giorno, i-753: rise la fresca / gio- ventude animosa, e d'agri motti
iv-148 (3-2): una gentil piacevol gio- vanella / adorna vèn d'angelica vertute
, 1-754: rise la fresca / gio- ventude animosa, e d'agri motti
, 3-11 (ii-311): erano dui gio- vini assai di buon sangue, i
, 178-108: che è a vedere le gio- venette che soleano andare con tanta onestà
d'avere. giusti, 2-238: di gio- cator, di prodighi e d'avari
. ariosto, 491: fu un certo gio- vene / mezo buffon, che non
di stromenti. panzini, ii-253: la gio- vanetta aveva proferito queste parole in italiano
, 4-247: come era divenuta vecchia donna gio- vannina, che rivedeva seduta in mezzo
che non ve la perdona, / né gio- veravvi il gridar: cappellaccio!
uscivan di sala, i giovani, le gio- vanette, come da una « lustratio
del perfetto. / s'il tuo chirurgo gio- vin'io non biasmo, / né
composite bugie, ardirono di scrivere molte ciance gio- chevoli ne'loro libri.
. gigli, 5: avendo l'accennato gio- nata vii imperator della cina dato così
sono copulata cum malatesta carbonese, nobilissimo gio- vene della cità nostra. guicciardini,
: non bastava, per non mancare a gio- safat di corrispondenza, concedergli non altro
... allogarono a salvagno tuccii da gio- galdio della corte d'ortigniano del distretto
strato superiore della poesia avvenne nel bel tempo gio- venile della lirica di dante quasi di
sino quasi a l'occaso del sole da gio- veni e damiselle di quello luoco.
i-17-53: o non giudici già, ma gio- culare! / come dizonestare / ardisti
tommaseo, i-377: rintoppai nella vettura una gio- vanetta zoppa, già conosciuta a parigi
paola quando non era disposata ed era fiorente gio- vanetta. -in senso mistico
puro core, / frutto senile in sul gio- venil fiore, / e 'n aspetto
, / ove nel male apprendere / la gio- ventude ingannasi, / e 'l buon
sì servilmente lieta e adulatoria, ed io gio- venilmente plutarchizzando, mi esagerava talmente il
tutte insieme a siracusa, benché una di gio- vannandrea doria per mala condotta con tutto
onor la faccia e vi riduce / di gio- venezza il bel purpureo lume, /
col quale comunicava non pure i segreti amori gio- venili, ma gl'importanti consigli di
de'feroci consorti / in campo andran le gio- vanette spose. cesarotti, ii-186:
. landolfi, 2-99: la casa di gio- vancarlo... era d'ogni
1-167: è naturale che sia stato proprio gio- litti... ad annullare i
cascate, dove ancora sono in piè due gio- ganti e due cavagli di marmo,
, 2-158: ei sentirà ne la nobil gio- venezza del signor ottavio rinovar quasi e
lo so corpo à condoto, / di gio- tonia la sua gola semina. straparola
el suo vanamente espende a bufoni e a gio- colari; e tosto averà donna che
24-20: ricordatevi / di non far le gio- chesse. allegri, 263: sì
(2061): voleva con qualche cosa gio- chevole ricreare l'animo aggravato dalle cure
detto, come è costume di plauto, gio- chevolmente come se noi dicessimo nella nostra
la domanda dei giovani con mille smorfie e gio- colamenti degli occhi, del naso e
14-14: l'uomo, che attende a gio- calorie, el suo vanamente espende a
crusca]: pruovano i servi di dio gio- condezza nell'animo. p. giustiniani
67: l'alma ardendo più se fa gio- gliosa / e sente in mezzo il
]: 4 giuseppini', piuttosto che 4 gio- seffisti ', sarebbe da intitolarsi quella
potuto scegliere a suo grado fra tutta la gio- venaglia di venezia? govoni, 9-389
colla sua sofferenza umiliava annibaie, lo quale gio- vanamente saliva. = comp.
bene la badessa che al parlatorio non accompagni gio- vana con giovana. fra giordano,
, i-84: non potei inghiottire il contegno gio- vesco di quel regnante, luigi xv
(16-1): cercando qual virtute in gio- venezza / sia più presiata per gli
miei beni. alfieri, i-iio: la gio- venile superbia mia non godè lungamente di
. moravia, xi-139: stava con un gio- vanottello piccolo che le offriva, a
de la fede. alberti, ii-207: gio- veracci in le cose minori assuefarci per
le non odorabili. sarpi, ii-407: gio- nata, che gustò il miele,
quali io dino compagni fui, che per gio- vaneza non conoscea le pene delle leggi
italiani giovani a squaccherare di quelle letificantissime gio- condezze, se non vogliono..
io ho pur bisogno d'una camurra. gio- vannuzzo in forma rispose che imbizzarrito le
la mano di gurù, in quella di gio- vancarlo non tremava neppure, solo un
, per le multe e infestante brigate de gio- vene che la vaghiggiavano.
dalla quale tuttavia nasceva il doloroso destino di gio- casta. 3. ostinato nel
il fiore di virtù e la vita di gio- saffatte, correttissimi libri, e ne'
e folte dell'interna superficie, poiché nelle gio- vini intatte vi sono in ogni parte
e de l'intendente avea, ed essendo gio- vene e robusto multo, del tutto
di polvere. calvino, 2-187: ritornava gio- vita, inzaccherato, con pochi funghi
. leggenda aurea volgar., 84: gio- seppo apparecchiò iveritto una mangiatoia al bue
sopra tutto guarda che mal fato / o gio- venil vaghezza non ti meni / al
alcune sono musiche, altre ballerine ed altre gio- colatrici, tutte però manierosissime, talché
, e in quello stato si significa la gio- ventute. poesie bolognesi, xxxv-1-770:
da'pozzi. baldinucci, 9-vii-106: per gio- vangiorgio cesarino scolpì in marmo una venere
1-i-260: lo studio delle combinazioni parlamentari (gio- litti-orlando e de nicola-nitti, ecc.
cerretti, xxii-493: felice è quei cui gio- venil pensiero / mai non distolse dal
anche * officiali dell'opera moyse di san gio- van battista ', deputata ad aver
gire in mal ora le carnalità de la gio- ventudine, diria: omnia vincit amor
di nazione e giurisdizione moscovitica. ramusio [gio- vio], ii-131: paolo centurione
quei popoli, cui il governo di madama gio- anna non piaceva, ritrovò alcuni che
deh! non vogliati star disamorate, / gio- veni donne, a om ch'ai
, 24-2 (57): amore è gio- venetto, e figurato / ignudo e
l'alta mente del baron toscano / più gio- ven figlio della etnisca leda, /
, offenda alcuni, specialmente le orecchie gio- bertiane e neovichiane. carducci, iii-8-19
in prigione. piccolomini, 8-120: il gio- vin... è ben dotato
indosso la gonnella, / e quei medesmi gio- venili ornati / che furo alla vezzosa
ch'è nata infante / per spegner quel gio- gante / ch'ai falso padroneggia.
, ma dall'albero delle more, per gio- roglifico di professata sagacità portato da lui
anonimo [in giuliani, ii-316]: gio- vanettina, che pigli marito, /
ed erano tutti condotti di buona maniera, gio- vialoni, allegrocci, pastricciani. i
lxxxviii-11-620: i'veggo più malizia / ne'gio- van che ne'vecchi; / e
lor do de compagnia; / e 'l gio- vene a l'ora data ne vene
là volare / fuor d'ogni schiera il gio- van peregrino. lud. guicciardini,
nudriva '1 core / in sul mio primo gio- venile errore / quand'era in parte
uno salto prese e non altrimente che uno gio- livo scudiere da cavallo smontò. i
prono. d'annunzio. 2-64: o gio- vini / a cui ne 'l vivo
b. andreini, cv-37: il comico gio- van battista andreini detto lelio, il
: immagino che andrai a far visita alla gio- vannelli puerpera: falle in quel caso
a bisognosi! o d'onni forte e gio- vene pungiglione! 5.
e messe sopra le punture delle vespe, gio- van molto. erbolario volgare, 1-143
giacomo. ghislanzoni, 18-123: mi chiamo gio- vacchino gigotti del quondam giuseppe, da
quali sono dante, boccaccio, petrarca, gio- van villani e simili, abbiamo tolto
età o di piccola e minuta corporatura; gio- vanetta di natura ingenua e semplice (
. carducci, ii-13-226: salute uomini donne gio- vini bambini. viva italia. viva
, 1-iii-48: sanct'anna marit'avea / gio- vachim, cho'piacque a dio.
connubio della poesia classica con la moderna da gio- van battista niccolini, che ella ammirò
]: se i due ministri avessero lasciato gio- litti cuocer nel suo brodo ed avessero
: bisogna lasciar sfumare il resto degli spiriti gio- venili. dunque ricapitolo: se in
quali sono dante, boccaccio, petrarca, gio- van villani e simili, abbiamo tolto
contemplazione è quella medesima dolcezza che dà gio- conditade nell'assaggiare e che dà ricriativo
erculee spoglie, 7 di rivestirti in gio- venile ardore. -insistere,
assai. varchi, 18-2-385: girolamo di gio- vambatista gondi, che si chiamava il
retta, sì risoluta, alla saetta non gio- verebbono niente, se finalmente non arrivasse
allegri, 149: avevami promesso il signor gio- vambatista ginori di ricevermi nella sua villa
... -fin qui, arrivò maestro gio- van da gubbio con le sue mani
: dal giudizio del fueter, che il gio- vio fosse nient'altro che
manganello, 9: io era fresca, gio- vene e ritonda / quando ti vini
p. fortini, 1-489: e'valorosi gio- veni... sopra la coraza
., 2-4: questa cosa addiviene nella gio- ventudine delle piante per lo calore della
, canz., 141: tratto fui gio- veneto in questa schiera, / de
funesti e lagrimevoli avenimenti causati da soverchio gio- venile ardire meco stessa considero, salutevole
superiore comandò che vegghiassero quattro dei più gio- vanastri, iscambiandosi a vicenda a due
il cuore desideravi, saul dico re e gio- nata, in sua vita non sono
magnetite, scheelite, apatite, steno, gio- bertite, smeraldo, idocrasia, amianto
il combatter seco costa caro / né li gio- v esser mastro di schermaglia. /
martore secondo l'età, perché le più gio- vini e le maschie hanno sempre un
, 1-180: vano giovan lascivo, / gio- van che 'l fren d'ogni licenza
scorpion marino, la scarpèna. zancaruolo [gio- vio], 1-125: noi quasi
/ a preghiera del magnio cavaliere / messer gio- van filipo ciciliano, / che fu
strinse; / a sé la ritirò la gio- venetta, / d'un simulato sdegno
, / o ver tra 'fiori un gio- vincel serpente / uscito pur mo'fuor
puro core, / frutto senile in sul gio- venil fiore. niccolò cieco, lxxxviii-ii-186
avvien che l'abondanza / seco in cor gio- venil fastidio mena, / tutti d'
c'abbi sì gran potere, / che gio- safà di lei si tolga sete /
1-113: marco visconte, mosso da vanità gio- venile, mandò un trombetta nella città
francesco i] / milano e accorda il gio- vene sforzesco. b. cerretani,
de'medici, 26: oltre i suoi gio- vani cortigiani concorrevano i più
dei vecchi impotenti e dei giovani slombati colle gio- vanette ricche di vita, di salute
argino, 10-72: l'unica occhiata buia gio- vannazza la rivolge al seno cne va
stefano, 10-8: lei, vedendo lo gio- vene colorito, / subito lo cognobe
croce, iii-22-235: erano connaturate [a gio- litti] la sollecitudine per le sofferenze
del monte con i figli e le figlie gio- ne, gli avevano intronato in
... mandò di bel mezzo giorno gio- van d'urbina... a
i dodici profeti della navata maggiore di san gio- vanlaterano, e vi rappresentò giona.
: il « corriere » sostenne salvemini contro gio- litti nelle elezioni di molfetta del 1913
(138): tu puoi nella tua gio- vinile durezza commettere battaglie e soperchiare l'
questo pagano avea nome arsanne / e quel gio- gante ben lo conoscea, / sì
in diversi modi e con diversi rispecti per gio- gnere al fine loro. idem,
mani allaccia. daniello, 118: il gio- vene [icaro] troppo desioso e
. d'annunzio, i-9: or co'gio- vini mandorli fioriti / a 'l sol
saghe i gradi del tempio, accompagnata da gio- vacchino e da anna e ricevuta dal
le loro fanciulle ovvero figliuole non usino con gio- veni. mariano da siena, 5
binazzi [in lacerba, ii-155]: gio- varon più a cristo i testi talmudici
, dorati tamburelli, e mille differenzie di gio- cucci, tutti a vanità nutricanti?
i-169: saldato [il conto] con gio- van gualberto bartolegi e cavato le tare
1474), 8: e lo detto gio- vencho promette... andare alla
si trattenne ancora. landolfi, 2-154: gio- vancarlo, che alle parole di bernardo
del 'vecchio testamento', non mi sovviene che gio- be si mostri mai né co'patriarchi
merito; gemono i torcoli in promulgare ogni gio- no nuovi miracoli. -per
croce, iii-16-112: il baiteli da cattolico gio- bertiano trapassò in anticlericale e volterriano.
. c. marzocchi, ii-79: i gio- van partirono e giunti a un trebbio
cui dovevano essere tuffati altri, sì della gio- vial facella, dove altri volitavano.
con falcone. sacchetti, x-210-1: certi gio- veni fiorentini uccellando alle quaglie, andando
. buonarroti il giovane, i-180: vano gio- van lascivo, / giovan che t
g. gozzi, i-7-149: a qual gio- vinaccio o zanzero tu somigli;
dilatare i limiti angusti dell'italietta umbertina e gio- littiana nel tempo e nello spazio.