gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno giacque sulla zolla. 2. indebolito;
il mar, gelido prima, acceso giacque / di quei begli occhi ai caldi rai
: mentre addormito un tratto egli si giacque, / gli apparse e disse in sogno
guisa / d'adusto palo, e mezza giacque a terra. colletta, i-248:
fu nondimeno / grave così ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto
m. villani, 4-18: giacque [il re] con la reina bianca
/ allor che folmi- nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava
, 7-32: onde l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
sua veduta. ariosto, 2-76: giacque stordita la donzella alquanto. cellini, 2-94
nascer mio; ch'in tempo estinta giacque, / ch'io fuori uscìa de
/ ma pur senza vendetta, anciso giacque / orribilmente. paoli, iii-193:
il mar, gelido prima, acceso giacque / di quei begli occhi ai caldi rai
, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito /
salvo un'altra volta / quei che giacque in forza altrui? = voce dotta
allegra. idem, 736: e giacque, tra i capelli aurei fluenti, /
/ lasciar le mandrie, ove nel verno giacque i il lieto gregge, che,
testa bionda, / che poi che fredda giacque sul guanciale / ti pettinò co'bei
/ una biscia la punse; e morta giacque. ariosto, 10-103: come d'
. carducci, 722: e boccon giacque, corpo dispogliato, / tra i ghiac-
poi che divelta, nella tracia polve / giacque ruina immensa / l'italica virtute,
. cattaneo, iii-1-369: la città nostra giacque smantellata, le vigne, gli orti
assidua, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito
. petrarca, 23-59: folminato e morto giacque / il mio sperar che troppo alto
freddo 'l nido in ch'ella giacque. idem, 350-1: questo nostro
e lì, dove / cadde, si giacque contorta la grossa cervice: ed il
dalla moda e perciò fatta sincope, giacque in un deliquio da cui non basta
assidua, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito /
e lì, dove / cadde, si giacque con torta la grossa cervice: ed
gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno giacque sulla zolla, / mostrando, in cerchi
e lì, dove / cadde, si giacque con torta la grossa cervice: ed
non si fermò fin che nel fondo giacque: / sopra si chiuse il liquor
: / perché come nell'onde il corpo giacque, / non giace, ché staria
abbia a dir che sul principio tronca / giacque un'impresa risoluta in cielo, /
: il buon nocchiere... giacque / affamato assetato estenuato / dal velenoso
assidua, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito
b. croce, iii-23-73: la casistica giacque vinta piuttosto sotto il peso delle sue
, neppure dal pascal, e la casistica giacque vinta piuttosto sotto il peso delle sue
tante si macolò, che si dice che giacque colla madre e colle serocchie e con
in gran macie converso, a terra giacque. baldinucci, 2-5-165: aveagli anche
vestito di piuma sotto immagine di cecero giacque con lei. sacchetti, 106-2:
sostenne, / come la mente constemata giacque. guicciardini, v-139: tutta la
. d'annunzio, i-394: ermafrodito giacque. / par- tìasi l'onda in
del suo caro duce / sotto cui giacque ogni malizia morta, / di color d'
riporta cruenta. monti, 13-508: ei giacque / lungo a terra disteso innanzi al
/ tre volte cadde, ed alla terza giacque. monti, x-2-135: e già
aspri martiri, / sotto il cui peso giacque oppresso 11 core, / ché per
restante del popolo nella desolazione in cui giacque; poco rimase delle antiche ricchezze.
percosse di parlesia, sicché molti anni giacque attratta e paralitica, e desti tuta d'
, 9- 1180: egli morendo / giacque rovescio, e dechinò la testa /
sì forte, / che il crin ne giacque oppresso e imprigionato. foscolo, 1-71
febbre maligna. monti, 13-507: ei giacque / lungo a terra disteso innanzi al
., 7-30: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
., 7-30: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
e le giunture / disciolte, immobil giacque. moravia, iii-63: se quelle
portarono; il rimanente per alquanti dì giacque in terra, non mutati per puzzo,
barone, e più volte carnalmente seco vi giacque. vasari, iii-456: disse di
del capo in una parete, e giacque. tozzi, i-348: sono attori cinematografici
indomito a cozzare. / e boccon giacque, corpo dispogliato, / tra i
, 13-333: in queste « tecchie » giacque, per un lungo ordine di secoli
/ così sotto la gioia il timor giacque. r. sacchetti, iii-160:
, e oppresso / dall'ultimo dolor mi giacque appresso. -uomo dei dolori:
del suo caro duce / sotto cui giacque ogni malizia morta, / di color d'
menzini, 5-199: elia, che giacque già sotto 'l ginebro, / se non
martiri, / sotto il cui peso giacque oppresso il core, / che per
. f. frugoni, xxiv-942: giacque in un deliquio da cui non basta
: / onde l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore
il mar, gelido prima, acceso giacque / di quei begli occhi ai caldi
/ soccorso ancor gli fu negato; e giacque / affamato assetato estenuato / dal velenoso
che ilon li fe'quando con essa giacque, / tutto vi si vedea sanza fallènza
/ de le qua'sitibundo il mondo giacque, / quando il camin fallea,
sensi offeso, / pasto di lupo giacque in terra steso! boccalini, i-io
sponde / ove il mio corpo fanciullétto giacque, / zacinto mia. pascoli,
testa bionda, / che poi che fredda giacque sul guanciale, / ti pettinò co'
mentre l'un sorse e l'altra giacque, / al morir de la madre il
sepolcro, ove il figliuolo / di maria giacque. diodati [bibbia], 2-55
. petrarca, ii-i-ioi: non giacque sì smarrito ne la valle / di
non si fermò fin che nel fondo giacque. cellini, 679: una fornace di
salvo un'altra volta / quei che giacque in forza altrui? -con riferimento all'
fece forza, e la violò, e giacque con lei. d'annunzio, iii-2-352
su 'l verde smalto addor- mentossi e giacque. b. corsini, 12-45: va
il sozzo fimo e il sacro sangue ei giacque. / ma non già l'amor
, 23-52: allor che folminato e morto giacque / il mio sperar. molza,
e pietade, / e nostra speme fulminata giacque. -annichilito, incapace di qualsiasi
colle funesto, il fratei mio si giacque. checchi, ii-1027: altri barrocci.
87: il gallico stuol vinto si giacque / per queste rive e questi campi
galuppi, /... / che giacque sulle lastre più d'un'ora.
iii-5-6-134: malines... ne giacque avaramente saccheggiata dalle genti catoliche quasi facessero
davide. petrarca, ii-1-103: non giacque sì smarrito ne la valle / di
roteanti. carducci, 722: boccon giacque, corpo dispogliato, / tra 1
in ginocchio. simintendi, 3-4: giacque dinanzi a'loro piedi. bibbia volgar
a dio, ed entrato in luogo secreto giacque in terra. boiardo, canz.
, 24-112: questi è colui che giacque sopra 'l petto / del nostro pellicano,
, 118: lo cesti, giacque, giacemmo, giaceste, giàcquero; part
/ su 'l verde smalto addormentossi e giacque. p. della valle, 34:
quando il buon redi in rio malor si giacque. -con riferimento alla pena deirimmobilità
giacevi. carducci, 736: e giacque, tra capelli aurei fluenti, / ignudo
all'indietro, stramazzò riverso sulla china, giacque senza moto. landolfi, 3-145:
giacersi. arici, ii-22: tal si giacque i nudi membri offensi / di ria
cavai, non so come, in terra giacque. tasso, 7-105: là giacere
.. innamorata di un cavallo, giacque con esso. gemelli cateti, 1-iii-186
federigo corrotto in vizio di lussuria si giacque con una cugina della detta imperatrice,
essa piacque / che bestialmente seco lui si giacque. settembrini [luciano], iii-2-324
poi fu condotto in firenze, ove giacque / fin a diciannove anni poveretto.
non si fermò fin che nel fondo giacque: / sopra si chiuse il liquor molle
morti / in se medesma poi sepolta giacque. dottori, 61: queste..
è salvo un'altra volta / quei che giacque in forza altrui? bartolini, 16-233
., 7-28: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
. petrarca, 23-52: fulminato e morto giacque / il mio sperar, che tropp'
alto montava. ariosto, 2-76: giacque stordita la donzella alquanto. tasso, 13-i-230
il mar, gelido prima, acceso giacque / di quei begli occhi ai caldi rai
a dir che sul principio tronca / giacque un'impresa risoluta in cielo. aleardi
derelitta e abbandonata. davila, 127: giacque per alquanto spazio il contestabile abbandonato dai
certa contezza per le cronache del villani, giacque per ben due secoli seppellito. giordani
/ che 'l ver nascoso e sconosciuto giacque. alberti, i-266: puoe forse in
l'oro e l'argento, che nascosto giacque, / fu cavato del ventre della
pieri, scritta a'13 di giugno giacque più giorni alla posta di milano,
/ da che il gallico stuol vinto si giacque / per queste rive e questi campi
vece assidua, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito
6-2: divelta, nella tracia polve / giacque mina immensa / l'italica virtute.
.. già per molti anni si giacque come perduta, mentre la lingua nostra latina
ti valse la prodezza dei tuoi, giacque la tua libertà sepolta con essi,
giovanni, i-43: di quella paura ne giacque più d'un mese. niccolò da
/ così sotto la gioia il timor giacque. carducci, 33: o miei verd'
nubi, con la quale issione si giacque, e di quella giacitura ne nacquero i
gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno giacque sulla zolla. -che richiede un grande
romana, et il letto nel qual giacque col giuda. giusti, 2-186:
, le giunture / disciolte, immobil giacque. botta, 5-429: dolevano in singoiar
/ fu ne'ceppi caldei, ov'egli giacque / pel giusto ai falli suoi fine
fin che il seme minuto al fondo giacque. pecchio, conc., ii-462:
de'medici, 1-258: nel verno giacque / il lieto gregge, che, belando
alla posta, e l'amoroso foglio giacque là al buio fra contatti grossolani rabbrividendo
maga del paese. carducci, 736: giacque, tra i capelli aurei fluenti,
altra scienza ed arte... giacque illanguidita e contaminata e quasi interamente perduta
. a guisa d'immobile statua si giacque con frine meretrice. alfieri, 5-245:
: tu [dio] per cui giacque su la piuma immonda / l'assiro assalitor
ne la profonda / voragine affogato e quivi giacque. arici, iii-332: contro la
gli spiriti abbandonarono don diego, che giacque sotto la febbre incalzante. -che
dove il figlio del sol già morto giacque. bizoni, 52: di là dal
., 7-28: l'umana specie inferma giacque / per secoli molti in grande errore
/ lasciar le mandrie, ove nel verno giacque / il lieto gregge, che,
con orribil tormento e fetore, se ne giacque molti giorni. loredano, 1-103:
dà. cesarotti, 1-vii-255: si giacque / gran tronco esangue, e gran
mondo in culla ei [tempo] giacque; / ebbe col sol noviziato errante;
2-26: qui vedea mirra che col padre giacque, / pasiffe ingorda con il minotauro
ingravidolla. boccaccio, viii-2-267: apolline giacque con lei e ingravidolla, ed essa poi
. mandò per lei, e con essa giacque... ed ingravidò di lui
nel petto, innocentissimamente in terra uccisa giacque. loredano, 284: avendomi conosciuto innocentemente
innominati. carducci, iii-3-316: boccon giacque, corpo dispogliato, / tra i
i-9-283: egli per man del tradimento giacque, / eterno obbrobrio de l'infame egitto
filandro, è 'l dì che estinta giacque, / colpa di fato intempestivo e
si vendica di quella oscurità in cui giacque. 4. inconcepibile, inimmaginabile.
. parini, giorno, ii-121: giacque [il nocchiere] / affamato,
alfieri, 1-1129: ma almen non giacque [cesare] / inulto ei,
. parini, giorno, ii-121: giacque / affamato, assetato, estenuato, /
autore che dio... non giacque pigro, perocché 'prima 'denota tempo
così io sono, poi che loco giacque, / ove assaggiai del ben del
fui alla posta, e l'amoroso foglio giacque là al buio fra contatti grossolani rabbrividendo
in gran macie converso, a terra giacque. magalotti, 2-4: rivi? rivi
si discorre? spallanzani, i-76: si giacque ella [la fisica] coinvolta tra
/ conchiusa, certo l'intangibil salma / giacque per sempre dell'amore ucciso, /
fin che nel primo suo letto si giacque; / già tonda tuttavia manca e discresce
lasciar le mandrie, ove nel verno giacque / il lieto gregge, che, belando
di santi, 4-398; la notte medesima giacque collo suo matrimonio e, come fue
vedere che la notte prima che sicofante giacque con lei, messer mazza entrasse in
testa bionda, / che poi che fredda giacque sul guanciale, / ti pettinò co'
piume / allor che folminato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava
sembianze / di quell'amico con cui giacque a cena / non più che l'altra
3-757: l'eccelso propugnacolo... giacque / disfatto poi che mercenario inganno /
se n'accese, e, rapitala, giacque con lei e per mera forza la
vedere che la notte prima che sicofante giacque con lei, messer mazza entrasse in
gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno giacque sulla zolla, / mostrando, in
iii-2-117: ahi, dal turbine infranto / giacque il bel mirto, e con aperte
giorno, ii-551: il misero si giacque / con la squallida prole e con la
feroci acciari / per le publiche vie giacque insepolto. baldinucci, 9-xviii-117: sant'
., 7-29: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
del suo caro duce / sotto cui giacque ogne malizia morta, / di color
/ allor che folmi- nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto
vedere che la notte prima che sicofante giacque con lei, messer mazza entrasse in
disonorevole). lancia, i-747: giacque morendo e colla bocca una volta morse
mandava ancora qualche lampo; spento / giacque al mattino. e. cecchi, 5-299
voto e freddo 'l nido in ch'ella giacque, / nel qual io vivo,
del suo caro duce / sotto cui giacque ogne malizia morta, / di color d'
bianche piume / allor che folminato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto
, / per cui re sacripante in terra giacque, / che di questo signor degna
/ che 'l ver nascoso e sconosciuto giacque. frezzi, ii-8-66: perché forse questo
nascer mio, ch'in tempo estinta giacque / ch'io fuori uscia de l'
obblio / capisce il plettro, che negletto giacque, / e lai di corda in
sponde / ove il mio corpo fanciulletto giacque, / zacinto mia. = comp
bruna / chioma de la nereide che giacque / nel mare, immota, a 'l
caduta] / grave così ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto e
ogni carne. lancia, i-239: giacque in sul letto e disse novissime parole
in culla ei [il tempo] giacque; / ebbe col sol noviziato errante;
, giorno, ii-552: il misero si giacque / con la squallida prole, e
palici il fonte, in cui si giacque / il falso al fondo e '1
i-9-283: egli per man del tradimento giacque, / eterno obbrobrio de l'infame egitto
volger ai secoli oltrepassati, in che si giacque ella coinvolta tra mezzo a più inseparabile
/ umbroso e verde un tempo in terra giacque. ariosto, 45-92: entra nel
sacre sponde / ove il mio corpo fanciulletto giacque, / zacinto mia, che te
bionda, / che poi che fredda giacque sul guanciale, / ti pettinò co'bei
, 6-3: nella tracia polve / giacque ruma immensa / l'italica virtute,
ugocion sconfitto / e morto in terra giacque e discoperto / di spoglie opime fuò qualunque
. cesarotti, 1-vii-255: ei si giacque / gran tronco esangue, e gran terreno
seguente da gravissimo dolor di capo si giacque oppresso. forteguerri, iv-543: che
la sua fé, eh'altrove oppressa giacque. bellori, ii-193: librasi il
ardentemente se n'accese e, rapitala, giacque con lei e per mera forza la
). petrarca, ii-1-104: non giacque sì smarrito..; /..
/ sopra il quale ascendendo egli si giacque / e l'oriseggia accanto a lui giunone
del suo caro duce / sotto cui giacque ogne malizia morta, / di color d'
6-176: quante nottate [la scolastica] giacque digiuna all'aria aperta, perché ostesse
vedere che la notte prima che sicofante giacque con lei messer mazza entrasse in monte
la percosse di parlesìa, sicché molti anni giacque attratta e paralitica e destituta d'ogni
tuo perrucchiere. carducci, iii-3-330: giacque, tra i capelli aurei fluenti, /
a le penne. / cadde e giacque il meschin gelido e muto / frecciato il
veleno nel cacio in casa sua e giacque al letto suo come se dormisse,
straparola, i-173: tutta quella notte giacque con esso lui in amorosi ragionamenti,
che si vendica di quella oscurità in cui giacque... ora egli ha diritto
compresero / per che il grand'ettor giacque, / e l'altro onde i
., 25-113: questi è colui che giacque sopra 'l petto / del nostro pellicano
., 7-29: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
a conoscere al perfido e disleale, ma giacque con lui. c. papini,
: il gladiatore cadde... e giacque quando le ultime goccie gli stillarono dalla
si conserva onde il serpente / percosso giacque e i gran fulminei strali / e
squamosi dorsi / roso e infranto si giacque. -intr. aleardi,
semiramìs, la scelerata, / che giacque col figliuol viziosa e piena. m.
del figliuol di san luigi / quel che giacque sotto il piombo del comune di parigi
piume / allor che folminato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava
ove pluton, pien di superbia, giacque, / e fermarsi del mar le placide
obblio / rapisce il plettro che negletto giacque. quaglino, 3-75: se regge il
e s'adattò sul sedile distesa e si giacque con lui. e dopo la prima
essendo gravato di infermità di posta, giacque otto dì e poi morì. leggenda
fu ne'ceppi caldei, dov'egli giacque / pel giusto ai falli suoi fine
nascer mio, eh in tempo estinta giacque / ch'io fuori uscia de l'alvo
corrotto in vizio di lussuria, si giacque con una cugina della... imperadrice
1765], 552: il misero si giacque, / con la squallida prole e
che per suo amor prostrata e vinta giacque. guicciardini, 2-1-112: non è cosa
piacevole prurito di quel liquido bollore, giacque finalmente sul fondo. sinisgalli, 0-211
una biscia la punse, e morta giacque. -assol. sacchetti, v-117
.. sotril sesto / alessandro si giacque sin che 'l punto / fu di sua
.. sott'il sesto / alessandro si giacque sin che 'l punto / fu di
8-1-387: il modo col quale edipo giacque con la madre spaventa e muove compassione
/ in che 'l verbo di dio rachiuso giacque, / o fonte d'umiltà,
/ la ragnatela nel cui centro / giacque il cuore dell'evento. 6.
e l'onor tuo sì a terra giacque? / fia barbarie l'esporle e grave
ardentemente se n'accese e, rapitala, giacque con lei. brusoni, 1-207:
conchiusa, certo l'intangibil salma / giacque per sempre dell'amore ucciso.
credente che il prenze fosse, sì giacque. livio volgar., 6-388: gli
, i-1-102: su molli piume agiatamente giacque / fra lenzuola finissime di renza.
poscia che qui la mia ninfa si giacque / riposta grotta e reverendo speco,
sagaci tradimenti / sesto, il figliuolo, giacque con lucrezia, / gentil di sangue
oggetti; oggetto di scarto o giacque in aurea cella. di nessun
e s'adattò sul sedile distesa e si giacque con lui... òttuta e
la vita ed in tristezza / si giacque infin che delle cose il primo /
sangue tetro. lengueglia, 1-347: ri giacque la reina su 'l letto e già
: ella [roma], che giacque / nel furor de'suoi figli estinta e
/ e 'l gregge di cristo / giacque di speme e di valore ignudo; /
acque / si ripianò lo specchio e immobil giacque. 2. burocr. riportare
e malines con troppo duro risentimento ne giacque avaramente saccheggiata dalle genti catoliche. sarpi
cadde [napoleone], risorse e giacque, / di mille voci al sonito /
, se il ceruleo mar senz'onda giacque, / suol per la notte bruna /
. bruni, 137: s'egli giacque infra i selvaggi orrori, / come
del gran rifiuto, onde rispinto ei giacque, / forsennato delira ed imperversa,
aspra e torbida tempesta, / ov'ella giacque in alto mar funesto / di gran
pianta de fico. liburnio, 3-22: giacque a caso un tomolo di terreno da
t'ha rotato? falugi, 1-43: giacque con seco? o peccato nefando,
: allora finalmente la potenza de'demoni giacque rotta e conculcata. -avverso,
gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno giacque sulla zolla / mostrando in cerchi,
marito... in terra uccisa giacque. aretino, 25-38: sì come il
per una scalinata lunga e ripida e giacque, per alcuni minuti, quasi esamine ai
imperatore. de amicis, xiii-67: giacque a letto per lo spazio d'oltre due
... i... ti giacque svigorita e frale, / che quanto
giù per una scalinata lunga e ripida e giacque, per alcuni minuti, quasi esamine
e s'adattò sul sedile distesa e si giacque con lui. e dopo la prima
/ si ripianò lo specchio e immobil giacque. calandra, 4-38: scorrevano con l'
del corpo tuo, che 'n tanto opprobrio giacque? pigafetta, 4-130: lo figliolo
., 7-29: l'umana specie inferma giacque / giùper secoli molti in grande errore,
, / d'un infelice amor vittima giacque / l'alta eroina, che soverchio piacque
orfeo. bruni, 137: s'egli giacque infra i selvaggi orrori, / come
niente, e 'n tale maniera giacque per mezza ora. -metterci sentimento
si conserva onde il serpente / percosso giacque. fagiuoli, vi-11: cicala quel serpente
e 'l lusiade maro in te si giacque: / ma bavio che i gran versi
limpide, come un fior tra l'erbe giacque. 16. plur. gli angeli
galuppi, /... / che giacque sulle lastre più d'un'ora:
vece assidua, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito
d'amistà e poi [pilades] giacque con ermimone, moglie di coreste
e in più altri che sopravvennero, giacque illanguidita e contaminata e quasi interamente perduta
surse la notte, con ciprigna giacque. tarchetti, 6-i-515: la notte era
s s rima che sicofante giacque con lei, messer mazza entrasse in
, 51: il giornale... giacque esànime sul sedile, come uno strano
, 8-1-387: il modo col quale edipo giacque con la madre spaventa e muove compassione
sponde / ove il mio corpo fanciulletto giacque, / zacinto mia, che te specchi
ch'elli era a gran misura, giacque con lui. il sire le spiò.
bandello, 1-54 (i-625): giacque gian maria con la domenicaed al parer suo
al parer suo la prima notte che seco giacque si credette averla fatta, di vergine
spiritai bac cante in terra giacque. marino, 1-13-68: ch'ei sia
sponde / ove il mio corpo fanciulletto giacque, / zacinto mia. mazzini,
], 552: il misero si giacque / con la squallida prole e con
. battista, vi-3-72: qui poi giacque / dentro gelido sen d'onda stellante
/ steso tra l'erbe molli incauto giacque. parini, 307: o sonno
si stordì, che buona pezza vi giacque come senza vita. straparola, ii-132:
del carretto, 1-204: morto in terra giacque, e discoperto / di spoglie opime
come egli percota; / vittima ei giacque degli eterni strali. 8.
tuo, che * n tanto opprobrio giacque? guicciardini, viii-233: il timore lo
chiuso in sucida, ed immonda / stalla giacque in sulla fronda. delfico, i-125
sugna. d'annunzio, v-3-161: giacque nella vigna supino il proposto, grasso
, e dalla mattina sino alla sera giacque in mestizia e dolore. casoni,
, 435: d un infelice amor vittima giacque / l'alta eroina che soverchio piacque
campi di tessaglia / il pitone estinto giacque. monti, 5-23: né di mano
, 506: in un balen se 'n giacque / del valor che t'inspira /
sponde / ove il mio corpo fanciulletto giacque, / zacinto mia. de pisis,
tendeva; e insino alla sua morte giacque sopra la nuda terra eccetto che aveva
e freddo '1 nido in ch'ella giacque. boccaccio, viii-2-225: 'limo'è quella
/ lasciar le mandrie, ove nel verno giacque / il lieto gregge, che,
con orribil tormento e fetore se ne giacque molti giorni. campailla, 1-6-3 7 }
, 29-19: né prima quasi torpente si giacque; / ché né prima né poscia
? ». buzzati, 4-514: giacque sulla poltrona assorto in pensieri tortuosi. pavese
poi che divelta, nella tracia polve / giacque ruina immensa / l'italica virtute.
tanto che col proprio padre più fiate si giacque? mazza, iv-147: il tristo
2-27: e dipinse, come giove giacque con asterile trasformato in aguglia.
mitologico in cui zeus travestito da anfitrione giacque con alcmena per una notte eccezionalmente lunga
notte triduana, qual ebbe giove quando giacque con alcmena. tra entrata libera
sedia sacrata. liburnio, 3-22: giacque a caso un tomolo di terreno da nativi
7-31: onde l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
gli ho, non romei) / che giacque su le lastre più d'un ora
., 7-28: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
la scelerata, /... giacque col figliuol viziosa e piena. / costei
/ uso sì vinta mia virtù sen giacque, / che odiar costei non posso,
vece assidua, / cadde, risorse e giacque, / di mille voci al sonito
, 7-30: onde l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande
/ rosa mai tal sopra un bel lito giacque. 6. molto energico
/ le midolle, e disteso il tronco giacque. e. cecchi, 5-558
nelle mani dei suoi nimici, egli giacque villanamente nella terra dei suoi guerrieri, e
sin che tenuta / su le rive non giacque. = deriv. da zinzilulare
sin che tenuta / su le rive non giacque. = deverb. da
soldati, 1-330: l'avvocato motta giacque, immobile e stordito, nel noccioleto