf. nel gergo giornalistico, serie di appuntamenti in sedi diverse ai
tsunami, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, manifestazione improvvisa ed emotivamente molto coinvolgente
. 2. nel linguaggio giornalistico, azienda che emette tali azioni,
, sm. e f. nel linguaggio giornalistico, gestore o manipolatore dell'informazione televisiva
r videocrazìa, sf. nel linguaggio giornalistico, potere e capacità, propri della
videoservìzio1, sm. telev. servizio giornalistico trasmesso alla televisione. – anche: