iii-231: uscito il rio dalla prigion del gielo / lieto di libertà gorgheggia e canta
: né per foco arden, né per gielo agghiacciano; / ma senza alcun dolor
fa nere le superficie de'corpi, il gielo all'incontro lisciandole farà biancheggiarle, come
: uscito il rio della prigion del gielo / lieto di libertà gorgheggia e canta:
, / serba filli nel cor l'antico gielo. manzoni, 14: ahi
cielo, / tutto tremar d'un amoroso gielo. idem, 132-14: e tremo
/ serba filli nel cor l'antico gielo. settembrini, 1-271: avevano sui
: e fuggendo gli augei l'artico gielo, / cercan sorte miglior sotto altro cielo
. petrarca, 34-6: dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio,
versa giù tanta pioggia, e tanto gielo, /... / che ponno
neve a l'alpe, a'rivi il gielo, / l'umor a l'erbe
nere le superficie de'corpi, il gielo all'incontro lisciandole farà biancheggiarle, come
casa, 656: le nubi e 'l gielo e queste nevi sole / de la
morte, et al caldo et al gielo, / de'be'vostr'occhi il dolce
intera / giglio non tocco dal notturno gielo. nievo, 189: mostrava due bellissime
/ e mentre con la fiamma il gielo mesci, / tutto 'l regno d'amor
i. alighieri, 119: il gielo, / nel septentrional cielo, / sì
, / e mentre con la fiamma il gielo mesci, / tutto '1
/ e mentre con la fiamma il gielo mesci, / tutto 'l regno d'amor
, e ogni cosa aspra per lo gielo. fracchia, 888: il ramarro
, iii-230: il sol, che il gielo distemprò col raggio, / anco ne'
dure, là dove si disfacciano da gielo o da sole, dicesi che facciano bellissime
più bianca è assai di quella man di gielo / che disserra del sol le porte
, iii-230: il sol, che il gielo distemprò col raggio, / anco ne'
perché le difende dall'arsura e dal gielo, o crudele verso le stoppie e
gli manda avvolti in caldo e 'n gielo, / perché tra due contrari si divore
, / mette in chiaro a notar tenero gielo. 8. reso atto a
e fiammeggiar fra la rugiada e 'l gielo, / ch'i'non avesse i
appresso. tassoni, vii-16: il gielo della grandine guasta e distrugge le cose
temor, la fiamma o 'l gielo. marino, 237: la faretrata dea
[terreni] più duri, ove per gielo si rilassano e per sole, bellissime
e fiammeggiar fra la rugiada e 'l gielo, / ch'i'non avesse i begli
come sarebb'a dir, patire il gielo, / sudare al caldo senz'alcun esalo
/ e quinci e quindi il cristallino gielo / in poggi di diamante all'aria ascende
rende ed ai fieri / venti ed al gielo lo concede e all'ombra. pirandello
tossa andommi e per le vene un gielo: / ne le fauci restò la voce
interno / come flagro mirasse, e come gielo / vedrìa, che 'l sido e
; / e mentre colla fiamma il gielo mesci, / tutto 'l regno d'amor
rallentisi un poco / quel fosco orrido gielo / ch'ai vostro chiaro lume è
] non potendo più sopportare il gran gielo dell'acua, per la gran fredura cominciò
buti, 1-97: nell'inferno è gielo e pianto, sicché prima è lo dannato
gelata ispida frega / tra catene di gielo arno non lega, / che almeno avremmo
perché le difende dall'arsura e dal gielo? baruffaldi, xxx-i- 72:
può vedere che dal primo cerchio del gielo che si combacia coll'orlo, si spargono
lor note, / nonché '1 gielo adornar di novi fiori. b. tasso
/ che fu disceso a provar caldo e gielo. frezzi, iv8- 43: che
parveno paste, al rompersi, di gielo; / e in mille scheggie andàr volando
mentre freme in giù la pioggia e 'l gielo, / di mille tuoni e fuochi
/ sappi ch'io sento della morte il gielo. parini, 383: il crudo
a me potesse mai nascere in seno / gielo alcuno d'invidia. monti, x-3-428
siena, che hanno sopra un grosso gielo di zucchero candito. -gelatina.
detto tremerà come fusse un pezzo di gielo di gelatina, e non è cotto
, 4-168: ecco paggi recar di gielo sparte, / tenero gielo, immense giare
recar di gielo sparte, / tenero gielo, immense giare, e forse /
: essi [i vecchi] freddo e gielo, e i giovani tutti calore.
secondo i panni ci ha mandato il gielo. grazzini, 4-438: domenedio manda
grazzini, 4-438: domenedio manda il gielo secondo i panni. 11.
mancarmi; / o qual sudor di gielo, / già fammi tutta un ghiaccio.
che non ti può mai tor caldo né gielo. g. capponi, 2-381:
a sua guiza onni formento e trag- gielo cià e là di fossa in fossa.
arrossa: per li secondi si soffera gielo e s'imbianca. marino, 4-159:
. petrarca, 34-11: dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio /
quanto cuoce il calor o innaspra il gielo. chiabrera, 3-6-46: così cinghiai.
sanno in lor note, / nonché 'l gielo adornar di novi fiori. kamusio,
si pagoneggia, / e la terra di gielo, / ch'è magherà di lume
; ma sempre o v'è tepore o gielo. -sollevarsi (una persona);
prevalersi del fuoco per defensarsi dall'incomportabil gielo, usano le stufe per lo più di
46-115: le lancie all'incontrar parver di gielo. -intr. con la particella pronom
e venti, / e caldo e gielo incrudelisce e seve. soderini, ii-375:
vero è però che di questa voce 4 gielo ', in significato puramente di 4
gioghi alpini. testi, ii-9: dal gielo / la vistula indurata avea congiunte /
esser te fa possente a caldo e gielo. castellani, xxxiv-310: o quanti
3-41: ingemmata di fior, sparsa di gielo, / l'alba sorgea dal liquido
/ che fa nel mondo il destruttor del gielo, / disse: arderà, se
l'arbor che né sol cura né gielo. ariosto, 7-32: or con rami
, come insensato, all'acqua, al gielo. piccolomini, 1-243: diffìcilissima cosa
intonacati dentro d'una sottilissima crosta di gielo. g. gozzi, i-7-36: essendo
non cura intoppi di neve o di gielo. caro, 12-1-45; voi conoscete il
sua gelata ispida frega / tra catene di gielo arno non lega. = voce dotta
ar- bor che né sol cura né gielo. sannazaro, iv-56: li quali
baldi, ii-15: fra nevi e gielo / involto è 'l mondo e nubiloso il
e veri / rimedi da levarvi il pigro gielo / da i membri e farli star
per le labra, e il gielo strinse / le lagrime tra essi ':
lati delle quali le stilanti gociole del gielo del verno si chiamano stalagmie, nè c'
/ velar le nevi e quell'arido gielo / che non si scoglie al variar del
, 5-i-42: frutti e fior, gielo ed arsura, / e sì dolce del
neggia, / e la terra di gielo, / ch'è magherà di lume
un più bel maggio / merso in gielo ne rimena. 2. ^
642: mentre con la fiamma il gielo mesci, / tutto 'l regno d'
aria, a certi altri rigidezza e gielo, a fin che con l'uno germoglino
, / mosse dal minacciato orrore e gielo. 5. maffei, 7-340: per
sanno in lor note, / nonché el gielo adornar di novi fiori. boccaccio,
che fu disceso a provar caldo e gielo, / e del mortai sentiron gli
né vi fu cor che non sentisse gielo. metastasio, 1-1-1229: armi, mine
aurora piove / qualor diffonde il mattutino gielo. 4. con metonimia: nuvola
iove soave e non l'offende gielo. tasso, 1-3-11: par che
e fiammeggiar fra la rugiada e 'l gielo. boccaccio, dee., 4-8 (
sanno in lor note, / nonché 'l gielo adornar di novi fiori. sacchetti,
/ velar le nevi e quell'arido gielo / che non si scoglie al variar del
ostelli / de le frondi, dal gielo arse, le schiere. forteguerri,
lo notturno umore e per lo palustre gielo, il quale gli gravava la testa
: colmo avendo il sen di mortai gielo, / di dogliosi pensier pasco la mente
e l'onde e 'l gielo / un teatro pomposo. vittorini, 5-13
porcacchi, i-245: per lo insolito gielo... molti vi perderono i
: alcuna volta le viti di verno per gielo periscono, ed imperò da recider son
erbe o che difende gli allori dal gielo, come voi dite? non v'accorgete
/ sì 'l buon seme perdea dal gielo interno, / i santi detti tuoi,
per boreas tuo inimico e per lo gielo, / deh! piega un poco le
detta, / sì come fior da pigro gielo astretta, / perderà in breve e
aurora piove / qualor diffonde il maturino gielo. segneri, iv-438: se le
sera dinanzi abbia fatto zendado di trasparente gielo. piovene, 15-16: un tantino teatrale
quando, da zefiri soavi fugato il gielo e le nevi, spunta ogni fiore.
mondo, / per ricomprarci dall'ettemo gielo / e dal peccato che fu sì profondo
, 16-v-229: di questa voce 'gielo 'in significato puramente di ghiaccio fa
che fu disceso a provar caldo e gielo. fiamma, 450: quel che per
, 83: o qual sudor di gielo, / già fammi tutta un ghiaccio;
/ gelato, quale alla stagion del gielo / il più freddo aquilon fischia pel cielo
tu doni, or che fra nevi e gielo / involto è 'l mondo e nubiloso
, 2-115: caccionne lo dimonio lo gielo che era sopra li vapori, a
/ colle braccia scoperte non cura æl gielo; / la madre il ricoprila con
'suoni e le bevande di latte in gielo e 'delicati sorbetti. codemo,
gli altri più duri, ove per gielo si rilassano e per sole, bellissime vigne
non me 'l tolse la paura o 'l gielo / che pur tanta baldanza al mio
le camerate rinfrescato di sorbetti, latte in gielo e altre grate bevande. passeroni,
/ per boreas tuo inimico e per lo gielo, / deh! piega un poco
s'arrossa, per li secondi si soffera gielo e s'imbianca. 19.
i-2-3: tosto dall'erba e dal rorato gielo / ciascun si drizza.
gran forma e candida, / per lo gielo e per l'ombra / ch'a
nidi / mirai col fiato di levargli il gielo. muratori, 7-ii-224: la prima
/ cacciò, lasciando lor di mortai gielo / tututti freddi, in modi dispettosi.
cielo / e dar così lo scaccomatto al gielo. -superare nel confronto.
: tosto dall'erba e dal rorato gielo / ciascun si drizza; e chi
e l'ombre e tonde e 'l gielo / un teatro pomposo. mascardi,
su 'l mattin fra la rugiada e 'l gielo, / ma si cuopre e scolora
in sorte: / era fatta di gielo in grembo a morte, / senza
/ colle braccia scoperte non cura del gielo. sercambi, 2-i-180: la donna
: giu non temo il gielo; / né mai nel più gran ghiado
soffrire il seren, la pioggia e 'l gielo. soderini, i-561: a voler
che un dì mi farà migrar del gielo incrudelisce e seve. seculo.
lieva un salto e, copie fusse gielo, / sfondola in giù con la caduta
la selva] / o duro il gielo o sfrondatore il vento. salvini, 23-12
. chiappini, cxiv-14-287: il santo padre gielo qualificò con i seguenti tre punti:
). monosini, 204: il gielo spacca le pietre. salvini, 15-2:
spargendo l'alba in su l'erbette il gielo. chiabrera, 1-iv-341: neve che
toccommi in sorte: / era fatta di gielo in grembo a morte, / senza
1-iii-255: il corpo gentil, fatto di gielo / giù traboccò sulla sprezzata polve.
dinanzi abbia fatto un zendado di trasparente gielo. magalotti, 21-49: le gocciole
: ingemmata ai fior, sparsa di gielo, / l'alba sorgea dal liquido elemento
delle quali le stilanti gocciole, nel gielo del verno si chiamano stalagmie. =
i. alfieri, 105: questo arido gielo / che fa l'artico stelo. pulci
a. casotti, 1-4-15: un gielo tanto acuto, aspro e strinato..
lo furano e cavano, ma tesaurigate em gielo, là ove elio non se può
cominciare / al cor se agira un timoroso gielo / che l'amoroso ardir da me
. d'ingrata dimenticanza, o ristretto da gielo di pigro ozio, e trasandamento delle
le lancie all'incon- trar parver di gielo; / i tronchi, augelli a salvi
tucti ei sui seguaci dimoni traditori en gielo trasformato in vipistrello. ariosto, 33-84
d'un zeffiro fecondo / sciolgasi il gielo e tomi / a popolar'i campi /
sera dinanzi abbia fatto un zendado di trasparente gielo, con un sigillo di stomaco d'