in su le ausonie scene / or giganteggia. leopardi, 6-79: e tu
3-162: nel mio paese, tutto giganteggia / per la presenza dei candidi buoi
, 3-162: nel mio paese, tutto giganteggia / per la presenza dei candidi buoi
di giganteggiare), agg. che giganteggia. l. bellini, ii-125
in su le ausonie scene / or giganteggia. serra, ii-621: quando tutti quasi
, 1-iii-1-150: qual golia in terebinto, giganteggia minaccevole sopra l'altrui teste.
fiore già spunta, un apro qua giganteggia. campailla, 3-55: mira giganteggiar
, dalla parte verso il mare, ove giganteggia ima torre solitaria. -letter
ii-6-99: la mia fama in bologna giganteggia un cotal poco, paurosa. de
e in essi ancora per un altro verso giganteggia. tenca, 2-300: quel poema
, 2-300: quel poema... giganteggia come l'opera più eminente di tutta
i-64: l'ombra di carlo magno giganteggia nella storia di francia, di lamagna e
. gramsci, 9-282: giolitti « giganteggia » ancora una volta nella vita politica italiana
da lui, sorge repente / e giganteggia, allor che nasce, adulta.
dionigi! -e sovra il ponte / giganteggia un cavalier: / nero ha l'elmo
cecchi, 2-18: l'ananasso del sassetti giganteggia in cotesta prosa come la pigna del
delle verdi coma lunari, il toro giganteggia con la maestà d'un mostro mitologico.
certo l'anima del principe di danimarca giganteggia sopra la normale statura degli umani, la
e tutto inflegetonta e s'inserpenta, / giganteggia, s'incerbera, s'indraga,