che si sente dai pittori, -disse allora ginia. guido si alzò e cominciò a
al mondo. pavese, 6-39: ginia appoggiata contro il tavolo, cominciò a
sala da ballo? » disse a ginia. « quei ragazzi sono tanto cari ma
e motose. patese, 6-11: ginia avrebbe voluto avere la sua statura perché,
piedi correggevo. pavese, 6-23: ginia si mise a guardare la grossa mano di
neri, monotoni. pavese, 6-20: ginia le chiese se non si potevano vedere
cominciò a discorrere con loro, e ginia non l'aveva mai sentito così cavaliere
cominciò a camminare a distanza intorno a ginia, con la testa piegata, carezzandosi la
un cavallo. pavese, 6-11: ginia avrebbe voluto avere la sua statura perché
scappava un bambino. pavese, 6-26: ginia gli chiese se era vero che amelia
: « ah cenavate », disse ginia asciutta. « una cenetta intima »,
puro. pavese, 6-19: a ginia parve di stare chi sa quanto,
« non aspetti nessuno? » chiese ginia. « aspetto sempre », disse
posto o in un altro, e ginia si lasciava portare, facendo la compiacente.
studiare i documenti controluce. ginia non s'era mossa dal suo gradino.
faccia si volge. pavese, 6-19: ginia salì l'ultimo gradino, controvoglia,
a bollore. pavese, 6-28: ginia aveva sempre creduto che nei caffè si
a trovarti *, disse amelia. ginia non rispose subito. « sei sempre
, t ma sono belli », disse ginia, col cuore in gola perché si
di fare amicizia, ma allora -pensava ginia -vuol proprio dire che racconta quelle cose a
una corona; appartengono alla decandria mono- ginia, famiglia delle leguminose, ed hanno fiori
voce, pareva uno scherzo, e ginia la guardò. « dipingere come? »
: -andiamo dove vuoi, - disse ginia, - conducimi tu. -rar.
liceo? pavese, 6-59: a ginia faceva effetto camminare accanto a un sergente
a fiori incompleti, deu'esandria mono ginia, famiglia delle liliacee, con la corolla
voce, pareva uno scherzo, e ginia la guardò. « dipingere come? »
scura della faccia e gli occhi falsi, ginia avrebbe magari scherzato. -inefficace (
, 6-79: uscivano subito, perché ginia non voleva lasciarle il tempo di sedersi
spese dei clienti. pavese, 6-8: ginia aveva tempo di lavare i piatti che
eran fatte di noia, perché da sola ginia non sapeva più decidersi e si lasciava
estatico. pavese, 6-7: certe mattine ginia usciva, per andare a lavorare,
anni e camminava e guardava sfacciata, ginia sapeva di potersi fidare. -per
vestita di nuovo. pavese, 6-24: ginia tornò a camminarle insieme con vero piacere
dita di lui. pavese, 6-12: ginia ascoltava fingendo stupore per farla parlare,
dei non ti dico se quella ginia / come nugol di stomi al gancio
da gasista? -ma no, -disse ginia ridendo, -sorveglia gli interruttori alla centrale
pavese, i-228: si ricordava ancora ginia della franca golosità con cui si buttava
, genere di piante della diandra mono- ginia e della famiglia delle personate, che porta
detta è una pianta della monandria mono- ginia, famiglia delle rubiacee, che ha la
: genere di piante della esandria mono- ginia, famiglia delle gigliacee, il cui carattere
di malavoglia, per non annoiarsi, ginia provò a riprendere le vecchie compagnie.
famiglia delle papaveracee e della poliandria mono- ginia di linneo, stabilito da vignier,.
pavese, 1-97: dove sta questa ginia? -gli dico... lui tira
me non t'importa niente? -chiese ginia. -poco 0 niente: in
di noia, perché da sola ginia non sapeva più decidersi e si lasciava portare
, 'monoginia ', 'di- ginia ', 'triginia ', 'tetraginia
via, / vedendomi oppressar da tal ginia, / e qua'son messi peggio che
famiglia delle rubiacee e nell'esandria mono- ginia, così denominandolo dalla fragilità del suo legno
pavese, 6-58: ripresero a camminare e ginia sorrideva spaventata, sotto gli occhi di
dell'acqua. pavese, 6-31: ginia... disse che il vino l'
te », disse rauca. allora ginia la guardò di scatto. « ma non
, una risata sottovoce e sgradevole che a ginia ri- figur. avulso dalla realtà circostante
cammillo / a starpare di qua questa ginia. monti, x-2-25: né d'onorati
la tenda per vederle la faccia, ma ginia gli tenne le mani e non volle